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  1. Theodor Mommsen

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/23/17 in tutte le aree

  1. Roma, un giorno imprecisato del 1586. Gli operai che lavoravano al disfacimento dell’antico Patriarchio per la realizzazione del nuovo Palazzo Lateranense rinvennero, tra le macerie del vecchio edificio, una cassa di ferro, contenente 125 aurei di vari imperatori tardo romani e bizantini. L’erudito Cesare Campana, descrivendo il rinvenimento ad appena un decennio di distanza, riferiva come vi fossero nominali appartenenti a Teodosio, Arcadio, Onorio, Teodosio II, Valentiniano III, Marciano, Leone, Giustino, Giustiniano, Tiberio, Foca ed Eraclio. Il sommo pontefice Sisto V Peretti, attribuendo l’eccezionale rinvenimento alla Provvidenza e interpretando le monete come un atto di devozione dei singoli imperatori verso il Laterano, luogo del battesimo del Santo imperatore Costantino, decise di elevare gli aurei alla condizione di reliquie e dotarli di speciali privilegi. La presenza nel santo gruzzolo di numerosi esemplari raffiguranti imperatori dalla dubbia condotta sollevava certamente qualche problema dottrinale: il pontefice superò l’impasse convocando un’apposita congregazione che studiasse il caso e, alla presenza di teologi del calibro del Bellarmino, spiegò come non fosse sua intenzione canonizzare gli imperatori eretici, ma lodare le buone azioni che pure avevano compiuto. Il 1° dicembre 1587, con la bolla Laudamus viros gloriosos, Sisto V ufficializzò la santità degli aurei e concesse numerose indulgenze a chi li avesse portati con sé o semplicemente venerati. La maggior parte delle monete recava al rovescio una croce o un cristogramma, così tra il popolo – per un ingenuo collegamento con Sant’Elena, che verso il 340 aveva recuperato la Santa Croce – vennero chiamate Santelene. Gli aurei indulgenziati vennero donati dal pontefice alle personalità più eminenti del tempo: ne fece omaggio all’imperatore Rodolfo II d’Asburgo, ai principi Cristiani e ai cardinali di Santa Romana Chiesa. Questi ultimi spesso li donarono, a loro volta, alle Chiese cui erano legati, perché ne facessero oggetto di devozione: il cardinale Bernerio d’Ascoli ne regalò uno alla Chiesa di S. Caterina in Piazza S. Pietro, il cardinale Tolomeo Gallio alla Chiesa di S. Maria della Purità, il Monsignore Sangalletto alla Chiesa di Santo Spirito in Sassia. Le monete del tesoretto lateranense, in tal modo, confluirono in diverse Chiese d’Italia e – probabilmente – d’Europa, dove venivano venerate in occasione dell’Invenzione e dell’Esaltazione della Santa Croce. Pochissimi esemplari sono arrivati ai giorni nostri, complice anche l’allontanamento dei fedeli dal culto delle reliquie: Lucia Travaini - che ha brillantemente studiato il caso - ne ha individuati due a Milano (uno nella Chiesa di Sant'Alessandro e uno nella Chiesa di Sant'Antonio Abate) e due a Roma (uno nel tesoro del Capitolo di San Pietro e uno a San Giovanni in Laterano), ma è probabile che molti altri giacciano ormai dimenticati nei cassetti di qualche sagrestia. Rimandi bibliografici: L. Travaini, Il lato buono delle monete: devozione, miracoli e insolite reliquie, Bologna 2013. L. Travaini - P. Liverani, Il tesoro del Laterano e la bolla numismatica di Sisto V del 1587, «Rendiconti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia» LXXXI (2007-2008), pp. 249-282. L. Travaini, La bolla numismatica di Sisto V, i riti di fondazione e due monete reliquie a Milano, «Sanctorum» 4 (2007), pp. 203-240. (N.B. L'aureo di Eraclio, presentato in calce, non appartiene alle 125 monete del ripostiglio lateranense, ma ha puro scopo esemplificativo)
    10 punti
  2. Oggi mi è capitato di vedere questa immagine e ho pensato subito a questo forum! Io ho l'ho trovata carina e divertente soprattutto per il gioco di parole, anche bellina... che ne dite ? Ecco a Voi.... la... MONEY LISA !
