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  1. Theodor Mommsen

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/28/17 in tutte le aree

  1. Buonasera a tutti, approfitto per riaprire questa bella chiacchierata sulle biblioteche private e sociali, per informare gli studiosi interessati che la biblioteca sociale del Centro Numismatico Valdostano di Aosta, con i suoi attuali 1634 volumi piu' un migliaio tra cataloghi e riviste, e' a disposizione, ma solo in consultazione in sede ai non iscritti. Gli orari di apertura della sede, sono i seguenti: primo, terzo e quinto venerdi del mese dalle 20,30 alle 22, 00 circa in via Monte Pasubio, 13 ad Aosta. Nel corso dei quasi sessant'anni di vita dell'associazione, i soci hanno sempre mantenuto l'attenzione sull'acquisto dei libri, compatibilmente con le disponibilita' economiche dei momenti. Poi nel 2006 come bibliotecario e segretario, sono riuscito a farmi creare appositamente da un amico un software con il quale ho iniziato a catalogare tutti i 1634 volumi acquistati e donati alla data odierna. Questo software, permette di creare in pdf e stampare diversi report, di registrare i prestiti e stampare le etichette alfanumeriche da applicare sui dorsi. Il nostro scopo, per quanto ci sara' possibile, sara' quello di coprire tutti i settori della numismatica, che attualmente comprende particolari branche, come la faleristica, la numismatica sasanide con il corpus sasanidarum, per fare qualche breve esempio. Abbiamo cercato di prediligere la monetazione italiana con l'acquisto di tutti i volumi del MIR ad oggi pubblicati, con il Bernocchi, il Muntoni, lo Spahr e monogafie su zecche italiane. Ma anche la monetazione greca e romana con i 30 volumi del BMC ( ma ahime', solo qualche volume del Sylloge, per i costi elevati), il Rizzo, il RIC nelle varie edizioni, il Cohen, il Crawford sulle repubblicane, il Banti-Simonetti, ecc.... , le bizantine con i volumi della Morrison e altri. Comunque, chi volesse maggiori informazioni, potete raggiungerci all'indirizzo e-mail: cnvaldostano@ yahoo.it
    6 punti
  2. TERZA (e ultima) PARTE Finita la guerra e con un diploma in Ragioneria pensò di poter cercare lavoro in una città ridotta ad un cumulo di macerie. Ma qui ebbe la sorpresa di sapere che, essendo stato "volontario" della Repubblica di Salò, non poteva accedere al pubblico impiego in quanto "non degno". Lamentatosi un giorno della faccenda con un "camerata" con cui aveva diviso i giorni al Comando Graziani, si sentì offrire da quest'ultimo (cosa ch'egli s'era prontamente procurata insieme a tanti altri, anche questo credo che sia possibile solo nel Bel Paese), la possibilità di ottenere la "patente di partigiano". In un sussulto d'orgoglio declinò l'offerta e finalmente trovò impiego in un'aziendina privata. Con i primi soldi poté anche pensare d'iscriversi all'università. Nel frattempo, nonostante si portasse dietro la croce di "volontario della parte sbagliata", le sue idee stavano rapidamente virando a sinistra. Vuoi perché sua madre era da sempre stata socialista (memore del padre - il nonno materno del nostro - che lavorava in fabbrica 14 ore al giorno e, per mesi, il giorno non lo vedeva neppure...), vuoi per le notizie sugli orrori dei nazifascisti dai campi di sterminio agli eccidi che venivano finalmente rivelati, vuoi perché i vincitori non avevano interesse a parlare delle foibe e delle vendette anche su innocenti, vuoi perché gli "alleati" anglo-americani erano quelli che avevano bombardato a tappeto la sua bella città non risparmiando né scuole (mi inchino qui a ricordarne una: la "strage di Gorla" del 20 ottobre 1944) né chiese, venne conosciuto alla Bocconi (l'ateneo cui s'era iscritto) come "il Comunista". 