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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/29/17 in tutte le aree
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Caro Romanus, quando hai acquistato questo sesterzio con 37 euro, penso che non hai minimamente pensato ad un eventuale restauro. Diversamente se avessi acquistato un sesterzio con una spesa da oltre 1.000 euro con problemi vari ...... ci avresti pensato bene. Un restauro su una moneta, lo si fa se è necessario, per salvaguardarlo da eventuali focolai di cancro ( che spesso ci sono), Lo si fa se ha subito tentativi di restauri non da professionisti , Lo si fa per renderla più bella otticamente. Non lo si fa se è nelle condizioni di questo Claudio. Per questo il suo valore di 37 euro. Un restauro va fatto entro i limiti di non essere un restauro INVASIVO , cosa che in molti non lo rispettano. Il tuo sesterzio DEVE essere lasciato così. Ha la sua naturalezza di come è arrivato a te ......e non ha le condizioni per pensare ad un restauro. Cordialmente Gionnysicily.5 punti
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La sera di martedì 10 ottobre alle 20.45 al CCNM (Via Terraggio 1, Milano) verrà presentato il Secondo Gazzettino di "Quelli del Cordusio", uscito recentemente. Sarà una serata molto amichevole e informale: si dirà qualcosa sul significato generale del "Gazzettino", quindi alcuni degli autori degli articoli (quelli che riusciranno ad essere presenti) ci racconteranno la loro scelta del tema, coincidente per lo più coi loro specifici interessi numismatici, e ce lo illustreranno. Riteniamo così di dare lo spazio che merita ad una voce nuova, questa volta cartacea, che è nata da meno di un anno e che si dimostra molto promettente. Ci sarà poi spazio e tempo per vedere un po' di monete, come sempre.3 punti
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Francesco Martinetti , la persona che nascose il Tesoro , fu un colto antiquario e numismatico romano della fine del XIX secolo . Il Martinetti fu anche un intagliatore di gemme , un restauratore e un mercante d'arte , fu pero' implicato anche in clamorosi casi internazionali di presunta contraffazione di reperti archeologici , fra cui quello relativo alla cosiddetta "Fibula prenestina” e quello ancora piu' famoso del "Trono di Boston" . È stato comunque un protagonista del mercato antiquario romano della seconda metà dell’ 800 che ebbe contatti con antiquari di tutta Europa . Con la sua attività di abile e competente antiquario mise da parte un ingente capitale economico che in parte fu trasformato e tesaurizzato in monete d' oro antiche e moderne , in antiche gemme incise e il tutto nascosto in un ripostiglio murato della sua abitazione romana di Via Alessandrina 101 , nel Rione Monti , dove venne per caso alla luce durante la demolizione dell' edificio il 22 febbraio 1933 in occasione della sistemazione fascista di tutta la zona prossima ai Mercati di Traiano e il suo Foro . Il tesoro di Via Alessandrina era costituito da : 2529 monete d' oro di cui 440 antiche d' epoca greca , romana , bizantina , longobarda ed altre fino arrivare al XVIII secolo e 2089 monete d' oro del 1800 , il tutto per un totale di 20,176 chilogrammi d' oro . Nel 1941 tutto il tesoro venne depositato nel medagliere dei Musei Capitolini solo dopo una lunga controversia legale tra il Governatorato di Roma che era il proprietario dell' immobile , e gli eredi di Martinetti . Per informazioni e foto : http://www.trastevereapp.com/aneddoti-e-leggende/il-tesoro-di-via-alessandrina/ Di questo tesoro davvero notevole ne e' stato stampato anche un libro , circa 30 anni fa .3 punti
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Io sarò presente non come individuo ma come parte di un grande gruppo. Il CCNM rappresenta da sempre una realtà di riferimento nel panorama numismatico milanese ed è per noi un piacere essere ospitati x presentare il nostro progetto ormai divenuto realtà. Ci auguriamo che sia l'occasione per reclutare nuovi autori. Ci vediamo il 103 punti
