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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/07/17 in tutte le aree

  1. un gran buongiorno a tutti.sempre piacere ritrovarvi. ecco questa piccola moneta di 1.2 cm di diametro che mi piaccerebe identificare...in atessa rigraziamenti e saluti.
    6 punti
  2. Segnalo l'uscita nel prossimo supplemento degli Atti della Deputazione Veneta di Storia Patria de: I SEGNI SEGRETI NEI GROSSI VENEZIANI: UNA NUOVA SCOPERTA. Uno scritto figlio di questo forum, della collaborazione della sezione "Serenissima" e di @mfalier .
    5 punti
  3. cari amici si parte!!!!!!!! ho postato le 8 discussioni separate - non la 7 perché come dicevo quel lavoro è già fatto per intero, e sarà pubblicato a breve! TUTTI coloro che contribuiranno, saranno tra gli autori del progetto. a breve di dirò anche come...ma questo fa parte già di una fase successiva NESSUNO è più importante, NESSUNO è lì solo a "tirare la carretta"... ce la faremo solo se tutti ci sentiremo parte di un grande progetto!!! proviamoci buon lavoro!!!! Alain Gennari
    5 punti
  4. CNL – Corpus Nummorum Langobardorum Raccolta delle varianti, tutte le varianti note per l’ambito CNL 8 il sud - Benevento e Salerno e falsi relativi + imitative probabilmente longobarde del primo periodo Referente della raccolta e sistematizzazione dati @caio ottavio Si comincia, se qualcosa non funziona, correggeremo “il tiro” Allego qua sotto il modello di scheda da utilizzare per sistematizzare i dati TUTTI sono invitati a postare varianti, tentando di attenersi sempre ai dati minimi obbligatori (VEDI SCHEDA) Le foto sparse…senza provenienza e dati, SOLO se non si conosce davvero null’altro…e quella è l’unica foto di un esemplare altrimenti ignoto…. Diversamente trattasi di un contributo inutile Il REFERENTE prova a sistematizzare i dati raccolti in un word PARTITE soprattutto dalla bibliografia nota, POI dalle aste presenti e passate, POI da una ricerca capillare. BUON LAVORO Io rimango sempre disponibile per qualsiasi dubbio e tenterò di leggere sempre tutto Altrimenti “chiamatemi” J scheda CNL.docx
    3 punti
  5. Grazie all'amico Christian Andreani...monetuzza in arrivo... Vediamo a chi piace.. Saluti Eliodoro
    3 punti
  6. Stupenda Piastra @eracle62, le grandi monete d'argento hanno grande fascino.....se sono in conservazione eccellente come la tua 1825....sono un vero spettacolo! Ora per omaggiare la discussione di @lira51, posto quella che per tutti I collezionisti di monete Napoletane è una "chimera" ......alcuni non ne conoscono l'esistenza, altri non l'hanno mai vista.....ma solo segnata in colonna nei cataloghi. Ad oggi ne ho censiti solo quattro esemplari....tutti in collezioni private. Per voi FERDINANDO IV - Piastra 1816 INPANS
    3 punti
  7. Segnalo l'uscita del nuovo numero di Monete Antiche: Anno XVI n. 95 Settembre/Ottobre · Fascino di una moneta. (Giovanni Santelli e Alberto Campana) [3-11]. · Errare è romano: refusi, imprecisioni e dimenticanze nelle legende della produzione monetaria dell'imperatore Aureliano (270-275 d.C.) (Aureliano Mostini) [12-24] · A proposito dei "nummi" di necessità del V secolo. (Mario Ladich) [25-26]. · Su di un'insolita emissione di Ferdinando il Cattolico per la Sicilia. (Alberto D'Andrea e Realino Santone) [27-31] · Campagna di indagine archeologica (anno 2016) ai ruderi della chiesa di Sant'Egidio a Campo Imperatore (L'Aquila). Notizie preliminari sui reperti numismatici (parte seconda). (Achille Giuliani e Adolfo Sissia) [32-44] · ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica. Choix de monnaies et médailles du Cabinet de France. Monnaies grecques d'Italie et de Sicile, chez C. Rollin et Feuardent, Paris 1913. (a cura di Luca Lombardi) [1-8]
    2 punti
  8. Buondì, qualche anima pia sarebbe in grado di procurarmi un'immagine migliore di questo rovescio? Ho cercato sui principali database, ma senza fortuna. Grazie in anticipo!
