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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/04/17 in tutte le aree
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Ci sono diversi periti e commercianti italiani (alcuni frequentano anche il forum) che possono certificare l'autenticità delle tue banconote, un servizio che, a quanto mi risulta, la Banca d'Italia non fornisce, mentre le ditte segnalate da giulira, sono sì valide, ma hanno il difetto di essere americane (sia pure con una filiale a Parigi, dove dovresti spedire i biglietti). Comunque, a meno che le tue banconote siano stampate su carta da quaderno (ma immagino te ne saresti accorto), sono, se non autentiche (ipotesi più probabile), dei falsi d'epoca, ugualmente degni, a mio parere, di entrare in una collezione, e con un loro valore economico, anche se, naturalmente, inferiore a quello dei biglietti veri. Quasi del tutto esclusa la possibilità che si tratti di falsi creati appositamente per frodare i collezionisti, non mi risulta ne esistano per le banconote della BdI, o se esistono costituiscono un fenomeno del tutto limitato (a differenza di quanto avviene, ahimé, per le monete ). Ad ogni modo, se posterai delle foto, già da quelle ti si potrà dare un parere. La certificazione può certo aumentare il valore di una banconota, ma tutto dipende dalla sua conservazione, se fossero al disotto di un certo standard non varrebbe la pena spendere soldi per certificarle. Ho spostato la discussione in Cartamoneta, e con questo faccio 11.000 post petronius6 punti
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Forse hai ragione,e' un messaggio in codice per gli juventini:la coppa dei campioni la vedete col binocolo...5 punti
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Allora approfitto per condividere una delle monete a cui tengo di più. Ricordo l'emozione provata quando la presi in mano la prima volta durante l'esposizione dell'asta da cui proviene. Qualche volta ho l'irrazionale sensazione che alcune monete scelgano il proprio custode e ne fulminino cuore e portafogli. So che non interessa a molti in Italia questa monetazione ma mi fa piacere condividerla in una discussione come questa. George III Guinea,fifth head, "spade type" Buona serata5 punti
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Buonasera a tutti per tirarmi su di morale da quel maledetto 8 tornesi e credendo di fare cosa gradita, vi propongo questo...un 10 paoli del 1796 per il Governo Popolare di Bologna entrato da poco in collezione....adoro questi scudi e la loro iconografia... Qualche dato: 40 mm 29 grammi Ag 833% C/ foglie in rilievo D/ POPVLVS . ET . SENTVUS BONON . in esergo P.10.1796. R/ *PRAESIDIVM*ET*DECVS* Vorrei sentire i vostri pareri anche sulla conservazione. Grazie in anticipo a chiunque partecipa. ecco le foto come al solito non sapevo quali scegliere...3 punti
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Ciao @Cromio di Aitna, sicuramente sarai aggiornato meglio di me. Ho solo evidenziato quando si discuteva durante i convegni con vari commercianti, personalmente non sono aggiornato da anni , poiché non frequento più i convegni. In merito alla definizione "reperti" , ricordo che si discusse tanto anni fa. Allego un comunicato emesso da Giulio Bernardi nel luglio del 2010. Magari sarà stato oggetto di discussioni , o lo si può sempre discutere .3 punti
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Dimenticavo il cartellino del listino Giuseppe de Falco3 punti
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‘L TESTAMENT DËL MARCHEIS ‘D SALUSSESor Capitani di Salusse l’à tanta mal ch’a murirà. Manda a ciamè sor Capitani, manda a ciamè li sò soldà. Quand ch’a l’avran montà la guardiaO ch’a l’andèiso ‘n pò a vedè.Ii so sòldà j’an fait rispòsta Ch’à l’an l’arvista da passè. Ouand ch’a l’avran passa l’arvista, sor Capitani andrìo vedè.«Còsa comandlo, Capitani,còsa comandlo ai sò soldà?» «V’aricomand la vita mia, che di quat part na debje fà. L’è d’una part mandèla ‘n Franza e d’una part sël Monferà. »Mandè La testa a la mia mama ch’a s’aricòrda ‘d so prim fieul. Mandè ‘l corin a Margarita ch’a s’aricòrda dël sò amor». La Margarita in su la pòrtal’è cascà ‘n tèra di dolor. La Margarita in su la pòrtal’è cascà ‘n tèra di dolor. Se volete leggere sull'argomento qualcosa di veramente toccante www.aversalenostreradici.com/31-Civis/31-12%20Testamento.htm E intuirete anche che se MICHELE ANTONIO DI SALUZZO, non fosse morto così giovane, probabilmente la storia dei Savoia sarebbe stata differente.3 punti
