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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/25/17 in tutte le aree
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Ho partecipato al congresso con il Gruppo del Cordusio. La buona riuscita si è avuta grazie ad una impeccabile organizzazione del Circolo Numismatico di Bergamo, dalla partecipazione dei circoli e dai contenuti delle relazioni. Dopo che gli atti verranno pubblicati e inviati per email a tutti i circoli che erano stati invitati, sono certo che chi non ha potuto partecipare leggendo le relazioni sarà spronato ad aderire a questa iniziativa e proporre spunti su cui discutere nel prossimo futuro. Questa aggregazione tra Circoli potrà solo fare del bene alla nostra amata Numismatica.4 punti
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Roma, un giorno imprecisato del 1586. Gli operai che lavoravano al disfacimento dell’antico Patriarchio per la realizzazione del nuovo Palazzo Lateranense rinvennero, tra le macerie del vecchio edificio, una cassa di ferro, contenente 125 aurei di vari imperatori tardo romani e bizantini. L’erudito Cesare Campana, descrivendo il rinvenimento ad appena un decennio di distanza, riferiva come vi fossero nominali appartenenti a Teodosio, Arcadio, Onorio, Teodosio II, Valentiniano III, Marciano, Leone, Giustino, Giustiniano, Tiberio, Foca ed Eraclio. Il sommo pontefice Sisto V Peretti, attribuendo l’eccezionale rinvenimento alla Provvidenza e interpretando le monete come un atto di devozione dei singoli imperatori verso il Laterano, luogo del battesimo del Santo imperatore Costantino, decise di elevare gli aurei alla condizione di reliquie e dotarli di speciali privilegi. La presenza nel santo gruzzolo di numerosi esemplari raffiguranti imperatori dalla dubbia condotta sollevava certamente qualche problema dottrinale: il pontefice superò l’impasse convocando un’apposita congregazione che studiasse il caso e, alla presenza di teologi del calibro del Bellarmino, spiegò come non fosse sua intenzione canonizzare gli imperatori eretici, ma lodare le buone azioni che pure avevano compiuto. Il 1° dicembre 1587, con la bolla Laudamus viros gloriosos, Sisto V ufficializzò la santità degli aurei e concesse numerose indulgenze a chi li avesse portati con sé o semplicemente venerati. La maggior parte delle monete recava al rovescio una croce o un cristogramma, così tra il popolo – per un ingenuo collegamento con Sant’Elena, che verso il 340 aveva recuperato la Santa Croce – vennero chiamate Santelene. Gli aurei indulgenziati vennero donati dal pontefice alle personalità più eminenti del tempo: ne fece omaggio all’imperatore Rodolfo II d’Asburgo, ai principi Cristiani e ai cardinali di Santa Romana Chiesa. Questi ultimi spesso li donarono, a loro volta, alle Chiese cui erano legati, perché ne facessero oggetto di devozione: il cardinale Bernerio d’Ascoli ne regalò uno alla Chiesa di S. Caterina in Piazza S. Pietro, il cardinale Tolomeo Gallio alla Chiesa di S. Maria della Purità, il Monsignore Sangalletto alla Chiesa di Santo Spirito in Sassia. Le monete del tesoretto lateranense, in tal modo, confluirono in diverse Chiese d’Italia e – probabilmente – d’Europa, dove venivano venerate in occasione dell’Invenzione e dell’Esaltazione della Santa Croce. Pochissimi esemplari sono arrivati ai giorni nostri, complice anche l’allontanamento dei fedeli dal culto delle reliquie: Lucia Travaini - che ha brillantemente studiato il caso - ne ha individuati due a Milano (uno nella Chiesa di Sant'Alessandro e uno nella Chiesa di Sant'Antonio Abate) e due a Roma (uno nel tesoro del Capitolo di San Pietro e uno a San Giovanni in Laterano), ma è probabile che molti altri giacciano ormai dimenticati nei cassetti di qualche sagrestia. Rimandi bibliografici: L. Travaini, Il lato buono delle monete: devozione, miracoli e insolite reliquie, Bologna 2013. L. Travaini - P. Liverani, Il tesoro del Laterano e la bolla numismatica di Sisto V del 1587, «Rendiconti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia» LXXXI (2007-2008), pp. 249-282. L. Travaini, La bolla numismatica di Sisto V, i riti di fondazione e due monete reliquie a Milano, «Sanctorum» 4 (2007), pp. 203-240. (N.B. L'aureo di Eraclio, presentato in calce, non appartiene alle 125 monete del ripostiglio lateranense, ma ha puro scopo esemplificativo)3 punti
