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  1. Legio II Italica

    Legio II Italica

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/05/17 in tutte le aree

  1. Non si trova Oro a Roma inteso come minerale grezzo , se non forse in ppm (parti per milione) nel substrato di rocce vulcaniche o al massimo in microgrammi per quintale o tonnellata di roccia , mentre ne e’ stato rinvenuto sotto forma di lingotti , ma sarebbe comunque Oro raffinato quindi semi lavorato ; Roma e’ stata pero’ la Citta’ antica a possederne in grandi quantita’ rispetto alle altre metropoli del mondo antico romano , sotto forma di monete , di arredamenti vari , di gioielli e di statue . Di tutta questa antica ricchezza quello che nei secoli e’ stato rinvenuto , come detto , e’ stato principalmente sotto forma di monete e di gioielli , questo per ovvi motivi dovuti alla facilita’ di tesaurizzazione , mentre gli oggetti piu’ grandi , arredi vari e statue , furono preda di saccheggi e di succesive fusioni del prezioso metallo per meglio trasportarlo , provocando in tal modo una perdita enorme a livello artistico . Uno dei tesori aurei monetali piu’ cospicui rinvenuto a Roma , nel Foro , risale al 17 Dicembre del 1899 , questo tesoro fu rinvenuto in un canale di scolo posto in un angolo della Casa delle Vestali e conteneva 397 aurei tardo imperiali dal peso complessivo di quasi 1.800 grammi conservati in quello che ne rimaneva di una borsa o involucro di pelle . Questi 397 aurei comprendevano Imperatori da Costanzo II a Leone I , di cui 300 esemplari di Antemio , tra questi 397 aurei il piu’ raro in assoluto appartiene a Elia Marcia Eufemia , moglie di Antemio e figlia di Marciano . Molto probabilmente questa ingente somma di denaro fu gettata in questo canale di scolo , oppure vi fu trasportato da altro luogo a monte dalle acque fluenti dello scolo , prima o durante uno dei saccheggi di Roma successivi ad Alarico , poiche’ quasi tutti gli Imperatori coniati sono postumi al 410 . La Casa delle Vestali dove venne trovato era stata chiusa e abbandonata dal Collegio sacerdotale nel 393 a seguito del decreto di chiusura dei templi pagani di Teodosio e il proprietario delle monete forse penso’ bene che nessuno sarebbe andato a cercarlo in un edificio abbandonato e in rovina , ed aveva ragione , pero’ e’ anche vero che lui sicuramente venne ucciso o venne fatto prigioniero e portato via in schiavitu’ senza mai piu’ tornare a Roma , lasciando cosi’ il suo tesoro in eredita’ a noi moderni . La tesaurizzazione di sacchetti in pelle contenenti monete , lasciati in canali di scolo delle acque , non e’ una novita’ per i rinvenimenti a Roma , infatti recentemente monete in bronzo per un totale di 600 pezzi sono state trovate tra Settembre ed Ottobre del 2013 al Circo Massimo , questa notizia è stata resa pubblica presso l’American Academy in un convegno chiamato “New Discoveries at Circus Maximus”. Infatti come dice il titolo del convegno americano il luogo del ritrovamento è avvenuto presso il Circo Massimo , le monete sono tutte in bronzo per un totale di oltre 600 pezzi databili tra il IV ed il V secolo dopo Cristo . Quello che lascia perplessi è che tanti oggetti , oltre alle monete , sono stati ritrovati proprio all’ interno di canalette per lo scarico dell’acqua o in pozzi ; chissa’ quale era il motivo che spingeva a nascondere piccoli tesori in canali dell’ acqua anziche’ magari sotto terra , forse l’ acqua come “simbolo o fonte di vita” auspicava ai proprietari dei tesori a lei affidati , di avere salva la vita nei momenti di estremo pericolo . La notizia del ritrovamento al Circo Massimo apparsa all’ epoca , ma senza foto delle monete in questo link : http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CULTURA/circo_massimo_roma_scavi_tesoro_monete/notizie/551305.shtml Ruderi della Casa delle Vestali nel riquadro rosso
    8 punti