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Sicuramente quando ci andrò a dicembre mi farò un sacco di risate. Se la mostra è privata, tu organizzatore ti affitti uno spazio privato e detti le tue regole. Se vai ed esponi in un museo pubblico ti adegui. E poi privata de che, mica sta esponendo solo pezzi di privati (anzi credi non ce ne siano), sono per la stragrande maggioranza di provenienza di musei pubblici. Grazie dell'info. Vi giuro che mi presento con la legge stampata in tasca e vediamo che succede3 punti
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Scusate ma forse sono io che non capisco.... ma perché è vietato fare le foto nella mostra. esiste il DL 83 del 31/05/2014 che all'articolo 12 comma 3-bis recita: 3 -bis . Sono in ogni caso libere, al fine dell’esecuzione dei dovuti controlli, le seguenti attività, purché attuate senza scopo di lucro, neanche indiretto, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale: 1) la riproduzione di beni culturali attuata con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene,né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né l’uso di stativi o treppiedi; Detto questo senza flash e tre piedi e naturalmente senza toccare niente, perché ci dovrebbe essere qualcuno che mi vieta di fare foto in barba ad una legge dello stato che me lo consente? PS: io la mostra l'andrò a vedere a Napoli dopo il 15 dic3 punti
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Anche da parte mia un plauso per questa mostra che riporta la cultura Longobarda in primo piano, ben rappresentate le varie tipologie di ritrovamenti, funerali o lapidei, con una parte letteraria. Buoni i filmati che aiutano il pubblico ad entrare nel loro tempo e spiegano anche i movimenti e la storia Longobarda. Sono invece restato perplesso nel vedere le bellissime monete messe in una bacheca molto alta, senza lente e con luci dirette. Mi sarei aspettato qualcosa di meglio. Visto che non è possibile fare foto e filmati senza autorizzazioni vi metto un paio di link sulla mostra. Per quanto riguarda la parte dei musei Pavesi, ottimo. Roberto3 punti
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Io invece penso che grande merito va al Forum e a chi ha riesumato un argomento (con considerazioni e scritti a riguardo) che altrimenti sarebbe ancora nei meandri della memoria. Mi riferisco alla moneta piccola, chiaramente. E' già successo con i denari di Lucca che grazie alla discussione nella nostra sezione ha suscitato grande e nuovo interesse nell'ambiente tutto (e conseguente aumento dei prezzi di mercato). Dai, pecchiamo di immodestia che in questo caso è davvero più che motivata. un abbraccio3 punti
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Per me l'R5 si da fino ad un massimo di 5 esemplari. In questo caso R4 è corretto...perchè devi tener conto che poi qualcuno è bello che accasato in collezioni private e che non sappiamo nemmeno che esistono. Non tutti fanno vedere e girare i proprio gioiellini.3 punti
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Signori buongiorno, il mio "pusher numismatico", sapendomi in crisi d'astinenza di monete nuove e approfittando della mia condizione di debolezza, mi ha "rifilato" il solito pezzo al quale non ho potuto dire di no. Ora, ditemi Voi se, con ben altra tempra, sarebbe stato possibile evitare l'acquisto. Vi prego di non infierire...2 punti
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Un'ottima iniziativa direi, un notevole momento di aggregazione numismatica e culturale e poi, mi sembra di aver capito, ci sarà anche la possibilità di interloquire coi numismatici che hanno redatto i vari editoriali del Gazzettino. Insomma un appuntamento da non perdere.2 punti
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Ciao a tutti, aggiungo il video della conferenza.. Saluti Eliodoro2 punti
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Sbaglio o i prezzi dei provisini nel mercato sono aumentati a profusione? La fiammella è diventata falò. Che birichini che siamo Cari saluti a tutti2 punti
