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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/06/17 in tutte le aree
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Quindi, per ipotesi, al posto di 476 a.C. cosa indicherebbero, -476 ?. Mi sembra che si presti maggiormente ad errori. Non so, magari dico una fesseria delle mie, ma sembra tanto una di quelle richieste "politiche" per l'eliminazione del nome (o dell'immagine) di Cristo che tanto fastidio dà a qualcuno..12 punti
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Prima di risponderti vorrei un chiarimento su questo passaggio @numa numa, il fare le cose alla "carlona" e il non chiedere permesso agli autori è riferito ai quaderni o è un concetto generale rivolto a tutti e a nessuno? Per migliorare o eventualmente eliminare iniziative "sbagliate" mi preme sapere più nel dettaglio se questa tua frase era rivolta ai quaderni. Sono convinto che contribuirai come sempre hai fatto ad aiutare o segnalarci eventuali errori. Grazie. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Per il resto quoto Massimo su tutto, se la legge esiste va rispettata, ma se la legge è vecchia e anacronistica può anche essere criticata. Visto che i nostri quaderni sono venduti su uno store internazionale (amazon) e l'editore è straniero mi chiedo quanto ci costerebbe inviare queste pubblicazioni a tutte le biblioteche del mondo. Perché a questo punto la "New York Public Library" ha più diritto di richiedere le copie delle nostre biblioteche e così tutte le biblioteche del mondo che hanno leggi simili... Quindi in pratica un progetto senza scopo di lucro come il nostro costerebbe allo "sprovveduto" decine di migliaia di euro e in pratica di colpo si annienterebbero tutte le iniziative culturali di questo tipo lasciando uno spazio ancor maggiore al deserto culturale dilagante. Ho il sospetto, non da oggi, che in Italia ci sia ancora un retaggio medioevale dove pullulano goffi tentativi di mantenere "la Cultura" confinata solo in alcuni salottini e ambienti VIP, dove solo chi ha 100.000 euro da spendere non è uno sprovveduto o uno che fa la cose alla carlona... Ne parlerò con Massimo ma non escludo di rinunciare all'iniziativa a beneficio dei pochi detentori della cultura in Italia. Quando le leggi "funzionano" succede questo, si annientano iniziative culturali.6 punti
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Sono tanti gli estimatori dei mitici dollari Morgan in questa sezione...mi faceva dunque piacere condividere con voi questo interessante falso d'epoca del 1880, che ho reperito per caso, la passata domenica, al mercatino antiquario della mia città...pagata meno di un euro! Da notare in particolare l'argentatura posticcia ed il fatto che probabilmente all'epoca sia stata saggiata, cosiderati i profondi segni presenti sia al diritto che al rovescio..4 punti
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Un giorno come tanti, un giorno però con un certo sentore, uno dei tanti giorni dove la caccia non chiude mai.. Non ti cercai, non ti chiamai, non ti desiderai.. Ma il dolce cercar mi portò a te, o forse fosti tu a desiderar.. Un bel tondello per la tipologia, con ritratto di grande espressività, ed un rovescio con la classica iconografia, mancante però dell'esergo...e ribattuto... - NAPOLI - FERDINANDO III ( 1504 - 1516 ) Cavallo4 punti
