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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/27/17 in tutte le aree
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Cari amici, vorrei condividere con voi la soddisfazione di essere diventato Perito Numismatico. Per quanto tale qualifica sia attribuita in maniera discutibile, resta comunque un motivo di orgoglio per me: vuol dire che almeno so distinguere una moneta da un tappo della birra! La cosa bella è che sono l'unico Perito della mia Provincia (non dirò quale per non farmi pubblicità che non voglio)... La cosa brutta è che il collezionismo numismatico qui da me non ha un gran seguito e, probabilmente, non perizierò mai nulla. [emoji5]23 punti
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Un bel truppone, quasi un appuntamento irrinunciabile per la numismatica milanese e non solo e dobbiamo anche considerare chi non fa parte del mondo di Lamoneta. Io credo che la numismatica milanese da tanti segnali che vediamo sia in un momento fantastico, quasi un Rinascimento, a mio modesto modo di vedere il bello deve ancora venire con nuovi traguardi da raggiungere...a noi tutti5 punti
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Recentemente mi è stato commissionato il restauro conservativo di un certo numero di medaglie devozionali, particolarmente ossidate ed in precario stato di conservazione per un recupero al meglio delle stesse. Oggi posto quella relativa al Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, che presentava una vasta ossidazione che copriva quasi interamente il figurato del D/ e l'ornato del R/. Dopo una serie di adeguati lavaggi, ho provveduto all'asportazione meccanica delle ossidazioni, con un lungo lavoro al microscopio. L'eliminazione dell'ossidazione ha scoperto anche il punzone di produzione dello Stabilimento Johnson. Allego una serie di foto dei vari step di lavorazione.4 punti
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Rimaniamo nel periodo, e omaggiamo il primo tondello argenteo coniato in Italia con il sistema metrico decimale... Un capolavoro stilistico, da innamorasi a prima vista, il dritto riporta due figure allegoriche frutto della maestria incisoria del grande scultore e medaglista Italiano Amedeo Lavy. Certi testimonianze storiche, racchiudono a volte in semplici tratti l'essenza. Come rimanere indifferenti... Eros Repubblica Subalpina 5 Franchi AN 104 punti
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Torno alle monete con una estrema rarità, una emissione speciale, fatta forse per qualche occasione o per personaggi illustri. Crippa parla solo di 8 esemplari conosciuti, siamo ovviamente nel R/5. E' un pezzo della NAC 69 da due ducatoni del 1643 di Filippo IV, per curiosità, il diametro è di 46,1 mm. e il peso di 63,94 gr. Che faccio continuo ?4 punti
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28 – 08 – 2117 Salve, chi mi aiuta a risolvere questo enigma? Ho trovato in un negozio che tratta oggettistica della terra questo quadro con su applicati dei dischetti in acciaio ricoperti di rame, il test della stratificazione molecolare li ha classificati come eurocent di un secolo fa. Tengo a precisare che l’oggetto è stato regolarmente decontaminato come prescrivono le attuali norme e quindi posto in libera vendita. Magari c’era una scritta, intravedo qualcosa ma forse è solo una mia impressione, in quest’ultimo caso chi ha realizzato quest’opera poteva quantomeno lucidare quei dischetti che formavano le lettere e passargli sopra una vernice trasparente. Grazie a chi interverrà3 punti
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Buona Domenica Sciolgo la mia riserva; conferma la presenza per aperitivo e pranzo. saluti luciano3 punti
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Ritorniamo al periodo insurrezionale, affascinate nelle sue mille sfaccettature, anche se il prezzo fu alto.. Testimonianza di quei giorni a Milano in Corso di Porta Romana... Di Seguito giusto per contestualizzare l'aspetto Numismatico un simbolo...3 punti
