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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/22/17 in tutte le aree

  1. Le vostre biblioteche mettono i brividi..sono troppo disordinato e scombinato per fotografare la mia...quello che dovremmo riuscire a comunicare ai neofiti e' che spendere per i libri è essenziale, anche considerando solo il punto di vista strettamente economico..spendere, ad esempio, 100 euro per un libro, significa, poi,risparmiare decine di euro sulle monete che si compreranno nel futuro...saluti Eliodoro
    6 punti
  2. Parte della mia Biblioteca numismatica e di storia sabauda
    6 punti
  3. Titolo Evento: Prima giornata di distribuzione del Gazzettino di Quelli del Cordusio (settembre 2017) Categoria: Eventi culturali Data Evento: 10/09/2017 Domenica 10 settembre p. v. verrà effettuata la prima distribuzione del Gazzettino di Quelli del Cordusio di settembre 2017. Per l'occasione abbiamo pensato di organizzare, oltre alla ormai piacevole consuetudine dell'aperitivo per festeggiare la nuova pubblicazione, un pranzo sociale presso un locale del centro di Milano. La scelta del locale verrà effettuata - per motivi logistici - quando avremo un numero di massima di partecipanti, preghiamo pertanto chi fosse interessato a partecipare all'evento di scrivere già da ora in questo topic la propria adesione (pranzo e aperitivo o solo uno dei due). Vi aspettiamo numerosi per una giornata di amicizia, di condivisione, di Numismatica per tutti e di tutti! Antonio Link al calendario: Prima giornata di distribuzione del Gazzettino di Quelli del Cordusio (settembre 2017)
    4 punti
  4. Amici del Forum, ho promesso qualche tempo fa di parlarvi del mio lavoro di Tesi di Laurea; l'argomento è più pertinente alle materie storiche, quindi ho deciso di inserirlo in Agorà. Nel mese di febbraio di quest'anno, mi sono finalmente laureato! Anche se si tratta di una triennale, sono ugualmente felice, in quanto conseguita dopo anni di periodi non sempre facili, di lavoro per pagarmi parte delle tasse (quasi sempre durante le sessioni di esame, quindi non potendo a volte sostenerne!) e di materie non particolarmente semplici. Sono sempre stato "contro" il sistema scolastico; provenivo da un istituto tecnico, diplomatomi perito in elettronica e telecomunicazioni. Circa vent'anni fa, quando ancora frequentavo le scuole medie, il mio allora tecnico di fiducia per le riparazioni del computer mi disse indicando un modem di quei tempi: Vedi, questo è il futuro! Se vuoi studiare qualcosa di tecnico, le telecomunicazioni sono la giusta strada! Ero perfettamente conscio del fatto che, nella scuola che avrei scelto qualche anno dopo, non avrei di certo giocato con il PC tutto il giorno, ma finii con l'odiare le materie tecniche: teoria all'inverosimile, con rarissimi riscontri pratici. Schemi di circuiti elettrici con formule matematiche a tratti incomprensibili. La maggior parte dei miei compagni di classe (me compreso!) studiava ma senza capire cosa concretamente riguardassero tali nozioni. Ogni inizio dell'anno scolastico, mi promettevo di stare attento e di migliorare la mia media dei voti, ma alla prima difficoltà se ne sommava un'altra e via dicendo e lasciavo perdere tutto... non ero fatto per quegli studi, ma comunque (eccetto un anno! ) venivo promosso. Gli unici voti elevati li ottenevo nelle materie umanistiche, come Lettere e Storia (erano anche riusciti a farmi odiare il Diritto, anche se sentivo un interesse per questa materia!). Penso che la scuola abbia innanzitutto il dovere di coinvolgere gli studenti; visto che formerà le menti del domani. Finito quindi (con mia somma felicità!) il percorso di studi alle scuole superiori, potevo scegliere finalmente una strada diversa ed ero anche più maturo come età. Pensai alla facoltà di Psicologia, ma per pochi punti non ne superai il test d'ingresso (assurdo, non poter nemmeno scegliersi liberamente l'università!) e, parlando con un Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri in pensione, amico di famiglia, della mia passione per l'attività delle Forze dell'Ordine, egli mi disse di lasciar perdere Psicologia (anche se la volevo applicata alla criminologia) e di iscrivermi a Giurisprudenza. Esposi le mie perplessità, ma pensai che forse sarebbe stato diverso dalle scuole superiori. Così, iniziai i miei nuovi studi, soddisfando quella innata passione anche per i casi di cronaca (seriamente e scientificamente considerati) e le discipline connesse. Notavo anche un interesse maggiore (e una maggiore facilità di apprendimento) per le materie pubblicistiche (connesse al Diritto pubblico). Ho sostenuto, tra gli