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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/14/17 in tutte le aree
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Se siamo fortunati. Qui a Parma, ve lo ricorderete certamente, sono "sparite" solamente 213 monete d'oro. Qui uno degli articoli. Non vi voglio tediare con i miei pensieri sullo stato italiano ma io di soldi allo stato non ne voglio regalare altri. Fosse una istituzione privata anche anche... ma alla soprintendenza proprio no! I soldi dovrebbero averli, che se li usino per quello che dovrebbero invece di sperperarli o peggio. Ciao! TWF2 punti
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non poteva mancarmi dato che ho vissuto anni nel paese di Bistolfi. purtroppo le foto con il cellulare non sono il massimo.2 punti
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Ciao ragazzi io mi soffermerei anche e soprattutto sulla bellissima iniziativa che come ci ha spiegato @Illyricum65 in altri paesi e prassi gia consolidata,cio potrebbe essere un bel passo avanti per il nostro paese,e la nostra storia,non credete anche voi ? Poter fare tutti noi qualcosa in piu per salvaguardare il nostro patrimonio2 punti
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Ciao, in Inghilterra dove il mercato dell'antico é piú libero da tempo i vari musei lanciano crownfundings per tentare di reperire fondi e acquistare questo o quel manufatto di pregio (in genere hoards monetali resi al rinvenitore per la libera vendita). Qui in Italia non siamo abituati a queste iniziative. Ciao Illyricum2 punti
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Dovrebbe essere un quattrino di Mantova per Luigi e Guido Gonzaga. Prova a confrontare... https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-LG/2 ciao Mario2 punti
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Conservazione per tutte MB, vissute e valore commerciale pressochè nullo. Sono monete facilmente reperibili in FDC (a parte il 1919, e personalmente ho faticato anche a trovare il 1928 e 1929) ... Un tempo erano tutte così...2 punti
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@avgvstvs Notevole pezzo, direi didattico per l'argomento. Come mi pare abbia già evidenziato @margheludo, la "misteriosa" C tende sempre a spingere verso la C che compone LVCA al centro della moneta. Ci sarà qualche motivazione specifica? Speriamo che nella prossima pubblicazione di @monbalda fra i vari temi non ancora chiari anche questo sia trattato in maniera esaustiva. A proposito, non vediamo l'ora di leggere e fagocitare . Cari saluti2 punti
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Ciao a tutti, non colleziono votive ma quando me ne capita qualcuna "vecchiotta" nelle ciotole e la spesa è contenuta non dico di no, ultimamente mi soni capitati questi due crocefissi credo entrambi del XVIII secolo, a voi i commenti Quello a sinistra ha avuto una vita lunghissima a giudicare dal grado di "lanatura" mentre quello a destra è stato rigato sulla superficie dalla mano di qualche persona annoiata. In realtà mi lascia anche qualche dubbio sulla sua autenticità, voi esperti che ne dite?1 punto
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Sono stato reindirizzato in questo languente forum, vediamo se riusciamo a rinvigorirlo!! Ho di recente postato delle medaglie della università di Pavia, completo con questi ex libris. Primo: Aquila bicipite c'erano ancora gli austriaci. Secondo: dopo l'unità d'Italia Terzo: un primo esempio di ex libris di professori della università di Pavia. Questo è un assaggio se a qualcuno interessa andiamo avanti. Grazie per la attenzione. Italo1 punto
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Concordo...anche io prima giovane e squattrinato... ora solo squattrinato..?1 punto