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Siamo sempre alla solite... Cavilli su cavilli, montagne burocratiche, insomma si sta facendo di tutto per distruggere la passione... Cos'è la passione? Sentimento, partecipazione,trasporto,slancio,impeto,desiderio,amore... Ma forse basterebbe racchiuderla in una sola parola.. LAMONETA Una comunità piena di storie di uomini, non solo di tondelli, emozioni che ogni giorno vengono riversate su questo portale, racconti dove l'esprimersi diventa, comunicazione, espressione, identità... Una realtà importante, direi la più rilevante ad oggi per il mondo Numismatico... Dove trovare la forza per uscire anche dal quotidiano, storie di uomini che hanno avuto supporto nei momenti più drammatici della loro vita, si anche questo è Lamoneta... La concentrazione di un piccolo ecosistema che giornalmente vive e produce nozioni e sapere, donando a tutti anche esperienze di vita... Si il mio vuole essere anche un inno alle lodi, ma più di ogni cosa la consapevolezza di una realtà tangibile, dove la verità rappresenta l'abito del forum... Gli uomini che in anni di sacrificio passionale hanno sorretto e donato amore, siano perlomeno rispettati e trattati come tali.. Eros4 punti
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Mi sento di dover dire qualcosa mi dispiace ma devo, un qualcosa che va oltre la consegna delle copie alla Biblioteca di Firenze, dovute, non dovute ? Non sembra dagli ultimi riscontri, ma il problema non e' tanto quello, se dovuti, incuso Massimo avrebbe fatto comunque, tra l'altro spendendo penso di suo chi avrebbe pagato ? E stiamo parlando di circa 60 copie, quindi cifra non di poco conto, ma al limite si sarebbe fatto, anche se nel caso sarebbe stata giusta una colletta di condivisione. Ma ripeto non e' questo il problema , si sarebbe risolto in ogni caso, il problema forse non chiaro che qui non stiamo parlando di uno qualunque, Massimo e' Lamoneta, uno dei fondatori, un vice Amministratore, il responsabile dei cataloghi, e sapete che lavoro c'è stato in questa opera che tutti ci invidiano e ammirano, Massimo e' anche i Quaderni di Lamoneta e sapete quanto lavoro, quante notti passate a editare , correggere, riscrivere ha passato ? No, evidentemente no, il tutto in pieno volontariato con un suo lavoro impegnativo diverso, il tutto SENZA FINE DI LUCRO, come tutta Lamoneta e i suoi divulgatori . Quindi i Quaderni, opere di divulgazione totale, per tutti, fatte senza guadagnare un euro da parte di Lamoneta e da parte di altri, diversi divulgatori che lo fanno solo per passione. Su Lamoneta ci sono tanti utenti che fanno della Numismatica un lavoro, giusto sia così, altri fanno solo questo per passione, divulgazione, senza avere nulla in cambio e se anche qualcosa non fosse perfetto, chi e' perfetto oggi ? Nessuno, onore e merito a Massimo e a quello che fatto in questi 14 anni per tutti noi, a volte bisognerebbe sempre pensare all'interlocutore e incuso e' Lamoneta per me, per tutti, la migliore Lamoneta, scusate ma dovevo scrivere questo ....per rispetto di questi 14 anni di favolosa divulgazione volontaria lamonetiana sua ma anche di tanti altri comunque .... P.S. E non dimentichiamoci che Massimo e' stato Parma, i giovani, e scusate se e' poco ...4 punti
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Ciao domanda: perché si cerca sempre di complicare le cose semplici e consolidate? qualcuno ha veramente del tempo da perdere in stupidate. ( e da far perdere ) Silvio3 punti
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Io credo che si tratti della stessa moneta perché come è stato giustamente rilevato sarebbe impossibile riprodurre esattamente le stesse ossidazioni. Detto questo mi piacerebbe sapere chi è l'anziano e competente commerciante straniero che ne ha messo in dubbio l'autenticità, perché mi sembrano dubbi incomprensibili. Mi spiace rilevare che la provenienza alla collezione Moretti non è veritiera. Ho già informato Gallery51 dell'errore e spero che venga corretto presto.3 punti
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@Sirlad faremo di tutto, ma sempre nel rispetto della legge e delle nostre risorse. Comunque ho chiesto ad un collega amministratore di un forum di "scrittori" e mi ha risposto in questo modo: La fonte è un'azienda italiana che stampa on demand.3 punti