insegnamenti opzionali, due esami in ambito storico-giuridico e uno di Medicina legale. Fin da subito, pensai che la mia Tesi di Laurea dovesse riguardare un reato commesso; l'ho sempre vista come un'opportunità, piuttosto che una seccatura. Non sapevo però di cosa mi sarei occupato, finchè un giorno, mentre svolgevo il Servizio Civile Nazionale Volontario nella biblioteca del mio Comune, notai - precisamente nell'Archivio fotografico - un'immagine che mi colpì: cinque vittime di un eccidio di guerra. Quasi immediatamente cercai di documentarmi su tale fatto, scoprendo che era avvenuto nel 1944 in un paese del Veneto, non lontano da dove vivo. Autori del fatto furono alcuni membri di un gruppo partigiano, che, dopo molte azioni utili alla Liberazione, avevano sterminato quella famiglia in quanto aveva rifiutato loro la consegna di generi alimentari, necessari alla sopravvivenza nel periodo resistenziale. La Resistenza fu anche una guerra civile in Italia; tralasciando pretesti politici, la vita in quei momenti era difficile e potevano avvenire (giuste o non) vendette di ogni tipo. Tralasciando quindi opinioni politiche, mi documentai sul fatto, ma non semplicemente restando su Internet o con i libri già scritti sull'argomento (dei quali incontrai o contattai tutti gli Autori), recandomi invece sul posto, raccogliendo documenti all'Archivio di Stato, negli Archivi della Magistratura (Tribunale, Corte d'Appello e Cassazione) e nel Comune dove avvenne l'eccidio. Coinvolsi anche la mia ragazza, che spesso mi accompagnò nelle ricerche, durante le quali ho incontrato persone e testimoni di ogni tipo, per lo più gentilissimi e che ogni tanto sento ancora. Ho quindi messo in luce, in quanto la storiografia locale non la contemplava, tutta l'attività processuale conseguente a quel reato; sono emersi particolari e versioni del fatto inedite. Con mia grande sorpresa ed onore, sono anche arrivati i complimenti dagli storici locali, che da anni studiano ed hanno studiato la vicenda, con la proposta della pubblicazione del mio lavoro (prevista per l'anno prossimo) e la citazione del mio elaborato in un recente testo di Storia locale. Sono attualmente al lavoro anche per un piccolo articolo, sullo stesso argomento, che sarà pubblicato in una rivista di apicoltura (la famiglia uccisa allevava api e fu nominata nella vecchia edizione di essa degli anni '40). Il mio punteggio di Laurea non è stato molto elevato, ma la Tesi mi è stata valutata 6 punti su 6. Nella mia festa di Laurea, non potevano mancare riferimenti alla Numismatica, come alcune monetine in Euro ricevute come regalo e scherzo e alcune immagini di bandiere dei mini-Stati, che apprezzo numismaticamente Chi sul Forum mi conosce, sa che amo particolarmente l'attività divulgativa in Numismatica (anche con articoli dedicati); sono quindi davvero felice di intraprendere divulgazioni anche a livello storico. Pensandoci, chi ama la Numismatica, spesso ama anche la Storia! Con la mia ragazza in attesa della proclamazione (a porte chiuse!) Laureato e con la Tesi Durante i festeggiamenti! Si notano le bandiere dei mini-Stati numismatici: San Marino, Monaco (che però avevo sbagliato ad appendere! :D) e Andorra Il Vaticano è nella foto che ho sulla maglia, scattata in Piazza San Pietro! Qualcuno noterà anche il vino!
    3 punti
  5. Ciao. A differenza di quanto avvenne tra Regno d'Italia e Vaticano e Regno d'Italia e San Marino, i cui rapporti monetari vennero regolati da apposite Convenzioni, nessuna Convenzione governò i rapporti in materia monetaria tra Regno d'Italia e Stato Pontificio. Sappiamo che lo Stato Pontificio, con Editto del 18 giugno 1866, introdusse nel proprio Ordinamento monetario la Lira Pontificia, le cui caratteristiche erano del tutto identiche a quelle della Lira italiana. Lo scopo della riforma monetaria era quello di ottenere l'ingresso dello Stato Pontificio nell'Unione Monetaria Latina. Ma durante i negoziati, che durarono 4 anni, la zecca pontificia emise una quantità abnorme di nuova moneta, che in gran parte si riversò in Francia. Come è noto, i Paesi aderenti all'U.M.L. regolamentavano annualmente l'emissione di nuova moneta in relazione al numero di abitanti di ciascun Paese contraente e pertanto l'iniziativa pontificia di coniare nuova moneta "senza freni", incontrò la ferma opposizione francese che non solo bloccò la domanda di adesione dello Stato Pontificio all'U.M.L., ma rifiutò altresì di riconoscere il corso legale in territorio francese alla Lira Pontificia. Per quanto riguarda il rapporto tra Lira italiana e Lira pontificia, non ho rinvenuto alcun provvedimento che sancisse nel Regno d'Italia il corso