    3 punti
  3. Ultima aggiunta alla serie delle Piastre di Ferdinando IV, La 1788 con sigla del PERGER. Penso sia difficile da trovarla con flan largo e pochi graffi di conio. Alcune addirittura presentano delle schiacciature di conio al bordo in corrispondenza della sigla P. Come vi sembra.
    3 punti
  4. ...e infine, il povero @chievolan che qua si stava domandando sconsolato: "ma quando potrò averne anche io?" PS purtroppo le immagini dei tremissi (su fondo nero) non sono venute. Ma per quelle c'è il libretto del museo.
    2 punti
  5. Mi sembra che la discussione stia assumendo toni irrealistici. La moneta non è BB e questo è pacifico. Che sia poi SPL o SPL+ o SPL-FDC bisognerebbe vederla dal vivo. Il collezionista la ha comprata su Ebay a 132 sterline significa che probabilmente chi la ha venduta forse l'aveva trovata in un ciotola oppure non si è accorto che era la variante senza punto. In ogni caso non sta scritto da nessuna parte che il prezzo pagato corrisponda ad una data conservazione, soprattutto su Ebay.
    2 punti
  6. Buonpomeriggio a tutti! "Ghe pensi mi" @Rocco68 Restando sul rame posto questo 10 grani 1815 per Ferdinando III di Borbone Regno di Sicilia Moneta imponente che come ho già scritto a me ricorda un sesterzio con il suo ritratto coronato è le cornucopie al rovescio. Personalmente adoro tutta la serie dei grani di 2° tipo, i rovesci sono uno più bello dell'altro per me. Ora i numeri: 37,5 mm per 31,5 grammi di Cu Contorno: rigato D: FERD.III.P.F.A.SICILIAR.ET HIER.REX 1815 testa coronata a destra R: FELICI TAS PV BLICA G.10. in alto V B al centro spiga di grano tra due cornucopie Ecco il mio sesterzio di Ferdinando III... ehm scusate volevo scrivere il mio 10 grani del 1815...
    2 punti
  7. Domani mattina si riprende al Cordusio col Gazzettino, con qualche amico che lo distribuisce , che dice di avere già finito le sue scorte. Anticipo, e questa è una primizia per il forum, che il 10 ottobre martedì sera lo stesso verrà presentato da alcuni di noi al Centro Culturale Numismatico Milanese. Sara' una chiacchierata informale tra amici, ma chi per esempio non può la domenica esserci , avrà la possibilità di averlo. Verra' aperta apposita discussione in questa sezione nei prossimi giorni sulla serata.
    2 punti
  8. Se guardi attentamente sul fronte della banconota, in basso a destra troverai il codice che identifica la posizione della banconota sul foglio di stampa. Se il codice é alfanumerico (lettera e numero), allora la banconota é una normale, stampata sul classico grande foglio. Se, invece, si tratta di una web-press, troverai solo un numero da 1 a 10 Vincenzo
    2 punti
  9. Mi correggo: la sua biblioteca e' presso l'università di Catania ma il suo archivio personale con ke carte di lavoro ( e la bozza della famosa "seconda parte"? ) sono presso l'Accademia dei Lincei a Roma depositati dal 1999.
    2 punti
  10. Per chi fosse interessato alla monetazione modenese ho pubblicato su academia.edu la prima parte del mio studio sulla identificazione e collocazione cronologica delle varie tipologie di sesini, bolognini, muraiole e giorgini, emessi a nome di Francesco I d'Este. Questa prima parte è relativa alle prime tre puntate recentemente pubblicate nei numeri 325, 326 e 327 di P.N. Di seguito il collegamento: https://www.academia.edu/34619869/Modena_sesini_muraiole_e_giorgini_per_Francesco_I_dEste_proposta_per_una_collocazione_cronologica_delle_varie_tipologie._Prima_Parte sperando di aver fatto cosa gradita un caro saluto Mario NB a breve la seconda ed ultima parte.
