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  1. Rocco68

    Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/26/17 in tutte le aree

  1. Questa cagnolona è stata raccolta cucciolo in strada, abbandonata a morte certa,adesso da qualche anno fa parte della famiglia, spero che tutti facciano la stessa cosa e non voltare lo sguardo dall'altro lato della strada.
    4 punti
  2. @melatino il cavallo in asta dovrebbe partire da 3/400 euro di base, infatti e oltre un anno che rimane invenduto , sicuramente c'è molto interesse per le monete abruzzesi, ci vuole molta pazienza e anche denaro,qualcosa potrebbe capitare anche da scambi/vendite tra privati, anche io agli inizi pensavo fossero monete introvabili, poi piano piano alle zecche più comuni ho aggiunto Ortona,Tocco, Teramo,Tagliacozzo, oltre ad esemplari di estrema rarità delle altre zecche, non abbandonare la passione per le "nostre monete " che sono anche la nostra storia
    3 punti
  3. volevo una conferma sulla classificazione di questa moneta, pesa gr.0,93 a voi esperti la parola ? possibilmente con il riferimento al Crippa anticipatamente ringrazio
    2 punti
  4. Questa gatta è stata con noi 13 anni, trovata anche lei abbandonata. Nella scatola tre gatti trovati al bordo della strada, svezzati , vaccinati ed infine "smistati"a qualche amico.
    2 punti
  5. Ciao. Bellissimi questi racconti di vita vissuta, che assomigliano molto alle storie che i miei genitori, più o meno coetanei di Roberto (rorey36), mi hanno raccontato del periodo bellico. C'è chi l'ha vissuto da "sfollato", in località prossime alle città ma molto più sicure perchè al riparo dai bombardamenti e chi, come Roberto, abitava già in uno dei tanti paesi italiani, sulla carta meno esposti (ma non sempre è stato così) ai disastri della guerra. A sentire certi racconti, la descrizione dello "stile di vita", la fame, la semplicità delle abitudini, sembra che si stia parlando non di una settantina di anni fa ma di qualche secolo, rispetto a come siamo abituati e viviamo oggi. L'esperienze delle seconda guerra mondiale hanno segnato profondamente quella generazione. Mia mamma, che fortunatamente nonostante gli acciacchi dell'età (classe 1931) ha ancora un cervello perfettamente funzionante, ancora adesso mi racconta del terrore che le incutevano i reparti tedeschi che marciavano al ritmo di un tamburo, con i soldati che intonavano a voce alta le note di una qualche marcetta. Anche se non lo ammetterà mai, il popolo germanico non le sta simpatico e credo che questo sentimento (forse inconscio) sia condiviso da molti suoi coetanei che hanno vissuto quei momenti durante la loro 'infanzia. Altra "fisima" derivante da quel periodo (probabilmente anch'essa inconscia...) è quella per il cibo. Il suo invito "a mangiare", ripetuto anche in tempi come questi in cui sarebbe semmai opportuno impegnarsi (costantemente) in una dieta dimagrante, temo sia la conseguenza dei tanti pasti saltati e della vera e propria "fame" patita in quegli anni da lei e della sua famiglia. Ci sarebbero anche ricordi poco edificanti legati al periodo della "resistenza", ma non desidero scatenare polemiche o buttarla sulla politica, perchè questa discussione deve rimanere una narrazione di fatti storici e non di riflessioni politiche o di polemiche. A proposito del titolo della discussione "Giochiamo alla guerra", mi è venuta in mente una foto non così "d'epoca" come quella d'apertura, ma pur sempre in tema: si tratta di uno scatto risalente al 1982 durante il mio servizio militare: Il luogo è il Poligono di tiro di Capo Teulada (CA) e l'occasione è quella di un'esercitazione "a fuoco" dell'89mo Corso Allievi Carabinieri Ausiliari, di stanza ad Iglesias, tra le cui file militava appunto il sottoscritto, allora diciannovenne. Nella circostanza, trovammo sul posto un Reparto dell'Esercito che si addestrava con mezzi corazzati e non ci facemmo sfuggire l'occasione, durante una pausa dell'esercitazione , di chiedere il permesso e di farci una foto su un cingolato M113: Per la cronaca, lo scrivente è il quarto in basso, partendo da destra. Quello che indossa un elmetto forse un pò troppo largo per la sua testa. Pur se scattate in tempi ed in contesti diversi, la prima foto e questa mi pare che abbiano in comune alcuni elementi. Innanzitutto da entrambe traspare l'inconsapevolezza della drammaticità della guerra, che solo chi l'ha subita sulla propria pelle può comprendere nella sua esatta portata. Poi quel misto di "cameratismo" (in senso militare...cioè di ragazzi che convivono nella stessa camerata.....non in senso politico) e di "beata spensieratezza", che solo chi ha vent'anni e viene proiettato all'improvviso in un contesto "anomalo" come quello militare, può comprendere e forse, perchè no, anche apprezzare, a seconda delle motivazioni personali di ciascuno. La morale è che fino a quando "si gioca alla guerra" è un conto......quando invece la guerra ti mandano a farla veramente. il discorso cambia radicalmente. Basterebbe forse capire questo semplice concetto per evitare qualunque tipo di conflitto armato. Saluti. M. .