legale delle specie monetarie pontificie "riformate". Quindi la Lira Pontificia e le altre specie monetarie pontificie (almeno quelle compatibili con le omologhe e identiche specie del Regno d'Italia) non sembrerebbe abbiano avuto il riconoscimento formale del corso legale nel Regno d'Italia, nel periodo 1866 - 1870. Non va poi dimenticato che nella monetazione pontificia "riformata" erano presenti alcuni nominali non compatibili con la monetazione del Regno d'Italia, quali la moneta da Lire 2,5, quella da 5 Soldi (pari a 25 centesimi) nonchè il nominale da mezzo Soldo (pari a 2,5 centesimi). Vi era poi la moneta da 4 Soldi in bronzo, istituita con Editto Pontificio del 24 settembre 1866, a cui venne assegnato il valore di 20 centesimi. Anche questa moneta risultava incompatibile con il sistema monetario del Regno, questa volta non per il valore facciale attribuitole ma per il fatto che l'equivalente moneta del Regno d'Italia era in argento 835/1000 e non in bronzo. Queste monete non avrebbero mai potuto ottenere il corso legale nel Regno, perchè difformi dalle specie contemplate dal sistema monetario italiano. La questione posta, riguarderebbe comunque solo un breve spazio temporale, posto che, a seguito dell'annessione dello Stato Pontificio al Regno d'Italia, avvenuta con Plebiscito del 2 ottobre 1870, la materia venne regolata prevedendo una breve "convivenza" delle specie pontificie con quelle italiane nelle "ex province romane", per poi procedersi ad un graduale ritiro delle monete pontificie, comprese quelle "conformi" agli standards italiani e, quindi anche agli standards della U.M.L. Su un piano pratico, considerando che le specie pontificie "riformate" (e segnatamente quelle in oro ed in argento) possedevano le stesse caratteristiche e, sopratutto, lo stesso "intrinseco" di metallo prezioso delle lire italiane, viene difficile pensare che tali monete non fossero accettate nella normale circolazione. In un sistema monetario metallico in cui l'aspetto "fiduciario" della moneta è ancora confinato alla cosiddetta monetazione "d'appunto" (cioè alle specie in rame e/o bronzo) mentre tutta la restante monetazione "vale" in quanto di buon argento (se non addirittura d'oro), è evidente che a parità di intrinseco e di peso, un privato non avrebbe avuto difficoltà ad accettare una Lira pontificia in luogo di una Lira del Regno d'Italia o della U.M.L. Sicuramente però, con quella Lira Pontificia non si sarebbero potuti pagare le imposte, i dazi doganali e altri balzelli in favore dell'Erario, non avendo la moneta corso legale nel Regno d'Italia. Saluti. M.
    3 punti
  6. Grazie @eliodoroper l'incoraggiamento che aiuta sempre ?, non possiamo pubblicare qui l'editoriale ma qualcosa si può anche dire. L'iniziativa parte dal Circolo Numismatico di Bergamo che dobbiamo ringraziare per l'ospitalità e l'organizzazione in particolare un grazie a @gpbasetti. Parleranno i Circoli ovviamente, l'iniziativa e' per loro come spiegato bene in eventi. Dico solo qualche parola che ricorre nel mio scritto, collaborazioni ,coordinamento, Unione, service per la società , avamposti locali e reali. E poi tre altre parole, una triade, da cui dipende il nostro fare e agire : UOMO IDEA BENE COMUNE e il bene comune spesso nei nostri statuti richiama una parolina da ricordare sempre a cui dobbiamo tendere : DIVULGAZIONE Per il momento altro non posso dire, arriveranno le istruzioni di @gpbasettie per i primi di settembre ci vorrà un quadro di massima dei circoli che parteciperanno, dei loro rappresentanti, di chi vorrà parlare, quindi ferie ma poi ...neanche tanto poi ...
    3 punti
  7. ...per CARLO V bello IL DENARO da SOLDI 25, che Crippa definisce la raffigurazione del diritto e del rovescio visibilmente ispirati alle monete dell'antica Roma, personalmente piace la simbologia del fiume PO D/ Vigoroso ritratto laureato, e con corazza R/ La salute in piedi e nella mano destra una patera che nutre un serpente, a sinistra sdraiato simbologia del fiume Po con an'anfora che sgorga acqua - PADUS MLD
    2 punti
  8. Per gli amici del periodo SPAGNOLO CARLO V DENARO o IMPERIALE D/. CAROLUS V Mitria imperiale R/. ROM IMPERATOR Croce gigliata, poi vedete la rarità
    2 punti
  9. Una precisazione ovviamente possono venire tutti, non ci vuole l'invito scritto, quindi lamonetiani tutti, anche non, chi frequenta molto, chi poco, chi vuole conoscerci e questa e' una occasione importante , il tutto nello stile cordusiano di gruppo aperto, per tutti, senza gerarchie, cariche, quote, burocrazia ... Piuttosto e' importante il dialogo, il confronto e soprattutto la proposta, è questo che spesso fa la differenza....