  2. Mi sento di dover dire qualcosa mi dispiace ma devo, un qualcosa che va oltre la consegna delle copie alla Biblioteca di Firenze, dovute, non dovute ? Non sembra dagli ultimi riscontri, ma il problema non e' tanto quello, se dovuti, incuso Massimo avrebbe fatto comunque, tra l'altro spendendo penso di suo chi avrebbe pagato ? E stiamo parlando di circa 60 copie, quindi cifra non di poco conto, ma al limite si sarebbe fatto, anche se nel caso sarebbe stata giusta una colletta di condivisione. Ma ripeto non e' questo il problema , si sarebbe risolto in ogni caso, il problema forse non chiaro che qui non stiamo parlando di uno qualunque, Massimo e' Lamoneta, uno dei fondatori, un vice Amministratore, il responsabile dei cataloghi, e sapete che lavoro c'è stato in questa opera che tutti ci invidiano e ammirano, Massimo e' anche i Quaderni di Lamoneta e sapete quanto lavoro, quante notti passate a editare , correggere, riscrivere ha passato ? No, evidentemente no, il tutto in pieno volontariato con un suo lavoro impegnativo diverso, il tutto SENZA FINE DI LUCRO, come tutta Lamoneta e i suoi divulgatori . Quindi i Quaderni, opere di divulgazione totale, per tutti, fatte senza guadagnare un euro da parte di Lamoneta e da parte di altri, diversi divulgatori che lo fanno solo per passione. Su Lamoneta ci sono tanti utenti che fanno della Numismatica un lavoro, giusto sia così, altri fanno solo questo per passione, divulgazione, senza avere nulla in cambio e se anche qualcosa non fosse perfetto, chi e' perfetto oggi ? Nessuno, onore e merito a Massimo e a quello che fatto in questi 14 anni per tutti noi, a volte bisognerebbe sempre pensare all'interlocutore e incuso e' Lamoneta per me, per tutti, la migliore Lamoneta, scusate ma dovevo scrivere questo ....per rispetto di questi 14 anni di favolosa divulgazione volontaria lamonetiana sua ma anche di tanti altri comunque .... P.S. E non dimentichiamoci che Massimo e' stato Parma, i giovani, e scusate se e' poco ...
    5 punti
  3. Incredibile come @Legio II Italica riesca ad alimentare continuativamente la nostra passione con continue informazioni storiche e numismatiche: finirà per creare una dipendenza! A proposito dei questo fantastico gruppo di solidi aurei, mi sono ricordato che presso l'Atrium Vestae sia stato ritrovato a fine '800 (dagli illustri Lanciani e De Rossi) un tesoro di monete anglosassoni dell'VIII-X secolo (in argento, come la gran parte della monetazione anglosassone dell'epoca), che doveva essere stato occultato in una borsa insieme ad un solido aureo bizantino di Teofilo, a testimonianza della circolazione anche di nominali aurei, seppur con carattere più eccezionale. A differenza del ritrovamento precedente, che credo sia stato fatto in uno strato coevo al tardo impero, questo tesoro fu occultato probabilmente in un edificio medioevale, costruito sfruttando in parte le murature dell'Atrium Vestae, ma ad una stratigrafia più recente (1,5-2 m al di sopra di quella imperiale) Poi, vista la natura deperibile e quotidiana del loro contenitore (borsa probabilmente contenuta in una ciotola ) doveva essere stato fatto in gran fretta e pensando, anche in questo caso, di poter tornare a breve a recuperarlo. Esiste una bellissima pubblicazione in proposito, fruibile liberamente al link: http://www.bv.ipzs.it/bv-pdf/007/MOD-BP-14-101-561_2232_1.pdf Molto suggestiva anche perchè descrive le circostanze del ritrovamento e riporta un catalogo a colori delle monete ritrovate (anche del solitario solido)
    4 punti
  4. Sono d'accordo, se c'è un obbligo di legge bisogna rispettarlo ci mancherebbe. Sul dire invece che chi si imbarca in certe avventure sia uno sprovveduto o faccia le cose alla "carlona", sarei più cauto. Mi spiego meglio lo scopo di questi quaderni è puramente divulgativo, senza fini di lucro, è divulgazione allo stato puro. Per fare e pubblicare questi quaderni, immagino che molte persone abbiano lavorato duramente a puro titolo gratuito. E allora il dire che si è lavorato alla "carlona", suona un pò come una nota stonata. Ribadisco gli obblighi di legge ci sono e vanno rispettati, ma cerchiamo di avere anche un minimo di riconoscenza per chi fa divulgazione a puro titolo gratuito.
    4 punti
  5. Come indicato sulla perizia, lo trovi catalogato sull'Attardi (Varianti ed errori nelle monete della Repubblica Italiana) come "difetto J19g" a pag. 296 che riporta: D/Leggenda: senza "REPV" in "REPVUBBLICA"; R/Senza l'1 della data: 964. A pag. 358 (sempre dell'Attardi) vi è una foto di questa moneta: anche in essa la "R" del segno di zecca è parzialmente visibile, così come "REPV" di "REPVBBLICA" (anche se meno leggibile della tua). Viene riportata la rarità (R) e la valutazione: BB=30; SPL=62,50; FDC=125. Tuttavia - parere personalissimo - io non spenderei dei soldi per questo tipo di difetti che, come vedi, sono estremamente variabili e per di più dovuti a conii stanchi. Altro discorso per conii difettosi che creano "fantasmi", mancanze assolute o pareidolie (ad es.: l'uno rovesciato nella data del 5 Lire del 1969).
