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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/17/17 in tutte le aree

  1. Buonasera,domenica,finalmente, sono riuscito a fare una visita al museo civico di Cuneo,sede naturale per I reperti provenienti dalla necropoli longobarda di S.Albano Stura. Questo sito fu scoperto in occasione della costruzione dell'autostrada A 33 Asti Cuneo e indagato a partire dal 2009, qui furono rinvenute piu' di 800 tombe delle quali 512 avevano un corredo. Il museo ha sede nel bellissimo complesso conventuale di S.Francesco.al piano terra si sviluppa l'esposizione dei materiali preistorici ,da notare una notevole serie di asce di pietra verde e alcune armi dell'eta' del bronzo.di seguito la sezione riguardante il periodo romano con corredi da varie necropoli sparse sul territorio,cippi funerari e persino una stipe votiva con monete e lucerne. Salendo al primo piano si accede alla sezione altomedioevale ,subito si incontra cio che resta di vecchi ritrovamenti locali,spathe ,umboni,una fibula a croce ,qualche punta di lancia.oltrepassato un medagliere con collezione ottocentesca finalmente si entra nella sala principale e di piu' recente allestimento del museo,qui sono esposti in maniera magistrale alcuni dei reperti piu' significativi della necropoli di S.Albano Stura:corredi maschili di armati e corredi femminili con gioielli veramente notevoli. Bisogna dire che quantitativamente non siamo al livello di altri musei analoghi ma come qualita' e apporto di nuove conoscenze nel campo delle necropoli barbariche siamo al "top". Vorrei anche segnalare il metodo espositivo veramente efficace,I reperti sono appoggiati su piani inclinati e protetti da vetri anch'essi inclinati in modo che si ha la possibilita' di avvicinarsi fino a pochi centimetri dagli oggetti esposti. Le monete piu' importanti sono posizionate sopra a dei prismi cubici che ne permettono,per riflesso,la lettura di ambo I lati,soluzione geniale quanto semplice. Il tutto corroborato da schermi interattivi e touch screen che permettono di manipolare virtualmente alcuni reperti. La visita prosegue sullo stesso piano con I periodi basso medioevali e moderno,veramente da gustare alcune chicche come un vasetto contenente "mumia" un farmaco ottocentesco ricavato appunto dalle mummie egiziane. Tornando al piano terra si puo' visitare il corpo della chiesa principale del complesso con forme tre-quattrocentesche con vista,attraverso pavimenti trasparenti,su tombe e fondamenta antiche. Uscendo si segue il perimetro del bel chiostro adibito a lapidario con alcuni pezzi veramente notevoli. Da segnalare il book shop discretamente fornito,la possibilita' di fare foto,le visite guidate comprese nel prezzo di ingresso (tre euro) e soprattutto la gentilezza e la disponibilita' del personale . Sicuramente una visita da consigliare ,soprattutto agli amici torinesi. Di seguito,scusandomi per la scarsa qualita' ,alcune foto esplicative. Saluti. Adelchi.
    5 punti
  2. Ciao a tutti. Raccolgo volentieri l'invito di Bruno @cembruno5500in altra discussione, nel postare questa moneta tanto ricercata in conservazione "perfetta" (notate il virgolettato ) Vi premetto che sto preparando a tal riguardo qualcosa di molto interessante, ma richiederà ulteriore tempo per il completamento. Vi terrò aggiornati al riguardo... Moneta veramente molto molto difficile da fotografare, particolarmente per la brillantezza davvero accecante. A tal riguardo c'è da dire che una foto, di per se, non riesce comunque ad eguagliare la visione diretta di una moneta. La prima cosa che infatti viene "tagliata via", è, la reale brillantezza del metallo, che in foto risalta di meno in rapporto alla misura in cui si cerca di controllare eventuali sovraesposizioni e/o (peggio ancora) bruciature di luce. Ho fatto del mio meglio, consapevole non solo "dell'impresa", ma anche che le soggettività di valutazione fotografica di ognuno potrebbe dar via ad eventuali fraintendimenti... Spero di dare il via ad una discussione interessante non solo su questa tipologia monetale, ma, per estensione, anche ad un argomento collaterale che potremmo farci rientrare: Trovare il FdC di questa moneta è veramente così difficile, oppure è solo una conseguenza del proliferare del fdc "commerciale"? (non mi trovo d'accordo con questa distinzione così come non mi trovo d'accordo con l'uso, molte volte