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Ciao @bertu Il crocifisso a sinistra è molto antico (tipo del xv sec.) In quello a destra invece è rappresentato Sant'Antonio ed è probabilmente del xvii sec. Per curiosità... Posso sapere quanto hai speso per entrambi i pezzi?1 punto
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Gli scudi e i mezzi scudi del Governo Popolare di Bologna rappresentano un terreno di ricerca per numismatici e appassionati a causa dell’elevato numero di varianti di conio del dritto e del rovescio, oltre al loro relativo accoppiamento. I fratelli Cassanelli nel 2007 hanno catalogato per gli scudi 24 conii del dritto e 30 del rovescio con 50 accoppiamenti; per i mezzi scudi 17 conii del dritto e 20 del rovescio con 29 accoppiamenti. Qui di seguito vorrei presentare alcune ritrovamenti scovati “navigando” nel web. Per una catalogazione degli esemplari utilizzerò la numerazione Cassanelli, che individua codici alfabetici per i dritti e numerici per i rovesci. Scudo con alberello, millesimo in cifre romane D/ (Da sinistra) COMVNITAS • ET • /SENATVS • BONON Esergo * MDCCXCVI * // * * * R/ (Da sinistra) * PRӔSIDIVM */ * ET *DECVS * Esergo • BON • DOCET • Accoppiamento inedito B-2 (Fonte Forum lamoneta.it) Scudo senza alberello, millesimo 1796 (Fonte sito Numismatica Ranieri) D/ (Da sinistra) POPVLVS • ET • /SENATVS • BONON • Esergo P •10 •1796 • (in caratteri piccoli). R/ (Da sinistra) * PRӔSIDIVM */ * ET *DECVS * Accoppiamento inedito H-6 Scudo senza alberello, millesimo 1797 (Fonte ACR Auctions n.7) D/ (Da sinistra) POPVLVS • ET • /SENATVS • BONON • Esergo P •10 •1797• R/ (Da sinistra) PRӔSIDIVM */ * ET *DECVS * Accoppiamento inedito M-14 Mezzo Scudo, millesimo 1797 (Fonte e-bay) D/ (Da sinistra) POPVLVS • ET • /SENATVS • BONON • Esergo P • 5 •1797• R/ (Da sinistra) PRӔSIDIVM */ * ET *DECVS * Accoppiamento inedito K-151 punto
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" donarla alla Sovrintendenza archeologica che la potrebbe esporre "... Tutto bello, ma questo passaggio mi fa venire i brividi. Quando una moneta finisce nelle mani della soprintendenza, nel 99,999% dei casi (e non esagero) "resta a marcire, o meglio a prender patina in qualche magazzino;););)", come diceva qualcuno sopra. I grandi atti di magnanimità dei nostri connazionali (collezione Reale su tutte) non hanno fatto una bella fine. Ma gli esempi potrebbero essere molti altri (collezione Bovi, per fare un esempio). E da studioso so bene quanto poi il materiale, finito nel buco nero delle soprintendenze, diventi spesso totalmente irraggiungibile al comune cittadino. Quando per studio mi sono trovato a richiedere fotografie o dati ponderali di materiale numismatico ho sempre avuto risposte celeri dalle istituzioni straniere e perfino dai privati, mai dagli enti nazionali. Certo, io non sono un grande nome: forse in Italia solo quello apre le porte. Insomma non sono così sicuro che nelle mani della sovrintendenza la moneta sarà più fruibile che presso un'istituzione straniera. Spero con tutto il cuore di venire smentito.1 punto
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Ciao , ovunque vada conservata , ma non penso proprio in un magazzino data l' eccezionalita' del pezzo , preferirei sempre che questo reperto storico rimanga in Italia dove fu coniata 2000 anni fa , piuttosto che finire dentro una cassaforte all' estero .1 punto
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Non può essere antica con Elisabetta IIa, al massimo dal 1953 in poi. Purtroppo è un gadget a forma di medaglietta, li vendono a lotti di 50 pezzi.1 punto
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So che non importerà a nessuno, ma con l'acquisto delle 500 lire del 50esimo anniversario della polizia stradale e le 500 lire del 20esimo anniversario dell'elezione del parlamento europeo, acquistaste da ciotola, ho terminato la mia collezione delle lire della repubblica per tipologia (solo emissioni per la circolazione). Totale spesa, 1 euro, visto che tutte le monete, tranne 2, le avevo conservate prima dell'avvento dell'euro. Giusto per dire che se non si hanno grandi ambizioni, si possono fare delle collezioni numismatiche con un modestissimo esborso economico1 punto
