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  1. petronius arbiter

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/03/17 in tutte le aree

  1. Buona domenica a tutti, dal momento che la mezza sovrana non ha suscitato il minimo interesse - davvero ora capisco perché monete assai rare del Lombardo Veneto si trovino a prezzi contenuti... sarà che son brutte? - provo a proporvi il quattrino del 1791 dei Reali Presidi, con il nasone del mio amato Ferdinando IV in bella mostra. Frutto dell'ultimo Veronafil, a un prezzo che ritengo equo (45 €), personalmente sono soddisfatto. Considerate che quello che vedete è un ingrandimento notevole, e dal vivo i puntini non si notano affatto. Che ne pensate?
    4 punti
  2. Eccomi qui, in una Milano fredda, assolata e apparentemente dormiente, al workshop organizzato dalla Crippa numismatica. Tanti amici lamonetiani e cordusiani, un programma fitto di interventi interessanti, una atmosfera positiva. Fino ad ora interessanti conferenze. Ho portato anche mia figlia, appena tredicenne, pensando che si sarebbe annoiata. Invece è catturata dagli argomenti trattati nelle conferenze. Mi auguro che possa seguirmi nella passione della numismatica. Mi sono associato a quelli del Cordusio che ha raggiunto la giusta maturità per diventare associazione. Complimenti a tutti i relatori e a Paolo Crippa. Un grosso in bocca al lupo agli amici del cordusio per la nuova avventura di cui mi onoro di fare parte da questa mattina..
    4 punti
  3. Voi ... tutti...che dite .... ? ... per me è SI e l'accendo.
    3 punti
  4. L'identificazione è corretta ma è diverso il periodo di emissione preso a riferimento. Questa moneta è infatti da assegnare al periodo di gestione della zecca di Modena riferibile a Gianfrancesco Manfredi e successivi comprese alcune anonime. Per una visione completa delle tipologie, dei periodi e delle varianti oggi conosciuti puoi scaricare gratuitamente l'ultimo studio pubblicato dal sottoscritto....spero scuserete l'autopromozione... https://www.academia.edu/34619869/Modena_sesini_muraiole_e_giorgini_per_Francesco_I_dEste_proposta_per_una_collocazione_cronologica_delle_varie_tipologie._Prima_Parte https://www.academia.edu/34883901/Modena_sesini_muraiole_e_giorgini_per_Francesco_I_dEste_proposta_per_una_collocazione_cronologica_delle_varie_tipologie._Seconda_parte Buona lettura Mario
    3 punti
  5. @Gallienus, nei Quattrini dei Reali Presidii il "nasone" piu' grande lo ha il 4 del 1782
    3 punti
  6. Le monete, son state "bloccate", grazie alle foto pubblicate nel lavoro sulla collezione . Non ci fossero state le foto, non ci sarebbero stati riscontri....vallo a spiegare ad alcune testolina nostrane. Un plauso alla Leu.
    3 punti
  7. Il livello culturale del titolo è agghiacciante. Si tratta di una bandiera imperiale tedesca che nulla ha a che vedere con il nazismo. Il fatto che sia utilizzata anche da gruppi neonazisti ha poco a che fare con la bandiera stessa (tra l'altro, utilizzata principalmente da gruppi di estrema destra non nazisti, che si rifanno all'epoca imperiale). Anche il gruppo estremista antiislamico pegida (totalmente marginale nella vita politica tedesca, ma molto "rumoroso") utilizza la bandiera che posto sotto, ma che fu proposta da Josef Wirmer, membro della resistenza tedesca antinazista. Dovremmo definirla una bandiera neonazista??? Infatti, è proprio una bandiera del secondo reich (l'impero 1871-1918)
    3 punti
  8. Buonasera a tutti, vi presento uno dei miei ultimi acquisti, un pezzo che rispecchia in pieno i miei standard: conservazione modesta ma di una certa rarità. Si tratta di un pezzo curioso, il mezzo sovrano di Fiandra battuto nel 1823 alla zecca di Venezia da Francesco I quale coniazione postuma per l'impero Austriaco. Il buon Francesco I appare ancora come Francesco II (titolo pre-congresso di Vienna e pre-napoleonico) e con una bella parrucca settecentesca invece della pettinatura da "marine" che sfoggiava in epoca di Restaurazione. Il Gigante lo dà R2, personalmente non l'avevo mai visto in giro (non c'è la foto neanche sul catalogo di Lamoneta), e mi son detto che se non lo prendevo stavolta chissà quando l'avrei ritrovato. Grazie a tutti per i commenti.
    2 punti
  9. Mi è arrivata proprio oggi! Se fosse una vera banconota non avrei problemi. ma siccome ha un suo costo e non la regalano.... come si fa a vedere che non è una riproduzione moderna?
