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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/29/17 in tutte le aree

  1. 2 punti
  2. Salve. Sembrebbe essere uno soldo II tipo di VAM I. Ma aspettiamo Savoiardo, sara più sicuro per l'identificazione. Ciao. Alain.
    2 punti
  3. Ciao! Esemplare davvero molto bello, Complimenti!!! Esprimo il mio umile parere... Attorno al volto ci sono pochissimi segni: se ne notano un pò di più di fronte ma se guardiamo gli altri punti focali, sopra, dietro e sotto il collo, direi che i campi sono quasi lindi. Secondo me quello che l'ha "penalizzata" a livello di grading sono i troppi segni sul volto/alto collo (la foto artificiale rende meglio), che nei Morgan belli come il tuo risulta essere punto fondamentale per la valutazione dal range MS63 a MS65. Ecco che, se la guancia fosse stata un pò più "pulita", avrebbe sicuramente ottenuto MS64. Dal livello MS64, per ottenere il 65 la moneta avrebbe dovuto avere il campo "pulito" anche nella parte più ostica del volto, che è il mento/alto collo. Posto questa foto a confronto tra la tua e di un esemplare MS65 trovata in Internet, per evidenziare la differenza (il link da dove l'ho trovata: http://www.apmex.com/product/4600/1886-morgan-dollar-ms-65-pcgs). Ancora complimenti!!
    2 punti
  4. Con piacere vi mostro una parte della mia biblioteca numismatica (ricordate che sono un pessimo fotografo)!
    2 punti
  5. Il più importante STABILIMENTO STEFANO JOHNSON, nato a Milano nel 1836, questo penso che tutti i numismatici lo conoscono
    2 punti
  6. io ci vedo una figura barbuta e laureata, si notano i due codini della corona di alloro. la barba a punta tipo Pertinace, al rovescio mi sembra di scorgere una figura femminile volta a destra con una lancia, quindi mi sembra che si adatti alla monetazione romana
    2 punti
  7. Molti di voi avranno gia’ sentito parlare di questo misterioso disco , ma forse non tutti i frequentatori della nostra Sezione ne sono a conoscenza . Il disco di Nebra è praticamente una lamina di metallo in bronzo , di forma circolare con diametro di 32 centimetri e spesso da 5 mm. a circa 2 mm. , del peso di circa due chilogrammi con ornamenti in oro , che dovrebbe risalire all' età del bronzo e raffigura un cielo stellato con Sole e Luna in oro , forse presenta anche simboli religiosi . Il disco rappresenta la più antica immagine del cielo ed e' uno dei ritrovamenti archeologici più importanti del XX secolo . Questo reperto archeologico fu rinvenuto nell' estate del 1999 da alcuni tombaroli all' interno di una cavità in pietra sul monte Mittelberg , nei pressi della cittadina di Nebra , in Germania . Dal 2002 appartiene al Museo Regionale della Preistoria di Halle , in Sassonia-Anhalt . In base a delle armi in bronzo che furono trovate insieme al disco , si pensa che il tutto possa essere stato sotterrato dai 3500 ai 4000 anni fa . Le notizie ed ipotesi su cio' che possa rappresentare questo misterioso Disco sono talmente tante che sintetizzarle si corre il rischio di non essere completi , quindi e' meglio ricorrere ai vari link che trattano di questo ritrovamento . http://www.duepassinelmistero.com/Nebra.htm http://storia-controstoria.org/antiche-culture/disco-di-nebra/ https://it.wikipedia.org/wiki/Disco_di_Nebra http://www.focus.it/cultura/storia/disco-spaziale
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  8. Voglio condividere questa moneta, che anche se mal conservata, mi chiude il buco in collezione. Si tratta di un forte del II tipo di Filiberto II Questo duca ha la particolarità di dare soddisfazione tutte le volte che ci permette di inserire una sua moneta in collezione per la difficoltà di reperire le sue monete tutte abbastanza rare. L'unico taglio un poco più semplice da trovare è il quarto di grosso, raro anche quello anche se non rarissimo.. In questo caso siamo in presenza di un forte con al diritto lo scudo fra quattro anellini Ed in legenda PHILIBERTVS DVX SABAVDIE ed al rovescio una grande P ornata con in legenda PRINCEPS IN ITALIA sigle La fortuna è che proprio le sigle sono la parte più leggibile della legenda del rovescio, MIR che indicano la zecca di Montluel, aperta da Filiberto II nella metà del 1500, e lo zecchiere Jean Raffoulaz Altra particolarità di questa moneta è quella di non presentare il numerale VIII (ottavo duca sabaudo) tipico delle monete di Filiberto II. ....in collezione e sul catalogo "buco tappato" ! https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIL2/3