inappropriato dell'eccezionale). Mi rendo conto di aver aperto una discussione con una tematica particolare, forse di non facile "lettura"... Ci provo... sperando di non suscitare qualche disappunto... Intanto vi allego la foto del 2 lire 1911 Cinquantenario cui alludeva Bruno nel post di questa discussione (è la moneta non patinata che sembra in bianco e nero) Vi allego anche la foto di un esemplare patinato, qualitativamente oltre la media, ma se fate caso, non dello stesso livello del precedente sopra specificato. L'intento è quello di portare delle comparazioni (spero valide, visto lo scatto fatto dallo stesso "manico" ed alla stessa risoluzione video), cui potrete (preferibilmente) fare riferimento, nell'esplicare le vostre impressioni. Graditissimi pareri ed opinioni e tutto quello che vorrete considerare riguardo alle tematiche specificate prima. Nello specifico chiamo anche @tonycamp1978, utente che per questa tipologia ha una mania (quasi ) peggio della mia Un saluto a tutti, Fabrizio
    4 punti
  3. Ciao a tutti, Vi posto la mia moneta napoletana preferita: il mezzo carlino o armellino, in questo caso di Ferdinando II° ( 1495 - 1496).. Al diritto, abbiamo la sedia pericolosa o, meglio, la seggiola perigliosa.. Il diritto, rimanda, quindi, direttamente alla leggenda di Re Artù... " Nel ciclo arturiano, la Tavola Rotonda era il tavolo del castello di Camelot a cui i Cavalieri e Re Artù sedevano per discutere questioni di cruciale importanza per il reame. In alcune versioni, anche il Mago Merlino aveva un posto. Alcune opere del ciclo arturiano attribuiscono la creazione della Tavola Rotonda allo stesso Merlino, ma non mancano altre versioni. La circolarità della tavola ha evidentemente il significato che tutti i Cavalieri della Tavola Rotonda erano uguali e nessuno godeva di particolari privilegi; l'uso di simili soluzioni per evitare conflitti presso i gruppi Celtici antichi è documentato anche da altre fonti. Secondo la tradizione, un posto alla tavola, detto siège périlleux ("seggio pericoloso") era riservato da Merlino al cavaliere di purissimo cuore destinato a trovare il Graal; chiunque altro vi si sedesse era condannato a morte istantanea. La sedia rimase vuota a lungo, fino a essere occupata da Galahad, figlio illegittimo di Lancillotto." Il riferimento è chiaro ( Vedi il MIR)..durante il periodo di guerra con la Francia..sedersi sul trono di Napoli è pericoloso, soltanto un eroe come Ferdinando II° poteva farlo.. Il rovescio presenta, invece, l'armellino...
    3 punti
  4. La dimostrazione della "cattiva" moneta battuta sotto Ferrandino si ebbe sotto il regno di suo zio Federico dove la popolazione si lamentò del fatto che le cinquine non venivano accettate come quarti di carlino. "Hoc tempore expendunt quintinae, quae expendunt quator pro uno carlino. Sed in veritate no sunt valoris vnivs carlini de argento, tpe contractus currebant carlini. Tpe solutionis currunt quintinae debitores volunt soluere de quintinis ad rationem quator quintinaru pro carlino. Creditores non volunt recipere quintinas, nisi detur illud, quod minus est in quintinus respectu carlini". Fu quindi necessario riformare con un'editto la circolazione ed il valore dei queste monete. In data 8 gennaio 1497 venne stabilito che le cinquine deuessero valere dece denari luna. Quindi 1/6 di carlino. Ogni cinquina invece di 5 tornesi venne svalutata a tornesi 3 e 1/3 (1 tornese equivaleva a 3 denari). Tale svalutazione non risultò sufficiente ed il 28 dello stesso mese fo publicato banno reale che le cenquine non se spendessero se non per dui tornise luna. Ovviamente dalla svalutazione non si salvò l'ermellino. Il 10 febbraio 1497 fo publicato banno reale perla cita de napoli delle monete cio e la armillina noua facta ceccha se hauesse da spendere et pigliare per secte tornise luna. Dopo queste svalutazioni si arrivò all'abolizione delle monete battute a nome di Ferrandino. Appare quindi evidente come, giustificando il periodo di guerra con il conseguente bisogno di denaro, si fosse abbassato il titolo della lega (ed anche il peso della moneta) con le successive conseguenze di cui sopra. Per farla breve potremmo affermare che la bassa conservazione e scarsa qualità di queste monete battute a nome di Ferrandino altro non sono che un documento storico che provano quanto perpetrato in zecca all'epoca. #Eliodoro mi hai fatto scrivere troppo...