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Se nella circolarità della moneta , volessimo mai immaginare la circolarità di un tegame ( con pesce e crostaceo ) il prezzemolo potrebbe essere d'obbligo .2 punti
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Buona sera. Sì. Russia. medaglia Società russa di industria agricola del pollame 1896. Premio per i risultati ottenuti nell'allevamento di pollame.2 punti
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Non mi sono fermato ho continuato le ricerche. Ho trovato il "facsimile" di cui parla il testo di cui sopra ed allego la foto. Ho trovato anche un articolo del CORRIERE TICINESE anno X del 26/27 Febbraio 1894 di cui allego pure foto. A Voi i commenti. Italo2 punti
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In questo libro, tutti i gettoni. Ahimè, questo non funzionava. Sono caduto in tristezza. Mi sentivo triste in russo.2 punti
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Caro Cinna74, è quello che ho sempre affermato anch'io, sono loro questi emblematici tondelli a sceglierci... Ogni volta mi illudo di essere riuscito a scovarne qualcuno nonostante diversi impedimenti, poi invece mi accorgo che non è sempre dovuto solo alle mie intenzionalità ma a ben altro, come una serie di casi fortuiti o particolari che hanno condizionato l'acquisto. Infatti secondo me ogni nostro tondello avrebbe una sua storia da raccontare, e qui visto questa bella discussione che vedo andare avanti con coralità potremmo anche farlo, chissà quanti piccoli aneddoti... E poi, anche le monete estere possono raccontarci, fanno parte di un patrimonio numismatico immenso. Eros2 punti
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Non è' un'imposizione rompiballe È' una regolamentazione sacrosanta che come ha ricordato Gallienus si applica a qualsiasi pubblicazione a stampa abbia un ISBN la 'ratio' sta nell'ottemperare all'esigenza di preservare - a fini culturali e di consultazione - un esemplare di qualsiasi pubblicazione venga diffusa su suolo nazionale . Essendo la biblioteca centrale di Firenze la più importante assieme alla centrale di Roma la richiesta è' pienamente legittimata. Interessante piuttosto chiedersi come hanno fatto ad accorgersi di tale pubblicazione : evidentemente vi è' un monitoraggio del codice tra 100 anni quando sarà' forse difficile reperire una copia dei Quaderni , si può avere la certezza di trovarli presso la Centrale - naturalmente se si ottempera alla richiesta che è' legittima , pienamente fondata e dovrebbe addirittura fare onore piuttosto che fastidio , a meno che chi si imbarca in queste avventure non sia un po' sprovveduto, non conosca bene regole e comportamenti di questo settore e preferisca fare le cose un po' alla carlona - come ad esempio pubblicare articoli senza chiedere il permesso o avvisarne gli autori.. pubblicare implica anche qualche onere - non solo onori ...2 punti
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fermi tutti!!!! L'aveva messa a testa in giù. Sono gli occhiali col nasone di Carnevale!!!2 punti
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Era un motorinoooo, mistificatori!!! E quella sopra è la coppa dell'olio...2 punti