    2 punti
  10. Ciao a tutti, Dopo tanto tempo, sono riuscito a completare la piccola (ma ostica) serie dei dollari con sigillo giallo. Anche se non rientrano nel mio interesse collezionistico, ho pensato di acquisirli per ampliare la sezione delle AM lire (ovviamente, anche queste per tipologia e solo della seconda serie, bilingue). La storia che c'è dietro queste banconote è veramente molto interessante, sia da punto di vista storico/economico, che ovviamente anche numismatico. Colgo quindi l'opportunità che questo thread mi offre (oltre che per mostrarvi questa mia ultima acquisizione), per elencarvi alcuni interessantissimi link che approfondiscono questo spaccato storico della cartamoneta americana della II guerra mondiale (e perchè no, che di riflesso, riguarda anche la storia, ancora "recente" del nostro paese) - dollari con sigilli giallo - I “Certificati Argento”, una storia americana durata dal 1878 al 1968 Chiudo in bellezza riportandovi a questa chicca del nostro @petronius arbiter: Propaganda di carta....moneta, interessante escursus nella propaganda bellica della seconda guerra mondiale... sicuramente interessante per gli appassionati di cartamoneta Un saluto a tutti, fab
    2 punti
  11. Buona domenica a tutti. Questa mattina per pura curiosità ho acquistato questa monetina in scarsa conservazione di Piacenza. Sareste così gentili da darmi la giusta classificazione? Peso 0,57 grammi, diametro 16 mm. Grazie Fabio
    2 punti
  12. Scusa il ritardo nel rispondere . In attesa che qualche anima buona si cimenti nella classificazione puoi dare un'occhiata qui: https://www.academia.edu/33160929/ALCUNE_RI-CONSIDERAZIONI_SULLE_PRIME_EMISSIONI_COMUNALI_DELLA_ZECCA_DI_PIACENZA_1140-1254_ Cordiali saluti
    2 punti
  13. Esculapio , Asclepio per i Greci , era per la mitologia greca un semidio , figlio di Apollo e di Arsinoe secondo Esiodo , mentre secondo Pindaro lo era di Apollo e Coronide ; essendo un semidio era percio’ uomo mortale e a sentire Omero si racconta che fosse stato istruito alla scienza medica dal centauro Chirone , mentre secondo un' altra tradizione , che avesse ereditato tale scienza dal padre Apollo . Asclepio Esculapio era una divinità molto adorata dal popolo greco e romano , in quanto preservava la salute e curava e assisteva i malati . Il Tempio dedicato ad Esculapio in Roma venne eretto circa nel 293 a.C. nell’ isola tiberina ; infatti secondo la leggenda nel 293 a.C. scoppiò a Roma una epidemia , fu talmente grave che spinse il Senato alla costruzione di un edificio dedicato alla divinità della medicina greca Asceplio , che a Roma assunse poi il nome latino di Esculapio . Non sapendo pero’ che fattezze avesse il dio e dopo aver consultato i Libri Sibillini , il Senato invio’ ad Epidauro in Grecia una ambasceria di Romani , infatti in quella citta’ era presente un Santuario molto famoso dedicato ad Asclepio , lo scopo del viaggio era di poter ottenere una statua del dio da portare a Roma . Sempre secondo la leggenda , durante i riti propiziatori per il trasporto della statua a Roma un grosso serpente uscì dal Santuario di Epidauro andandosi a nascondere all' interno della nave romana . Gli ambasciatori furono certi della benevolenza del dio e che questo fosse un segno favorevole al viaggio da parte della divinità , quindi i Romani si affrettarono a tornare a Roma dove ancora imperversava l' epidemia . Giunti sul Tevere , mentre gli ambasciatori stavano per rientrare a Roma , accadde che giunti vicini all' isola Tiberina il serpente uscì dalla nave e si nascose sull' isolotto sparendo alla vista , tutti interpretarono il fatto come il luogo dove sarebbe dovuto costruire il Tempio ; subito costruito , il Tempio venne inaugurato nel 289 a.C. e l' epidemia termino’ . L'isola tiberina , a ricordo della storia , venne modellata a forma di nave , di cui i pochi resti in travertino sono visibili ancora oggi . Venne anche innalzato un obelisco al centro dell' isola davanti al Tempio in modo da assomigliare ad un albero maestro di nave . Sull' isola sorsero in seguito delle strutture adibite al ricovero degli ammalati e ciò è testimoniato da numerosi voti ed iscrizioni pervenute sino ai giorni nostri . Quello che restava del Tempio di Esculapio andò completamente distrutto durante