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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/06/17 in tutte le aree
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Questo tondello non poteva non far parte della carovana di quelle che... Anche questa porta il suo carico di storia, vicissitudini, donne, passioni che si affievolano, distacchi forzati, insomma anche codesta piccola perla Napoletana chiede riscatto... Implora solo di essere ammirata e resa partecipe alla vita delle passioni... REGNO DELLE DUE SICILIE Francesco i Piastra da 120 Grana 1825 p.s. Ovviamente non poteva che essere illuminata da luce Caravaggesca... Eros9 punti
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Con grande soddisfazione (non solo mia) vi segnalo l'uscita nel prossimo supplemento degli Atti della Deputazione Veneta di Storia Patria del mio lavoretto aggiornato sui bisanti ossidionali per Cipro (1570). Un ringraziamento particolare a @mfalier, che sta spingendo questa importante istituzione storiografica ad accogliere anche lavori di Numismatica, ed ovviamente a tutti quanti mi hanno aiutato nella stesura, in primis @417sonia e @fabry61 .6 punti
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Condivido il nuovo arrivo in collezione che migliora la qualità degli esemplari già presenti Sì tratta di un mezzo quarto di soldo di Emanuele Filiberto coniato nella zecca di Aosta spero che piaccia come piaciuto a me anche perché dal vivo si presenta meglio che in foto4 punti
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Ma infatti... Riguardo alle differenze sul bordo e la distanza dalla perlinatura, se c'era una patina spessa che è saltata completamente sul bordo (succede spesso alla fine, perché è la zona dove la patina è meno adesa al tondello) allora ci può stare che il tondello si sia in qualche modo rimpicciolito in superficie di qualche millimetro in quella zona periferica. Mi sembra una cosa possibile e quindi credibile, senza andare a dover pensare a complotti, combutte o manipolazioni occulte di utenti o conferenti in incognito. Ultimamente mi sembra di vedere un po' troppa caccia alle streghe sul forum, bisogna sempre ricordarsi che si sta parlando su foto 2D con tutte le limitazioni del caso, e spesso la spiegazione è più semplice di quello che si possa pensare.4 punti
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Se io vado in aeroporto e chiedo di registrarmi invece che fare il check in nessuno mi capirebbe. Così come a molti stranieri piacerebbe chiamare la pizza nella loro lingua ....ma non esiste una traduzione. Quindi il check in si chiama check in, la pizza si chiama pizza, la slab si chiama slab. Le nostre preferenze non contano.3 punti
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Il particolare bordo che si vede sugli aurei di Lentulo, che è esattamente definito "bordo di rocchette e puntini" (in inglese, "reel-bead border"), si presenta diverso dal bordo che si riscontra in coevi tetradrammi di Antiochia. Basta prendere uno coniato sotto Licinio Crasso e uno sotto Aulo Gabinio, rispettivamente il predecessore e il successore di Lentulo nel governo della Siria per vedere che non ci sono affinità stilistiche. Piuttosto ci sono maggiori affinità con il bordo di alcuni denari (come ad esempio di L. Papius (RRC 384 a.C.). Il primo bordo di questa foggia ad apparire sulle monete romane si riscontra nei vittoriati di Luceria (RRC 97/1a). Poi a quale titolo Lentulo abbia coniato, senza riportare alcuni titolo politico (come propretore) una moneta d'oro ad Antiochia, dove tra l'altro non c'era consuetudine a coniare oro, ma piuttosto argento. Non vale neanche il parallelo con l'aureo di Flaminino, che è a tutti gli effetti una moneta greca, emessa dai Greci in onore di questo comandante romano. Nei due anni come governatore in Siria, Lentulo fu impegnato soprattutto a rintuzzare gli attacchi degli Arabi, senza particolari eventi storici e politici, e non si hanno notizie nemmeno di celebrazioni da parte dei Siriani in onore del loro governatore... Non c'entrebbe Gneo Cornelio Lentulo Marcellino, ma un altro personaggio di simile nome Gneo Cornelio Lentulo e ho sviluppato una teoria che farebbe alzare non poco la relativa cronologia, fornendo varie pezze di appoggio. Resta un problema numismatico molto complesso e spero di poter fornire nei prossimi mesi nuove chiavi di lettura.2 punti