20 ottobre 1944: la scuola sventrata di Gorla (quartiere di Milano) ed il monumento-ossario che ricorda le vittime. Nel 1948 Jan Masaryk fu vittima della "quarta defenestrazione di Praga" e la Cecoslovacchia, nazione destinata ad essere neutrale come l'Austria, passò nell'orbita sovietica. Nel 1953 la Corea del Nord arrivò sino a Seul e ci vollero MacArthur e le "forze ONU" per ripristinare la linea di confine. Ma fu l'invasione dell'Ungheria coi carri armati sovietici nel 1956 a demolire definitivamente il credo comunista del nostro. Cominciò così un lento spostamento attraverso i partiti del cosiddetto "arco costituzionale". Verso la metà degli anni settanta era divenuto un assiduo lettore di Indro Montanelli... ...e qui è rimasto un ultimo aneddoto: il vicino di casa, borghese benestante che s'era presentato come capolista di Democrazia Proletaria (l'abito non fa il monaco...) durante le elezioni di quel periodo, dovette subire una perquisizione da parte della Digos per una bomba piazzata (esplosa-non esplosa non ricordo) in una sede della Democrazia Cristiana lì nei pressi. Il tizio, più che pericoloso, era un mentecatto della più bell'acqua, ma i tempi erano oscuri ed ogni sospetto andava controllato. Sicuramente gli investigatori ebbero il loro daffare a capire come conciliasse la fede di partito con un ammasso di copie de "il Giornale" con cui era letteralmente ricoperta la cantina. Avendo delle infiltrazioni d'acqua nel sotterraneo, il nostro gli aveva passato tutta la sua scorta di carta: principalmente il quotidiano cui era abbonato...
    3 punti
  3. 28 – 08 – 2117 Salve, chi mi aiuta a risolvere questo enigma? Ho trovato in un negozio che tratta oggettistica della terra questo quadro con su applicati dei dischetti in acciaio ricoperti di rame, il test della stratificazione molecolare li ha classificati come eurocent di un secolo fa. Tengo a precisare che l’oggetto è stato regolarmente decontaminato come prescrivono le attuali norme e quindi posto in libera vendita. Magari c’era una scritta, intravedo qualcosa ma forse è solo una mia impressione, in quest’ultimo caso chi ha realizzato quest’opera poteva quantomeno lucidare quei dischetti che formavano le lettere e passargli sopra una vernice trasparente. Grazie a chi interverrà
    3 punti
  4. Cari amici, vorrei condividere con voi la soddisfazione di essere diventato Perito Numismatico. Per quanto tale qualifica sia attribuita in maniera discutibile, resta comunque un motivo di orgoglio per me: vuol dire che almeno so distinguere una moneta da un tappo della birra! La cosa bella è che sono l'unico Perito della mia Provincia (non dirò quale per non farmi pubblicità che non voglio)... La cosa brutta è che il collezionismo numismatico qui da me non ha un gran seguito e, probabilmente, non perizierò mai nulla. [emoji5]
    2 punti
  5. Buon giorno, come promesso... rientrato dalle vacanze, posto il mio "ricordino" acquistato. grazie per i vostri pareri... (in mano forse è un po meglio)ma si sa che io con la fotografia non vado molto d`accordo.
    2 punti
  6. Buonasera a tutti, è da qualche giorno che sto cercando di classificare questo denario di Caracalla pesa 3,2g. In teoria dovrebbe essere più facile datarla con la titolatura ma non trovo chi è la figura nel retro l'imperatore...bho non ci capisco più grazie a chi mi aiuta
    2 punti
  7. Le cartoline ricordo del 2* Corso Allievi Ufficiali "Accelerato" del 1912-1913. FINE.
    2 punti
  8. Grazie veramente di cuore: non mi sarei aspettato tanto calore e tanta stima! Nel mio piccolo, cercherò di fare del mio meglio, con la passione e l'impegno che ho sempre messo nello studio delle antichità.