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Per completezza della discussione dovrebbe trattarsi della RIC 674 Datazione: 112-116 (COS VI risale infatti al 112 e la moneta non riporta il titolo PARTHICUS che gli fu conferito nel 116) D: IMP CAES NER TRAIANO OPTIMO AVG GER DAC PM TRP COS VI P P, Busto radiato a destra R: SENATVS POPVLVSQVE ROMANVS / S-C Felicitas stante a sinistra con caduceo e cornucopia @alb123 confermi? Complimenti per la bella moneta e, per rispondere alla tua domanda: "Sì, mi piacerebbe molto averla in collezione" Aggiungo che, a mio parere, in asta o da "un venditore ufficiale" a meno di 100 euro non te la fanno nemmeno vedere... Come tutti voi, spulcio continuamente le aste (considerate anche le commissioni) su portali tipo sixbid o i siti di venditori italiani ufficiali e francamente non mi ritrovo assolutamente con le basse valutazioni fatte sovente sul forum (a meno di parlare di ebay o similari ovviamente).2 punti
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Roma, un giorno imprecisato del 1586. Gli operai che lavoravano al disfacimento dell’antico Patriarchio per la realizzazione del nuovo Palazzo Lateranense rinvennero, tra le macerie del vecchio edificio, una cassa di ferro, contenente 125 aurei di vari imperatori tardo romani e bizantini. L’erudito Cesare Campana, descrivendo il rinvenimento ad appena un decennio di distanza, riferiva come vi fossero nominali appartenenti a Teodosio, Arcadio, Onorio, Teodosio II, Valentiniano III, Marciano, Leone, Giustino, Giustiniano, Tiberio, Foca ed Eraclio. Il sommo pontefice Sisto V Peretti, attribuendo l’eccezionale rinvenimento alla Provvidenza e interpretando le monete come un atto di devozione dei singoli imperatori verso il Laterano, luogo del battesimo del Santo imperatore Costantino, decise di elevare gli aurei alla condizione di reliquie e dotarli di speciali privilegi. La presenza nel santo gruzzolo di numerosi esemplari raffiguranti imperatori dalla dubbia condotta sollevava certamente qualche problema dottrinale: il pontefice superò l’impasse convocando un’apposita congregazione che studiasse il caso e, alla presenza di teologi del calibro del Bellarmino, spiegò come non fosse sua intenzione canonizzare gli imperatori eretici, ma lodare le buone azioni che pure avevano compiuto. Il 1° dicembre 1587, con la bolla Laudamus viros gloriosos, Sisto V ufficializzò la santità degli aurei e concesse numerose indulgenze a chi li avesse portati con sé o semplicemente venerati. La maggior parte delle monete recava al rovescio una croce o un cristogramma, così tra il popolo – per un ingenuo collegamento con Sant’Elena, che verso il 340 aveva recuperato la Santa Croce – vennero chiamate Santelene. Gli aurei indulgenziati vennero donati dal pontefice alle personalità più eminenti del tempo: ne fece omaggio all’imperatore Rodolfo II d’Asburgo, ai principi Cristiani e ai cardinali di Santa Romana Chiesa. Questi ultimi spesso li donarono, a loro volta, alle Chiese cui erano legati, perché ne facessero oggetto di devozione: il cardinale Bernerio d’Ascoli ne regalò uno alla Chiesa di S. Caterina in Piazza S. Pietro, il cardinale Tolomeo Gallio alla Chiesa di S. Maria della Purità, il Monsignore Sangalletto alla Chiesa di Santo Spirito in Sassia. Le monete del tesoretto lateranense, in tal modo, confluirono in diverse Chiese d’Italia e – probabilmente – d’Europa, dove venivano venerate in occasione dell’Invenzione e dell’Esaltazione della Santa Croce. Pochissimi esemplari sono arrivati ai giorni nostri, complice anche l’allontanamento dei fedeli dal culto delle reliquie: Lucia Travaini - che ha brillantemente studiato il caso - ne ha individuati due a Milano (uno nella Chiesa di Sant'Alessandro e uno nella Chiesa di Sant'Antonio Abate) e due a Roma (uno nel tesoro del Capitolo di San Pietro e uno a San Giovanni in Laterano), ma è probabile che molti altri giacciano ormai dimenticati nei cassetti di qualche sagrestia. Rimandi bibliografici: L. Travaini, Il lato buono delle monete: devozione, miracoli e insolite reliquie, Bologna 2013. L. Travaini - P. Liverani, Il tesoro del Laterano e la bolla numismatica di Sisto V del 1587, «Rendiconti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia» LXXXI (2007-2008), pp. 249-282. L. Travaini, La bolla numismatica di Sisto V, i riti di fondazione e due monete reliquie a Milano, «Sanctorum» 4 (2007), pp. 203-240. (N.B. L'aureo di Eraclio, presentato in calce, non appartiene alle 125 monete del ripostiglio lateranense, ma ha puro scopo esemplificativo)1 punto