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  11. Cari amici venetici buona sera e ben trovati. Ricorro alle vostre considerazioni in merito a questo SdC di Francesco Erizzo. La moneta di per sè è tra le più comuni, ma il nome del doge riportato al D/ presenta la formulazione di EREIZZO ed è opera di Ottaviano Zorzi (di Alessandro), Massaro all'argento in carica dal 3 settembre 1641 al 9 ottobre 1641 (ho consultato la versione digitale c/o l'archivio di Stato dell'Elenco degli eletti 1362 - 1797 dei Massari all'oro e all'argento). Incuriosito, ho quindi cercato su internet e parecchi cataloghi, ma non mi sono imbattuto in nessun altro caso uguale. Ho però trovato una possibile analogia, sempre su Erizzo, descritta nel noto sito di R.M. Bordin, laddove viene rappresento - sempre per uno SdC - che il Massaro Alvise Zusto, per un controllo approssimativo, non si accorse di un errore nel conio che riportava il nome ERRZO. Gli Scudi furono distribuiti per alcuni giorni, prima di essere ritirati e riemessi a spese dello stesso massaro (Nota del Senato che lo richiamava e condannava a questo, oltre ad una ammenda per danno di 1000 ducati). Non ho modo di risalire ad eventuali note del Senato, atti questi che potrebbero eventualmente ben chiarire la cosa. Mi limito però a considerare che i 36 giorni di carica del Zorzi sono un periodo assai breve, quasi inusuale, e che il suo "eventuale errore" avviene qualche anno dopo quello del Zusto (Massaro in carica dall'11 settembre 1634 al 26 febbraio 1635). Che ne dite? Intanto grazie ed un caro saluto . Paolo
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  12. Segnalo l'uscita del n. 331 settembre 2017 di Panorama Numismatico questo l'indice Curiosità numismatiche – Pag. 3 Pietro Magliocca, La storia dell’Esposizione Internazionale Marittima. Decreti, rinvii e premiazioni, Napoli, 17 aprile 1871 – Pag. 7 Recensioni – Pag. 23 Pierluigi Baisi, Un Hamerani nella zecca di Palermo – Pag. 25 Ivan Cavazzoni, Le medaglie di Maria Luigia, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla (1815-1847). Catalogo prezzario – Terza parte – Pag. 27 Luciano Giannoni, Le didramme populoniesi con il volto di Hercle: alcune considerazioni statistiche – Pag. 39 Mario Veronesi, Modena: sesini, bolognini, muraiole e giorgini di Francesco I d’Este. Proposta per una collocazione cronologica, comprese alcune varianti inedite – Settima parte – Pag. 47 Numismatica 2017 – Pag. 61 Mostre e Convegni – Pag. 62 Aste in agenda – Pag. 63
    1 punto
  13. Ciao a tutti, reduce dal convegno partenopeo...nuovo arrivo, un carlino di Filippo IV° antitosatura, ma tosato lo stesso... Saluti Eliodoro
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  14. L'idea. SCHWEIZ. WAADT / VAUD. Aimo di Monfalcone, 1491-1517. 2 Gros o. J., Lausanne. Blumenkreuz gebildet aus Lilien, dazu im 1. Und 4. Feld je ein Falke; im 2. Und 3. Feld je ein Hermelin. + AY * DE * MOTE * FALCONE * EPICOPVS. Rv. Maria mit Kind im rechten Arm über grossem Wappen, dieses eingefasst mit A - Y im Feld. REGINA * CELI [Hand] LETARE * ALEVA. (N der Vorder- und Rückseite verkehrt.) 2.99 g. Dolivo (SMK II) 80. HMZ 1-525a. Von grösster Seltenheit / Of the highest rarity. Kleine Randfehler / Minor edge nicks. Sehr schön / Very fine.
    1 punto
  15. Questo è stato reso possibile grazie alla grandissima disponibilità e lungimiranza della direttrice del Museo, dottoressa Angela Borzacconi che ringrazio:
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  16. Pomeriggio spostamento a Cividale per visita al museo archeologico nazionale, con interessantissima relazione del prof. Gorini sul ripostiglio di vittoriati e di monete celtiche "friulane" di Enemonzo (UD). anche qui con possibilità di esame diretto (vedasi @ak72 con le sue due giovanissime numismatiche in erba, e @mfalier con il suo degno erede!)