    2 punti
  9. Se parcheggi a S. Donato arrivi con la gialla in Duomo, ti fai via Orefici fino ad arrivare in Cordusio e quindi prendi via Broletto (che poi prosegue come Ponte Vetero) fino a La Salsamenteria. Più comodo di così...! A presto, Antonio
    2 punti
  10. 2 punti
  11. Buonasera a tutti, c'è stato un periodo della mia avventura da collezionista tutto dedicato alle Piastre di Ferdinando II e alle variabili dei conii. Mancano ancora due annate: la 1848 reimpressa e la 1849, degli altri anni (a parte le varie GRTIA, GRAITA, REGN per l'anno 1834) ho raccolto tutto. Di alcuni millesimi ho varianti per punteggiatura al rovescio, corone zigrinate, ribattiture, torrette in piu' o in meno, caratteri grossi o sottili....alternati fra dritto e rovescio, contorni con PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS ....attaccati e non, contorni con rigatura, scudetti del Portogallo con numeri di palline da sette a zero, aquilette rovesciate, leoni senza o con un numero di zampe imprecisato, con o senza coda ....presunte teste grandi o piccole.......se dimentico qualcosa....aggiungetela voi. Da quando sono presente sul Forum.....ho scoperto la Piastra con al rovescio TVR , quella con al dritto l'orecchio di Ferdinando ribattuto, la Piastra del 1834 REGNI con la I finale incusa. Ho comprato alternando sia Monete ,testi e studi per catalogarle e classificarle....ricordo che dormivo con il D'Incerti sul comodino, poi ci fu il Pagani il De Sopo e infine lo studio del Traina. E una montagna di cataloghi d'asta che consumavo letteralmente. Avevo iniziato un piccolo studio/catalogo......ma alla fine ho desistito.....motivo? Semplicemente perchè ho capito che è un lavoro ........che non avra' mai una fine. ....mi sono troppo dilungato, non è da me. Per farvi comprendere quanto c'è ancora di "inedito".....vi posto questa mia Piastra del 1833 con un decoro al bordo del dritto che non avevo ancora riscontrato in nessuno dei miei pezzi, Penso sia dovuto per effetto di ribattitura. Cosa ne pensate?
    2 punti
  12. Ciao @Poemenius , intanto volevo tirare in causa e invitare a questo progetto (immane), un'altro giovane salernitano universitario molto preparato, " @rockjaw ". Poi vorrei allegare la mia bibliografia che posseggo sui Longobardi, nel caso possa interessare qualcuno nelle fasi iniziale di ricerca.
    2 punti
  13. Una interessante mezza siliqua del re ostrogoto Atalarico, coniata a nome di Giustiniano. Qui un esempio simile: https://www.acsearch.info/search.html?id=1722894
    2 punti
  14. si tratta di una collezione di monete sabaude piuttosto importante, composta da 315 monete da Ludovico I Duca (1434-1465) fino a Vittorio Emanuele III con diverse chicche. Il collezionista era il Senatore Dosi (non è specificato il nome di battesimo ma ritengo fosse Mario) La collezione fu acquistata privatamente da una importantissima Ditta numismatica che fece realizzare il catalogo, composto da pagine di testo, tavole in b/n e ben 6 tavole a colori. Penso ne abbiano fatte poche copie. Purtroppo ce l'ho solo in fotocopia, ma è meglio di niente
    2 punti
  15. Con tutto il rispetto per il catalogo "rhinocoins" il cui autore è stato anche utente di questo forum, credo che quanto riportato dal CNI, Muntoni e Serafini sia molto più attendibile. Ti confermo quindi quanto già segnalato. Poi sei tu a fare le tue valutazioni. Ti aggiungo un link con una moneta analoga alla tua. Verifica il peso che viene riportato dalla casa d'aste.