    2 punti
  9. dopo tanto ho comprato una decina di monete di un loto Antiochia ad Oronte. Premesso che ormai i prezzi sono impossibili, bisognerà cominciare a vendere per ricoprare qualcosa. Tra le monete alcune interessanti ho trovato questo Volusiano abbastanza interessante, che se non ho sbagliato a classificarlo il McAlee la da come molto rara. Dritto: AVTOK K G AFIN GAL OVEND AVOLOCCIANOC Rovescio: DHMAPX EZOVCIAC VPA TO B Particolarità per una sua classificazione: al dritto due dot sotto il collo ed al rovescio lettera B sotto le gambe dell'aquila. classificata McAlee 1190b. Very Rare
    2 punti
  10. Non servono altri dati, sono tutte evidenti patacche, è la serie quasi completa dei gadget del Carrarmato Perugina: https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/CarrarmatoPerugina/dettaglio.html
    2 punti
  11. Io uso il velluto, mi è sempre stato consigliato quello per far prendere una bella patina. Ovviamente, ignoro del tutto i motivi tecnici della cosa. Comunque non penso che argento e floccato possano modificare così tanto una moneta nel corso della vita media di un collezionista forse cambia meno di quel che crediamo La patina iridescente, da quel che ne so, è dovuta all'umidità. Ma è una cosa che ho letto chissà dove, quindi aspetta pareri più autorevoli del mio. Sui bronzi mai vista, e francamente non so come possa formarsi su un materiale del genere. Se la scelta è economica, ti consiglierei comunque di non risparmiare e di prendere un monetiere "top" nei materiali e nella fattura: è un oggetto che ti durerà tutta la vita (specialmente se sei un collezionista "normale"), quindi acquistalo come fosse un investimento. Dev'essere fatto per durare!
    2 punti
  12. Caro @Polluce, non posso che condividere la tua scelta, che io stesso - anni addietro - ho sposato: un monetiere è senza dubbio il miglior sistema per conservare le monete. In merito alla scelta dei vassoio, devi considerare che entrambe le tipologie hanno i loro vantaggi: il velluto trattiene più umidità, favorendo la creazione di una patina più morbida e riposata; il floccato mantiene una superficie più asciutta, dove la patina si formerà ugualmente, ma con tempi più lunghi e con tonalità più leggere. Emilio Tevere, venuto a mancare nell'ottobre del 2014, consigliava il floccato non soltanto per il minor costo, ma proprio per la maggior capacità di mantenere all'asciutto le "piccoline". Direi che molto dipende dalla tipologia di monete che si collezionano e dalla loro conservazione: argenti recenti, magari spatinati, li adagerei sul velluto; bronzi romani, con una bella patina già consolidata, li terrei sul floccato. Ma sono preferenze personali che variano da collezionista a collezionista. P.S. mi raccomando di tenere in considerazione anche la qualità del legno: evita i resinosi e orientati verso legni duri (castagno, larice, rovere, noce, ciliegio o simili).
    2 punti
  13. grande @Romolo75 da bologna hanno già risposto!!!! ho l'articolo
    2 punti
  14. Buongiorno Pietro, facciamo una piccola ricerca con gli utenti del Forum? Chi ha in collezione monete (tornesi di Ferdinando II) con caratteri delle legende "disallineate" .....le puo' mostrare. Inizio io con questo FERDINANDVS .....vediamo chi riesce a postarne uno piu' "storto"
    2 punti
  15. Ciao @margheludoe grazie per l' articolo molto interessante . Voglio solo esprimere un parere personale sulla figura stante del soldato , anzi molto probabilmente un Ufficiale . A parte ammirarne a distanza di due millenni l' abnegazione nel cercare di salvare vite umane dalla catastrofe dell' eruzione , un altro pensiero mi induce a ritenere che costui fosse , non dico Plinio in persona magari fosse riconosciuto tale ! , un Ufficiale avvezzo a dare ordini e ad essere eseguiti , infatti la presenza della spada ancora nel fodero farebbe pensare che tutta la scena di salvataggio dei rifugiati pompeiani nel Porto , in attesa di salire sulle barche di salvataggio , si svolgesse in un clima di relativa calma e di ordine , nonostante la scena infernale dell' eruzione , merito della professionalita' del militare . Gli andrebbe assegnata una medaglia postuma al valore civile .