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@miza ciao, forse è meglio che aggiungiamo anche i mammiferi acquatici, balene, delfini ecc. evitiamo di fare un'altra categoria. _________________________________________________________________________ Islanda 50 Aurar del 1986 - Gambero1 punto
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Il comune di rimini,ha acquistato con successo,tanti anni orsono,alcuni pezzi mancanti della serie fusa cittadina in aste internazionali1 punto
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Magari avvenisse una simile iniziativa ! ma conoscendo lo stato economico in cui sono ridotti i nostri Comuni , ci vorrebbe un Mecenate ( personaggio storico ) affinche' la moneta rimanga in Italia1 punto
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Perché voler vedere ad ogni costo ritocchi anche quando non ci sono ? a me la moneta sembra solo un po' pulita , nient' altro . Lo stato di conservazione dell' esemplare e' straordinario non solo in linea generale , ma specialmente perché rapportato alla grande rarita' del pezzo ; per fare un rapporto con un altro esemplare del Porto di Ostia raffigurato sul libro di Settis la Regina e Agosti Farinella : "La Colonna Traiana" , proveniente credo dalla collezione numismatica del Museo Nazionale Romano in conservazione forse MB , basta confrontarlo con questo e si capira' bene l' eccezionalita' dell' esemplare in asta a Zurigo . Credo che alla fine superera' di molto i 15.000 euro e speriamo non finisca all' estero .1 punto
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Confermo, esattamente all'opposto. Per quanto riguarda il naso, nel conio romano sembra un po' più pronunciato.1 punto
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Complimenti, bellissimo acquisto a un prezzo assolutamente conveniente. Chissà se #obetto ha qualcosa da dirci ...1 punto
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Questi con la C meritano uno studio più accurato (gia' intrapreso da qualcuno) dato che abbracciano un arco di tempo più ampio, ma la caratteristica comune per le lettere accessorie è sempre quella di essere appoggiate sopra la C di LVCA forse perché quest ultima è la meno invadente e lascia più spazio in legenda? Questo vale anche per la S semicoricata dei denari di Enrico IV?1 punto
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Che se quello che vedo al diritto è l'esito di una corrosione ritengo non possa provenire da un ambiente anaerobio qual'è il fiume1 punto
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Figurati se mi sono offeso ma mi pare ci dessimo del tu, se incominci a darmi del "lei" allora sì che potrei offendermi Ciao. petronius1 punto
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Ciao a tutti! Volevo presentarvi uno degli ultimi arrivi... Un sesterzio di Gaius Messius Quintus Traianus Decius fotografato con i miei nuovissimi potenti mezzi. :-) Peso 16,37gr, diametro 29mm Riferimento RIC IV 108c è corretto? Foto fatta con stativo repro, Canon EOS 133D ed obiettivo Tamron 90mm Macro 1:1. Illuminazione del lampadario con luci a LED freddi. Nessun fotoritocco. Prossimi esperimenti, cambiare lo sfondo con un colore uniforme (magari nero) e tenere la monta sollevata per vedere se i contorni si scontornano meglio! :-) Pareri? Consigli? Ciao. TWF1 punto
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Ovviamente non le ho pulite perché 1 non so come si faccia 2 nel caso valessero qualcosa non vorrei rovinarle Grazie Tommy021 punto
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... e solo per poter ammirare la bellissima calligrafia di Andreas, ecco cosa mi è arrivato oggi per posta: (ce ne fossero di amanuensi come lui)1 punto