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Sabato 7 ottobre a Parma verrà inaugurata la mostra archeologica Alla scoperta della Cisa Romana. La Sella del Valoria. Nella mostra, che rimarrà aperta fino al 17 dicembre, sarà esposta una selezione dei reperti recuperati nelle campagne di scavo effettuate tra il 2012 e il 2015 alla Sella del Valoria. Si tratta di un pianoro naturale posto alla sommità del monte Valoria, negli Appennini Tosco-Emiliani, sul quale è stata individuata la via che almeno dal IV secolo a.C. univa Parma a Luni, sul mar Ligure. Gli archeologi che hanno scavato il sito e gli studiosi che poi hanno studiato i materiali rinvenuti hanno individuato un'area sacra dove i viandanti lasciavano le proprie offerte alla divinità del valico. La stipe votiva ha restituito, tra l'altro, 316 monete antiche, per gran parte d'età romana repubblicana. Si tratta di una scoperta eccezionale per tutta una serie di motivi esposti nel catalogo che accompagna la mostra, di circa 450 pagine, centinaia di immagini e diverse cartine fuori testo, che illustrano dettagliatamente le fasi dello scavo e i materiali rinvenuti. L'evento si inserisce nelle celebrazioni dei 2200 anni dalla fondazione di Parma Romana. Un saggio di quanto esposto in mostra è illustrato nel numero di settembre/ottobre del periodico Archeologia Viva.3 punti
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Ciao a tutti! Quando mia figlia prende un bel voto ci tengo a darle un pensierino, ho già cominciato a "traviarla", non con caramelle ma con monete. (Che perfido che sono!) Visto che a lei piace cavalcare, le avevo preso questa: Oggi mi sono arrivate queste: Da in alto a sinistra in senso orario: - Gran bretagna, Corona commemorativa del Giubileo d'argento della Regina Elisabetta II (1952-1977) - (Grandiosi 38,61 mm di diametro e più di 28 grammi) - Italia, 10 Lire 1950 - Pegaso - (per l'età che ha è ancora messo bene) - Norvegia, 1 Krone 1972 - Fjordpony - (purtroppo non in ottime condizioni) - Somalia, Moneta da 10 Scellini del 2000, Serie Oroscopo cinese, celebrativa del Cavallo - (Praticamente FDC) Piano piano gliele do tutte, la prima sarà la Regina, che lei ha scritto un bel compito di francese. =_=_=_=_=_=_=_=_=_=_=_=_=_=_= Comunque - parlando d'altro - si discute sempre su come e cosa collezionare: quello di concentrarsi sui cavalli, potrebbe essere davvero uno spunto per il futuro della numis-pargola. Servus Njk2 punti
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Io penso che, se c’è una cosa da non toccare, è proprio questa notazione delle date. Pensate anche ai libri di storia, ai ragazzi che nelle scuole medie partono dai Sumeri in poi. E’ vero che in certi casi può essere superfluo l’ante e il post, ma in quanti casi? Se scrivo che Mitridate VI del Ponto governò dal 111, chi legge dev’essere al corrente che le guerre mitridatiche avvennero prima di Cristo per decifrare la data. Se scrivo che il 111 è l’anno del rescritto di Traiano a Plinio il Giovane, legatus augusti di Bitinia e Ponto, non credo che tutti siano in grado di dedurre che siamo sempre nel Ponto, ma più di due secoli dopo. Piuttosto una cosa: in un testo si può evitare di ripetere la notazione nelle date successive alla prima in cui è stata messa. Naturalmente finchè si rimane nella stessa era.2 punti
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io quando faccio una cosa non mi chiedo se gli altri credano in me:la cosa la faccio e se devo proporla agli altri studio come fare affinché gli altri ne siano interessati fattivamente.Se si aspetta che gli altri ti diano l'ok per fare le cose non si arriva a fare mai nulla. nel 1994 quando iniziai a fare il venditore(non di monete)non mi chiesi cosa pensassero gli altri a riguardo del mio lavoro.Quando iniziai a lavorare nel 1994 la gente aveva pregiudizi negativi sui"rappresentanti".Ho fatto del mio lavoro una professione ed ho speso tutti i miei guadagni in Numismatica,ho diverse collezioni completate e questo solo perché io e solamente io ho creduto in me fottendomene del giudizio degli altri.Sono partito da un portafoglio di 0 clienti ed oggi effettuo spedizioni della merce che vendo in tutta Italia. Bisogna continuare a fare ciò che si stava facendo:a scrivere ed a pubblicare i Quaderni de Lamoneta,si invia una copia alle tre istituzioni citate sopra e si va avanti.Se si vuol vendere le monete a prezzi che le rendano giustizia e rispetto c'è bisogno che si legga di Numismatica e c'è bisogno che s'invoglino i collezionisti a leggere di Numismatica e ad appassionarsi a questo hobby Salutoni odjob2 punti