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Non è questione di perfezionismo. Il problema di queste banconote in mb è che loro si trovano con 4-5 euro nei lotti. Con 30 euro ti porti a casa una bella banconota, anche se non fior di stampa. In Fior di stampa si arriva sui 100 euro. Chi se la vuole comprare veramente e non vuole spnedere 100 euro ne spende 30 euro e ha risolto il problema. Le tipologie che costano diverse centinaia di euro in bb e sono introvabili in FdC, allora diventano interessanti anche in mb. Per fare un esempio banale. Le vecchie 50.000 ire si trovano in FdS a 30 euro e sono pure comunissime. Non ha molto senso acquistare una banconota in bb, e difatti queste povere banconote finiscono per essere proposte a 5 euro.2 punti
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resipiscenza: può essere che il mio precedente post, stante l'impossibilità di far sentire il tono di voce in un forum, possa essere malinteso, e non si capisca che è solo per ridere (e per ringraziare adelchi dei complimenti). Ribadisco che è l'ubriacone del mio avatar che scrive i miei post, e non io, e qui, pubblicamente, mi esimo dall'assumermi alcuna responsabilità sul suo operare.2 punti
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@adelchi A ME EQUILIBRATO, DELICATO ED ERUDITO NON ME L'HA MAI DETTO NESSUNO! CHIARO? NON SI PERMETTA MAI PIÙ DI CHIAMARMI IN QUESTO MODO, OSTIA! PS: - ostia - nessun riferimento alla località balneare laziale. trattasi di comune interiezione veneta, usata quando il livello di irritazione non è troppo elevato. Oltre tale livello noi veneti facciamo tranquillamente concorrenza ai toscani2 punti
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Caro @miza, riesci sempre a stupirmi con le tue informazioni: questa della "L" dove l'hai presa? Le mie fonti non citano una simile caratteristica. Comunque, ho guardato e riguardato la firma e la lettera mi sembra tutta in rilievo. Devo dirti, però, che anche il 20 Lire "Elmetto" (BB+) che è stato sostituito da questo presenta la medesima caratteristica: possibile che abbia due su due monete fra le prime coniate (ma con una storia, evidentemente, diversa...)? Hai altre notizie in merito?1 punto
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Ciao @El Chupacabra Volevo chiederti se la parte inferiore nella L di ROMAGNOLI è in rilievo oppure in incuso? Dalle foto non si capisce. Se la L fosse tutta in rilievo, sarebbe addirittura una delle prime ad essere stata coniata..... saluti1 punto
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Non generalizziamo però, la ricerca maniacale della perfezione o quasi sulle banconote va bene per le rarette, le quasi-rare, le molto rare (?), le presunte rare ecc. ecc. ma non per tutte. Ci sono centinaia di banconote (considerando anche firme e decreti) solo dell'area italiana che raggiungono tranquillamente i mille euro in BB. Non credo che non si comprano perchè si vogliono in una condizione migliore, non tutti siamo pronti per ogni singola banconota a fare un mutuo per l'FDS, ben vengono quindi anche le B/MB, non vedo l'ora di trovarne qualcuna.... anche se so già che sarà comunque costosissima. Chi compra in bassa/bassissima conservazione anche le banconote comuni, cosa che non condivido naturalmente, è solo per spendere veramente molto molto poco, una passione che si vuol percorrere ugualmente pur non avendo le necessarie risorse, ed in quest'ultimi anni sta spendendo molto poco anche per quelle più ricercate. Si ritroverà comunque con una raccolta che quasi sicuramente non vorrà vendere, l'importante è esserne consapevoli, sarà una collezione si povera di valore, ma ricca di contenuti. La questione era comunque mirata sui valori discordanti che si trovano in giro per la stessa banconota, ma non sul divario che passa tra 15 euro e 25 euro, ma sulle differenze tra dieci e cento per esempio, o tra 50 e 1.000, cosa che spesso capita e che agli occhi di un profano in materia sono inspiegabili.1 punto
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in ogni caso, non sarà mai una lettura definitiva anche conoscendo il metallo. Penso che la discussione non abbia molto da dire - pertanto chiudo1 punto
