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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/08/17 in tutte le aree

  1. @Horussone, @eracle62 è un numismatico molto competente ed onesto, ti troverai senz'altro bene, te lo dico per esperienza diretta. Saluti
    3 punti
  2. 19-2-1927 Questa cartolina fa vedere il Conte Rosso sotto le onde del alto mare quando io ritornavo in america per la seconda volta. E' di pugno di mio nonno. Era andato in America giovanissimo. Questo era il suo secondo viaggio. Nel giugno dell'anno prima aveva sposato mia nonna, e due mesi dopo questo viaggio nascerà il suo primo figlio; il secondo, mio padre, verrà concepito nel suo terzo ed ultimo rientro in Friuli, nel 1930. Morì in Pennsylvania nel 1933, a 36 anni. Il Conte Rosso ha portato in America tantissimi emigranti italiani.
    3 punti
  3. Amazon prime! [emoji12]
    2 punti
  4. Il rovescio, Sul rovescio il punto focale nostro ricadrà sull incrocio delle due piante di rose, se in quel punto la spina è presente, se è consunta oppure è fresca... Una moneta sopra lo SPL di questo tipo deve avere l incrocio delle due piante fresco e dettagliato con le spine in evidenza, se fosse mancante questo dettaglio possiamo rimanere sullo SPL al massimo, ma se ad esempio è del tipo del 1707 le spine all incrocio non sono mai presenti se non lateralmente, molto probabilmente proprio da conio. Quindi altri punti da osservare sono la terra delle due piante se è consunta o intonsa, le foglie. Chiaro un FDC puro deve avere tutte le foglie dettagliate, l incrocio delle piante di rose intonso e anche la terra di esse non toccata. Sempre da notare la patina e i fondi se sono brillanti o spenti. Io in complesso giudico questa moneta con i gigli al diritto intonsi sulla palla e al rovescio per l incrocio delle piante intonso e la terra e fondi brillanti un SPL+ per la tipologia. Se avesse avuto al rovescio tutte le foglie completamente intonse e dettagliate con fondi ancora più accesi o lucenti saremmo stati in presenza di un fdc o qfdc.
    2 punti
  5. Rimetto con foto migliori, fatte proprio ora con il pezzo, anzi no, con la pezza in mano, l ultima presa del 1697.. @dabbene potremmo parlare di come riconoscere e catalogare questo tipo da una conservazione a un altra per appunto allungare e divulgare ancor più la discussione ampliando in maniera tecnica e precisa la sua conservazione. Dopo appunto aver discusso del periodo storico come in precedenza.. Questo è il diritto del 3° tipo corona aperta e legenda interrotta, catalogata come R2. Come riconoscere il grado? I punti fondamentali questa monetazione sono i 3 piccoli gigli sulla palla più alta dello stemma mediceo al diritto, se essi sono consunti e non evidenti siamo certamente sotto il grado dello SPL, quando essi sono intatti siamo sopra lo SPL. Altro valore aggiunto o di riconoscimento sono la patina, se è presente e i fondi, se sono spenti o accesi, se il bordo, la fustella è ancora fresca e tagliente, questi sono i fattori che indicano una conservazione ottimale da una meno conservata.
    2 punti
  6. A parte la perlinatura al dritto e qualche piccola miglioria di troppo al rovescio (la veste della figura in mano alla Vittoria per esempio), si tratta di un ottimo intervento, sicuramente a livello estetico migliorativo. A occhio preferisco la seconda versione. La prima aveva comunque una patina posticcia, ma mi chiedo quanto sia "reale" la patina attuale. La seconda osservazione che faccio è: come sarebbe stata optando unicamente per la rimozione della patina posticcia senza procedere con stuccature e piccoli interventi? In ogni caso, non ci sono stati grosso stravolgimenti. Intervento forse non condivisibile, ma non condannabile in maniera secca. Sicuramente @cliff hai aperto una discussione destinata a tener banco!