    2 punti
  16. Nell’ambito del progetto di sistemazione delle varie emissioni che sono state coniate nel corso della Seconda Guerra Punica (o guerra annibalica), che corrisponde anche al momento in cui nacque il denario romano, mi sto occupando anche della monetazione coniata dai Punici in Sicilia in quel periodo. In pratica tale monetazione risulta concentrata nel periodo 213-210 a.C., tra lo sbarco dell’esercito cartaginese di Imilcone ad Eraclea Minoa con 25.000 fanti, 3.000 cavalieri numidi e 12 elefanti, inviato da Cartagine nella tarda primavera del 213 a.C. su suggerimento di Annibale in soccorso di Ippocrate, che era a capo delle forze siracusane filocartaginesi, ammontanti ad almeno 10.000 fanti e 500 cavalieri. Subito dopo lo sbarco in Sicilia, Imilcone si diresse verso Agrigento, che era retta allora da un presidio romano, che fu rapidamente annientato, così che la città passò saldamente in mano punica. Molto probabilmente fu in occasione dell’annientamento del presidio romano che fu sepolto il famoso ripostiglio di 52 aurei marziali (34 di 60 assi anonimi + 2 di 40 assi anonimi + 16 di 20 assi con spiga), rinvenuto nel 1987 nell’area del Bouleuterion, molto vicino al quartiere romano della città e quindi il 213 a.C. constituirebbe un terminus post quem per la coniazione di questi aurei (senza dimenticare che nel ripostiglio erano presenti solo i gruppi A e B degli aurei anonimi da 60 assi e mancava il gruppo C, che appare quasi sicuramente coniato in epoca di poco posteriore e presenta alcune affinità con i successivi aurei da 60 assi con simboli, molto probabilmente coniati nell’Italia meridionale). Serie con Melqart/Elefante Subito dopo avere conquistato Agrigento, Imilcone molto probabilmente fece coniare la prima serie punica, con i tipi Melqart/Elefante e la lettera punica “aleph” (forse la traslitterazione punica dell’iniziale di Agrigento). Questa serie è formata da 4 nominali, con la stessa tipologia e che si distinguono solo per i pesi e diametro: - Shekel (equivalente a un didramma di 6 scrupoli = peso teorico di 6,75 g) - Mezzo di Shekel (o dramma di 3 scrupoli = peso di 3,37 g) - Quarto di Shekel (o emidramma di 1.5 scrupoli = peso di 1,79 g) - Ottavo di Shekel (o triemiobolo di 0,75 scrupoli = peso di 0,84 g) Sono ormai a buon punto sul Corpus, rintracciando 52 esemplari di Shekel con 7 conii D/ e 6 conii R/, 106 esemplari di 1/2 Shekel con 7 conii D/ e 7 conii R/, 4 esemplari di ¼ Shekel con una sola coppia di conii e infine 2 esemplari di 1/8 Shekel con una sola coppia di conii. Shekel: NAC, 88/2015, 378 g. 7,00 ½ Shekel: Hess & Divo, 325/2013, 176 = New York Sale, 25/2011, 132 g. 3,41 ¼ Shekel: NAC, 10/1997, 196 = MuM 61/1982, 235 g. 1,37 1/8 Shekel: Sternberg, 31/1996, 687 g. 0,91 Si conoscono almeno 5 ripostigli contenenti esemplari di questa serie, 4 in Sicilia (in zone comprese tra Enna e Morgantina, anche se di ignota ubicazione più precisa) e 1 in Spagna (pubblicato dal Villaronga come rinvenuto a Tangeri in nord Africa, ma in realtà trovato in Spagna). Non si può escludere che sia stata una emissione coniata a Cartagine, come indicata da un orientamento dei conii generalmente rivolto alle ore 12 (anche se non mancano esemplari con diverso orientamento), esclusivamente per la spedizione di Imilcone. Tuttavia ritengo più verosimile che sia stato Imilcone a predisporre questa serie poco dopo la conquista di Agrigento, utilizzando maestranze cartaginesi al suo