    3 punti
  6. E' dura Giovanni stabilire se si tratta della stessa moneta o meno anche in considerazione del fatto che, dalla foto pubblicata sull' Hirmer e quella di gallery sono passati alcuni decenni e di conseguenza le ossidazioni si sono potute accentuare falsandone la visione. Personalmente non saprei dare una risposta certa, la cosa che mi sembra un pò diversa nelle due monete, sono le lettere " STRA " soprattutto la " RO " ma può anche darsi che sia un effetto ottico dovuto ad esposizione fotografica, in ogni caso ribadisco quello che ho detto nel mio post precedente ci vorrebbe una visione dal vivo soprattutto dei bordi per avere certezze e condivido quando detto da @skubydu che i pedigree sono importanti ma credo che non sempre assicurano l' autenticità e spesso bisogna fidarsi delle proprie conoscenze, competenze ed intuito
    2 punti
  7. Conservala @Sciox, è un bel pezzo di storia.
    2 punti
  8. Buongiorno, noto con grande piacere che siete in prima pagina sul GDN on line, ottimo mi piace !
    2 punti
  9. Anche a me sembra q.FDC. E' una tipologia che non mi entusiasma (al contrario della Quadriga briosa), ma quando è in queste conservazioni, non si può non apprezzarla... complimenti: ottimo acquisto, l'avrei fatto anch'io. Ti posto una del 1908 chiusa FDC per confronto.
    2 punti
  10. Il sesterzio origine di questa discussione di @vickydog e ritirato dall'asta Naumann 56 è tornato in vendita nuovamente da Naumann ora con una giustificazione ridicola e un chiaro tentativo di sdoganare un falso certo e conclamato: https://www.biddr.ch/auctions/numismatiknaumann/browse?a=195&l=181125 La cosa è quantomeno vergognosa a mio modo di vedere. Ricordo che non esistono questi conii su altri sesterzi autentici di Caligola e la loro opinione che questa moneta sia coniata anche se fosse in ultima analisi confermabile (lo dubito fortemente, dove sono i segni di coniatura? Forse che scambiano per segni di coniatura la ripresa a bulino e l'abbassamento dei fondi??) vorrebbe dire che ignorano dell'esistenza di falsi coniati? Se una moneta è coniata è automaticamente autentica? Direi che smetterò da ora in poi di osservare le aste di questa casa d'asta e preoccuparmi di segnalargli dei falsi. Mi sono intanto già cancellato dalla loro newsletter.
    2 punti
  11. E si caro Babelone, passi la mano al probabile acquirente. Più o meno, come Pilato. Anche io condivido che una visione dal vivo, potrebbe dare spunti che con le foto ci trasportano in altre direzioni. Ho attentamente scrutato le foto che disponiamo e rilevo qualche "anomalia" tra la foto recente (51 Gallery) e la foto che è pubblicata sull'Hirmer. Di contro mi ritrovo con le lievi ossidazioni da solfuro d'argento, perfettamente in tutti i punti che si riscontrano sull'Hirmer. Compresi i bordi. E allora .......... Può aver ragione il commerciante in pensione che menziona aemilianus 253 ? O sono effetti ottici da riproduzione di immagini? Più tardi posterò i punti che mi "incuriosiscono ".
    2 punti
  12. http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=15254
    2 punti
  13. Buongiorno @palpi62,no in mostra non e' presente la lastra di S.Cumiano,viene pero' citata nel testo del catalogo nella sezione sulla scultura longobarda. Permettetemi un aneddoto,molti anni fa visitai Bobbio con mia moglie e lei,completamente a digiuno di arte longobarda,trovandosi faccia a faccia con la suddetta lapide esclamo' stupefatta "sembra che respiri",tanta e' la potenza di questa opera d'arte.
