Vai al contenuto

Classifica

  1. fofo

    fofo

    Utente Storico


    • Punti

      16

    • Numero contenuti

      2134


  2. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      20026


  3. skubydu

    skubydu

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      8707


  4. alb123

    alb123

    Utente Senior


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      745


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/07/17 in tutte le aree

  1. Ragazzi pero' siete un po' pesantini per essere al 7 Agosto eh... Va bene la cautela e la precisione, pero' a ste nuove leve cerchiamo di non spaventarle troppo su... Non serve una laurea in giurisprudenza per collezionare monete romane in tranquillita'.
    4 punti
  2. Adesso andando avanti troviamo la pezza della rosa del 4° tipo. Essa si distingue per la corona chiusa in alto e la legenda interrotta. D. Stemma in cartella ornata, sormontato da corona chiusa. Leggenda ampiamente interrotta in alto per lasciare spazio alla parte superiore della corona. Data in basso. R. Due piante di rose intrecciate, con rami molto spinosi. Sotto LIBVRNI. Anni: 1706 R3 1707 R2 1713 R2 1716 R2 1718 R3 La corona risulta chiusa a indicare la nuova dignità concessa, cui peraltro il Pontefice diede il proprio benestare solo nel 1699. "Trattamento regio". Questa è la mia del 1718..
    4 punti
  3. Ciao @Xenon97, considerando che hai richiesto consigli mi permetto di dartene alcuni , primo , lascia perdere Porta Portese o altre manifestazioni simili , le monete antiche non si comprano alle bancarelle essenzialmente per tre motivi , nessuno ti rilasciera' mai un certificato di lecita provenienza , di garanzia circa l' autenticita' , ne' ricevuta o fattura da allegare alla moneta , queste tre cose sono , per legge , essenziali per chiunque colleziona monete romane antiche e ti garantiscono sonni sereni e tranquilli , anche per il fatto che se un giorno , per qualsiasi motivo , decidessi di rivendere le tue monete , con questi documenti allegati non avrai nessuna difficolta' , prezzo permettendo . Secondo consiglio , conseguenza del primo , acquista solo da rivenditori professionali autorizzati , preferibilmente italiani , in tal modo non avrai problemi del documento , se necessario , di libera circolazione internazionale della moneta ; forse e' vero che la moneta la paghi un po' piu' cara , pero' di contro avrai tutte le condizioni e i documenti favorevoli e necessari di legge sopra esposti . A Roma ci sono negozi professionali altamente qualificati che oltre tutto ti possono ben consigliare su come iniziare una collezione di monete romane , normalmente si diventa anche amici , un piccolo circolo culturale , rinsaldando la fiducia reciproca e aiutandoti sul prezzo di acquisto . Devi sapere che la moneta antica ha gli stessi doveri di un reperto archeologico , deve avere sempre disponibile la sua "carta di identita'" . Se non ti sentissi soddisfatto o dubbioso dei consigli esposti , allora te ne do un terzo : continua a collezionare solo EURO . Un saluto
    4 punti
  4. Ciao a tutti, Scusate l'insistenza ma ho trovato un pò di monete di cui non capisco molto?. Queste che vi presento sono 2 lire di Umberto I per la colonia eritrea, il colore scuro è la patina che non va tolta vero???? Che ne pensate, se fosse possibile potreste darmi una stima del valore economico? Grazie in anticipo, Alb123 P.s. Vi assicuro che apparte quella specie di patina iridescente i dettagli sono netti e vividi.
    3 punti
  5. Buongiorno, in attesa di fotografare i pesi monetali (magari questa sera se riesco) ripesco questa bella parpagliola con una patina e conservazione che apprezzo molto. E' da qualche anno che la possiedo. Piacerà a @Parpajola Ducato di Milano - (Filippo II D'Asburgo) 1554-1598 Parpagliola.
    3 punti