    2 punti
  6. Le monete irlandesi 1927, prova di metalli e di fronte/retro di Morbiducci, partecipanti al concorso del Irish Free State, sono ancora in mio possesso e ben custodite ! Il National Musem Irlandese mi ha risposto interessato ad averle ma non all'acquisto... Avevo contattato alcune case d'asta londinesi e ho avuto proposte economiche molto interessanti. Purtroppo anche un americano, Del Parker (Irishcoins di Dallas) mi ha contattato insistentemente pronto a venire in Italia subito, ma avevo capito che lui avrebbe venduto le monete singolarmente sfasciando la bellezza del set, poi quasi minacciandomi che anche se mi fossi rivolta ad altri, alla fine lui aveva il controllo su tutte le aste e le avrebbe avute comunque. Quindi mi sono fermata..... Un'altra casa d'aste londinese mi aveva fatto incontrare con il loro referente a Milano per constatare l'autenticità delle monete, il peso, i metalli, etc. e le stesse sono risultate autentiche. Non so ancora cosa farò... dopo l'entusiasmo iniziale della scoperta, lascio decantare, si vedrà in futuro...
    2 punti
  7. Egypt, Ptolemaic Kings. Ptolemy V. 205-180 BC. Æ 27mm (19.57 gm). Wreathed head of Isis right / Eagle standing left on thunderbolt, wings open. Svoronos 1234; SNG Copenhagen 247. Nice VF, brown patina, light earthen encrustation. Estimate $100. Reference: Svoronos 1234; SNG Copenhagen 247
    2 punti
  8. Nosedo, denaro imperiale di Federico il Barbarossa. Crippa cataloga al n. 14 la tipologia e censisce tre varianti (A, B, C) a seconda di quanti cunei al rovescio terminino con un globetto; purtroppo dalla scansione postata non riesco a vedere bene i particolari... Ne avevamo parlato anche qui: https://www.lamoneta.it/topic/150792-il-gioiello-di-nosedo/ Un caro saluto, Antonio
    2 punti
  9. Guarda che furoni i turchi a trasformare il Partenone in polveriera bombardata dai Veneziani. E come dimenticare l'asta con tutte le medaglie e monete relative alla guerra con i turchi. A te la medaglia in condizioni FDC nella tua bella medaglia si perdono alcuni particolari tra cui le iniziali dell'incisore.
    2 punti
  10. Buongiorno, A questa Piastra ci tengo particolarmente, per me è un documento storico vivente successivo alla Repubblica Napolitana. Ferdinando IV, dopo il Congresso di Vienna assunse il titolo di Re delle due Sicilie con il nome di Ferdinando I. Ordina di eliminare ogni traccia monetale della vecchia repubblica e si procedette a reimprimere la nuova effige sulle monete, operazione che non sempre ottenne lo scopo di cancellare la vecchia moneta.....succedeva come nel caso della Piastra postata....che le vecchie impronte si intravedessero ancora. Le Piastre reimpresse riportano tutte una lettera R davanti la data. Le monete "cancellate" furono le Piastre della Repubblica Napolitana, i dodici carlini di murat e le Piastre di Giuseppe Napoleone . Furono reimpresse anche monete in rame. Rarissimi sono i nominali in rame che riportano sia la R che la scritta REIMPRESSA.
