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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/29/17 in tutte le aree
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Trovandomi in vacanza nella città di Oporto non mi sono fatto sfuggire la visita al Gabinete de Numismatica. Nell'esposizione permanente è presente una importante collezione di monete portoghesi e dei possedimenti. Consiglio a chi si dovesse trovare ad Oporto la visita, tra l'altro l'ingresso è gratuito.6 punti
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salve come state? :-) una mia idea per il 2019... http://www.friziodesign.it/coins/vvf.png http://www.friziodesign.it/coins21.html5 punti
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Uno degli interessi archeologici che piu' mi appassiona riguarda I vetri romani antichi,si tratta di manufatti fragilissimi che spesso sono arrivati a noi integri o quasi. Le forme sono innumerevoli ed espressione di una creativita' non limitata da problemi strutturali ,essendo il vetro ,in pratica,un fluido solido. In piu' hanno a disposizione una tavolozza di colori e sfumature molto ampia. Coltivo questo interesse da molti anni e ,visitando musei in giro per l'Italia ,ho sempre avuto un occhio di riguardo per le pubblicazioni sul tema. In questi giorni,per questioni di prole,mi sono dovuto recare a Vigevano e tra le altre cose mi sono ritagliato un paio di ore per visitare il museo archeologico nazionale della Lomellina,situato nel castello ,piu 'precisamente nelle scuderie.l'aspetto generale e' decisamente austero,spoglio,tranne per le vetrine che contengono pero' dei veri "tesori". L'arco temporale va dal neolitico all'alto medioevo,passando per l' eta' del ferro (il nucleo piu' consistente della raccolta) e quella romana. La classe di materiale piu' rappresentata e' appunto quella dei vetri,spettacolare,da non perdere. A cio' va aggiunta la gentilezza delle custodi,l'ingresso gratuito e una cornice architettonica "croccante",come direbbe il tipo con il papillon .un consiglio,il book shop non e visibile,bisogna chiedere,non c'e' molto ma vale la pena. Di seguito una galleria di immagini per invogliarvi ...4 punti
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Buonasera a tutti, sperando di fare cosa gradita, vi segnalo: - il sito web della mostra: www.mostralongobardi.it - la pagina facebook dedicata all'evento: www.facebook.com/mostralongobardi/. Vi consiglio di seguirla per non perdervi tutti gli aggiornamenti sulla manifestazione. Troverete inoltre diverse foto dei reperti che saranno in esposizione. Vi allego in pdf la cartella stampa della mostra Saluti, Simone Cartella_stampa_-_Mostra_Longobardi.pdf4 punti
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Sono già curioso di vedere le foto che saranno scattate all'evento! Emozionato, anche se non sarò presente, per il fatto del mio Articolo!4 punti
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Ciao a tutti, desidero condividere con voi il mio nuovo acquisto che va ad arricchire la collezione di levantine: ecco il soldo per Armata et Morea che fa seguito alla gazzetta presa qualche mese fa . AE24 / 3,36g D: ✱S•MARC•VEN✱ / In esergo ✱I✱ - Leone in Soldo R: ✿ / ARMATA / E•T / MOREA / ✿ Cosa ne pensate? Che ne dite della conservazione? Mi potreste inoltre aiutare con la classificazione del Papadopoli dato che mi manca questo volume, per favore? Sono censite altre varianti per il soldo in questione oppure questa versione è l'unica conosciuta? Grazie mille Alessio3 punti
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beato chi potrà esserciiiiiii!!!! io purtroppo abito un poco (tanto) lontano altrimenti ci sarei di sicuro! ciao a tutti galaad3 punti
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Ciao. Articolo condivisibile, se non fosse per l'ultima parte: "Si, M.N. ha fatto la scelta giusta. Ma non basta. Lui le monete le va a cercare da sè nei campi con tanto di detector, strappando alle viscere della terra e alle fondamenta dei vecchi ruderi i loro segreti tesori. nascosti e gelosamente conservati da secoli. Così ha messo insieme decine di monetine...." Chissà, forse nel 1992 certe cose si potevano scrivere senza destare imbarazzo....? M.3 punti