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Buongiorno, A questa Piastra ci tengo particolarmente, per me è un documento storico vivente successivo alla Repubblica Napolitana. Ferdinando IV, dopo il Congresso di Vienna assunse il titolo di Re delle due Sicilie con il nome di Ferdinando I. Ordina di eliminare ogni traccia monetale della vecchia repubblica e si procedette a reimprimere la nuova effige sulle monete, operazione che non sempre ottenne lo scopo di cancellare la vecchia moneta.....succedeva come nel caso della Piastra postata....che le vecchie impronte si intravedessero ancora. Le Piastre reimpresse riportano tutte una lettera R davanti la data. Le monete "cancellate" furono le Piastre della Repubblica Napolitana, i dodici carlini di murat e le Piastre di Giuseppe Napoleone . Furono reimpresse anche monete in rame. Rarissimi sono i nominali in rame che riportano sia la R che la scritta REIMPRESSA.3 punti
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Buon pomeriggio e buona domenica agli amici del forum! Oggi ho approfittato di uno degli ultimi giorni liberi per vivere un po' da turista la mia amata, ma purtroppo poco vivibile, Roma. Ho così deciso di tornare a visitare i Musei Capitolini, visto che non ci tornavo da diversi anni. Con piacere, ho finalmente potuto visitare il Medagliere (l'ho sempre trovato chiuso nelle altre occasioni..). Così come ho fatto per il Medagliere di Aquileia, spero di fare cosa gradita postando qui le poche foto che ho scattato. Mi si perdonerà la scarsa qualità delle immagini, ma stavo con il cellulare e ho dovuto modificarle parecchio per renderle caricabili. Non ho fotografato tutto, naturalmente, ma spero se non altro di far conoscere una parte del museo poco nota ai più Un saluto, Afranio2 punti
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Buonasera a tutti, approfitto per riaprire questa bella chiacchierata sulle biblioteche private e sociali, per informare gli studiosi interessati che la biblioteca sociale del Centro Numismatico Valdostano di Aosta, con i suoi attuali 1634 volumi piu' un migliaio tra cataloghi e riviste, e' a disposizione, ma solo in consultazione in sede ai non iscritti. Gli orari di apertura della sede, sono i seguenti: primo, terzo e quinto venerdi del mese dalle 20,30 alle 22, 00 circa in via Monte Pasubio, 13 ad Aosta. Nel corso dei quasi sessant'anni di vita dell'associazione, i soci hanno sempre mantenuto l'attenzione sull'acquisto dei libri, compatibilmente con le disponibilita' economiche dei momenti. Poi nel 2006 come bibliotecario e segretario, sono riuscito a farmi creare appositamente da un amico un software con il quale ho iniziato a catalogare tutti i 1634 volumi acquistati e donati alla data odierna. Questo software, permette di creare in pdf e stampare diversi report, di registrare i prestiti e stampare le etichette alfanumeriche da applicare sui dorsi. Il nostro scopo, per quanto ci sara' possibile, sara' quello di coprire tutti i settori della numismatica, che attualmente comprende particolari branche, come la faleristica, la numismatica sasanide con il corpus sasanidarum, per fare qualche breve esempio. Abbiamo cercato di prediligere la monetazione italiana con l'acquisto di tutti i volumi del MIR ad oggi pubblicati, con il Bernocchi, il Muntoni, lo Spahr e monogafie su zecche italiane. Ma anche la monetazione greca e romana con i 30 volumi del BMC ( ma ahime', solo qualche volume del Sylloge, per i costi elevati), il Rizzo, il RIC nelle varie edizioni, il Cohen, il Crawford sulle repubblicane, il Banti-Simonetti, ecc.... , le bizantine con i volumi della Morrison e altri. Comunque, chi volesse maggiori informazioni, potete raggiungerci all'indirizzo e-mail: cnvaldostano@ yahoo.it2 punti
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Ciao @Afranio_Burro, Le foto non rendono la bellezza del medagliere che a causa delle varie luci rende difficile fotografare bene le monete. Visto che se ne è parlato molto però io aggiunto anche foto dei medaglioni. Spero si veda almeno qualcosa. A presto, Alb123 P.s.Qualcuno conosce quello che è indicato come medaglione di Costantino?2 punti