seguito. Questa emissione deve essere durata pochi mesi, verosimilmente fino alla fine 213 a.C. e inizio 212 a.C., seguita da una nuova serie a nome di Agrigento, anche al fine di soddisfare una certa autonomia della città, anche se sotto stretto controllo cartaginese. Serie con Zeus/Aquila In questa serie scompare il nominale di Shekel, ossia del didramma equivalente al quadrigato romano, che evidentemente era nel frattempo uscito dal mercato. Appare interessante constatare che i mezzi e i quarti di Shekel possono essere nettamente suddivisi in due gruppi, con incroci di conio solo all’interno di ogni gruppo. Molto probabilmente il primo gruppo è quello con aquila a sinistra e segni di controllo, mentre il secondo gruppo ha aquila a destra e ancora con segni di valore. Anche per questa serie sono ormai a buon punto sul Corpus, rintracciando 109 esemplari (+ 2 incusi) di 1/2 Shekel con 12 conii D/ e 12 conii R/, 17 esemplari di ¼ Shekel con 4 conii D/ e 6 conii R/ e infine 7 esemplari di 1/8 Shekel con due coppie di conii. ½ Shekel: I gruppo: CNG, 67/2004, 232 g. 3,15 II gruppo: Nomos, 6/2016, 99 g. 3,35 ¼ Shekel: I gruppo: NAC_25/2003, 56 g.1,70 II gruppo: CNG, 57/2001, 75 = Tkalec, 2002, 17 g. 1,68 1/8 Shekel: I gruppo: NAC, 10/1997, 97 = MuM, 61/1982, 37 g. 0,84 II gruppo: Copenhagen SNG 109 g. 0.86 Il controllo punico è rivelato dall’esistenza della lettera punica “het” fra i segni di controllo di alcuni conii del primo gruppo dei quarti di shekel. Ho notato che nel primo gruppo prevale ancora l’orientamento alle ore 12, mentre nel secondo gruppo l’orientamento diventa più casuale…. Molto indicativamente suppongo che il primo gruppo sia stato coniato nel corso del 212 a.C. e il secondo gruppo nell’anno successivo, considerando che Agrigento fu riconquistata dalle truppe romane nel 210 a.C. (anche grazie al tradimento dei Numidi guidati da Muttine). Più complessa è la sistemazione della terza serie, che è ancora in corso: Serie con Trittolemo/Cavallo Anche questa serie è composta da tre nominali ancora in argento, integrati da tre nominali in bronzo. Esiste uno studio di Walker, su un importante ripostiglio contenente molti esemplari di questa serie, trovato vicino Morgantina, con identificazione dei conii. Tuttavia ho constatato una situazione molto più complessa, con un numero nettamente maggiore di conii, per cui è importante riuscire a raccogliere un buon numero di esemplari illustrati. ½ Shekel: Ira & Larry Goldberg, 67/2012, 3088 g. 3,33 ¼ Shekel: NAC, O/2004, 1268 g. 2,16 1/8 Shekel: CNG, 91/2012, 60 g. 1,06 Unità BR (= Calciati 1): CNG, ea 130/2006, 116 g. 6,16 1/2 Unità BR (= Calciati 2): CNG, ea 327/2014, 494 g. 4.11 1/4 Unità BR (inedito): CNG, ea 327/2014, 496 g. 2,28 (un altro esemplare è in Parigi, De Luynes 3968 g. 1,65) Il primo e il terzo nominale in argento, come anche i bronzi, hanno in comune la lettera punica “het” che si ritrova anche sulla precedente serie agrigentina, mentre il quarto shekel ha inoltre le lettera punica “taw”. Queste lettere sono di incerto significato. E’ possibile che la maggior parte di queste monete sia stata coniata ancora ad Agrigento, ma ho notato che gli ultimi conii, con calo ponderale, sono molto più scadenti e forse sono stati coniati al seguito delle truppe cartaginesi. Molto probabilmente queste monetine erano destinate soprattutto ai cavalieri numidi, che imperversavano soprattutto nell’interno della Sicilia e non lontano da Morgantina… Ancora