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Come "collega novellino" non posso fare a meno di condividere in toto questi due tuoi ultimi pensieri, che riassumono un po lo spirito di questo thread: da una parte, uno spirito di studio e di rigore che ci spinge ad approfondire sempre di più, dall'altra, lo "sfacelo italico" nel quale purtoppo, per cause indipendenti dalla nostra volontà, dobbiamo confrontarci. Sinceri complimenti anche da parte mia, anche perché ho vissuto "sulla mia pelle" tutto l'iter burocratico, che un retrogusto amaro in bocca lo lascia sicuramente, specie a chi vuole far veramente bene le cose. Fabrizio3 punti
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Non vale mettere certi carichi... La cattedrale di Milano il simbolo dei simboli, qui vi sono raccontati, vissuti e sudati,cinque secoli della storia della Città... Questa rappresentazione della conquista di Gerusalemme da parte dei crociati, sul portone del Duomo la dice tutta... E poi... posso dire di aver contribuito anch'io nel mio piccolo a questo grande evento, tanto tempo fa... La rivedo quasi ogni giorno da più di mezzo secolo, ed ogni volta mi vengono sempre i brividi, nulla su questo globo può regger il suo confronto...3 punti
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hello, i am collector from Slovakia. i collect medieval and celtic coins. i have this coin in my collection. is this denaro of Ugo? because inscriptions are little bit different. thank you for any replies. (you can reply in italiano. i will use google translate2 punti
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Ciao! Conio stanco? Non direi ...... i rilievi sono accettabili, direi usura della moneta. I decreti sono 2: 24/01/1688 e 10/02/1691 e le varianti censite dal Papadopoli sono 2. La tua è il 1° tipo, la 2° ha le rosette al posto delle stelline al diritto.2 punti
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queste due tetra sempre Antiochia ad Orontes, non rivestano una particolare rarità. sono molto comuni, ma il problema che sempre mi assilla per una classificazione per questa città dei Filippi è quello di distinguere tra i due. Verificando il McAlee le legende al dritto al rovescio sono le medesime lo stesso dicasi per i rovesci. Queste hanno le solite aquile e le solite scritte. Leggendo il libro mi pare di aver capito dall'inglese che si diversificano dall'aspetto un po' più giovanile del secondo, vedendo gli esempi riportate io queste differenze non le noto. Posto i due dritti in mio possesso, che ne pensate voi, appartengono ad un solo Filippo, oppure uno al primo e l'altra al secondo. Grazie dei pareri2 punti
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Ciao Simone, la questione l'hai schematizzata benissimo. Credo che, purtroppo, da dire ci sia molto poco, e la citazione di Mommsen tristemente calzi a pennello. Per come la vedo io, credo che in questo "marasma confusionario italiota", quello che conti, sul campo, sia la voglia di far bene motivata da sincera Passione, Serietà, e Professionalità. Su tutte, rigore ed imparzialità. Se stiamo a guardare "le premesse", ci sarebbe da lasciar perdere tutto... Quanto sopra, IMHO2 punti
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Buonasera, Negli ultimi tempi mi sono appassionato molto a questo tipo di monetizzazione e volevo condividere con voi i pezzi della mia collezione, e quale posto migliore se non questo splendido post. Naturalmente si accettano suggerimenti riguardo la loro probabile datazione, dovrebbero essere tutte Enrico III, ho dei dubbi solamente per due di queste (che credo siano più recenti, Enrico IV?) Ecco la prima. Cosa ne pensate di quella lettera "S"? Ecco la seconda: Terza Quarta2 punti