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Sempre del CCNM è questa medaglia del 1989, dedicata ad Azzone Visconti:2 punti
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@Poemenius mi ha "chiamato a raccolta" includendo il mio nome tra quelli di persone sicuramente competenti in quest'ambito numismatico. Io non lo sono certamente. Ma se mi sarà possibile dare un qualche contributo lo farò.2 punti
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@danielealberti post 40 Pensando a monete siceliote con spighe e probabilmente di mano di grandi incisori ( forse EUTH...) , vale uno sguardo il tetradramma di Selinunte , tra gli ultimi prodotti poco prima della distruzione della città , da alcuni collocato tra i capolavori della monetazione greca . L'esemplare in calce è quello di eccezionale conservazione da Hunt I , n. 78 .2 punti
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Buonasera a tutti,tra I vari testi che ho ultimamente acquistato c'e' un piccolo libretto intitolato "Cividale longobarda e il suo ducato:ricerche in corso",si tratta,praticamente,di un notiziario della sovrintendenza del Friuli Venezia Giulia,esso riporta le notizie di scavi avvenuti in quello che era il territorio del ducato di Cividale del Friuli,fra tutti I siti che compaiono nel testo uno in particolare mi ha colpito,quello di Adrazza , localita' in cui si sono scavate diciannove tombe risalenti all'alto medioevo ,tra queste la piu' appariscente e' quella di una donna di circa 18-20 anni con un ricco corredo comprendente: orecchini a cestello,un anello,due armille,un coltello,un pettine e piu' interessante di tutto una coppia di fibule a "braccia uguali" unite tra loro da una catenella.Niente di strano direte voi ,e' tipico di molte culture che le donne indossino un paio di fibule sul petto,solo che in questo caso le spille sono maschili. E qui si aprono una serie di possibilita' , premetto che in questo caso non abbiamo neppure la certezza dell'appartenenza etnica della defunta,diciamo cinquanta per cento longobarda e cinquanta per cento autoctona dell'arco alpino orientale,arbitrariamente io propenderei per la prima ipotesi, se non altro per I materiali presenti nel corredo:coltellino simil scramasax,orecchini a cestello,fibule a braccia uguali ecc.ma veniamo dunque alle suddette fibule,se le osserviamo con attenzione notiamo che sono di due tipi diversi, una con piede trapezioidale ,l'altra con piede triangolare. La prima,piu' antica,viene datata al VI sec.d.C.,la seconda al VII sec.d.C. come il resto del corredo. In base a questi dati si possono formulare diverse ipotesi:una e' che le donne indossassero indifferentemente gioielli sia maschili che femminili,ma francamente non ricordo un altro caso analogo,un'altra potrebbe essere che le spille fossero appartenute a qualche maschio della famiglia venuto a mancare e,come nel caso delle guarnizioni di cintura di Collegno,passate in "eredita'"ad un discendente,in questo caso forse si trattava dell'unica superstite,una donna,che orgogliosamente esibiva I cimeli di famiglia. Mi piace altresi' pensare che questa donna,sicuramente,di ceto elevato, ostentasse queste fibule,appartenute a due uomini del suo clan (separati cronologicamente da una generazione,30-40 anni),come fossero status symbols ,espressioni di un "mundio"che appariva chiaro a tutti coloro che la incontravano,ponendola in modo inequivocabile nel tassello sociale a lei riservato. Ripeto ,sono tutte ipotesi,ma converrete con me nel notare che queste due fibule,diverse tra loro,unite da una catenella "raffezzonata",chiaramente non pertinente alle fibule come le fibule non sono pertinenti tra di loro,di tipo maschile,indossate da una giovane donna,gridano la volonta' di trasmettere un messaggio potente,che per noi,purtroppo,resta oscuro. Saluti. Adelchi.2 punti