  6. Eravamo nel 1969, nel periodo a cavallo dello sbarco del primo uomo sulla Luna. Il settimanale Topolino regalava un gettone gadget ad ogni uscita per un totale di 6 uscite. Sono passati 48 anni, sul noto sito d'aste ho trovato quello che mancava (non sempre i miei erano assidui nell'acquistare fumetti; in vacanza al mare poi...) alla mia raccolta dimenticata in un cassetto: non potevo non prenderlo. Dopotutto, è anche per questi gettoni che piano piano mi sono interessato alla numismatica... Diametro: 32 mm. Peso: 3,25 g.
    2 punti
  7. Ti capisco, io ho avuto la stessa passione per i paperdollari che si trovavano in omaggio con i biscotti Accornero. Erano banconote veramente prefette, tanto da avere perfino la filigrana e un numero di serie univoco (per il concorso ad estrazione ... una specie di "lotteria di capodanno" per bambini :-)
    2 punti
  8. Grazie Mario, Tali Cosimo del Sera, Sinibaldo Corboli, Vittorio Franceschini ed altri negozianti, fecero richiesta per una nuova monetazione d oro che soddisfacesse le esigenze del mercato sia in piazza a Firenze che a Livorno. Nel 1717 il granduca li accontentò con l uscita della pezza in oro. Nel 1723 Gian Gastone succeduto a Cosimo III fece cessare completamente le emissioni di moneta aurea per il Levante, anche per il ristabilito monopolio dello zecchino veneto in quelle regioni. Dalle officine monetarie fiorentine uscirono in quegli anni solo alcune partite di tolleri in argento, contrassegnati col nuovo tipo della Fortezza Vecchia e di pezze della rosa, anch esse in argento. (Non ebbe successo fuori, credo qualche consenso lo ebbe nella nostra terra tra i negozianti).
    2 punti
  9. Le mezze pezze d oro coniate solo il 1718 e il 1720
    2 punti
  10. Per la definizione del fino si volle ricalcare fedelmente le proporzioni già in precedenza adottate per le doppie di Pisa, carati 21 e 3/4 per libbra di metallo da monetare. Il peso venne fissato per ciascun pezzo in denari 5 e grani 21, il valore in 23 lire di piccoli. Pezza della rosa d oro Diametro di 24/25 mm oro 21 carati, di grammi 6,5-6,7 Vanno dall R3 all R4 come rarità. Le mezze pezze d oro invece di diametro 19/20 mm di carati 21 di grammi 3,3. Ben più rare, il Manzoni riporta R5 per tutte l emissioni.
    2 punti
  11. Non è un putiferio, è un piacere trasmettere ciò che si sa. Ed è un piacere anche avere uno scambio di opinioni. l importante è poi andare tutti nella direzione giusta. skuby
    2 punti
  12. @Liutprand grazie della segnalazione, ricordo di averlo letto quando fu pubblicato sul cartaceo. E' molto interessante, invito chi avesse le monete oggetto dell'articolo di postarle, io purtroppo ho solo Barili e ne posto qui di seguito un esemplare. Saluti Marfir
    2 punti
  13. Alla fine, il mio Gallieno da Reyssouze era solo soletto e voleva compagnia... mi guardava sempre con quegli occhioni lucidi... così non ho saputo resistere e gli ho preso un "se stesso" da Milano D\ GALLIENVS AVG R\ LAETITIA AVG// S 19 mm - 1,95 gr RIC 489 v. Mi piaceva il busto di Gallieno con il drappo sulla spalla sinistra, tipico di una serie di emissioni Milanesi (qui, seconda officina). Da foto la moneta appare spatinata, ma se tanto mi dà tanto, dovrebbe arrivarmi di nuovo brunita (o comunque dovrebbe brunirsi da sé in fretta com'è toccato alle altre provenienti dal medesimo ripostiglio e ripulite un po' troppo).
    2 punti
  14. Una pezza del 1706, indicata come R3 del 3°tipo. Corona aperta.
    2 punti
  15. Io dalla legenda direi Valeriano (AVK ΠΟ ΛΙΚ ΟVΑΛΕΡΙΑΝOC). Forse Cilicia? Adesso provo a cercare una corrispondenza più precisa
    2 punti
  16. Cerchiamo di fare informazione in modo corretto. le monete antiche non si comprano a porta portese.... dai per favore, spero sia stata una battuta... skuby
    2 punti