l’ anno 997 e sulle sue rovine venne innalzata la Basilica di San Bartolomeo per volere di Ottone III . Il pozzo medioevale presente vicino all' altare della Chiesa dovrebbe essere lo stesso dal quale sgorgava l' acqua utilizzata per curare i malati , infatti la presenza del pozzo in epoca romana antica e’ quanto testimoniato da Sesto Pompeo Festo , un grammatico latino del II secolo . Del pochissimo che rimane dell' antico Tempio di Esculapio sono da ricordare alcuni frammenti dell' obelisco conservati a Napoli e a Monaco e alcuni blocchi di travertino ancora visibili sull’ isola tiberina sotto le costruzioni moderne tra cui un rilievo del bastone di Esculapio . L’ isola tiberina ancora ai nostri tempi , potenza delle tradizioni antiche , e’ un luogo dedicato alla cura dei malati poiché davanti alla Basilica sorge l' Ospedale del Fatebenefratelli . La Basilica di San Bartolomeo risale al 997 , circa la dedicazione esiste un aneddoto : Ottone III voleva rendere omaggio a Sant’ Adalberto di Praga martirizzato proprio in quell’ anno , ucciso mentre tentava di convertire al cristianesimo le Tribu’ baltiche della Prussia e decise quindi di costruire una Chiesa sulle rovine del Tempio di Esculapio , per un motivo a me ignoto richiese ai beneventani le spoglie di San Bartolomeo apostolo , i beneventani acconsentirono alla richiesta di Ottone III , ma inviarono a Roma il corpo di San Paolino da Nola , desiderosi di tenersi il corpo di San Bartolomeo ; l’ Imperatore si accorse dell’ inganno ed ando’ ad assediare Benevento facendosi consegnare il corpo di San Bartolomeo , portandolo cosi' a Roma . La Chiesa venne comunque dedicata ai Santi Adalberto , Paolino e Bartolomeo , ma rimase poi conosciuta con il solo nome di Bartolomeo . Esculapio venne anche riprodotto in alcune monete romane di cui una in foto emessa da Gallieno con la legenda che gira intorno alla statua Conservator Aug Un tempietto moderno con statua di Esculapio esiste ancora a Roma a Villa Borghese sulle rive del laghetto . Tempio di Esculapio a Villa Borghese.2jpg
    2 punti
  14. Oggi al Workshop di Crippa Numismatica abbiamo avuto un buon successo, con iscrizioni di persone di rilievo della numismatica italiana.
    2 punti
  15. Sulla legenda del 6 ducati sotto FERDINAN.IV...sul punto (.) si vede bene la D... di FERDINANDVS che è presente nella legenda del 4 quattrini
    2 punti
  16. È difficile per me esprimere i miei pensieri in una lingua sconosciuta. In questo mi affido interamente all'interprete e ti chiedo di tenerne conto e di non ridere ad alta voce. Passiamo alle fonti originali: i documenti. La parola "Reich" fu usata nel nome dello stato da tempo immemorabile fino al 1945, compreso dal 1919 al 1933. Le monete della "repubblica" 3 Reichsmark furono ritirate dalla circolazione nel 1934. 1 Reichsmark e 5 Reichsmark nel 1936. 2 Reichsmark nel 1939. Questo è stato fatto non perché non avevano una svastica. Guarda la circolazione di denaro in questo momento di altri paesi nel mondo. La circolazione di monete di altre denominazioni era soggetta alle leggi in vigore. E infine, Günter Schön, Gerhard Schön "Weltmünzkatalog" non distinguono la Repubblica di Weimar. E questo è qualcosa, sì significa. Per ogni evenienza, lo lascio in russo: Мне трудно выражать свои мысли на незнакомом языке. В этом я всецело полагаюсь на переводчика и прошу это учитывать и громко не смеяться. Давайте обратимся к первоисточникам - документам. Слово «Рейх» использовалось в названии государства с незапамятных времён до 1945 года, в том числе и с 1919 по 1933 годы. Монеты "республики" 3 РЕЙХСМАРК были изъяты из обращения в 1934 году. 1 РЕЙХСМАРК и 5 РЕЙХСМАРК в 1936 году. 2 РЕЙХСМАРК в 1939 году. Это было сделано не потому, что на них отсутствовала свастика. Взгляните на денежное обращение в это время других стран мира. Обращение монет других номиналов подчинялось действующим законам. И наконец, Günter Schön, Gerhard Schön "Weltmünzkatalog" не выделяют Веймарскую республику. А это что-нибудь, да значит.
    2 punti
  17. Ciao @Rex Neap eccola qui!
    2 punti
  18. Bell'acchiappo di un bellissimo quattrino @Gallienus e ad un prezzo più che equo. Sempre bello vedere queste monetine, il ritratto di Ferdinando IV è lo stesso che troviamo nei mezzi tornesi/3 cavalli.
