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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/28/17 in tutte le aree
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Vista l'impossibilità di rendere ciò che si è acquistato, come da loro regolamento, direi che è meglio discutere l'autenticità PRIMA della vendita e non dopo o non si farebbe un gran bel servizio agli utenti.6 punti
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Guarda, sulla patina di questo sesterzio ( se vera o meno) si potrebbe andare avanti a discutere per settimane e ognuno di noi rimarrebbe sulle proprie posizioni, quello che invece è molto importante è discutere in modo educato e civile, senza mancare di rispetto a nessuno...e credo che il tuo modo di condurre la discussione ( con continui riferimenti alla mia presunta superficialità) non aiuti per niente a mantenere un clima sereno ed educato. Quindi ti saluto e non interverrò più in questa discussione, per non alimentare inutili polemiche.5 punti
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Ciao a tutti Condivido l'ultima acquisizione. Conservazione corrente e comune ma per 45 euro in un mercatino di Nizza lo scorso weekend non me la sono lasciata sfuggire! Buona giornata M4 punti
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Con conii di acciaio, e una buona dose di fissativo...adesso probabilmente acrilico o polimerico, in antico( ricordiamoci che questa usanza è testimoniata almeno dal 1700/1750) con qualche fissativo tipo gommalacca o resina diluita con spirito. Si imbeve la moneta( con una buona patina spessa e con rilievi ridotti al minimo, ideali gli assi onciali consumatissimi ma con bella patina solida) si fa evaporare il solvente e si conia la moneta. una volta coniata si lava via il resto del fissativo dalle superfici e via andare, previa deposizione di un po' di panatura...l'unica cosa che non viene bene, per ovvie ragioni di indeformabilità meccanica, sono le lettere( i colmi delle lettere per la precisione) e i capelli più sottili. Questa è la tecnica così come rivelata da un insider che ora non è più né nel forum né in altri per motivi di sicurezza personale...4 punti
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Non si tratta di scoramento, ma di umiltà. Io stesso, nonostante segua da un po' questo mondo, mi ritengo poco più di un neofita (per lo meno quando si parla di falsi) e preferisco tenermi in disparte ed evitare di dare giudizi perché mi rendo conto, leggendo gli interventi degli utenti VERAMENTE esperti (cliff, tinia, skuby e altri), che non ho ancora basi sufficientemente solide per dire "buono" o "non buono". Se dicessi la mia, rischierei di mandare ancor più fuori strada gli utenti più inesperti di me, e andrei a "inquinare" le discussioni con contributi inutili quando non addirittura dannosi. Peraltro, nessuno dice che gli utenti meno esperti debbano essere ridotti al silenzio. Semplicemente, se proprio sentono il bisogno di dire la loro, sarebbe auspicabile che usassero espressioni come "da inesperto" o "non ho conoscenze precise ma ritengo che", mentre molto spesso si leggono giudizi netti che finiscono, inevitabilmente, con l'essere smentiti. Non penso che la crescita dell'utente si basi sul numero di opinioni espresse, ma sulla capacità di prendere il più possibile da chi ne sa di più. Ma, lo ripeto, per far ciò è necessaria molta umiltà. Ed oggi ce n'è poca. Credo, infine, che di tutto si possano tacciare gli utenti del forum tranne che di escludere gli altri. Nella mia esperienza, ho sempre ricevuto grande aiuto quando l'ho chiesto. Il fatto è che si leggono sempre meno domande, e sempre più risposte... Lamoneta nasce per tutti, è vero. Così come la cultura, del resto. Tuttavia, nessuna delle due può essere "per tutti", ma unicamente per coloro che accettano di dover imparare.4 punti
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Un bel ritrattino di MARIA TERESA vecchia monetazione, quattrino del 17504 punti
