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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/30/17 in tutte le aree
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Salve, oggi ho acquistato in asta elettronica presso la Naville Numismatic , il lotto 47 ......Litra di Himera con un peso di 0,65 gr. La descrizione del rovescio ......."r .. Rev. Mill-vela incusa. SNG ANS 144. SNG Lockett 78" Mill-vela incusa ?????? Io non vedo una vela incusa , ma un astragalo lento di conio , ma un astragalo. Non ho i riferimenti che citano quelli della Naville (SNG ANS 144 , SNG Lokett 78) . Se qualcuno gentilmente , @acraf o altri, può postarlo così da verificare se trattasi di astragalo. Perché se è cosi , penso che possa trattarsi di una estrema rarità. Grazie. Gionnysicily,3 punti
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@santone @anto R in effetti le immagini sono piccole e possono trarre in errore. Provo a ricaricarle. Il segno centrale è la canonica S. Grazie per le prime risposte3 punti
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Il Tempio di Apollo Quando, come abbiamo visto, nel 36 a.C. un fulmine cadde su una parte della casa di Ottaviano, questi era tornato da pochi mesi a Roma dopo aver sconfitto Sesto Pompeo nella battaglia di Nauloco. Devoto ad Apollo, Ottaviano intendeva celebrare la vittoria costruendo un tempio, quando con questo segno eccezionale il dio manifestò la volontà di risiedere in quel luogo. Così iniziò la costruzione del Tempio di Apollo e dell'area che lo circondava (area Apollinis), ed il Tempio venne dedicato il 9 ottobre del 28 a.C. A rendere particolarmente prezioso l'edificio non erano solo i materiali utilizzati (come ad esempio l'avorio per i battenti della porta), ma anche la presenza di opere d'arte greche: statue in marmo di Paros di Apollo e Diana, risalenti al VI secolo a.C., decoravano il frontone del Tempio, mentre nella cella vi era un gruppo statuario composto da Apollo al centro (opera, si pensa, dello scultore Skopas), e ai lati dalla madre e la sorella del dio, Latona e Diana. L'area Apollinis era il vasto spazio di santuario antistante il Tempio, una piazza porticata cinta da un colonnato di ordine dorico in marmo giallo di Numidia e marmo rosato di Portasanta. Alternate alle colonne vi erano 50 statue rappresentanti le Danaidi, ognuna delle quali era fronteggiata dalla statua di un cavaliere, così come narrava il mito (le 50 figlie di Danao sposate ai 50 figli di Egitto). Davanti al Tempio vi era infine un altare affiancato dalle sculture della Mandria di Mirone. Il riferimento all'Egitto non poteva non ricordare la sconfitta di Antonio e Cleopatra nella battaglia di Azio del 31 a.C.; l'area dedicata ad Apollo, quindi, aveva un grande valore simbolico, oltre che artistico, e celebrava l'unico vincitore delle guerre civili da poco concluse. La Biblioteca di Apollo Questa Biblioteca si apriva sul Portico delle Danaidi, ed era la seconda biblioteca pubblica di Roma: sempre dal testo di Andrea Carandini scopriamo che era costituita da una spaziosa sala absidata decorata da uno o più ordini di colonne, con pareti e pavimento rivestiti di marmi colorati e decorata con arredi preziosi e statue. Sul fondo della sala, un'edicola ospitava una statua di Apollo con le fattezze di Augusto, mentre lungo le altre pareti, tutt'intorno, si ergevano colonne tra cui si aprivano delle nicchie, probabilmente per gli armadi contenenti le opere dei massimi autori dell'antichità, divise in una sezione greca e una latina. Ad aiutare nelle loro ricerche intellettuali e studiosi che vi si recavano vi erano degli schiavi e liberti, guidati dal direttore della Biblioteca, che all'epoca di Augusto era Gaio Giulio Igino, un liberto di origine ispanica. La Biblioteca di Apollo era anche il luogo in cui si riuniva il Senato, e da alcune caratteristiche (come ad esempio i gradoni all'interno della sala, destinati ai seggi dei senatori) possiamo intuire che Augusto l'aveva probabilmente progettata per svolgere entrambe le funzioni. Questo trasferimento delle istituzioni nel suo palazzo non era dovuto solo a motivi di comodità, ma mirava a svuotare di senso i luoghi tradizionali della politica, associando pian piano la casa di Augusto alla sede effettiva del potere. fonte: "La Roma di Augusto in 100 monumenti", di Andrea Carandini immagine: Wikipedia altri testi sull'argomento (entrambi di A. Carandini): "La casa di Augusto. Dai Lupercalia al Natale" "Le case del potere nell'antica Roma" Grazie per aver letto fin qui! Attendo sempre con piacere, se vorrete, vostre considerazioni o correzioni Buona giornata!3 punti