    3 punti
  5. Trovare monete di Ferdinando II in argento in buona conservazione è veramente difficile. Uno dei motivi è l'abbassamento del titolo dell'argento (si era in guerra...) e la lega da monetare quindi era di qualità inferiore. A quanto pare più soggetta ad usure e fratture. Bella moneta complimenti! Questo l'esemplare che ho posseduto. Ora riposa in altra collezione.
    3 punti
  6. 1787 Amici volevo sapere cosa ne pensate e che grado di conservazione le vogliamo attribuire?
    2 punti
  7. Buongiorno a tutti. Ho terminato di leggere l'articolo del Manganaro (vedi nota) dove l'Autore avanza l'ipotesi che il "famoso" tetradramma di Bruxelles sia stato coniato a Mylai, odierna Milazzo, dagli Zanclei cacciati dai Messeni. Il "famoso" tetradramma di Bruxelles; immagini tratte dalla pubblicazione del Manganaro. In un post di Piakos, (8 dicembre 2015), coperto da copyright, corroborato dalle osservazioni di Acraf, viene altresì contestata l'autenticità del suddetto tetradramma. Nella discussione si accenna di dare corpo alla discussione a mezzo di una pubblicazione, visto l'alto interesse scientifico. Domanda nr. 1: le evidenze della non-originalità del tetradramma sono state poi pubblicate? Domanda nr. 2: si ipotizza la coniazione di monete in Mylai, prima dell'arrivo dei Romani? Vi ringrazio immensamente dell'attenzione, l'argomento mi sta a cuore. Nota: Manganaro G., Metoikismos dei Danklaioi a Mylai. In: Rivista Svizzera di Numismatica 80 (2001) pp 7-18
    2 punti
  8. Buona giornata Come non citare la "Galeazza"? Moneta certamente rara e di difficile apparizione sul mercato, nacque, nelle intenzioni, come "Leone per le provincie marittime", ma quella galeazza rappresentata al verso ne determinò la denominazione con la quale è più conosciuta. E' effettivamente una delle poche rappresentazioni della galea veneziana, poste in moneta; certamente è l'unico caso nel quale la si può vedere in primo piano e coglierne i particolari. Le altre poche occasioni, come già scritto riguardo alla "Giustina", vedono questa imbarcazione rappresentata sullo sfondo, in secondo piano. Sinceramente per me è un mistero; non capisco perché sia stata trascurata questa imbarcazione nelle rappresentazioni monetali che, per Venezia, è stata protagonista della sua grandezza sul mare. Forse non fu giudicata così importante? Fu solo considerata un mezzo come altri? Eppure la galea fu adottata da Venezia per i suoi trasporti marittimi fin in epoca tarda, ben oltre rispetto ad altre marinerie straniere che avevano già modificato le loro imbarcazioni in scafi più moderni, più capaci e più comodi. Probabile che la galea, per Venezia, fu considerata sufficiente per l'uso nel Mediterraneo, dove le distanze tutto sommato relative, non determinarono esigenze differenti, dovute per lo più alla navigazione oceanica. Nell'immagine che segue, tratta dall'asta Varesi del 2012, possiamo vedere questa imbarcazione nei dettagli; i 3 alberi trattenuti dalle sartie (l'altezza dell'albero di "maestra" era in media ca. 20 m. più bassi gli altri), le antenne alle quali sono fissate le vele triangolari, dette "latine" o "al terzo"; in questa rappresentazione le vele sono chiuse e avvoltolate alle antenne e ciò ci fa pensare che il suo moto sia determinato dai remi, tutti ben visibili sulla fiancata (io ne ho contati 11, ma sulle galee più grosse potevano essere anche 30 per lato e lunghi ca m. 10); è probabile che si stia avvicinando alla bocca del porto a terra. Vediamo le "fiamme", quelle lunghe bandiere triangolari sventolanti, poste in cima alle antenne ed anche le bandiere rettangolari poste in cima agli alberi, nonché la grossa bandiera rettangolare fissata in prossimità della prua. Non è visibile il fanale posto a poppa ("fanò" in veneziano) che, illuminato, dava la posizione della nave durante la navigazione notturna; la galea "bastarda" (più grande), usata dal "Capetanio General da mar", ce l'aveva triplice ed una volta esaurita la sua carica, rimaneva di sua proprità ed andava ad abbellire solitamente il palazzo di famiglia. saluti luciano