  17. Buonasera, in merito all'argomento di discussione posso parlare della mia esperienza personale. Nel novembre del 2014 ho presentato domanda per l'iscrizione all'albo dei periti numismatici presso la camera di commercio di Udine senza presentare alcuna documentazione. Il mese successivo sono stato contattato da un rappresentante della camera che mi ha convocato per sostenere un esame. Bene, il giorno dell'esame ho avuto il piacere di conoscere e incontrare il Sig. Giovanni Paoletti che in effetti mi ha esaminato. Per l'occasione ho avuto il piacere di parlare per almeno un'ora di numismatica e di vedere qualche bella moneta. L' "esame" è iniziato con un test molto simpatico che si è sviluppato con il riconoscimento delle monete rappresentate sul calendario della NAC. Per ogni mese era raffigurata una moneta appartenente ad ogni possibile periodo e mi è stato chiesto di procedere con una classificazione generica (tipologia, autorità emittente e periodo) senza entrare nel dettaglio. Poi siamo passati alla legislazione che regola il possesso e la circolazione sulle monete antiche e direi che in quel settore non ho avuto particolari problemi. Per poi procedere con il riconoscimento di monete reali che aveva portato al seguito. Alla fine il Sig. Paoletti ha decretato la mia idoneità alla qualifica di Perito presso la Camera di Commercio dopo aver comunque sentito il parere della commissione composta da un paio di rappresentanti che avevano assistito al colloquio. L'anno successivo ho presentato la domanda per diventare perito presso il Tribunale che è stata accolta d'ufficio in quanto già perito presso la Camera di Commercio. In ogni caso la numismatica è una materia vastissima e va affrontata con la massima umiltà perché è impossibile conoscere tutto. Credo che lo stesso discorso possa essere riportato agli storici che magari sono specializzati per un periodo o per un altro. Antonio
    2 punti
  18. Ottimo e quindi siamo a Leonardo da Vinci, Milano, Ferrara legate da vincoli di ogni tipo, Sforza ed Este, Leonardo, Ludovico, Ercole d'Este, storie e fatti collegati e poi questa moneta, un quarto, di Ercole I d'este ( 1471 - 1505 ), una moneta direi quasi medaglia, una rappresentazione dinamica e scultorea del cavallo e poi c'è Grierson che ipotizza...e quindi forse un po' di Milano anche qui c'è....
    2 punti
  19. Buona sera vi sottopongo questo gettone? Medaglia devozionale che ho acquistato di recente. E' di ottone pesa 3,40 grammi ha un diametro di 25 millimetri e al diritto è raffigurato il leone marciano che impugna la spada e la leggenda " repubblica rinnovata 22 marzo 1848 al rovescio una Madonna con bambino e la leggenda fede e gratitudine. Il conio è piuttosto rozzo, verrebbe da pensare ad una emissione privata e vedendo l'immagine sacra si potrebbe pensare ad una medaglia devozionale ma mancano totalmente i segni dell' appiccagnolo divelto. Chissà chi l'ha emessa e a che scopo, forse di propaganda dell' epoca dato il momento ( 1848 ) veramente cruciale per la storia Italiana e veneziana.. Attendo un vostro parere . Saluti
    1 punto
  20. Buonasera, che ve ne pare di questo Grosso? Preso per 60 euro, secondo voi è stato un buon affare? https://ibb.co/foKVwa https://ibb.co/hG7dhF Ps: le righe che vedete si trovano sulla capsula e non sulla moneta.
    1 punto
  21. Grande discussione e grande divulgazione @fofo, rimarrà sia qui che su internet questa pagina su questa straordinaria moneta. Complimenti ancora e spero che qualcuno possa postare qualche altro pezzo o suo o di aste per ampliarla sempre piu' ....
    1 punto
  22. Tutto straordinario @fofo, la pezza della rosa che circolazione ebbe poi ? Levante o anche interna e in che percentuali ritieni circa ? A parte la straordinaria iconografia si può ritenere una moneta di successo cioè era accreditata ?
    1 punto