    2 punti
  10. Ci sarò senz'altro per l'aperitivo e farò il possibile per esserci anche per il pranzo. Saluti a tutti
    2 punti
  11. mi spiace tantissimo. ma per il 10 settembre ho un' impegno, comunque un mio amico ritirerà la mia copia, ma di sicuro ci saranno altre occasione per incontrarci
    2 punti
  12. Mi sembra d'uopo. .. Presente, una giornata così da vivere tutti insieme non è che capita spesso... Poi l'occasione per sfogliare in anteprima il secondo numero del gazzettino mica da poco, insomma l'importante è stare insieme e condividere tutto.. Eros
    2 punti
  13. 2 punti
  14. Data già segnata!!! Presente per tutta la giornata. @anto R complimenti per la locandina.
    2 punti
  15. Bene bene bene... Pronti per il secondo numero. Presente dalla mattina fino a fine giornata. ?
    2 punti
  16. Ciao. A seguito della Legge Fondamentale del Regno d'Italia n. 788 del 24 agosto 1862, il titolo delle monete divisionarie d'argento venne abbassato da 900 a 835 millesimi (salvo lo scudo, il cui titolo rimaneva a 900/1.000). Dunque, le monete da 50 centesimi, da 1 Lira e da 2 Lire emesse da questo momento in poi avranno il titolo abbassato rispetto al passato. Inoltre, con Regio Decreto n. 986 del 16.11.1862, si stabilì che: "Le monete divisionarie d'argento al titolo di 835 millesimi, la cui fabbricazione ed emissione per un valore nominale di cento cinquanta milioni è autorizzata dalla Legge n. 788 del 24 agosto 1862, porteranno la data 1863". Ciò spiega l'assenza di monete divisionarie d'argento a titolo .835/1.000 con millesimo 1862 e la presenza di esemplari, piuttosto rari, di esemplari millesimati 1861 e 1862 che però hanno titolo .900/1.000, in quanto coniati prima dell'adozione della Legge monetaria Fondamentale. M.
    2 punti
  17. Perlopiù una buona parte di persone si ritrova in mano materiale monetato "per caso", di solito senza valore economico o con valore tendente allo 0, e pensa di aver un tesoro in mano. Vanno su internet a cercare di capire quanti bei soldini possono farci, e vedono solo quello che vogliono: ovvero qualche altro ignaro protagonista del film "possiedo un tesoro" e chi non la pensa così o non sa le cose (perchè io l'ho visto su internet!) oppure é "il solito affarista". Ed ecco qui che anche loro si convincono di avere un sacco di soldi in mano, perchè probabilmente il mondo é pieno di allocchi che comprano monete comuni e strausurate a cifre importanti... Sai... Sono "antiche" ! E via così... C'é una piccola regola che ancora dopo molti anni di "frequentazione numismatica", a me regge molto bene, nonostante le leggende raccontate: CHI HA MONETE DI ALTO VALORE ECONOMICO IN MANO, LO SA.
    2 punti
  18. Ciao. Io lo chiamo "disturbo di conio", quindi, sicuramente effetto non voluto. E' un fenomeno relativamente frequente nelle monete di spessore limitato. Allego l'immagine di un provisino che @anto R ha caricato nella discussione apposita. Come vedi l'impressione della croce si intravvede interamente nella parte del pettine. Attendiamo gli esperti della monetazione genovese.
    2 punti
  19. A una delle due domande ha risposto splendidamente @giancarlone, all'altro vedo di rispondermi.... Stiamo parlando della moneta che in discussione qui sul forum definii nel titolo " Il gioiello di Nosedo " E' un denaro imperiale scodellato o meglio a bordo rialzato, coniato da Federico Imperatore alle porte di Milano in quel di Nosedo, dopo che lo stesso aveva distrutto Milano. Pagine buie, momenti tragici, ma questa è la storia che deve essere comunque sempre raccontata. Siamo negli anni dal 1162 al 1167, la moneta è strutturata per piacere non ci sono dubbi, pur essendo una moneta medievale. Ci sono tanti motivi che ci portano alla definizione di gioiellino, l'accuratezza, il fascino della scodellatura, la perfezione di IPRT con i globetti, la scritta su quattro righe AVG + MED IOLA NIV, sarà per i tre cunei al rovescio, segni identificativi di emissione, sarà per la rarità R2, sarà per questa coniazione breve e in un momento drammatico fuori porta, sarà perché pensata come moneta comunque sovraregionale, caput monetae, sarà...sarà...ma quando davanti al più noto commerciante di Milano che conoscete tutti me la trovai in mano, convenimmo...un vero gioiello e ovviamente la comprai....
    2 punti
  20. A proposito della REGIA ZECCA DI MILANO una PROVA del 1860, che pochi conoscono, appena fatta l'unità d'Italia
    2 punti
  21. E' un modesto falso e non corrisponde a nessuno degli 8 conii noti per il diritto (usati anche per gli aurei) e almeno 24 conii per il rovescio per i denari più 3 per gli aurei. In confronto era quasi più pericoloso il famoso falsario Becker (allego l'immagine di una copia in piombo, venduta in asta Agora Auction 38/2015, 323): Oppure del pericoloso e abile falsario romano Tardani, attivo negli ultimi decenni del XIX secolo, che sta al British Museum (e altre copie stanno al MNR di Roma e nel museo Piancastelli di Forlì, per i quali però non ho ancora le foto): Non scherzavano nemmeno nel XIX secolo (e pure nel XVIII secolo)....