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Massimo, riporta com'era la moneta, se l'hai vista in mano, non il cartellino o la conservazione dichiarata. Che con 3240€ ci puoi comprare un bel poster di un fascione FDC.3 punti
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Buona domenica Lamonetiani Tra le monete che colleziono non manca qualche pezzo toscano per il Principato di Lucca e per il successivo Ducato. Oggi vorrei un vostro parere su questo 5 centesimi datato 1806. Un po' di riferimenti. Il 23 giugno del 1805 Napoleone costituisce il Principato di Lucca affidandolo alla sorella Elisa e al cognato Felice Baciocchi. Nel 1807 i Dipartimenti Toscani sono annessi all'Impero francese, due anni dopo Elisa è nominata Gran Duchessa di Toscana e le viene affidata l'amministrazione dei Dipartimenti Toscani. L'11 Aprile 1814 con l'abdicazione di Napoleone a Fontainbleau , Elisa e Felice cessano di regnare sul Principato . Le monete del Principato anche se datate differentemente, in realtà furono battute tra il 1810 e il 1814 dalla zecca di Firenze. Queste monete non presentano il segno di zecca, nè le sigle del direttore di zecca (Giovanni Fabbroni) nè quello dell'incisore dei coni (Giovanni Antonio Santarelli). Un altra curiosità: anche dopo che i Baciocchi cessarono di regnare sul Principato, le monete continuarono a circolare in Francia durante il Regno dei 100 giorni (20 marzo-8 luglio 1815) ed in seguito anche durante il regno di Luigi XVIII. Se è vero che non ci sono segni di zecca per le monete in argento, quella stella sui pezzi in rame potrebbe avere qualche significato? O serve solo ad abbellire la moneta? Ecco le immagini...vorrei un parere sulla conservazione e un parere sulla *. Grazie a chi partecipa.2 punti
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Esprimere le proprie sensazioni scrivendo, anche se l'argomento è complesso, è già un atto meritevole e quindi vi ringrazio tutti per la partecipazione. Antonio è oramai "scafato" e mi piace credere che ciò sia dovuto anche un poco per merito mio. La moneta è R4 e solamente Serafini la registra con due esemplari presenti nel Medagliere Vaticano. Nella Lista Pegolotti (1290) è censita come "provigiani fatti in Roma nel 1280 a once 2 denari 8" (nel riferimento al 1285 compaiono due bisanti nei quarti della croce) serie che Finetti riconosce nel tipo con ancora il pettine racchiuso nel cerchio interno (nei gruppi Caprignano successivi il pettine interseca la leggenda) e croce senza segni. L'epigrafia del dritto con riferimento POPULUS è la discriminante principale (bravo Elio). Detto questo (in sintesi), la vera sorpresa è che la moneta è un falso d'epoca. Inizialmente sono rimasto deluso ma poi riflettendo posso dire che anche così la moneta è valida e mi permetterà di elaborare informazioni importanti . Un caro saluto a tutti2 punti
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Aggiungerei la seguente legenda al diritto SENATVS POPVLVS.. la legenda dei grossi.. Scusate se dico fesserie...2 punti
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Ciao @eliodoro anche se non abbiamo peso e diametro (Adolfo ci fa stare sulle spine, vorrà vedere se ci ha insegnato bene!) dallo stile possiamo intuire che si tratta di un provisino c.d. di seconda emissione, in pratica emesso dopo i vari senatorati di Carlo d'Angiò. Tutti i provisini di seconda emissione (a parte alcune rare eccezioni tarde) hanno al diritto il pettine con simboli e legenda in riferimento al Senato, al rovescio la croce (a volte inquartata da simboli ma non è questo il caso) e legenda ROMA CAPVD MVNDI variamente abbreviata. Logiche eccezioni sono i denari di Cola e quelli di papa Bonifacio IX. Al rovescio leggo anche io ROMA CAPVD MVND quindi direi che ci siamo2 punti
