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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/21/17 in tutte le aree
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...mio Cugino e Cognato Carissimo. Entro in punta di piedi in questa sezione per mostrarvi non una moneta, e nemmeno una medaglia, ma una lettera, che mi hanno a mia volta mostrato, e della quale ho potuto avere una fotocopia. Sebbene non si tratti di un documento monetario, spero possa comunque suscitare un po' di interesse, ma se così non dovesse essere me ne scuso, e prometto di non farlo più La lettera è indirizzata, come da titolo, Al Re delle Due Sicilie mio Cugino e Cognato Carissimo al quale il mittente formula gli auguri per il Natale dell'Anno di Grazia 1773. Quella macchia nera che vedete nell'immagine, sarebbe il sigillo con lo stemma nobiliare del mittente, di già difficile decifrazione nell'originale e che purtroppo si è perso del tutto nella copia. Carissimo Cugino. Mentre soddisfo ai vivi sentimenti del mio Cuore, ed alla tenerezza, che i vincoli del Sangue avvalorano nell'animo mio verso la Maestà Vostra, augurandole ogni vera, e compiuta felicità nell'imminente Sto. Natale, vengo incontro al gentile gradimento, con cui so per tante prove, che sarà da V.M. accolto questo mio rispettoso uffizio, che La prego di partecipare a S.M. la Regina Sua Sposa, e mia Dilettissima Cugina, e Cognata, alla quale sono egualmente dirette le ardenti mie brame per ogni maggior Suo bene: ed intanto col più sincero impegno, ed attaccamento, ho il pregio di ripetermi, Di Vostra Maestà, mio Dilettissimo Cugino, Affezionatissimo Cugino. Ferdinando. Colorno 19. Dicembre 1773. A questo punto non mi resta che precisare chi siano mittente e destinatario di questa lettera, anche se non credo ce ne sia bisogno, poiché avrete senz'altro già capito che a scrivere è Ferdinando I di Borbone-Parma (cliccando sul nome, nel link che si apre troverete la sua firma, che potrete confrontare con quella della lettera ), mentre il Carissimo Cugino destinatario non è altri che il suo omonimo Ferdinando di Borbone, all'epoca IV di Napoli e III di Sicilia. Infine, se questa lettera, spedita da Colorno (Parma) il 19 dicembre, fosse arrivata a Napoli in tempo per il Natale (cosa, secondo me, assai probabile), non potremmo che concluderne che le Poste, allora, funzionavano assai meglio di oggi petronius5 punti
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Buongiorno a tutti...tante offerte vanno male ma qualcuna riesce...ecco l'ultimo arrivato, un 2 quattrini per i Reali Presidi del 1782 moneta non comune che tra i vari quattrini per i possedimenti toscani si fa vedere forse più di altre...resta però sempre molto difficile trovare questi spiccioli in buona conservazione, io ad esempio, avevo già lo stesso nominale e lo stesso anno in collezione, comprato come BB ,ma sinceramente lo classificherei qbb al massimo (poi magari posterò le foto per un confronto)...comunque, credo di aver migliorato la conservazione di qualche spanna con l'ultimo arrivato... Ecco qualche dato e poi a voi i commenti sulla moneta e sulla sua conservazione: monetina in Cu con un tondello di 21 mm Al D : FERDI. IV. D.G. SICILIAR. REX P sotto il busto Al R: C C REALI PRESIDII QVATTRINI 17 II 82 Grazie in anticipo a chi parteciperà. Scusate le foto ma la moneta è sotto plastica...so già che devo liberarla ma faccio sempre fatica ad avvicinare una forbice ad una perizia4 punti
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Se doveva essere un inizio, inizio e' stato, una grande partenza, la strada e' tracciata, ora bisogna seguirla nel segno del coordinamento, della collaborazione, del fare squadra. Il fare squadra non e' tipico della nostra Numismatica, ma oggi si respirava un'aria diversa, la voglia di camminare e agire insieme per il bene delle nostre realtà numismatiche. Dialogo, confronto, proposte, idee, il tutto per evitare l'isolamento e per avere azioni comuni concordate. 10 ottime relazioni che verranno nel tempo pubblicate, 2 altri circoli impossibilitati a venire oggi che però aderiscono idealmente allo spirito di questa giornata, 12 un numero importante per una prima. Un arricchimento per tutti, esperienze diverse, un cammino deciso insieme per il prossimo futuro, non ricordo un momento in Numismatica di così grande solidarietà e valenza e di intenti comuni. Si continuerà con quello che e' stato deciso che e' il primo importante passaggio, ne arriveranno altri successivi, io sono sempre fiducioso ma tutto mi fa pensare positivamente per il futuro. Partira' un coordinamento, saranno pubblicate le relazioni, saranno fissati obiettivi comuni da raggiungere insieme, ora attendiamo altre realtà italiche come compagne di viaggio, tutto dipenderà come sempre da noi, dagli uomini, certamente oggi il vento della Numismatica spirava verso una sola direzione.... Complimenti infiniti a tutto il Circolo Bergamasco per la splendida e fantastica accoglienza e organizzazione, un grazie al nuovo Presidente Lamperi, al past President Volpi e all'infaticabile grande Basetti. Bergamo oggi e' stato il teatro sicuramente di un evento unico e storico della nostra Numismatica, auguri a tutti noi e anche complimenti per la determinazione, la grinta e la passione che oggi ho visto in molti ...4 punti