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Oltre al discorso del metal detector, che, letto così quasi mi ha fatto alzare dalla sedia ora capisco perché certi concetti per cui mi batto sono resistenti: anche gli Autori migliori faticano a considerare il contemporaneo parte della Storia, ecco tutto. Sì, mi riferisco alla frase sulle serie di Vaticano e San Marino. Scusate, ma non può esistere chi colleziona soprattutto esse? Non può esistere chi magari si ferma ad esse? Chi fa questo, non è degno di essere considerato cultore di Numismatica (seppur contemporanea)? Dobbiamo per forza di cose passare a monetazioni più antiche? Seppur autorevole e in parte condivisibile, quello mi sembra il suo approccio alla materia; rappresenta quindi un suo punto di vista.2 punti
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Un altro shekel del stesso conio di diritto è quello del Ashmolean Museum n°2190 :2 punti
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dopo tanto ho comprato una decina di monete di un loto Antiochia ad Oronte. Premesso che ormai i prezzi sono impossibili, bisognerà cominciare a vendere per ricoprare qualcosa. Tra le monete alcune interessanti ho trovato questo Volusiano abbastanza interessante, che se non ho sbagliato a classificarlo il McAlee la da come molto rara. Dritto: AVTOK K G AFIN GAL OVEND AVOLOCCIANOC Rovescio: DHMAPX EZOVCIAC VPA TO B Particolarità per una sua classificazione: al dritto due dot sotto il collo ed al rovescio lettera B sotto le gambe dell'aquila. classificata McAlee 1190b. Very Rare2 punti
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TERZA (e ultima) PARTE Finita la guerra e con un diploma in Ragioneria pensò di poter cercare lavoro in una città ridotta ad un cumulo di macerie. Ma qui ebbe la sorpresa di sapere che, essendo stato "volontario" della Repubblica di Salò, non poteva accedere al pubblico impiego in quanto "non degno". Lamentatosi un giorno della faccenda con un "camerata" con cui aveva diviso i giorni al Comando Graziani, si sentì offrire da quest'ultimo (cosa ch'egli s'era prontamente procurata insieme a tanti altri, anche questo credo che sia possibile solo nel Bel Paese), la possibilità di ottenere la "patente di partigiano". In un sussulto d'orgoglio declinò l'offerta e finalmente trovò impiego in un'aziendina privata. Con i primi soldi poté anche pensare d'iscriversi all'università. Nel frattempo, nonostante si portasse dietro la croce di "volontario della parte sbagliata", le sue idee stavano rapidamente virando a sinistra. Vuoi perché sua madre era da sempre stata socialista (memore del padre - il nonno materno del nostro - che lavorava in fabbrica 14 ore al giorno e, per mesi, il giorno non lo vedeva neppure...), vuoi per le notizie sugli orrori dei nazifascisti dai campi di sterminio agli eccidi che venivano finalmente rivelati, vuoi perché i vincitori non avevano interesse a parlare delle foibe e delle vendette anche su innocenti, vuoi perché gli "alleati" anglo-americani erano quelli che avevano bombardato a tappeto la sua bella città non risparmiando né scuole (mi inchino qui a ricordarne una: la "strage di Gorla" del 20 ottobre 1944) né chiese, venne conosciuto alla Bocconi (l'ateneo cui s'era iscritto) come "il Comunista". 20 ottobre 1944: la scuola sventrata di Gorla (quartiere di Milano) ed il monumento-ossario che ricorda le vittime. Nel 1948 Jan Masaryk fu vittima della "quarta defenestrazione di Praga" e la Cecoslovacchia, nazione destinata ad essere neutrale come l'Austria, passò nell'orbita sovietica. Nel 1953 la Corea del Nord arrivò sino a Seul e ci vollero MacArthur e le "forze ONU" per ripristinare la linea di confine. Ma fu l'invasione dell'Ungheria coi carri armati sovietici nel 1956 a demolire definitivamente il credo comunista del nostro. Cominciò così un lento spostamento attraverso i partiti del cosiddetto "arco costituzionale". Verso la metà degli anni settanta era divenuto un assiduo lettore di Indro Montanelli... ...e qui è rimasto un ultimo aneddoto: il vicino di casa, borghese benestante che s'era presentato come capolista di Democrazia Proletaria (l'abito non fa il monaco...) durante le elezioni di quel