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Questi due lotti sono acquistabili in una prossima asta (Ho fatto segnalazione e spero le ritirino .... ). Il primo lotto è di due esemplari del denaro di Raimondo con chiavi e torri. . Il secondo lotto è di due esemplari del soldo di Antonio II.3 punti
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Che Maria Teresa abbia fatto molto a Milano anche nel campo del sociale è cosa risaputa. Questa estremamente rara medaglia di Ranieri 7 ci mostra, oltre a una Maria Teresa velata al diritto, una scena con nel campo del rovescio la Dea Giunone Lucina seduta con un piccolo bambino in fasce in grembo. Medaglia opus Kraft del 1774. La mortalità infantile era una piaga sociale del tempo e l'Amministrazione preoccupata di questo, decise di formare delle donne col compito di diventare esperte nell'ostetricia. Nel 1768 si presero accordi con l'Ospedale Maggiore di Milano che organizzò corsi di istruzione per donne a tale scopo. Successivamente nel 1770 Maria Teresa ordinò la istituzione di 2 scuole di ostetricia, una a Milano, una a Mantova. La medaglistica ancora una volta racconta e ricorda quanto fatto nel tempo e gli avvenimenti.2 punti
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Grazie a tutti per i preziosi consigli, ora ho le idee più chiare....Non mi farà più paura comprare una moneta che mi piace, anche se di un periodo storico diverso da quello che mi ero prefissato...e comprerò finalmente i libri che è un bel pezzo che mi ero ripromesso. Grazie di nuovo2 punti
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Una collezione nasce dalla passione..., si colleziona sempre per pura passione. La numismatica non è un investimento in banca, è una passione, è bene ricordarselo. Quindi nel tuo caso, ti consiglio di non farti troppe domande prima di comprare una moneta, se la moneta ti piace (ti suscita delle emozioni) comprala, altrimenti no. Ovviamente è molto importante, come ti hanno già detto, documentarsi e studiare le monetazioni che suscitano il tuo interesse. Saluti2 punti
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Per poter capire cosa e come collezionare a mio avviso è indispensabile conoscere e approfondire la storia dei periodi di tuo interesse, da ciò che hai scritto riferendoti al follis come tipologia monetale di possibile sviluppo collezionistico ne consegue la necessità di approfondire un po' tutto il periodo inerente all'emissione di suddetta moneta vale a dire il periodo tardo antico a cominciare dalla fase della tetrarchia, quindi i primi acquisti per un numismatico che ambisce a organizzare una collezione più sistematica non sono tanto le monete ma i libri sia di ambito storico che numismatico, approfondendo la storia monetaria tardo antica potrai scoprire cose nuove che potranno accrescere il tuo interesse, affinarlo e renderlo più consapevole rendendo di conseguenza sempre più chiara l'impostazione che vorrai dare alla collezione... una cosa che scoprirai ad esempio te la anticipo e riguarda proprio il nominale di tuo interesse, il termine follis probabilmente nel IV secolo non individuava una specifica tipologia monetaria ma una moneta di conto, solo più tardi passerà ad indicare una specifica moneta enea da 40 nummi, la nomenclatura monetaria tardo antica è uno dei guazzabugli numismatici più complessi e di difficile districamento... in ultima analisi il mio consiglio è quello che tanti saggi numismatici hanno raccomandato: prima i libri e poi le monete...2 punti
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non dimentichiamoci di questa rarissima 1856 con legenda errata TUR al posto di UTR2 punti
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Grazie@Poemenius per avermi chiamato in causa. La forma Grimohaldus esiste ed è attestata. Oltretutto la presenza di una consonante fricativa glottidale sorda (h) tra due vocali (o - a) evita lo iato, rendendo il nome più facilmente pronunciabile da chi parlasse una lingua di ceppo germanico.2 punti