    2 punti
  11. Meglio citare Mazzarino
    2 punti
  12. Salve, Personalmente l'oncia di Akragas la ritengo genuina, semmai chi l'ha pulita alla fine ha trattato la superficie in modo lucido. Magari con un po di professionalità non avrebbe marcato l'etnico e i fondi. Tutto sommato , una gran bella monetina, visto il flan e l'ottima conservazione. Peccato che hanno lievemente deturpato l'occhio dell'aquila (che non e cosi).
    2 punti
  13. ottima conservazione. Secondo me in alcune case d'asta meno famose si trovano l'affare. Ha la stella quindi dovrebbe essere stata coniata nel 1814.
    2 punti
  14. L’ ispirazione e scrivere , anzi ad essere corretti a ripresentare , con qualche aggiornamento , questo mio vecchio post su tutte le antiche Terme Romane , e’ nata a seguito della moneta di Alessandro Severo presentata proprio oggi nella Sezione Monete Romane Imperiali , della quale qui non interessa riscontrarne l' autenticita' perché la moneta era all' epoca di Alessandro Severo sicuramente esistente , con la rappresentazione al rovescio delle Terme di Alessandro Severo . Moneta rarissima , tanto che risulta difficile trovarne l' iconografia , nei vari valori monetali . Le ormai vetuste Terme di Nerone erano il secondo complesso termale pubblico costruito a Roma in ordine di tempo dopo quelle di Agrippa , sorgevano anch’ esse in Campo Marzio e furono terminate circa nel 62 , in seguito vennero ristrutturate ed ampliate allunto da Alessandro Severo tra il 227 e il 229. Si trovavano in una vasta area delimitata da Piazza della Rotonda , Via del Pozzo delle Cornacchie e Via della Dogana Vecchia , con una estensione territoriale che copriva circa 190x120 metri , anche se in base ad antichi disegni del Rinascimento sembra avessero una forma quadrata , come infatti sembrano apparire anche nella stilizzazione delle monete alessandrine . Queste antiche Terme di Nerone furono da allora chiamate Alessandrine perche’ Alessandro Severo tra il 227 e il 229 restauro’ tutta la zona dove sorgevano , quindi restauro’ anche lo Stadium (attuale Piazza Navona) e l’ Odeum di Domiziano (attuale parte di Palazzo Massimo alle Colonne in Corso Vitorio) di cui ne ricorda la forma arcuata , edifici che erano quasi attigui alle Terme , con l’ occasione mise mano anche alle Terme e le amplio’ , da qui forse assunsero la forma geometrica che pare piu’ rettangolare rispetto all’ antica , ma questa forma geometrica non e’ sicura , puo’ darsi che mantenesse l’ antica quadrata come sembra da alcuni disegni rinascimentali . Queste occupavano l’ area che ora e’ coperta dai Palazzi rinascimentali : Giustiniani , Patrizi , Madama , dei Francesi , Chiesa di San Luigi e tutte le case che sorgono presso Piazza Rondanini . In superficie non rimane alcuna traccia di ruderi , tranne qualche muro di Palazzo Madama pero’ indistinguibile a causa dei successivi lavori di intonacatura ; comunque queste Terme sono state in passato una vera miniera di marmi antichi e di colonne di granito rosso , grigio e capitelli , infatti nel 1666 al tempo di Papa Alessandro VII , furono trovate a Piazza San Luigi dei Francesi le due colonne poi utilizzate per restaurare l’ angolo est del porticato del Pantheon ; altre due colonne furono estratte al tempo di Papa Innocenzo X che giacevano interrate tra i Palazzi di San Luigi e Madama e molte altre furono trovate sotto Palazzo Giustiniani . Ma non finisce qui : un bellissimo frammento sempre in granito rosso si trova ancora nelle