    2 punti
  9. .... mah... saranno le foto , quella + bella di tutte è il BB periziato a 500 euro e preso da un commerciante mi pare un buon prezzo.... in merito a quella indicata da emanuele in vendita come come BB+ boh.... vi posto anche la anche la mia, che è stata perizia BB+, a me pare che delle differenza ce ne siano..... ciao
    2 punti
  10. Al rovescio, dicevo, ritroviamo l'ermellino simbolo di purezza...animale ripreso anche da Leonardo da Vinci nella famoso dipinto "La dama con l'ermellino", pressoché contemporaneo alle coniazioni dei mezzi carlini, in quanto databile 1488-1490.. Il Re Ferdinando I° d'Aragona aveva, tra i suoi peggiori nemici, il cognato il Duca di Sessa, Marino Marzano, che cercò di ammazzarlo... IL Re Aragonese lo sconfisse, ma " per non macchiarsi del suo sangue" non lo fece uccidere.. IL Duca di Sessa fu un personaggio molto importante dell'epoca: http://www.carinola.eu/cms/marino-marzano-il-duca-ribelle/ Sconfitta la congiura dei baroni, nel 1465, Ferdinando decise, quindi, di fondare l'ordine cavalleresco dell'Ermellino.. http://www.napoliaragonese.it/le-armelline-di-ferrante/ Riguardo la legenda, al rovescio leggiamo : "in Dextera Tua Salus Mea domine": "nella tua mano destra, vi è la mia salvezza, o Signore"..ossia un'invocazione ed una richiesta di aiuto al Signore..
    2 punti
  11. Il Convegno numismatico nazionale di Bergamo avrà luogo venerdì 23 e sabato 24 febbraio presso l'Hotel Cristallo Palace. Come avvisato in precedenza, lo spostamento della data è dovuto a problemi tecnici dell'hotel; è nostra intenzione ritornare, per l'anno successivo, alla data consueta del secondo sabato di febbraio
    1 punto
  12. Buongiorno e ben trovati, mi sono un po' raffreddato dal punto di vista mumismatico ma ogni tanto qualche cosina la compro ancora. Vorrei sottoporVi l'ultimo acquisto effettuato quest'anno al mercatino di Mendrisio. Va ad affiancarsi all'altro gettone dei "Tiri federali" Lugano 1883. Forse l'acquisto non è stato dei più azzeccati visto la conservazione, l'ho trovata in un banchetto "generico" dopo essere stato deluso da quelli numismatici. Comunque il prezzo era abbordabile e ho potuto permutarla con una di mia proprietà. Dritto: DAS SCHWERT ZUR HAND IM HERZEN GOTT SO WIRD D. SCHWEIZER NIE Z. SPOTT (Con la spada in mano e con Dio nel cuore, così gli svizzeri non cadranno mai disgrazia). Rovescio: EIDG. SCHÜTZENFEST IN BASEL 1879 – 5 Fr. (Festa di Tiro Federale a Basilea - 5 Franchi).
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  13. Buona domenica, ecco uno spicciolo di fine '700 per bologna che ho deciso di mettere in collezione. mantiene ancora un po di freschezza...ha qualche debolezza ma nei punti fondamentali è ancora ben impressa a mio avviso. come la giudicate? un saluto e grazie a tutti marco
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  14. Bella moneta da 200 escudos del Portogallo con la mappa dell'Australia. I portoghesi la circumnavigarono nell'arco di tre anni.
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  15. Il rovescio risulta pesantemente ritoccato e graffiato. Può avere ragione lei, ma quello che a lei sembra un mantello puo' ragionevolmente essere un'ala della vittoria.