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Ciao Mario. Raramente mi capita di essere in disaccordo con le tue opinioni, sempre poi accompagnate da modi squisiti. Questa volta penso però che chi, come me, non abbia avuto in mano un ingente numero di monete e, almeno dal vivo, abbia acquisito la capacità di distinguerle con cognizione di causa, debba esimersi dallo schierarsi. Poi, come vedi nel mio caso, si può partecipare ugualmente, magari per porre domande e cercare di imparare.Altrimenti si finirà col fare il conto dei si dei no e dei dubbi come sosteneva all' inizio@rorey36 . Leggo sempre le discussioni circa il proliferare dei falsi in questa sezione e mai mi sognerei di esprimere un'opinione. Sono conscio che, buttando li le mie impressioni, magari giusto per fare due chiacchiere, potrei anche venir preso sul serio ed è l'ultima cosa che auspicherei. Immagino poi che coloro che hanno esperienza, e che hanno da insegnare, possano stufarsi nel vedersi contraddetti attraverso opinioni non motivate tecnicamente. Si può sempre partecipare ma ci sono discussioni in cui è meglio essere cauti perché si potrebbe portare altri fuori strada. Qualche volta occorre capire che quanto si scrive qui ha un peso diverso da quello che potrebbe avere su Facebook, soprattutto in determinate sezioni. Non si pensi che questa mia voglia bacchettare qualcuno in particolare, al contrario vuole essere un invito, rivolto verso chi se la senta, di esprimere opinioni solo se accompagnate da adeguate giustificazioni. Buona giornata3 punti
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Troppe polemiche, toni alti, discussioni chiuse, il forum deve essere anche una piazza virtuale dove uno aiuta l'altro con cortesia e passione, un luogo dove trovarti bene in armonia, poi ognuno vede il forum come vuole giustamente, parere personale....3 punti
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E quindi facciamo in certe sezioni come diceva recentemente @Reficul ironicamente nella sezione curatori un patentino, chi può accedere e chi no, io credo che si debbano incoraggiare e seguire gli utenti, non scoraggiarli, pensate a quando avete iniziato voi... Sempre meno scriveranno se non c'è pazienza, tolleranza, incitamento, passione per divulgare....Lamoneta nasce per tutti, aperta, se vogliamo una cosa chiusa e' altro lo dico francamente credo che molti tra cui il sottoscritto non vogliano partecipare a certe discussioni per paura e questo non e' il massimo ....3 punti
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Su questo sono d'accordo fino ad un certo punto. È un diritto esprimere un'opinione, ma è pur vero che, per farlo in modo serio, sia necessario avere delle solide basi. Anche perché il proliferare di opinioni inesperte, quando dette senza premesse, arreca danno a chi sta cercando di imparare. Mi rendo conto che l' "elitarismo" possa non piacere, specie di questi tempi, ma bisogna accettare il fatto che non tutti possano dire sempre la loro. Del resto, andresti a chiedere un parere medico ad uno studente di medicina al terzo anno? Penso che preferiresti affidarti ad un medico a tutti gli effetti, meglio se con una bella esperienza alle spalle3 punti
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Aggiungo che il loro responsabile venne trullo trullo a pavoneggiare la piattaforma nascente qui sul forum (mi pare la discussione sia in sezione "questioni legali") sostenendo addirittura che la sua presenza sul forum fosse imprescindibile data l'importanza dello stesso. Alle prime domande circa la tutela degli offerenti abbiamo assistito alla scomparsa del soggetto; davanti alle richieste specifiche...gran fugone. Zero risposte credo significhi zero tutele.3 punti
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Ho avuto un paio di esperienze non proprio piacevoli con katawiki e credo sia una piattaforma, come ebay, assolutamente priva di professionalità e di tutela per l'acquirente. Per farla breve, vedo un orologio che mi piace e comincio ad offrire.....e il prezzo sale. Per meglio rendermi conto del reale valore dell'oggetto faccio una breve ricerca su un altro sito (chrono24) dove, magia magia, non solo trovo un orologio simile in vendita ma....lo stesso in asta su katawiki. Foto uguali, Paese del venditore uguale, tutto uguale, tranne il prezzo, inferiore su katawiki. Mi sorge quindi il