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Ho creduto da subito a questo progetto, ho vissuto quello che avrebbe provato ogni appassionato al posto mio. Emozioni, ilarità, curiosità, stupore, attenzione, il pensiero inevitabilmente proiettato al futuro, dove la sala gremita dalle rappresentanze dei circoli bisbigliava, mentre il relatore di turno esponeva il programma.. Sarà stata la sublime cornice, ma per un'attimo ho vissuto tutto questo, forse complice il desiderio di veder realizzato un'idea, il pensiero di molti, o forse l'enfasi di qualche portavoce.. Sta di fatto che la giornata si è svolta al meglio, già il fatto di esserci riusciti nell'intento è molto, se poi penso a quelle che sono le intenzioni e ciò che si è proposto, direi che il risultato è più che soddisfacente. Abbiamo posato le fondamenta per un interscambio fra tutti i circoli Italiani, abbiamo creato un serbatoio di idee dove dar vita a progetti e relazione fra ogni realtà della penisola e isole comprese. Una grande opportunità per non perdere identità, e dar nuovi stimoli a tutti, una speranza, una convinzione, per la nostra numismatica, per le nostre realtà, per le nuove generazioni che raccoglieranno il nostro testimone, insomma per tutti quelli che ci credono ancora, e che vogliono nuovamente partecipare insieme a questa meravigliosa avventura della vita... Eros2 punti
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Ad Agosto Ho Visitato Questo Meraviglioso sito archeologico di cui voglio mostrarvi qualche foto e consiglio la visita Anche per la sua meravigliosa vista paesagistica, Il tempio di Giove Anxur è un tempio romano costruito su un'imponente sostruzione del I secolo a.C. sul monte Sant'Angelo, nella città di Terracina, in provincia di Latina. Le arcate mastodontiche che formano un terrazzo gigante affacciato sul mare fanno pensare a leggende omeriche e cantori con la lira che si avventurano a passo cadenzato sulle pendici di un monte spoglio. Il tempio romano era infatti ispirato alla grande architettura scenografica ellenistica. Di recente si è scoperto che era in realtà dedicato a Venere e non a Giove fanciullo (Anxur). Era un santuario importantissimo lungo la Via Appia, proprio sopra Terracina (Anxur per i Volsci e poi per i romani) ed aveva anche funzionalità difensive. Il santuario era stato ampliato e restaurato in età sillana. Nel Medioevo una parte di esso divenne una chiesa e fortezza, fino all’abbandono nel ‘500 Se volete approfondire: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Tempio_di_Giove_Anxur1 punto
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Nella speranza che non archiviate tutto come "questione di lana caprina", voglio parlarVi di come ho impostato questa ricerca (euristica a base empirica) per dare una risposta a quella che può essere considerata una semplice curiosità, ma che - a mio avviso - merita un minimo d'inquadramento. Mi riferisco alle monete dell'Impero coniate negli anni 1939 e 1940 che sono state protagoniste di un cambiamento di lega passando dal Nichel-Cromo al Ferro-Cromo perdendo man mano il Nichel sostituito dal ferro. Innanzitutto ho cercato di individuare quale fosse la calamita più adatta alla bisogna, ossia abbastanza sensibile da individuare quale sia il limite oltre il quale non occorre andare. Dopo diverse prove, ho notato che una calamita (al neodimio) che generi un campo magnetico da 3.500 Gauss (o 0,35 Tesla se preferite) è il mezzo ideale per procedere: aumentando sino a raddoppiare non si nota alcun miglioramento, diminuendo si rischia di perdere una o più leghe. Dopo aver sottoposto centinaia di monete (per fortuna questi tondelli d'Acmonital si possono comprare per pochi euro al chilo), sono giunto alla conclusione che esistano fondamentalmente 5 tipi di lega. Una precisazione: ho scelto di definire queste monete "calamitabili" anziché "magnetiche" poiché esse rispondono (o meno) ad una calamita, ma non divengono esse stesse calamite se non per una piccola fase transitoria e di estrema debolezza. - la prima è quella composta da Nichel e da Cromo, totalmente NON calamitabile (curioso che quelle di solo Nichel siano invece estremamente calamitabili come quelle coniate nel 1936); - l'ultima, la quinta, è quella FORTEMENTE calamitabile composta da Ferro e da Cromo dove la moneta si riesce a staccare a fatica dalla calamita; - in mezzo ci stanno tre tipi di lega (non sono riuscito ad identificarne altre...) che reagiscono alla calamita in tre modi diversi (ben precisi, come