    2 punti
  22. salve ragazzi il tema è di grande interesse per il sottoscritto. Già un paio di anni fa avevo aperto un topic chiedendo lumi ed informazioni (se non sbaglio min.ver eri intervenuto anche tu) su una moneta che mi ha affascinato da sempre. E questo perché, le ricerche (abbastanza superficiali che avevo fatto al tempo) avevano rivelato come fosse una moneta che REALMENTE doveva la sua emissione a contingenze storiche precise e, per chi ama la storia come me, affascinanti. Si parla infatti della terza guerra d indipendenza "italiana", combattuta tra il giugno e l agosto del 1866. L utente Picchio (che però credo non scriva più da anni su questo forum) sosteneva che (quoto, da un suo intervento che all'epoca mi ero salvato) "va considerato anche che il 1866 e' l 'anno del corso forzoso per sostenere I preparativi delle spese di Guerra di indipendenza. Al fine di impedire l impoverimento delle scorte metalliche presso la BN si diede seguito all ostruzionismo del cambio dei biglietti in moneta sonante. La moneta coniata doveva servire a garanzia delle emissioni cartacee del Banco di Napoli (5 lire in argento garantivano per 15 lire cartacee, quindi 500,000 x 5 fanno 2.5 M x 3 garantivano per 7.5 milioni di lire. Solo una modesta parte dell emissione entro in cicolazione. Il resto assolto il compito fiduciario ando presumibilmente in fusione. Come gia fatto notare da altri utenti, sarebbe interessante capire se esistono documenti ufficiali coi quali si autorizzava ufficialmente la fusione, e per che quantita (anche se questo non aiuterebbe minimamente a capire quanti esemplari son sopravvissuti ad oggi). La mia idea e' che (ma soltanto con riferimento all italia) ce ne siano un 50-100. Molti di questi riposeranno sicuramente in collezioni private da decenni. Del resto se ne girano cosi pochi qualcosa vorra dire..All estero non ho idea ma nn credo che ne siano saltati fuori parecchi.... Di sicuro non e' mai apparsa una conservazione pari o superiore a SPL. Ma anche questo e' facilmente spiegabile. Tale conservazione implicherebbe una sottrazione della moneta dal BN prima della fusione. Cosa direi abbastanza illecita. Se esiste qualcuno con tale moneta, anche se son passati 150 anni, dubito che la tirera mai fuori pubblicamente... Diverso il discorso per I pochi scudi che passano di mano e che sono evidentemente parte di quel piccolo quantitativo che entro in circolazione." Personalmente ho visto in mano un esemplare SPLENDIDO, credo uno dei migliori censiti ad oggi. E devo ammettere che, avendo sognato questa moneta per anni, avendo pensato a quali tragici e pur tuttavia fondamentali eventi per la costruzione della nostra amata Italia questo tondello sia legato, beh ragazzi, mi tremavano le mani per l emozione.. Trattandosi di zecca Napoli, trattandosi del 1866, si parla di una moneta NATA con difetti e quindi una conservazione FDC come la intendiamo noi oggi è da scartare a priori. Certamente non è mai apparsa sul mercato in condizione superiore a SPL.
    2 punti
  23. Wow...che bella biblioteca polposa, complimenti Poemoenius...tra l'altro noto un'accurata scelta dei testi di riferimento nel settore numismatico del tardo impero romano-bizantino. Io ho scelto di ampliare la biblioteca a più settori, quello greco, islamico e le zecche italiane... posto anch'io qualche foto esemplificativa, l'impianto del mio studio-biblioteca è di stile più classico e la postazione di lavoro con scrivania al centro è circondata da librerie contenenti opere di numismatica e storia come necessario complemento, ci sono anche due poltroncine vicino alla finestra per letture più comode e rilassanti per gli ospiti... il tempo dedicato allo studio della storia e delle monete deve svolgersi in uno spazio gradevole e possibilmente comodo
    2 punti
  24. Domenica 10 settembre p. v. verrà effettuata la prima distribuzione del Gazzettino di Quelli del Cordusio di settembre 2017. Per l'occasione abbiamo pensato di organizzare, oltre alla ormai piacevole consuetudine dell'aperitivo per festeggiare la nuova pubblicazione, un pranzo sociale presso un locale del centro di Milano. La scelta del locale verrà effettuata - per motivi logistici - quando avremo un numero di massima di partecipanti, preghiamo pertanto chi fosse interessato a partecipare all'evento di scrivere già da ora in questo topic la propria adesione (pranzo e aperitivo o solo uno dei due). Vi aspettiamo numerosi per una giornata di amicizia, di condivisione, di Numismatica per tutti e di tutti! Antonio
    1 punto
  25. Passiamo dal fiume PO, al fiume ADDA, in questa medaglia MARIA TERESA raffigura al R/. MILANO coronata e seduta su una balla di merci, ai piedi fasci di spighe, dietro MERCURIO stante, a sinistra il fiume ADDA con timone e cornucopia, sullo sfondo il Lago di COMO - In esergo MEDIOLANUM LARIO IVNCTA / NOVO ABDVAE EVRIPO NAVIBUS / APERTO MDCCLXXVII
    1 punto