da definire la metrologia dei tre bronzi, che presentano al solito un'ampia escursione ponderale, ma i cui pesi standard dovrebbero essere rispettivamente 8, 4 e 2 grammi. Sono ovviamente graditi commenti su queste serie e in particolare se è possibile segnalarmi immagini e dati di esemplari che non sono reperibili online (in collezioni private o in cataloghi non facilmente reperibili). Le emissioni coniate da Annibale nel sud-Italia, soprattutto nel Bruttium, sono invece oggetto di separato studio di un mio collega.
    1 punto
  17. @dabbene stavo pensando di venire in macchina fino a San Donato per evitare il treno e pranzare con voi alle 12, potrebbe andare bene? Il posto liberato è confermato? P.S. Complimenti per l'organizzazione super!!
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  18. Ciao Alain @poemenius..come ti dicevo Lorenzo è un mostro...aggiungiamoci Rockjaw, Gaetano95 e Raffaele Iula...stai a cavallo, insomma, al Sud..
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  19. Farà compagnia a quest'altro denarino
    1 punto
  20. Rieccomi! (Sto pitturando casa....) Allora al rovescio... quadratino al posto del punto alla G di grana.... Vuoto totale nello stemma del Portogallo (ne palline, ne quadratini, ne torrette...) Esubero (?) di metallo tra le torrette... Al diritto...? Boh?
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  21. 1 punto
  22. Ecco, ora che é andata via anche questa dal magazzino ve la posto, visto che non é mio uso postare nel forum monete in vendita (spero ne comprendiate il motivo). Moneta che a me é piaciuta tanto tanto tanto dal primo momento che l'ho vista e comprata assieme ad un altro esemplare, periziato FDC da collega e che vi posterò tra qualche giorno non appena verrà ritirato dal collezionista che l'ha prelazionato. Intanto se vi piace, godetevi questa: mi rendo conto che bisogna saperla leggere, ed in foto non si percepisce bene la potenza del lustro sottostante... Ma insomma, proviamo ad alzare l'asticella!
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  23. Quattrino per Massa di Lunigiana per Alberico Cybo Malaspina; la tipologia è quella rappresentata nel collegamento http://www.stampcircuit.com/de/coin-Auction/editions-v-gadoury/4998302/lot-561-italy-editions-v-gadoury-monaco-2014-auction ne esistono diverse varianti; tieni presente che per avere una visione corretta del verso rappresentato nel collegamento di deve ruotarlo di 180°; il verso del tuo esemplare va ruotato di 90° in senso antiorario.. Ciao Mario
    1 punto
  24. Grazie, per i consigli credo che non gli faro' nessuna offerta , dato che è una pasticceria mettero qualche euro in piu per un bel vassoio di dolci.
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  25. Sinceramente li avevo già considerati nei 3 euro gli 80 centesimi del dollaro Vabbè dai, tre, quattro o cinque euro, cambia poco.
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  26. Beh, dai, il dollaro vale pur sempre un dollaro, si può arrivare anche a cinque Battute a parte, euro più euro meno, queste @Liamred00 sono le cifre in campo, spenderci significativamente di più non avrebbe senso. petronius
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  27. ho trovato un paio di immagini con qualche riferimento http://numismatics.org/ocre/id/ric.2.tr.551?lang=it
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  28. Avevo dato per scontato il metallo... Chiedo venia!