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Il Metlich a pagina 34 del The Coinage of Ostrogothic Italy terminando il paragrafo sull'oro di Baduila della zecca di Ticinum accenna velocemente ad un tremisse con una stella sopra al busto al diritto (nella mia pessima traduzione 'Oltre al solido conosciamo alcuni tremissi che o, all'inizio, usano la leggenda Giustiniano o, più' tardi e più' spesso, il nome di Anastasio. Essi usano ancora lo stile romano delle pieghe della veste e la stella nel campo destro e' sempre a sei raggi. Un esempio mostra una stella sopra la testa del busto'. Non ci sono immagini nelle tavole di questo tipo ne' offre altra spiegazione. Ho trovato una immagine sul catalogo online del British Museum in http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=3292564&partId=1&searchText=baduila&page=1 Ed uno nell'asta NAC 93, lotto 1211. Mi intriga sapere quale possa essere la ragione di questo tipo. Non mi risultano altre Ostrogote con una stella sulla testa. Qualcuno ne sa qualcosa? Opinioni? E' una stella o semplicemente un diadema stellato? Se fosse una stella deve esserci un motivo. Mi stupisce che il Metlich accenni fugacemente al tipo ma forse non c'e' molto da dire...1 punto
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Come ricordato più sopra , da considerare una " uniformità " nella diversità . In tutto l'arco della monetazione , 3 gli elementi pressoché sempre riconoscibili : - stile arcaico - lega di elettro invece che oro - tonno praticamente elevato a simbolo1 punto
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Scusate!!! un chiarimento, perchè in effetti non riesco a capire bene.... Ma il pedigree di questa moneta è quello della descrizione oppure, si fa riferimento a monete simili a questa esitata? purtroppo, non ho testi per poter controllare se magari qualcuno ha dei riscontri in qualche catalogo e può postare qualche foto. tu @gionnysicily non hai niente in archivio?1 punto
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B Buonasera, riguardo alla scritta "MAN", sono d'accordo con @italov.: si tratta di una "R" con il segno di abbreviazione paleografica sulla gamba obliqua. La legenda è quindi "MAR". Marco1 punto
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Quarto di dollaro del 2003 con la mappa dello stato dell'Illinois. In questo paese Abraham Lincoln svolse il suo lavoro di avvocato, attività che lo portò successivamente verso la carriera politica.1 punto
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Per me molte meno. Io dico che le donne non raggiungono l'1% del totale. Guardatevi intorno alle grandi fiere, tipo Verona: le uniche donne presenti sono quelle che accompagnano mariti e fidanzati. C'è qualche eccezione, ma si contano sulle dita di una mano. Questo è dovuto a un fattore tra il sociologico e l'antropologico: ci sono molte donne che STUDIANO numismatica ma quasi nessuna che colleziona, è un tratto di genere, che "colpisce" quasi esclusivamente gli uomini.1 punto
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Ciao @italov.....la medaglia per me è fantastica, un magnifico "tombino" (15 cm) e di pregevole fattura....bella proprio. Poi complimenti per le tue ricerche con tanto di documenti e fonti....probabilmente la tua è una terza copia...mah? sarebbe anche bello trovare l'immagine dell'originale...ma cercando online, almeno io, non ho trovato nulla. Poi correggetemi se sbaglio, al rovescio della medaglia l'angelo di sinistra dovrebbe sorreggere la rappresentazione del cartiglio con il motto (che non si legge) "Nolite diligere mundum", mentre quello di destra regge il simbolo dei Monti di Pietà, fondati/promossi da Bernardino, cioè un monte sul quale un piccolo stendardo con l’immagine del Cristo in Pietà, è sorretto da un’asta che termine in croce, attorno alla quale si dispiega un cartiglio con l’esortazione Curam illius habe...stilizzati nella medaglia ma tipici dell'iconografia del santo. Che dite? Ma non sono assolutamente d'accordo su una cosa.... 7/8 persone...Se inviti me a cena o a pranzo due etti me li magno da solo, se sono alla carbonara pure tre ciao e buone ricerche.1 punto