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pensate a un ricco collezionista arabo che si mette in bacheca una moneta a.c .oppure d.c., prima di farlo deve almeno convertirla2 punti
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Se posso darle un consiglio @Reficul, non rinunci a nessuna iniziativa puramente culturale-divulgativa di natura totalmente volontaristica, perchè farebbe solamente il gioco dei tanti pontificatori italici che, in realtà, sono mossi esclusivamente da loro tornaconti di natura economica.2 punti
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Mi piacerebbe sapere come scriverebbero che l’imperatore Cesare Augusto fu in carica dal 27 a. C. al 14 d. C.2 punti
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Genuini sono genuini, nessun problema. Sono presenti graffietti da pulitura, soprattutto nei campi, che sono stati un po' lisciati/abbassati.2 punti
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hairlines è un termine inglese che indica gli effetti delle rigature più o meno evidenti sulle monete lasciate da blande puliture e/o strofinamenti con tessuti vari In pratica, da questa parte dello schermo, questo che ti ho contrassegnato in rosso, sembra proprio dovuto a quell'effetto. I contatti con le monete sono nella norma, non influiscono sulla conservazione (purchè siano il prodotto della coniazione e non particolarmente deturpanti) ma nel caso solo sul valore economico finale. Nel tuo caso vedo solo qualche segnetto da contatto sul viso del Re, ma nulla di anomalo a riguardo.2 punti
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Sono d'accordo, se c'è un obbligo di legge bisogna rispettarlo ci mancherebbe. Sul dire invece che chi si imbarca in certe avventure sia uno sprovveduto o faccia le cose alla "carlona", sarei più cauto. Mi spiego meglio lo scopo di questi quaderni è puramente divulgativo, senza fini di lucro, è divulgazione allo stato puro. Per fare e pubblicare questi quaderni, immagino che molte persone abbiano lavorato duramente a puro titolo gratuito. E allora il dire che si è lavorato alla "carlona", suona un pò come una nota stonata. Ribadisco gli obblighi di legge ci sono e vanno rispettati, ma cerchiamo di avere anche un minimo di riconoscenza per chi fa divulgazione a puro titolo gratuito.2 punti
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Titolo Evento: Parma Romana: una mostra per festeggiare i 2200 anni dalla fondazione Categoria: Eventi culturali Data Evento: 07/10/2017 00:00 Sabato 7 ottobre a Parma verrà inaugurata la mostra archeologica Alla scoperta della Cisa Romana. La Sella del Valoria. Nella mostra, che rimarrà aperta fino al 17 dicembre, sarà esposta una selezione dei reperti recuperati nelle campagne di scavo effettuate tra il 2012 e il 2015 alla Sella del Valoria. Si tratta di un pianoro naturale posto alla sommità del monte Valoria, negli Appennini Tosco-Emiliani, sul quale è stata individuata la via che almeno dal IV secolo a.C. univa Parma a Luni, sul mar Ligure. Gli archeologi che hanno scavato il sito e gli studiosi che poi hanno studiato i materiali rinvenuti hanno individuato un'area sacra dove i viandanti lasciavano le proprie offerte alla divinità del valico. La stipe votiva ha restituito, tra l'altro, 316 monete antiche, per gran parte d'età romana repubblicana. Si tratta di una scoperta eccezionale per tutta una serie di motivi esposti nel catalogo che accompagna la mostra, di circa 450 pagine, centinaia di immagini e diverse cartine fuori testo, che illustrano dettagliatamente le fasi dello scavo e i materiali rinvenuti. L'evento si inserisce nelle celebrazioni dei 2200 anni dalla fondazione di Parma Romana. Un saggio di quanto esposto in mostra è illustrato nel numero di settembre/ottobre del periodico Archeologia Viva. Link al calendario: Parma Romana: una mostra per festeggiare i 2200 anni dalla fondazione1 punto