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Ciao eccoci di ritorno da una bella e interessante giornata passata a Bergamo al 1° congresso dei circoli, a discutere sulle problematiche che i vari circoli devono affrontare ( almeno per quelli presenti o quelli che hanno inviato una loro relazione) e che sono le stesse, sono state poste le basi per cercare di unire le forze per migliorare la comunicazione e il dialogo tra i vari circoli che al momento è molto scarsa e se il buongiorno si vede dal mattino siamo sulla buona strada. Silvio4 punti
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Da un governo abusivo, da ministri che mentono sui titoli di studio, da una ministra che promuove le dimissioni di Visco per proteggere il casino fatto dalle banche di papà.... da un governo che regala miliardi di euro ai "rifugiati" (non si sa da cosa) ma non ha problemi a usare la forza pubblica per cacciare la vecchina terremotata da casa sua.... cos'altro vi aspettavate?3 punti
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DE GREGE EPICURI Giornata molto interessante, come potrete vedere quando usciranno i testi delle 10 relazioni. Con qualche differenza di tono, ciascuno ha illustrato i "punti di forza" ed i "punti di debolezza" del proprio gruppo; questi racconti secondo me sono stati molto stimolanti, e per niente deprimenti (nonostante le reali difficoltà, descritte molto sinceramente). Alcune attività potranno sicuramente ispirare delle analoghe iniziative in altri circoli. Ma soprattutto, su alcuni temi cruciali (i giovani nelle nostre attività; rapporto fra circoli e web; la situazione legislativa...) a mio avviso, lavorando insieme, si faranno dei reali passi avanti. Spero che, a questo punto, altri Circoli si aggiungeranno.2 punti
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Buona serata Bravi tutti .. se da una parte c'è il rammarico da parte mia di non aver potuto partecipare, dall'altra sono lieto che questo passo, il primo, si sia compiuto (è sempre quello più difficile); e che passo ... vedo rappresentati non pochi Circoli, importanti e dinamici. Saluti luciano2 punti
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Ho seguito con attenzione la discussione, e visto che oramai solo all’alba dei 70 anni, dei quali 55 dedicati allo studio e al collezionismo in vari settori (ultimo ma non meno importante, la Scienza Numismatica), non mi rimane altro da fare che alcune considerazioni. Solo i nostri “politici” possono creare questi casini! Abbiamo una ricchezza immensa di “beni culturali” e non sono in grado di farla rendere nel giusto modo. Con tutto il materiale “archiviato” (è un eufemismo!) negli scantinati, si potrebbe creare una fonte di reddito nazionale da dedicare all’implementazione e al mantenimento dei beni stessi, creando innumerevoli posti di lavoro diretto ed indotto, e personale altamente specializzato nel settore, abbattendo la disoccupazione giovanile e nazionale, mettendo in moto un circolo virtuoso di valore incalcolabile! E cosa ti vanno a pensare? Una cosa molto più redditizia! Una tassa sui beni culturali, sugli oggetti da collezionismo e materiale da rigattieri! Geniale! Così l’antiquariato sparirà del tutto (quel poco che è rimasto!), spariranno anche i collezionisti (che danno tanto fastidio ai “talebani” della cultura!), che sono quelli che mantengono viva la cultura, studiando gli oggetti del passato tramandandoli ai posteri, e di conseguenza spariranno tutti i mercatini, creando ulteriore disoccupazione! Forse questi signori non ricordano che studiando il passato si preparano le nuove leve al futuro! Se gli americani avessero a disposizione questo tesoro, non oso immaginare cosa sarebbero in grado di fare! Rimanendo nel nostro settore basti vedere il giro di affari che sono riusciti a sviluppare, e credo che nessuno va a sindacare se uno possiede una moneta che ha più di 70 anni! Così mi hanno anche creato il problema che lascerò ai miei eredi una serie di problemi burocratici per tutte le “frazzumaglie” che erediteranno dovute alla mia deprecabile passione per lo studio del passato! Cercherò di metterci riparo prima!2 punti