    2 punti
  14. Ciao @Jacopo92, se è un 10 tornesi di Francesco II è zecca Napoli. Per le monete della zecca di Roma troviamo l'obliquo in direzione opposta, cioè che parte dall' alto a sinistra e scende verso destra. Spero di essere stato chiaro. Saluti Angelo
    2 punti
  15. eccomi!!!! sono stato alla mostra domenica... parto dal catalogo, lo sto leggendo, in ogni caso mi sembra molto ben fatto, corposo, con belle foto e ad un prezzo accettabile... (39 euro alla mostra) la mostra è molto piacevole, con pezzi di grandissimo pregio, forse "poco" numericamente, perché poco è ciò che abbiamo... appunti che posso fare: 1 - le teche delle monete sono davvero alte... se guardi la moneta da sopra, è lontana...se la guardi di lato, la vedi poco.. insomma ...le monete risultano poco godibili.... ultimamente in Polonia ho visto delle soluzioni "a libro" con pannelli trasparenti per vedere fronte e retro a distanza zero.... su questo non ci siamo 2 - lo spazio espositivo è limitato, ma forse si poteva fare qualcosa di meglio a livello di cartellonistica ... 3 - la pubblicizzazione dell'evento è nulla.....nessuno delle persone che conosco "extra numismatica" sapeva della cosa....scusate ma è assurdo.... insomma, per me è stato molto bello perchè ho apprezzato "i pezzi in sé" ... ma chi ama l'arte non sapendo molto dei longobardi esce senza aver "sentito l'emozione" ... purtroppo, anche quello serve ... diciamo "l'effetto wow" ...che permette a una mostra così di fare incassi 10 volte superiori...la qual cosa non guasterebbe a prescindere dalla bontà dei pezzi... mi spiego... un buon piatto ben presentato è meglio del medesimo cibo presentato male no?
    2 punti
  16. Anche se statisticamente hai ragione, direi almeno al 95%, mi chiedo se la sicurezza che dimostri ha altre origini oltre la statistica, perchè vedere nel fondo di quel carattere una L o una T è una bella impresa. Chi colleziona queste monetine si aggrappa anche a quel misero 5% di possibilità, o anche meno, che la propria moneta sia una "cosa speciale", una "rarità", un "dì di festa" anche se poi sarà come "II sabato del villaggio". Io credo che questa speranza sia la molla che fa scattare la voglia di collezionare le monete altrimenti faremmo altre cose certamente più produttive. Quindi, con tutti i "forse" e i condizionali del caso, mi piace segnalare quella possibilità anche se remota, forse qualcuno non la ricordava o non la conosceva, forse qualcun altro si metterà alla ricerca fra i propri doppioni quasi illeggibili se ci fosse una petachina con quelle caratteristiche ...ovviamente non la troverà ma avrà imparato una cosa in più e avrà passato qualche minuto emozionante.
    2 punti
  17. Così mi hanno replicato dopo aver segnalato che l'editore è straniero. A successiva mail in cui chiedevo comunque indirizzo di dove spedire mai hanno risposto. Su numismaticamente non sono informato @reficul ? I Quaderni sono in dirittura di arrivo. Purtroppo nuovi e pressanti impegni lavorativi mi tengono lontano dal forum Tu quoque numa fili mi? Che la richiesta sia legittima ok. Accettiamo però il fatto che viviamo in un mondo che non è piú quello dell'ottocento e che magari oggi esistono strumenti piú adeguati oltre ad una certa esplosione del numero di libri o libelli pubblicati.
    2 punti
  18. Ciao Mimmo, Come ti hanno giustamente osservato sopra, dalle foto, non si può mai stabilire effettivamente il giudizio di conservazione. Quello che viene dato è un parere. Io suggerisco sempre di sviluppare un proprio gusto personale, un proprio occhio critico così da saper valutare da se una moneta (nei limiti di quello che si può comprendere da una fotografia). L'acquisto dei libri è indubbiamente una ottima mossa da parte tua, ma per acquisire un po di dimestichezza ci vorrà qualche tempo, ma hai fatto benissimo a porre una domanda simile, cosicchè puoi avere più opinioni, e nella moltitudine dei consiglieri c'è la riuscita, diceva un antico proverbio. Avrai capito che la monetazione Borbonica ha una caratteristica peculiare: i difetti di conio. Quali possono essere questi difetti di coniazione? Ce ne sono diversi, che poi variano anche nel corso delle epoche a seconda del ciclo produttivo. Per questa tipologia, le più ricorrenti, semplificando al massimo, sono: - debolezze di conio. Durante la coniazione, il conio (volgarmente sarebbe lo stampo con cui viene riprodotto il disegno della moneta sul tondello ancora vergine) non