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A gentile richiesta ne ripropongo una postata tempo fa ma modificata ___________________________________________________________________________ ______________ __________________________Salve, vorrei per favore avere informazioni più dettagliate per classificarla. __________________________Allego foto di fronte e retro, Grazie _______________________________________________________________________________ ____ _____________________________@occhiolungoxxl la foto è piccola e sfuocata, ritaglia tutto quello sfondo che non serve ed indica _____________________________il peso ed il diametro. _______________________________________________________________________________ ______Patacca, a mio parere. _______________________________________________________________________________ ____ _____________________________Questa è un pò più chiara, con il cellulare è il massimo, i dati: 52 Kg. h. 1,71 ______________________________________________________________________________ ___________________ ______________________________________________________________________________ ______________________ ______________________________________________________________________________ ________________ ______________________________________________________________________________ Chi sta navigando 4 guardoni, 1900 ospiti, 195 utenti anonimi. __________________________________________________________________1 punto
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Storia monetale?sono vere e proprie monete,differenti solo nel metallo ma intrinseche di storia pari ai fratelli in nobile argento,stanne certo e vanne fiero....bel suberato1 punto
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Qualche anima pia che ha fatto il classico, a cui sarò per sempre grato, potrebbe aiutarmi a tradurre questa iscrizione, per favore? L'iscrizione si trova al museo di Salonicco ed è catalogata IG X, II 1,167 e menziona Fulvo Antonino, il gemello di Commodo. So che questa domanda esula dai classici contenuti del forum (per questo l'ho pubblicata nella sezione archeologia) ma mi interesserebbe conoscere la traduzione per una ricerca che sto facendo sulla monetazione del periodo antonino. Grazie mille davvero Alessio 1 ἀγαθῆι vv τύχηι. {²regulae}² 2 ἡ Θεσσαλονικαί- ων μητρόπολις καὶ κολωνεία καὶ 5 δὶς νεωκόρος, ἡ πατρίς, Δομί- τιον Στατείλι∙- ον Διονύσιον, τὸν ἱερέα καὶ ἀ- 10 γωνοθέτην θε- οῦ Φούλβου, υἱὸν Δομιτίου Διονυ- σίου καὶ Στατει- λίας Ἀλεξάν∙- 15 δρας, ἱερασά∙- μενον ἐν τῷ επσ ∙ σεβ(αστῷ) ἔτει ∙ ❦ ❦ vacat1 punto
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In realtà i Tessalonicesi sono gli abitanti di Tessalonica (indipendentemente dal credo), in Macedonia, mentre i Tessali sono gli abitanti della Tessaglia.1 punto
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Impossibile senza foto... un 1919 FDC vale certamente più di 1000 monete da 10c in MB, che di fatto non hanno mercato1 punto
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1925 VI° CONVEGNO CONGRESSO UDINE MONTENERO TRIESTE Adunata Nazionale con sfilata a Udine, poi salita al Monte Nero dove venne inaugurato un monumento in ricordo di Alberto Picco e dei Battaglioni SUSA e PINEROLO, che in questi posti avevano eroicamente combattuto. A Trieste seguirà il Congresso dell' ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI. D/ Penna alpina con nappina rossa - VI° CONVEGNO ASS. NAZ. ALPINI R/ Visione del Monte Nero Conio originale con smalti rosso, bianco, nero e blu.1 punto
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La traduzione di @alb123 è corretta, cambierei giusto qualcosa e cercherei di rendere meglio quel επσ che mi suona male come "settimo": Con buon augurio. La capitale e la colonia dei Tessali (Tessalonica=Salonicco), la patria (ἡ πατρίς) e il due volte custode del tempio, Domizio Statilio Dioniso, sacerdote e agonoteta del divo (lett."dio") Fulvio, figlio di Domizio Dionisio e di Statilia Alessandra, che è stato consacrato (massimo sacerdote) nel quinto anno (επσ sta per ε) di (Marco Aurelio) Augusto. Manca I calcoli alla fine sono un po' complicati, ma Marco Aurelio divenne imperatore nel 161, Tito Aurelio Fulvio Antonino morì nel 165, considerando che i romani computavano anche l'anno in corso, l'espressione ἐν τῷ ε' σεβαστῷ ἔτει potrebbe essere il quinto anno di governo.1 punto