  23. non dici i pesi e non si capisce che metallo è....! non pensi che siano un poco scarse le informazioni ?....ovviamente anche le risposte non possono essere date con la sicurezza che invece dovrebbe essere una identificazione. ... comunque a mio parere poiché non si vede SC, potrebbe essere un denario molto rovinato (o appena uscito da uno scavo ? ...) https://www.acsearch.info/search.html?id=2710740 in ogni caso la raffigurazione dovrebbe essere questa: Marcus Aurelio, come Cesare, . Roma, AD 148-149. AVRELIVS CAESAR AVG PII F, testa a testa nuda / TR POT III COS II, Minerva in piedi a destra, con helmet, tenendo la lancia e lo scudo tieni presente che comunque dovrebbe essere d'argento..
    1 punto
  24. @robi6 Un bellissimo gettone, quello che hai mostrato. Per dotarsi di una flotta passeggeri moderna in grado di affrontare i lunghi viaggi transoceanici, l'Italia attorno al 1920 commissionò ai cantieri di Glasgow quattro trasatlantici che presero il nome di alcuni personaggi storici della Casa Regnante : Il Conte Rosso, il Conte Verde, il Conte Grande e il Conte Biancamano. Amedeo VII di Savoia, detto il Conte Rosso, ebbe vita assai breve dal 1360 al 1391, stroncata da una infezione tetanica contratta durante una partita di caccia. Aveva ereditato un piccolo regno, povero e gravato da debiti e cercò sempre di ampliarne i confini, cercando anche uno sbocco al mare in Provenza, tessendo alleanze, cambiandole e partecipando spesso a guerre, sedazione di rivolte, ecc. Il gettono, come specificato al verso, era reclamistico della Società navale genovese in cui potevano venire effettuate la prenotazione per effettuare i viaggi. Al recto, sotto un ritratto agiografico del Conte a cavallo, figura la sagoma della nave che aveva appunto due alberi alle estremità e due fumaioli al centro. In basso, un nodo sabaudo completa l'immagine. Al verso, sul bordo, di nodi sabaudi ne compaione addirittura tre. Il gettone ricorda un poco le medaglie coniate per ogni nave della Marina Militare che vengono poi date agli equipaggi, visitatori, ecc. Sicuramente ha un valore collezionistico, i gettoni oggi sono collezionati e richiesti sul mercato. Non azzardo cifre a caso, ma in ogni caso non me ne disferei gratuitamente o quasi : a restare in un tuo cassetto, col tempo la sua quotazione non può che tendere ad aumentare.
    1 punto
  25. Lanz rilascia regolare fattura con descrizione e foto (scarsa) della moneta. Non credo rilasci, neppure a pagamento, un certificato di lecita provenienza... in Germania non credo sia richiesto. Ma con la fattura riesci a dimostrare che arriva dalla Germania non da scavi illegali italiani. @alb123, mi associo a quanto scritto da @grigioviola, io stesso non avrei potuto esprimere meglio il mio pensiero nei tuoi confronti. :-)
    1 punto
  26. Cambiarla va fatto in altre sedi , purtroppo
    1 punto
  27. Mi dispiace ma in questo caso non mi trovo proprio d'accordo,per cominciare ovvio che bisogna iniziare a comprare nei negozi professionali e che è preferibile, ma credo che anche in posti come Porta Portese QUALCHE VOLTA ci si possa comprare. Io ho comprato due o tre monete di cui una l'ho scambiata però devo dire che non ci trovo niente di male e che mi sono trovato quasi sempre abbastanza bene. In più devo dire che anche alcune manifestazioni sono utili a comprare e a conoscere gente. Per cui il mio consiglio è il seguente: studia e scopri l'argomento che pià ti interessa, compra la tua prima moneta ad un negozio ( la mia prima fu da un negozio di roma molto conosciuto, dove comprai un piccolo bronzo di Costantino I a 55 euro di cui fui subito orgoglioso e che ritengo molto bello e affascinante), poi iscriviti ad una qualche associazione così che i decani e i pilastri della numismatica possano aiutarti a studiare e a conoscere aspetti importanti in materia ( l'iscrizione a queste associazioni ha un prezzo veramente irrisorio), ristudia e sfrutta il forum se hai qualche dubbio, e quando avrai imparato abbastanza oltre a frequentare il solito