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Parliamo ora di Medaglieri a Milano. Nella Torre Umberto I al Castello Sforzesco di Milano sono oggi custodite le due principali raccolte numismatiche cittadine, in cassaforti attigue, ma distinte. Così inizia nel suo studio che qui allego Ermanno Arslan sull'argomento nel 1975. Studio, a oggi di grande attualità, da leggere e per riflettere. La prima è la Raccolta del Gabinetto Numismatico di Brera, di proprietà statale, l'altra la Raccolta del Civico Gabinetto Numismatico, di proprietà comunale. La Direzione è unica con la unificazione dei due nuclei avvenuta nel 1918. Nel 1907 è la Società Numismatica Italiana a lanciare la proposta di unificare le 2 grandi collezioni milanesi. Quindi Stato e Comune uniti nella gestione di questa ingente Raccolta Numismatica sia dal punto di vista numerico che qualitativo. Il Gabinetto Numismatico di Brera nasce addirittura nel lontano 1803. Nel 1975 i pezzi numismatici risultavano più di 140.000 con le monete classiche in testa e quelle di Milano molto rappresentate. Molto importante è la parte finale dell'articolo di Arslan in cui si parla nel 1975 della necessità di un nascente Museo della Moneta e comunque di una esposizione fissa delle stesse. Sono passati dobbiamo dire con franchezza 42 anni ma di Musei della Moneta, né di esposizioni fisse delle stesse, a Milano a ora nessuna traccia... Per il momento vi auguro buona lettura e se qualcuno vorrà riflettere qui sull'argomento molto importante meglio ancora... http://www.ermannoarslan.it/Contributi/1975-EAA-GabinettoNumismaticoMilano.pdf2 punti
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Mi spiace che proprio gli aurei risultino così sfuocati e praticamente illeggibili, ma è il risultato del ridimensionamento...2 punti
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Grazie mille @Legio II Italica! Civis Romanus sum, ma risiedo extra moenia. Credimi, qui c'è veramente poco: nessun circolo numismatico (stavo pensando di crearne uno, ma sarei l'unico iscritto) e nessun negozio di numismatica (il più vicino è fuori provincia). C'era un anziano antiquario, molto colto, ma si è bruciato la piazza proponendo in vendita l'invendibile. Ovviamente c'è sempre qualche amatore che ti mostra qualche moneta leggermente superiore al 5 centesimi Impero, ma sono pochissimi. Diciamo che la mia è anche una sfida culturale: promuovere un collezionismo consapevole e culturalmente stimolante.2 punti
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Per l'aperitivo ci sono a pranzo non riesco. Mi ero dimenticato di dirvelo spero mi perdoniate2 punti
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Ciao a tutti, a me sembra più un salto di conio... Saluti Eliodoro2 punti
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Questa come altre è la dimostrazione che gli incisori avevano dei modelli stilistici che seguivano anche a distanza di molti anni e di diversi km... skuby1 punto
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La posizione è corretta perché è stata ribattuta su una moneta che non si è staccata dal conio. Devi immaginare la moneta sottosopra , per cui il volto del re sarebbe rivolto a sx.1 punto
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Capisco l'abbondanza,ma mettere tutti quei fusi uno sopra l'altro non serve a niente,a meno che non siano doppioni(non oso immaginare allora cosa ci sia nel magazzino)....nel caso lo siano,per esempio,si potrebbe vendere il tanto materiale in esubero,magari coprendolo da vincoli quali l'esportazione dall'italia,rientrando con liquidità per ammodernizzare o semplicemente migliorare il museo e l'esposizione delle sue fortune.ovviamente il discorso è valido per tutti i musei statali del nostro territorio,con gioia mia e di parecchi altri collezionisti.1 punto
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DE GREGE EPICURI Questa, sempre pescata dal mio archivio, è davvero malridotta; ma io dico che riuscirete a individuarla. Pesa sugli 8,5 g. Direi che qui il D è peggio del R!1 punto
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DE GREGE EPICURI @gennydbmoney Se te la cavi (anche non benissimo) con l'inglese, ti direi di cominciare con il Sear: David Sear, GREEK IMPERIAL COINAGE, London 1979 (cito a memoria, potrei essere impreciso; sono in vacanza e non ho il testo con me). E' più un catalogo che un testo-base, ma ha una passabile introduzione che entra anche un po' nei dettagli. Poi cataloga una quantità discreta di monete, con un po' di foto. Procede in ordine cronologico, per imperatore; per ciascuno elenca poi le zecche nel consueto ordine: Spagna- Africa-Balcani-Grecia-Asia Minore-Siria - Palestina-Egitto- Arabia. Ha una serie di appendici utili, con le monete giudaiche, un certo numero di monete partiche, quelle dei "regni satelliti", le celtiche della Britannia. Infine un elenco di tutte le zecche, coi loro nomi latini e greci (anche abbreviati), e qualche carta geografica. Credo che per un bel po' di tempo ti possa bastare. Forse lo puoi trovare anche usato, nuovo costa sui 90 € (credo). Poi, se vuoi approfondire, c'è RPC (Roman Provincial Coins): dimensioni, approfondimento e...prezzi molto superiori.1 punto