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  17. Allora inizio io: giornata indimenticabile. Mattina a TS con la visione della collezione dell'Università di Trieste, gioia per gli occhi e per ... i polpastrelli. Non mi aspettavo di poter letteralmente tenere in mano tanti tesori. Complimenti vivissimi a chi ha voluto e ha realizzato questo evento per me sensazionale, tra gli altri ovviamente Giovanni Gorini, Bruno Callegher, Andrea Saccocci, Lorenzo Passera e il simpaticissimo Paoletti. Non so quando mi ricapiterà di tenere in mano uno statere di Lisimaco. I due vassoi 8x8 pieni di solidi tardoimperiali mi hanno fatto letteralmente male agli occhi
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  18. Una banconota "particolare" della Germania in stato Fior Di Stampa in argento 996. Ho voluto partecipare anch'io dopo che oggi ho trovato un furgone targato in questa maniera
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  19. Moneta strepitosa. Per me siamo sullo SPL/FDC.
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  20. Come lo valutiamo ? Io personalmente lo valuto benissimo. Ottima conservazione, tranquillamente oltre lo SPL. Certo apprezzarla e valutarla in mano sarebbe meglio, ma già così rende bene almeno per me un ottimo stato conservativo. Graffi o segni di pulizia mi pare che ce ne siano ma dalla foto non capisco bene quanto invasivi e fastidiosi possano essere. Comunque complimenti.
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  21. Grazie Amico, preferisco aspettare a trovare quella "giusta".....con un bel modulo largo e contorno intatto. Ultimamente ne sto vedendo troppe di "peso calante".
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  22. Complimenti Rocco, ci delizi sempre con monete eccellenti. Dritto e rovescio sono molto belli e con pochissimi graffi da conio. Ottima presa. Saluti, Angelo
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  23. Grazie numa numa per le preziose informazioni, ho visitato il sito dell' accademia scoprendo che si possono chiedere informazioni ed accedere alla consultazione elettronica dei testi. Lunedì prendo contatti.
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  24. Oh scusami, vabeh la moneta merita a prescindere da chi ne sia il possessore ahaha e.. beh non vedo l'ora che mi delizi con il tuo esemplare del 1799
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  25. ciao . ecco qua https://www.acsearch.info/search.html?id=2458172 Deutsche Länder und Städte vor 1871 BAYERN Wilhelm IV. und Ludwig X., 1516-1545 Pfennig o. J. Witt. 252, Hahn 21 R ! ss
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  26. @Sirlad sto sentendo il rumore delle tue unghie sullo specchio.
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  28. @Sirlad forse non mi sono spiegato. Tu, da due giorni stai affermando in continuazione che ROMA È IN PIEMONTE. Come vedi puoi tranquillamente dire la tua, ma non stupirti se gli utenti e ben tre periti, ti fanno notare che per trovare ROMA devi guardare al centro. In questo caso non nasce nessuna polemica perché è chiaro a tutti che ROMA È NEL LAZIO.
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  29. Ciao Gianni e grazie per la tua risposta. Vercelli ma penso che la sigla sia V ( Dopo la A d'ITALIA, stella e poi V) ma aspettiamo altri pareri.) Cordiali saluti. Alain.
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  30. se per moneta rara intendete una moneta che non si vede spesso, sono d' accordo, ma non è questo il caso. Il 36 e 37 in bassa conservazione come queste valgono qualche euro, il discorso cambia radicalmente se il altissima conservazione. Il 36 spiga è comune e solamente in FDc arrivaad una cifra a 3 zeri (di certo non è questo il caso). il 37 è raro ma in bassa conservazione arriva a una quindicina di euro. il 10 centesimi Impero una dozzina di euro. Comunque non dovete essere obbligati ad essere d' accordo con me, ma il mondo Numismatico và così.
