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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/18/17 in tutte le aree

  1. Amici del Forum, ho promesso qualche tempo fa di parlarvi del mio lavoro di Tesi di Laurea; l'argomento è più pertinente alle materie storiche, quindi ho deciso di inserirlo in Agorà. Nel mese di febbraio di quest'anno, mi sono finalmente laureato! Anche se si tratta di una triennale, sono ugualmente felice, in quanto conseguita dopo anni di periodi non sempre facili, di lavoro per pagarmi parte delle tasse (quasi sempre durante le sessioni di esame, quindi non potendo a volte sostenerne!) e di materie non particolarmente semplici. Sono sempre stato "contro" il sistema scolastico; provenivo da un istituto tecnico, diplomatomi perito in elettronica e telecomunicazioni. Circa vent'anni fa, quando ancora frequentavo le scuole medie, il mio allora tecnico di fiducia per le riparazioni del computer mi disse indicando un modem di quei tempi: Vedi, questo è il futuro! Se vuoi studiare qualcosa di tecnico, le telecomunicazioni sono la giusta strada! Ero perfettamente conscio del fatto che, nella scuola che avrei scelto qualche anno dopo, non avrei di certo giocato con il PC tutto il giorno, ma finii con l'odiare le materie tecniche: teoria all'inverosimile, con rarissimi riscontri pratici. Schemi di circuiti elettrici con formule matematiche a tratti incomprensibili. La maggior parte dei miei compagni di classe (me compreso!) studiava ma senza capire cosa concretamente riguardassero tali nozioni. Ogni inizio dell'anno scolastico, mi promettevo di stare attento e di migliorare la mia media dei voti, ma alla prima difficoltà se ne sommava un'altra e via dicendo e lasciavo perdere tutto... non ero fatto per quegli studi, ma comunque (eccetto un anno! ) venivo promosso. Gli unici voti elevati li ottenevo nelle materie umanistiche, come Lettere e Storia (erano anche riusciti a farmi odiare il Diritto, anche se sentivo un interesse per questa materia!). Penso che la scuola abbia innanzitutto il dovere di coinvolgere gli studenti; visto che formerà le menti del domani. Finito quindi (con mia somma felicità!) il percorso di studi alle scuole superiori, potevo scegliere finalmente una strada diversa ed ero anche più maturo come età. Pensai alla facoltà di Psicologia, ma per pochi punti non ne superai il test d'ingresso (assurdo, non poter nemmeno scegliersi liberamente l'università!) e, parlando con un Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri in pensione, amico di famiglia, della mia passione per l'attività delle Forze dell'Ordine, egli mi disse di lasciar perdere Psicologia (anche se la volevo applicata alla criminologia) e di iscrivermi a Giurisprudenza. Esposi le mie perplessità, ma pensai che forse sarebbe stato diverso dalle scuole superiori. Così, iniziai i miei nuovi studi, soddisfando quella innata passione anche per i casi di cronaca (seriamente e scientificamente considerati) e le discipline connesse. Notavo anche un interesse maggiore (e una maggiore facilità di apprendimento) per le materie pubblicistiche (connesse al Diritto pubblico). Ho sostenuto, tra gli insegnamenti opzionali, due esami in ambito storico-giuridico e uno di Medicina legale. Fin da subito, pensai che la mia Tesi di Laurea dovesse riguardare un reato commesso; l'ho sempre vista come un'opportunità, piuttosto che una seccatura. Non sapevo però di cosa mi sarei occupato, finchè un giorno, mentre svolgevo il Servizio Civile Nazionale Volontario nella biblioteca del mio Comune, notai - precisamente nell'Archivio fotografico - un'immagine che mi colpì: cinque vittime di un eccidio di guerra. Quasi immediatamente cercai di documentarmi su tale fatto, scoprendo che era avvenuto nel 1944 in un paese del Veneto, non lontano da dove vivo. Autori del fatto furono alcuni membri di un gruppo partigiano, che, dopo molte azioni utili alla Liberazione, avevano sterminato quella famiglia in quanto aveva rifiutato loro la consegna di generi alimentari, necessari alla sopravvivenza