  26. In questi momenti di poca pace trovo rasserenante leggere queste belle discussioni. Le meteore sono coniate in tutti i periodi della vita della Serenissima. Un piccolo esempio è il famoso Leone per la Dalmazia e l'Albania di cui il nostro caro @gigetto13 ha ben 3 esemplari. ed il sottoscritto 1. Questa moneta viene emessa solo sotto il doge Alvise Mocenigo II (1700-1709) inseguito alla constatazione che la repubblica di Ragusa aveva rimesso in circolazione i vecchi artilucchi da 3 grossi Queste monete avevano trovato un grande riscontro tra i mercanti creando una svalutazione nei confronti dello zecchino che era passato da 52 artilucchi a 48. La lega doveva essere migliore di soli 20 carati rispetto agli artilucchi, ma non doveva essere nemmeno di grande finezza per non incentivare la speculazione. Infatti aveva il titolo di 0,609 ed era divisa in mezza lira, lira, 2 lire e 4 lire. La moneta presenta un iconografia diversa. Il leone è un leone gentile, che cammina sulle acque, con un ramoscello d'ulivo ben diverso dai leoni armati ed aggressivi delle passate battaglie. Moneta da amare e era meteora.
    1 punto
  27. se posti il link vorrei partecipare alla gara per l'acquisto... potremmo fare una specie di asta tra noi!
    1 punto
  28. Se invece amiamo i ritratti e quelli dei Visconti dobbiamo andare su pezzi come questo rarissimo e a dir poco straordinario. Una placchetta uniface con busto di Gian Galeazzo Visconti, del tardo XV secolo, opus scuola milanese, pezzo incredibile. NAC 90 Io butto input...però nisba ,.. siete stanchi, fa caldo...posso capire
    1 punto
  29. Cosi? P.S. Scusi, mio l'italiano e pochino, capisco male i testi complessi.
    1 punto
  30. E' un piacere leggere una discussione così interessante...personalmente avevo letto che le ragioni della estrema rarità di tale scudo sarebbero derivanti dall'essere stato utilizzato per saldare talune forniture (forse d'armi) alla Francia...di talchè gli esemplari inviati oltralpe sarebbero stati tutti rifusi e con essi coniati scudi con l'effige di Napoleone III... Qualcuno è a conoscenza se una tale spiegazione ha un fondamento oppure può essere rubricata a Leggenda Numismatica?
    1 punto
  31. Finita qua? Ora sono curioso! Dai Min Ver ora hai lasciato abbastanza tempo a chi voleva intervenire. Basta aspettare. Pubblica il tuo intervento, quello che avrai sicuramente preparato prima di aprire una discussione così suggestiva. Un "approfondimento" circa le vicessitudini di questi tondelli. Lo so che non puo' essere altrimenti, non mi aspetterei di meno dal curatore di una sezione come questa. Soprattutto facci vedere una foto! Direi che l'attesa è montata. Bella discussione!
    1 punto
  32. Mi sembra interessante il fatto che il puntino compaia esclusivamente sui conii del diritto, se ho capito bene. Normalmente i conii del diritto erano destinati all'incudine e quindi erano più "fissi", ma onestamente non conosco bene le tecniche di coniazione con gli incusi, che sono un pò particolari, e varrebbe la pena di approfondire un pò la questione.
    1 punto
  33. di cosa? Mancano peso, misura,materiale, ed innanzi tutto un PER PIACERE, ED UN GRAZIE A CHI SI SBATTE QUOTIDIANAMENTE A RISPONDERE saluti TIBERIVS
    1 punto
  34. Presento il SOLDINO del 1593 con al diritto il doppio ritratto di FILIPPO II e ANNA d'AUSTRIA e al R/. DONUM DEI 1593 - l'Abbondanza seduta regge una grande cornucopia
    1 punto
  35. Ma si certo, detto questo poi c'è anche il "Discreto" come valutazione.... Se sotto il discreto c'è il tondello da cui non si capisce nemmeno che moneta può essere, nel discreto saranno visibili solo i rilievi maggiori atti a permetterne la classificazione (contorno dell'effige del Re, alcune parole evanescenti, i contorni dei rami di alloro o i contorni del collare dell'Annunziata e magari visibili non completamente). Nel B la maggior parte dei rilievi se ne saranno andati via ma di sicuro zecca, anno ed anche alcuni rilievi maggiori sono visibili (parte del contorno dei baffi, i rilievi base dell'orecchio, parte dell'occhio, le scritte, ecc). Nell'esemplare postato i bordi e le scritte iniziano ad essere evanescenti, i rilievi visibili sono quelli maggiori...saranno circa il 30%-35% del totale? Delle 3 monete, a mio parere il /D migliore è quello che ho postato io e la moneta era valutata B/MB (con /R migliore del /D)... La questione è che sul mercato si tende a far partire tutto dall'MB...tenendo la B proprio per i tondelli più sfortunati, quasi non catalogabili...perché i cataloghi principali partono a valutare dall'MB e una moneta è definita collezionabile da quel grado a parte i casi di monete molto rare dove è difficile reperire esemplari anche in bassa conservazione (la lira del 1862 TO ne fa parte )...e quindi nessun venditore vuole catalogare B una propria moneta a meno che non sia proprio disastrata, si tende sempre a far arrivare all'MB Comunque non voglio dire che quanto ho esposto sia un dogma, è semplicemente un parere che vale esattamente come quello di ognuno di noi! Complimenti comunque per l'acquisizione perché, come si diceva, è una moneta molto difficile da reperire.