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  31. Ciao Alain, credo hai ragione... vedo pure io V dopo ITALIA sicuramente Vercelli : sono quasi tutte Vercelli tranne una che è torino... ma sigle T*G*C*
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  32. Semplicemente Meraviglioso! ......purtroppo mi è concesso darle un solo "mi piace"
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  33. E' singolare che i compilatori, per talune rarità, inserirono un testo che spiegava i motivi della coniazione, con tanto di contesto storico e talvolta anche la collezione dalla quale proveniva. Di alcune bolle congiunte al documento pergamenaceo, era stato anche descritto il motivo per il quale erano state prodotte. Le oselle erano poi suddivise per doge e di ciascuno era riprodotto il proprio stemma araldico. Se ai quei tempi ci fosse stata la stessa cura che si pone oggi nella compilazione dei cataloghi d'asta, con foto colorate, in alta definizione e con ingrandimenti dove occorre, dico che avremmo oggi non un semplice catalogo, ma una monografia che non sfigurerebbe in una biblioteca, tra i libri d'arte. luciano
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  34. Bella storia sconosciuta ai piu' , condita da una bella indagine investigativa alla Sherlock Holmes .
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  35. ......sempre affascinanti le 5000 L. Colombo Aggiungo la terza monetina per la Bosna i Hercegovina: 5 feninga 2013 Anche in questo caso il nominale è impresso sopra la mappa 18 mm. il diametro
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  36. ciao,io questa "impastatura"di metallo sulla corona proprio non la vedo(al dritto o al rovescio?),le macchie possono essere state causate da una cattiva conservazione,potresti provare a lavarla con acqua demineralizzata e sapone neutro,poi tamponi con un panno morbido,infine la asciughi con un phon in modo da far evaporare anche le più piccole particelle d'acqua... come valore non saprei,personalmente non la pagherei più di 100 euro... ovviamente parere personale...
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  37. Toh ... ti va bene questa medievale? Guarda che bella. C'è l'indicazione della zecca , c'è l'indicazione del periodo in cui è stata coniata, ... Serve altro?
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  38. Sul baiocco per Bologna 1815, ti anticipo quanto apparirà a riguardo sul numero di novembre 2017 di Panorama Numismatico: "I documenti d’archivio consultati indicano che le matrici del baiocco avrebbero dovuto essere ultimate per il giorno 20 gennaio 1816. E’ dunque poco credibile che siano state approntate con data MDCCCXV (1815). Gli esemplari che riportano tale anno (... omissis...) sono dunque con ogni evidenza degli artefatti o mal coniati (debolezza nell’impressione dell’ultima cifra). Il Pagani classifica tale moneta facendo riferimento ad un esemplare presente nella collezione numismatica del British Museum, che non ci risulta attualmente in disponibilità di tale istituzione; sono anche apparsi in asta alcuni esemplari di questo tipo, tutti molto consunti, che ci fanno ulteriormente prospettare le ipotesi qui proposte; oltretutto nel Museo Civico di Bologna non è conservata alcuna moneta impressa con tale anno."
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  39. @Sirlad ma insisti pure ad assegnare il BB a questa moneta!? È chiaramente in alta conservazione. Ci possono essere dubbi, come già detto, di quanto si avvicina al FDC. da BB a FDC ci sono tre punti. Non è più soggettività, significa semplicemente non aver studiato la moneta.
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  40. Errori sulle monete veneziane sono piuttosto comuni. Comunque è sempre un conio diverso... Nell'asta Finarte 1992 il lotto 367, comprendente EREIZZO, realizzò lire 360.000 più diritti (15 %). Arka
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  41. @Regno D`Italia La moneta é buona ed é non circolata. Poi se é SPL/FDC o FDC lo si vede in mano. Non circolate vanno dai 1000 ai 1500€ se il rosso residuo del rame rimasto é potente, e purtroppo dalla foto questo aspetto, non si capisce molto.