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caro @italov. grazie per le foto provo a darti un mio parere....va da se, molto personale... la moneta ha uno stile "generale" che rimanda alle emissioni italiche ostrogote, tuttavia alcuni punti vanno segnalati: 1 – per essere una emissione italica, l’occhio è un po’ strano e anche la resa dei capelli 2 – la spalla (FOTO), per come è stata resa, insieme alla fibula ronda a pallini un po’ spostata sulla destra e i relativi pendenti, sono decisamente “atipici” per questa emissione 3 – al retro la ghirlanda nelle mani della vittoria è certamente diversa dalla “norma” essendo resa da una serie di pallini in discontinuità con i pendenti 4 – la V di VICTOR è incollata alla C, e sotto il livello di appoggio della vittoria… non è una cosa “sconvolgente” ma globalmente la posizione delle lettere del retro è atipica 5 – il piede della vittoria è “strano” quasi retroverso in modo innaturale e lungo 6 – la testa è quasi “incassata” nelle lettere CV, quasi non ci stesse il disegno 7 – il globo in mano è un po’ più grande del normale e la croce….torta Detto questo, potrei anche pensare ad una moneta che “imita” le emissioni italiche di quel periodo non essendo “ufficialmente ostrogota” La cosa che però più mi lascia perplesso, e che richiederebbe a mio avviso una valutazione visiva del pezzo, è il fondo del dritto… Si notano nel campo al dritto anche nelle nuove foto una serie di righe verticali , forse presenti sul conio per appiattirlo…. Beh queste sono poco piacevoli alla vista perché assai “anomale” almeno per ciò che ho potuto vedere io…. Detto ciò, la moneta per me rimane “sub iudice”….spero di averti dato qualche elemento utile… io la farei vedere da un numismatico serio E ferrato sul periodo… magari dal vivo fa un altro effetto Saluti Alain2 punti
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La nip è sempre attenta e attiva in merito a novità normative del settore, anche in questo caso....2 punti
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In genere i fantasmi sono dovuti al fatto che i due conii si sono urtati fra loro a causa del mancato posizionamento di un tondello. L'urto ha portato uno o entrambi i conii ad avere parte del disegno dell'altro inciso sulla propria superficie e, di conseguenza, ad inciderlo sui tondelli. Altro indizio di un avvenuto "scontro" fra i conii sono eventuali "fratture" delle matrici che lasciano l'impronta sulle monete. In genere le fratture sono più frequenti sul R/ della moneta (come in questo caso), perché è il conio "martello" a fratturarsi più facilmente essendo quello mobile e, spesso, composto da più parti (ad es. quella inerente la data). L'impronta di un conio sull'altro, il "fantasma" appunto, per le monete con asse alla "francese" si presenta - in effetti - girata di 180° gradi rispetto a quella corretta. Avevo provato a confrontare le due facce della moneta facendole ruotare, tuttavia, seppur a rigor di logica debba trattarsi delle impronte reciproche delle due matrici del 5 Centesimi, trovo difficile identificarle. Ad es. il fantasma dell'orecchio del sovrano dovrebbe essere in rilievo, ma se la foto non m'inganna, appare in incuso e l'elice (il bordo del padiglione auricolare) non risulta neppure accennato. Mentre dietro la nuca del sovrano (pur essendo in corrispondenza spaziale) è difficile capire se si tratti di una "I" o una parte di "M" (o dello spazio tra le due) della scritta "CENTESIMI"...2 punti
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Grazie Silvio lo stile è differente dell'esemplare autentico penso che questo esemplare del catalogo è coniato con lo stesso conio pensi che tutti gli esemplari di rame sono falsi?2 punti
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DE GREGE EPICURI Io in questo caso non condivido il disgusto dell'amico Illyricum per il termine "catorcio", che mi pare molto chiaro ed espressivo. Sapete tutti che ho sempre avuto grande interesse per monete molto malconce, purchè interessanti e in qualche modo identificabili; e non condivido affatto il parere di chi sconsiglia tali acquisti. Ciò non toglie che: un catorcio è un catorcio, non ci son santi! Rifiutare questo termine è un po' cadere nel politicamente corretto, che già imperversa in altri campi. Nessuno vuole insultare una moneta lisa e la sua storia; però è bene dire le cose come stanno. Devo anche aggiungere che, quando in "identificazioni" vengono postati dei tondelli del tutto illeggibili (o quasi), avverto una certa insofferenza e passo alla discussione successiva. Vedo ora il rovescio postato da Illyricum: tanto di cappello, interessantissima moneta!2 punti