    2 punti
  7. Questi sono i miei esemplari. Ovviamente niente a che vedere con quelli di @Layer1986
    2 punti
  8. Per me non è la stessa moneta
    2 punti
  9. In effetti, i pesi accertati si discostano notevolmente da quelli teorici. Ti allego una tabella con tutti gli assi censiti da Crawford. Tieni presente che esiste anche chi ritiene che ci sia stata un'ultima riduzione "quartonciale", per spiegare gli assi leggerissimi (anche meno di 6 g) coniati negli ultimi tempi della Repubblica Assi.docx
    2 punti
  10. Non credo che ci siano fonti sul potere d'acquisto dell'asse librale. Trattandosi di una monetazione a valore intrinseco, all'inizio (ma quando fu questo inizio? tieni presente che la data di entrata in circolazione di queste monete è molto, molto discussa) valeva più o meno il suo peso: diciamo quindi che con 10 assi si poteva comprare una spada bronzea di 3 chili. Le fonti ci aiutano a conoscere il potere d'acquisto delle monete della Repubblica a partire dalla metà del II secolo a.C.; occorre tuttavia una premessa, per precisare che a un certo punto della storia monetaria di Roma, il valore dell’asse fu ridotto in quanto il denario fu ritariffato da 10 a 16 assi. Plinio (XXXIII, 45) mette in relazione la ritariffazione a 16 assi alla riduzione onciale, specificando che non si applicò ai soldati (nel senso, probabilmente, che lo stipendium rimase invariato) e la data alla dittatura di Q. Fabio Massimo. La datazione è ritenuta erronea e viene attribuita (grazie a un frammento mutilo di Festo) al fatto che fu disposta con una Lex Flaminia minus solvendi, che Plinio potrebbe aver ricondotto al console caduto sul Trasimeno. I numismatici concordano sul ritenere che la ritariffazione sia avvenuta nel II secolo: Grueber tra il 150 e il 140 a.C., Campana nel 147 a.C. (quando Roma combatteva contemporaneamente su tre fronti, in Africa contro Cartagine, in Hispania contro i Celtiberi e i Lusitani e in Macedonia contro Andrisco), Thomsen nel 145 a.C., Crawford nel 141 a.C., Buttrey intorno al 130 a.C. Tanto premesso, veniamo a quel che sappiamo sul potere d’acquisto in epoca repubblicana. Alla vigilia della guerra annibalica (219 a.C.) un legionario riceveva uno stipendium 120 denarî annui. Nel 46 Cesare lo portò a 10 assi al giorno (225 denarî annui). Domiziano lo aumentò a 300 denarî l’anno, Settimio Severo (nel 195 d.C.) a 400, Caracalla (nel 215 d.C.) a 600. I braccianti di Pompeo, a metà del I secolo, ricevevano da 5 a 16 assi al giorno per il lavoro stagionale. Nel II secolo d.C. i minatori in Dacia ricevevano da 6 a 10 assi al giorno, più vitto e alloggio, con contratti di 6 o 8 mesi. Narra Polibio (II, 14, 35) che in Pianura padana (ove si recò fra il 151 e il 150 a.C.) “Non è facile descrivere adeguatamente la fertilità del territorio … un medimno siciliano di frumento costa per lo più 4 oboli, uno d’orzo 1 obolo due oboli e un metrete di vino costa quanto un medimno di orzo"; "Quanto poi al buon prezzo al minuto … basta citare questo fatto: chi … alloggia in locande … non chiede il prezzo delle singole consumazioni, concorda il prezzo complessivo … per mezzo asse al giorno, cioè per la quarta parte di un obolo”. Un medimno siciliano era pari a 51,8 litri e, quindi, a circa 40 kg di grano; un metrete era pari a 39 litri. È evidente che Polibio ritiene i prezzi padani estremamente bassi; Giuseppe Amisano ipotizza che quelli di Roma ammontassero a 5 o 6 volte tanto. Fatte tutte le equivalenze e tenuto conto dell'incertezza sulla ritariffazione del denario (la data cade esattamente nel periodo di ritariffazione da 10 a 16 assi), si ricavano i seguenti valori: 150 a.C., Gallia cisalpina: 1 denario = 50/80 kg di grano (all’ingrosso) 1 denario = 195/312 litri di vino (all’ingrosso) 1 denario = 20/36 giorni di pensione completa in locanda 1 denario = 5 od 8 oboli padani 150 a.C., Roma: 1 denario = 8,3/16 kg di grano (all’ingrosso) 1 denario = 32,5/62,4 litri di vino (all’ingrosso) 1 denario = 3/7 giorni di pensione completa in locanda Poco dopo il 124 a.C., la legge frumentaria di Gaio Gracco fissò il prezzo di vendita del grano al prezzo di costo, 6 assi per modio. Dato che un modio conteneva 8,75 litri, si ricava: 123 a.C., Roma: 1 denario = 18 kg di grano (all’ingrosso) Nel 100 a.C. Saturnino