    1 punto
  9. Altra medaglia della SCUOLA D'ARTE APPLICATA DEL CASTELLO
    1 punto
  10. A proposito della SCUOLA D'ARTE DEL CASTELLO, ecco la medaglia d'argento...
    1 punto
  11. Salve, segnalo : http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=14130
    1 punto
  12. Castello Sforzesco Una scuola d'arte storica quella del castello, molti amici l'hanno fatta... Eros
    1 punto
  13. Proseguendo ancora un attimo la divagazione su animali " alati " , Jenkins ( monnaies grecques 1972 ) pubblica , con commenti , al n. 24 un bellissimo esemplare con cinghiale alato da Klazomene . Nella stessa opera , al n. 48 , si vede il diritto di una bella frazione ( 1/6 di statere ) da Lesbo : anche qui pressoché la stessa figurazione di protome alata , l'animale , però , è un leone .
    1 punto
  14. Confermo quello che ha scritto il mio amico Alain https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VA1/5 Ma avresti potuto fare foto migliori! Non riesco a leggere bene la legenda del rovescio.... si legge solo DOMINE . CO Strana battitura scentrata...
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  15. MI sa che siamo più collezionisti di libri che di monete.. @liutprand..quando vorrai cominciare a liberarti dei libri, ricordati degli amici
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  16. ciao a tutti, a me richiama Lucio Vero
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  17. a me le monete anche "malandate", deboli di conio o quel che vuoi piacciono sempre... se poi è un R3 ancora di più! complimenti e... aspettiamo le tue foto ciao galaad
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  18. a mio modesto parere mi sembra un sesterzio di Settimo Severo ciao
    1 punto
  19. GAETANO CATTANEO fondatore nel 1808 del MEDAGLIERE DI MILANO ora situato al CASTELLO SFORZESCO, notare al rovescio della interessante placchetta il materiale iniziale raccolto
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  20. si, con virgilio, : https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwihl42rs67VAhVJOxQKHRBPD70QFggmMAA&url=http%3A%2F%2Fcatalogo-mantova.lamoneta.it%2Fmoneta%2FMN-FR2%2F3&usg=AFQjCNGNR8qRH8p9d3t0D8_6UAewt28Rhw puoi inserire immagini più grandi nelle prossime richieste
    1 punto
  21. Quattrino di mantova
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  22. @rorey36 altro esempio da Lesbo - anche se l'attribuzione è dubbia - con interessante spiegazione sull'uso comune di questa simbologia da parte di diverse poleis greche (a cui dobbiamo aggiungere, oltre quelle già citate, anche Cizico e Ialiso): LESBOS, Mytilene. Circa 521-478 BC. AR Trihemiobol (10mm, 1.31 g, 5h). Forepart of winged boar right / Incuse helmet. See CNG 85, lot 409 and Gorny & Mosch 186, 1336 (Klazomenai), otherwise unpublished. VF, toned, light porosity. While unpublished, an assignment to Mytilene is quite reasonable. The obverse type, a forepart of a winged boar, was a fairly common type in western Asia Minor, having been used on issues at Klazomenai, Kyzikos, Samos, Mytilene, and Ialysos. At Kyzikos, the tunny was a canonical symbol that appeared on all of its archaic and classical coinage in all denominations and metals, and its absence on this issue eliminates that city as a possibility. The coinage of Samos and Ialysos have been the subject of specialized studies, and this issue would not fit into the scheme at either city. While the winged boar was featured on the obverses of their early coinage, these issues occur with reverses that were struck in relief. Moreover, Ialysos never had an issue with a typeless reverse, while Samos did, but the obverse type on those issues was a facing lion's head. Klazomenai, on the other hand, would be an obvious choice for this issue, as the type was the city’s primary symbol used on all of its archaic coinage. The progression of reverse types at Klazomenai, however, makes this attribution unlikely. The earliest