    2 punti
  19. Ciao a tutti, avendo del tempo da perdere, mi sono divertito a far l'elenco di tutti i "possibili" imperatori ufficiali e/o usurpatori...tanto a volte il confine è impalpabile. Come scritto nelle note non ho considerato i cesari e i parenti assortiti. Per comporre questa tabella mi sono ispirato alla tabella di www.veleia.it , che ho trovato sinceramente lacunosa e ricca di errori. Ho applicato aggiunte, correzioni e nomi in latino per non confondersi. Spero che l'autore di veleia.it non me ne voglia, ma che lo intenda come una "miglioria". accetto suggerimenti e correzioni (a volte trovare certe date sembra impossibile e misterioso su wikipedia) PS: si lo so... ho messo personaggi come Censorino o Postumo II .... attenzione .... ricordatevi sempre del caso di Domiziano II.... non si sa mai che saltino fuori .... saluti spero vi possa esser utile in qualche modo il mio "censimento". elenco IMPERATORI.pdf
    2 punti
  20. Buon pomeriggio Colgo l'invito dell'utente @Cinna74 e posto alcune foto della sovrana 2018 arrivatami da pochi giorni. Spero vi piacciano
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  21. A quello mi riferivo, il "Kleiner" non ce l'ho, meno che mai riviste numismatiche tedesche Pur concordando con le tue tesi storico-giuridiche, continuo a pensare che queste non vadano applicate alla numismatica. Un conto sono le questioni culturali, filosofiche e politiche, altra cosa quelle monetarie (riferite alla sola classificazione, quelle economiche rientrano tra le politiche). Per classificare una moneta, la prima cosa è riconoscere l'autorità che l'ha, più o meno legittimamente, emessa, e questa autorità, anche durante la dittatura, era sempre la Repubblica tedesca, succeduta all'Impero dopo la sconfitta nella Grande Guerra. Non è cambiata la forma istituzionale dello stato, la Germania è rimasta, de iure, una repubblica semi-presidenziale, seppur diventando, di fatto, una dittatura. Ma Hitler non si è fatto re o imperatore, come Napoleone, ha mantenuto, formalmente, lo stesso titolo conquistato grazie a libere elezioni, quello di Cancelliere del Reich, e la stessa forma dello stato. Da questo punto di vista, un cambiamento vero e proprio ci sarà soltanto dopo la seconda guerra mondiale, con la nascita di due nuovi stati che prima non esistevano, e per i quali è giusto, e perfino ovvio, distinguere la monetazione da quella precedente, e tra loro. La stessa cosa è accaduta in Italia col fascismo, anche l'Italia fascista è rimasta, de iure, un regno, seppur, di fatto, una dittatura. E nessuno pensa, e credo abbia mai pensato, di dividere la monetazione italiana in monetazione del Regno, fino al 1922, e monetazione fascista, dal 1922 al 1943. Una divisione c'è, e giustamente, per la cartamoneta emessa dalla Repubblica Sociale, che pur ripetendo gli stessi modelli già in uso nel Regno, rappresentava, anche formalmente, un'entità politica del tutto diversa da quello. Tutto quanto sopra, naturalmente, solo come opinione personale, sulla quale si può benissimo non concordare petronius
    2 punti
  22. Non per difendere la nuova Leu, di cui non conosco nessuno ma, a leggere l'articolo, sembra sia stata immediatamente sensibile al problema e a ritirare la moneta incriminata dall'asta. Ok, rimane il fatto che non sarebbe dovuta essere messa in asta, d'accordo. Chiamiamola leggerezza, superficialità o come volete, ma quantomeno il pezzo in questione è recuperato, al contrario di quelli, sempre citati nell'articolo, passati in aste anche più blasonate, ormai immagino irrintracciabili. Se nomi devono essere fatti, sempre stando all'articolo, non c'è solo la Leu. Correggetemi, per favore, se a causa del mio inglese ballerino, avessi inteso male. Grazie.
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  23. Buon fine settimana a tutti, Voglio condividere con voi il gruppo piu' rappresentativo dei miei Grani Cavalli.
    2 punti
  24. Faccio chiarezza in primis a me stesso. Cito dalla Treccani: "L'accennto grafico è obbligatorio (...) nelle parole tronche che hanno più di una sillaba (carità) ... in alcuni monosillabi che potrebbero essere pronunciati come bisillabi (ciò, più) ... in alcuni monosillabi che devono essere distinti da parole omonime (dà - verbo/da - preposizione)..." Continua la Treccani: "L'accento grafico è facoltativo, ma consigliabile [quindi lo posso mettere, no?], nel caso in cui ci siano parole scritte nello stesso modo ma che vanno pronunciate diversamente (omografi)", tra le quali ci sono le parole che citi tu, principi/princìpi ecc... Quindi, anche se il contesto della frase dovrebbe indurre a scegliere mentalmente l'accentazione giusta (ad es., nessuno leggendo "In seguito a questi fatti" pronuncerebbe d'istinto "In seguìto a questi fatti"), è non solo facoltativo, ma anche consigliabile, provvedere ad accentare la parola omografa. Sì, caro Alessandro. Sapessi quanta gente non ha mai sentito parlare dello Stato dei Presìdi o dei Reali Presìdi di Toscana (lo dico da Orbetellano), o dei quattrini dei Reali Presìdi (lo dico da collezionista). Sostieni che uno dei miei cinque lettori (non oso ambire ai famigerati sei manzoniani) non correrebbe il pericolo di pronunciare "Stato dei Prèsidi" o "dei Presidì"? Può darsi, ma accentando la ì ho eliminato alla radice il rischio e, con un semplice vezzo grafico, ho conferito un'aura di nobiltà all'enclave ispanico-napoletana in Maremma! Ad maiora, semper!