fece approvare una lex frumentaria, in base alla quale il grano doveva essere venduto a cinque sesti di asse al moggio. Alcuni autori moderni suppongono infine i seguenti valori: Inizî I secolo a.C.: 1 denario = 15 kg di farina 1 denario = 26 litri di vino 1 denario = 7 litri di olio Claudia Perassi, in Soldi, acquisti, spese a Pompei e nell'area vesuviana, riporta la seguente iscrizione pompeiana attribuita ancora all’età repubblicana (CIL IV, 64): “Un recipiente bronzeo è sparito dal locale: se qualcuno lo riporterà gli saranno dati 65 sesterzi; se poi indicherà il ladro, così che sia possibile recuperare l’oggetto, avrà 20 sesterzi”. Eva Apostolou, curatrice della sezione romana del museo numismatico di Atene, in How much does it cost our daily bread from ancient to modern times" riferisce che, a cavallo fra I secolo e I secolo d.C. un modio di carne (6,655 kg) costava 2-3 sesterzi. Quindi: Fine I secolo, Grecia: 1 denario = 10/13 kg di carne
    2 punti
  11. @alb123 Non te la prendere, sai che in numismatica si tende a essere un po' assolutisti... "il mio modo di muovermi è il migliore!"... Basti vedere che c'è chi compra solo da italiani e chi invece si rivolge solo all'estero, chi dice di puntare sulla qualità e chi sulla rarità... obiettivo di questa discussione è a mio parere proprio far capire a uno dei rari giovani quanto sia complesso e sfaccettato il mondo della numismatica antica, ma proprio per questo affascinante, in quanto ognuno è libero di trovare un proprio modo personale di collezionare. Ciò che conta è rispettare scrupolosamente le prescrizioni di legge, ma mi sembra che questo sia stato sufficientemente chiarito.
    2 punti
  12. 2 punti
  13. Buonasera, in merito all'argomento di discussione posso parlare della mia esperienza personale. Nel novembre del 2014 ho presentato domanda per l'iscrizione all'albo dei periti numismatici presso la camera di commercio di Udine senza presentare alcuna documentazione. Il mese successivo sono stato contattato da un rappresentante della camera che mi ha convocato per sostenere un esame. Bene, il giorno dell'esame ho avuto il piacere di conoscere e incontrare il Sig. Giovanni Paoletti che in effetti mi ha esaminato. Per l'occasione ho avuto il piacere di parlare per almeno un'ora di numismatica e di vedere qualche bella moneta. L' "esame" è iniziato con un test molto simpatico che si è sviluppato con il riconoscimento delle monete rappresentate sul calendario della NAC. Per ogni mese era raffigurata una moneta appartenente ad ogni possibile periodo e mi è stato chiesto di procedere con una classificazione generica (tipologia, autorità emittente e periodo) senza entrare nel dettaglio. Poi siamo passati alla legislazione che regola il possesso e la circolazione sulle monete antiche e direi che in quel settore non ho avuto particolari problemi. Per poi procedere con il riconoscimento di monete reali che aveva portato al seguito. Alla fine il Sig. Paoletti ha decretato la mia idoneità alla qualifica di Perito presso la Camera di Commercio dopo aver comunque sentito il parere della commissione composta da un paio di rappresentanti che avevano assistito al colloquio. L'anno successivo ho presentato la domanda per diventare perito presso il Tribunale che è stata accolta d'ufficio in quanto già perito presso la Camera di Commercio. In ogni caso la numismatica è una materia vastissima e va affrontata con la massima umiltà perché è impossibile conoscere tutto. Credo che lo stesso discorso possa essere riportato agli storici che magari sono specializzati per un periodo o per un altro. Antonio
    2 punti
  14. DE GREGE EPICURI Sono stato fulminato da questa dracma alessandrina, attualmente in vendita da CNG. E' di Antonino Pio, anno 8°, come la maggior parte di questa serie "zodiacale"; riferisco quanto ho letto, perchè purtroppo non ne possiedo nessuna...Pesa 20,64 g. e misura ben 34 mm. Al D il consueto ritratto di Antonino, con legenda alessandrina. Al rovescio, un centauro verso destra, che regge l'arco; sopra di lui la testa di Zeus, mentre manca la stella, presente di solito in questa serie zodiacale. Qui ovviamente si tratta del Sagittario. Pare sia uno dei migliori esemplari conosciuti, ed è di grande rarità. Ha però un grave difetto, il prezzo: 4950 $!