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Scattata stamattina presto....su un golfo che ha ammaliato Ulisse secoli fa...Poi I Romani e I Bizantini, tutti rimasti incantati da tanta bellezza della natura da non spostarsi per nessun motivo. Io non ci sono stato per le vacanze....ci vivo da sempre in questo meraviglioso angolo di paradiso.2 punti
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ci vorrebbe anche un aggancio a Cividale del Friuli in Museo...1 punto
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Buonasera, la tua piastra ha almeno altre due piccole particolarità, il leoncino nella partizione Castiglia e Leon è senza coda in più nella partizione centrale i due gigli superiore presentano un disialineamento abbastanza evidente...1 punto
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Come anticipato inizio con le Piastre del 1831. Da notare nello scudetto del Portogallo 4 "quadratini" anzichè pallini.1 punto
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Bel convegno son stato venerdì tutto il giorno e l'impressione è stata positiva....servizio d'ordine all'altezza e vigile,buona affluenza a tratti caotica nella mattinata fino ad arrivare al pomeriggio più tranquillo (ma questo accade in tutti i convegni) e materiale per tutti i gusti(non tratto antiche e non ho guardato questo settore)e per tutte le tasche. la location mi piace...il palazzo dei congressi era più bello sicuramente ma a quanto mi han riferito anche più caro e quindi inaffrontabile per gli organizzatori. la cornice di Riccione e l'aria di vacanze che ancora si respira dentro e fuori al convegno è qualcosa di unico e meraviglioso...è un peccato che molti commercianti di spicco non siano presenti col tavolo,chi per un motivo chi per l'altro....l'evento lo meriterebbe. marco1 punto
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Con tutto il rispetto per il catalogo "rhinocoins" il cui autore è stato anche utente di questo forum, credo che quanto riportato dal CNI, Muntoni e Serafini sia molto più attendibile. Ti confermo quindi quanto già segnalato. Poi sei tu a fare le tue valutazioni. Ti aggiungo un link con una moneta analoga alla tua. Verifica il peso che viene riportato dalla casa d'aste.1 punto
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Hai ragione Pietro, però ce ne sono di diversi tipi. Di seguito alcuni esempi. Poi nella monetazione napoletana, tutto è possibile.1 punto
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spero che piaccia come piaciuto a me anche perché dal vivo si presenta meglio che in foto Confermo avendo avuto il piacere di osservarlo dal vivo. Questo esemplare ha circolato pochissimo1 punto
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Ciao a tutti! Per me è la stessa moneta in tutte e due le discussioni: vedi per es. a) Graffio sul mento a SX b) Graffi a ore 2 Servus Njk1 punto
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Trovato, quello in foto è un fregio da autieri per casco coloniale in uso fino al '36. Direi quindi che la medaglia possa essere commemorativa di qualche reparto operante sul suolo africano. P.S. Fino al '45 la polizia stradale non mi sembra esistesse, in quanto le sue funzioni erano assolte dalla "Milizia della Strada" specialità della MVSN.1 punto
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dipende molto dai tuoi interessi.... di solito è più facile cercare titoli specifici... ti segnalo comunque: https://archive.org/ https://www.hathitrust.org/ www.persee.fr https://sites.google.com/site/digitallibrarynumis/ http://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp http://incuso.altervista.org/ http://www.numismaticadellostato.it/web/pns/home http://www.siaen.org/revista-nvmisma?p_p_id=122_INSTANCE_vB3RLyG8EzZp&p_p_lifecycle=0&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-1&p_p_col_count=1&p_r_p_564233524_resetCur=true&p_r_p_564233524_categoryId=162971 punto