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  25. Carlo Alberto Traditore Infame nel 1849 !
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  26. Cari amici, sperando sia di vostro gradimento ricevere un nuovo lavoro storico-numismatico, abbiamo scritto "LE MONETE DI PLATONE". http://www.roth37.it/COINS/Plato/index.html Augurandovi una buona lettura, gli Autori Vi inviano cordiali saluti Sergio Rossi e Ottavio de Manzini
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  27. (I've logged on to see the above post by Beard1961--I'll post this and then return to read it. Sorry about the interruption.) Again, an interesting discussion. So echoing the (calm!) words of petronius, what follows are personal opinions only…. I agree with luke when he makes the case for the Germany of 1933-1945 being plainly distinguishable from what came before, or what came after. As always, the past informs the future, and it’s often easy to see the political, economic and social forces in the Germany of 1919-1932 that led to the departure of 1933. But for me, anyway, the “departure of 1933” is the only way I can see it—the Nazis took Germany in a sharply different direction. It’s true—as suggested earlier in this thread—that the German “departure of 1933” was less immediately obvious than the Russian “departure of 1917,” but it was a heck of a lot more deliberate (which further concealed the intensity and consequences of the break). In 1933—as all of here know too well—Nazi Germany embarked on a mission to transform both itself and Europe politically, socially, economically, and—Goddamn it—demographically. -------------------------------------------------------- I note here one important reason—important today—for separating out 1933-1945 from the rest of German history: it is far more polite when discussing (or indeed even thinking) of those years and their consequences), to differentiate between “Nazis” and “Nazi Germans” on the one hand, and simply “Germans” on the other. That is, “those who won’t remember history are doomed to repeat it,” but also “the sins of the mothers and fathers should not be visited upon their children.” (And those two sometimes contradictory truths are particularly important for Americans also to keep always in mind, because we too have demographic crimes—crimes in both red and black—to answer for. Goddamnit.) ---------------------------------------------------------------- So off the soapbox, and on to some coin-reasons for thinking why my little German coin-catalog from 1986 ( Dietzel Münzenkatalog—Deutschland ab 1871 ) was correct to break things up thusly: “Kaiserreich von 1871-1918;” “Weimarer Republik von 1919-1933;” and “Drittes Reich von 1933-1945.” The Krause world coin catalogs descend from the old Yeoman catalogs, so I went back to some earlier editions and found (to my surprise) that it took some time before Yeoman arrived at the above formula of my ‘86 Dietzel Münzenkatalog. At one time, Yeoman grouped the coins of 1936-1945 under the heading “Nazi Totalitarian State, “ but then also broke its listings in what we now recognize as the customary place—just before the 1933 Martin Luther issue. To denote this point of departure(!), Yeoman inserted only the following: “Coinage Law of March 18, 1933.” And, well, I just can’t help it: Anyway, here is some of why I think the Nazi German coinage of 1933-1945 stands apart: 1. Iconography unique in the German series. (Namely, the encroaching “swastika.”) 2. The revival and consistent use of the type-face (font) “Fraktur.” Discarded 1948. 3. The end (by '38) of every pre-1933 design type. 4. The end (in ’45) of every design type of 1933-45. 5. The 1933 end of the 4-rpf coin, nicknamed for the Weimar politician Brüning. 6. The 1933 end of the 3RM coin, and so the old Imperial and pre-Imperial thaler. 7. The fact of the aluminum 1935 50-rpf and its interplay with its nickel counterparts. 8. The near-total demonetization of the 1933-45 coinage as soon as practicable. 9. The thorough-going renunciation of the coinage’s most distinctive iconography. 10. The 1948-50 return to the coin-colors introduced by Weimar in 1923. Okay. I’ll stop already…. v.
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  28. Complimenti alla Crippa Numismatica per la riuscitissima manifestazione. Spero che diventi un appuntamento fisso!!
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  29. Ecco.... @Asclepia, quando Vi indico la strada ci arrivate...ma facendo così.....svelo tutti i miei studi....ah.....ahahah....... Anche sotto il numerale V......c'è un'altra lettera. Il Gigante riporta tutt'altro....per questa moneta. Ma hai voglia quanti altri ve ne sono.
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  30. forse Francesco I d'Este, 1629-1658. Muraiola.