cantine di Palazzo Patrizi , non estraibile , ormai fa parte delle fondamenta del palazzo , ha un diametro di un metro e mezzo ; da un frammento di colonna trovato vicino Sant’ Eustachio si ricavarono le gradinate di San Pietro ; anche la colonna che oggi orna Porta Pia proviene da queste rovine e fu trovata nel 1875 nella Salita dei Crescenzi . Due colonne frammentate delle Terme sono state restaurate ed rialzate dove sono state trovate e ornano oggi la Via Piazza di Sant’ Eustachio come si vedono in foto . Ma non furono trovate solo colonne , bensi’ anche bellissime vasche lavorate in un unico blocco in granito ; la prima vasca fu trovata in Piazza Sant’ Eustachio e misurava 6,70 metri di diametro , altre due vasche furono abbandonate perche’ irrimediabilmente fratturate , una quarta vasca fu trovata nel 1706 sotto il Seminario Romano , una quinta vasca trovata nel 1750 in zona di Sant’ Eustachio inizialmente portata a Villa Medici a Roma , si trova oggi a Firenze nel Giardino di Boboli ; infine una sesta vasca fu trovata recentemente sotto Palazzo Madama durante i lavori di ristrutturazione della centrale termica del Senato , fu scoperta alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso , e’ una grande vasca di granito rosso probabilmente utilizzata per il bagno nel 'calidarium' delle Terme . Restaurata nei suoi tre punti di frattura , fu donata all’ epoca dal presidente del Senato Giovanni Spadolini alla cittadinanza di Roma e collocata su di un piedistallo rinascimentale nello slargo immediatamente esterno all' ingresso fornitori del Senato , ed e’ quella che oggi si ammira meravigliati su un lato esterno di Palazzo Madama come si vede in foto . Le Terme erano alimentate inizialmente al tempo di Nerone dall' Acquedotto Vergine , che già serviva le vicine Terme di Agrippa , poi in occasione del restauro di Alessandro Severo , dall' Acqua Alessandrina che captava l’ acqua tramite l’ acquedotto da falde acquifere in località “Pantano Borghese”, nei pressi del XIV miglio dell' antica via Prenestina , 3 km a nord dell'abitato di Colonna . La forma delle Terme al tempo di Alessandro Severo pare fosse quadrata come risulta da disegni rinascimentali del Palladio e di Antonio da Sangallo il Giovane , forse era la stessa forma del tempo di Nerone . Riproduco , scusandomi per il "furto" dalla Sezione Monete Romane Imperiali , la moneta con le Terme , seguono foto del Palazzo Massimo alle Colonne con l' unica Colonna rimasta dell' Odeon di Domiziano , due Colonne delle Terme e la pianta della zona dove esse sorgevano .
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  15. ragazzi piastra 1805 scudo grande e scudo piccolo...cosa ne pensate? non posso fare a meno di non guardarle. ADORO
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  16. È facile che ciò accada. Quello che mi sembrava più difficile, e per questo avevo pensato ad una battitura con virola parziale, è il modo in cui si è usurata, ovvero per metà del suo spessore.
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  17. Dabbene, mi aggrego anche per il pranzo (se c'è posto) Grazie Francesco
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  18. sei incredibile grazie ITALO
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  19. Il motivo di una imitazione potrebbe essere legato a rapporti commerciali, ed i commercianti lidi potrebbero aver badato di più al tipo che alla leggenda, probabilmente molti di loro non erano in grado di leggere.