negozio in cui ti sei trovato bene, comincia a visitare manifestazioni (serie!) e magari qualche volta fai un salto a Porta Portese, anche solo magari per farti due risate riconoscendo a vista i falsi. E quando finalmente saprai riconoscere i falsi dagli originali CONTINUA A STUDIARE, la numismatica non è solo composta dal comprare, ma anche, e soprattutto, dallo studio. Ecco ora forse mi sono spiegato meglio? A presto, Alb123 P.s. Tra l'altro hai la fortuna di abitare in una città dove le monete non mancano, penso che se tu entrassi in qualunque museo romano ne troveresti, per prima cosa ti consiglio di visitare il Medagliere del Museo di Palazzo Massimo che contiene la collezione del Re d'Italia Vittorio Emanuele III ( lui si che aveva una bella collezione) e poi al medagliere che si trova nei Musei Capitolini ( se sei uno studente tra l'altro dovresti avere dei bei sconti, pensa che io non pago proprio e quando posso lo sfrutto).
    1 punto
  28. Salve a tutti, sono un appassionato sul tema e vorrei dire la mia sull'argomento. A mia conoscenza sullo schild in questione, volevo precisare alcune cose. Intanto è vero che gli originali non sono mai stati consegnati perché la fabbrica che li produceva fu rasa al suolo dai bombardamenti, ma all'interno della stessa struttura erano presenti questi scudetti commissionati dal Terzo Reich e già realizzati. Quindi quegli esemplari originali che si trovano in circolazione, sono quelli rinvenuti fra le macerie e poi rimessi in commercio ad un costo notevole rispetto agli altri schild, dovuto proprio a quel fatto. Di questo vi sono dei riferimenti precisi che si possono riscontrare sul testo scritto in lingua italiana dal dr. Scapini, di cui alle pag. 302 - 303 - 304 (Decorazioni distintivi e attestati di conferimento del Terzo Reich. Heer, Waffen-SS e riconoscimenti generali). Inoltre ho avuto modo di appurare su alcuni cataloghi tedeschi, che ne esistono due versioni originali prodotti dalla stessa fabbrica. Un tipo con i fori lungo il perimetro dello scudetto (che andava cucito direttamente sull'uniforme) più dozzinale ed in dotazione ai reparti del Heer ed un altro, prodotto in minor numero, con dei prongs verticali molto lunghi posti sul retro, per essere poi applicati anche su tessuti in pelle e più resistenti tipo giubbetti di pelle, etc. (infatti, se ne fregiarono anche piloti della Luftwaffe e reparti speciali dei Waffen SS). Inoltre, premesso che non è possibile esprimere un parere (e non "giudicare"....) correttamente lo schild postato in foto, poiché mancano le immagini del retro che secondo il mio modo di vedere sono "fondamentali" per farsi un'idea sull'autenticità o meno dello stesso, sono d'accordo con "Duca" nel dire che almeno dalla patina, sembrerebbe a "prima vista" possa trattarsi di un esemplare originale. Mi riservo ovviamente di esprimere un parere più netto. Comunque, decisamente un gran bel pezzo di storia.
    1 punto
  29. Complimenti Antonio!!!!
    1 punto
  30. Magari quando puoi aggiorna @anto Rnell'altra discussione sul 10 settembre coi due nuovi amici l'elenco per il 10 settembre poi ci diranno se solo per aperitivo o anche per pranzo @Horussone @FrancoMari
    1 punto
  31. Non è la mia monetazione... Ma penso si tratti di un soldino dei dogi biennali II fase con sigle IV e data non visibile.. Poi se mi sbaglio gli esperti mi correggeranno...
    1 punto
  32. tanti auguri e grazie di avermi ricordato, @eliodoro D'altra parte io stesso riporto un "12 ottobre 2006"... vabbè poi ho seguito per un paio di anni senza postare per apprendere le basi... ma il tempo vola!!! Ciao Illyricum
    1 punto