si "riempie" in tutto il suo rilievo (cioè, questo stampo, per generare i rilievi che vediamo sulla moneta, sarà uno stampo in incuso, quindi "al contrario) generandone alcuni dettagli che si vedeno più basso degli altri. - mancanze di metallo, cioè quando la moneta presenta delle parti mancanti di metallo. - esuberi di metallo, quando nel disegno della moneta compare un rilievo che non dovrebbe esserci. Scritta così è veramente strana come cosa, ma per ora concentrati solo nel ricordare questo dettaglio, vedrai che non sarà difficile capire a cosa si riferisce e perchè. Cerco di non darti troppe informazioni per non confonderti le idee. - decentrature. In pratica quando la moneta non ha un bordo ben centrato, ma questo appare più pronunciato da una parte e meno dall'altra. - graffi di conio. E' il difetto più "invalidante" secondo me. In pratica, ti capiterà sovente di vedere monete che presentano i dettagli come se fossero graffiati. Tutte queste problematiche rendeno ciascuna moneta "unica"... nel senso che difficilmente troverai lo stesso "risultato tecnico" per la stessa tipologia monetale, dello stesso anno, con gli stessi identici difetti di coniazione. E qui scatta, se vogliamo, il "divertimento". Nel senso, che puoi divertirti nel cercare la moneta più "perfetta" per te, con meno difetti possibili. Sicuramente troverai un pezzo che ti piace per alcuni aspetti, ma meno per altri. Cosa farai? lo prenderai lo stesso, come tipologia, oppure aspetterai per trovarne uno migliore? magari con più rilievi possibili ben impressi? O con una bella patina? Ovviamente, non è difficile immaginare che più "perfetta" la cercherai, più difficile sarà trovarla (anche per un anno comunissimo!), e maggiore sarà il suo costo (di nuovo, anche per un anno comunissimo). Facendo un esempio pratico di questo pezzo che hai messo in discussione, si possono vedere alcune problematiche tecniche che ti ho evidenziato in rosso: - debolezza di conio (cioè sembrano apparire più "bassi") nella parte alta destra del bordo dello stemma, dei tre gigli piccoli e di una palla nel quarto dei medici, e delle torri nel quarto del portogallo. Sempre nel quarto del portogallo, noterai che la parte più interna presenta dei puntini. Questa è una variante, se controlli altre piastre capirai subito la differenza cui alludo. Per il resto sembra avere una bella centratura, ma, sinceramente, una patina che a me veramente non piace per nulla. Anche la moneta, nel complesso, impazzire proprio non mi fa...
    2 punti
  19. Segnalo che domenica 3 dicembre 2017 dalle ore 10:00 alle 18:00 si terrà presso l'Hotel Michelangelo (piazza Luigi di Savoia 6, Milano, di fronte alla Stazione Centrale) il Crippa Numismatica Workshop, un evento organizzato dalla Crippa Numismatica in collaborazione con Società Numismatica Italiana, Numismatici Italiani Professionisti, Centro Culturale Numismatico Milanese, Quelli del Cordusio. Una giornata organizzata esclusivamente a fini culturali, dedicata alla Numismatica, agli studiosi, ai collezionisti e appassionati. Conferenze numismatiche Nuove pubblicazioni Presentazione nuove iniziative Premi letterari http://www.crippanumismatica.com/workshop Buona serata, Antonio
    1 punto
  20. Fabio si pentirà di aver dimostrato apprezzamento per le medaglie pavesi!! Grossa Medaglia su cui certamente ho bisogno di confrontarmi perché non ho le idee chiare. Diametro 145 mm. (si avete capito bene quasi 15 cm) Peso 750 gr. (si avete capito bene, spaghetti per 7/8) DRITTO San Bernardino da Feltre in veste da frate con aureola raggiante. EFFIGES:B:BERNARDINI:TOMIT:DE:FELTRO.STRICT:OBSERV:S.FRAN:PROT:P.P. RETRO: Spettacolare veduta di Pavia a grande rilievo, putti che sorreggono stemma di Pavia e altro che non conosco (chiedo aiuto agli araldici), REGIA:CIVITATES:PAPIAE Sulla base: G. S. F. Sulla data è difficile esprimersi. La mura sono quelle spagnole che dal 1560 restano fino a metà dell' '800. Bernardino nasce nel 1439 e muore a Pavia nel 1494. viene beatificato nel 1654. Quindi se pensiamo possa essere commemorativa di morte le scelte sono: 1694 (per me troppo bella per tale ipotesi), 1794 (per me data probabile), 1894 (per me troppo grezza per tale ipotesi) , ma sulla data è proprio nebbia. La scritta secondo me vuole dire: EFFIGE DEL BEATO BERNARDINO TOMITANO (cognome da civile) DA FELTRE STRETTAMENTE OSSERVANTE DI SAN FRANCESCO PROTETTORE DI P.P.(Pavia??) Ci sono di quesiti veramente pesanti!!