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  16. Jugoslavija 10.000.000.000 dinara 1993 (Nikola Tesla) P#127
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  17. A mio parere queste prove della Repubblica sono almeno R4 . Inoltre averle tutte e 6 assieme le rende ancora più rare. Complimenti
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  18. Ciao, la valutazione della conservazione è forse l'argomento più dibattuto/controverso che ci sia in campo numismatico. Ne sono un esempio, le varie diciture che appaiono nei cataloghi d'asta, dove il venditore, appellandosi ad un giudizio giustamente soggettivo, non accetta contestazioni in merito. Nel commercio non sono rari i casi dove si riscontra un giudizio "variabile" a seconda uno sia venditore od acquirente..... E' molto importante riuscire, con l'esperienza, farsi autonomamente il giudizio sulla conservazione di una moneta, controbattendo, senza timore, certe valutazioni a volte non corrette. C'è inoltre da considerare che in Europa si utilizzano sistemi simili, come hai già evidenziato, per l'America, il giudizio sulla conservazione pare o è più "complicato", per farti un esempio ti allego un collegamento ad un sito americano, dove, secondo ogni tipologia di moneta ( americana) vi è una carrellata di foto molto esplicative. https://www.pcgs.com/photograde/#/20Lib/Grades saluti TIBERIVS
    1 punto
  19. Complimenti per il regalo, sono prove rarissime (R3) delle monete che poi entreranno in circolazione, nel 1954 per le 50 lire e 1955 per le 100 lire. Qui sono state fatte le prove con i tre materiali diversi per capire poi con quale si sarebbero coniate le monete per la circolazione. Come prezzi siamo tra le 2500-3000 € al pezzo. Le tirature, come per tutte le prove del regno, per queste non abbiamo dati ufficiali. Saluti Marfir
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  20. Salve a tutti ! riprendo questa discussione perchè finalmente sono riuscito a sentire l'autore e soprattutto, a farmi dare alcune pagine d'esempio. Scusatemi per la qualità delle immagini , ma di meglio non sono riuscito a fare. Queste sono foto fatte con il cellulare su delle pagine stampate con una stampante da casa ... mi è stato assicurato che la qualità del testo stampato sarà nettamente superiore. Come potete vedere vi è un indice delle monete proposte dove sono presenti i riferimenti all'opera del Dattari e alla fonte da cui è stata presa l'immagine. Le tavole poi ,come anticipai , mostrano a fianco dei calchi originali , le fotografie dello stesso esemplare. Spero possiate apprezzare
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  21. Buonasera,molte grazie per la gentile risposta,e pensare che non ho mai visto un doppio giulio di PIO VI 1783 A IX con PON. Continuerò a studiare,e grazie ancora,Ale.
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  22. Lo so, era una domanda ironica. Però dovremmo darci da fare anche noi a sviluppare questo business: sai che bella pubblicità per l'ESA e l'Europa intera una bella serie di film e documentari complottisti ad ambientazione europea? Ecco una bozza interessante: negli anni '80 si avvia il programma per la costruzione della navetta spaziale europea Hermes, quando improvvisamente nel 1993 il progetto viene abbandonato [fin qui tutto vero] per misteriosi motivi che ESA e governi coinvolti non vogliono spiegare. L'eroe di turno indaga e scopre che è tutto un complotto per ostacolare la ricognizione del lato opposto della Luna, su cui un satellite ha scoperto delle strutture aliene: alla fine si scopre che americani e russi avevano cercato anche loro di arrivare sul lato opposto della Luna, ma se la spedizione americana non era che una bufala girata in uno studio cinematografico quella russa era fallita perchè gli alieni avevano fatto disperdere nello spazio la Vostok lanciata in segreto dopo il volo di Gagarin. Alla fine del libro/film/documentario alla sede centrale dell'ESA viene fatto trovare un messaggio segreto in lingua aliena che tradotto dice: "Chi si fa i cxxxi suoi campa cent'anni".
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  23. Tipologia sublime... questa moneta è piacevolissima. E' comunque già in origine di 2a classe per le debolezze al contorno, il colpetto non toglie nulla: q.FDC. Ottimo acquisto.
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  24. complimenti a tutti per le belle immagini. Non colleziono Milano, ma devo dire che avete delle monete e delle medaglie veramente belle...per non dire di piu'..
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  25. Indubbiamente la moneta è molto fresca.. e il qfdc ci può stare... sono soltanto le debolezze di conio... e quel difetto al bordo che possono essere tollerate o meno... è solo una questione di gusti personali... ma oggettivamente sulla conservazione non si può dire nulla..
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  26. E una medaglia o insegna devozionale da pellegrino, uniface, in bronzo/ rame del XVI sec.- E' rappresentata la S. Casa di Loreto soretta da due angeli, in basso testina di cherubino. La medaglia presentava due appiccanoli complanari alle estremità verticali (in alto non più visibile per probabile rottura (successivamente sopra la testa della Madonna sono stati praticati due fori per poterla utilizzare di nuovo), servivano per cucirla o fissarla sopra abiti o cappelli, bella patina, rara. Ciao Borgho
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  27. E' catalogato al Serafini, vol. III pag 254, n. 219 D/ PIVS.SEXTVS._PON.M.A.IX R/AVXILIVM_DE_SANCTO_1783 Peso 5.03 gr - Diam. 26 mm Comunque la legenda PON è presente per i doppi giuli in altre annate o in monete senza data.