  33. Esatto @dabbene, come tu ben saprai è il famoso cavallo di Leonardo da Vinci. Il Cavallo di Leonardo è parte di un monumento equestre a Francesco Sforza, progettato da Leonardo da Vinci dal 1482 al 1493, per essere fuso in bronzo, del quale riuscì a portare a termine solo un modello in creta, andato perduto. Leonardo, con questo monumento, voleva realizzare un'opera che oscurasse tutte le precedenti statue equestri, in particolare quelle del suo maestro Verrocchio e di Donatello, dedicate rispettivamente al Colleoni e al Gattamelata. A Leonardo interessava, in realtà, più il cavallo che il cavaliere; il suo cavallo doveva essere il più grande di tutti, superare i 7 metri di altezza, una sfida mai tentata prima. Proprio per questo Leonardo riempì fogli e fogli di schizzi di anatomia, studiando muscolatura e proporzioni del cavallo e passando moltissimo tempo a progettare e calcolare quest'opera gigantesca che, per la sua fusione, avrebbe richiesto ben 100 tonnellate di bronzo. Ma al momento della costruzione dell'opera, le 100 tonnellate di bronzo non erano più disponibili e così Leonardo dovette abbandonare il progetto. I disegni dei cavalli di Leonardo sono ora conservati nel castello di Windsor. Nel 1977 Charles Dent, un pilota statunitense collezionista d'arte e amante della scultura, si entusiasmò all'idea di realizzare dopo cinque secoli il sogno di Leonardo. Mise in piedi l'organizzazione e riuscì, dopo più di quindici anni di impegno, a trovare i fondi: il costo del cavallo, alla fine, arrivò a quasi 2,5 milioni di dollari. L'uomo comunque non riuscì a vedere realizzato il proprio sogno, morendo nel 1994, prima che l'impresa fosse completata. Alla morte di Dent il progetto stava per essere abbandonato, quando Frederik Meijer, proprietario di una catena di supermercati nel Michigan, si offrì di finanziare il progetto, purché si fondessero due cavalli: uno per Milano e uno per i Meijer Gardens, un parco naturale e artistico a Grand Rapids (Michigan), proprietà di Meijer, dove sono raccolte all'aperto copie delle statue moderne più celebri. Il progetto è andato avanti fra numerose difficoltà e alla fine la direzione dei lavori è stata data alla scultrice Nina Akamu che ha finalmente condotto in porto l'impresa. Il primo passo è stato quello di realizzare un cavallo di dimensioni ridotte, circa 3 metri di altezza. Questo fu il primo modello per arrivare alla gigantesca scultura in argilla di quasi 8 metri. È dal cavallo di argilla che sono stati ricavati i calchi dove è stato colato il bronzo fuso. Le sette parti in cui il cavallo era stato fuso arrivarono nel luglio del 1999 a Milano dove vennero saldate insieme. Dopo qualche discussione il cavallo fu posto nel settembre 1999 all'ingresso dell'ippodromo di San Siro. La versione americana del Cavallo di Leonardo venne sistemata nei Meijer Gardens nell'ottobre del 1999 ed è oggi il pezzo più importante dell'esposizione. Una replica in scala ridotta (2,5 m) fu donata nel 2001 alla città di Vinci e collocata in piazza della Libertà. Dal 2001 il Cavallo di Leonardo è anche il simbolo dei MIFF Awards, festival del cinema internazionale di Milano.
    1 punto
  34. Ecco l'ippodromo di San Siro inaugurato a Milano negli anni 20 nella sua monumentale bellezza. https://goo.gl/images/YyTVmH
    1 punto
  35. Milano è anche il suo famoso ippodromo di galoppo di San Siro, che ha visto trionfare i più grandi campioni nostrani: da Nearco, Donatello II, Cavaliere d'Arpino, Botticelli, fino al monumentale Ribot. Era l'ottobre del 1955 e Ribot stravinceva a San Siro il Gran Premio del Jockey Club. YouTube All'ippodromo San Siro di Milano si corre il Gran premio di Milano CinecittaLuce 966 visualizzazioni 20
    1 punto
  36. Un po' di storia, un po' di identità, qui sorgeva la corte dei duchi longobardi, la Curia Ducis, quindi Corduce poi l'attuale Cordusio . Qui si svolgevano ai tempi le attività politiche e amministrative, con Berengario ci fu il tribunale, del tutto rimane ben poco tranne Piazza Mercanti . La conformazione prima di diventare Piazza Cordusio era ellittica da cui il nome anche di Piazza Ellittica, divenne poi vero centro finanziario cittadino e ora punto strategico tra il Duomo e il Castello. Nell'immagine si vedono sia Via Mercanti dove nella loggia abbiamo la scrofa semilanuta e il Duomo. Per molti di noi un simbolo anche numismatico oltre al vero centro di Milano....