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  21. Due monete con la mappa dell'India, quella da 2 rupie è già stata postata qui: Le mie: 2 rupie del 2003 e 50 paise del 1994
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  22. Oggi,complice il fatto che mi trovassi a Pavia,ho fatto un'incursione al book shop della mostra in castello,sperando di trovare qualche titolo nuovo sugli scaffali,e "purtroppo" e' andata proprio cosi':
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  23. OHhh con queste foto si ragiona Già...l'otto avrebbe l'asse lungo dell'occhiello in orizzontale mentre in questo occhiello l'asse lungo è in verticale....per me è un 1779 senza stella... se vai qui al link e confronti le date 1778 e il 1779 si nota.... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MT/4 sentiamo comunque altri pareri... monetina r2 peccato per quel "mozzico"
    1 punto
  24. Ciao a tutti, Belle monetine, sarà che ho apprezzato questa tipologia "invecchiando", negli anni passati con il 1913 mi ero sbizzarrito, sia con varianti patinate che non... Il '13 è un po rompiscatole per le debolezze che si porta dietro, ma con un po di pazienza si trova bellino... Visto che viene dallo stesso commerciante posto anche uno dei miei esemplari, sia il modello "spik & span" che credo apprezzerà l'ottimo @El Chupacabra (a proposito, bello il tuo 8, con la patina quella bersaglio ed in quelle tonalità sono le mie preferite) sia il modello "zozzo che più zozzo non si può proprio come piace a me" Le foto sono state scattate dai rispettivi venditori
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  25. La mia personale opinione è che si tratta della stessa moneta . Impossibile riprodurre ossidazioni con solfuri , negli stessi spazi. Con molta probabilità saranno stati integrati alcuni punti ( becco dell'Aquila) e nel piumaggio del collo sarà stato aggiunto un un codolino di pasta d'argento che mi ha fatto sospettare. Peccato che il libro Hirmer , non ci da il peso.
    1 punto
  26. Ciao @4ndr€85 Con ste foto è durissima....ma..... ingrandendo le foto non vedo la stellina sotto lo stemma che solitamente (non sempre) si trova sulle monete del 79 quindi potrebbe essere un 78, però allo stesso tempo ingrandendo la moneta e guardando ciò che resta della data, l'occhiello mi sembra ( mi sembra esagerando perché è più una sensazione che un vedere ) più simile all'occhiello del 9 che ha quello dell'8...quindi siamo da punto a capo...posta foto migliori...ritagliale che vengono più grandi...
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  27. Teoricamente possono essere richiesti per la consultazione. Poi, chiunque abbia un po' di esperienza in quella bolgia della biblioteca nazionale di Roma sa che tra teoria e pratica la distanza è grande. Spero che a Firenze la situazione sia migliore.
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  28. Io la ratio la capisco e la condivido anche ma....questi libri che vengono chiesti perché vengano preservati, che fine fanno ? Possono essere consultati, richiesti, scannerizzati o....li si accantona e basta ? Perché nel primo caso mi va bene l'imposizione, nel secondo.....avrei qualcosa da ridire. Grazie
    1 punto
  29. Ciao @volituripsetibiphoebus, grazie per la tua importante e graditissima risposta , cerco solo con l' aiuto di tutti voi di rendere interessante la Sezione e nel tuo caso specifico ci sei riuscito alla grande , splendido l' articolo anzi , vista la mole , il libro da te allegato , peccato solo che sia in massima parte in Inglese il che rende non facile per tutti la completa traduzione , facile invece per le splendide monete descritte . Chiamo in aiuto @Theodor Mommsen, per la sua grande competenza in materia affinche' ci illustri con parole sue la storia e le circostanze di questa seconda scoperta monetale presso la Casa delle Vestali , strana circostanza che a distanza di secoli una persona abbia sotterrato un secondo tesoro praticamente nello stesso luogo del primo , forse una reminiscenza pagana del sacro fuoco di Vesta ? In questo luogo infatti venivano affidati alle Vestali importanti e preziosi documenti , tipo i testamenti , come ad esempio fece Giulio Cesare e se ricordo bene anche Augusto .
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  30. Ciao, è una moneta da 5 pya del 1966 in alluminio di Burma (Myanmar) https://www.zeno.ru/showphoto.php?photo=74280
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  31. @nikita_, propongo di eleggerti "falsario ufficiale" del forum ....
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  32. Anch'io concordo con voi , io non ho interesse per queste tipologie di monete. Cmq l ho presa solo x curiosità e poi il prezzo non era alto. Grazie x l esaustiva spiegazione.