    1 punto
  15. Guardando le prossime aste ho notato un sesterzio di Galba che e' tornato all'incanto dopo aver ricevuto un nuovo restauro. Sono quindi andato a riguardarmi le foto del suo primo passaggio in asta tre anni fa prima del nuovo intervento. Vi posto qui le foto del prima e del dopo con i relativi commenti alle condizioni prese dai rispettivi cataloghi d'asta. Asta NAC 78, Maggio 2014: Sestertius Æ 24.53 g. ; A bold portrait, brown tone and good very fine. Base d'asta 2000 Chf, Realizzo 2250 Chf Prossima asta inglese, Settembre 2017: Sestertius, AE g 24,57. An incredible bold portrait struck on a very large flan; riverine patina, good extremely fine. Base d'asta 2400 GBP Commento a catalogo del restauratore: "During the analysis of this Galba Sestertius, the microscopy observation has revealed the artificial deposition of resin-pitch and wax on the surfaces of the coin. Under stereoscopic magnification, these layers was chemically and mechanically removed, showing a spectacular riverine brownish patina on both sides of the coin." Cosa ne pensate dunque di questa operazione? E' una operazione di valorizzazione della moneta secondo voi? La moneta esteticamente (e alla fine anche il relativo valore di mercato) ne ha guadagnato? Che ne pensate di queste, cosi' definite a catalogo, "riverine patina"?
    1 punto
  16. Oggi sono dieci anni di forum.. incredibile!! MI iscrissi, all'epoca ( 6 agosto 2007), per cercare il valore di una qualche moneta di Vittorio Emanuele III° o, forse, di qualche 2 euro commemorativo. All'epoca, tranne l'esistenza di qualche prezzario, non avevo la minima idea che esistessero libri numismatici[emoji3][emoji3] Entrato nel forum, trovai un numero impressionante di utenti preparatissimi, per cui leggevo e non scrivevo.. Leggendo le varie sezioni, col tempo, passai alla monetazione imperiale romana, poi a quella campana/molisana del III - IV ° secolo ed infine, a quella normanna, sveva, e angioina aragonese...cioè fino a quando la moneta veniva martellata. Grazie al forum, ho conosciuto tantissime persone, con molte delle quali sono nate vere e proprie amicizie @fedafa @gaetano95 @dareios it,@]francesco77 @rex neapolis,@layer1986, @giovanna, @adolfos @liutprand e tanti altri con altri solo virtuali come con il caro Mario @dabbene anche se ci siamo incontrati una sola volta a Napoli, ma mi riprometto di venire al Cordusio.. con @illyricum65[ che mi ha pregiato di una sua collaborazione letteraria per un articolo pubblicato per i quaderni de La moneta), con @antvwaIa e @poemenius grazie a @reficul ed @incuso per garantire ancora l'esistenza del forum.. Oggi me la sono cantata e suonata
    1 punto
  17. Buonasera a tutti, nella recente Inasta 69, mi sono aggiudicato questa medaglia Annuale del 1833 di Papa Gregorio XVI. Mi piacerebbe avere un vostro parere riguardo la conservazione dichiarata SPL/SPL+. E' ritenuta Rara, vi risulta? Cordiali saluti e grazie a tutti coloro che vorranno commentare. Buona serata Silver
    1 punto
  18. Ciao a tutti, Oggi quando ho aperto il telefono mi sono ritrovato questa notizia dell'ANSA di cui allego il link. http://www.ansa.it/amp/sito/notizie/cultura/arte/2017/08/07/1900-anni-fa-moriva-limperatore-traiano_598840a2-17fb-497c-933f-d773b69411b8.html Tra l'altro a Roma si terrà una mostra proprio su di lui di cui troverete tutte le info a quest'altro link. http://libreriamo.it/arte/la-mostra-dedicata-allimperatore-traiano/ Quest'anno ricorre il 1900° anniversario della morte di Traiano, di cui personalmente adoro le monete?. Ma come molte delle nostre monete ( parlo per i collezionisti delle romane imperiali?) hanno già 1900 anni o più? Mamma mia se li portano proprio bene?. A presto, Alb123
    1 punto
  19. Grazie Gian, Vero quello che dici, la storia e la bellezza di queste medaglie vanno ben oltre la loro conservazione. Le medaglie di Gregorio XVI sono a mio modesto parere bellissime, questa è solo la mia seconda, quindi ne ho ancora tanta di strada da fare. Ma come sempre basta avere pazienza, passione,determinazione e le cose desiderate prima o poi arrivano. Saluti e buona serata Silver
    1 punto
  20. Sembra che la cosa piu grave sia l'errata attribuzione che viene data alla patina, definendola "riverine patina", quando per chi conosce le patine si vede benissimo che non lo è, perche non presenta le classiche caratteristiche del bronzo che giace in ambiente anaerobico, invece del fatto che la moneta è stata meccanicamente "ravvivata" riportando i rilievi delle lettre e non solo ad essere spigolosi e taglienti, rimuovendo parti di metallo....