periodo, dovette subire una perquisizione da parte della Digos per una bomba piazzata (esplosa-non esplosa non ricordo) in una sede della Democrazia Cristiana lì nei pressi. Il tizio, più che pericoloso, era un mentecatto della più bell'acqua, ma i tempi erano oscuri ed ogni sospetto andava controllato. Sicuramente gli investigatori ebbero il loro daffare a capire come conciliasse la fede di partito con un ammasso di copie de "il Giornale" con cui era letteralmente ricoperta la cantina. Avendo delle infiltrazioni d'acqua nel sotterraneo, il nostro gli aveva passato tutta la sua scorta di carta: principalmente il quotidiano cui era abbonato...2 punti
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Rimanendo in tema zecca vediamo la piantina della Mediolanum romana imperiale dove dovrebbe essere stata ubicata la zecca ( MONETA ). Ci sono tanti interessanti posizionamenti, il Foro, il Circo, il cardo, il decumano, dove si incontrano e poi in fondo finiamo sempre lì ... nel vero primo centro storico milanese a pochi passi da dove ci incontriamo....2 punti
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salve ragazzi il tema è di grande interesse per il sottoscritto. Già un paio di anni fa avevo aperto un topic chiedendo lumi ed informazioni (se non sbaglio min.ver eri intervenuto anche tu) su una moneta che mi ha affascinato da sempre. E questo perché, le ricerche (abbastanza superficiali che avevo fatto al tempo) avevano rivelato come fosse una moneta che REALMENTE doveva la sua emissione a contingenze storiche precise e, per chi ama la storia come me, affascinanti. Si parla infatti della terza guerra d indipendenza "italiana", combattuta tra il giugno e l agosto del 1866. L utente Picchio (che però credo non scriva più da anni su questo forum) sosteneva che (quoto, da un suo intervento che all'epoca mi ero salvato) "va considerato anche che il 1866 e' l 'anno del corso forzoso per sostenere I preparativi delle spese di Guerra di indipendenza. Al fine di impedire l impoverimento delle scorte metalliche presso la BN si diede seguito all ostruzionismo del cambio dei biglietti in moneta sonante. La moneta coniata doveva servire a garanzia delle emissioni cartacee del Banco di Napoli (5 lire in argento garantivano per 15 lire cartacee, quindi 500,000 x 5 fanno 2.5 M x 3 garantivano per 7.5 milioni di lire. Solo una modesta parte dell emissione entro in cicolazione. Il resto assolto il compito fiduciario ando presumibilmente in fusione. Come gia fatto notare da altri utenti, sarebbe interessante capire se esistono documenti ufficiali coi quali si autorizzava ufficialmente la fusione, e per che quantita (anche se questo non aiuterebbe minimamente a capire quanti esemplari son sopravvissuti ad oggi). La mia idea e' che (ma soltanto con riferimento all italia) ce ne siano un 50-100. Molti di questi riposeranno sicuramente in collezioni private da decenni. Del resto se ne girano cosi pochi qualcosa vorra dire..All estero non ho idea ma nn credo che ne siano saltati fuori parecchi.... Di sicuro non e' mai apparsa una conservazione pari o superiore a SPL. Ma anche questo e' facilmente spiegabile. Tale conservazione implicherebbe una sottrazione della moneta dal BN prima della fusione. Cosa direi abbastanza illecita. Se esiste qualcuno con tale moneta, anche se son passati 150 anni, dubito che la tirera mai fuori pubblicamente... Diverso il discorso per I pochi scudi che passano di mano e che sono evidentemente parte di quel piccolo quantitativo che entro in circolazione." Personalmente ho visto in mano un esemplare SPLENDIDO, credo uno dei migliori censiti ad oggi. E devo ammettere che, avendo sognato questa moneta per anni, avendo pensato a quali tragici e pur tuttavia fondamentali eventi per la costruzione della nostra amata Italia questo tondello sia legato, beh ragazzi, mi tremavano le mani per l emozione.. Trattandosi di zecca Napoli, trattandosi del 1866, si parla di una moneta NATA con difetti e quindi una conservazione FDC come la intendiamo noi oggi è da scartare a priori. Certamente non è mai apparsa sul mercato in condizione superiore a SPL.2 punti