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Altra discussione aperta dell'utente Occhiolungoxxl ________________________________________________________________ ________ ____________________________Buongiorno, una talpa nel mio giardino ha tirato fuori una moneta dal terreno, ____________________________è piuttosto sporca ma si intravede una data, sembrerebbe il 1466. ____________________________Ho letto qualcosa riguardo i ritrovamenti fortuiti ma non trovo il mio caso, ____________________________qualche consiglio? grazie ________________________________________________________________ _______________ ____________________________Manca la foto della moneta, peso e diametro, e non ultimo leggi le norme ____________________________che regolano l'uso del metaldetector. ________________________________________________________________ ______Ricordati che le talpe non si puliscono mai. ________________________________________________________________ __________________________ @Mi_manca79 la moneta l'ha estratta dal terreno la talpa non io, ___________________________non ho usato l'MD, quindi non dovrei avere nessun obbligo. ___________________________ @nuovo di zecca avevo intenzione di pulire la talpa con una spazzola ___________________________ per scarpe e del nero opaco come mi era stato indicato, ma se me ___________________________ lo sconsigli lascio perdere. ________________________________________________________________ Manca allora il peso della talpa e la lunghezza sino alla coda. ________________________________________________________________ Magari ti può essere di aiuto questo link che parla di monete/animali:ere di aiuto questo link che parla di monete/animali: _______ https://www.lamoneta.it/topic/163505-altri-animali-zoo-coins/?tab=comments#comment-1850709 ________________________________________________________________ Leggiti queste indicazioni riguardo i ritrovamenti fortuiti di animali: _____________________________ Gazzetta Ufficiale del 31 07 2004 ________________________________________________________________ Grazie dei link, non mi sono serviti, ma secondo voi quanto vale? ________________________________________________________________ @Occhiolungoxxl Quanto vale cosa? la talpa o la moneta? ________________________________________________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________La moneta da due euro estratta dal terreno dalla talpa, l'ho lucidata per benino, ____________________________ora la data 1466 si vede benissimo ________________________________________________________________ ____________ troll ! ________________________________________________________________ __________ eurotroll !! ________________________________________________________________ alla prossima con l'utente @Occhiolungoxxl2 punti
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Certo che hanno un buon mercato, io li colleziono da sempre (Regno e Repubblica), e direi che siamo in tanti visto come vanno le aste sui falsi. Non è questo il caso perchè vale circa 7/10 euro, adesso bisognerebbe capire se le acquisti per collezionarli oppure per, un domani, rivenderli. Comunque ci sono dei falsi d' epoca che costano parecchio.2 punti
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Un buon utilizzo per queste monete solitamente comunissime e già pluriselezionate potrebbe essere questo:2 punti