    2 punti
  16. Mi pare lapalissiano che parli del nominale 5 Francs, intendendo questa tipologia argentea precorritrice, e avendo io solo l'AN 10... Se poi invece vogliamo essere tassonomici..il primato metrico decimale spetterebbe a codesto tondello... Il famoso "Marengo" emessa per la vittoria di Napoleone sugli Austriaci a Marengo. Eros
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  17. Ciao. Bellissimi questi racconti di vita vissuta, che assomigliano molto alle storie che i miei genitori, più o meno coetanei di Roberto (rorey36), mi hanno raccontato del periodo bellico. C'è chi l'ha vissuto da "sfollato", in località prossime alle città ma molto più sicure perchè al riparo dai bombardamenti e chi, come Roberto, abitava già in uno dei tanti paesi italiani, sulla carta meno esposti (ma non sempre è stato così) ai disastri della guerra. A sentire certi racconti, la descrizione dello "stile di vita", la fame, la semplicità delle abitudini, sembra che si stia parlando non di una settantina di anni fa ma di qualche secolo, rispetto a come siamo abituati e viviamo oggi. L'esperienze delle seconda guerra mondiale hanno segnato profondamente quella generazione. Mia mamma, che fortunatamente nonostante gli acciacchi dell'età (classe 1931) ha ancora un cervello perfettamente funzionante, ancora adesso mi racconta del terrore che le incutevano i reparti tedeschi che marciavano al ritmo di un tamburo, con i soldati che intonavano a voce alta le note di una qualche marcetta. Anche se non lo ammetterà mai, il popolo germanico non le sta simpatico e credo che questo sentimento (forse inconscio) sia condiviso da molti suoi coetanei che hanno vissuto quei momenti durante la loro 'infanzia. Altra "fisima" derivante da quel periodo (probabilmente anch'essa inconscia...) è quella per il cibo. Il suo invito "a mangiare", ripetuto anche in tempi come questi in cui sarebbe semmai opportuno impegnarsi (costantemente) in una dieta dimagrante, temo sia la conseguenza dei tanti pasti saltati e della vera e propria "fame" patita in quegli anni da lei e della sua famiglia. Ci sarebbero anche ricordi poco edificanti legati al periodo della "resistenza", ma non desidero scatenare polemiche o buttarla sulla politica, perchè questa discussione deve rimanere una narrazione di fatti storici e non di riflessioni politiche o di polemiche. A proposito del titolo della discussione "Giochiamo alla guerra", mi è venuta in mente una foto non così "d'epoca" come quella d'apertura, ma pur sempre in tema: si tratta di uno scatto risalente al 1982 durante il mio servizio militare: Il luogo è il Poligono di tiro di Capo Teulada (CA) e l'occasione è quella di un'esercitazione "a fuoco" dell'89mo Corso Allievi Carabinieri Ausiliari, di stanza ad Iglesias, tra le cui file militava appunto il sottoscritto, allora diciannovenne. Nella circostanza, trovammo sul posto un Reparto dell'Esercito che si addestrava con mezzi corazzati e non ci facemmo sfuggire l'occasione, durante una pausa dell'esercitazione , di chiedere il permesso e di farci una foto su un cingolato M113: Per la cronaca, lo scrivente è il quarto in basso, partendo da destra. Quello che indossa un elmetto forse un pò troppo largo per la sua testa. Pur se scattate in tempi ed in contesti diversi, la prima foto e questa mi pare che abbiano in comune alcuni elementi. Innanzitutto da entrambe traspare l'inconsapevolezza della drammaticità della guerra, che solo chi l'ha subita sulla propria pelle può comprendere nella sua esatta portata. Poi quel misto di "cameratismo" (in senso militare...cioè di ragazzi che convivono nella stessa camerata.....non in senso politico) e di "beata spensieratezza", che solo chi ha vent'anni e viene proiettato all'improvviso in un contesto "anomalo" come quello militare, può comprendere e forse, perchè no, anche apprezzare, a seconda delle motivazioni personali di ciascuno. La morale è che fino a quando "si gioca alla guerra" è un conto......quando invece la guerra ti mandano a farla veramente. il discorso cambia radicalmente. Basterebbe forse capire questo semplice concetto per evitare qualunque tipo di conflitto armato. Saluti. M. .