dubbio che il mio unico contendente in realtà sia lo stesso venditore (o un suo amico) e quindi scrivo al curatore dell'asta facendo presente le mie perplessità e sperando che facesse una verifica su chi stesse offrendo: zero risposte. In un altro caso ho scritto e mi è giunta una risposta automatica nella quale mi si diceva che essendo l'asta interessata in chiusura non mi si poteva dare una risposta celere ma che avrebbero provveduto successivamente la chiusura della vendita (si, e nel frattempo io compero e poi aspetto la risposta ???): ovviamente.....zero risposte. Quanto alla moneta, non sono esperto di monete appena "scavate", ma qualche dubbio a me lo fa sorgere3 punti
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Resto comunque perplesso nel vedere che chi avrebbe pulito la moneta ha avuto la capacità di far emergere tutti i rilievi senza arrivare ad intaccare la patina sottostante. Con cotanta abilità perché non continuare nella pulitura e togliere tutta l'incrostazione, a vantaggio del prezzo potenzialmente raggiungibile ? Sarò sospettoso, ma sembra proprio uno di quei risultati creati "ad hoc", dove la pulitura è stata fatta ma....non fino in fondo, per la serie...."guarda cosa c'è sotto"2 punti
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Come ho già scritto, non sono esperto di monete appena "scavate", quindi non so come si presentino alla vista dopo migliaia di anni nel sottosuolo....però vado a logica e qualcosa non mi torna nel vedere questi sedimenti, così spessi, ricoprire il bordo della moneta e tutti i fondi mentre i rilievi (senza eccezione, anche le singole lettere) sono belli evidenti e ancora coperti dalla patina verde sottostante.....2 punti
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Noto che non è ancora stato postato un ducatone di Filippo III....cerco di rimediare come meglio riesco...2 punti
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MEDILA NI DVX Rilancio con questo bel S. Ambrogio della chiesa parrocchiale di Porlezza (siamo nel comasco ma sotto la diocesi ambrosiana!!):2 punti
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Una sola osservazione: la moneta è stata chiaramente parzialmente pulita sui piani, quindi maneggiata, appoggiata e spazzolata, grattata e quanti altri "ata" ci volete mettere...possibile che la " panatura" sul bordo sia rimasta così bella intatta e cicciotta tanto da ricoprire ancora parte dei piani?...magari sul taglio poteva anche restare adesa, ma sbordare sui piani, dopo tutto il maneggiamento, la vedo dura...sarebbe sparita....quindi, io direi che la moneta è stata " panata" artificialmente...da questo alla conclusione successiva il passo è breve...aggiungiamo i feedback negativi del venditore, la mancanza di tutela amministrativa e legale di catawiky e direi che sarebbe cosa buona e saggia sorvolare globalmente su questo canale di vendita....2 punti
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Posto un peso del ducato di FRANCESCO SFORZA contromarcato al rovescio con una testa di moro2 punti
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In questa tipologia "valore" (compresi anche il centesimo ed i 5 centesimi dei re precedenti) le ribattiture, i disallineamenti e le "inclinazioni" sono piuttosto frequenti. Quello che vorrei appurare è quanti conii sono stati utilizzati per quest'ultimo 2 centesimi "valore" del 1908. Riassumendo, abbiamo: - I conio: "R" di Roma "grande"; "S" di Speranza "grande" e "puntato"; comune (C); comuni anche le "varianti involontarie" con ribattiture, disallineamenti e "inclinazioni" (C); - II conio: "R" di Roma "piccolo"; "S" di Speranza "piccolo" e "senza punto"; cifre della data distanziate maggiormente; testa "leggermente più piccola"; molto raro (R2); - III conio (??? o conio di "passaggio" dal I al II ?): "R" di Roma "piccolo"; "S" di Speranza "piccolo" e "senza punto"; cifre della data distanziate come nel I conio; testa "leggerissimamente più piccola (?)"; (R?). C'è da chiedersi come mai, avendo in programma di cambiare radicalmente conio (passando al "prora"), abbiano insistito - con uno o più conii aggiuntivi - con questa tipologia... O, viste le tirature del "prora" nei tre valori (1,2 e 5) del 1908 assai contenute, che la fragilità acquisita dell'ultimo "valore" abbia costretto la zecca ad anticipare la messa in circolazione del nuovo conio? Che dite, ci può essere spazio per un approfondimento? Ecco perché ho bisogno che ognuno di voi che possegga un 2 centesimi 1908 controlli il proprio (o i propri) e - se lo ritiene opportuno - mi fornisca le sue caratteristiche. Vi ringrazio anticipatamente.1 punto