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Ciao. In questa fase, così come nelle altre fasi parlamentari, occorrerebbe poter contare su referenti politici "di peso", in grado di esercitare pressioni politiche volte a introdurre emendamenti e correttivi al testo in discussione. Ma dovrebbe ormai essere risaputo che nelle sedi istituzionali, il nostro ambiente ha la stessa autorevolezza del due di picche, quando si gioca a briscola (e la briscola è a quadri...). Per ipotizzare una qualche modifica dell'attuale "rotta" (di collisione), dovrebbero scendere in campo quegli stessi Gruppi di pressione (vedi "Progetto Apollo") che sono riusciti ad ottenere recentemente e dopo anni di insistente lavoro, alcune modifiche alle norme del Codice Urbani sull'esportazione di beni culturali. Gruppi che sono riconducibili ad importanti Mercanti dell'Arte. La Numismatica in Italia è un mercato di nicchia, se paragonato a quello dell'arte in generale; non esprime Parlamentari davvero motivati ed interessati a tutelarla; elettoralmente non conta nulla, perché il nostro bacino di voti è insignificante; fra l'altro, noi non siamo "pilotabili", né votiamo "compatti" e ciò è visto, da un potenziale referente politico interessato a perorare la nostra causa, come un elemento di inaffidabilità del consenso. Scontiamo, fra l'altro, il "pregiudizio sociale" (che peraltro ci accomuna ai collezionisti d'arte in generale) di essere visti come degli stravaganti dissipatori di risparmi, che anziché destinarli a finanziare le Banche o lo Stato con l'acquisto di Azioni o BOT, li dilapidiamo inopinatamente nell'acquisizione di monete da collezione, con l'aggravante - per chi raccoglie monete antiche - dell'ulteriore pregiudizio che tali monete vengano sottratte nottetempo dal sottosuolo patrio, con picconi, vanghe e metaldetector, in danno della Collettività. Paradossalmente, se per hobby andassimo allo Stadio e spaccassimo le teste dei tifosi antagonisti, avremmo più possibilità di reperire "padrini" devoti alla nostra causa e solidarietà sociale (le giustificazioni sarebbero quelle che lo facciamo perché abbiamo avuto un'infanzia difficile, perché siamo degli emarginati, perché comunque la colpa è della società, ecc.) mentre invece il nostro tentativo incompreso di studiare la storia e di conservarne (per i posteri, non solo per noi) le testimonianze, viene da molti giudicata una "deviazione" imperdonabile, non meritevole di alcuna compassione. Se a questo aggiungiamo l'attuale contesto sociale obbiettivamente molto problematico e sempre"politicizzato", nel quale non è facile prendere posizione a favore di categorie di cittadini tutto sommato fortunate, che possono ancora permettersi di discettare di arte e di collezionismo, mentre nello stesso momento il Paese deve fare i conti con milioni di persone sotto la soglia di povertà, si comprende agevolmente come la nostra sia purtroppo una "causa persa" in partenza. Credo che per il collezionismo numismatico, ma non solo numismatico, il momento sia davvero molto buio; e non mi riferisco solo al ventilato prelievo fiscale sulle vendite di monete da parte di privati, ma anche alla imminente approvazione della legge, in discussione al Senato e già approvata alla Camera, che inasprirà le pene anche per la semplice detenzione di "Beni Culturali" di ingiustificata provenienza. Nella perdurante mancanza di una chiara nozione (almeno sul piano pratico/poliziesco) di "bene culturale", mi sentirei di dire che qualunque cittadino italiano possa correre il concreto rischio di incappare in una denuncia penale, per avere in casa un pezzo di coccio, una pietra vagamente incisa, una moneta arrugginita trovata dal nonno sulla spiaggia. E questo secondo timore, più del timore "fiscale", potrebbe indurre molti collezionisti già consci di un clima che da anni non è loro favorevole, ad abbandonare definitivamente la numismatica, in favore di altre attività ricreative meno "pericolose" e più socialmente condivise. Come fare a dar loro torto? Saluti rammaricati. M.2 punti
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Passato ieri in asta 51Gallery al lotto 31 , un rarissimo e di accattivante stile arcaico , statere a quadrato incuso attribuito alla zecca di Argilos . Un esemplare di pressoché tale periodo ( Gemini 463 n. 48 , 11/1/2006 ) ricorda , nella descrizione , che questa tipologia di monete era attribuita a Therma fino al 1994 quando K. Liampi avanzò l'attribuzione ad Argilos . L'esemplare 51Gallery è classificato Prospero 275 , tipologia questa però di stile più evoluto e più recente di qualche decennio . Unisco le schede del Prospero n. 275 ( 2012 ) che è la stessa moneta già in Kunstfreundes n. 43 ( 1974 ) : il raffronto evidenzia , nei 43 anni intercorsi , il passaggio da " ignota zecca del nord della Grecia " ad " Argilos "1 punto