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Penso che sia difficile identificare come aes rude con adeguata credibilità da queste immagini. Andrebbe pesato ogni singolo pezzo e visto "de visu" In ogni caso, o avanzi di fusione o qualcosa di piu' nobile, ti consiglio eventualmente di farlo presente alle autorità competenti, nel frattempo leggi la normativa relativa -1 punto
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Un po' di umorismo non guasta. Giusto per far un esempio , allego questo sesterzio di Tito, bella moneta, ma in queste condizioni chi si sente di rischiare all'acquisto ? Questa è obbligata ad un restauro CONSERVATIVO , per via dei focolai di cancro ( lievi ma ci sono) che sono diffusi. Lasciarla così ...... non potrà che peggiorare ...... e allora ?1 punto
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Moneta, secondo me, davvero davvero molto motlo bella. La mia personale risposta alla domanda "ditemi voi , se con bel altra tempra, sarebbe stato possibile evitare l'acquisto" è: dipende dal prezzo.....1 punto
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In verità, io e Cabanes non stavamo litigando e non avremmo mai litigato: la migliore riprova era il tono gentile e pacato . Ma condivido pienamente la decisione di Legio di metter fine alla discussione. Poteva intervenire qualcun altro con meno garbo. Cercate un mio intervento in una discussione del primo aprile del 2015 dove immagino la deriva totale. Per trovarla, cercate "Andromuro". Cordialità1 punto
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spero che non te l'abbia strisciata sulla pietra per controllare se è d'oro. foto migliori ? sembra di vedere troppe bolle. bordo assente.1 punto
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Resta da analizzare la n. 17, che per motivi di tempo ( @ak72 mi ha fatto fare gli straordinari oggi ) devo rimandare a più tardi. Artur Zub1 punto
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Immagina Belen al mattino appena alzata e immagina Belen quando scende la scala al festival di Sanremo. [emoji6][emoji6]1 punto
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Buon Giorno Cinna74, ti ringrazio per l'invito. Anch'io ho tutto in banca ma pensavo anch'io di fotografare le nostre amate sovereign e pertanto dovro' attivarmi.1 punto
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Moneta apprezzabile a parer mio, unico difetto la mancanza della data (anche se per il tipo di fattura direi che probabilmente si tratta di un 34) Le monete di Vittorio Amedeo I non sono così facili da reperire (e qui mi ripeto) a parte i tre denari, quindi ogni acquisizione va bene!1 punto
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Grazie anche a voi, Rocco e Fabrizio ! Non mi resta che iniziare a studiare prima di spendere i primi euro! Mimmo.1 punto
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Beh @Asclepia, se ti può consolare, anche io ho rinunciato a parecchie monete che mi sarebbe piaciuto prendere, a causa delle mie scarse finanze. Comunque sono certo che, da buon intenditore quale sei, ti sarai rifatto senz'altro, con l'acquisto di altri bellissimi tondelli1 punto
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Ahiahai @adolfos: e che la storia dell'economia a noi numismatici non piace.... ?! Mi fa piacere sapere che riuscirai ad essere dei nostri almeno il venerdì (e con Brenda!). Anche se quella possibile dimostrazione con punzoni coniazione etcc. se si farà, sarà il sabato con la vista alla mostra. Per @dabbene: mi dispiace davvero, ma quando ho letto qui sul forum del raduno del 21 e del tuo coinvolgimento, avevo temuto che fosse poco probabile che tu potessi essere presente anche solo il 20. Però, se ti venisse un briciolo di follia e ci volessi raggiungere almeno il venerdì, ovviamente ci farebbe molto piacere. Vista la ricchezza di eventi a ridosso dei fine settimana tra la metà d settembre e la fine di ottobre era impossibile evitare sovrapposizioni, e come ho già detto in apertura, quando ho visto l'annuncio sul forum del raduno dei circoli, oramai le date del convegno ed alcuni dettagli dei viaggi e alloggi erano stati già fissati. Spero tuttavia che entrambe le iniziative siano partecipate e ricche di spunti e stimoli per tutti. Buona serata MB1 punto