    1 punto
  21. C'è qualche problema con gli allegati. Controlla il formato. Ti consiglio excel, word, pdf, txt... Saluti Simone - Curatore della sezione "Scambi"
    1 punto
  22. Da quello che vedo, sembrerebbe una "frattura di tondello": ovvero, la lega non ben amalgamata, sotto il colpo di maglio del conio s'è fratturata... Ti posto una moneta (altro paese, altro regnante) che presenta ciò che t'ho descritto
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  23. Ciao , infatti anche per me non e' questa la bella e famosa patina Tevere o fiume , che dona ai bronzi un colore giallo dovuto al limo che ha protetto e conservato il bronzo dall' ossidazione , praticamente questa patina assume quasi il colore naturale dell' oricalco ed e' bellissima , quanto rara e ricercata . Sotto un esempio , ben diverso dalla patina della moneta di apertura post .
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  24. Molto utili e interessanti queste annotazioni per un grado di conservazione che lascia sempre margini di discrezionalità e soggettività , abbiamo ora una linea da seguire per avere un parametro il più oggettivo possibile, certamente l'avere in mano la moneta e' importante anche perché spesso le immagini ingannano.
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  25. Scusate ma io vedo solo corrosioni,non micro fratture o granulosita',questa sarebbe patina fiume?allora non sono più aggiornato
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  26. Sarebbe interessante vedere anche una precedente foto della medesima moneta... perché se la patina nerastra(?) che aveva era posticcia... vuol dire come già sottolineato che in precedenza probabilmente aveva già subito qualche piccolo aggiustamento. In ogni caso senza foto di confronto io, occhio inesperto di sesterzi, non avrei colto segni particolari di intervento e mi sarei limitato a dire unicamente che è una gran bella moneta
    1 punto
  27. Capisco cosa vuoi dire e condivido anche il tuo pensiero, il fatto è che nelle varie aste, soprattutto le piu prestigiose, quasi tutti i bronzi hanno subito interventi migliorativi non dichiarati allo scopo di rendere piu attraente e appetibile la moneta ai fini commerciali.... secondo me la cosa piu grave del fatto stesso che la moneta venga migliorata, è che molti collezionisti in assenza di possibile confronto di come era la moneta prima del restauro, non capiscono gli interventi fatti, soprattutto quando gli stessi sono ad opera di professionisti con la P maiuscola...... sai quanti sono convinti di avere in collezione monete "untouched", e invece non lo sono?
    1 punto
  28. Ciao , il tuo discorso sarebbe ben condivisibile se la moneta in questione , o altre in generale , fosse stata acquistata da un Museo e restaurata in modo perfetto , come un qualsiasi altro reperto antico metallico , al solo scopo di esporla al pubblico affinche' ammiri al meglio le antiche tecniche di coniatura ; nel caso specifico invece siamo di fronte ad una semplice operazione commerciale che ha il solo scopo di rendere piu' attraente e appetibile la moneta con relativo innalzamento del prezzo . Per mia sensibilita' preferisco mille volte una moneta "difettosa" , come la storia ce l' ha consegnata , ad una ritoccata , ma capisco che e' solo questione di gusti , quindi ogni parere e' legittimo .
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  29. Questo è il tipico esempio di come è possibile rendere meccanicamente piu vivi e taglienti i rilievi, in questo caso lo si nota bene dalle lettere..... la moneta è autentica, ma la stessa tecnica viene utilizzata nelle monete false, per eliminare tracce di fusione e rendere spigolosi i dettagli, come se fosse una moneta coniata....... C'è da aver paura......