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Fabio si pentirà di aver dimostrato apprezzamento per le medaglie pavesi!! Grossa Medaglia su cui certamente ho bisogno di confrontarmi perché non ho le idee chiare. Diametro 145 mm. (si avete capito bene quasi 15 cm) Peso 750 gr. (si avete capito bene, spaghetti per 7/8) DRITTO San Bernardino da Feltre in veste da frate con aureola raggiante. EFFIGES:B:BERNARDINI:TOMIT:DE:FELTRO.STRICT:OBSERV:S.FRAN:PROT:P.P. RETRO: Spettacolare veduta di Pavia a grande rilievo, putti che sorreggono stemma di Pavia e altro che non conosco (chiedo aiuto agli araldici), REGIA:CIVITATES:PAPIAE Sulla base: G. S. F. Sulla data è difficile esprimersi. La mura sono quelle spagnole che dal 1560 restano fino a metà dell' '800. Bernardino nasce nel 1439 e muore a Pavia nel 1494. viene beatificato nel 1654. Quindi se pensiamo possa essere commemorativa di morte le scelte sono: 1694 (per me troppo bella per tale ipotesi), 1794 (per me data probabile), 1894 (per me troppo grezza per tale ipotesi) , ma sulla data è proprio nebbia. La scritta secondo me vuole dire: EFFIGE DEL BEATO BERNARDINO TOMITANO (cognome da civile) DA FELTRE STRETTAMENTE OSSERVANTE DI SAN FRANCESCO PROTETTORE DI P.P.(Pavia??) Ci sono di quesiti veramente pesanti!!1 punto
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Ciao, non penso che sia proprio cosi. Quello che è stato fatto alla moneta oggetto della discussione, siamo tutti d'accordo che non rientra nel restauro. Come accennava @massi75rn un restauro lo si fa per conservare le condizioni generali della moneta , evitando se in corso ci siano problematiche varie es. focolai di cancro, corrosioni profonde o quando una estesa zona di cuprite non permette la visione della moneta. Poi nessuno ha considerato che un collezionista , acquista una moneta con qualche problema e si affida ad un restauratore per la sua unica voglia di vederla per come LUI la preferisce. Fin qui , ognuno e padrone di farne uso della moneta acquistata. Passano anni ....il collezionista non c'è più o meglio cambia tipologia di monete e si vuole disfarsi delle monete da lui raccolte. Viene immessa sul mercato e noi tutti qui a contestare il lavoro fatto su quella moneta per motivi speculativi. Penso che la cosa non sia cosi semplice a volte . Qualche anno fa , un collezionista ha acquistato un medaglione di Commodo, gran bella patina naturale , peccato che delle forti corrosioni deturpavano parecchio. Mi contatta perché non si riteneva soddisfatto a verdere quel bel medaglione in quella maniera. Ho cercato di accontentarlo. Non ho effettuato interventi invasivi, solo eliminato qualche focolaio e chiuso, lasciando almassimo le condizioni per come e arrivata a noi dopo 2.000 anni. Magari qualcuno potrà criticare l'operato. Però lui è soddisfatto del lavoro. La foto del restauro e fatta da cellulare. A volte può essere necessario un intervento.1 punto
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per Halykiaai, il lavoro più recente è di Lorenzo Lazzarini. Ben fatto direi, è anche online "La monetazione e il sito di Halykiai (Alicie) città della Sicilia occidentale" skuby1 punto
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Mezzo soldo di III tipo di Carlo Emanuele II https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE2/41 punto