nel periodo resistenziale. La Resistenza fu anche una guerra civile in Italia; tralasciando pretesti politici, la vita in quei momenti era difficile e potevano avvenire (giuste o non) vendette di ogni tipo. Tralasciando quindi opinioni politiche, mi documentai sul fatto, ma non semplicemente restando su Internet o con i libri già scritti sull'argomento (dei quali incontrai o contattai tutti gli Autori), recandomi invece sul posto, raccogliendo documenti all'Archivio di Stato, negli Archivi della Magistratura (Tribunale, Corte d'Appello e Cassazione) e nel Comune dove avvenne l'eccidio. Coinvolsi anche la mia ragazza, che spesso mi accompagnò nelle ricerche, durante le quali ho incontrato persone e testimoni di ogni tipo, per lo più gentilissimi e che ogni tanto sento ancora. Ho quindi messo in luce, in quanto la storiografia locale non la contemplava, tutta l'attività processuale conseguente a quel reato; sono emersi particolari e versioni del fatto inedite. Con mia grande sorpresa ed onore, sono anche arrivati i complimenti dagli storici locali, che da anni studiano ed hanno studiato la vicenda, con la proposta della pubblicazione del mio lavoro (prevista per l'anno prossimo) e la citazione del mio elaborato in un recente testo di Storia locale. Sono attualmente al lavoro anche per un piccolo articolo, sullo stesso argomento, che sarà pubblicato in una rivista di apicoltura (la famiglia uccisa allevava api e fu nominata nella vecchia edizione di essa degli anni '40). Il mio punteggio di Laurea non è stato molto elevato, ma la Tesi mi è stata valutata 6 punti su 6. Nella mia festa di Laurea, non potevano mancare riferimenti alla Numismatica, come alcune monetine in Euro ricevute come regalo e scherzo e alcune immagini di bandiere dei mini-Stati, che apprezzo numismaticamente Chi sul Forum mi conosce, sa che amo particolarmente l'attività divulgativa in Numismatica (anche con articoli dedicati); sono quindi davvero felice di intraprendere divulgazioni anche a livello storico. Pensandoci, chi ama la Numismatica, spesso ama anche la Storia! Con la mia ragazza in attesa della proclamazione (a porte chiuse!) Laureato e con la Tesi Durante i festeggiamenti! Si notano le bandiere dei mini-Stati numismatici: San Marino, Monaco (che però avevo sbagliato ad appendere! :D) e Andorra Il Vaticano è nella foto che ho sulla maglia, scattata in Piazza San Pietro! Qualcuno noterà anche il vino!
    7 punti
  2. Emmhh! io avrei una soluzione alternativa.... A me sembra che ci troviamo di fronte ad una delle pratiche rurali, frequenti un tempo e oggi vietate quasi ovunque.....quella di bruciare le immondizie domestiche e, eventualmente, di spargerle nei campi. La moneta mi sembra la classica riproduzione Perugina (la seconda del collegamento) https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/CarrarmatoPerugina/dettaglio.html Il tutto inglobato in un insieme di metalli a bassa temperatura di fusione (zinco, stagno...) ....il tutto eventualmente sparso nei prati con le ceneri generate dalla combustione dei rifiuti domestici.. un caldo saluto Mario
    5 punti
  3. Chi non risica non rosica, al di la della "boutade" di apertura del post precedente considerando che si tratta di un denaro di Pisa I 20 Euro totali non sono poi una esagerazione, valeva la pena tentare. bell'occhio Antonio @anto R ieri ho notato anch'io che la linea di vuoto del rovescio, al dritto passa in corrispondenza del monogramma ma non sono cosi sicuro che sia la sola causa dell'anomalia, @dabbene credo proprio che sia come dici tu, al netto dei disturbi di varia natura sul tondello resta anche secondo me la volontarietà. Intorno alla metà degli anni '70 del XII sec. un cronista genovese denuncia queste monete definendole "maliciose" , nessun sensazionalismo nelle mie osservazioni ma solo la ricerca di una corrispondenza con le fonti storiche e a suffragio di queste, in una enciclopedia numismatica alla voce "moneta maliciosa" di corredo alla definizione io metterei la foto di questa. Buona notte a tutti.