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  30. Ciao @babelone, sì effettivamente stupisce. Eppure fra i due esemplari, il TR P più innaturale sembra il primo. A mio parere, ma potrei sbagliare, già il primo era stato oggetto di restauro + ripatinatura, e anche meno valido del secondo... ES
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  31. 1 punto
  32. Il " TRP " è diverso e mancano le vicine corrosioni e non noto tracce di eventuale buco tappato a meno che non si tratti di una nuova tecnica con la quale si possono ottenere questi risultati, premetto che sto guardando da cellulare. .....
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  33. alla fine la ho riconosciuta come https://en.numista.com/catalogue/pieces34012.html il R/ è messo malino ma dal vivo e con una buona lente mi fa interavedere la vittoria alata
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  34. Comunque se non hai fretta e non arriva qualcuno prima quando torno dalle ferie te li riporto qui tanto sono poche monete e comunque valori da prendere con le molle ...
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  35. Emanuele Filiberto Quarto di grosso I tipo 1577 Vercelli https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-EF/25 La foto del diritto va ruotata di 180 gradi
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  36. Eravamo nel 1969, nel periodo a cavallo dello sbarco del primo uomo sulla Luna. Il settimanale Topolino regalava un gettone gadget ad ogni uscita per un totale di 6 uscite. Sono passati 48 anni, sul noto sito d'aste ho trovato quello che mancava (non sempre i miei erano assidui nell'acquistare fumetti; in vacanza al mare poi...) alla mia raccolta dimenticata in un cassetto: non potevo non prenderlo. Dopotutto, è anche per questi gettoni che piano piano mi sono interessato alla numismatica... Diametro: 32 mm. Peso: 3,25 g.
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  37. 1 punto
  38. @robi6 Un bellissimo gettone, quello che hai mostrato. Per dotarsi di una flotta passeggeri moderna in grado di affrontare i lunghi viaggi transoceanici, l'Italia attorno al 1920 commissionò ai cantieri di Glasgow quattro trasatlantici che presero il nome di alcuni personaggi storici della Casa Regnante : Il Conte Rosso, il Conte Verde, il Conte Grande e il Conte Biancamano. Amedeo VII di Savoia, detto il Conte Rosso, ebbe vita assai breve dal 1360 al 1391, stroncata da una infezione tetanica contratta durante una partita di caccia. Aveva ereditato un piccolo regno, povero e gravato da debiti e cercò sempre di ampliarne i confini, cercando anche uno sbocco al mare in Provenza, tessendo alleanze, cambiandole e partecipando spesso a guerre, sedazione di rivolte, ecc. Il gettono, come specificato al verso, era reclamistico della Società navale genovese in cui potevano venire effettuate la prenotazione per effettuare i viaggi. Al recto, sotto un ritratto agiografico del Conte a cavallo, figura la sagoma della nave che aveva appunto due alberi alle estremità e due fumaioli al centro. In basso, un nodo sabaudo completa l'immagine. Al verso, sul bordo, di nodi sabaudi ne compaione addirittura tre. Il gettone ricorda un poco le medaglie coniate per ogni nave della Marina Militare che vengono poi date agli equipaggi, visitatori, ecc. Sicuramente ha un valore collezionistico, i gettoni oggi sono collezionati e richiesti sul mercato. Non azzardo cifre a caso, ma in ogni caso non me ne disferei gratuitamente o quasi : a restare in un tuo cassetto, col tempo la sua quotazione non può che tendere ad aumentare.
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  39. Buongiorno, in attesa di fotografare i pesi monetali (magari questa sera se riesco) ripesco questa bella parpagliola con una patina e conservazione che apprezzo molto. E' da qualche anno che la possiedo. Piacerà a @Parpajola Ducato di Milano - (Filippo II D'Asburgo) 1554-1598 Parpagliola.