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  42. Salve @Legio II Italica, mi metto in fila per i complimenti, grazie per le sempre interessanti discussioni! In particolare mi ha incuriosito il fatto che si facesse spesso riferimento a "maghe", come se fossero soprattutto le donne ad essere legate alla luna; mi vengono in mente ad esempio alcune divinità come Ecate, Artemide (o Diana) e Selene (o Luna), collegate appunto all'astro lunare... Oppure il fatto che in molte culture il ciclo lunare è tradizionalmente collegato a quello mestruale della donna... Un'influenza essenzialmente "al femminile" insomma (ma non vorrei andare troppo OT rispetto al tema del post) Grazie ancora per questi approfondimenti, un saluto!
    1 punto
  43. Ciao @El Chupacabra Molto belle e ricche di particolari le commemorative Italiane. Si siamo nella sezione "monete estere" però quando una discussione e a tema abbiamo spesso fatto delle eccezioni. Saluti
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  44. ciao a voi! un analogo scudo EREIZZO (sempre con iniziali OZ) era presente alla famigerata asta Finarte del 1992 al lotto 367. Quella peraltro aveva anche la dicitura MARCUS con AR in legatura (cosa non presente nel tuo esemplare), ma il conio del lato con la croce mi pare proprio lo stesso. prova a controllare se ti convince:
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  45. La mia biblioteca è a vostra disposizione..... Splendida iniziativa
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  46. Buonasera a tutti, ho in collezione una piccola monetina in rame di Ferdinando IV.....da molto tempo, Giaceva da non so quanto in un antico pozzo, immersa nella quiete dell'acqua piovana....al buio, con la poca luce che filtrava dal lucernaio in alcune ore del giorno. Gettata dentro, non so per quale motivo: Voto?, Persa?....chi puo' dirlo. Rinvenuta il giorno stesso in cui decisero di svuotarlo e ripulirlo dai detriti caduti dentro in tutti gli anni passati. Me ne fece dono il mio amico Teo, che sapeva di questa mia passione. Non aspettatevi una conservazione FDC o SPL e neppure BB .........anzi.... vi sembrera' brutta, piena di croste, patina scura, con graffi e non collezionabile, ma per me è degna di stare nella mia collezione al pari delle altre. Anzi......ha la "sua storia"...e ve l'ho raccontata. Ecco a voi il mio tesoro.
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  47. Come molti altri sono contrario a chiudere le monete in scatola. Le volte che mi è capitato di comprare monete italiane coniate non a macchina ho sempre tolto la plastica e non mi sono mai, e ribadisco mai, trovato d'accordo con la classificazione. Nella scatola non si vede il bordo della moneta e mi è capitato di trovare bordi difettosi non dichiarati. Inoltre la mancata garanzia di autenticità è, a mio parere, gravissima, proprio perchè non è possibile giudicare in mano la moneta. Infine se non sanno giudicare se una moneta è autentica o meno è meglio che cambino mestiere. Arka P.S. Scusate lo sfogo, ma dopo anni di passione e studio sentire certi discorsi mi fa arrabbiare...
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  48. http://collezionieuro.altervista.org/blog/malta-2-euro-commemorativa-dedicata-a-malta-community-chest-fund-la-pace-2017/
    1 punto
  49. Il 26 maggio 1986 la comunità europea adotta la bandiera europea La bandiera dell'Europa raffigura dodici stelle dorate disposte in cerchio su campo blu. Le dodici stelle non rappresentano i paesi membri dell’Unione, ma tutti i popoli d'Europa, uniti in un cerchio, simbolo di unità. Anche se la bandiera viene comunemente associata all'Unione europea venne inizialmente adottata dal Consiglio d'Europa La bandiera venne ufficialmente adottata dall'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, approvando la formale proposta dell'araldo capo irlandese Gerard Slevin, il 25 ottobre 1955 e dal Comitato dei Ministri a Parigi l'8 dicembre dello stesso anno. L'Unione europea, istituita con il trattato di Maastricht nel 1992 dai medesimi membri della Comunità europea, adottò contestualmente anch'essa la bandiera europea con le dodici stelle dorate su campo blu. Da allora la bandiera rappresenta congiuntamente sia il Consiglio d'Europa, che l'Unione europea. La moneta da 2€ coniata nel 2015 dagli stati che emettono monete euro commemora il 30° anniversario della bandiera
    1 punto
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