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Ciao. Volevo dare conto brevemente della "tavola rotonda" (ma in realtà la tavola era "rettangolare"...) svoltasi a Torino il 28 ottobre scorso. Nonostante alcune defezioni fra gli Ospiti (non abbiamo avuto il piacere d'incontrare il Comandante del Nucleo T.P.C. di Torino e il Sen. Malan, a suo tempo Relatore della Legge che introdusse l'art. 2-decies che, per un breve periodo, sembrò poter risolvere le problematiche dei collezionisti e commercianti numismatici, separando nettamente sul piano della tutela il materiale ripetitivo e di scarso valore economico da quello importante e raro), la presenza dell'ex Sen. Maurizio Eufemi, che di quell'articolo fu il promotore, del Dott. Federico Barello, attuale Funzionario responsabile della Soprintendenza del Piemonte per i beni numismatici nonché Professore Associato della cattedra di Numismatica all'Università di Torino, dei Colonnelli dei Carabinieri e della Guardia di Finanza Claudio Fardella Mungivera e Domenico Luppino, ha reso l'incontro certamente interessante e costruttivo. Si è esaminata dapprima la materia dell'esportazione delle monete alla luce della recente Legge 4 agosto 2017, n. 124 (pubblicata in G.U. n. 189 del 14.8.2017 ed entrata in vigore il 29.8.2017) che, per i materiali di valore fino ad €13.500 introduce una semplificazione per l'esportatore, che non dovrà più richiedere al SUE (ed attendere) l'Attestato di l.c. ma potrà "autocertificare" il valore e la non inclusione del materiale da esportare fra quello per il quale è richiesto il rilascio dell'Attestato. Al momento, poiché il decreto ministeriale a cui la Legge n. 124 ha demandato di precisare le modalità ed il tenore delle autodichiarazioni e dei Registri in formato elettronico (questi ultimi dovranno sostituire i Registri cartacei di P.S. tenuti attualmente dai commercianti numismatici), non è stato ancora emanato, il Dott. Barello ha comunicato che il Suo Ufficio non potrà che attenersi ancora alle vecchie disposizioni e ciò, evidentemente, fino a quando il Ministero non chiarirà gli aspetti pratici e burocratici ancora non esplicitati dalla legge. Da tutte le parti si è auspicato un più fattiva collaborazione tra le Istituzioni ed i privati, anche e soprattutto preventiva, allorché i commercianti ma anche i collezionisti necessitino di chiarimenti e di delucidazioni per la risoluzione di problematiche legate al possesso o alla compravendita di monete. Devo dire che ho notato una notevole disponibilità da parte del Prof. Barello e dagli Ufficiali delle Forze dell'Ordine presenti ad affrontare congiuntamente i problemi del nostro settore, che purtroppo non sono tali solo dal nostro punto di vista ma anche da quello degli Uffici, che si trovano - esattamente come noi - a dover decidere sulla base di normative quasi mai chiare e spesso, vedasi la recente legge n. 124, di incompleta formulazione. Si è poi discusso del tema dei procedimenti penali e dei sequestri di materiali numismatici, per i quali gli Interlocutori hanno riconosciuto esservi una grave anomalia fra le ipotesi accusatorie da cui originano i processi e l'esito dei processi medesimi. Personalmente, mi sono permesso di suggerire che l'azione delle Forze dell'Ordine, dinanzi a fatti concernenti beni numismatici, possa essere concertata con personale delle Soprintendenze che disponga di adeguata preparazione specifica e ciò per evitare quei sequestri generalizzati di materiali del tutto estranei alla tutale statale e alla repressione di reati, per cui le FF.OO. sono chiamate a procedere. Al riguardo, è emerso che alla base vi è innanzitutto un grave problema organizzativo e di organici, a causa del quale le Soprintendenze si trovano spesso sprovviste di personale adeguatamente preparato in numismatica (il Prof. Barello, prima del confronto, mi accennava al fatto che a seguito delle recenti riorganizzazioni delle Soprintendenze, può accadere che vengano preposti al settore numismatico funzionari in possesso della laurea in architettura, e dunque neppure specificamente formati in archeologia o storia dell'arte). Si comprende, pertanto, come anche la richiesta di coadiuvare le Forze dell'Ordine da personale specializzato in numismatica, possa essere frustrata non tanto dalla volontà di non acconsentire alla richiesta (è stato, fra l'altro, detto, che in alcuni casi questa "sinergia" già è attuata), ma dalla mancanza di personale specificamente formato in numismatica. E' chiaro, pur con tutto il rispetto comunque dovuto al Funzionario privo di formazione archeologico-numismatica (che magari eccelle nella sua specializzazione), che l'ausilio che può fornire un architetto alle Forze dell'Ordine in procinto di sequestrare una raccolta di monete, potrà risultare di ben poca utilità. L'ex Sen. Maurizio Eufemi ha poi sottolineato l'importanza di continuare la nostra "battaglia" (che a suo tempo, con l'art. 2 decies, qualche risultato lo conseguì) ricercando, soprattutto a livello politico, Interlocutori che possano farsi carico delle nostre istanze e rendendosi disponibile - Egli stesso - a farsi portavoce delle nostre richieste presso alcuni ambienti politici. L'incontro è stato franco e cordiale e tutti i partecipanti (incluso il Prof. Barello) hanno dato la Loro disponibilità a ritornare in occasione del prossimo Convegno di Torino (che si svolgerà a marzo 2018) per continuare l'interlocuzione e tenere così aperto un "canale" di dialogo che, ci auguriamo tutti, possa concorrere a risolvere anche solo qualcuno degli attuali problemi, attraverso modalità quanto più possibile condivise tra Uffici e Privati. Saluti. Michele2 punti
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Ebbene sì, le monete si comprano anche al kg anche se potrà risultare non gradito. Saranno problemi suoi cosa ci vuole fare no? Saluti Simone2 punti
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RÖMISCHES REICH, Titus als Caesar, 69-79, AE 25 COS VI =77-78, Makedonien, Stadt Stobi. Belorb. Büste r. Rs.Viersäuliger Tempel mit der Statue des Aesculapius, Sear 754, ss2 punti
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Buongiorno e ben trovato, credo che fare un prezzo "un tanto al chilo" per le monete non sia propriamente il massimo! In generale comunque posso dirle che in rete si trovano offerte di questo tipo soprattutto per la Repubblica e Regno d'Italia (dove la prevalenza delle monete è su V.E. III) che rimangono all'incirca sulle cifre da lei indicate. La maggior parte delle volte, se non la totalità, si tratta già di monete selezionate e visionate più volte e quindi difficilmente ci si trova qualcosa di interessante. Io stesso ho acquistato un grosso lotto, circa 15Kg, con l'intento di metterci al lavoro mio figlio (7 anni) in modo da coinvolgerlo nella ricerca di un qualche "tesoro" ed avvicinarlo a questa malattia che è la numismatica. Cordialmente, Massimo.2 punti
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@Asclepia @Laurentius Di 3 non ce ne è uno uguale , andiamo dallo sfiorare i 28mm, ai 28 abbondanti per poi passare ai 29 quasi 30..... motivo in più per tenerle tutte e 32 punti
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A me quello che più ha colpito è la faccetta del santo, vispa, un po' demoniaca, con questi occhietti che ti fissano, se ne potrebbe trarre un bel logo. Grazie a tutti Italo2 punti
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Salve a tutti! Continuando la mia "passeggiata letteraria" tra gli edifici di epoca augustea vorrei soffermarmi sul Tempio di Apollo Palatino e la contigua Biblioteca di Apollo, sperando che l'argomento possa interessarvi Per parlarne, seppur brevemente, credo sia però necessario prendere in considerazione l'ambiente circostante, al quale questi due edifici sono strettamente collegati. Dalla casa di Ottaviano a quella di Augusto Quando Ottaviano decise di andare ad abitare sul Palatino non lo fece solo perché quello era il luogo dove era nato, ma anche perché questa scelta aveva un grande valore simbolico. Il Palatino, infatti, era il luogo dove, secondo la leggenda, Romolo aveva fondato la città. Il messaggio era quindi chiaro: andando ad abitarvi, Ottaviano appariva idealmente come il fondatore di un nuovo scenario, una nuova Roma. Prima di trasferirvisi, sappiamo da Svetonio che abitò nella casa che era stata dell'oratore Gaio Licino Calvo, sopra le "scale degli orefici", nei