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Ovviamente non posso ancora rispondere sulla complessa problematica riguardante questo aureo, in attesa di completare il mio studio monografico, che dovrebbe apparire a fine anno sulla rivista Monete Antiche, ma intanto anticipo sotto il completo pedigree dei due esemplari finora noti e alcune informazioni relative all'intarsio (piuttosto che contromarca) presente nell'esemplare di Parigi 1 O1 R1 7,90 10 Londra, British Museum, 1896,0608.1 = Grueber II, p. 360, 61 = Rollin & Feuardent, 20.iv.1896, 15 ex coll. Montagu = Dura & Sambon 2.iv.1881, 428 ex coll. Borghesi [Bahrfeldt 1923, tav. IV, 23] 2 O1 R1 7,78 1 Parigi, Bibliothéque Nationale, REP-21377 = BN 93 = ex coll. Estense, con intarsio in argento con aquila al D/ e colpo di zappa al R/ [Bahrfeldt 1923, tav. IV, 24] Purtroppo non abbiamo informazioni sul luogo di rinvenimento degli aurei di Cn. Lentulo. L’esemplare del British Museum apparteneva in origine alla famosa collezione del romagnolo Bartolomeo Borghesi, che era formata da monete rinvenute per lo più in Italia. L’altro esemplare noto, della Bibliothéque Nationale di Parigi, proveniva in origine da un’altra nota collezione italiana, del duca Alfonso II d’Este, come attestata dalla presenza dell’intarsio “aquiletta” sul diritto (Fig. 33). L’attribuzione dell’intarsio “aquiletta”, generalmente apposto in argento oppure oro, era sempre oscillata tra la famiglia dei Gonzaga, signori di Mantova e quella degli Estensi, duchi di Ferrara e poi di Modena[1]. Attualmente la questione può dirsi risolta, nel senso che gli esemplari recanti tale contromarca debbano riferirsi alla collezione ducale estense, dell’epoca di Alfonso II (1559-1597), che ne affidò le cure, in momenti successivi, a Enea Vico e a Pirro Ligorio, due dei più celebri antiquari del tempo, collezione poi andata purtroppo dispersa[2]. Quindi nulla vieta di pensare che questi due esemplari siano stati trovati in Italia e non abbiamo conferma di una loro origine in Oriente, come emissione della zecca di Antiochia (ipotesi sostenuta dal Crawford). [1] Per una storia delle diverse attribuzioni e la bibliografia precedente cfr. Simonetta B., Riva R.: “Aquiletta” estense o “aquiletta“ gonzaga?, in Numismatica e Antichità Classiche, VIII, 1979, pp. 359-373 e Poggi C., Le collezioni numismatiche estensi tra XVII e XVIII secolo: “un prezioso avanzo” in Sovrane Passioni. Studi sul collezionismo Estense. Milano 1998 pp. 215-237. [2] Poggi C., La collezione numismatica di Alfonso II d’Este: una attribuzione delle monete recanti la cosiddetta “aquiletta estense o gonzaga”, in Proceedings of the 3rd International Numismatic Congress in Croatia, Pula 2002, pp. 189-200. Quest’ultimo lavoro prende le mosse dal classico lavoro di Cavedoni, C., Delle monete antiche in oro un tempo del Museo Estense descritte da Celio Calcagnini, intorno all’anno MDXL, memoria dell’abate sig. d. Celestino Cavedoni letta nell’adunanza del 13 maggio 1825, in Memorie della Reale Accademia di Scienze Lettere e d’Arti di Modena, tomo I, parte III, 1825 pp. 77-112.1 punto
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Non si può nemmeno escludere che sia del VI secolo.Usato,pertanto,da goti o bizantini in quel periodo travagliatissimo.Fino ad allora,infatti,esistevano a Roma manufatture di grande qualità artistica.1 punto
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Passerò molto volentieri allora! Alle 13, salvo ritardi del treno, sarò da voi! Grazie mille1 punto
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Penso di no perché nonostante il diametro ridotto il peso e la lega restano uguali Ti inserisco l'immagine della pagina del Biaggi sul suo volume sulle monete degli Acaja che parla di questa moneta1 punto
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L'argomento è di sicuro interesse...a me non piace l'idea di richiudere una moneta in una scatolina, però le slab stanno prendendo piede e, quindi, ritengo giusto affrontare la questione. Riguardo il termine slab è comunemente utilizzato, quindi, capisco l'antipatia per gli anglicisimi, però è abbastanza sterile la polemica sul suo utilizzo in un convegno.. Saluti Eliodoro1 punto
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Sono un umile dottore di ricerca: il titolo serve a poco, però mi dà libero accesso ai medagliere e alle biblioteche romane. Se posso rendermi utile, sono a disposizione.1 punto