potete vedere nello schema qui sotto: Ovviamente le divisioni sono valide per tutti i quattro valori (2 e 1 Lira, 50 e 20 centesimi) e anche per i Lek del 1939. Per i Lek del 1940, forse perché coniati avanti nell'anno, non ho ancora trovato monete meno che "fortemente calamitabili"... diciamo che "ci sto lavorando", dopotutto i Lek, rispetto alle Lire, sono molto meno reperibili. Un'ultima curiosità: una piccola percentuale delle monete appartenenti al 3° tipo (DEBOLMENTE calamitabile) e solo a questo, presentano una risposta diversa a seconda di dove si posizioni la calamita. In pratica, esse risultano rispondere all'attrazione magnetica lungo tutto il bordo, mentre se si avvicina la calamita lungo la perpendicolare al centro della moneta non si ha alcun effetto magnetico (anche qui valido per tutti e quattro i valori). Se qualcuno ha nozioni di fisica non elementari, probabilmente mi può spiegare il fenomeno... Se poi, qualcuno ha ottenuto altri risultati, sarò ben lieto di apprenderli.1 punto
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Sono molti anni che sento parlare di questo problema: negli zecchini le facce dei dogi sono realmente riprodotte? La questione si può valutare almeno negli zecchini SPL/FDC ? Doge 49 Pietro Gradenigo 1289-111 SPL Doge 51 Giovanni Soranzo 1312-1327 SPL Doge 64 Tomaso Mocenigo 1414-1423 SPL-FDC Doge 72 Giovanni Mocenigo 1478-1485 SPL Doge 74 Agostino Barbarigo 1486-1501 SPL-FDC Doge 94 Antonio Priuli 1618-1623 SPL-FDC1 punto
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@danielealberti una "Sphynx virtual coin" un po' consunta ed in rame anche per te per l'impegno. Ma devi tener conto della sezione in cui stiamo (Grecia non Magna Grecia e Sicilia) e poi devi trovare una moneta in cui il mostro sia il protagonista assoluto di un lato della moneta.1 punto
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Anche se indirettamente Maria Teresa d'Austria, diede impulso anche alle province lombarde, concedendo il feudo di Varese a Francesco III d'Este, che da semplice borgo mercantile divenne anche sede del potere politico. Nel 1752 si tiene il cosiddetto Congresso di Varese dove con un trattato si definiscono i confini tra lo Stato di Milano e gli svizzeri, e nel 1787 Varese diviene capoluogo della neonata provincia di Varese.1 punto
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l'ho cominciata da un annetto,ma già mi sono fatto fregare perchè ho trovato 2 tremisse di eraclio,stessa zecca ed emissione,ma sono le due tipologie diverse dove cambia il diadema........e mica potevo lasciarmele scappare...quindi da un punto di vista di copertura degli anni sono un doppione,ma dal punto di vista della collezione mi va decisamente bene1 punto
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Credo sia esatta l'identificazione che attribuisce alla moneta il nominale di mezzo sestino battuto a Napoli a nome di Giovanna e Carlo. Almeno il diametro ed il fatto che la croce sia cantonata da globetti porta in quella direzione. Il peso ne potrebbe essere la conferma. Al D/ sono ben visibili le lettere I . C . sormontate da corona con parte di legenda LETICIA POPVLI. Al R/ la croce potenziata cantonata da globetti e IVSTVS REX. Peccato per la conservazione e la probabile maldestra pulitura.1 punto
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Complimenti @Asclepia se non fosse per la "panatura" (di cuprite?) Sarebbe anche questa in conservazione eccezionale, Bella.1 punto
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Ciao @margheludo Ecco qui il mio del 91...è bello impanato come scrissi quando lo postai tempo fa...1 punto
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Ciao a tutti, solitamente le medaglie rientrano in modo molto marginale nelle mie collezioni ma quando ho visto questa me ne sono innamorato subito visto il soggetto e visto il risultato estetico ottenuto dall'incisore. Si tratta di un bel "bestione" da 8,3 cm di diametro e 1 cm di spessore per circa 350 grammi di peso realizzato dalla Regia Zecca nel 1934 per mano dell'incisore Attilio Motti (lo stesso dei 5 centesimi "spiga", 10 centesimi "ape" e varie altre monete del Regno d' Italia) che morirà poi l'anno seguente. Il soggetto è il Pantheon di Roma che per quanto mi riguarda è uno dei luoghi romani a cui sono più affezionato e dove cerco sempre di andare a fare una visita quando capito in città. Spero che le foto allegate rendano l'idea dell'effetto prospettico che l'incisore è riuscito ad ottenere, mi ha ricordato quello che ho visto in alcune medaglie di Pio IX come ad esempio quella per la ricostruzione della Basilica di S. Paolo o alcune piastre papali. Spero vi piaccia. Saluti Simone PS Allego anche delle foto reperite online per un confronto rapido1 punto