pressi del Foro Romano; nel 42 a.C. acquistò quindi sul Palatino la casa di Quinto Ortensio Ortalo. La casa non era particolarmente lussuosa, ma Ottaviano la scelse per la sua posizione privilegiata: essa si trovava, infatti, proprio dirimpetto alla casa Romuli , reputata la dimora del primo re di Roma, e probabilmente nei pressi del Lupercale, la grotta dove i gemelli vennero allattati dalla Lupa. Pochi anni dopo, tra il 40 e il 36 a.C., Ottaviano acquistò e fece demolire alcune abitazioni vicine, dando inizio ad un ampliamento della sua dimora, trasformandone la struttura interna e migliorando inoltre la decorazione degli ambienti con lussuosi pavimenti in marmo e affreschi. Questa dimora non aveva confronti con le altre abitazioni dell'epoca, e poneva di fatto Ottaviano al di sopra degli altri aristocratici della Repubblica. I lavori di costruzione, però, si interruppero bruscamente a causa di un evento improvviso e straordinario: nel 36 a.C. un fulmine si abbatté su una parte della proprietà. Ottaviano interpretò questo avvenimento come un segno divino: Apollo, suo dio protettore, reclamava un posto accanto a lui, ed egli decise quindi di edificare un Tempio nel punto in cui il fulmine si era abbattuto. La struttura abitativa fu così radicalmente stravolta, venne smantellata e in parte interrata, e sfruttata come basamento su cui costruire quella che diventerà la Casa di Augusto. Ovidio descrive così il complesso augusteo: "Febo ne possiede una parte, l'altra fu assegnata a Vesta; Augusto in persona occupa quella che rimane"; possiamo quindi immaginare che il complesso era unitario ma tripartito. Dal testo La Roma di Augusto in 100 monumenti di Andrea Carandini sappiamo che la casa di Augusto sorgeva all'interno del santuario di Apollo: proprio accanto al podio del Tempio, infatti, si trova un nucleo di strutture riconducibili ad una casa privata (la domus privata Augusti). La monumentalità di questa abitazione era evidente soprattutto per via della facciata, che la faceva assomigliare ad un tempio: infatti, una scalinata conduceva alla domus, e alla base di essa si trovava un altare dedicato al Genius Augusti; in cima alla scalinata vi era il vestibolo entro cui si trovavano le statue dello stesso Genius e di Marte e Venere. Al centro del vestibolo si apriva la porta, inquadrata da trofei e sormontata da un frontone con iscrizione e con appesa la corona di quercia, simbolo del potere concesso ad Augusto dal Senato nel 27 a.C. L'eccezionalità di questa abitazione consisteva quindi non tanto nelle dimensioni o nel lusso, quanto proprio nel suo carattere sacrale. in immagine: affresco della Stanza delle Maschere1 punto
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L'opera dello Zavattoni non sarà acquistabile al Crippa Workshop, si può acquistare a questo link https://shop.mass-und-gewicht.de/Highlights/Zavattoni-Collection-Part-1-Italien-Download-Version.html È in esaurimento ma ne è prevista una seconda edizione.1 punto
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altra piastra che è la prima volta che la vedo qualcuno ne ha viste altre in giro piastra 1834 con la variante la E di ferdinandus e la E di rex sono delle F sottosopra.1 punto
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Me lo ricordo. Era più bello, come qualità di conio (non aveva la classica imperfezione nella parte bassa della veste dell'aratrice e nei capelli del Re ad esempio) e non una minima tacchetta da contatto a cercarla. Campi perfettissimi, intatti... insomma... UTOPICA. Questa è bella, indubbiamente, ma quella... "perfetta" e non esagero. Col tuo permesso, certo che sarà numismaticamente costruttivo, posto un confronto che credo esplicativo, nonostante le foto non in alta risoluzione, e "il delitto" di fotografarla in bustina... e pure fuori fuoco, ma siamo comprensivi e ti assolviamo visto che hai intrapreso la retta via...1 punto
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Colpetti, graffi, abrasioni nonostante la poca circolazione (minima usura)... SPL+ per somma di difetti. Questa non é per te Max, cambiala.1 punto