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Codoli da fusione in stampo per ottenere I tondelli in serie? Ab antiquo ,naturalmente...1 punto
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Trovata sempre sul web del 1711 pezza d oro. Provenienza Bargello.1 punto
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Congratulazioni,un caso emblematico di uomo giusto al posto giusto.1 punto
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Antonio, questa mattina al Cordusio avuto adesione per aperitivo e pranzo da Matteo @rongom1 punto
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Si., ho utilizzato termini inesatti, intendevo dire che c'è una doppia battitura probabilmente dovuta ad un salto o un ' cattivo tentativo di aggiustamento'1 punto
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molto bravo DOC 109 - Sear 198 tieni conto che anche a legenda abrasa su questa specifica non ti puoi sbagliare perché ad oggi per giustino I sono noti solo esemplari con NIKOM e non NIKM (ad oggi non vuole dire che non siano esistiti in assoluto...ma probabilmente no...) ciao1 punto
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Ciao @adelchi, l' unica vasca romana ritrovata in zona Sant' Eustachio e' questa , con la descrizione da Internet : Infine, nella diramazione della piazza verso via degli Staderari, possiamo ammirare un'ampia vasca (nella foto 5) di epoca imperiale romana, in origine uno straordinario monolite di granito egizio di Assuan, particolarmente interessante sia per le dimensioni che per la raffinatezza della sagoma. Fu rinvenuta nel 1985 durante gli scavi eseguiti nel cortile "della Palma", posto tra i palazzi Madama e Carpegna, praticamente alle spalle del porticato che congiunge i due edifici, ed apparteneva al complesso delle "Terme Neroniane". Al momento del ritrovamento la vasca era ridotta in 8 frammenti, alcuni del peso di varie tonnellate, e la complessa opera di restauro, affidata ai tecnici del ministero dei Lavori Pubblici, sotto la sorveglianza della Sovrintendenza Archeologica di Roma, richiese l'impiego di perni d'acciaio speciale e di resine sintetiche. Il peso complessivo della vasca, che ha un diametro di metri 5,30, è di circa 25 tonnellate, mentre il basamento, realizzato ex-novo in un blocco di marmo di Carrara, pesa 8,5 tonnellate. Trasferita in questa sede e posta al centro di un bacino di raccolta dell'acqua proveniente dallo zampillo centrale, la fontana fu donata dal Senato alla città di Roma il 22 dicembre 1987, in occasione del 40° anniversario della promulgazione della Costituzione repubblicana, come ricorda una lapide che così recita: "L'ANTICA VASCA ROMANA RITROVATA E RESTAURATA IL SENATO DELLA REPUBBLICA OFFRE ALLA CITTADINANZA RICORRENDO IL XL ANNIVERSARIO DELLA CARTA COSTITUZIONALE E IN ONORE DI ENRICO DE NICOLA CAPO PROVVISORIO DELLO STATO GIUSEPPE SARAGAT UMBERTO TERRACCINI PRESIDENTI DELLA ASSEMBLEA COSTITUENTE ALCIDE DE GASPERI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 27 DICEMBRE 1947 - 27 DICEMBRE 1987".1 punto
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volevo una conferma sulla classificazione di questa moneta, pesa gr.0,93 a voi esperti la parola ? possibilmente con il riferimento al Crippa anticipatamente ringrazio1 punto
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Carissimo, noto che ultimamente la presenza di tondelli interessanti ti contorna... La tua vecchia passione si è affievolita o forse la penuria di quest'ultimi ti ha fatto apprezzare maggiormente anche altre espressioni stilistiche..? Eros1 punto
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@84Dadda buonasera Tra le monete elencate, non rilevo oggetti di particolare valore. Se le serie annuali sono quelle emesse dalla zecca, si trovano in commercio a importi che variano dalle 15 ai 30-35 euro per le date 1983. Per le altre emissioni sempre dalla zecca e riferite ad eventi e personaggi, il valore e' pressoché quello dell'argento con piccolo plus valore. In ogni caso se digiti su qualsiasi motore di ricerca oppure direttamente su siti come ebay, la data e l'indicazione di ogni singola moneta, puoi renderti conto dell'effettivo valore commerciale. Restiamo comunque a tua disposizione per qualsiasi chiarimento cordialità1 punto