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  28. I rilievi sono molto belli come valutazione dire sui 110/130 Euro. Ciao
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  29. Visto che l'utente MIRALO non ci ha ancora fatto vedere le foto, posso postare la mia 1000 lire 1968 a firma Carli/Pacini. E' certamente "non FDS", potrei dire QBR se esistesse la classificazione "quasi brutta", ma per me va bene, è una R3 e fa parte della mia piccola collezione; il valore per me è irrilevante, qualcuno dirà "non vale niente", ma io non ho da vendere, quello che compro lo tengo un po' e poi mando tutto a mio figlio all'estero così se un giorno a sua volta avrà figli potrà far vedere loro qualche ricordo della Patria perduta (perchè, come ha detto il ministro Poletti "conosco gente che è bene sia andata via, questo paese non soffrirà a non averli tra i piedi"). Tennison
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  30. Una dramma ‘marina’ (v. post # 276) mi è pervenuta dalla Gorny & Mosch 251. ÄGINA ÄGINA Drachme (6.03g). ca. 475 - 470 v. Chr. Vs.: Seeschildkröte mit Punkten auf dem Rücken. Rs.: Fünffach geteiltes Incusum. Delepierre 1527; SNG Cop. 509; HGC 6, 442. Provenienz: Ex Sammlung Dr. G. S., Nürnberg; ex Gorny & Mosch München, Auktion 170, 2008, Los 1377.
    1 punto
  31. Ciao Simone @uzifox negli ultimi 3 anni ho potuto intavolare parecchi scambi tramite il sito Numista (più d'una volta anche decisamente "importanti" per numero di monete coinvolte e/o per il loro valore commerciale), e posso dirmi complessivamente soddisfatto Nella maggior parte dei casi mi sono confrontato con collezionisti precisi e corretti, e che soprattutto hanno dimostrato grande disponibilità nel rimediare a qualche piccola mancanza o incomprensione. Certo può capitare, come un po' dappertutto, di imbattersi in qualche "furbetto" (pur essendo tale categoria, per mia esperienza, un'assoluta minoranza), ma una volta fatta una minima esperienza con il sistema, e definite per prassi le basi per uno scambio (questo ovviamente vale su Numista come altrove), dalle modalità di imballaggio e di spedizione alla necessità di visionare scansioni o foto delle monete prima di concludere lo scambio, difficilmente si va incontro a sorprese negative. Come giustamente si è sottolineato sopra, lo scambio, specie nel mio ambito (quello delle monete mondiali contemporanee), resta un ottimo mezzo non solo per "abbattere i costi" ma, talvolta, anche per trovare monete difficilmente reperibili sul mercato nostrano; nel mio caso, poi, aldilà della questione prettamente economica (in alcuni casi, inviando una raccomandata magari in Brasile, piuttosto che in Nuova Zelanda, il risparmio che ne consegue, rispetto ad un acquisto su uno dei tanti portali on-line, è minimo) spesso intriga poter raffrontarmi con collezionisti di ogni parte del mondo Tempo fa avevo tentato di proporre qualche scambio tramite l'apposita sezione di LaMoneta, ma, vuoi anche perché allora la mia lista era sicuramente meno "ricca" di pezzi appetibili, avevo avuto scarsi riscontri
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  32. Che se fosse vera avresti una moneta r3 per la vulcano. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ITLP/20L Però quello non te lo so ancora dire, aspetta gli esperti :). ( A me sembra uguale a quella che riporta il sito, senza segni di conio strani).
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  33. Questa è la mia, rinvenuta in mezzo ad una ciotola, probabilmente chi la riposta tra monetine senza valore ha ritenuto che anch'essa fosse senza valore ma senza tenere conto del suo immenso valore storico...
    1 punto
  34. Strettina, ma l'unica parte leggibile della legenda del rovescio è quella che conta! Se non ci fosse quella sarebbe quasi impossibile sapere di chi è questo Grossetto, anche perché i particolari che ne permettono l'identificazione non si vedono... Ma la data c'è, quindi identificabile!