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  20. La Sua Storia inizia così: Era il lontano 1800 e spiccioli, il regnante era un tipetto sveglio, amante della bella vita abituato al lusso, al gioco, girava sempre in lungo e in largo, ma aveva avuto anche il tempo di dare alla luce molte creature, questa di cui vi parlerò non era la più piccola … ma quasi... ce ne era solo una più piccolina di lei... la sua nascita avvenne tra i Monti Pisani e le Alpi Apuane, nella sua vita fù trattata benissimo, non le fù quasi mai consentito di uscire, cosa diversa dalle sue sorelle, venivano fatte lavorare a più non posso, tanto è che a volte si riconoscevano appena, Lei sempre triste e sola. Non sappiamo come e perchè un bel giorno venne fatta uscire, e lei appena uscita riuscì ad infilarsi in un baulone che arrivato a Livorno fù imbarcato su di una nave immensa che faceva rotta per New York. Lì impaurita del nuovo mondo e con tutte altre facce diversissime da lei è rimasta sempre chiusa in casa, ha vissuto una vita misera, triste e sola. Ma un bel giorno qualcuno ha avuto misericordia di lei e con i nuovi mezzi ultra moderni gli ha scattato una foto, ha messo un annuncio. Un omaccione grosso e baffuto l'ha riconosciuta subito, ha contattato lo smilzo americano, ha pagato il biglietto per lei... dopo innumerevoli controlli di tante polizie ha raggiunto l'omaccione, e con sua grande sorpresa in casa dell'omaccione c'erano quasi tutte le sue vecchie sorelle, sia la più piccolina che quelle più grandi, e si riconoscevano tutte!!! Qualcuna era un pochino più consumata dal tempo, qualcuna meno... ma adesso sono nuovamente tutte assieme... E che dite Voi, ne avranno di storie da raccontarsi? Zenzero.
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  21. Sono assegni piuttosto comuni, ne posseggo tre o quattro quietanzati al retro sia con francobolli postali, sia che con le apposite marche da bollo coloniali, direi una diecina di euro, proposte a più di questa cifra solitamente rimangono invenduti. Potrebbero valere qualcosa in più quelli quietanzati con francobolli non comuni o con marche da bollo ricercate, o magari intestate a qualche azienda famosa dell'epoca (oggetto di collezionismo) o con qualche firma di una persona illustre, tutte cose che impreziosiscono l'assegno.
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  22. Numista è un sito veramente ben fatto e lo utilizzo spessissimo, con 106.000 monete censite piccole pecche e lacune qui e là ogni tanto si trovano. L'unica spiegazione per averle definite *Circulating commemorative coin* è che queste monete venivano cedute al pubblico al semplice valore nominale di 2.000 pesetas, in un passo del sito in spagnolo segnalato in precedenza (utilizzando il traduttore) è riportato quanto segue: Queste valute, sebbene fossero legittime solo in Spagna, non erano in circolazione, in quanto non avevano intenzione di effettuare pagamenti, in quanto il loro valore intrinseco (quello del valore del metallo) notevolmente superava il loro valore nominale, tuttavia in Spagna sono stati acquistati con tale valore nominale.
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  23. Ecco qui tutte e 2 le sorelle più piccole emigrate in America e ritrovate
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  24. Caro @Legio II Italica, Non ho trovato il mio articolo, ma in compenso ne ho trovato un altro che ci potrebbe aiutare in cui si parla di monete del 226 d.C. in cui è raffigurato "sicuramente" il ninfeo di Alessandro. Il riferimento si fa a un libro di Tedeschi Grisanti che sarebbe interessante poter visionare. Ti allego il link utile. http://www.academia.edu/6553054/I_TROFEI_DI_MARIO_MOSTRA_DELL_AQUA_CLAUDIA-ANIO_NOVUS_IL_PERCORSO_DELL_ACQUA_DI_GIUSEPPINA_PISANI_SARTORIO A presto, Alb123
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  25. Lui dorme così... Ribaltato...
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  26. @ART ciao, ti aggiorno dei combattimenti(come volevi sapere per la tua ricerca) che in questi giorni i miei gatti stanno affrontando anzi subendo. Vi è un gattone che sta usando la tattica dell'agguato si nasconde dietro i vasi dei fiori o nella siepe o sotto l'auto e all'improvviso salta fuori dal suo nascondiglio e in un baleno è addosso alla sua vittima attaccandola spietatamente,non ti dico il putiferio che succede in un attimo e la vittima non puo fare altro che liberarsi e scappare.Purtroppo gli altri gatti della colonia non intervengono si fanno i fatti loro. Ps :comunque le donne di casa sono anche loro in agguato la vedo nera per il gattone,a presto per altre informazioni.