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Il fascino di Roma antica non e’ dovuto soltanto ai maestosi avanzi pubblicizzati nelle guide turistiche o illustrati nei tanti libri di argomento storico archeologico , anzi , in contrapposizione , questo fascino recondito risiede maggiormente nei ruderi all’ apparenza quasi insignificanti ma che rappresentano luoghi vissuti da tante generazioni di gente comune , ai quali la storia non ha riservato un ruolo importante tale da essere ricordato . Passeggiando dentro i confini dell’ attuale quartiere di Testaccio a Roma si trovano tratti di antichi ruderi appartenuti un tempo all’ Emporium sul Tevere e agli Horrea Galbana ; l' Emporium era l' antico porto di Roma , sul Tevere , situato approssimativamente a sud dell' Aventino dove un giorno sorgera’ il quartiere di Testaccio , gli Horrea Galbana erano i magazzini presso i quali si conservano i prodotti alimentari provenienti da tutto il mondo romano , destinati all’ Annona del popolo romano . In precedenza gia’ esisteva un vecchio porto fluviale situato all’ altezza del Foro Boario , diventato per vari motivi ormai insufficiente a causa dell’ ampliamento della Citta’ , per questo nel 193 a.C. gli Edili Marco Emilio Lepido e Lucio Emilio Paolo decisero di costruire un nuovo porto in una zona ampia e libera da costruzioni che individuarono a sud del Colle Aventino , sulle sponde del Tevere e in questa occasione fu edificato anche il Porticus Emilia . Presso l’ Emporium venne costruito il punto d' approdo delle merci e delle materie prime : grano , vino , olio , derrate varie e marmi , che arrivavano via mare dal porto di Ostia risalendo il Tevere su chiatte rimorchiate da riva da animali da tiro . L’ antico porto fluviale fu scavato nella seconda meta’ del XIX secolo durante i lavori di arginatura del Tevere e nuovamente nel secolo scorso . Oggi restano alcuni tratti visibili incassati nel muraglione del Lungotevere Testaccio : una banchina lunga circa 500 metri e profonda 90 con gradinate e rampe verso il Tevere , con blocchi di travertino sporgenti , con fori dove ormeggiare le navi . Costruendo il quartiere Testaccio moderno sono riapparsi vari resti di magazzini , gli Horrea Galbana , tra i quali anche la Tomba del console Servio Sulpicio Galba , antenato del futuro Imperatore , post dinastia Giulio Claudia . Gli Horrea Galbana vennero cosi’ chiamati perche’ furono restaurati oltre un secolo dopo dall’ Imperatore Galba , ma erano gia’ noti come Horrea Sulpicia ; infatti la costruzione primitiva risale alla fine del II secolo a.C. ad opera del Console Servio Sulpicio Galba nel 108 a.C. , la cui Tomba fu trovata nelle vicinanze , infine nel I secolo d.C. vennero restaurati dall' Imperatore Galba , in onore del suo antenato e da allora presero nome di Galbana . Questi Horrea erano dei magazzini annonari di Roma situati nei pressi dell' antico porto fluviale dell' Emporium , posti dietro il Porticus Aemilia come testimonia anche la Forma Urbis Settimio Severo . Vari frammenti delle pareti riapparsero durante la costruzione del moderno quartiere Testaccio , in più punti . La costruzione era stata effettuata interamente in opera reticolata di tufo, ed era organizzata attorno a tre grandi cortili rettangolari e porticati , sui quali si aprivano le tabernae , le botteghe dei commercianti . In ordine di foto : ruderi dell’ Emporium sul Tevere , degli Horrea Galbana , della Tomba del Console Galba antenato dell’ omonimo Imperatore e una pianta della zona1 punto
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Mi permetto di riesumare questa discussione vecchia di sette anni, perché nel mio "fantasticare collezionistico" mi trovo ad identificarmi pienamente nell'ipotetico collezionista del primo post. Da quando ero bambino "raccolgo" (uso questo termine nel rispetto della differenza tra "raccolta" e "collezione" che molti utenti condividono) monete e banconote contemporanee, italiane ed estere, senza eccessivo riguardo alla conservazione, e con ampia libertà (pur con qualche filone d'interesse privilegiato). Devo dire che la cosa continua a gratificarmi molto, forse perché, da insegnante di storia, mi affascina di più il ruolo di testimonianza delle singole monete piuttosto che gli aspetti "sistematici" del collezionare. Proprio in virtù di questo sta balenando in me l'idea di affiancare alla mia raccolta di contemporanee altre piccole raccolte (diciamo una quindicina di pezzi ciascuna massimo) contenenti le monete più rappresentative, proprio nel senso inteso in questo