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@ART Dopo quattro anni di appostamenti ecco il gatto delle sabbie.Coda lunga, orecchie appuntite e miagolio impercettibile: i gatti delle sabbie ripresi per la prima volta. Erano le due del mattino e Grégory Breton stava viaggiando insieme al collega Alexander Sliwa lungo il deserto del Sahara, in Marocco, quando i fari della loro jeep hanno illuminato tre paia di occhi. "Erano tre cuccioli di gatto delle sabbie", scrive Breton. Il gatto delle sabbie è un piccolo felino diffuso nei deserti africani e asiatici, tarchiato, con coda lunga e grandi orecchie appuntite. Vive a temperature molto elevate ed è difficilissimo da scovare perché non lascia tracce o resti delle sue prede e il suo miagolio è impercettibile. Quello realizzato dai due ricercatori è il primo filmato che documenta questi felini nel loro ambiente naturale1 punto
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In questa mia 5.000 lire, per esempio, hanno usato una combinazione CE inesistente, quale era il problema? è stata ugualmente accettata a lungo per buona, finchè non ha raggiunto le mani di un collezionista1 punto
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Ne sei convinto? I pezzi in buona/ottima conservazione credo avranno sempre il loro mercato. .. nello specifico, chi ha acquistato per 2.600 sterline più commissioni tutta la serie completa, per giunta con pedigree. ..., credo non abbia fatto un cattivo affare. ...1 punto
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Splendida serie, splendida conservazione, splendido tutto. Quando usciranno sul mercato tutti gli esemplari raccolti dal Fallani, il prezzo del bronzo repubblicano crollerà1 punto
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La situazione pià vicina alla realtà è quella descritta da Cromio di Aitna. Purtroppo i siti di interesse archeologico sono tantissimi e direi che in Sicilia quasi ogni altura provvista o prossima a una fonte di acqua era stata occupata in antico, anche al limite dall'accampamento di una guarnigione militare. Con appropriata attrezzatura (inclusi i metaldetector) e senza alcun rispetto per i contesti i clandestini effettuano saggi e scavi. Sicuramente adesso sono diminuiti, ma ancora continuano, soprattutto in zone più interne e impervie e non sempre con i risultati eclatanti di anni fa. Ma non mancano casi come quelli di Himera... E pensare che a metà degli anni 80 sull'agorà di Agrigento fu scoperto e scavato, da archeologi professionisti, guidati dal prof. De Miro, il grande Bouleuterion, che sta proprio alle spalle dell'attuale Museo Archeologico. E nel 1987 fu fatto un saggio all'esterno del muro di sostegno delle terrazze del Bouleuterion, rinvenendo a notevole profondità un vaso con 52 aurei romani della serie marziale (60, 40 e 20 assi). Fu data notizia nel novembre dello stesso anno con due mezze pagine sulla rivista Archeo. Questo famoso tesoretto poi è stato studiato e descritto dalla prof. Caltabiano in un suo noto articolo, ma la cosa curiosa è che non ho più trovato descrizione dei contesti collegati al tesoretto. Non ho ancora capito le modalità del deposito e a cosa apparteneva l'ambiente dove era stato depositato questo tesoro, definito da De Miro come "erariale" piuttosto che nascosto da militari. E' importante capire meglio, anche per poter attribuire il tesoretto ai disordini conseguenti all'annientamento del presidio romano in Agrigento da parte dei Cartaginesi nel 213 (come sembra preferire la Caltabiano) o piuttosto e più