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Nella monetazione del Regno, così come in quella della Repubblica, la data veniva impressa successivamente sul conio mediante "punzoncini". A differenza ad esempio dell'euro, il quale presenta la stessa già impressa sulla matrice. Nel l'ultima foto ad esempio molto probabilmente il conio del 1861 non avendo ancora esaurito la vita utile si è scelto di riutilizzarlo anche per l'anno successivo previa ribattitura dell'ultima cifra della data.1 punto
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Dabbene, mi aggrego anche per il pranzo (se c'è posto) Grazie Francesco1 punto
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La moneta in questione è anche descritta nella monografia curata da L.Bellesia. Di seguito due immagini prese al volo:1 punto
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DE GREGE EPICURI Perfetto! Ed era facile in effetti, data la legenda del R del tutto conservata. Le provinciali romane sono un pozzo senza fondo; e i diversi settori sono diversissimi fra loro, per cui è impossibile farsi una discreta competenza in tutto: basta pensare alle monete spagnole, che sono un mondo a sè stante, o a quelle egiziane, che hanno ben poco a che fare con tutte le altre. Per essere un po' esperti occorre ultra- specializzarsi, cosa che mi era un po' riuscita con le zecche balcaniche. Purtroppo le mie "fonti" passate si sono esaurite, ed attualmente i prezzi alle aste sono molto alti. @gennydbmoney: purtroppo, la ritrattistica delle provinciali è molto imprecisa, non assomiglia molto a quella delle monete imperiali!1 punto
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Ho ricevuto la moneta di cui aggiungo le foto (purtroppo non riesco a fotografare bene i denari...) Per completezza: 2,89g / 18mm / Denario RIC 676. Di seguito la descrizione di diritto e rovescio (in rosso le lettere anomale): D: FAVSTINA AVGVSIA Busto drappeggiato di faustina a destra. Ritratto di stile piuttosto grezzo. R: FICVND AVGVƧTAE Faustina nei panni della Fecunditas regge in braccio due neonate con altre due bimbe ai suoi lati Iconografia databile all'anno 160. @grigioviolaho chiesto al venditore un ragguaglio sull'area di provenienza. Nel caso ti farò sapere1 punto
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Nello storico Palazzo del Senato abbiamo invece la prima buca delle lettere a Milano di età napoleonica.... Vediamo se qualcuno ha qualche moneta interessante o altro da postare ancora....1 punto
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A me la conservazione indicata sul cartellino non convince, soprattutto per il 5 cent che diciamolo è la moneta di maggior valore. Forse è colpa delle foto, non saprei dire. Comunque 30 euro spedizione inclusa è un buon prezzo anche se siano meno conservate.1 punto
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Ciao, Per quanto riguarda le monete che hai postato sono concorde con gli altri: in quelle condizioni valgono poco o nulla: 50 centesimi/1€ ognuna nei mercatini. Un consiglio per le altre monete: le straniere solitamente si raggruppano per nazione oppure se di una sola nazione sono troppo poche si raggruppano per area contigua geografica o linguistica (Francia/Belgio, Spagna/Portogallo, Germania/Austria, Area balcanica, Africa, America del Sud etc etc). Per quanto riguarda le vecchie 1000 lire bimetalliche lascia perdere, sono molto comuni anche in alta conservazione: l'unica curiosità è quella con data del 1997 confini giusti e confini sbagliati della Germania ma è una curiosità che non ne aumenta il valore. Siamo massimo a 50cent ognuna e poi e poi... Saluti Simone1 punto