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  18. È sempre un piacere leggerti @El Chupacabra, bellissima discussione storica, con tanto di bellissime fotografie. Complimenti
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  19. La sala della scherma. Il Giardino. Gli Allievi Ufficiali alla "libera uscita (da una cartolina dell'epoca).
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  20. SF è la zecca di Popayan (Colombia) Classificata dal Cayon al n. 12373 Rarità direi C Conservazione direi BB Il Cayon la valuta in conservazione SPL 80Euro (valore di alcuni anni fa) . Trattandosi però di 3,4 gr. di oro, penso che possa valere almeno il valore dell'oro (3.4*35=120 circa). Ti allego un link per riferimento.
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  21. Buonasera, Ferdinando IV Tari' 1798 A questo Tari' da poco entrato in collezione ci tengo particolarmente. Me lo sono "sudato" .. Ora si trova con le altre due varianti di conio del 1798.
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  22. [mention=6393]eliodoro[/mention] Perdonami, ci siamo sovrapposti... Ma ci siamo confermati a vicenda.
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  23. Si...si, sarebbe utili per dei confronti; in questo caso noto anche il simbolo sotto, non proprio perfetto.
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  24. Grazie per I tuoi suggerimenti e per I preziosi consigli davvero utili
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  25. Direi che le probabilità sono grossomodo le stesse..... M.
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  26. non devono necessariamente essere macchine di extraterrestri, potrebbero anche essere terrestri del futuro che hanno trovato il modo di viaggiare indietro nel tempo.
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  27. Ciao @sesino974, il conio vero e proprio (per capirci quello sotto il quale la moneta viene battuta) non ha alcuna parte mobile o componibile... ti allego un documento dell'epoca che spiega il procedimento di fabbricazione dei conii nel diciannovesimo secolo... Semplice, si tratta di conii differenti, o meglio tutti realizzati con la stessa matrice del dritto e del rovescio della moneta alla quale venivano aggiunte le scritte, l'anno, il valore eccetera proprio imprimendoli con i punzoncini... Considera che una coppia di conii battevano al massimo 100.000 monete ma più verosimilmente tra le 20/30.000. Figuriamoci quindi quante coppie ne sono state utilizzate per il 1882... A presto leggervi, Massimo. conii.pdf
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  28. Se può interessare, allego il modulo che viene fatto compilare ai C.T.U. e Periti che lavorano con il Trib. e Procura di Cagliari. Come si vede, si prevede anche l'ipotesi in cui il prestatore non abbia partita iva (e, in questo caso, il reddito prodotto è assimilato dal punto di vista fiscale a quello dei redditi da lavoro dipendente). Saluti. M.
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  29. Ecco ho trovato la foto di una piastra del 1572 di Cosimo tutta patinata e fdc incircolata del museo del Bargello. Ho trovato solo la foto del diritto, il rovescio non l ho trovato. La tipologia è la stessa, collo corto. (Questa tipologia presenta meno barba e meno capelli delle altre, come si può notare.) Assolutamente meravigliosa. Bhè la mia è del 1573, ma come diceva sia Mario che altri, se non è splendida poco ci manca. Vedendo un raffronto con una simile fdc posso dirlo e crederlo pure io. Quella del Bargello fantastica. Ma mi difendo bene..
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  30. Caro @bizerba62 hai descritto perfettamente lo stato dei fatti. Purtroppo i guai grossi succedono quando, in caso di sequestro, il giudice di turno - non avendo a disposizione un CTU - nomina in qualità di perito l'esperto del villaggio (e può farlo). Questi, puntualmente, per dimostrare le proprie capacità, sarà ferocissimo e sparerà a zero sul povero imputato, favoleggiando di chissà quali tesori archeologici. In Sardegna qualcosa del genere è successo diverse volte.