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  31. Si è vero. Queste emissioni comunque, qualora si decida di comprarle, è sempre bene cercare di prenderle all emissione. Essendo tutte (e sarà sempre più così, anche se poi ovviamente, se diventano tutte monete speciali forse nessuna lo sarà più..) coniate per celebrare qualcosa , appena andate esaurite in tanti cercano la speculazione. Guarda cosa è successo con la sapphire 2017, moneta poco giorni dopo L emissione girava già a prezzi doppi. Peccato che poi, avendole affiancato altre 2 emissioni BU (di cui una IDENTICA) i prezzi abbiano iniziato ad abbassarsi.
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  32. Sono laureato in storia e la insegno al liceo, quindi con me si sfonda una porta aperta... Sono di formazione un antichista, il mio periodo d'elezione va dal III all'VIII sec. d.C. A chi non l'avesse ancora letto consiglio l'intramontabile "Apologia della Storia" di Marc Bloch.
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  33. Condivido pienamente ciò che è già stato espresso da Rocco. Moneta raretta, soprattutto con bei rilievi come questa. Il rame esposto sui capelli di Ferdinando al dritto non dovrebbe essere un problema... Con un po’ di pazienza il colore tornerà uniforme al resto del tondello e la moneta sarà ancora più gradevole. Martin
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  34. Moneta veramente curiosa, complimenti. Pensa un po’... Avevo già archiviato l’immagIne che vidi su Facebook! Martin
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  35. Grazie @demonetis, troppo buono. Sono contento che tu abbia trovato interessante il libretto: il mio scopo è dunque stato raggiunto! L'obiettivo era appunto quello di far conoscere e dare un po' di visibilità allo Stato dei Presìdi e alla sua "piccola" monetazione, sconosciuti entrambi ai più. Come hai giustamente notato, è stato un bel colpo riuscire a rimediare (sia ringraziato il Museo Nazionale Romano!) le immagini del 4 quattrini ribattuto sulla prova in rame del 6 ducati di Carlo di Borbone ma, al contempo, mi ha rattristato vedere come sia ridotta la moneta (e credo che purtroppo sia anche in buona compagnia): ha un paio di cancri che in breve tempo se la mangeranno tutta, rovinandola irrimediabilmente. In conclusione, essendo la mia opera prima, i miei 5 lettori perdoneranno i piccoli refusi di cui mi sono tardivamente accorto e che riporterò in un apposito post di ERRATA CORRIGE.
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  36. Ciao @volituripsetibiphoebus, grazie per l' apprezzamento al post . Ti rispondo in ordine al tuo scritto : la forma di nave data all' isolotto sul Tevere e' testimoniata archeologicamente dai pochi resti in travertino che ancora esistono in direzione del Ponte Rotto , di cui ti allego una foto insieme ad alcuni disegni delle iscrizioni ad Esculapio trovati nel medioevo nei pressi del Tempio , non saprei dirti pero' la prua e la poppa della nave in quale direzione fossero , la prima se rivolta verso la foce del Tevere o viceversa . E' esatto quanto scrivi circa il Tempio di Apollo Sosiano situato a fianco del Teatro di Marcello , infatti a parte le notizie da Wikipedia : "Le tre colonne rialzate oggi visibili appartengono al rifacimento di epoca augustea, ma nello stesso luogo (allora i prata Flaminia, all'esterno della città) il culto del dio Apollo esisteva già da lungo tempo: si ha notizia di un'area sacra (Apollinar), già esistente alla metà del V secolo a.C.[1] Nel 431 a.C. venne inaugurato il primo edificio templare, dedicato ad Apollo Medico, da parte del console Gneo Giulio in seguito a una pestilenza. Il tempio fu quindi restaurato nel 353 a.C. e forse subì importanti lavori ne 179 a.C., ad opera del censore Marco Emilio Lepido, contemporaneamente alla progettata costruzione di un teatro nei pressi. Plinio[2] riferisce di statue di Apollo, di Latona e di Artemide insieme alle nove Muse, attribuite a Filisco di Rodi (II secolo a.C.)" viene anche confermato da Tito Livio . Un saluto e grazie ancora
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  37. Buonasera, giusto per stare alla larga da certi siti di vendita che definite un poco "allegri" e per non fare nomi, perché non ci mettete un "pezzettino" per volta ognuno? Così ci stiamo attenti anche noi pivellini! Grazie
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  38. Bellissima la storia della fondazione del tempio sull’isola Tiberina. Sapevo della leggenda del serpente, ma assolutamente non che potesse essere stata data all’isolotto una archittetura forma di nave proprio per ricordare quell’episodio. Sempre affascinanti le perle storiche ed archeologiche che ci regali! Peraltro a Roma doveva già esistere un altra tempio, dedicato però a suo padre Apollo nella veste di divinità curatrice, nell’area che poi sarà affiancata dal Teatro di Marcello, e restaurato da Gaio Sosio in età Augustea (da cui il nome Apollo Sosiano)...possibile confermre che anche questo tempio sia stato inaugurato in occasione di un epidemia, scoppiata 150 aa prima dell’epidemia che avrebbe portato Esculapio a Roma?