thread, delle altre epoche storiche (antichità, Medioevo, Età moderna), naturalmente salvaguardando la compatibilità con le mie non capienti tasche! Ovviamente questa intenzione, per ora, rimane confinata al mio "fantasticare collezionistico", dal momento che ho appena iniziato a farmi un'idea delle monetazioni precedenti al 1800, sia sfogliando il forum che leggendo alcuni manuali di base (ho letto di recente "Monete romane di Savio, e sto iniziando "La moneta medievale in Italia" di Cavicchi), e non mi arrischio di certo a buttare soldi senza sapere proprio nulla delle monete che acquisterei. Tuttavia, in un futuro più o meno lontano, magari senza aspettare di diventare un vero esperto (non mi basterebbe una vita, e dubito si possa diventare esperti di tutte le monetazioni), ma affidandomi a professionisti seri per gli acquisti, quali monete medievali dovrebbero, secondo voi, far parte di questa "carrellata" sulla storia della moneta? Oppure, dal momento che già nei precedenti post sono emerse quasi tutte le monete "simbolo" del Medioevo, perché non corredare le vostre liste "aggiornate" da un range di prezzo di mercato per ciascuna moneta (diciamo di tipologia comune e di conservazione intorno al BB)? Vi prego di scusare l'ingenuità del mio post, ma per i più esperti potrebbe essere un'occasione per giocare, mentre per me di alimentare i miei "sogni numismatici" (vorrei aprire una discussione simile nelle altre sezioni, visto che non ne ho trovate cercando nel forum, che ne pensate?) Grazie ancora a tutto il forum per l'enorme contributo che sta dando alla mia formazione numismatica!1 punto
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Io propenderei a considerarla come la seconda variante dell'Attardi (salvo prova diversa), per la presente decentratura e perché l'Attardi non ripete la frase sulla ghiera liscia. Qualora si trattasse di una terza variante non contemplata dall'Attardi (che comunque non è esaustivo, ma generalmente non per le monete comuni), mi atterrei in ogni caso ad una classificazione R2. L'Attardi cita altre due varianti delle 2 Lire 1940-XVIII che presentano C/ liscio per 3/4 e rigato per 1/4 classificate sempre R2, anche se - bisogna sottolinearlo - sono state battute su il tondello per la Lira.1 punto
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Buonasera @Asclepia, grazie per avermi citato. Che dirti, anche se questa non è la mia Monetazione preferita, il busto del caro Ferdinando IV è quasi impeccabile, i rilievi più difficili ci sono quasi tutti. Idem per il rovescio. Sicuramente fuori dalla plastica sarà molto più bella. Per me, vista la tipologia, uno SPL ci sta comodamente tutto, altro che. Complimenti sinceri.1 punto
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Ragazzi, siete troppo "criptici" per le mie modeste capacità di comprensione. Più che una deriva politica, questa discussione sembra aver assunto una deriva "enigmistica"......... M.1 punto
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credo di no e credo che tu non abbia capito cosa intendevo e a chi mi rivolgevo1 punto
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qSPL il dritto,buon BB il rovescio,ovviamente giudicando da una foto e dietro la plastica...1 punto
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Manca pure nella mia raccolta per i Reali Presidi..... Complimenti @Asclepia.1 punto
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io aspetterei una migliore, non è una moneta rara. ricordo oltre 20 anni fa un commerciante ne aveva un sacchetto con tutte le varie zecche.1 punto
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Si questo è un bug collegato a quello già segnalato del logo. Lo sto sistemando in questo momento. Vi aggiorno appena ho fatto.1 punto
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l'invidia è una parte di certi cervelli per cui" quello che io non posso avere, non è giusto che tu abbia". tipo rigare la ferrari per punire l'ingiustizia o mettere il 40 % di tassa a chi compra monete.1 punto
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Ciao a tutti! Inserisco un altro 2 Euro commemorativo, questa volta della Finlandia (chiedo scusa se la foto è poco chiara, non sono molto pratica) Il diradamento dei puntini dovrebbe tracciare il profilo del Paese: in sua difesa devo dire che dal vivo la trovo molto più graziosa di quanto possa sembrare in foto Finlandia 2017 - commemora il 100° anniversario dell'indipendenza Un saluto e buon weekend1 punto
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Ciao Ross...ottimi ritratti..peccato per i graffi nel campo. Saluti Eliodoro1 punto