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  31. A mio modesto parere non si può parlare di Spl quando una moneta è "maneggiata". La moneta ha rilievi al massimo da qSpl (con le cautele della visione da immagine) ma la spazzolatura dovrà in qualche modo essere citata a parte ovvero detratta dal grading. Il risultato è che sarà difficile venderla al prezzo di un BB. Magari sbaglio e siete disposti a pagarla da Spl pieno. Considerate il tondello avere usura minima solo sui rilievi più alti e tracce evidenti di lustro residuo? Io preferirei pagare Spl un vero Spl "sano". Se il mio ragionamento è errato sono sempre disposto a ricredermi. Buona giornata
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  32. Quarto di Grosso Amedeo d' Acaja (1377-1402) D/ AMEDEVS D SABAVD Nel campo tra 4 rette parallele PRIN in gotico minuscolo R/ PRINCEPS ACh ZE Croce ancorata Mistura 22 mm. , gr. 1,60 zecca di Moncalieri Mir rami collaterali savoia n.28 , Simonetti n.8 , Biaggi n.25 , CNI 13/15 R4
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  33. In passato ho esaminato il problema ma sono giunto alla conclusione che si tratta di un "binario morto": troppa è la tendenza nel campo ufologico a vedere solo quello che si vuol vedre, capire solo quello che si vuol capire, correre dietro al complottismo, e in non pochi casi anche mentire spudoratamente. Non c'è proprio niente da fare: se si ritiene il campo degno di attenzione e si vuole indagarci sopra seriamente si deve farlo con la mente libera e soprattutto di persona. Non ci sono siti, documentari, libri, articoli o testimonianze che tengano perchè, oltre alla possibilità di scherzi e trollate, con le tecnologie moderne (e non solo) può essere facilmente falsificata o inventata di sanapianta praticamente qualunque cosa.
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  34. Buona notte, tutto veramente molto interessante, ho visto di recente un documentario del National geographic in cui si narra la vicenda in questione ma anziché trattare l'argomento con al centro dell'azione Plinio che viene anzi menzionato marginalmente , il doc. Ricostruisce le ultime ore di vita dell'anonimo soldato il cui scheletro è fotografato all'inizio nell' articolo de "il giornale " e a cui viene attribuita la probabile gestione ed il coordinamento delle operazioni di salvataggio (ad onor del vero il tutto molto romanzato e basato solo su ipotesi e supposizioni dei documentaristi), ne parla anche la dott.Claudia Perassi (la quale non gli riconosce un ruolo così importante) nel suo bellissimo lavoro "soldi,acquisti,spese a Pompei e nell'area vesuviana" https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://monetaoro.unicatt.it/allegati/i-prezzi-a-pompei.pdf&ved=0ahUKEwjUgISzyvjVAhVBGsAKHU59CUYQFggcMAA&usg=AFQjCNEDC-R2lR6eQCyRp0yY473yu55Iqw che consiglio di leggere. A seguire la foto dello scheletro del soldato di Plinio, la sua collocazione al di fuori dei fornici vicino al molo e la descrizione delle monete che aveva con sé. Di nuovo Buona notte a tutti.
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  35. Mi congratulo anch'io con @Theodor Mommsen per una qualifica che se anche non gli servisse professionalmente, illustra ed attesta la sua cultura numismatica.
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  36. A mio modesto parere si tratta di un falso ,lo stile non e' congruo al periodo storico...
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  37. Ciao, ha un valore microscopico. un bel quadretto è la soluzione migliore, susciterai una piccola emozione e tanti ricordi a chi la vedrà incorniciata sulla parete, in special modo a chi l'ha veramente utilizzata per la spendita in passato.