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Mi sembrava infatti di epoca repubblicana, quando l'aquila legionaria era ancora in argento. Dopo la riforma imperiale di Augusto, il metallo diventa usualmente oro.... Ma sarebbe bello riuscire a capire se è possibile circoscrivere meglio l'epoca dell'aquila di Chieti. Prendo da Wikipedia per quanto concerne il sito di Amiternum: Nel 290 a.C., durante la loro espansione nell'Italia centro-meridionale, i romani, guidati dal console Manio Curio Dentato, conquistarono l'intero territorio dei sabina, compresa Amiternum. In quell'anno la città ricevette la cittadinanza sine suffragio, cioè senza diritto di voto, e nel 268 a.C. gli fu concessa la cittadinanza ottimo iure, che dava la possibilità agli amiternini di contare politicamente in tutto lo stato. La città divenne quindi una praefectura e, sotto il dominio di Roma, l'Amiternum sabina venne abbandonata per dare origini ad un nuovo centro poco più a valle. La città crebbe e diventò un grande centro urbano contando, nei periodi di massima espansione, una popolazione di decine di migliaia di abitanti. Durante la guerra sociale e le guerre civili del I secolo a.C., però, si spopolò notevomente, riuscendo però a uscire da questa crisi. In età augustea era ancora abitata dai sabini e proprio in quel periodo venne promossa a municipium. La città era inoltre un importante nodo stradale: situata lungo l'antica Via Cecilia che arrivava fino ad Hatria, da essa partivano inoltre la Via Claudia Nova e due diramazioni della Via Salaria. Quindi è da capire se questa aquila fu trovata nel sito di Amiternum sabina, oppure in quella romana. Personalmente vedo meglio la perdita dell'aquila in concomitanza con qualche episodio della guerra sociale, che fu molto aspra in questo territorio.1 punto
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salve ragazzi il tema è di grande interesse per il sottoscritto. Già un paio di anni fa avevo aperto un topic chiedendo lumi ed informazioni (se non sbaglio min.ver eri intervenuto anche tu) su una moneta che mi ha affascinato da sempre. E questo perché, le ricerche (abbastanza superficiali che avevo fatto al tempo) avevano rivelato come fosse una moneta che REALMENTE doveva la sua emissione a contingenze storiche precise e, per chi ama la storia come me, affascinanti. Si parla infatti della terza guerra d indipendenza "italiana", combattuta tra il giugno e l agosto del 1866. L utente Picchio (che però credo non scriva più da anni su questo forum) sosteneva che (quoto, da un suo intervento che all'epoca mi ero salvato) "va considerato anche che il 1866 e' l 'anno del corso forzoso per sostenere I preparativi delle spese di Guerra di indipendenza. Al fine di impedire l impoverimento delle scorte metalliche presso la BN si diede seguito all ostruzionismo del cambio dei biglietti in moneta sonante. La moneta coniata doveva servire a garanzia delle emissioni cartacee del Banco di Napoli (5 lire in argento garantivano per 15 lire cartacee, quindi 500,000 x 5 fanno 2.5 M x 3 garantivano per 7.5 milioni di lire. Solo una modesta parte dell emissione entro in cicolazione. Il resto assolto il compito fiduciario ando presumibilmente in fusione. Come gia fatto notare da altri utenti, sarebbe interessante capire se esistono documenti ufficiali coi quali si autorizzava ufficialmente la fusione, e per che quantita (anche se questo non aiuterebbe minimamente a capire quanti esemplari son sopravvissuti ad oggi). La mia idea e' che (ma soltanto con riferimento all italia) ce ne siano un 50-100. Molti di questi riposeranno sicuramente in collezioni private da decenni. Del resto se ne girano cosi pochi qualcosa vorra dire..All estero non ho idea ma nn credo che ne siano saltati fuori parecchi.... Di sicuro non e' mai apparsa una conservazione pari o superiore a SPL. Ma anche questo e' facilmente spiegabile. Tale conservazione implicherebbe una sottrazione della moneta dal BN prima della fusione. Cosa direi abbastanza illecita. Se esiste qualcuno con tale moneta, anche se son passati 150 anni, dubito che la tirera mai fuori pubblicamente... Diverso il discorso per I pochi scudi che passano di mano e che sono evidentemente parte di quel piccolo quantitativo che entro in circolazione." Personalmente ho visto in mano un esemplare SPLENDIDO, credo uno dei migliori censiti ad oggi. E devo ammettere che, avendo sognato questa moneta per anni, avendo pensato a quali tragici e pur tuttavia fondamentali eventi per la costruzione della nostra amata Italia questo tondello sia legato, beh ragazzi, mi tremavano le mani per l emozione.. Trattandosi di zecca Napoli, trattandosi del 1866, si parla di una moneta NATA con difetti e quindi una conservazione FDC come la intendiamo noi oggi è da scartare a priori. Certamente non è mai apparsa sul mercato in condizione superiore a SPL.1 punto
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