    1 punto
  35. CASH Asia - moneta in rame usata dal II° sec. a.C. al XX° d.C.
    1 punto
  36. Tra le contraffazioni dei soldini era abbastanza particolare non vederne tra i soldini del periodo Barbarigo/Da Ponte. Forse la difficoltà di realizzazione ne rendevano poca convenieente la produzione. Ma qualcuno c'è ed è interessante vedere quanta similiarità esiste con i piccoli conii delle monete veneziane. Soldino Loredan in rame di cui si nota ancora l'argentatura.
    1 punto
  37. leggo a nome di Eraclio
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  38. Anche se non sono belli come il tuo?
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  39. Se non si riuscisse ad acquistare l'esemplare NAC c'è in questo momento un sesterzio "budget" di questa stessa tipologia sicuramente più avvicinabile proposto in asta Naville: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=4229&category=115376&lot=3493904
    1 punto
  40. ciao @apollonia, ciao @andrearosi parlavate prima della storia di Zio Paperone "Scorrete piano sabbie del tempo" ed io la ho letta stasera con mio figlio :-) Bella la vignetta in fondo a destra! Saluti Njk
    1 punto
  41. O almeno così dovrebbe essere, ma non ne sono sicuro. https://ibb.co/n0dmgR https://ibb.co/jnCwgR Bronzo, larghezza 1,5 cm , che ve ne pare?
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  42. Ciao a tutti imbattuto per caso in questi articoli ho voluto condividerli con voi sperando di farvi cosa gradita. Dopo il recupero da parte della Guardia di Finanza di una statua monumentale di grande livello qualitativo trafugata, da cui gli archeologi sono partiti per compiere nuovi scavi e rilevamenti nell'area, trovando un nuovo sito e 250 reperti di straordinario interesse. Gli scavi hanno riportato alla luce un vasto ninfeo, a forma di ventaglio, con giochi d'acqua e presumibilmente al centro la nicchia con la statua dell'imperatore raffigurato come zeus, il comprensorio intorno al lago di Nemi era il vero regno dell'imperatore Caligola, che si spostava da una riva all'altra con due navi gigantesche. La posizione era privilegiata, quasi a voler abbracciare tutto il panorama,da qui l’imperatore Caligola riusciva a godersi lo spettacolo mozzafiato del suo adorato lago di Nemi, a pochi metri dal Tempio di Diana. La struttura doveva essere imponente: i giochi d’acqua impreziosivano l’emiciclo, mentre filari di colonne incorniciavano la platea chiudendosi sulla fronte con due tempietti. Il ninfeo appare così situato su una terrazza superiore e presenta un orientamento diverso rispetto alla terrazza inferiore su cui si susseguono i monumenti del tempio di Diana a cui l Imperatore era molto legato,Caligola ebbe un rapporto preferenziale con il Santuario le due famose navi ancorate nel lago, lunghe oltre settanta metri e larghe venti, avevano una doppia funzione: la prima era una nave palazzo, con cui dalla sua villa sul lago l'imperatore poteva raggiungere il Santuario, la seconda una nave cerimoniale, a bordo della quale sono stati rinvenuti oggetti di culto. L'imperatore ebbe un ruolo strategico nel rinnovare l'apparato decorativo del Santuario, inserendo oltre al Ninfeo anche corredi di statue della famiglia Giulio-claudia,E prima di Caligola, il folle e trasgressivo (almeno a leggere le memorie biografiche di Svetonio) le indagini hanno consentito agli archeologi di individuare la fase arcaica del santuario, Sono state individuate 4 fasi edilizie: 1° - metà I sec.a.C. (Cesare?) 2° - 20-40 d.C. (Caligola) 3° - età tardo neroniano-flavia (60-80) 4° - età adrianea Per approfondire meglio,vi allego anche quest'altro link molto piu approfondito..http://www.antikitera.net/news.asp?ID=9840&TAG=Medioevo&page=3
    1 punto
  43. Do spesso delle monete ai miei amici quando trovo esemplari di migliore qualità Piergi, io suo tuo amico !!!
    1 punto
  44. Bello! Brockage parziale: la macchina non e' riuscita ad espellere il tondello precedente in tempo per l'arrivo di questo. Quindi c'e' stata una parziale ribattitura di una moneta sull'altra. Forse al controllo nessuno se n'e' accorto perche' il dritto e' regolare anche se un pochino deformato.