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  40. Operazione lecita, tuttavia in caso di verifiche e controlli (anche legati ad altri acquisti, in piena luce del sole e magari accompagnati da ricevute e pezze giustificative varie) la cosa può creare delle spiacevoli conseguenze ragion per cui è sempre buona norma documentare tutti gli acquisti in maniera dettagliata e adeguata conservando estremi di eventuali annunci di vendita, dati dei venditori, fatture, certificati ecc ecc ecc. La compravendita tra privati e/o lo scambio non sono di per sé vietati, ma la dimostrazione di lecita provenienza di un pezzo acquistato da un privato può diventare quantomeno problematica e impegnativa, quindi il consiglio di @skubydu era quantomeno prudenziale, specialmente se rivolto a chi sta iniziando e vuole partire in maniera "protetta". Quanto al resto, anche i tuoi consigli contengono molti spunti da far propri, la cosa corretta è quella di fornire a chi chiede tutte le informazioni e i consigli del caso evidenziando positività e criticità della "materia", poi ognuno fa secondo coscienza e facendo sintesi e tesoro dei vari consigli dati! Personalmente - e lo dico pubblicamente - apprezzo e seguo con piacere tutti gli interventi che fai in sezione, perché vedo in te la volontà di far le cose per bene e riconosco un'attitudine "fattiva" nell'impostare la tua collezione che va al di là del mero possedere. L'invito che ti do è quello di continuare su questa strada perché intravedo tutti i germi di un utente che può portare a contributi importanti per la sezione
    1 punto
  41. Mi dispiace ma credo che la numismatica sia data in parte anche solo dallo scambio tra collezionisti che non trasmettono solo dati ma anche passione. Davvero a nessuno è mai capitato di scambiare monete nei corrispettivi circoli e/o tra appassionati? Capisco che il forum è pubblico ma non dovremmo limitarci a spiegare la legge di turno, ma magari fare qualcosa per cambiarla! A presto, Alb123
    1 punto
  42. Ciao e' giusto che ogni tanto ce la cantiamo e ce la suoniamo anche caro amico mio ...dieci anni non sono pochi, i miei otto mi sembrano una eternità vissuti a mille all'ora e con una massa di idee e progetti anche oggi che sarà impossibile farli tutti. In fondo siamo nati qui, qui siamo ancora, poi i cammini devono essere un po' variegati ma sempre all'insegna di una numismatica di divulgazione, anche di ricerca quando si può, di servizio sempre, senza interessi. Lamoneta e' stata ed e' poi tutto questo con un gruppo di divulgatori sinceri e pieni di passione, tu sei stato e sei tuttora uno di questi, un protagonista attivo, il forum sei anche tu e quindi onore a te che lo hai onorato e lo stai onorando, buona festa intanto e spero di trovarti in qualche avventura numismatica insieme con gli stessi ideali che ci animano e ci hanno animato, buon dieci anni e altrettanti per il futuro ! Mario
    1 punto
  43. Il gruppo cresce e per noi e' un onore poter divulgare numismatica e cercare di rendere partecipi tutti, io vedo sempre più interesse anche nella società civile, certo bisogna però parlare con la gente, ascoltarla, una numismatica vicina a tutti una numismatica fatta di testimonial reali della stessa nella società e in più sedi. Bisognera' ora gestire e affrontare le nuove sfide, più saremo e più facile sarà affrontarle, saranno sfide importanti, diverse, cercheremo di affrontarle e di rendere un servizio per tutti e per la città , grazie come sempre a tutti, l'avventura continua sempre più numerosi.
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  44. Spero anche io di esserci il 10 settembre almeno mi presento, oggi sono passato ma poca gente e pochissimi commercianti...
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  45. Grazie per l'invito. Cercherò di esserci
    1 punto
  46. DE GREGE EPICURI Visto che la sezione è un po' fiacca, suppongo per caldo e ferie, ripesco dal mio archivio questa foto e vi propongo un indovinello agostano. Aggiungo che, non essendo a casa, non ho nè i dati sulla moneta (direi però che pesava circa 10 g.) nè i cataloghi cartacei di cui mi servo abitualmente. Dai, non mi sembra difficile, dite che cosa vi sembra e magari vedete di classificarla! Prego solo i superesperti di non precipitarsi.