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Buon giorno, come promesso... rientrato dalle vacanze, posto il mio "ricordino" acquistato. grazie per i vostri pareri... (in mano forse è un po meglio)ma si sa che io con la fotografia non vado molto d`accordo.1 punto
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Che non sia tanto facile reperirla in cosi' splendida conservazione1 punto
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Buonasera a tutti, è da qualche giorno che sto cercando di classificare questo denario di Caracalla pesa 3,2g. In teoria dovrebbe essere più facile datarla con la titolatura ma non trovo chi è la figura nel retro l'imperatore...bho non ci capisco più grazie a chi mi aiuta1 punto
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vero, non l'avevo notato. chissà mai che non abbiano frainteso il mio articolo eh eh cosa non si fa per vendere...1 punto
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Eh...eh io vedo al diritto h e E quindi Estore Visconti. Sant ' Ambrogio c'è ma siamo a Monza direi ....un grosso1 punto
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Buona sera. Con un pò di tempo a disposizione, sto scansionando le monete per ottenere un unico file in alta risoluzione (3.200 dpi) che affianchi il dritto al rovescio. Esaminando l'esemplare del titolo, ho notato come lo spessore del bordo del rovescio sia praticamente doppio rispetto allo spessore del bordo del dritto. E' un'anomalia del mio esemplare o riscontrate l'asimmetria anche nei Vostri? Se cliccate sulla scansione per ingrandirla, avrete modo di vedere meglio gli spessori dei bordi a diretto confronto: Saluti. M.1 punto
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Io sono fiero di queste mie monete...intanto perché mie, poi sono della mia identità, sono di un periodo storico troppo importante e poi celano e sono portatrici di messaggi, dispacci, immagini....sono le monete porta messaggi del 1848, oltre il valore c'è il messaggio.... allego link della discussione poi c'è anche un mio articoletto sul portale di Lamoneta1 punto
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Viaggiata pure nel 1903 questa cartolina con il 1.000 lire matrice Marchiori/Nazari del 1897 vedi, l'ho pure doppie questa due rarissime banconote! nel manifesto ed in cartolina1 punto
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Ciao, a mio modesto parere, un euro con faccia comune II tipo e millesimo 2002 non lascia spazio a dubbi, che dire, complimenti ai falsari per l'ottimo lavoro1 punto
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Data visibile per una moneta piccola non facile da trovare... Gianni in collezione ha trovato un buon posto dove riposare!!1 punto
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Mah. Che a quei tempi non si prestasse particolare attenzione al fenomeno potrà essere anche stato vero, sebbene il "caso" che ricordava Gallienus dell'operazione condotta dalla Procura di Roma nel 1993 al Convegno numismatico che si svolgeva alla Stazione Termini, dimostra che in realtà le cose non fossero proprio così. Comunque, al di là di questo, un commento come quello del compianto Traina suonava anche allora "stonato", fermo restando che le monete rinvenute con il m.d. potevano anche essere "quattro monete arrugginite" ma .....non è detto che lo fossero sempre. Il messaggio che arriva al Lettore di quell'articolo è che è lecito accrescere la propria raccolta numismatica attraverso il rinvenimento di monete ricercate con il m.d. nel sottosuolo. E questo non mi sembra che fosse, neppure allora, un messaggio "educativo", anche se l'attenzione delle Autorità al fenomeno poteva essere meno intensa di quanto non lo sarà poi negli anni a seguire. M.1 punto
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Ciao @margheludo ,tutte ipotesi plausibili,vorrei solo precisare che durante l'eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei,Ercolano ecc. Non vi fu maremoto poiche' l'eruzione e la conseguente esplosione causarono si movimenti sismici (anche nel corso degli anni precedenti l'evento)ma niente di cosi importante da provocare uno tsunami.1 punto