verosimilmente in occasione della riconquista romana della città nel 210, seguita da un violento repulisti di notabili locali, accusati di essere stati filo-punici... Dal momento che sto compilando il Corpus degli aurei marziali, ho già esaminato e fotografato tutti gli esemplari, ora conservati nel Museo di Agrigento, ho notato che alcuni esemplari, specie del gruppo A di Caltabiano, presentano tracce di usura, con circolazione almeno di qualche anno, per cui tendo a preferire la datazione dell'interramento del tesoro al 210. Almno è un tesoretto concontesto archeologico, anche se, ma è un altro problema, mancano adeguate informazioni da parte degli archeologi. Come al solito le monete vengono spesso per ultime negli interessi degli studiosi archeologi Gli scavi clandestini sono un enorme danno per le conoscenze numismatiche, ma bisogna anche dire che le monete di ignota provenienza perdono buona parte del loro valore archeologico, che è tale solo se si conosce il loro contesto. Una monetina trovata in una ciotola a un mercato delle pulci non è in grado di fornire informazioni di carattere archeologico e pertanto non dovrebbe essere nemmeno definita come reperto o moneta di interesse archeologico... Il vero monitoraggio dovrebbe riguardare non tanto a valle, a livello dei semplici collezionisti, quanto a monte, ossia chi va a prendere queste monete dal terreno....1 punto
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Quello c'è già Rorey in effetti...ma per ora lo distribuiscono solo in Germania...1 punto
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nel secondo esemplare la O si trova tra le due punte mentre nella tua no.1 punto
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Amici, sono arrabbiato! La mia è però una rabbia "costruttiva", cioè senza offese e con motivazioni; sembra proprio si fatichi a comprendere perché alcuni collezionisti si orientino al contemporaneo. Questo discorso, secondo me, può valere non solo per l'Euro, ma anche per monetazioni appunto contemporanee come monete mondiali correnti ecc. Mi piacerebbe chiarire questo una volta per tutte, redigere una sorta di "manifesto" del collezionista di contemporanee, perché si comprendano le motivazioni e la forma mentis di questa passione. Come passione Numismatica, la mia nasce atipicamente e l'ho detto parecchie volte: mi avvicinai dapprima al Regno (parliamo di circa 9 anni fa), tramite i nonni materni, anche se le monete che mio nonno aveva raccolto (molto modeste!) le ammiravo già dall'infanzia Mi appassionai - e sono tuttora appassionato, così come il Regno - anche di Lira repubblicana e di preunitarie. Rimasi però inizialmente scoraggiato dalle numerose riproduzioni e dai gradi di conservazione molto dettagliati. Poi, su richiesta dei parenti, iniziai a raccogliere anche le monete in Euro che potevano passarmi in mano tra i resti; scoprii un mondo nuovo: monete con il rovescio che vedevo tutti i giorni, ma con un dritto spesso mai visto. Questa divenne ed è la mia passione principale. Elenco quindi i motivi per cui, secondo me, si colleziona il contemporaneo: Il contemporaneo è parte della Storia: inizio da una considerazione tanto semplice, quanto complessa. Ebbene sì, la Storia non è solo quella medievale, preunitaria o prima dell'Euro; la Storia continua e continuerà... quindi, anche le monete che escono oggi, hanno e avranno uno spessore storico. Siamo propensi a dare un valore storico maggiore agli oggetti maggiormente lontani da noi; questo da un lato è vero ed è giusto, ma anche la moneta più antica è stata contemporanea a suo tempo. Mi piacerebbe tornare indietro e chiedere alla popolazione (o ai collezionisti più attivi) e chiedere loro cosa ne pensassero della monetazione a loro corrente; sono certo mi sentirei rispondere dal popolo: Queste monete rappresentano i regnanti... e sono malvisti perché... oppure: A noi piace il Re! Ma a cosa servono quelle monete fatte in pochissimi