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  27. Ho da qualche parte un libro o un articolo proprio su questo argomento, ovvero sui trofei di Mario preso in non so quale occasione, se dovessi ritrovarlo lo posterò, anche se penso sia improbabile;););). A presto, Alb123
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  28. @Legio II Italica, la tua ipotesi ha buone probabilità di essere quella giusta.
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  29. complimenti, non poteva finire in mani migliori !
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  30. Ho ricevuto la moneta di cui aggiungo le foto (purtroppo non riesco a fotografare bene i denari...) Per completezza: 2,89g / 18mm / Denario RIC 676. Di seguito la descrizione di diritto e rovescio (in rosso le lettere anomale): D: FAVSTINA AVGVSIA Busto drappeggiato di faustina a destra. Ritratto di stile piuttosto grezzo. R: FICVND AVGVƧTAE Faustina nei panni della Fecunditas regge in braccio due neonate con altre due bimbe ai suoi lati Iconografia databile all'anno 160. @grigioviolaho chiesto al venditore un ragguaglio sull'area di provenienza. Nel caso ti farò sapere
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  31. Nello storico Palazzo del Senato abbiamo invece la prima buca delle lettere a Milano di età napoleonica.... Vediamo se qualcuno ha qualche moneta interessante o altro da postare ancora....
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  32. 1 punto
  33. Anche lei è un amore! ??
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  34. sono più stanco io. la moneta è un pò usurata.
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  35. San Carlo figura centrale per la città e riportato in medaglistica in abbondanza. Qui lo vediamo in una rara moneta con San Filippo Neri di Roma che Carlo Borromeo tentò di portare a Milano senza successo però. L'intenzione di San Carlo era quella di formare a Milano una comunità simile a quella fatta a Roma. La medaglia da fusione originale riporta un piccolo foro in quanto spesso venivano utilizzate dai malati per devozione e protezione religiosa. Quale miglior protezione se non quella delle immagini di due Santi così ?
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  36. Jean Elsen & ses Fils S.A. > Auction 134 Auction date: 9 September 2017 Lot number: 908 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction - Lot description: Constantin IX Monomaque (1042-1055), AR miliaresion, Constantinople. Grand module. D/ La Vierge nimbée orante deb. de f. sur un piédestal, portant la tunique et le maphorion. Dans le champ, MHP-ΘV. R/ L''empereur cour., deb. de f. en tenue militaire, ten. une croix longue et posant la main g. sur le fourreau de son épée. Sear 1834; D.O. 7a; B.N. 1. 2,16g Rare Avec légende fautive au droit : CZIOC au lieu de CZOIC. Beau à Beau/Très Beau Fine - Fine/Very Fine Provient de Jean Elsen, mai 1987. Ce spectaculaire miliaresion est l'une des rares monnaies byzantines dont la légende se développe sur les deux faces de la pièce. Elle signifie "Notre Dame, préserve le pieux Monomaque". Estimate: 300 EUR
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  37. Confermo che ieri sera ho scritto alla Baldwins, riassumendo le stesse argomentazioni che avevo prima esposto, pregandola di riesaminare la moneta con maggiore attenzione e di valutare sulla sua possibile falsità. Resto in attesa della risposta, che riferirò non appena sarà pervenuta.
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  38. Ecco invece il giglio nel contorno della mia ultima Piastra 1805 "capelli ricci" variante scudo grande. Punto/giglio/ punto Dai colpetti che ha preso......si è trasformato quasi a sembrare un fiore a cinque petali.
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  39. @danielealberti Ciao Daniele, vedo che sei tornato ai vecchi amori (nel senso degli incusi). Interessantissima discussione, le prime monete in elettro sono affascinanti.
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  40. Va notato che: 1) questa moneta non si trova in un cassetto o in un mercatino. 2) Senza voler smentire la possibile realtà dei fatti: difficile che qualcuno la regali (in coppia...) e ancor meno a chi non ha la minima idea di cosa "si tratterebbe" 3) e specie in questa conservazione 4) lo "sprovveduto" Zenzero quando gli viene detto che la moneta non ha alcun valore economico, è perplesso e contesta. Ergo: qualcosa (!?) non quadra e, verosimilmente, Zenzero tanto sprovveduto non è ... E la "vetrina" di questo forum gli avrà già permesso di ricevere offerte in MP. Interessante discutere sulle monete, ma anche sulle motivazioni che inducono a postarle, in particolare per chi chiede aiuto per monete (?) come questa ed effettua una registrazione "ad hoc". come diceva Andreotti (in realtà il Cardinal Richelieu, ma tant'è): a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre. E questo è un po' di sano cinismo.