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  45. Piu' che altro, che senso ha comprarne un altro chiedendo i soldi ai cittadini quando non si ha contezza di quanti esemplari già esistono nelle collezioni pubbliche italiane? Non escluderei tra l'altro che nel grande buco nero del Museo Nazionale Romano ne abbiano almeno due esemplari (quindi un altro oltre a quello ex Gnecchi di cui si parlava sopra). Non potrebbero semplicemente destinarne un esemplare al museo delle Navi di Fiumicino? Perchè nel 2017 ancora non esiste un catalogo Nazionale di chi ha cosa? Perchè non esistono meccanismi di collaborazione e valorizzazione del patrimonio almeno regionali che rendano facile e possibile la redistribuzione dei reperti tra diversi enti potenzialmente interessati? Certo la mia seconda domanda è piuttosto retorica, perchè è ovvio che fin quando non si sa chi custodisce cosa e ci sono gli scantinati dei musei pieni di materiale impilato in cassette della frutta avvolto nei giornali....è ovvio che non si va da nessuna parte...
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  46. Hai ragione Luciano... la storia continua. Di questa moneta avevo già parlato in un'altra occasione. Ma mi piace così tanto che ve la ripropongo. E' ovviamente un mezzanino di Andrea Dandolo. Vi è rappresentato il Redentore risorto. L'immagine da un senso di profondità grazie al sepolcro in prospettiva e alla gamba destra del Redentore che lo ha già superato. Un bell'effetto di vivacità della scena è dato movimento svolazzante del mantello. Per essere una moneta della metà del XIV secolo un capolavoro di incisione. Arka
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  47. Buona serata Proprio vero quello che scrivi @Arka. E' uno dei casi minimalisti di belle raffigurazioni su monete povere, nel senso di monete umili che giravano per le mani del popolo e quindi alla portata di tutti. Non ce ne sono molte tra le monete veneziane a circolazione ordinaria e "lunga" e questo sottolinea il fatto che l'iconografia era piuttosto "ingessata"; però qualcuna c'è. Vedasi il ducato di S. Giustina con la Santa in primo piano e sullo sfondo il mare con due galere che navigano (dal sito di rhinocoins).... tra l'altro ci sono parecchie varianti, con le galere di foggia differente, ad uno o due alberi! Poi abbiamo rappresentazioni molto belle, anche elaborate, su monete che hanno circolato poco e spesso esclusivamente per le colonie del Dominio .... ma la storia continua! saluti luciano
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  48. Un bel pezzo di Milano.. Il panettone attraverso i secoli Pietro Verri narra di un'antica consuetudine che nel IX secolo animava le feste cristiane legate al territorio milanese: a Natale la famiglia intera si riuniva intorno al focolare attendendo che il pater familias spezzasse "un pane grande" e ne porgesse un pezzo a tutti i presenti in segno di comunione. Nel XV secolo, come ordinato dagli antichi statuti delle corporazioni, ai fornai che nelle botteghe di Milano impastavano il pane dei poveri (pane di miglio, detto pan de mej) era vietato produrre il pane dei ricchi e dei nobili (pane bianco, detto micca). Con un'unica eccezione: il giorno di Natale, quando aristocratici e plebei potevano consumare lo stesso pane, regalato dai fornai ai loro clienti. Alla fine del Settecento si verificò una novità inattesa: la Repubblica Cisalpina s'impegnò a sostenere l'attività degli artigiani e dei commercianti milanesi favorendo l'apertura dei forni, mondo di delizie in cui guizzavano indaffarati i prestinee, e delle pasticcerie, regno incantato degli offellee. Nel corso dell'Ottocento, durante l'occupazione austriaca, il panettone diventò l'insostituibile protagonista di un'annuale abitudine: il governatore di Milano, Ficquelmont, era solito offrirlo al principe Metternich come dono personale. Il poeta Pastori, uno dei più apprezzati poeti milanesi del '900, cita questo tipo di panettone in una delle sue poesie.[ Panettone di San Biagio A Milano, è tradizione conservare una porzione del panettone mangiato durante il pranzo di Natale, per poi mangiarlo raffermo a digiuno insieme in famiglia il 3 febbraio, festa di san Biagio, come gesto propiziatorio contro i mali della gola e raffreddori, secondo il detto milanese"San Bias el benediss la gola e el nas (San Biagio benedice la gola e il naso)". In questo giorno i negozianti per smaltire l'invenduto vendono a poco prezzo i cosiddetti panettoni di san Biagio, gli ultimi rimasti dal periodo festivo.
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