issues are with a typeless, quadripartite square reverse, and these are followed by issues that contain the K of the city ethnic within the reverse squares. From these ethnic marked issues, the coinage develops into reverse types in relief, many of which still bear the city ethnic KΛA, though now on the obverse. The present issue simply does not fit in this logical type progression; Klazomenai must be ruled out. (There is an issue of diobols, traditionally attributed to Klazomenai, with the obverse forepart of winged boar and reverse head of Athena wearing helmet. One may speculate that the helmet here could be related to the helmet on the Athena of these coins, but such a connection is quite tenuous, considering the style of the helmet and its appearance in incuse form). The elimination of the other candidate mints leaves only Mytilene, where the winged boar is featured on the obverse of many of its early issues of electrum hektes. Significantly, all of these issues (cf. Bodenstedt em. 6, 9.2, 10, 15, and 17) were struck with incuse figural reverse types, as on this coin. Although the helmet type does not appear on any of the incuse reverses at Mytilene, it does appear as an obverse type on contemporary issues of hektes at Phokaia (cf. Bodenstedt em. 30 and 50). The particular style of this helmet at Phokaia, especially the floral symbol on the bowl, is an exact match with the incuse helmet on the present coin. We know that these two cities had a close economic relationship (see E. Mackil and P. van Alfen, "Cooperative Coinage" in Studies Kroll), and although no other types are known to have been shared between them on any other issue, the attribution of this coin to Mytilene seems secure. Interestingly, at the same time as this silver was issued at Mytilene, Phokaia was also striking a silver trihemiobol, with the types female head left wearing cap / quadripartite incuse (cf. SNG Kayhan 522).
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  23. A me pare proprio invece che tu abbia scritto che vi sia una CRONICA incapacità dei funzionari di interpretare delle norme di legge, contrariamente a quanto invece affermi per inciso in coda. Poi, le "colpe" le possiamo dare secondo gusto. In merito alla Questura di Trieste, concordo, se non per il fatto che qui da me non interpretano, ma seguono in modo letterale il testo. Altrove interpretano, per esempio, non considerando l'argento materiale che rientra nei "preziosi"...
    1 punto
  24. sono riproduzioni moderne... avrei dubbi anche sul tipo fi metallo Comunque per completezza di informazione, la seconda moneta - Tallero italicum" è questo,,,,
    1 punto
  25. Siamo qui per ragionare in piena libertà di espressione. Il mondo numismatico sta cambiando, gli acquisti online crescono in percentuali a doppia cifra ogni anno. Bisogna uscire dagli schemi mentali tradizionali, il mondo cambia, gli acquirenti cambiano, la necessità di poter disporre di fotografie utili all'acquisto e non alla stampa diventano fondamentali. Le aste online permettono per chi come me si è appassionato alla numismatica, ma ha altri mille interessi e non abita nei centri abitati più grandi, possa fare acquisti da casa o per esempio mentre si trova in spiaggia con le proprie bimbe. Servono quindi foto realistiche per chi non può recarsi in sala e toccare con mano. Siamo in tanti. Cordiali Saluti Silver
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  26. Salve, Silvio .Potrebbe essere uno moneta del vescovado di Lausanne, no? Forse uno denaro per Aymon o Sebastien di Montfaucon? Cerco la stessa. Ciao,amico mio.
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  27. Tornando alla medaglistica chi più di Solone Ambrosoli , ricordo solo il " fondata da Solone Ambrosoli nel 1888 "
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  28. Esatto, conio sfuocato quella di mezzo, le altre 2 "erano" ben impresse, ora solo tanta usura data dalla circolazione...