    4 punti
  4. Ciao a tutti. L'attuale periodo preferiale, annunciato da una generalizzata "stanca" rilevabile in tutte le sezioni di questo Forum, mi induce a proporre una discussione che potrà stimolare (si spera) l'interesse di coloro che amano i "Gialli" di ambientazione numismatica. La vicenda omicidiaria che presto leggerete non è però frutto di fantasia ma è realmente accaduta a Milano nel febbraio del 1982. La introduco postando subito l'articolo pubblicato a pagina 8 del quotidiano LA STAMPA di Torino del 16 febbraio 1982: Ho provato ad effettuare ricerche per sapere come andò a finire il processo penale che scaturì dalla vicenda, ma non ho trovato nulla e dunque non so dirVi se sia stato poi identificato e condannato il colpevole (o i colpevoli) di questo efferato delitto. Parlando tempo fa con alcuni Numismatici di lungo corso, ho potuto ottenere solo qualche notizia su Giuseppe Nascia, in particolare sulla sua abilità commerciale e sulla sua notevole conoscenza della materia. Di lui ho acquistato tempo fa una raccolta di brevi scritti dal titolo "Appunti di Numismatica", ma non dispongo di altre informazione. Gli viene attribuita una "storica" frase che, al di là del notevole...... cinismo che la caratterizza, a me ha fatto molto riflettere, secondo cui: "Non esistono le monete false. Esistono le monete che si vendono e quelle che non si vendono" . Chiedo a chi avesse notizie, aneddoti o qualche storia da raccontare sul Personaggio (magari per averlo conosciuto anche personalmente), se può intervenire e fornire così qualche ulteriore contributo. Saluti. Michele
    3 punti
  5. Mi sbaglio o non si è ancora accennato al Duomo ? Quest'oggi navigando fra i vari cataoghi delle prossime aste mi sono imbattutto in questa splendida medaglia ...Davvero molto bella la raffigurazione dell'edificio
    3 punti
  6. Bianca Maria prima donna effigiata nella monetazione milanese, velata, e al R/ la fenice sul rogo
    3 punti
  7. Salve a tutti, Galeazzo Maria Sforza, stemma inquartato con biscia viscontea e aquila imperiale, stemma bipartito di Pavia, circa 0,8 g di mistura: questi sono gli ingredienti per un soldo (MIR 208/1; Crippa 14), ossia due città in un tondello. D/ testina G3 MA SF VICECO DVX MLI V R/ testina PP ANGLE Q3 CO AC IANVE D Vorrei ricordare che Pavia, come anche parecchie altre città durante il lungo periodo visconteo (come Bologna, Novara, Lodi, Parma, Piacenza, Alessandria, Alba, Asti, Como, Vercelli ecc.), venne annessa al Ducato di Milano da Galeazzo II Visconti nel 1360, quindi le Monete Simbolo di Milano, secondo me, dovrebbero anche uscire dagli attuali confini della città di Milano. Questa non è assolutamente una provocazione, ma soltanto uno stimolo per una lettura, ossia rappresentazione più ampia... Saluti!
    3 punti
  8. Mah mi sembra più un difetto di una coniazione approssimata che uno stacco voluto, nel contempo c'è anche dire che probabilmente nel primo periodo di queste coniazioni si cerco' molto l'incertezza e l' ambiguità volutamente , tradotto più che un distacco una coniazione approssimata come caratteristica .