    1 punto
  39. Grazie per le info. Nel frattempo, credo di aver trovato il sito Internet da cui hai tratto la notizia, e... mi sento di escludere assolutamente l'ipotesi veneziana. Innanzitutto perchè quel sito, a fronte di tale presunta famiglia Cucari, mostra uno stemma del tutto diverso da questo. Poi perchè si asserisce che tale famiglia sarebbe presente in un'importante testo di araldica italiana di fine '800, dove peraltro non ne ho trovato traccia. Infine, perchè una famiglia Cucari (o Cuccari, "modernizzando" il cognome) non mi è stato possibile trovarla su nessun altro libro, nè su manoscritti di area veneziana o genericamente italiana. E dire che il cognome si fonda su almeno un paio di verosimili accezioni, sparse per tutt'Italia: una è il nome dialettale del cuculo, l'altra indica una collina tondeggiante. Infatti su tutt'Italia ho trovato cognomi simili: un Cuccheri a Pisa (ma con stemma assai diverso), un Cuccaro nel Napoletano (connesso a inizi '900 alla famosa famiglia Tagliavia d'Aragona), e un altro nel Monferrato. Quest'ultima famiglia monferrina fu più antica e più celebre delle predette: si estinse nel '500 e fu collaterale dei Colombo (probabili progenitori di Cristoforo). Il problema è che non se ne conosce lo stemma. Altro problema: come leggere o sciogliere il PAXIIA del sigillo? Boh! In tutto ciò, l'unica certezza ci viene dalla figura dello stemma, che quasi certamente è un grifo. Il mitico animale metà aquila e metà leone è ben evidente dalle zampe posteriori (leonine) e da artigli anteriori e rostro (aquilini):
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  40. Era una bella collezione gia' avviata Gettone Portafortuna New York Stork Club
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  41. Ciao a tutti, A prima vista, direi non autentica.. considerando la perfezione del tondello e la legenda che sembra quasi di tipo moderno e troppo attaccata al bordo.. attendo il parere degli esperti, tenuto conto della possibilità di aver preso un abbaglio.. Saluti Eliodoro
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  42. Come tutti saprete la Seconda Guerra Mondiale è stato il primo conflitto in cui tutte le parti in lotta hanno profuso a piene mani propaganda bellica con ogni mezzo a disposizione (cinema, radio, manifesti, cartoline) in una misura mai vista prima e, a ben guardare, nemmeno in seguito. Quello che forse è meno noto è che anche la cartamoneta ha avuto la sua parte nella propaganda, soprattutto ad opera dei tedeschi. Nei giorni scorsi si è parlato in un'altra discussione dei bubble soap dollars, probabilmente la più famosa banconota di propaganda, di sicuro la più facilmente reperibile, almeno dalle nostre parti. Dollaro propaganda Prendendo spunto da quella discussione, mi accingo ad approfondire il discorso con altre produzioni di propaganda tedesche che hanno interessato non solo i dollari americani ma anche altre valute, e diversi scenari di guerra, dal Nordafrica alla Russia. Per iniziare ripropongo il bubble soap dollar, stavolta dalla mia collezione. petronius :)
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  43. I biglietti da 1 chervonetz sono noti anche con altri testi propagandistici (più che altro una versione estesa di quello letto sopra), mentre l'altra tipologia di biglietto russo falsificato dai tedeschi è stata quella da 3 chervonetz, sempre del 1937, corrispondenti a 30 rubli. Questo biglietto si distingue dagli altri perchè al retro riporta una puntigliosa quanto macabra (non so quanto esatta) contabilità dei morti ammazzati dal comunismo sovietico, dal 1917 al 1944. Anche questo, come quello visto in precedenza, aveva la funzione di lasciapassare. I numeri in basso a sinistra, 345-6.44, fanno datare il biglietto al giugno del 1944. "Assassinati dai bolscevichi! (1917-1944). Negli anni della rivoluzione e della guerra civile (1917-1923) 2.200.000 uccisi. 14.500.000 persone sono morte di fame (1918-21 e 1932-33). 10.000.000 sono stati uccisi nei campi di lavori forzati. 6.688.000 sono stati uccisi durante le campagne punitive. 3.277.000 sono stati uccisi nelle zone di confine conquistate dai russi. 18.000.000 sono stati uccisi o feriti gravemente durante la seconda guerra mondiale (1941-44). Totale: 54.665.000. 12.000.000 di persone sono già scappate dalla liquidazione bolscevica arrendendosi alle nostre forze armate. Prendi questo biglietto e salva la tua vita prima che sia troppo tardi. " petronius oo)