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Vero ma, metti dalla parte del venditore .. Conosco gente che per aver detto prima di un asta che certi lotti, andati poi invenduti, erano falsi è stata denunciata dai titolari. Salvo in presenza di prove inconfutabili è sempre meglio esprimere i propri dubbi a fatti conclusi.1 punto
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Io invece non concordo con L ultima parte. Fare informazione (ed una delle basi su cui poggia il forum), non è turbativa, semmai è "prevenzione"... Poi è proprio grazie all informazione che pezzi falsi vengono ritirati da aste in corso... skuby1 punto
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Chi ha dati di fatti sicuri , inoppugnabili , abbiamo certezze ? Sempre dubitare ...1 punto
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Nel 1865 i FRATELLI BOCCONI aprono a MILANO una bottega in via S. Redegonda, allargano la gamma di prodotti e iniziano la vendita per corrispondenza attraverso cataloghi. Vollero centralizzare l'attività nel cuore di Milano all'ombra della Madonnina, aprono magazzini in varie città e anche a Roma e Parigi. Nel 1917 i grandi magazzini vengono ceduti alla società Rinascente ( nome proposto da Gabriele D'Annunzio) guidata dal Senatore Borletti. Nel 1918, dopo poco tempo dall'apertura del nuovo palazzo un incendio distrusse la RINASCENTE, nei giorni seguenti compaiono sul giornale le parole del senatore Borletti POST FATA RESURGO, e così avvenne che il magazzino in Piazza Duomo risorgerà più grande di prima. dopo l'incendio1 punto
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Grazie, l'avevo pensata proprio così questa discussione, un salotto culturale, un contenitore di notizie, monete, medaglie, arte, monumenti, dipinti, sculture, tessere, gettoni, ognuno raccontando o mostrando la sua con pacatezza, amicizia, passione per la storia di questa città. Così è e cosi sarà nel nome della totale divulgazione, un album da ricordare e proporre da leggere per amare quanto descritto, uno spot su Milano. Vedo con piacere che ci posizioniamo in seconda posizione per post fatti in assoluto come discussione della sezione monete moderne, quindi grande discussione, grande risultato, grande partecipazione. E' estate, forse ci sarà un rallentamento ovvio, chi vorrà proporsi sarà il benvenuto. La discussione finirà poi tra le importanti più avanti. Vi lascio con questa immagine anche lei merita di stare in questo contenitore, l'Ambrosiana, un Gruppo, il Cordusio, un Gazzettino tutti insieme con amicizia, Milano è anche questo... buone vacanze e grazie a tutti voi !1 punto
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Alessandro, la risposta è sì. E' una patina talmente dura che può rimanere intatta e ricoprire totalmente la moneta. Non si rimuove facilmente quindi può essere rimasta tranquillamente su bordo durante i tentativi di pulizia sui campi.1 punto
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Due riflessioni giusto perché passavo per caso di qui, ovviamente il forum e' aperto a tutti, anche la sezione falsi, se no facciamo una sezione chiusa per 10 esperti e gli altri leggono soltanto, tutti possono esprimere opinioni ci mancherebbe , se fatte in modo educato anche per chi inizia, andremmo contro la missione del forum in caso contrario, tra l'altro non vedo questa gran uniformità di pareri tra esperti. Seconda osservazione io ero rimasto, ma magari e' cambiato tutto, che sulle monete in corso d'asta, si preferiva onde non creare turbative commentarle ad asta conclusa, se sbaglio ed e' cambiato pronto a ricredermi ... Non me ne vogliate ....1 punto