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Hanno appena applicato una estensione da tre o cinque a dieci anni sulla prescrizione delle cartelle esattoriali applicable n maniera retroattiva.......quindi figurati un po' se si preoccupano di legalità, costituzionalità o diritto.....sono gli ultimi sussulti, spero, di un pesce morente...1 punto
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Cuba, 25 centavos 1989 "Intur", fiore di mariposa,1 punto
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1927 8° CONVEGNO CONGRESSO CADORE - CARNIA D/ Cappello alpino su foglie di quercia - VIII° CONVEGNO CONGRESSO CADORE - CARNIA R/ Gruppo di aquile appoggiate nelle zone di battaglia della Grande Guerra, su un plastico geografico dell'Italia. Copia1 punto
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E' la domanda che piu' o meno ci siamo fatti tutti un tempo lontano o recentemente , come sta facendo ora @O'trebla, purtroppo c'e' da dire che con il tempo gli interessi sul tipo della monetazione possono , ma non per tutti cambiare , credo che sia successo a molti di noi ; quindi il consiglio che posso darti e' questo : per ora vai , cioe' compra , dove ti porta il cuore , poi con il tempo e l' esperienza vedrai che capirai dove orientarti definitivamente sul tipo di collezione , tanto i soldi che spenderai oggi , ma ti consiglio non tanti per il motivo sopra spiegato , non saranno buttati al vento perché potrai sempre , quando avrai deciso cosa collezionare , rivendere o scambiare con monete di tuo interesse . Un grosso in bocca al lupo .1 punto
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Ben trovati, tanto per dare un'indicazione puntuale alla domanda di @O'trebla io colleziono i "Marenghi del Regno d'Italia" in alta conservazione varianti incluse. Sono partito da qualche marenghino ricevuto in regalo per occasioni particolari (tipo il diploma...) e poi piano piano mi sono appassionato. Ad oggi ho completato Umberto I e mi sto concentrando sulle rarità elevate di Vittorio Emanuele II, di V.E. III ho solo 2 pezzi ma prima o dopo ci arriverò... La mia idea di fondo è quella di arrivare un giorno ad avere la collezione completa ma nel frattempo qualche divagazione, sempre rimanendo sul Regno d'Italia, me la concedo!!! Un caro saluto a tutti, Massimo.1 punto
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Brindisi o Messina, denaro, battuto sotto Corrado II (Corradino), re di Sicilia (1254-1258), Biaggi, 484, -Spahr, 178. Ciao Borgho1 punto
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Che quando compri una moneta che ti piace i soldi non sono mai buttati via, se invece collezioni per poi rivendere un domani allora il discorso cambia...1 punto
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Confermo quello che dice @Illyricum65, trattasi di una BELLISSIMA RIC VII, Siscia 62... Rarità R3! Complimenti... e anche la foto non è affatto male, soprattutto sapendo che strumento hai utilizzato! :-) Ciao.... UnTWF invidioso! :-)1 punto
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Ciao sono daccordo con te sulla data della moneta, anche a parer mio la data dovrebbe essere 1579. la zecca sicuramente è Bourg, sotto lo scudo anche se si vede poco non è certamente una stella, quindi si esclude la sigla IM https://numismatica-italiana.lamoneta.it/immagine.moneta/c7440 in questa immagine copiata dal catalogo secondo me siamo di fronte ad una moneta con la stessa sigla, probabilmente per scarsitá di spazio o per errore è stata impressa solamente la E o sovrapposte la E e la D, ma certamente la sigla è, o dovrebbe essere, quelladi Emanuele Diano.1 punto
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Lascia stare,con tutto il materiale che c'è,per spulciare,solo di straordinari,costerebbe il triplo1 punto