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  29. Buona sera. Sarebbe possibile di classificare questo denaro di Lucca? Peso=g.1,04. Diametro=mm.17. Metallo= Mistura di buona lega. Grazie in anticipo per i vostri pareri. Alain.
    1 punto
  30. Forse è solo nella monetazione napoletana che riscontriamo il puntino centrale? Nell'attesa che qualche altro nominale venga postato......ecco a voi un 5 Tornesi 1798 Regia Corte, con l'iniziale del Perger sotto la corona di alloro. Moneta molto comune in bassa conservazione.....ma ostica da trovare in questo stato. Il puntino come al solito, al centro dei gigli.
    1 punto
  31. Ciao @alainrib credo che possa essere Enrico III sul finire del suo regno perché presenta anche caratteristiche comuni ai denari di Enrico IV quindi secondo la classificazione proposta da Matzke direi H1b. O H2a. Le tracce di martello a testa tonda iniziano a comparire proprio con i denari di Enrico IV ma le "R" da quel poco che si vede non sembrano avere la Gambetta separata anzi forse non ce l'hanno proprio, aspetterei qualcun'altro per conferma
    1 punto
  32. Che si possa replicare al giorno d'oggi babelone questo non lo so,credo sia un procedimento sofisticato e spero che non ci siano arrivati,purtroppo,come per la cristalizzazione.quel che è certo che possono ribattare su una superficie del genere,ma un buon occhio saprebbe riconosce il processo in quanto i segmenti a pelle di coccodrillo verrebbero appiattiti,giusto?ciao
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  33. La "bozza" è a disposizione e i miei complimenti a te
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  34. Bravo Giacomo @oldgold. riguardo al "daotin" (scusate l'off topic) hai visto per caso il pezzo in asta Finarte nel 1992? Se hai bisogno ti posso mandare le informazioni e le foto (considera che erano tutte in B/N e decisamente bruttine ma magari ti possono essere utili).
    1 punto
  35. Grazie , troppo esagerato. Si, hai perfettamente ragione il 1663 è l'anno in cui avvenne il cambio definitivo ma, vari tentavi precedenti vennero fatti. Il primo come hai già detto venne fatto durante il regno di Elisabetta I , queste monete sono note come Mestrelle's Coinage dal nome di Eloye Mestrelle, un francese che supervisionò tale processo di coniazione. Vennero coniate a partire dal 1561 attraverso una pressa collegata a dei cavalli . Tale processo permetteva di ottenere monete qualitativamente nettamente superiori alle altre, ma aveva un gran difetto : la lentezza nella produzione. Per questa ragione, oltre al fatto che per via della nazionalità francese Mestrelle non era ben visto dagli altri dipendenti della zecca , dopo 10 anni si ritornò alla hammered coinage e Mestrelle venne licenziato. Morirà giustiziato nella primavera del 1578 , dopo essere stato arrestato l'anno precedente con l'accusa di produrre monete false. Una seconda e terza milled coinage la troviamo invece con Carlo I rispettivamente coniate nel 1631-2 e poi 1637-9. Vennero inoltre coniate per la Scozia dal 1637 al 1642. La produzione di queste monete è da attribuirsi ad un altro francese Nicholas Briot che nel 1628 era stato eletto chief engraver presso la zecca e dal 1635 capo della zecca Scozzese. Tuttavia nonostante la bellezza di questi nominali gli stessi risultarono piuttosto impopolari. Riporto una tabella presa da internet che elenca tutti i nominali prdotti. Ad essere precisi va detto che per la monetazione scozzese venne aiutato dal genero John Falconer le cui monete sono riconoscibili per la presenza di una F al posto della B. Per concludere vennero prodotti dei nominali al torchio nel 1656 durante la fase di Oliver Cromwell , tuttavia sembra che non entrarono mai in circolazione e per questa ragione direi che non è il caso di soffermarsi su di esse.