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  29. Piccola monetina in collezione , nulla di eclatante ma, graziosa a mio avviso. Meglio il rovescio , come in quasi tutte le monete di questa sovrana d'altronde. Vittoria Threepence ( Type A4 ) 1884 Spink 3914C
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  30. Buongiorno a tutti, io penso che venissero ridotte con qualche pressa per evitare di perdere peso . Sulla mia si nota un ispessimento del bordo, ed una leggera convessita' del diritto.
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  31. .... che mi pare applichi gli occhielli un po' troppo vicini alla moneta.
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  32. Ciao..direi testa normale..saluti Eliodoro
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  33. Dal manuale di Sear ( greek coins 1978 ) , 3 monete arcaiche di Samo che ripropongono il simbolo cittadino della testa , o scalpo , di leone . Al diritto delle dracme , compare la curiosa protome di cinghiale alato che si ritrova sui conii della vicina Klazomene , ma anche della polis di Lindo in Rodi .
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  34. Scusa @Asclepia, io in questa materia sono un pochino assente, ma se vuoi un parere su una moneta sarebbe bene che tu ce la facessi vedere! Non è sufficiente far vedere una lettera (che poi dici essere capovolta) per avere un parere su una moneta. Le copie del Bruni che alleghi non hanno nulla a che vedere con la moneta che chiedi di commentare. Scusa, almeno potresti postare le foto dell'asta (???). Io per gli indovinelli non sono molto portato. Scusa di nuovo. PS: se poi parli della Bruni 3, c'è un esemplare esitato in asta Negrini nel 1996 ed uno in InAsta nel 2016, il primo a 276.000 lire e l'altro invenduto a 130€ come base.
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  35. Ciao Pino. Se vogliamo, a garanzia di chi chiede giustizia (o di chi è sottoposto ad un processo) un sistema che preveda una plurarità di gradi di giudizio, mi sembra evidente che dobbiamo anche accettare il fatto che una sentenza di primo grado possa essere riformata in appello e che una sentenza di appello possa anche essere annullata in Cassazione. Altrimenti tanto varrebbe prevedere un unico grado di giudizio, così neppure si porrebbe il problema di criticare le decisioni (riformate o annullate) dei gradi precedenti. Quindi non avrebbe senso "far pagare" al primo giudice i costi causati dalla sua sentenza, poi modificata in appello o in Cassazione. Salvo, ovviamente, che la decisione del primo giudice non sia viziata da dolo o colpa grave, perchè in questi casi è già prevista la responsabilità civile del magistrato. A me la decisione del C.d.S non sconvolge nè mi fa dire che il TAR avesse giudicato in modo scriteriato. Così come non mi sconvolge qualunque sentenza riformata in appello o in Cassazione. Questo è lo schema adottato dalla giustizia umana, che piaccia o no, che la stragrande maggioranza degli Stati ha ritenuto di adottare, ritenendolo il più garantista per il cittadino. Anche in U.S.A., in Francia, in U.K., in Svezia, ecc., le sentenze di primo grado possono essere riformate in appello e le sentenze di appello possono ancora essere modificate dalle Corti Supreme che ciascun Paese ha nel suo sistema giudiziario. Quindi non capisco lo "sconcerto" generato da questo specifico caso. Capisco che il Forum non sia la sede per esaminare nel dettaglio la sentenza del TAR e quella del C.d.S. Tuttavia mi sembrano abbastanza semplicistiche certe considerazioni scritte da qualcuno in questa discussione, nelle quali, in modo del tutto aprioristico e senza neppure affrontare il complesso ragionamento giuridico svolto dal primo giudice e dal secondo, ci si "gigioneggia" dicendo: "cosa vi avevo detto?"