    1 punto
  33. Anche se l'avevo già catalogata, grazie mille per le ottime foto!!
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  34. Per puro caso mi accorgo ora che questo è il 300° post di questa discussione. Segnalo quindi, soprattutto per chi ci legge da fuori, che è stata pubblicata la versione in inglese del lavoro nella biblioteca del nostro forum (grazie ad @incuso ): For non-italian readers: I'm happy to inform you that the english version of my paper has just been published in the forum's e-library, see the link below:
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  35. Per chi volesse approfondire le conoscenze sulle emissioni monetali dei Mercenari italici in Sicilia, anche dal punto di vista dei rinvenimenti archeologici; segnalo l'interessante articolo scientifico della Prof.ssa Lavinia Sole, già docente di numismatica presso l'Ateneo di Palermo e allieva della Cutroni Tusa. http://www.academia.edu/17548805/L._Sole_Mercenari_italici_in_viaggio_verso_l_entroterra_della_Sicilia L'articolo affronta principalmente la monetazione di Mytistraton.
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  36. Ciao, una curiosità secondo me, oltretutto su questa tipologia l'evanescenza al bordo è quasi la regola, a volte più marcata come in questo caso, altre meno. A me sembra di intravedere comunque l'1, stessa storia per il segno di zecca, più evidente. Trattasi comunque di un difetto e non di una variante come scritto (senza offesa per il perito che l'ha chiusa). Questo infatti è un problema di conio stanco su un metallo ostico. Poi aspetta altri pareri ovviamente!
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  37. Trovato su acsearch.info! CRISPUS (1/04/317-09/326) Flavius Julius Crispus César(317-326) Centenionalis ou nummus N° v27_0423 Date : 321 Nom de l'atelier : Lyon Métal : cuivre Diamètre : 20,5mm Axe des coins : 6h. Poids : 3,42g. Etat de conservation : FDC Prix de départ : 100 € Estimation : 150 € Prix réalisé : 210 € Nombres d'offres : 7 Offre maximum : 255 € Commentaires sur l'état de conservation : Exemplaire sur un petit flan bien centré. Beau portrait inhabituel de Crispus avec une usure de surface. Revers de style fin, servi par une jolie patine marron clair. N° dans les ouvrages de référence : B.102 pl. VI ( 52 ex.) - RIC.133 - C.6 Pedigree : Cet exemplaire provient de la vente Classical Numismatic Group (CNG) 60, 22 mai 2002, n° 1905. Titulature avers : CRISPVS - NOB CAES. Description avers : Buste lauré et cuirassé de Crispus à droite, avec pan de paludamentum, vu de trois quarts en avant (B*01). Traduction avers : “Crispus Nobilissimus Cوsar”, (Crispus très noble césar). Titulature revers : BEATA TRANQVILLITAS/ V.O/ TIS/ XX/ C|R// PLG. Description revers : Autel sur la face antérieure duquel on lit VO/ TIS/ XX en trois lignes ; sur l’autel, un globe divisé en quatre parties ; au-dessus, trois étoiles. Traduction revers : “Beata Tranquillitas/ Votis vicennalibus”, (L’heureuse Tranquillité/ Vœux pour le vingtième année de règne). Commentaire à propos de cet exemplaire : Rubans convergents : rubans descendant verticalement le long de la nuque (type 3). Cuirasse lisse pointée. Epaulière cloutée. Ptéryges fines. Au revers, les lettres dans le champ C|R pourraient être les initiales de “Claritas Reipublicو” pour l’éclat de la République. Pour le droit, notre exemplaire est très proche de l’exemplaire de l’Ashmolean Museum d’Oxford, Bastien n° 102b, pl. VII. Début de cassure de coin perceptible au revers dans la légende au niveau de TRAN de “Tranquillitas”. Nous n’avons pas relevé de liaison de coin pertinente. Commentaires : La septième émission, la première pour “Beata Tranquillitas” est importante. Le Docteur Bastien avait recensé 230 nummi en 1982 avec de nombreux bustes avec attributs. De nombreux inédits des Supplément I en 1989 et Supplément II sont venus compléter cette liste, non encore exhaustive. Le revers est lié au quinzième anniversaire de règne qui a débuté le 25 juillet 320 (quindecennalia). Le revers avec l’autel, le globe et les trois étoiles surmontant ce dernier présente un caractère cosmique. Il rappelle aussi la place de Constantin Ier dans l’Empire comme le principal auguste. Licinius Ier et son fils ne sont plus associés à ce monnayage à Lyon. Nous avons 178 nummi pour les bustes courants (A*) (A*2) et (B*). Pour le buste (B*), nous avons des pièces principalement pour Constantin Ier (71 ex.), Crispus (52 ex.) et Constantin II césar (1 ex.). Pour notre type, nous avons seulement un type de césure au droit. Historique : Crispus est le fils de Constantin et de Minervine. Né vers 300, il fut nommé césar en 317 avec Constantin II et Licinius II. Il fut accusé par sa belle-mère d'avoir voulu abuser d'elle, à tort ou à raison. Constantin, devant ces accusations, fit mettre son fils aîné à mort au début 326.