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  41. Ciao @Rocco68, bellissimi questi mezzi tornesi che hai postato. Piccoline ma con tanto fascino. Vi posto un altro pezzo da poco entrato in collezione Saluti, Angelo
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  42. Buonasera a tutti, Posto il mio ultimo acquisto, arrivato insieme al 5 soldi, la lira 1834..La data che si vede più spesso ma comunque non comunissima in alto stato di conservazione...
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  43. Lo so che siete in vacanza.......e non avete tempo di postare le vostre belle monete napoletane.... Lo faccio io per voi, approfittando di prove fotografiche. Ecco il mio Tornese del 1827 Francesco I.
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  44. Buongiorno @lukas1984, io penso che sono in altissima conservazione. Dalle foto sembrano in FDC. o quasi. I graffietti della seconda sia al dritto che al rovescio non disturbano più di tanto e per me sono di conio. Di solito, quelle che comunemente si incontrano, hanno al dritto sempre la basetta e i capelli sull' orecchio "andati", il rovescio soffre spesso di debolezze sullo stemma, invece le tue sembrano perfette. Complimenti per l' ottimo acquisto due "capelli ricci" veramente eccezionali.
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  45. The Roman Empire Domitian, 81 – 96 Sestertius 86, Æ 26.49 g. IMP CAES DOMIT AVG GERM COS XII CEN PER P P Laureate head r., aegis covering l. shoulder. Rev. Domitian, togate, standing r., shaking hand with a soldier standing l.; between them, garlanded altar and in the background, two further soldiers, one holding shield and spear, the other carrying a standard; behind the altar, a second standard. In exergue, S C. C 502 var. (CENS). BMC 381 var. (CENS). CBN 293, 405 var. (CENS). RIC 473 var. (CENS).Rare. A magnificent portrait of fine style and an interesting and finely-detailedreverse composition. Wonderful untouched green patina with some minorencrustations, otherwise extremely fine Ex M&M sale 92, 2002, 62.The representation on the reverse of this issue is a very controversial one. For some it depicts the arrival in Rome of the general Agricola due to the fact that the scene is first shown in the same year in which Domitian had to recall the British general. In reality the theme has a much more general meaning: in ca. 85 AD the Dacians started to invade the Roman province of Moesia. The Roman army was seriously defeated, comparable to the defeats of P. Quinctilius Varus in AD 9. From all over the empire troops were sent to Moesia, in the end 9 legions were stationed against the Dacians. In this context the Concordia between the emperor and his army is seen, the handshake over the burning altar remembers the oath of allegiance. How important the harmony in the army was, is shown by the defection of Antonius Saturnius, legate for the Upper Rhine. This defection forced Domitian in AD 89 to agree to an unsatisfactory peace agreement with the Dacians; but this agreement would not last for more than a couple of years. ILLUSTRAZIONE: LA FORMAZIONE A TESTUGGINE La testuggine, o Testudo, era una formazione di fanteria caratteristica dell’esercito romano che richiedeva una perfetta coordinazione di gruppo. Questa formazione di combattimento era ideata appositamente per un drappello di legionari armati con i tipici grandi scudi rettangolari che avevano in dotazione, e naturalmente con il gladio.Questo complesso schieramento, se ben applicato, offriva un grande vantaggio ai legionari romani, primo fra tutti, portarsi a contatto con le prime file nemiche al riparo da dardi e proiettili di vario tipo, in secondo luogo, nascondeva al nemico l’effettivo numero di soldati con cui avrebbero avuto a che fare di li a poco, generando un effetto sorpresa tutto favorevole alle armate romane.La grande protezione che offriva questo tipo di schieramento consentiva alla Testuggine romana di essere usata efficacemente in tutti gli assedi messi in atto.