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Ricevuti oggi i 2 euro lituani comprati direttamente alla zecca. Conio superbo, le loro BU sono sempre di qualità elevatissima. Quasi proof-like. Dal vivo rende veramente meglio che in foto. Impeccabile come sempre. Brava Lituania!1 punto
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Il rame è un metallo rosato o rossastro, di conducibilità elettrica e termica elevatissime, superate solo da quelle dell'argento; è molto resistente alla corrosione (per via di una patina aderente che si forma spontaneamente sulla superficie, prima di colore bruno e poi di colore verde o verde-azzurro) e non è magnetico. I due più comuni stati di ossidazione del rame sono +1 (ione rameoso, Cu+) e +2 (ione rameico, Cu2+) I sali di rame(II) hanno un tipico colore verde-azzurro; la reazione con l'anidride carbonica atmosferica produce il carbonato di rame(II), responsabile della patina verde che copre i tetti e le superfici di rame esposte all'aria Da Wikipedia1 punto
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....molte monete ho lasciato andare in questi anni di collezionismo....come hai fatto tu @Asclepia, per alcune rimpiango ancora il non aver osato....per altre invece ho dovuto avere solo pazienza. Spero che gli altri acquisti ti abbiano alleviato la perdita del 12 Tari'. Saluti, Rocco.1 punto
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i In effetti , volere e non potere è una mania che mi assilla da quando ho iniziato la collezione delle romane antiche . Io ho sempre riportato a nuovo oggetti antichi dai mobili, ai dipinti , alle sculture alle armi, d'altronde era il mio mestiere, tutti campi nei quali il restauro è ben accetto. Nel campo delle monete antiche prevale invece un'altra mentalità i segni del tempo sono molto apprezzati anche se nella maggior parte dei casi tolgono leggibilità e caso mai lasciassero intonsa la moneta i prezzi sarebbero solo per ultra millionaire | Per cui adeguarsi alla situazione e leggere la storia anche in cose modeste . Cosi va il mondo !! Ciao romanus1 punto
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Facciamo una scaletta di dove sicuramente potrete ritirare la copia in cartaceo 1) tutte le domeniche mattina al Mercato del Cordusio 2) Martedì 10 ottobre 20,45 nella sede del CCNM di Via Terraggio 1, presentazione e distribuzione 3) 21 ottobre sabato, Bergamo Congresso Nazionale dei Circoli 4) 25 novembre sabato al VERONAFIL 5) 3 dicembre all'evento di Crippa Workshop all'Hotel Michelangelo a Milano, presentazione e distribuzione poi digitalizzazione su Lamoneta e sul nostro sito di Academia.edu1 punto
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Vorrei fare I miei complimenti a @cabanes e @Polemarco per l'equilibrio la delicatezza e l'erudizione con cui hanno trattato argomenti che per alcuni potrebbero risultare "sensibili",personalmente trovavo la discussione di alto livello, veramente esemplare. Saluti. Adelchi.1 punto
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Ciao, io ho iniziato a collezionare 20 anni fa, partendo come molti con VEIII... Poi ho "allargato" anche agli altri Re del Regno d'Italia, aggiungendo diversi pezzi, e navigando un po' a vista. Nel tempo c'è stata un'ulteriore evoluzione, prendendo dentro anche lo Stato Pontificio dell'800, con ulteriore dispersione delle forze. Poi, c'è stato quello che si può intendere come il "salto di qualità", e ho deciso di abbandonare tutto quello che fino a quel momento avevo portato avanti per dedicarmi in maniera sistemica ad un unico e ben codificato ambito collezionistico, ovvero i testoni papali. Ho venduto negli anni il materiale raccolto fino a quel momento e ho iniziato la collezione di quella che ritengo la mia "maturità numismatica". Non uso a caso i termini raccolta e collezione. Tutti o quasi tutti noi iniziamo come raccoglitori, mettendo insieme gruppi spesso eterogenei. Poi gli anni passano, la nostra esperienza si affina, i gusti maturano, e sopratutto le conoscenze e consapevolezza aumentano. In quel momento ci si rende conto che qualche cosa deve cambiare e una