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Beh, questo però è un discorso diverso dall'avvistamento degli UFO. Personalmente, penso che ci siano altri pianeti, più d'uno, in cui si sono sviluppate forme di vita intelligente (il contrario sarebbe uno spreco, tutto questo universo solo per noi? ), che hanno costruito civiltà paragonabili alle nostre, ma che abbiano anche raggiunto una tecnologia che gli permetta di arrivare sul nostro pianeta, è tutto un altro discorso. Mi sembra che alcuni pianeti in cui è possibile si sia sviluppata la vita siano stati individuati, ma distano da noi decine, se non centinaia di anni luce, se anche un giorno riuscissimo a costruire una macchina in grado di muoversi alla velocità della luce (cosa niente affatto semplice, e non solo per noi, le leggi della fisica sono universali), la durata della vita umana renderebbe comunque impossibile raggiungerli. Non vedo perché non dovrebbe essere lo stesso per gli ipotetici abitanti di questi pianeti, i problemi legati alla costruzione di una macchina che si muova alla velocità della luce, e alla durata della vita, sono, ripeto, universali (anche loro moriranno prima o poi, no? ). petronius1 punto
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Ciao @margheludoe grazie del tuo intervento ; rispondo solo alla prima parte della tua risposta , la piu' certa e storicamente documentata , per il resto possiamo solo ipotizzare qualsiasi cosa . Da quanto ci tramanda il nipote Plinio il Giovane , vedi mia risposta n° 23 , suo zio "il Vecchio" nell' impossibilita' di attraccare con la nave ad Ercolano , si diresse a Stabia , attuale Castellammare di Stabia e qui mori' per i miasmi dell' eruzione . Ipotizzabile anche che fosse solo perché si stava recando da un suo amico ad Ercolano . Altre cose certe non ve ne sono . Un saluto1 punto
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Non dispongo che di questa scannerizzazione dei miei 2 Talleri di Umberto I: e non è neppure delle migliori. Mi sembra, però, di poterti confermare che su entrambi gli anni si verifica l'asimmetria dei bordi.1 punto
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Il nostro intento come associazione culturale e' proprio quello della diffusione della cultura numismatica soprattutto fra i giovani, ma in un territorio piccolo come il nostro e' molto arduo portarli in sede. Molti collezionano, ma per conto proprio e le informazioni spesso le attingono da internet, magari senza verificarle sulle fonti ufficiali che sono i libri.1 punto
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Buonasera, Ferdinando IV Tari' 1798 A questo Tari' da poco entrato in collezione ci tengo particolarmente. Me lo sono "sudato" .. Ora si trova con le altre due varianti di conio del 1798.1 punto
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Ma se funzionassero così dappertutto, allora non saremmo in Italia..... M.1 punto
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conio identico, patina molto simile, mancanza di qualsiasi segno d'usura.... no, non mi piacciono1 punto
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Grazie mille @Legio II Italica! Civis Romanus sum, ma risiedo extra moenia. Credimi, qui c'è veramente poco: nessun circolo numismatico (stavo pensando di crearne uno, ma sarei l'unico iscritto) e nessun negozio di numismatica (il più vicino è fuori provincia). C'era un anziano antiquario, molto colto, ma si è bruciato la piazza proponendo in vendita l'invendibile. Ovviamente c'è sempre qualche amatore che ti mostra qualche moneta leggermente superiore al 5 centesimi Impero, ma sono pochissimi. Diciamo che la mia è anche una sfida culturale: promuovere un collezionismo consapevole e culturalmente stimolante.1 punto