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Sono riuscito a reperire la versione in bronzo della medaglia MOSTRA BOVINA / MINISTERO DELLA ECONOMIA NAZIONALE di cui non esistevano foto sul nostro catalogo e che risulta essere R2 secondo il catalogo Casolari (A proposito: concordate con questo giudizio?). http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME61X/177 Devo dire che dal vivo l'incisione del toro cozzante è veramente bellissima e personalmente, per eleganza, la preferisco alla versione di Romagnoli. Sicuramente in forma monetata avrebbe fatto la sua "porca figura" ma non oso immaginare realizzata su una medaglia di modulo maggiore (60/80 mm) cosa poteva venire fuori visto che qui stiamo parlando di "soli" 41 mm scarsi per circa 24 grammi. Saluti Simone1 punto
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Ciao @Asclepia posso confermarti che la 1795 è molto più rara della 96/97/98/99 considerate N.C. anche loro, al pari della 95. Come conservazione siamo sul MB al dritto e qBB al rovescio. Un buon prezzo? Non saprei dirti. Saluti Angelo1 punto
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La collezione da cui provengono queste monete fu assemblata dai Gonzaga, che in seguito la vendettero agli Este. Non è chiaro quale delle due famiglie abbia apposto le contromarche sulle monete, ecco perchè troverai fonti che parlano di aquiletta dei Gonzaga ed altre che parlano di aquiletta degli Este.1 punto
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Parteciperò sicuramente, come me spero ci saranno altri amici e collezionisti non solo veneti. Un plauso certamente al sig. Palma che dimostra determinazione e spirito d'iniziativa. Venezia ben merita un convegno numismatico che la rappresenti degnamente e non solo a livello nazionale. Mi auguro ( ce lo auguriamo tutti ) che questo sia l'inizio di un convegno importante e partecipato. In bocca al lupo.1 punto
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Forse in pochi sono a conoscenza del fatto che durante la II Guerra Mondiale, l'Australia, come anche altre nazioni alleate, istituì dei campi di internamento per i cosiddetti "Enemy Aliens" ovvero i cittadini residenti di altre nazioni in guerra con l'Impero Britannico, ovvero le nazioni appartenenti all'Asse. In particolare anche molti italiani furono ristretti in tali campi sulla sola base della nazionalità, in quanto c'era il timore che potessero verificarsi episodi di spionaggio ovvero di ostilità nei loro confronti da parte della popolazione locale. In seguito, con il progredire del conflitto anche nel settore del Pacifico, un numero sempre crescente di prigionieri di guerra giapponesi venne a sua volta internato in tali campi. L'immagine in basso documenta proprio uno di questi Internment Camps, quello tristemente noto di Cowra; tale campo ebbe una fama sinistra poichè il 5 agosto del 1944 si verificò una fuga di massa di oltre 1100 prigionieri di guerra giapponesi, dei quali ben 231 furono uccisi nel corso della fuga e della successiva caccia all'uomo che ne scaturì.1 punto
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@eliodoro @Liutprand ho unito le discussioni che entrambi avevate aperto sull'argomento. petronius1 punto
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Splendidi questi elementi marmorei ora nel Museo del Duomo e provenienti dalla stessa Cattedrale con stemma di Milano e imprese.1 punto
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Nel 1920 vengono emessi dei gettoni per le corsie tranviarie a tariffa normale o ridotta. I milanesi li chiamarono " caldarini " dal nome del sindaco di Milano di quel periodo. Ecco quello del 1920.1 punto
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Abbiamo citato tanta bibliografia che riguarda Milano, permettetemi una autocitazione in fondo discussione su Un Quaderno di Lamoneta dedicato interamente a Milano. Il titolo " Milano raccontata dalle sue monete e medaglie " di Mario Limido è un viaggio divulgativo, per tutti , tra monete, medaglie, tessere, gettoni e anche tarocchi di Milano dalle prime coniazioni delle dracme pagane del 300/200 a.c. fino alla chiusura della zecca con Re Umberto I nel 1892. Storie, imprese, simboli, tradizioni imprese si avvicendano spiegando le relative monete e medaglie. Alcune pillole e alcuni spunti sono anche riportati qui in discussione.1 punto