scelta deve essere fatta. In quel momento, scegliendo un delimitato ambito, si diventa collezionisti, nel senso più corretto del termine. Si badi bene: con "raccolta", non intendo nella maniera più assoluta usare un termine spregiativo o diminutivo, rispetto a "collezione". Basti solo ricordare che la meravigliosa "Asta ANPB" esitata recentemente da Varesi, era inquadrata proprio come raccolta! Quello che voglio dire è che c'è una differenza tra raccoglitore e collezionista e spesso il secondo rappresenta un'evoluzione rispetto al primo. Ma c'è anche chi resta raccoglitore per sempre, con grande soddisfazione e senza frustrazioni. Si tratta solo di attendere e vedere dove ci porta la passione, che è l'unica cosa che non deve mai mancare! Michele1 punto
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Medaglia coniata in occasione dell'incoronazione di Maria Anna di Savoia a Regina d'Ungheria con il marito Ferdinando I d'Austria nel settembre del 1837. Bronzo 47 mm. 76,32 gr. con bellissima patina. Maria Anna di Savoia rappresenta la trade union di tre le Case Reali Europee, i Savoia, gli Asburgo e i Borbone, e questa è la sua storia. MARIA ANNA di SAVOIA (Roma1803-Praga1884) Figlia di Vittorio Emanuele I di Savoia re di Sardegna e duca d'Aosta, e di Maria Teresa d’Asburgo-Este, aveva una sorella gemella, Maria Teresa. Rifugiatisi a Cagliari a causa dell’occupazione francese, i Savoia abitarono per otto anni, in forti ristrettezze economiche, fino alla caduta di Napoleone. Maria Anna, fece il suo primo ingresso a Torino nel 1814. Suo padre era ora re di Sardegna col nome di Vittorio Emanuele I. Dopo l’abdicazione di suo padre a favore del fratello Carlo Felice, il 13 marzo 1821, Maria Anna, con i genitori e i fratelli, iniziò una serie di viaggi: prima a Racconigi poi a Moncalieri ove nel 1824 si spense suo padre. Nel 1830 Francesco I d’Austria scelse per suo figlio Ferdinando I d’Austria come sposa la ventottenne Maria Anna. Le nozze avvennero a Vienna il 27 febbraio 1831. Ferdinando era stato incoronato re d’Ungheria il 28 ottobre 1830 e, in quanto primo figlio maschio, era destinato a succedere al padre. Nel 1832 morì sua madre Maria Teresa e Maria Anna si preoccupò di sistemare sua sorella minore Maria Cristina di Savoia, a cui trovò un marito degno del suo rango in Ferdinando II di Borbone Dall'unione sarebbe nato l'ultimo re delle Due Sicilie Francesco II di Borbone. Il 2 marzo 1835 morì Francesco I, così che Maria Anna e il marito divennero imperatori d'Austria. L'anno dopo, il 2 settembre 1836, presso la Cattedrale di Praga gli imperatori vennero incoronati sovrani di Boemia. Presso il Duomo di Milano, il 6 settembre 1838, la coppia fu incoronata re e regina del Lombardo-Veneto. Il 2 dicembre 1848, durante i moti rivoluzionari, arrivò la decisione finale di Ferdinando: abdicare. La corona imperiale passò allora a suo nipote Francesco Giuseppe d’Austria, che mantenne la corona imperiale per 68 anni. Maria Anna lasciò la corte viennese e si trasferì col marito a Praga. Rimasero lì per tutto il resto della loro vita. Ferdinando morì il 29 giugno 1875. Maria Anna lo seguì nove anni dopo il 4 maggio 1884. Con Maria Anna si estingue definitivamente il ramo principale dei Savoia.1 punto
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Solo adesso sono riuscito a ricuperare un interessante aricolo di Helle Horsnaes, che è anche curatrice del medagliere del Museo di Copenhagen, del 2011 e quindi recente, con bibliografia precedente riguardante gli incussi arcaici dei picoli centri indigeni. Si evidenzia come siano ancora molto carenti le informazioni, anche archeologiche, sul reale significato di queste ristrette emissioni. Soprattutto non si riesce a comprendere bene le ragioni per cui piccoli centri abbiano sentito la necessità di mettere i proprio nome, pur inserendosi in una tipologia tipica di una grande zecca, come Sybaris. Sembrano emissioni mirate ad evidenziare la propria identità e non c'è alcun cenno a possibili centri di coniazione. C'è ancora molto da studiare e in fondo siamo ancora fermi a Gorini….1 punto
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