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  46. Allora vediamo di procedere con ordine in quella che è una storia che solo in Italia - penso - possa svolgersi... Innanzitutto la foto: probabilmente siamo nell'inverno (gennaio-febbraio) del 1944, a Milano, nei pressi del quartier generale di Rodolfo Graziani. Vi sono tre giovani soldati italiani (credo Arditi dalle mostrine) che sembrano - nonostante tutto - non aver perso lo spirito goliardico e due soldati tedeschi (in verità un poco perplessi) che si prestano a posare per la foto. Ovviamente per questi ultimi, la guerra è una cosa seria e sembrano un po' impacciati e rigidi in quella che per loro è una poco comprensibile sceneggiata. Il sergente, se non ricordo male, mi è stato descritto come un elemento di collegamento tra il Comando tedesco e quello italiano in qualità d'interprete e svolgeva anxhe un'altra incombenza: si occupava di aggiornare sulla cartina i movimenti del fronte puntando delle bandierine-segnalino che, con suo sommo dispiacere, vedeva di giorno in giorno, convergere verso la Germania. Ma torniamo ai tre soldati italiani: non so dirvi esattamente quale sia il soldato di cui ho sentito la storia nè ricordo il nome. Non so nemmeno se si trattasse di un lontano parente, di un amico di famiglia o di un semplice vicino di casa. Mi è rimasta impressa solo la sua vicenda umana. Era nato credo nel 1924, la sua giovinezza si svolse tutta nell'esaltazione della Patria: l'epopea del Risorgimento, il fresco ricordo di Vittorio Veneto, il Duce che aveva sempre ragione, la vittoriosa guerra d'Etiopia, l'Impero, le quattro Divisioni al Brennero a monito contro Hitler... insomma, mettetevi nei panni d'un ragazzo che crede di appartenere ad una grande e vincente nazione intriso fino al midollo di retorica fascista con cui era "nutrito" a scuola e capirete perchè, allo scoppio della guerra nel 1940, sedicenne, non ci pensa due volte e "corre alle armi" ad arruolarsi come volontario. Suo padre, che la guerra l'aveva fatta per quattro anni sul serio, compresa tutta la ritirata di Caporetto, non appena saputa la notizia, trascina il figlio all'ufficio reclutamento per tentare di annullare la domanda e deve subire la ramanzina dell'addetto al reclutamento. "Lei dovrebbe essere fiero di suo figlio... lo spirito guerriero... La Patria ha bisogno di tutti, va servita nel momento del massimo bisogno... si vergogni..." Il destino volle che, richiamato dalla discussione, intervenisse l'ufficiale in comando che, riconusciuto nel padre l'eroico sottufficiale di cui aveva potuto apprezzare l'abnegazione, richiamò il reclutatore al rispetto per l'uomo e gli ordinò di stracciare la domanda d'arruolamento. Passarono i mesi, il nostro ebbe modo di "assaggiare" la tanto esaltata guerra coi primi bombardamenti su Milano, coi razionamenti, con le notizie dal fronte che - sebbene edulcorate - lasciavano trasparire tutte le difficoltà di un esercito impreparato per un conflitto mondiale. Al compimento del diciottesimo anno d'età (1942) venne chiamato alle armi, ma già tutto l'ardore guerriero era scemato. Ebbe appena il tempo di terminare l'addestramento e tornare a Milano in attesa della nuova destinazione, quando giunse l'8 settembre 1943. A questo punto non ebbe esitazioni: buttò la divisa (e con lui altri migliaia di soldati) e tornò a casa convinto che la guerra fosse finita. Naturalmente non era così: il destino aveva in serbo per lui altri progetti. (fine prima parte)
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  47. Cacchio era da marzo che non ne capitava una! Bè dai la media si abbassa [emoji3][emoji3][emoji38]
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  48. Questo mi pare che faceva parte della mia ex (modesta) raccoltina di cavalli, ceduti anni fa. E' sempre un piacere rivedere le proprie monete di un tempo e vedere che sono apprezzate da altri appassionati! :)
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