    3 punti
  9. Mi sembra che sul forum non se ne sia mai parlato, eppure si tratta dell'impero più grande (per estensione) della storia dell'India antica, nonché di uno dei più grandi del mondo antico. Può vantare inoltre una enorme produzione monetale e intriganti intrecci con Alessandro Magno e i suoi successori. L'Impero Maurya è stato fondato nel 321 a.C. da Chandragupta Maurya, abile nello spodestare Dhana Nanda, acquisendo così i territori allora parte dell'Impero Nanda. Secondo alcune fonti, Chandragupta avrebbe sconfitto Nanda conquistando Magadha, la regione nevralgica dell'impero. Altre fonti, invece, sostengono che il giovane condottiero indiano avrebbe dapprima accerchiato i territori dei Nanda, per poi dirigersi verso il fulcro dell'impero. Questa strategia, peraltro, sarebbe stata ispirata dal rimprovero di una madre verso il figlio che, mangiando il proprio pasto partendo dal centro del piatto anziché dai bordi, avrebbe rischiato di scottarsi. Immagine 1: territori sotto il controllo dell'Impero Nanda. La capitale, Patliputra, fa parte della regione Magadha. Una volta conquistata la valle indo-gangetica, Chandragupta diede inizio all'espansione del neonato Impero Maurya, dirigendosi verso nord-ovest. Il ritiro delle truppe di Alessandro Magno aveva infatti lasciato un vuoto di potere e le truppe maurya non incontrarono grosse difficoltà durante la loro avanzata. Soltanto Seleuco I Nicatore, nei pressi del fiume Indo, fu in grado, almeno in un primo momento, di arrestare l'avanzata di Chandragupta. Incontrando questo ostacolo, il giovane imperatore indiano si diresse dapprima verso le regioni centrali dell'India, per poi tornare con decisione a Ovest, arrivando così allo scontro diretto con Seleuco nel 305 a.C. Nel 303 a.C. il trattato di pace stipulato dalle parti pose fine alla guerra tra l'Impero Seleucide e quello Maurya: l'accordo conferì a Chandragupta i territori ambiti, mentre Seleuco ottenne in cambio 500 elefanti da guerra. Chandragupta fu così in grado di ottenne territori di fondamentale importanza nei collegamenti tra Occidente e Oriente, di assicurarsi la regione di Gandhara, ambita sin dai tempi degli Achemenidi per le sue ricchezze, nonché di ottenere un accesso verso il centro dell'India, regione anch'essa ricca di risorse non ancora sfruttate. Al massimo della sua estensione, sotto il regno del figlio di Chandragupta, Ashoka, l'Impero Maurya copriva un'area corrispondente all'odierna India, Pakistan, Bangladesh e parte di Afghanistan e Iran. Immagine 2: territori sotto il controllo dell'Impero Maurya nella sua massima estensione. Ci sarebbe molto altro da dire, vediamo cosa riesco a fare...Se volete aggiungere altre informazioni, prima di passare alle monete, non esitate
    2 punti
  10. Si potrebbe leggere che se un perito ha buoni clienti, che portano molte monete a periziare, forse potrebbe avere un occhio più 'buono' e accondiscendente verso il parere del cliente, che magari è anche un collega commerciante? Porta pazienza Claudio, ma io continuerò a non cercare le perizie e a tagliare le bustine per liberare monete imbustate come mortadelle
    2 punti
  11. E i celti coniarono nell'Italia Settentrionale anche in Padania con monete imitative della dracma massaliota dal IV al I secolo a.c. La moneta riporta la leggenda spesso deformata MAZZA ( da Massalia ) o altre in caratteri etruschi con una Dea, Diana Efesina e un leone / scorpione stilizzato. Partiamo dalla scrofa semilanuta e da questa monetazione autonoma della dracma padana... Da Roma Numismatics 36
    2 punti
  12. Quando l'arte va a braccetto con la monetazione, potremmo chiamarlo così questo post... Prima o poi a Francesco Sforza ci dovevamo arrivare ma ci arriviamo con una visuale diversa che è non quella solita numismatica, cerchiamo di capirci meglio può l'arte assecondare la monetazione ma soprattutto la realtà e queste a lora volta assecondare la monetazione ? Guardando il ducato d'oro, fantastica moneta milanese, viene da dire di si. Guardiamo il busto del diritto e guardiamo poi un dipinto dell'epoca, Francesco viene ripreso in moneta come era, coi suoi difetti, la calvizia, il doppio mento, la senilità incombente, il naso pronunciato, è lui ... E perché vuole essere così reale ? perché secondo me nasce il gusto e l'importanza dell'immagine ma non ancora l'idealizzazione che invece arriverà dopo coi suoi successori, con loro l'immagine sarà tutto, la moneta diventerà poi propaganda, biglietto da visita, il busto doveva essere anche bello , qui invece non ancora... Vediamoli vicini, dipinto e moneta e poi se volete commentate, questa è la mia idea, certo è bello e importante vedere la moneta con un'altra prospettiva, con vicino il monumento, il quadro, la scultura....la moneta calata nel suo tempo... Siamo ai massimi della divulgazione a tutto campo....per Lamoneta in questo caso.... NAC 68