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Ieri con molto piacere sono riuscito ad andare al convegno di Torino, sempre bello poter icontrare gli amici Piemontesi e non solo. Ho seguito la conferenza sulle gemme e sui gioielli della corona d'Italia, molto interessante.1 punto
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Buongiorno a tutti! Mi fa piacere leggere che la notizia della mostra sia giunta anche qui sul forum e che alcuni di voi siano riusciti ad andare a vederla. Spero che, in quanto avvezzi con la numismatica, non la abbiate trovata eccessivamente scarna e/o poco interessante, ma l'intento ero quello di rivolgersi ad un pubblico più vasto possibile (scuole comprese), illustrando alcune curiosità numismatiche e soprattutto valorizzando il carattere enciclopedico della raccolta, che spazia dal mondo greco a quello moderno/contemporaneo. In questo un grande merito va sicuramente all'amministrazione di Schio che ha portato avanti con grandi sforzi il progetto di valorizzazione della collezione.1 punto
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Una volta si diceva "Aiuto, li Turchi", oggi "Aiuto, i falsari" , certo che ne hanno di fantasia.......... https://www.ebay.it/itm/322852243971?ul_noapp=true Ora non arrivano più solo da Serbia e da case d'asta tedesche compiacenti ma anche dalla Spagna..... E' un'invasione Maurizio1 punto
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In effetti il sorriso è tutto un programma Questa è la variante più rara, catalogata R.I.N.C.751 punto
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Buonasera, dal volume: L. Bellesia, Lucca - Storia e monete. Repubblica di San Marino, 2007.1 punto
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Si, tranquillo Max, mica devi difenderti. Non é questione di autorevolezza, tra l'altro Nino ha un modo tutto suo per denominare la conservazione. Il suo FDC(numero) va dallo spl/fdc al fdc della scale italiana (circa), quindi anche di difficile lettura immediata a chi non conosce il suo specifico sistema. Nemmeno io l'ho vista. Ma so l'elenco dei colleghi che era in sala e di qualche collezionista. E tanto mi basta per sapere che a quella cifra quella moneta di FDC, per come lo intendiamo noi, aveva ben poco L'ultimo FDC vero l'ho visto passare di mano a 6000€ poco tempo fa.1 punto
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Si vedono anche a Monaco e a Berlino. E succedono brutte cose anche li. Anche agli italiani...1 punto
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se è per questo allora conviene (o meglio conveniva, perché ovviamente è andata sold out in poche ore, e viene ora riproposta al doppio del prezzo) la sovrana "sapphire", 750 esemplari coniati.1 punto
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In fondo quanti di noi dopo aver ritirato 50000 o 100000 euro in contanti da una banca non vanno in giro facendo vedere "la mercanzia"... I convegni vanno sorvegliati internamente ed esternamente fino alla chiusura, non a chiamata o alla buona volontà , se non lo si può fare meglio non organizzare. Stranamente a Monaco alcune faccine non si vedono...1 punto
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21,5 mm. è il diametro, 2,21 grammi il suo peso, per questo grosso di Rimini. Mi sembra bello, ma secondo Voi anche buono?1 punto
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Io posso solo dire che essendo al controllo associazione. Banco. NI A etc... Ho solo ascoltato i complimenti che hanno fatto all Dott Montenegro per il ciclo conferenze. Ma i miei Coscritti Michele Cappellari e Domenico Luppino ed il Prof.Bajma Bollone li ho visti contenti quindi penso ma di sicuro ci saranno gli atti del convegno per queste 2 bellissime giornate . A proposito un altro buco tappato in collezzione. Il buo Pier ha combattuto con le monete di messerano che sono andate via tutte anche nel dopo asta , ancora 6 monete romane hanno spiccato il volo negli invenduti per quello che ho visto sono rimaste alcune straniere e qualche lotto di San Marino e poi una chiacchierata è stata visionata e chissà che prenda il volo[emoji7]1 punto