    1 punto
  36. Già ordinato il catalogo! Ho preso il gigante 2017! Non pensavo ci fossero tutte queste informazioni! Grazie!
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  37. Posso solo che confermare.
    1 punto
  38. Trovato, quello in foto è un fregio da autieri per casco coloniale in uso fino al '36. Direi quindi che la medaglia possa essere commemorativa di qualche reparto operante sul suolo africano. P.S. Fino al '45 la polizia stradale non mi sembra esistesse, in quanto le sue funzioni erano assolte dalla "Milizia della Strada" specialità della MVSN.
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  39. C'è un noto negoziante milanese che acquista i rotolini del 2 euro expo a 52 euro... Io francamente, volessi disfarmene, li spenderei ma conosco gente che per 2 euro di guadagno glieli venderebbe. Detto ciò, se ti metti di impegno probabilmente riesci a venderli singolarmente a 3 euro ma io mi chiedo: il tempo che useresti per gestire, seguire e concludere tutte le vendite, vale 25 euro di guadagno? Secondo me qua ci sta benissimo il detto "è più la spesa che l'impresa".
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  40. Passerò molto volentieri allora! Alle 13, salvo ritardi del treno, sarò da voi! Grazie mille
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  41. @mr_palanca, @Umbarcano,ecco le foto delle aggiudicazioni AZALEA
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  42. Quello del 1550 dovrebbe essere quello dell'anno del Giubileo, ed in legenda al D/ dovrebbe esserci scritto IVBI.
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  43. Se pesa 1,41 gr. non può che trattarsi del grosso. Il mezzo grosso pesa indicativamente 0.8 gr. ed un diametro di 18-19 mm. Per me si tratta del Munt. 37 - Serafini 113 .
    1 punto
  44. Buonasera a tutti,tra I vari testi che ho ultimamente acquistato c'e' un piccolo libretto intitolato "Cividale longobarda e il suo ducato:ricerche in corso",si tratta,praticamente,di un notiziario della sovrintendenza del Friuli Venezia Giulia,esso riporta le notizie di scavi avvenuti in quello che era il territorio del ducato di Cividale del Friuli,fra tutti I siti che compaiono nel testo uno in particolare mi ha colpito,quello di Adrazza , localita' in cui si sono scavate diciannove tombe risalenti all'alto medioevo ,tra queste la piu' appariscente e' quella di una donna di circa 18-20 anni con un ricco corredo comprendente: orecchini a cestello,un anello,due armille,un coltello,un pettine e piu' interessante di tutto una coppia di fibule a "braccia uguali" unite tra loro da una catenella.Niente di strano direte voi ,e' tipico di molte culture che le donne indossino un paio di fibule sul petto,solo che in questo caso le spille sono maschili. E qui si aprono una serie di possibilita' , premetto che in questo caso non abbiamo neppure la certezza dell'appartenenza etnica della defunta,diciamo cinquanta per cento longobarda e cinquanta per cento autoctona dell'arco alpino orientale,arbitrariamente io propenderei per la prima ipotesi, se non altro per I materiali presenti nel corredo:coltellino simil scramasax,orecchini a cestello,fibule a braccia uguali ecc.ma veniamo dunque alle suddette fibule,se le osserviamo con attenzione notiamo che sono di due tipi diversi, una con piede trapezioidale ,l'altra con piede triangolare. La prima,piu' antica,viene datata al VI sec.d.C.,la seconda al VII sec.d.C. come il resto del corredo. In base a questi dati si possono formulare diverse ipotesi:una e' che le donne indossassero indifferentemente gioielli sia maschili che femminili,ma francamente non ricordo un altro caso analogo,un'altra potrebbe essere che le spille fossero appartenute a qualche maschio della famiglia venuto a mancare e,come nel caso delle guarnizioni di cintura di Collegno,passate in "eredita'"ad un discendente,in questo caso forse si trattava dell'unica superstite,una donna,che orgogliosamente esibiva I cimeli di famiglia. Mi piace altresi' pensare che questa donna,sicuramente,di ceto elevato, ostentasse queste fibule,appartenute a due uomini del suo clan (separati cronologicamente da una generazione,30-40 anni),come fossero status symbols ,espressioni di un "mundio"che appariva chiaro a tutti coloro che la incontravano,ponendola in modo inequivocabile nel tassello sociale a lei riservato. Ripeto ,sono tutte ipotesi,ma converrete con me nel notare che queste due fibule,diverse tra loro,unite da una catenella "raffezzonata",chiaramente non pertinente alle fibule come le fibule non sono pertinenti tra di loro,di tipo maschile,indossate da una giovane donna,gridano la volonta' di trasmettere un messaggio potente,che per noi,purtroppo,resta oscuro. Saluti. Adelchi.