    1 punto
  36. Non è questione di disturbare o meno. Semplicemente pare incredibile che un perito italiano che lei stesso definisce "importante" possa valutare fdc pieno o eccezionale una moneta che la ngc definisce poi "details". L'ente americano definisce in questo modo monete con problemi macroscopici e non per leggere hairlines. La maggior parte dei periti italiani chiuderebbe monete con questo tipo di difetti da "maneggiamento" in bb anche se la moneta non ha mai circolato o quanto meno indicherebbe il problema sul cartellino, anche perché solitamente è ben visibile. Detto questo la esorto nuovamente a pubblicare almeno le foto della ngc di una moneta incriminata come esempio. Non è necessario ci dica chi è il perito italiano. Fra l'altro ci racconta di aver comunque comprato, senza cognizione di causa, da privati e non dagli stessi commercianti. È certo che i rivetti fossero integri? Sul forum si discute spesso quanto il conflitto di interessi possa pesare sulle valutazioni, di differenze magari anche di mezzo punto secondo alcuni. Mai però ho letto di monete gravemente danneggiate chiuse con il massimo dei voti. E con questo le ho spiegato il perché del generale scetticismo intorno a quanto afferma. Un ultimo consiglio: in futuro chieda prima di acquistare, avrà sicuramente validi consigli. A presto (spero) con le foto.
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  37. Queste monete venivano coniate con tondelli che avevano il bordo precedentemente inciso; quando finivano sotto la pressa la disposizione del tondello era casuale, pertanto abbiamo monete che presentano la scritta sul bordo in varie posizioni. Si tratta, in verità, più di una curiosità d'importanza relativa che non tutti seguono. Attardi, nel suo libro "Varianti ed errori nelle monete della Repubblica Italiana" ha voluto, dopo aver controllato tantissimi esemplari, dare una stima sulla frequenza delle varie posizioni della legenda e cioè: C/ legenda corretta NC+ C/ legenda spostata C C/ legenda invertita R- C/ legenda capovolta R+ C/ legenda capovolta e spostata NC- C/ legenda capovolta ed invertita R++ avendo come punto di riferimento il punto centrale dello spazio sul contorno compreso fra il collo e l'ala del Pegaso e tenendo la moneta con il D/ rivolto verso il basso. In pratica: se in quel punto (messa la moneta come detto) leggiamo la "R" di Repubblica normalmente abbiamo la "legenda corretta" altrimenti abbiamo le altre; la posizione più comune, come da tabella, è la "legenda spostata", ovvero il punto in questione è occupato da una lettera qualsiasi (o da uno spazio fra le lettere) della parola "Repubblica". Qualora, invece, vi fosse una lettera della parola "Italiana", avremmo la "legenda invertita" (a partire dal punto, infatti, si leggerebbe "Italiana Repubblica"). A seguire le varie combinazioni...
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  38. Dipende dai periti... io ho due monete di Budo chiuse SPL/FDC che a mio parere sono, ad essere veramente "cattivi", qFDC. D'altra parte ho visyo ai convegni monete di altri chiuse Fdc ma che erano Spl+ Nel tuo caso, come dice bizerba, senza foto non possiamo sapere se i periti italiani hanno gonfiato o se quelli americani hanno sgonfiato
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  39. Buongiorno a tutti Posto di seguito altre due più dettagliate.
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  41. Certi espertoni fanno venire voglia di non postare mai le monete. Io capisco che ci sono parecchi soldi in ballo ma fare le pulci in questo modo.....ci deve essere un giusto compromesso tra prezzo e conservazione e naturalmente la contentezza di chi sta acquistando altrimenti uno si pente. Se si tratta di criticare pulciosamente sono sicuro che mi basterebbe una lente 10 ingrandimenti per sgretolare anche le perizie fdc di qualche commerciante che DEVE VENDERE . Quella moneta è in alta conservazione non serve dire altro e farsi le pippe mentali al microscopio.
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  42. Se proprio vogliamo fare i simpatici... Io fra le tre non "non vedo" differenze !!!
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  43. La prima ovviamente, di gran lunga rispetto le altre due.