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Salve, Personalmente l'oncia di Akragas la ritengo genuina, semmai chi l'ha pulita alla fine ha trattato la superficie in modo lucido. Magari con un po di professionalità non avrebbe marcato l'etnico e i fondi. Tutto sommato , una gran bella monetina, visto il flan e l'ottima conservazione. Peccato che hanno lievemente deturpato l'occhio dell'aquila (che non e cosi).1 punto
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Posso raccontare un mio aneddoto..... Intorno al 1984 ero andato con mio padre, su appuntamento, al medagliere del Museo dell'Aquila per visionare la presenza di eventuali denari della Guerra Sociale, essendo allora impegnato alla stesura del mio Corpus su quella monetazione. C'era una signora, di cui non ricordo il nome, che era gentilissima e mise a mia disposizione gli armadi metallici con cassettiere piene di monete antiche. Lei ovviamente stava sempre vicino a me e, durante la ricerca, mi ricordai dell'importante serie di Alba Fucens, che fu già descritta da Attilio Stazio come presente in quel medagliere. Chiesi pertanto alla signora dove poteva stare la cassetta con le monete di Alba Fucens. Non ebbe difficoltà a rintracciarla. Quando depose la cassetta sul tavolo ebbi un tuffo al cuore. Le monetine erano ammassate alla rinfusa e proprio l'emiobolo, una sottile monetina, rischiava di essere schiacciata da altra moneta più grande di altra zecca che stava occupando lo stesso riquadro nella cassetta. Non riuscii a reprimere un moto di rabbia per vedere la trascuratezza con cui venivano conservate le monete e feci notare la cosa alla povera funzionaria, che era visibilmente imbarazzata e probabilmente non aveva una sua personale colpa. Nel frattempo squillò il telefono nella stanza vicina e la signora si allontanò per rispondere e fu piuttosto impegnata. Intanto io restavo a osservare il materiale, rimettendolo un poco in ordine. Poi mi venne d'istinto una perfida idea. Strizzai l'occhio a mio padre, che mi stava guardando perplesso, e tirai fuori dalla tasca una di quelle piccole custodie lenticolari rigide per conservare piccole monetine, con un sottile strato di ovatta (e non mi ricordo perché l'avevo in tasca da lungo tempo). Misi l'emiobolo nella custodia e, sempre strizzando l'occhio a mio padre, la misi nel mio taschino. Avevo appena finito l'operazione quando la signora rientrò nella stanza dove eravamo presenti e mi chiese se avevo ormai finito. La ringraziai e la signora ripose la cassetta nell'armadio. Sotto i cassetti c'erano depositati alcuni sacchetti di stoffa, alcuni chiusi con ceralacca e altri non sigillati. Chiesi gentilmente cosa contenevano questi sacchetti e lei mi rispose che erano vari ripostigli, evidentemente ancora da riordinare. Chiesi se potevo vedere almeno uno. Tirò fuori un bel sacchetto fra quelli non sigillati, che risultò essere pieno di coronati medievali, credo angioini, in ottimo stato di conservazione... La ringraziai e lei stava ormai chiudendo l'armadio, quando le chiesi se non mancava qualcosa.... Lei rimase di stucco e allora tirai fuori dal mio taschino il piccolo astuccio con l'emiobolo di Alba. Le spiegai che avevo provveduto a migliorare la sicurezza di quella monetina, che facilmente si sarebbe spezzata anche per l'evidente forte cristallizzazione e che era anche la prova di una carenza di sicurezza durante una ricognizione al medagliere. Il suo imbarazzo fu così forte che provai pena e la consolai, raccomandando al contempo un maggiore rigore con i visitatori. Inutile dire che lei si profuse in mille scuse e non nascondo di avere provato per un momento una perfida soddisfazione di avere messo in difficoltà una povera funzionaria della Soprintendenza.... Ci congedammo poi con grande calore e non ebbi più occasione di tornare a quel medagliere. Quindi, se il medagliere di L'Aquila è sopravvissuto al terremoto e ci sono ancora le monete di Alba Fucens, forse ritroverete il mio vecchio astuccio trasparente, che amorevolmente avevo poi rimesso nella cassetta con l'unico esemplare noto di emiobolo di Alba.....1 punto
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