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Buongiorno @alidicera77, Si tratta di un tetradramma di Leontini, moneta greca della Sicilia del V sec. a.C. Questa particolare tipologia viene ben discussa e descritta nella discussione che ti riporto di seguito in link: https://www.lamoneta.it/topic/161817-tetradramma-leontini-boehringer-55/ Ti suggerirei, vista la presenza di non pochi esemplari dubbi (potenzialmente falsi) di questi tetradrammi, di postare anche l'altra faccia della moneta allegando, se ti è possibile, foto decisamente migliori in termine di risoluzione e di aggiungere se puoi peso e diametro della moneta, così che gli esperti della sezione possano darti qualche indicazione più precisa circa l'autenticità.1 punto
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Il listino De Falco n. 23 del dicembre 1953 Non ci sono le foto nei listini di quel periodo.1 punto
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Si @Sirladma se ci crediamo in 4 o 5 reficul, santone, tu, io dove andiamo io vorrei sentire la voce di Lamoneta ....su questo tema e' essenziale1 punto
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Io non la comprerei in quella conservazione, aspetta una occasione migliore @Sciox, vedrai che ti capiterà.1 punto
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Per quanto mi riguarda... RAVIOLI FOREVER!!! TWF P.S. Parmigiano abbondante, please!1 punto
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Essendo tre le date, 1726, 1728, 1736, e' il 1728, molto bello tra l'altro per questa tipologia1 punto
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Buongiorno. Sono in possesso di questo quattrino, a mio parere molto gradevole, con rilievi abbastanza alti vista la tipologia e con data, per esclusione 1928, ma è proprio sulla data che volevo confrontarmi con voi. Cosa ne pensate? Grazie!1 punto
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@eliodoro, non sono pigro è non ho tanto tempo da perdere! :-) E che ho non so quqante centinaia di monete dqa sistemare prima di loro. @cipa, a vederla così direi tetradracma di Alessandria (vedi L nel campo SX del retro), poi, se mi impegno un pò direi... Giusto? Per le altre, a sentimento (e riuscendo a leggere qualcosa): 2) Nerva Traiano 3) Antonino Pio 4) Antonino Pio 5) Come dicevo, Giuliano 'A Prostata, :-) Come sono andato nella prima puntata di Chi l'ha visto il Catorcio? Ciao. TWF1 punto
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Tante sono le realtà della nostra penisola, magari anche molto distanti da Bergamo, magari non tutti possono muoversi, ma il raccontare e inviare per mail la storia di un circolo, la situazione attuale, gli eventi fatti, le loro proposte non portano via molto tempo e saranno lette e pubblicate in attesa di un futuro incontro reale, anche solo questo atto di testimonianza varrebbe molto per voi e per la comunità Numismatica, forza il tempo c'è ancora...1 punto
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Ciao a tutti, Belle monetine, sarà che ho apprezzato questa tipologia "invecchiando", negli anni passati con il 1913 mi ero sbizzarrito, sia con varianti patinate che non... Il '13 è un po rompiscatole per le debolezze che si porta dietro, ma con un po di pazienza si trova bellino... Visto che viene dallo stesso commerciante posto anche uno dei miei esemplari, sia il modello "spik & span" che credo apprezzerà l'ottimo @El Chupacabra (a proposito, bello il tuo 8, con la patina quella bersaglio ed in quelle tonalità sono le mie preferite) sia il modello "zozzo che più zozzo non si può proprio come piace a me" Le foto sono state scattate dai rispettivi venditori1 punto
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Anche se non fossero dei falsi sarebbero davvero difficili da collezionare data la loro innata bruttezza. Sono una collezione di mostri...1 punto
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Buongiorno, noto con grande piacere che siete in prima pagina sul GDN on line, ottimo mi piace !1 punto