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Troppo facile esprimersi in modo superficiale senza mai dare una giustificazione (se non fossi così a digiuno di conoscenze riusciresti ad argomentare il tuo pensiero), Tinia ha dato un parere motivandolo, come d'altronde ho fatto io...1 punto
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CAPRONI, una delle più importanti aziende AERONAUTICHE, fondata nel 1910 dall'ING. GIANNI CAPRONI, pensate che nel 1933 aveva 50.000 dipendenti1 punto
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Azienda OM (OFFICINE MECCANICHE), specializzata nella costruzione di AUTOCARRI, AUTOBUS, COSTRUZIONE FERROVIARIE, MACCHINE AGRICOLE, CARRELLI ELEVATORI. Fondata nel 1847, dal 1933 fa parte del GRUPPO FIAT1 punto
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Da quel che vedo la moneta mi pare simile a certi souvenir..fusa e approssimativa . Probabilmente sbaglio, ma non sarebbe il primo caso di una patacca che raggiunge certi prezzi.1 punto
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Come si fa a non mettere almeno un gettone Cova da 1 Lira di quel fantastico personaggio che fu Giuseppe Chierichetti che da un gettone per usi interni alla fine diventò la lira Chierichetti che circolò in Milano in un momento di penuria di monete ? Se volete saperne di più c'è un mio articolo su Comunicazione sul sito della SNI leggibile in digitale.1 punto
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E quindi? Abbasso i direttori dei musei stranieri e viva l'autarchia? Mi ricorda un periodo storico in cui la retorica autarchica arrivava a italianizzare tutti i nomi non italiani delle località e a bandire l'uso delle parole straniere, soprattutto gli anglicismi... si sa come è finita..1 punto
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Veramente un gran bel pezzo ! Complimenti mi piace molto il leggero principio di patina presente ... Le conferisce quel qualcosa in più .1 punto
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Aggiungo una rara moneta di FRANCESCO SFORZA che Crippa definisce difficilmente reperibile in buono stato di conservazione ( grosso senza iniziali F-S ) R/3 Collezionisti siete avvisati non la troverete mai SPL o FDC. accontentatevi1 punto
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Se venite a Riccione, porto anche il mio inedito. Io sarò dal 29 pomeriggio all'1 mattina.1 punto
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...ma dai...non frego nessuno....avevano ed abbiamo la stessa opinione....... ben vengono anche altre...figuriamoci; questa è la strada corretta per la NUmismatica...quella "pulita".1 punto
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Ciao Scusami il ritardo, ma lavorando in agricoltura a volte ho dei periodi particolarmente impegnativi. Allego alcuni dettagli del bordo sovrana, spero che la risoluzione sia sufficiente e, qualora occorra qualche dettaglio fammi sapere. Un saluto a tutti1 punto
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Già vista in discussione lo scorso anno ( " molto rara , questa è sottopeso ? " del 09-05-2016 ) per un esemplare non originale allora comparso in asta , la rara dracma di Messana ( NAC 13 n. 369 ) con testa femminile al diritto e guerriero a figura intera al rovescio , può valere una rivisitazione e la lettura di qualche cenno relativo alle figure che illustra . I nomi che nella moneta affiancano le 2 figure , " Pelorias " e " Pheraimon " , pare appartengano ad antichi miti forse di origine locale e ricorrono anche su altre monete di Messana , dai di(tri)litron di oro fino alla figura di guerriero sui pentonkion in bronzo dei Mamertini . Unisco ( anche questa già vista tra "i guerrieri" ) , la litra in bronzo , già della collezione Virzì , con gli stessi soggetti anche se qui solo Peloria ha il suo nome .1 punto
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Preso la settimana scorsa in spiccioli, il primo pezzo con marchio di zecca di 1-cent di Philadelphia che abbia mai visto. Un po' antiquato, ma poi ha dovuto lavorare la sua strada ovest più di un migliaio di miglia da Philly. v. ---------------------------------------------------------- Got it last week in pocket change, the first mintmarked Philadelphia 1-cent piece I’ve ever seen. A little tired looking, but then it had to work its way west more than a thousand miles from Philly. v.1 punto