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Buonasera, @Reficul, premetto che si tratta di un problema minore, ma ho notato che i bollini dei riconoscimenti che apparivano sotto all'avatar dell'utente sono spariti. In particolare mi riferisco al simbolo dell' "euro folle" che indicava chi poteva o meno far parte delle razzie. Grazie1 punto
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In Giacosa , nel 1973 , l'attribuzione è ancora a Therma , mancando 20 anni agli studi di Liampi con la riattribuzione ad Argilos : l'esemplare pubblicato da Giacosa è quello in origine di discussione in asta 51Gallery . Incuriosisce che quasi contemporaneamente al Giacosa ( 1974 ) Cahn e gli altri estensori del catalogo Kunstfreundes , ( per l'esemplare di periodo più recente ) abbiano indicato l'attribuzione a zecca sconosciuta .1 punto
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Forse riesco a venire...però fino all'ultimo non lo saprò con certezza, vi saprò dire a ridosso della data...1 punto
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Buon pomeriggio, provo a risponderti: per prima cosa bisogna dire che nel 1935, furono ritirate dalla circolazione le monete d'argento da 5 e 10 lire e nel 1940 furono ritirate dalla circolazione quelle in nichelio da 20 , 50 centesimi , 1 e 2 lire (causa esigenze belliche). Quindi in circolazione dal 1927 c'erano : 5 centesimi spiga, 10 cent ape, 20 cent esagono e libertà, 50 cent leoni, buono 1 lira e buono da 2 lire, 5 e 10 lire argento. In circolazione dal 1940 c'erano : 5 centesimi spiga, 10 cent ape, 20 cent esagono e libertà e tutta la serie Impero in bronzital (5 e 10 cent) e acmonital (20,50 cent 1 e 2 lire). Avevano corso legale anche quelle d'argento da 5 lire famiglia, 10 lire Impero e 20 lire Impero, ma dubito che circolavano effettivamente. saluti1 punto
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Buona giornata Delle differenze tra i ducati a nome di Marco Barbarigo e del fratello Agostino, ne avevo scritto nel mio lavoro "Il ducato di Venezia", (pag. 9). http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/ducato-veneziano.pdf Ha ragione Arka, in quel periodo, nella zecca, lavorava il veneziano Vittore Camelio: incisore di conii, ma anche orefice, medaglista, scultore, che lavorò anche per la zecca pontificia. Quindi un artista molto considerato e lo stile iconografico dei ducati coniati nella zecca in questo periodo comincia a farsi più raffinato; c'è da giurarci che il merito fu anche suo. Se è possibile che l'immagine del doge Marco Barbarigo posta sui ducati emessi a suo nome si rifaccia, quanto meno, alla sua immagine reale, certamente non lo si può dire per l'immagine di suo fratello Agostino posta sui ducati emessi a suo nome; non c'entra proprio nulla con la sua immagine reale. Marco Barbarigo Agostino Barbarigo Direi, anzi, che il ducato a nome di Agostino rappresenti una involuzione rispetto al precedente, dove l'iconografia torna ad essere stereotipata e non rispondente nemmeno alle caratteristiche fisiognomiche del doge. saluti luciano1 punto
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Salve a tutti! Vorrei partecipare anch'io con questi centesimi dell' Austria (essendo i "soliti" rovesci degli Euro, per questa volta non credo sia necessario inserirli) 1 centesimo - Genziana 2 centesimi - Stella alpina 5 centesimi - Primula Li ho messi tutti in un unico post, ma se preferite modifico e li inserisco singolarmente1 punto
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Andrea Gritti Anche qui la somiglianza c'è, oppure è colpa della barba preservata?1 punto
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Buon giorno, Un vecchio post, ma mi ci sono imbattuto. Carrhae è anche chiamata ΛΟΥΚΙΑ ΑΥΡΗΛΙΑ ΚΑΡΡΑ, dal nome Lucius Verus. Potrebbe essere questa, col nome forse abbreviato ΛΟΥΚΙΑ ΑYP? https://www.acsearch.info/search.html?id=5164131 punto
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Le monete condivise da @King John sono un bellissimo esempio di queste enigmatiche legende "WALWEL". Questo invece è un esempio di legenda "KUKALIM": http://sardisexpedition.org/en/artifacts/latw-21 Molto interessante anche questo esemplare: http://sardisexpedition.org/en/artifacts/latw-221 punto
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