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  47. Nel 70° anniversario del lancio della bomba atomica su Hiroshima, vorrei riproporre qui un articolo scritto e pubblicato per un altro sito, esattamente dieci anni fa. "Non posso fare a meno di sentirmi triste se penso alle persone che mi hanno servito tanto lealmente, ai soldati e ai marinai che sono stati uccisi o feriti sui campi di battaglia di là dei mari, alle famiglie che hanno perso la casa e tanto spesso anche la vita nelle incursioni aeree; non è necessario che vi dica come mi riesca intollerabile l'idea di veder disarmare i valorosi e fedeli combattenti giapponesi; altrettanto intollerabile è per me l'idea che altri, dopo avermi servito con devozione, siano passibili di castigo come ispiratori della guerra. Nondimeno, è arrivato il momento di sopportare l'insopportabile" Con queste parole l'imperatore Hirohito, alle tre del mattino del 10 agosto 1945 annuncia al Consiglio della Corona la sua volontà di resa incondizionata agli Alleati; la decisione sarà ufficializzata cinque giorni dopo in un messaggio radio letto dallo stesso Hirohito: è la prima volta nella storia che un imperatore giapponese si rivolge direttamente al suo popolo. Ovunque, nelle case, nei luoghi pubblici, nelle caserme, nelle guarnigioni più lontane, i giapponesi ascoltano quella voce quasi irreale; l'avvenimento che essa annuncia, il tono dimesso, di disfatta, col quale è impartito l'ordine di cessare le ostilità, provocano un irrefrenabile pianto collettivo. Scrive Fosco Maraini, che in quei giorni si trovava a Tokyo: "Molti furono i suicidi, una cinquantina dinanzi allo stesso palazzo imperiale" Il 2 settembre 1945 a bordo della corazzata americana Missouri, ancorata a Yokohama, i plenipotenziari giapponesi, vestiti in frac e cilindro, appongono la loro firma sul documento di resa, davanti al generale Douglas MacArthur, comandante delle forze Alleate, che li riceve in maniche di camicia. E' la fine della Seconda Guerra Mondiale. Per la circolazione monetaria nei territori giapponesi occupati, gli Alleati avevano predisposto della cartamoneta, i cosiddetti am-yen (allied military yen) di tipologia simile a quella emessa per l'Europa (Italia, Francia, Germania) Questi biglietti non indicano, come per la cartamoneta europea, l'anno di emissione, ma l'indicazione generica series 100 poiché la data dell'invasione non era certa. Furono prodotte due serie, contraddistinte dalle lettere A e B nei tagli da 10 e 50 sen, 1-5-10-20-100 e 1000 yen (quest'ultimo solo nella serie B) La serie A, inizialmente prevista per l'occupazione della Corea, dove effettivamente circolò dal 7 settembre 1945 al 10 luglio 1946, fu poi utilizzata anche in Giappone, dal 19 luglio al 30 settembre 1946. La serie B fu utilizzata nelle isole Ryu-Kyu dal 15 luglio 1945 al 15 settembre 1958 e nell'intero Giappone dal 6 settembre 1945 al 15 luglio 1958: il che fa di questa serie l'emissione di occupazione rimasta più a lungo in circolazione. Il colonnello Paul W. Tibbets, il pilota di Hiroshima, decolla alle 2.45 del mattino del 6 agosto 1945 dalla base americana di Tinian, nel Pacifico, al comando del bombardiere B-29 ribattezzato Enola Gay in onore di sua madre: il compito che attende Tibbets e gli uomini del suo equipaggio è quello di sganciare su una città giapponese la prima bomba atomica della storia. La destinazione non è certa, sarà decisa all'ultimo momento in base alle condizioni atmosferiche: alle 7.25, su una rosa già predeterminata di quattro città , la scelta cade su Hiroshima. Tutti gli orologi della città segnano le 8.15 del mattino quando l'atomica scoppia all'altezza di 660 metri da terra, in una palla di fuoco di oltre 100 metri di diametro: il calore emanato dalla deflagrazione dura meno di un decimo di secondo, ma è così alto da fondere il granito della terra entro il raggio di un chilometro: sette secondi dopo il silenzio è spezzato da un rimbombo assordante, mentre con l'esplosione vengono demoliti in un attimo tutti gli edifici nel raggio di tre chilometri. Il pika-don (lampo-tuono) annienta, al primo istante, almeno 30.000 vite. Intervistato a più riprese negli anni seguenti, Tibbets ha sempre dichiarato: "Personalmente non ho rimorsi: mi fu detto, come si ordina a un soldato, di fare una certa cosa. E non parlatemi del numero delle persone uccise. Non sono stato io a volere la morte di nessuno. Guardiamo in faccia alla realtà : quando si combatte, si combatte per vincere, usando tutti i metodi a disposizione. Non mi posi un problema morale: feci quello che mi avevano ordinato di fare. Nelle stesse condizioni lo rifarei.” Hiroshima 6 agosto 1945 - 6 agosto 2015
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  48. Buongiorno a tutti, vedo solo ora questa discussione... Partecipo col mio centesimino "conio stanco".
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  49. @piergiOO Grazie Pier è questa. Per gli amici savoiardi domenica una moneta di questa tipologia a fatto il viaggio di ritorno con me. Blaise
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