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Per chi volesse approfondire le conoscenze sulle emissioni monetali dei Mercenari italici in Sicilia, anche dal punto di vista dei rinvenimenti archeologici; segnalo l'interessante articolo scientifico della Prof.ssa Lavinia Sole, già docente di numismatica presso l'Ateneo di Palermo e allieva della Cutroni Tusa. http://www.academia.edu/17548805/L._Sole_Mercenari_italici_in_viaggio_verso_l_entroterra_della_Sicilia L'articolo affronta principalmente la monetazione di Mytistraton.1 punto
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Forse hai ragione,e' un messaggio in codice per gli juventini:la coppa dei campioni la vedete col binocolo...1 punto
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Io mi chiedo quale sia la differenza tra una moneta ritoccata così pesantemente e un falso. Io non noto differenze. Poi alla fine, vogliamo comprare la moneta o il lavoro di chi l'ha restaurata (rovinata)?1 punto
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Grazie per l'apprezzamento e per il tuo post ricco di spunti :) Mi ero imbattuto in queste tipologie, ma le poche fonti che avevo consultato non riportavano notizie approfondite per cui le avevo messe un attimo da parte. Credo che uno dei problemi della monetazione antica cinese sia stato quello di capire cosa era effettivamente utilizzato come moneta e cosa invece aveva una funzione devozionale. Per esempio in molti ritengono che le monete a forma di pesce e ponte non fossero monete, ma oggetti devozionali. La foto della moneta a forma di pesce l'hai già messa tu; questa invece è la moneta a forma di ponte: Molto interessanti anche i link che mi hai suggerito! Ti ringrazio. Sicuramente lo sarà anche il libro di Cesare :) Sono contento siano arrivati anche nuovi spunti, era quello che speravo.1 punto
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Yuan Jin dello stato di Chu Le monete a forma di vanga e di coltello non furono mai utilizzate nello stato di Chu. Insieme alle “ant nose money” circolò una moneta d’oro denominata Yuan Jin. Questa moneta era ottenuta dividendo una lamina d’oro in piccole parti sulle quali veniva inciso il carattere Yuan e il nome della città nella quale erano prodotte. Il termine Yuan indica probabilmente l’unità monetaria; viene infatti menzionato come tale nello Shujing, una raccolta di documenti relativa alla storia antica cinese. Sono stati rinvenuti Yuan Jin anche in altri materiali, ma è possibile che questi possano aver avuto uno scopo differenti, probabilmente da utilizzare nelle cerimonie funebri. Dai nomi di città incisi su queste lamine d’oro, è stato possibili avanzare l’ipotesi che gli Yuan siano stati utilizzati in un periodo compreso tra il 740 e il 242 a.C. Ex Stack’s Bower and Ponterio, The August 2012 Hong Kong auction, lotto 51002 Stato di Chu Yuan Jin (8.16 gms), Warring States Period (ca. 475-221 B.C.)1 punto
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Monete a forma di coltello Le monete a forma di coltello presentano minori difficoltà di inquadramento temporale e geografico rispetto alle monete a forma di vanga. Inoltre, è certo che imitassero veri coltelli e che furono utilizzate negli scambi commerciali. I coltelli dai quali prendono la forma erano denominati xue e non erano destinati all’uso nei combattimenti, ma alla raccolta del bambù e del legname: presentano un manico che termina con un anello e sono leggermente incurvati. Un coltello vero del periodo Zhou Le monete a forma di coltello possono essere raggruppate in 4 categorie: 1. Coltelli grandi: si tratta della categoria più problematica. Probabilmente, secondo Wang, queste monete vennero fuse negli stati orientali tra il 1079 a.C. e 1000 a.C. Quest’ipotesi è stata formulata sulla base del fatto che su alcune di queste monete è inciso nella legenda il nome dello stato di Qi. Anche se la data di fondazione dello stato di Qi è incerta, è stato possibile proporre approssimativamente questa datazione come periodo di