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  44. è probabilmente "fuori periodo", ma per le monetazioni bizantina e dei regni romano barbarici ho se non tutto, moltissimo, e come ho sempre detto, la mia biblioteca cartacea e digitale è sempre a disposizione di qualsiasi amico di lamoneta.... fare un elenco mi è davvero impossibile perché parliamo di ben più di 1000 testi / articoli su quei due temi.... solo quando ho raccolto le pubblicazioni riguardanti "tesoretti" dal V alla metà del VI secolo ho totalizzato quota 102 per me la classificazione per tematiche è davvero un tarlo...non so da dove cominciare.....
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  45. A mio parere, qui il difetto è dovuto alla rottura del conio. Probabilmente s'è spezzata la piccola punta che creava il buco nel "cerchio" del 9. Prima che venisse sostituito, ha fatto in tempo a produrre degli esemplari. Tanti, pochi? Chissà. Certo è che, se è stato considerato NC e non R3 o R4, devono essercene in giro un bel gruzzolo...
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  46. The JD collection of Roman Republican Coins part II – Session I Triens circa 217-215, Æ 47.16 g. Diademed female head right; behind, four pellets. Rev. Hercules fighting centaur, holding his hair in l. hand and club in r.; before, four pellets. Sydenham 93. Crawford 39/1. Rare and in unusually good condition for this difficult issue. Lovely green patina, minor metal flaws, otherwise about extremely fine
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  47. Ciao stf. Provo a rispondere a tutte le Tue domande: 1. "Qualcuno può spiegare bene il significato di questa frase (da Wikipedia)? Il bimetallismo integrale: la coniazione dell'oro e dell'argento era libero ed il potere liberatorio era illimitato. Ogni cittadino poteva portare oro e argento alla coniazione ed era parimenti tenuto ad accettare, senza limitazione, le monete d'oro e d'argento nazionali (salvo per le monete divisionali d'argento a 835/... la cui coniazione era riservata allo stato ed il cui potere liberatorio era limitato)". Significa che chiunque poteva portare oro e argento in zecca e ricevere in cambio un quantitativo di moneta equivalente, pagando i diritti di coniazione e, ove il titolo del metallo conferito fosse stato inferiore a quello legale, anche il cosiddetto "diritto di affinazione". Il Potere liberatorio della moneta d'oro e del solo scudo d'argento era illimitato; cioè con tali specie monetali si poteva pagare al creditore qualunque somma. Con la moneta divisionale d'argento, il potere liberatorio era invece limitato a 50 lire verso i privati mentre rimaneva illimitato per il pagamento dei debiti verso lo Stato. Il potere liberatorio della moneta di bronzo scendeva ulteriormente ad un massimo di una lira. 2. "E poi un'altra curiosità: L'UML sanciva la libera circolazione delle monete d'oro (5-10-20-50-100) e d'argento (0,2-0,5-1-2-5). E per le monete di valore inferiore, e quindi in metallo vile, come accadeva? Le Convenzioni della U.M.L. avevano ad oggetto solo le coniazioni in oro e in argento degli Stati contraenti. Pertanto le monete "d'appunto" in bronzo, rame o in altri metalli di ciascun Stato membro, erano del tutto indifferenti agli accordi dell'Unione e ciascuno si regolava come meglio riteneva. Tali monete non erano quindi ammesse alla libera circolazione interstatuale, anche se poi gli Stati che avevano adottato il sistema decimale di origine francese potevano (ma non necessariamente) trovavarsi ad avere le stesse monete "d'appunto" per metallo impiegato e caratteristiche ponderali. "E come mai l'Italia nel 1894-95 ha coiniato i 20 centesimi in nichel quando si sarebbe dovuto usare l'argento? La moneta in nichelio da 20 centesimi venne emessa in un momento di grave penuria di moneta spicciola; in realtà la sua emissione non violava le Convenzioni della U.M.L. perchè intanto essa aveva corso legale solo nel Regno d'Italia e non nei Paesi membri; poi perchè il testo della convenzone stabiliva le caratteristiche delle sole monete d'oro e d'argento ma lasciava gli Stati membri liberi di coniare altra moneta con metalli differenti. Così il nichelino di Umberto va annoverato fra le monete "d'appunto" e non fra quelle oggetto della Convenzione, anche se poi il nominale era uguale a quello della corrispondente moneta d'argento. E i 25 centesimi del 1902-03 non violavano anch'essi lo standard dell'UML? Stesso discorso per l'emissione dei pezzi da 25 centesimi che, a mente del R. Decreto 7 luglio 1901, nr. 302 erano stati coniati per sostituire 30 milioni di lire di moneta di bronzo.emessa prima del 1894. Quindi la vecchia moneta in bronzo, non rientrante negli accordi U.M.L., veniva sostituita da altra moneta d'appunto, (questa volta in nichelio puro), senza che ciò alterasse minimamente il contenuto degli accordi internazionali monetari. Ovviamente, anche la moneta in nichelio puro aveva corso legale solo nel Regno, così come la moneta di bronzo che era andata a sostituire. Saluti. :hi: Michele
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