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  38. Buonasera, vi mostro una piastra di Francesco ii, gradirei i vostri pareri,grazie.
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  39. Le monete russe a 0,50 non si trovano certo facilmente! ottima pescata. Anche il 2 1/2 lussemburghese...
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  40. E intanto i miei post sono 11.002 (azz..., ma tu ne hai più di me! ) petronius P.S.: immagine salvata nel mio archivio, grazie
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  41. ____ Al momento mi trovo questa
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  42. Mi piace molto!! Qualcosa in piu' che SPL, buona qualita' di conio, manca un pochino di centratura, suplerlativo il cartellino scritto con la stilografica Stasera te la classifico in dettaglio col Chimienti e il Cassanelli.
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  43. Pure io tempo fa la pensavo come Cippal, ma poi i miei studi e le mie ricerche mi hanno portato a girare moltissimi siti archeologici siciliani, da quelli più noti ai centri più sperduti dell'entroterra che quasi nessuno conosce. La conclusione che ne consegue è semplice. Il numero elevatissimo di questi siti, a cui si aggiunge spesso l'ampia estensione, non permette un controllo costante e capillare. Non sono poi del tutto d'accordo con quello che scrive Gionnysicily. E' vero che il fenomeno nel corso degli anni è diminuito, ma non si è arrestato. E' vero che esistono degli impianti di video sorveglianza, ma questi si trovano nelle aree più famose e spesso sono insufficienti e non coprono per intero le aree archeologiche. Prima si citava Himera che non è di certo un sito sperduto, a tal proposito posso raccontare ciò che ho visto durante una delle tante visite. L'area vicina al museo del suddetto sito era piena di piccole buche, infatti il custode che mi accompagnava mi raccontava che a Himera i tombaroli scavano quasi sempre, e che loro (i custodi) chiamano i carabinieri solo se sentono qualcosa, altrimenti scavano indisturbati. La stessa identica situazione l'ho trovata a Kamarina, per non parlare poi di siti come Megara Hyblaea o Eloro che sono del tutto abbandonati. Guardate ad esempio questa foto di un recente sequestro fatto dalla Questura di Caltanissetta. Tra i reperti vi sono anche delle piccole monetine d'argento - molto probabilmente litre e frazionali - provenienti da un sito non precisato del nisseno, sicuramente qualche centro del retroterra di Gela.
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  44. I Governi Popolari hanno sempre un fascino speciale, ma questo in particolar modo.. La madonna nimbata è fra le mie preferite, e poi quella splendida immagine prospettica dall'alto della città arricchisce ulteriormente un rovescio superbo per contenuti. Non amo molto parlare di conservazioni, ma ci tocca in qualche modo.. Il tuo esaltante esemplare, è sicuramente per patina e per stato conservativo, sopra la media tipologica. In definitiva lo sai benissimo anche tu di aver cuccato un esemplare degno di nota , se poi ci mettiamo pure il cartellino di De Falco... Però visto che sei una persona che ama condividere, e giusto farti i complimenti sia per il tuo lato divulgativo, che è lodevole, e sia per il tuo acquisto... Eros
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  45. Messa così, sembra il titolo di uno di quei film della mia adolescenza, che come protagonista aveva Edwige Fenech.... M.
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  46. Ciao Mario. In effetti, mi pare che il divieto di scattare foto amatoriali per finalità non di lucro sia ingiustificato. Sono andato a vedermi la locandina dell'evento postata nel primo intervento di questa discussione e ho notato che la mostra è un "Progetto del Comune di Pavia -Musei Civici - in collaborazione con Villaggio Globale International". Di quest'ultimo Ente, che è una s.r.l., ho trovato il sito internet: http://www.villaggioglobaleinternational.it e, come potete vedere, si tratta di una società che organizza eventi culturali. Tuttavia, se il materiale esposto è di proprietà pubblica (ancorché comunale), non si spiega l'opposizione a scattare foto amatoriali se fondato sul fatto che la mostra è organizzata da un Ente privato. Fra l'altro, mi pare che di questo evento ci siano già online filmati e foto in abbondanza e anche di qualità nettamente migliore di quanto potrebbe ottenere un privato che si mettesse a fare qualche scatto senza flash e senza treppiede con la sua videocamera o con il telefonino...... Quindi, se mi passi l'analogia....così come ci sono i "segreti di Pulcinella", in questo caso direi che il curatore della mostra ha inaugurato i "divieti di Pulcinella". Ma, si sa, siamo in Italia, e tutto può succedere. Saluti. M.
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  47. Buonasera a tutto il gruppo, vi presento con piacere la nuova entrata. Carlino con leone.
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