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  44. Grazie ray-ban, e grazie a tutti quelli che hanno mostrato di apprezzare questa discussione :) Un altro fronte sul quale la Abteilung fur Wehrmacht Propaganda (la sezione propaganda della Wehrmacht) dispiegò ampi mezzi, fu quello russo. In campo cartamonetario, sono stati copiati Biglietti di Stato da 1 e 3 chervonetz del 1937. Il chervonetz aveva una parziale copertura in oro, e ogni chervonetz corrispondeva a 10 rubli, motivo per cui la propaganda del biglietto allegato fa riferimento a questo valore. Il biglietto aveva anche la funzione di salvacondotto per quei soldati russi che si fossero consegnati ai tedeschi, simile dunque al biglietto in dollari che abbiamo visto utilizzato sul fronte jugoslavo. " 10 rubli ....Quante cose potevi comprare per dieci rubli ai vecchi tempi, e cosa puoi ottenere ora? Il potere d'acquisto del rublo è sempre di meno e presto sarà un pezzo di carta senza valore. I prezzi dei prodotti alimentari e di quelli necessari alla vita quotidiana sono aumentati enormemente e il mercato nero in Unione Sovietica fiorisce. I funzionari di partito e gli ebrei stanno lavorando nell'oscurità nelle loro case, mentre al fronte ti chiedono di sacrificare la tua vita per questi criminali. Ma c'è un motivo per conservare questi dieci rubli. Essi garantiranno il tuo sicuro ritorno come russo libero, dopo la guerra. Vieni da noi con questa banconota e avrai salva la vita. Nascondi questo biglietto tra le altre banconote nel portafogli. Se ne hai più di uno, trasmetti gli altri ai tuoi compagni." In basso a destra l'aquila tedesca con la svastica, e la scritta in tedesco Passierschein, lasciapassare. In basso a sinistra, i numeri 257-10.43, starebbero a indicare che questi biglietti sono stati stampati e distribuiti nell'ottobre 1943. petronius oo)
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  45. Tra questi, il biglietto da 2 dollari del 1928, stesso tipo già visto per l'Italia. Il numero di serie di questi biglietti è B67336096A Questa tipologia è stata preparata in Tunisia a metà del 1943, mentre l'esercito tedesco era già in piena ritirata. Il piano era quello di distribuirli tra le tribù locali. I messaggi, che attaccavano l'occupazione Alleata dei territori arabi, avrebbero dovuto, nelle intenzioni dei tedeschi, sollevare una rivolta contro le forze americane e britanniche. Stampati presumibilmene a Tunisi, sono prodotti con carta di qualità scadente, e anche il colore differisce dagli originali. "Per il nostro fratello musulmano. La banconota raffigurata è quella con cui gli inglesi e gli americani cercano di asservire il mondo. Ricordate, o fratelli musulmani, che il sangue dei vostri fratelli è corso a fiumi al fine di aumentare le ricchezze di questi signori che rubano come spugne sulle terre di Allah e dei suoi fedeli seguaci. Guarda gli eventi in corso e quelli che si sono verificati in tutte le parti dell' Islam sotto la disastrosa occupazione degli anglo-americani. Questo è un momento propizio per un'azione rapida per salvare ciò che resta. Unisciti a coloro che si sono ribellati contro gli anglo-americani, odiati nemici dell'Islam. Sarai sicuro non solo della tua vita, ma anche di quella dei tuoi figli. Allah ti sostiene e ti protegge dal pericolo di essere condotto sotto l'occupazione ebraica, che vuole succhiare la tua linfa vitale e controllare le terre dell'Islam. " L'effetto di questa propaganda sugli arabi fu trascurabile. In compenso, i soldati inglesi e americani che trovavano queste banconote si divertivano un sacco a raccoglierle e scambiarle, e le usavano persino nei giochi di carte. Si può dire che più che a convincere gli arabi, sono servite a sconfiggere la noia dei soldati Alleati in prima linea. :rolleyes: petronius
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  46. Ed ecco un biglietto da 2 dollari, con un'altra delle otto iscrizioni diverse. petronius :)
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  47. Sono tutti di produzione tedesca. In particolare, i bubble soap si pensa fossero stampati a Verona, perchè è lì che gli americani, in una stamperia gestita dai tedeschi, ne trovarono in quantità. L'altro biglietto italiano sembra sia stato stampato in Sicilia, in attesa dello sbarco Alleato. E proprio in Sicilia fu effettuato un massiccio volantinaggio aereo di questi biglietti. I tedeschi avevano già prodotto biglietti simili per il Nordafrica (scritti in arabo, ne parleremo) e quando lasciarono il continente africano portarono con loro le lastre di stampa del dritto, così che fu sufficiente cambiare il testo al rovescio per adattarli all'Italia. Di questo tipo furono stampati sia biglietti da 10 dollari, come quello mostrato in precedenza, sia da 2 dollari, e ben 8 furono le diverse iscrizioni al rovescio. Anche i biglietti francesi furono stampati dai tedeschi. Il biglietto da 5 am-francs esiste con due versioni dell'iscrizione interna, e lo stesso è stato stampato anche su diversi volantini di propaganda, sia in b/n che a colori, come quello che allego. petronius :)
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