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Grazie Alan per la tua analisi colta ed approfondita. Di questa moneta ho l'involucro originale scritto a mano dal mio trisnonno, che riporta anche il prezzo d'acquisto: 6 lire fine ottocento inizio novecento, quindi se di falso si tratta è roba vecchia. Tengo in considerazione i tuoi preziosi giudizi e consigli e magari la farò vedere da un esperto, che però non ho idea di chi possa essere. Grazie ancora Italo1 punto
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Volevo far notare che per la versione mobile il "punteggio" dei mi piace è di un colore poco visibile. Sempre la la mobile, Andrebbero anche sistemati le righe delle varie sezioni, in quanto si accavallano le scritte. Manca anche il logo "lamoneta" per tornare alla homepage Allego screen Grazie!1 punto
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Se per l'acquisto non si reca al punto vendita di persona, ci sono meno possibilità che se ne possano accorgere...!1 punto
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DE GREGE EPICURI Bellissima. Un tondello riutilizzato (direi del tutto a freddo, senza scaldarlo minimamente) dopo circa 80 anni. Si dice tanto male delle emissioni dei Tetrici, ma in questo caso era tecnicamente più accurata la prima emissione che non la seconda!1 punto
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E come al solito mi tocca leggere che se una cosa costa tanto è giusto essere bastonati, mentre se costa poco è ingiusto. La dovete piantare! La giustizia è tale solo se è uguale per tutti dal basso in alto e viceversa. Continuare ad essere invidiosi non vi migliorerà, ne tanto meno vi permetterà di comprare monete per voi inarrivabili.1 punto
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Premetto che sul testo del disegno di legge ci ho capito poco o niente. Tanto basta tuttavia per parlare di follia, di pressapochismo di una classe dirigente. Mi sembra anche che il collezionismo sia abbastanza rassegnato; effettivamente è una brutta passione verso la ricerca, verso lo studio , un po' irrazionale; può ben cessare, non facendo parte dei bisogni primari. Il collezionista non è un operatore professionale (almeno su questo non dovrebbero esservi dubbi); non ha neanche lo scopo di un reddito occasionale. Quando acquisto azioni, obbligazioni, BOT dico agli amici che ho fatto un investimento (e gli utili da investimento sono facilmente tassabili, come le perdite sono detraibili) . Anche se compro lingotti d'oro "nel gergo" dico che ho fatto un investimento in oro. Chi acquista una moneta o una medaglia per collezione può mostrarla, per illustrarla con le sue conoscenze; ma non fa un investimento, non dirà mai di avere fatto un investimento; coltiva una passione. Se fa collezione, avrà un pezzo importante, ma a fianco di esso tanti esemplari di basso e minimo costo. Allora non vi sono problemi per la tassazione de gli utili degli investimenti (che sono ragionevolmente oggetto di amministrazione); è assurdo spingersi al di fuori di questa area. Per acquisti e rivendite di immobili (si tratta di cifre importanti e formalizzate nei contratti), vale la norma che la plusvalenza è tassabile solo per operazioni "speculative" e si presumono tali per i privati se il tempo trascorso tra acquisto e vendita è inferiore ai cinque anni. Ma la ratio della norma sulla tassazione dei redditi o delle plusvalenze sulle collezioni mi sembra tanto più assurda perchè nell'ultimo decennio certamente i collezionisti non hanno guadagnato e, vendendo, non recuperano oggi i costi sostenuti. O meglio, come tante volte gli amici hanno scritto, c'è una numismatica con i pezzi di grande rarità e valore che possono essere aumentati e quella più comune , per diletto, che ha ovviamente risentito della crisi economica. Per la filatelia, meglio non parlare.......... Si vuole così tassare retroattivamente non un guadagno, ma una mancanza di documentazione per acquisti datati. Ora per pezzi di valore a 4 zeri, può anche essere logico tenere una amministrazione, ma se uno acquista qualche moneta da 100/300 euro ciascuna al mese, se fa qualche scambio quando trova conservazioni migliori, mi sembra follia che debba pensare più che alla soddisfazione per l'acquisto o per la ermuta, ai fogli che dovrà portare al commercialista. Ma, come ho detto, le monete non sono pane; se ne può ben fare a meno.1 punto
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Gli aurei non erano belli le greche eccezionali. penso che 120k per l'akragas sia gia un prezzo eccezionale tenuto oltretutto conto che e' un didrammo mi piacerebbe quanti altri didrammi hanno realizzato tale cifra ... chiaramente gli eccessi della Prospero ( molti non saldati) non sono prezzi da tenere come riferimento...1 punto