    1 punto
  37. Lunedì rientro dalla "trasferta" e provo a fare le misurazioni, anche se non dispongo di un calibro professionale al decimo di millimetro. Comunque, se vuoi, Te la porto a Verona, così la vedi in mano. Ho idea che ci vediamo o da quel "ragazzaccio" di Monetaio oppure mi trovi dal mio Padre Spirituale Numismatico ( R-R...).. M.
    1 punto
  38. Posto il piccolo contributo , vedetela come la piccola biblioteca di un ragazzo di 22 anni
    1 punto
  39. Stacco un pochino la spina, per ritornare al mio primo "amore" ... le monete del vicereame. All'Asta passata ACM1 era proposto questo Tarì.....che a mio giudizio è alquanto Rara...e non potevo lasciarlo lì....senza portarlo a casa. Che volete è più forte di me, ci sono monete di Napoli che quando appaiono sul mercato vanno ricondotte nelle collezioni.....e non lasciarle girovagare senza meta. Nel avevo, alcuni mesi fa, uno del 1715 ... ma con le sigle IM nel taglio del braccio, molto, molto raro....adesso è a casa di un collezionista. Spero che vi piaccia....ma a me personalmente, a volte, la conservazione nemmeno la guardo....e non mi è costato nemmeno "poco". Non ricordo se con l'amico @Layer1986..discutemmo della rarità di questa moneta....adesso l'ho citato vediamo se arriva.
    1 punto
  40. Sbaglio o manca: 1818 Testa grande, non reimpressa, con gigli al contorno?
    1 punto
  41. ... vi posto il taglio (Reimpressa, testa piccola) ...è particolare @rocco68....occhio !! .... la moneta non è mia, ma il proprietario è uno di "quelli" che non creano problemi, quando c'è da studiare.
    1 punto
  42. Un tema tira l'altro, parliamo di San Carlo che dici @giancarlonedi questa carrellata di medaglie del Santo, Evento NIP Milano, grande esposizione....così tutto collegato, monete, medaglie, storia....
    1 punto
  43. Già ci siamo arresi ? Alla Bertolami chiusa ieri è passata questa Piastra...i gigli sono 1/2 e scommetto che ha le stelle nel taglio..... !!
    1 punto
  44. Io sono molto "sensibile" ai grandi moduli in argento e le esamino tutte in maniera minuziosa, ma ho un debole per 1817 e 1818. Per il censimento bastiamo noi come Forum, tutti dovrebbero postare oltre al dritto e rovescio anche il taglio......il così detto lato "c" . Questo aiuterebbe tutti a capire meglio le diverse varianti coniate con lo stesso millesimo o con millesimo diverso. Concordo con te che non è cosa facile ma se mai si incomincia mai si finisce. Caro Pietro sono anni che leggo questo Forum, sono anni che leggo te e tanti altri studiosi (anche se non lo ammettono) molto validi e vedrai che prima o poi si raccoglieranno i frutti di ciò che si ha seminato.
    1 punto
  45. Questa è la discussione: Le piu' belle delle nostre collezioni. e la mia Piastra è dal post # 1024
    1 punto
  46. non è colpa del venditore, lui ha fatto il prezzo che voleva, all'acquirente andava bene, bon…. poi sul prezzo c'è chi può essere d'accordo o meno. se io vendo moneta x a 200 e trovo chi me la prende ok, se poi altri non sono d'accordo è un problema loro no? non so se mi son spiegata
    1 punto
  47. Ragazzi non mi sembra il caso di infierire più di tanto..il nostro amico si starà già mangiando le mani di suo e credo abbia iniziato la discussione per essere rincuorato dagli amici del forum. La prossima volta sarà sicuramente più accorto negli acquisti. Ora come ora non possiamo fare altro che accertare l'autenticità della moneta e augurargli di continuare al meglio la collezione,con la certezza di aver comunque aggiunto un pezzo raro.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.