esemplari solo per numismatici? Si ingannano le persone! Magari il collezionista affermato avrebbe detto: Sì, il Re Vittorio Emanuele III fa coniare belle monete... ma non hanno Storia... o ce l'hanno ma non bella... ma preferisco le antiche perché... ecc. Sono quindi convinto che anche all'epoca si considerasse poco interessante il presente, in quanto l'attualità fa meno presa collezionistica e lo si collega a situazioni politiche non amate e simili. Esempio banale ma non numismatico: quanti, negli anni 1980 o 1990 registravano alla televisione gli spot pubblicitari? Pochissimi! Anzi, erano visti come una seccatura, in quanto interrompevano la visione dei programmi preferiti! Quelli che attualmente possiamo rivedere, sono spesso frutto di errori di registrazione Attualmente, esistono veri e propri Siti dedicati, creati da appassionati e molto seguiti, con video ed intere sequenze di spot pubblicitari del passato. Lo sappiamo, ma alla stessa maniera, difficilmente adesso ci metteremmo comunque a registrarli con intenti futuri! Ignoriamo (volutamente) certe dinamiche politiche ed economiche che si possano prestare a polemiche: consci del fatto che anche esse sono e diventeranno Storia. Sono belle anche le monete che, appena uscite, sono senza Storia, nel senso di circolazione effettiva o di decorso del tempo: come dicevo, anche una moneta appena uscita ha una Storia, perché nasce in un contesto. A me però piace anche pensare di essere il proprietario iniziale di una monetina, che dalla Zecca ha raggiunto me... e chissà poi cosa vivrà è una collezione dinamica e in divenire: ad alcuni, una collezione chiusa potrebbe stancare o far perdere rapidamente l'interesse (anche se sappiamo che non è così... c'è la ricerca della conservazioni, di varianti, lo studio ecc.). A me, comunque, seguire l'Euro tiene sempre accesa la passione e la voglia di informarmi. Vado ai Convegni sapendo che ci sarà sempre qualche novità, così come quando apro il Forum; non dimentichiamo che la sezione Euro qui è la più attiva e frequentata! C'è la speculazione e alcuni soggetti non sono belli e sono ripetitivi: sì, questo è vero... e sul Forum ne parliamo spesso, anche arrabbiandoci. Succedeva però anche un tempo. Ci sono anche monetazioni del passato ripetitive. Personalmente, anche per il budget molto limitato, compro quello che mi piace e basta. Si impara a conoscere il mondo attuale: prima di collezionare, nemmeno sapevo di certe usanze o personaggi di altri Stati europei. Allo stesso modo, quasi non conoscevo Andorra e Monaco. Polemiche a parte, ci fa sentire tutti uniti e più vicini culturalmente. Piccola parentesi conclusiva: per chi vorrebbe qualcosa che acquisisse importanza nel tempo, collezionando contemporaneo, cito sempre quanto dice uno studioso che, oltre a vendere quadri di arte contemporanea in TV, è molto attivo nella divulgazione, con libri e spettacoli teatrali: Noi vediamo certe collezioni ed esclamiamo: "Che opere importanti! Questo collezionista deve essere ricchissimo per avere acquistato simili quadri!" ma non sappiamo che chi ha tante opere così importanti e rare, spesso le ha comprate a suo tempo. Le ha comprate quando costavano meno, forse alla fonte, e quando magari molti le snobbavano e sull'aumento del loro interesse e delle quotazioni non avrebbero scommesso nulla; se tutti avessero comprato a suo tempo, ora le case sarebbero piene di opere di Burri, Fontana e Manzoni [artisti ora quotatissimi]. Penso questo possa essere applicabile pure alle monete. Mi auguro questa discussione possa fare chiarezza, che contribuisca ad eliminare alcuni luoghi comuni. Nel caso vogliate aggiungere qualcosa, fatelo!1 punto
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Madre di tutti i tesori... :crazy: Che il Dio degli archeologi mi faccia trovare una cosa del genere....e poi...posso anche sotterrarmi insieme a loro...1 punto
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