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Pure io tempo fa la pensavo come Cippal, ma poi i miei studi e le mie ricerche mi hanno portato a girare moltissimi siti archeologici siciliani, da quelli più noti ai centri più sperduti dell'entroterra che quasi nessuno conosce. La conclusione che ne consegue è semplice. Il numero elevatissimo di questi siti, a cui si aggiunge spesso l'ampia estensione, non permette un controllo costante e capillare. Non sono poi del tutto d'accordo con quello che scrive Gionnysicily. E' vero che il fenomeno nel corso degli anni è diminuito, ma non si è arrestato. E' vero che esistono degli impianti di video sorveglianza, ma questi si trovano nelle aree più famose e spesso sono insufficienti e non coprono per intero le aree archeologiche. Prima si citava Himera che non è di certo un sito sperduto, a tal proposito posso raccontare ciò che ho visto durante una delle tante visite. L'area vicina al museo del suddetto sito era piena di piccole buche, infatti il custode che mi accompagnava mi raccontava che a Himera i tombaroli scavano quasi sempre, e che loro (i custodi) chiamano i carabinieri solo se sentono qualcosa, altrimenti scavano indisturbati. La stessa identica situazione l'ho trovata a Kamarina, per non parlare poi di siti come Megara Hyblaea o Eloro che sono del tutto abbandonati. Guardate ad esempio questa foto di un recente sequestro fatto dalla Questura di Caltanissetta. Tra i reperti vi sono anche delle piccole monetine d'argento - molto probabilmente litre e frazionali - provenienti da un sito non precisato del nisseno, sicuramente qualche centro del retroterra di Gela.1 punto
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Buonasera Alberto, ha fatto centro... sto lavorando ad un articolo sui grossi tornesi di Asti, e dopo aver passato in rassegna musei e cataloghi d'asta ora sto cercando tra i collezionisti, in modo da individuare il maggior numero possibile di esemplari. La foto era per caso del tornese della Raccolta ANPB, Asta 69, lotto 6, 7 ottobre 2016? In tal caso me l'aveva già inviata, con consenso ad utilizzarla citando la provenienza... se si trattasse di un altro / nuovo esemplare sarebbe ovviamente molto ben accetto! Le ho scritto in privato... A presto, Luca1 punto
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Bravissimo @Asclepia hai comprato una stupenda moneta, avercene di monete come la tua. Ti faccio i miei complimenti1 punto
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In questa interessante discussione che vi invito a leggere ....scopro un appellativo che sconoscevo dato ad una moneta super tosata, ho quindi cercato nel web se c'era qualcosa di più su questa "lenticchia pantelleria", ma non sulla moneta a cui si riferisce, ma proprio su questo nome curioso che gli era stato dato. Nel motore di ricerca ho inserito le più svariate combinazioni, ma nulla... qualche risultato mi riportava nuovamente alla nota discussione, dopo tanti tentativi mi imbatto in una fiaba C’era un vecchio comodino sul quale erano appoggiati una moneta d’oro antica e una lenticchia. ______________ Chi avesse messo insieme quei 2 compagni tanto diversi, non chiedetemelo, perché non so rispondere. Quello che so è che la moneta sapeva di essere unica e preziosa e nessuno perdeva mai l’occasione per dire quanto fosse bella e rara; la piccola lenticchia parlava poco, perché temeva di dire cose stupide, rispetto alla sua compagna che avevano avuto una vita molto più avventurosa della sua. Per questo motivo, la vita della lenticchia era molto solitaria. Accadde che un giorno per sbaglio, il padrone di quella casa, fece cadere sul comodino un bicchiere pieno d’acqua: tutto si bagnò. Mentre la moneta si lamentava, la piccola lenticchia restò in silenzio come suo solito. Nel giro di qualche giorno però il suo abito marrone si gonfiò al punto che iniziò ad aprirsi. La moneta al principio non ci fece caso, almeno fino a quando, da sotto al suo cappotto, spuntò un virgulto. _________________________________ A quel punto la moneta prese ad osservare con molto rispetto quella piccola lenticchia, che diversamente da lei aveva un cuore vivo che stava fiorendo. “Brava lenticchia,” si congratulò la moneta. “Io ho tanti pregi, ma tu con la tua vita sei ancora più preziosa di me.”1 punto