    1 punto
  45. Sì, dovrebbero essere stampe di prova, o progetti di filigrana poi non approvati (e quindi non utilizzati)...davvero interessanti Roberto Ganganelli li ricercava, ma il sito non è aggiornato dal 2014 http://www.ganganelli.it/risorse.html Puoi comunque provare a contattarlo, per saperne di più e per segnalargli questi esemplari, di cui magari non è a conoscenza. petronius
    1 punto
  46. Mi dispiace che il risultato delle foto non sia buono...sicuramente non lo faccio per farle sembrare più brutte! :-) Grazie @lele300però del consiglio...cercherò di cambiare la luce o fare qualcosa! Ciao
    1 punto
  47. @Acqvavitus , ecco un vistoso esempio di .............doppio "puntino"...nella monetazione Napoletana. il rovescio di una Piastra 1805 capelli ricci, con un punto fra I tre gigli, (questo primo, serviva per impostare il cerchio che racchiude appunto I 3 gigli). Il secondo, piu' in alto......è servito per delimitare la legenda.
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  48. Secondo me oltre all'inadeguatezza normativa alla base del fenomeno dilagante dei cercatori di tesori c'è anche una cattiva comprensione dell'importanza fondamentale del contesto legato alle monete ritrovate. Una moneta, anche la più comune e priva di valore, può avere un'enorme rilevanza se collegata ai suoi dati contestuali di ritrovamento e viceversa perde una parte importantissima del suo contributo informativo se privata del contesto in cui è stata ritrovata, e questo non è solo un danno per puntigliosi archeologi, ma è un danno per l'intera scienza numismatica che si ritrova senza dati indispensabili per studiare a fondo i suoi oggetti, se non ci si vuole limitare a studiare le monete solo negli aspetti iconografici ma si vuole comprenderne funzione e modalità di circolazione nei vari contesti spaziali e temporali quelle informazioni sono ineludibili...chiunque ami le monete e la numismatica non può non rendersene conto...quante cose sapremmo in più sulla numismatica antica e altomedievale ad esempio se ogni ritrovamento fosse stato censito e studiato per bene? Riguardo all'altro contesto, quello normativo, a mio avviso il grande problema che affligge non da ora il nostro Paese è quello della mancanza di fiducia e collaborazione sia tra privati che ancor più tra privati e istituzioni, le normative estere funzionano meglio solo perché funziona questo collante fondamentale, non c'è il sistematico tentativo dei privati di fregare le istituzioni così come non c'è una tracotanza delle medesime istituzioni nel considerare l'interesse pubblico una cosa astratta totalmente slegata dagli interessi più immediati e prosaici dei cittadini, c'è più fiducia, collaborazione e rispetto reciproco perché c'è anche la convenienza a far funzionare meglio il sistema senza perdersi in polemiche e faziosità distruttive...è una mentalità che richiede tempo per attecchire solidamente e sostituire l'altra del campa chi può e fanculo tutto il resto...
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