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Una breve discussione a parte merita la tomba di Servio Sulpicio Galba , perché esistono delle discordanze tra gli storici archeologi circa il proprietario della tomba e di conseguenza l' eta' di costruzione della stessa . Questa tomba individuale di epoca repubblicana e' una delle poche sopravvissute , forse solo due , la seconda dovrebbe essere quella che si vede presso Porta Maggiore ; sono tombe individuali a dado , non i mausolei successivi , di tipo greco che assumono un simbolismo sacro come di un altare monumentale ; la tomba viene datata alla fine del II secolo a.C. , circa al 108 a.C. , e si ritiene coeva alla costruzione degli Horrea Galbana , ma qualche storico archeologo la ritiene dedicata al padre del Console che costrui gli Horrea che ebbe il consolato nel 144 a.C. , di conseguenza la tomba sarebbe antecedente alla costruzione degli Horrea ; questa ipotesi favorirebbe la posizione della tomba che in tal modo non verrebbe "soffocata" dai magazzini e non sarebbe fuori luogo , rispetto a dei magazzini alimentari annonari . Oltre tutto e' conosciuto , tramite Cicerone , che in questa zona , molto prima della costruzione degli Horrea , erano gli Horti dei Sulpicii Galbae confinanti con gli Horti del poeta Ennio , quindi la tomba si adatterebbe meglio al padre omonimo rispetto al Console Galba che costrui' gli Horrea . In foto l' altra tomba superstite individuale repubblicana a dado , in blocchi di tufo peperino , presente a Porta Maggiore1 punto
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(ANSA) ROMA, 20 OTT - Ritrovato a New York dai carabinieri dei beni culturali (Tpc) tornerà a casa nel Museo delle Navi Romane di Nemi un frammento di mosaico romano che faceva parte del ponte di comando di una delle due navi da cerimonia dell'imperatore Caligola. Lo annuncia il ministro della cultura Franceschini, sottolineando che gli Usa hanno restituito all'Italia anche altri reperti provenienti da scavi clandestini o furti avvenuti nel nostro paese. "Grazie ai carabinieri e agli Usa - dice- Tutti saranno ricollocati nei luoghi di provenienza". In seguito alle indagini fatte dal comando dei Carabinieri dei beni culturali, spiega Franceschini, le autorità americane hanno restituito all'Italia, insieme al prezioso frammento di mosaico della nave di Caligola anche "due vasi a figure rosse del V-IV secolo avanti Cristo, monete, libri antichi e manoscritti". Il frammento di mosaico con serpentino e porfido, risalente al II secolo d.C., era stato rubato nel secondo dopoguerra dal Museo delle Navi Romane.1 punto
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Per la serie "a volte ritornano"; già venti anni fa circa chi acquistava all'asta pagava una doppia IVA, quella sui diritti d'asta ed una calcolata sul 15% del valore complessivo (in breve il 3%) Se questa proposta prenderà piede è probabile, a mio avviso, che seguano la strada della modifica alle aliquote IVA, così saranno certi di prendere tutti i soldi, subito, in maniera semplice (niente calcoli astrusi) e senza dover correre dietro al singolo privato/conferente. Giusto un paio di sere fa sentivo in TV che promettevano niente nuove tasse il che vuol dire, quasi sempre, esattamente il contrario. E difatti.... Stanno grattando il fondo del barile e nella loro incapacità di gestire le risorse (leggasi sprechi) e di beccare i veri evasori (non il gelataio per mancato scontrino da 2 euro, ma quelli delle cifre a 6 e più zeri) cosa fanno ? Colpiscono chi, tra i comuni cittadini, ancora ha qualcosa o l'avrà (tassa anche sulle polizze pensionistiche) Che schifo.... Dimenticavo: pare vi sia una soglia minima di valore, pari ad euro 10.000, ma non si sa se per singolo oggetto o per collezione/gruppo venduto. Avessi qualche anno in meno chiuderei bottega e mi trasferirei all'estero1 punto
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Rieccomi, grazie a tutti per i complimenti [emoji4]....personalmente è la migliore che abbia mai visto, sono davvero contentissimo!!!1 punto
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Buon giorno, volevo condividere questa monetina.. "data come piace a Savoiardo" grazie per i pareri.1 punto
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Buongiorno Alan, a mio avviso un collezionista compra quello che gli piace, o perchè affascina l'oggetto e poi va alla ricerca della sua storia o perchè affascinato dalla storia che lo porta a desiderare l'oggetto. Finché guardare la tua collezione/raccolta ti darà soddisfazione vai avanti così!!! Magari cerca di leggere più di quel che compri1 punto
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