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un conto sono le rosette poco impresse e un altro quelle farlocche1 punto
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Mhh, non saprei, mi diletto di più a dire che era il gusto degli Italici, del resto non abbiamo nessuna notizia sull'origine di Kimon, sappiamo per certo che operò solamente a Siracusa e che fosse come, Eukleidas, Phrygillos, Euarchidas ed altri, uno degli artigiani di spicco dell' Atelier della spiga di grano ( Infatti il simbolo della spiga o del chicco di grano su alcuni dei suoi 13 coni maggiori sono rifereriti all'atelier) Il fatto che abbia collaborato solo con la zecca di Siracusa ed il fatto della sua limitata produzione ( solo 13 coni contro i 35 di Euianetos) potrebbe indurre a pensare che avesse un occupazione diversa. Trovando anche spunto dalla pubblicazione di Lavinia Sole " Kimon a Siracusa, spunti di riflessione sull'attività, lo stile e le opere minori" si potrebbe identificare con Kimon toreuta che, ( cito la Lavinia) secondo Anteneo, realizzò insieme ad un certo Athenokles dei vasi in metallo a decorazione figurata degni di essere ricordati Evans riteneva che Kimon fosse originario di Neapolis, tale maldestra ed azzardata convinzione nasceva dalla somiglianza tra le teste dei decadrammi siracusani con alcune didrammi di Neapolis della fine del V sec. A.C.1 punto
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@acraf here is the link : http://hcr.ashmus.ox.ac.uk/coin/1 punto
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Anche i pesi monetali hanno i loro appassionati, ne ho trovati due che mi sembrano interessanti del periodo degli spagnoli, il primo di NAC 57 dello scudo d'oro1 punto
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Segnalo che a partire dalla giornata di ieri è disponibile la nuova edizione del libro per eccellenza sulle sovrane d'oro " The Gold Sovereign". essendo l'autore originale Micheal Marsh deceduto oramai diversi anni fa l'opera è stata questa volta aggiornata da Steve Hill , illustre numismatico inglese che dopo aver lavorato per Spnk e Baldwin's attualmente lavora per Sovereign Rarities. Questo volume include per la prima volta sia le full sovereign sia le mezze e pure i recenti quarti. Viene inoltre ,sempre per la prima volta, fornito un prezziaro degli esemplari censiti. Il prezzo del volume è di 35£ più spedizioni ed è ordinabile dal sito dell'editore Token Publishing. Codice ISBN 9781908828361 Copertina cartonata e 208 pagine1 punto
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Altra monetina di cui vado molto fiero: Paolo V (1605 - 1621) grosso con stemma / S. Paolo; senza indicazione dell'anno di pontificato: Perché ne vado fiero? Guardate la conservazione dell'esemplare illustrato sul Muntoni: Evidentemente non ne aveva trovato uno migliore...1 punto
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Buongiorno, ecco il millesimo successivo: Ferdinando IV Cavalli 9- 1790, Notate le differenze nella torre al rovescio, lati superiori dritti.1 punto
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Di strettamente necessario credo non ci sia nulla se non il piacere personale di ognuno di noi1 punto
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Ho avuto la possibilità di guardare la moneta sul monitor, in effetti la moneta è la stessa ma con molti particolari diversi, tuttavia rimango stupito come sia possibile ottenere i risultati dalle lettere ante ( ex Nac ) a quelle dopo, si vede che io sto invecchiando....... ed i tempi progrediscono1 punto
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Ciao @apollonia questa è per te. tanto per parlare di capolavori guardate questa tetra di Alessandro e in particolare il profilo di Alessandro di quanto è stato cesellato, sembra un tuttotondo Silvio1 punto
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