..."io lo sapevo che sarebbe finita così". Tali esternazioni sembrano più quelle del giocatore della roulette che, avendo puntato tutto sul rosso, richiama l'attenzione degli altri giocatori sulla sua puntata e quando la roulette si ferma, si compiace per l'uscita del "rosso" e si rivolge agli altri dicendo..."cosa vi avevo detto? Avete visto che è uscito il rosso?". Fra l'altro, noto che i sostenitori della pronuncia del C.d.S si sono ben guardati dal commentare il passaggio parlamentare successivo alla prima sentenza del TAR, che ha partorito una norma ritenuta interpretativa e di applicazione retroattiva, che la stampa nazionale aveva battezzato "norma salva-Direttori". Questo non secondario aspetto andrebbe almeno riconosciuto, per onestà intellettuale. Noto con piacere che l'Autore di questa discussione (@numa numa) sia comunque passato dagli iniziali toni "barricaderi", della sentenza scandalosa, retriva, nazionalista e scritta su pagine di orbace (parlo ovviamente delle critiche alla sentenza del TAR) ad un più mite: Pur trovando l'espressione di numa numa intrinsecamente contraddittoria (se non aveva dubbi sull'esito della vicenda, come può aggiungere che però "l'esito della stessa non era così scontato?), mi sembra di cogliere nel suo rinnovato tono "borghese", da ex rivoluzionario che ha dismesso il "berretto frigio", la consapevolezza che il lavoro del TAR non fosse poi quella scandalosa vergogna giudiziaria contro la quale aveva tuonato. Ricondotto nell'alveo della normale dialettica processuale, ciò che è avvenuto rientra, nè più e nè meno, nella normale fisiologia delle faccende giudiziarie.. Tornando alla questione dei Direttori stranieri oggi riammessi in servizio, per usare un'espressione intrinsecamente contraddittoria, come quella sopra citata, direi che "sono pienamente d'accordo...a metà", con chi sostiene che solo i Musei statali possono essere diretti da stranieri. Se il principio vale per i musei statali, esso dovrebbe essere esteso anche alle direzioni degli ospedali pubblici, alle direzioni degli Istituti scolastici statali, alle direzione delle Facoltà universitarie statali, alla direzione del Patrimonio forestale nazionale e ad altre "poltrone" dalle quali, secondo il Consiglio di Stato, non si eserciterebbero veri e propri poteri pubblici (perchè in quel caso, allora, la cittadinanza italiana, dice il C.dS., torna ad essere imprescindibile). Quindi, se vuoi dirigere un Museo statale puoi anche essere francese o tedesco, ma se devi dirigere una direzione del Ministero della Difesa o degli Esteri, allora devi per forza avere la cittadinanza italiana. Personalmente estenderei, a condizioni di reciprocità, qualunque incarico statale ai cittadini dalla U.E., ma credo che sia ancora presto per arrivare a tanto. Nel frattempo, auguriamo buon lavoro ai Direttori stranieri dei nostri Musei (anzi, dei Musei dello Stato italiano). Saluti. M.
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  36. Nel 1865 i FRATELLI BOCCONI aprono a MILANO una bottega in via S. Redegonda, allargano la gamma di prodotti e iniziano la vendita per corrispondenza attraverso cataloghi. Vollero centralizzare l'attività nel cuore di Milano all'ombra della Madonnina, aprono magazzini in varie città e anche a Roma e Parigi. Nel 1917 i grandi magazzini vengono ceduti alla società Rinascente ( nome proposto da Gabriele D'Annunzio) guidata dal Senatore Borletti. Nel 1918, dopo poco tempo dall'apertura del nuovo palazzo un incendio distrusse la RINASCENTE, nei giorni seguenti compaiono sul giornale le parole del senatore Borletti POST FATA RESURGO, e così avvenne che il magazzino in Piazza Duomo risorgerà più grande di prima. dopo l'incendio
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  37. Con conii di acciaio, e una buona dose di fissativo...adesso probabilmente acrilico o polimerico, in antico( ricordiamoci che questa usanza è testimoniata almeno dal 1700/1750) con qualche fissativo tipo gommalacca o resina diluita con spirito. Si imbeve la moneta( con una buona patina spessa e con rilievi ridotti al minimo, ideali gli assi onciali consumatissimi ma con bella patina solida) si fa evaporare il solvente e si conia la moneta. una volta coniata si lava via il resto del fissativo dalle superfici e via andare, previa deposizione di un po' di panatura...l'unica cosa che non viene bene, per ovvie ragioni di indeformabilità meccanica, sono le lettere( i colmi delle lettere per la precisione) e i capelli più sottili. Questa è la tecnica così come rivelata da un insider che ora non è più né nel forum né in altri per motivi di sicurezza personale...