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L'area è controllata ma nel momento della partenza ci sono decine di macchine in movimento. Ribadisco che gli organizzatori hanno offerto che le guardie accompagnassero gli espositori quando dovevano caricare. Preciso a scanso di equivoci che non faccio neanche parte del circolo di Bologna e tanto meno dell'organizzazione, ma non mi piace il tiro al piccione che da altre parti era stato fatto agli organizzatori.1 punto
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Approfitto per postare i 3 Grana del primo tipo.......1 punto
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Ovvio. Molti non distinguono tra falso d'epoca, riproduzione, copia, etc. Per loro FALSO = MALE e basta, quindi quella domanda la prendono come offesa perchè è come se mettessi in dubbio la loro onestà. Chi invece conosce la differenza si fa pagare bene i falsi d'epoca e non te li vende a prezzo ciotola. Saluti Simone1 punto
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Complimenti! Condivido pienamente le tue emozioni perchè penso di averle provate anch'io. Si possono fare tanti discorsi su questa tipologia (e se ne è fatti), ma è innegabile che è emozionante poterla avere in collezione.1 punto
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Un saluto a tutti, vi segnalo che da subito non si possono più pubblicare 1, 2 e 5 cent Italia 2017 dato che ormai non sono più una news alla luce della tiratura di milioni di pezzi. Sono state inoltre variate alcune regole per le altre monete italiane come indicato in prima pagina. Per mantenere lo spirito iniziale di questo post, si invitano tutti gli utenti che vogliono condividere i propri ritrovamenti a: seguire le regole di pubblicazione indicate in prima pagina (descrizione moneta e foto con proprio nick); pubblicare le monete che effettivamente siano una news (eventuali altri post della stessa moneta non verranno presi in considerazione se la moneta in oggetto non riveste un interesse generale o non ha le caratteristiche già ampiamente conosciute; pubblicare SOLO le monete che hanno le caratteristiche indicate nello schema che si trova nel file dei ritrovamenti (tiratura, rarità, ecc...). grazie.1 punto
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le conferenze sono state molto interessanti, non hanno, e neanche me lo aspettavo (come d'altra parte non era nelle intenzioni degli organizzatori), risolto le problematiche sulle monete antiche, c'è chi non vede/non vuol vedere le difficoltà date da una legge che qui posso chiamare "restrittiva", però parlarne non fa mai male. è stata la prima volta che andavo a queste conferenze e sono rimasto comunque soddisfatto, anche se il viaggio di ritorno in treno fino ad aosta mi ha fatto sentire un eroe (ma questa è un'altra storia)1 punto
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Per me é stato bello poter dare un volto a tanti nomi conosciuti sul forum e conoscere collezionisti, commercianti, studiosi.. gli ultimi avvenimenti economico/finanziari sulla normativa dei beni culturali e la comcomitanza con il convegno di Bologna hanno probabilmente spento un po' l'umore di tanti.. complimenti agli organizzatori e ai relatori!1 punto
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Edward VIII Great Britain Fantasy Silver Proof by Hearn.1 punto
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Ciò martin complimenti per l'importante moneta acquisita, pur sempre un pezzo di rilievo, sia storico che economico. L'importante è che il prezzo sia stato adeguato alla pulitura ed ai colpetti, per il resto goditela. Per qualsiasi parere o info, puoi contattarmi sempre in privato quando vuoi fab1 punto
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Un ketos (in latino cetus) raffigurato su un sarcofago etrusco.1 punto
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