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Ciao. A differenza di quanto avvenne tra Regno d'Italia e Vaticano e Regno d'Italia e San Marino, i cui rapporti monetari vennero regolati da apposite Convenzioni, nessuna Convenzione governò i rapporti in materia monetaria tra Regno d'Italia e Stato Pontificio. Sappiamo che lo Stato Pontificio, con Editto del 18 giugno 1866, introdusse nel proprio Ordinamento monetario la Lira Pontificia, le cui caratteristiche erano del tutto identiche a quelle della Lira italiana. Lo scopo della riforma monetaria era quello di ottenere l'ingresso dello Stato Pontificio nell'Unione Monetaria Latina. Ma durante i negoziati, che durarono 4 anni, la zecca pontificia emise una quantità abnorme di nuova moneta, che in gran parte si riversò in Francia. Come è noto, i Paesi aderenti all'U.M.L. regolamentavano annualmente l'emissione di nuova moneta in relazione al numero di abitanti di ciascun Paese contraente e pertanto l'iniziativa pontificia di coniare nuova moneta "senza freni", incontrò la ferma opposizione francese che non solo bloccò la domanda di adesione dello Stato Pontificio all'U.M.L., ma rifiutò altresì di riconoscere il corso legale in territorio francese alla Lira Pontificia. Per quanto riguarda il rapporto tra Lira italiana e Lira pontificia, non ho rinvenuto alcun provvedimento che sancisse nel Regno d'Italia il corso legale delle specie monetarie pontificie "riformate". Quindi la Lira Pontificia e le altre specie monetarie pontificie (almeno quelle compatibili con le omologhe e identiche specie del Regno d'Italia) non sembrerebbe abbiano avuto il riconoscimento formale del corso legale nel Regno d'Italia, nel periodo 1866 - 1870. Non va poi dimenticato che nella monetazione pontificia "riformata" erano presenti alcuni nominali non compatibili con la monetazione del Regno d'Italia, quali la moneta da Lire 2,5, quella da 5 Soldi (pari a 25 centesimi) nonchè il nominale da mezzo Soldo (pari a 2,5 centesimi). Vi era poi la moneta da 4 Soldi in bronzo, istituita con Editto Pontificio del 24 settembre 1866, a cui venne assegnato il valore di 20 centesimi. Anche questa moneta risultava incompatibile con il sistema monetario del Regno, questa volta non per il valore facciale attribuitole ma per il fatto che l'equivalente moneta del Regno d'Italia era in argento 835/1000 e non in bronzo. Queste monete non avrebbero mai potuto ottenere il corso legale nel Regno, perchè difformi dalle specie contemplate dal sistema monetario italiano. La questione posta, riguarderebbe comunque solo un breve spazio temporale, posto che, a seguito dell'annessione dello Stato Pontificio al Regno d'Italia, avvenuta con Plebiscito del 2 ottobre 1870, la materia venne regolata prevedendo una breve "convivenza" delle specie pontificie con quelle italiane nelle "ex province romane", per poi procedersi ad un graduale ritiro delle monete pontificie, comprese quelle "conformi" agli standards italiani e, quindi anche agli standards della U.M.L. Su un piano pratico, considerando che le specie pontificie "riformate" (e segnatamente quelle in oro ed in argento) possedevano le stesse caratteristiche e, sopratutto, lo stesso "intrinseco" di metallo prezioso delle lire italiane, viene difficile pensare che tali monete non fossero accettate nella normale circolazione. In un sistema monetario metallico in cui l'aspetto "fiduciario" della moneta è ancora confinato alla cosiddetta monetazione "d'appunto" (cioè alle specie in rame e/o bronzo) mentre tutta la restante monetazione "vale" in quanto di buon argento (se non addirittura d'oro), è evidente che a parità di intrinseco e di peso, un privato non avrebbe avuto difficoltà ad accettare una Lira pontificia in luogo di una Lira del Regno d'Italia o della U.M.L. Sicuramente però, con quella Lira Pontificia non si sarebbero potuti pagare le imposte, i dazi doganali e altri balzelli in favore dell'Erario, non avendo la moneta corso legale nel Regno d'Italia. Saluti. M.1 punto
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