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Sul serio....Ottimo ...gli ho appena scritto...avere un fornitore in più non guasta mai1 punto
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Potrà parervi strano, ma ho visto anche casi più strani di questo: potrebbe trattarsi di un caso di ribattitura (non su altro esemplare, intendo). In particolare, pongo una domanda: a che cosa corrisponde, sul lato opposto, la lettera N di MAN?1 punto
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Un errore cosi da te non me lo sarei mai aspettato..non vedi che sono occhiali?1 punto
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Bel pezzo , complimenti! Puoi ampiamente consolarti per le due perse . Particolare il contorno, molto bella veramente.1 punto
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Ti faccio i complimenti per le due monete acquistate @Danielucci,ottimi acquisti da un perito serio e rigoroso. Saluti1 punto
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Sicuramente sarà una moneta dalla conservazione in linea con tutti i tuoi acquisti precedenti. In base alla luce di scatto della foto, non ci si può rendere conto di quanto lucente sia il metallo, cosa che si percepisce in mano, specie per l'acciaio, davvero ostico da fotografare. Personalmente non ritengo questo millesimo raro, a meno che non risulti essere strabiliante. L'acciaio, sempre a mio parere, diventa raro quando sembra una moneta "prooflike" in argento... e ragazzi... è mooooolto dura!!1 punto
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Notevole! Almeno qfdc. Dalla foto si intuiscono, indiscutibilmente, i campi intatti e l'alta conservazione. Sembrerebbe esserci una piccolissima tacchettina da contatto sul bordo ad h. 7 del R/. Da ammirare in mano per capire effettivamente quanto brillante sia il metallo. A meno di "paranoie perfezionistiche" (come il sottoscritto ad esempio ) non la cambierai. Sempre belle monete! Fab1 punto
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Esatto, si conosce benissimo la "severità" di Mazzarino nel giudicare una moneta, sono convinto che molti periti e non, l'avrebbero chiusa anche FDC1 punto
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@fillored i Celti furono soggetti a partire dal II secolo a.C. a una crescente pressione politica, militare e culturale da parte di altri due gruppi indoeuropei: i Germani, da nord, e i Romani, da sud. I Celti furono progressivamente sottomessi e assimilati, tanto che già nella tarda antichità l'uso delle loro lingue appare in netta decadenza. L'arretramento dei Celti come popolo autonomo è testimoniato proprio dalla marginalizzazione della loro lingua, presto confinata alle sole Isole britanniche. (tratto da wikipedia)1 punto
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Ciao @nikita_ Le ciotole hanno sempre il loro fascino.... Una ciotola con tutto quell'argento, non mi è mai capitata. Complimenti, trovare in un colpo solo 9 monete mancanti non è per niente male1 punto
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Complimenti veramente @Theodor Mommsen! Allego il link di un articolo in cui ci sono più notizie con qualche immagine che rappresenta la distribuzione delle suddette monete da parte di Sisto V e alcune foto delle stesse. http://www.academia.edu/21561212/Il_tesoro_del_Laterano_e_la_bolla_numismatica_di_Sisto_V_del_1587 A presto, Alb1231 punto
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Ciao antonio...carlino che sembra fuso ed argentato... A proposito dei carlni di Alfonso I , non dimentichiamo la storia del "malo carlino" coniato nei periodo in cui Senier era maestro di zecca e fu, per questo, inquisito.. Saluti Eliodoro1 punto
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