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  38. Parliamo ora di Medaglieri a Milano. Nella Torre Umberto I al Castello Sforzesco di Milano sono oggi custodite le due principali raccolte numismatiche cittadine, in cassaforti attigue, ma distinte. Così inizia nel suo studio che qui allego Ermanno Arslan sull'argomento nel 1975. Studio, a oggi di grande attualità, da leggere e per riflettere. La prima è la Raccolta del Gabinetto Numismatico di Brera, di proprietà statale, l'altra la Raccolta del Civico Gabinetto Numismatico, di proprietà comunale. La Direzione è unica con la unificazione dei due nuclei avvenuta nel 1918. Nel 1907 è la Società Numismatica Italiana a lanciare la proposta di unificare le 2 grandi collezioni milanesi. Quindi Stato e Comune uniti nella gestione di questa ingente Raccolta Numismatica sia dal punto di vista numerico che qualitativo. Il Gabinetto Numismatico di Brera nasce addirittura nel lontano 1803. Nel 1975 i pezzi numismatici risultavano più di 140.000 con le monete classiche in testa e quelle di Milano molto rappresentate. Molto importante è la parte finale dell'articolo di Arslan in cui si parla nel 1975 della necessità di un nascente Museo della Moneta e comunque di una esposizione fissa delle stesse. Sono passati dobbiamo dire con franchezza 42 anni ma di Musei della Moneta, né di esposizioni fisse delle stesse, a Milano a ora nessuna traccia... Per il momento vi auguro buona lettura e se qualcuno vorrà riflettere qui sull'argomento molto importante meglio ancora... http://www.ermannoarslan.it/Contributi/1975-EAA-GabinettoNumismaticoMilano.pdf
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  39. grazie foto di migliore qualità !
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  40. Sì, il taglio massimo circolante era 500 pesetas.
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  41. Finalmente di ritorno e con la rete... Bene Luciano, a questi incontri non dobbiamo mancare, non vedo l ora di rivedervi tutti. Roberto
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  42. Sulla moneta sono presenti tracce di usura... se non fosse stata rovinata da pulizia aggressiva con graffi evidenti l'avrei apprezzata molto di più e gli avrei dato un bb spl... così invece perde molto
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  43. Nella monetazione del Regno, così come in quella della Repubblica, la data veniva impressa successivamente sul conio mediante "punzoncini". A differenza ad esempio dell'euro, il quale presenta la stessa già impressa sulla matrice. Nel l'ultima foto ad esempio molto probabilmente il conio del 1861 non avendo ancora esaurito la vita utile si è scelto di riutilizzarlo anche per l'anno successivo previa ribattitura dell'ultima cifra della data.
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  44. Buonasera a tutti, Vi faccio vedere per Ferdinando II questo mio Tornese Uno e Mezzo del 1854.....millesimo molto comune e con un po di varianti nel conio....sia al dritto che al rovescio. @Rex Neap.... osserva un po, la data come è stata "centrata". ....e la forma del 5
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  45. A questi vanno aggiunti l' Haeberlin e poche altre cose che non ho potuto inserire perché già così stavo impazzendo nel dover modificare ogni singola foto per renderla caricabile Come detto, la mia biblioteca non è nulla rispetto alle vostre, ma comunque svolge bene il suo lavoro al momento
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  46. Scusate signori, finalmente sono riuscito a recuperare il mio vecchio account, i pessimi commenti di DANALBE sono miei fatto con quell'accont provvisorio. Ho provveduto a comunicare allo staff il doppio account ed il problema, ora che tutto è risolto continuero a scrivere, se vi faccio piacere, con il vecchio e glorioso danielealberti.
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  47. @Theodor Mommsen : la tua citazione e' piaciuta cosi tanto al "pictor" che ha voluto posizionarla sul retro del dipinto.
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  48. Buongiorno @Poemenius, Il l'articolo che cerchi è contenuto in un volume che possiedono 2 biblioteche in Italia, una a Bologna e l'altra a Padova. Se sei della zona puoi andare li e chiederlo per farti delle fotocopie. Se sei lontano dalle 2 città recati presso una biblioteca a te vicina e chiedi il servizio di document delivery per l'articolo che cerchi. Normalmente è "gratutito" o con qualche piccolo rimborso spese. Spero di esserti stato d'aiuto Saluti Gabriele
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  49. Una breve panoramica di altri esemplari di Tudeer 58. Berlino (“b” della lista), con conio ancora “fresco” e centrato, dimostrando la perdita di una porzione del bordo a sinistra: Berlino, ex Loebbecke (“c” della lista), con conio ancora “fresco”, ma più scentrato a destra: NAC 59/2011 (“q” della lista), confermando la scentratura a destra: (continua)
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