    1 punto
  38. Su questo sono d'accordo fino ad un certo punto. È un diritto esprimere un'opinione, ma è pur vero che, per farlo in modo serio, sia necessario avere delle solide basi. Anche perché il proliferare di opinioni inesperte, quando dette senza premesse, arreca danno a chi sta cercando di imparare. Mi rendo conto che l' "elitarismo" possa non piacere, specie di questi tempi, ma bisogna accettare il fatto che non tutti possano dire sempre la loro. Del resto, andresti a chiedere un parere medico ad uno studente di medicina al terzo anno? Penso che preferiresti affidarti ad un medico a tutti gli effetti, meglio se con una bella esperienza alle spalle
    1 punto
  39. Il 5 cent 43 è considerato R dai cataloghi, ma a parere mio e di molti, al massimo può essere un NC. Nel tuo caso abbiamo tre esemplari con conio stanco, cosa piuttosto comune in questo tipo di moneta.Infatti è più difficle trovarne uno col conio ben impresso.... In questo stato puoi trovarli a prezzi variabili, 2- 3- 5 -10 euro, dipende molto da chi li vende, approfittando della presunta rarità. Ma con un pò di fortuna, si trovano anche in ciotola. saluti
    1 punto
  40. È un meccanismo semplice adottato universalmente. È meglio sforzarsi di comprendere prima di giudicare. O torniamo alle sparate ancora fumanti del 3d "Medaglione di Commodo".
    1 punto
  41. Sono d'accordo con Luciano. Togliere da bustina (che non è una perizia), poi non credo sia necessaria una perizia numismatica. Anzi, secondo me per monete come questa, è più facile venderla potendola far osservare direttamente al potenziale compratore, senza plastica. Anche io starei sul MB/BB, non conosco però il mercato corrente degli zecchini.
    1 punto
  42. Purtroppo avviene spesso che le classificazioni nelle aste siano un po' generose. Comunque, la medaglia è dignitosa e mi pare gradevole per la collezione soprattutto se la si guarda ad occhio nudo senza ingrandimenti. Non ha colpi e la classificazione come SPL sta nella norma dei pareri dei venditori. Come giustamente osserva silver, il prezzo di aggiudicazione è stato coerente con una conservazione media. Le medaglie annuali di Gregorio XVI non sono comuni, anche se si trovano sul mercato. La serie si può completare con un tempo di ricerca ragionevole ( già più rare sono le annuali di Leone XII e Pio VIII e una serie completa di Pio VII in buona conservazione può anche richiedere qualche anno di ricerche). La medaglia in questione ha una tiratura ufficializzata di 2427 pezzi. Sono medaglie che hanno sempre avuto un collezionismo abbastanza esteso: Patrignani e Boccia (per citare due grandi collezionisti del passato ) ebbero particolare passione per le medaglie di questo Pontefice, che emise anche molte medaglie straordinarie davvero belle e decisamente rare in argento. Nelle aste di questo anno la proposta per la medaglistica di Gregorio XVI è stata ampia soprattutto da parte di INASTA (che da dicembre ad ora ha proposto circa 3000 medaglie papali), ma anche nelle aste di NOMISMA e RANIERI, nelle quali vi erano alte conservazioni con aggiudicazioni, se non erro, intorno a € 400.
    1 punto
  43. Ciao Scusami il ritardo, ma lavorando in agricoltura a volte ho dei periodi particolarmente impegnativi. Allego alcuni dettagli del bordo sovrana, spero che la risoluzione sia sufficiente e, qualora occorra qualche dettaglio fammi sapere. Un saluto a tutti
    1 punto
  44. Salve, allego immagini di un cavallo attribuito a Ferrandino, con colonna, al D troviamo come interpunzione i 3 anellini e il ritratto del sovrano di stile differente da esemplari simili passati nelle aste
    1 punto
  45. Beh da questa foto sembra un'altra medaglia...senza graffi, speriamo solo che la cosa non sia voluta. Saluti
    1 punto
  46. Certo che i romani erano proprio dei copioni eh eh Mallius Mancinus, Ap. Claudius Pulcher e Q. Urbinius, Denario, Roma, 111-110 a.C
    1 punto
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