emissione. Per le altre monete, che non presentano indicazioni sul luogo di emissione, non è possibile risalire allo stato di origine, ma è probabile che siano state fuse negli stati di Jimo, Anyang e Tan. 2. Moneta a forma di coltelli affilati: più piccole e leggere dei coltelli grandi, sono originarie della regione Hebei intorno al 430 a.C. Moneta coltello affilato 3. Monete a forma di coltello con marchio “Ming” : si tratta senz’altro della tipologia più numerosa e sono stati emessi negli stati di Hebei, Shandong e Shanxi, ma anche in Manciuria e Corea. Ne esistono di 3 tipologie che si differenziano in base alla forma e allo stile del carattere; tutti però presentano il carattere Ming sul dritto. Sul retro, invece, si possono trovare vari marchi seriali o nomi di luoghi. Moneta coltello con presumibilmente il carattere Ming 4. Monete a forma di piccoli coltelli: si tratta della tipologia più piccola e presentano un retro completamente liscio; ma nella legenda è sempre presente il nome del luogo di produzione. Furono prodotte in diverse regioni orientali tra cui Shanxi e Hebei. I coltelli piccoli della città di Lin furono certamente fusi sul finire della Dinastia Zhou, intorno al 300 a.C. Siccome Lin si trova in una regione periferica è presumibile ipotizzare che non siano originari di questa città, ma che provengano da altre più centrali e quindi prodotti antecedentemente al 300 a.C.1 punto
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Cowrie shells dello stato di Chu Nello stato di Chu furono utilizzate, nel Periodo delle primavere e degli autunni, particolari imitazioni di cowrie shells che ebbero funzione monetale, denominate “ant nose money”. Si tratta delle uniche imitazioni di cowrie shells con incisioni: ne esistono di almeno sei tipi, 5 dei quali presentano dei caratteri mentre soltanto in un tipo è riconoscibile il volto di un “totem”. Quest’ultima tipologia è denominata Guilian Qian o Ghost Face. Queste monete erano prodotte mediante fusione utilizzando stampi in bronzo accuratamente incisi. Tutti gli esemplari rinvenuti hanno una lunghezza prossima ai 18mm mentre il peso varia mediamente da 1,9 a 4,9 grammi. Questa variabilità nel peso potrebbe far supporre l’esistenza di nominali differenti, ma non esistono al momento sufficienti elementi per giungere a conclusioni certe. Guilian Qian o Ghost Face Cowrie shell dello stato di Chu con caratteri1 punto
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Cowrie shells I primi “oggetti” a circolare con valore monetale (ma non come moneta in senso stretto) furono le “cowrie shells” ovvero i gusci di un gasteropode marino. Le cowrie shells, denominate bei (), cominciarono a circolare intorno al 2000 a.C. e vennero utilizzate per centinaia di anni durante i regni delle dinastie Shang e Zhou. Le conchiglie rappresentarono un’ottima soluzione come riserva di valore per le piccole transazioni quotidiane in quanto soltanto i sovrani potevano permettersi di raccoglierle nei mari all’estremo sud del territorio cinese per poi metterle in circolazione. Inoltre una conchiglia naturale era impossibile da contraffarre. Tuttavia esistono imitazioni di cowrie shells, di periodi più tardi, in vari materiali, tra cui osso, pietra, ceramica, giada, argilla, ma anche argento, bronzo e bronzo dorato. Non è però possibile stabilire con certezza se anche queste imitazioni ebbero un uso monetale come le conchiglie naturali: è possibile ritenere però che le imitazioni in metallo (bronzo e argento) abbiano svolto questo ruolo, mentre le altre imitazioni abbiano avuto perlopiù un ruolo di oggetto votivo utilizzato nelle cerimonie funebri. Inoltre le cowrie shells, naturali e non, presentano talvolta uno o più fori probabilmente per essere inserite in corde per facilitarne il trasporto. 1700 a.C. – 771 a.C. circa Cowrie shell, guscio naturale. Imitazioni in osso e in argilla1 punto
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