    2 punti
  13. Vedete anche voi alcune cose diciamo inusuali e un po' strane in questo sesterzio di Caligola ora su Sixbid?
    1 punto
  14. Ho appena avuto il seguente volume, dell'amico Wolfgang Fischer-Bossert. http://numismatics.org/store/category/numismatic-studies/ Si tratta di un bel volume in formato A4, di 371 pagine e 27 tavole fotografiche, più varie immagini nel testo e cartine per la sequenza dei conii e per il contenuto dei vari ripostigli noti. Si tratta del famoso e atteso Corpus sui tetradrammi firmanti di Siracusa e quindi un aggiornamento del grande lavoro di Lauri Tudeer, pubblicato nel 1913 in tedesco, che conserva ancora una sua validità. Dopo oltre 100 anni dalla pubblicazione e quindi con nuovi esemplari nel frattempo apparsi sul mercato, Fischer-Bossert ha potuto registrare solo un modesto incremento di nuovi conii noti. Tudeer aveva registrato 697 esemplari autentici, con 37 conii del diritto e 73 conii del rovescio in varie combinazioni. Fischer-Bossert ha potuto prendere in considerazione ben 1479 esemplari, ma con 38 conii del diritto e 77 conii del rovescio. Praticamente esiste ora una adeguata copertura dei conii noti, per cui sarà assai difficile scoprire in futuro un nuovo conio. Trascrivo sotto l'indice generale del volume, che è scritto in ottimo inglese: Abbreviations List of Figures Preface Author's Preface Maps Introduction Historical Backgroud Die Links Epigraphy Imitations and Remodelling Hoards Views of Older Scholarship Conclusion Catalogue Lauri O. Th. Tuner: A Biographical Sketch Translation of Tudeer's Preface Translation of Tudeer's Commentary Annotated Bibliography Collection Index Indices Plates In pratica il volume consta di due parti. La prima parte, di Fischer-Bossern, analizza la monetazione alla luce delle attuali informazioni scientifiche e fornisce il catalogo aggiornato delle monete note. La seconda parte è la traduzione in inglese del testo di Tudeer, anticipato da interessanti cenni biografici di questo esimio studioso finlandese (1884-1955), anche se ha successivamente pubblicato pochi studi numismatici. Si tratta di una iniziativa molto encomiabile, rendendo più fruibile l'analisi di Tudeer, che però fu scritta in tedesco e quindi in una lingua ostica alla maggior parte di noi. Un'opera che sicuramente interessa gli amanti della monetazione siceliota e merita un posto nella propria biblioteca.
    1 punto
  15. non sono un conoscitore della monetazione francese di Luigi XIV , ma personalmente dalla vista penso che potrebbe trattarsi più di un gettone che di una moneta
    1 punto
  16. Collocata da C. Seltman sul frontespizio del suo libro dedicato ai capolavori ( Masterpieces of greek coinage , Oxford 1949 ) , l'incisiva testa di aquila con foglia di pioppo , unitamente al fulmine al rovescio , ricorda la centralità del culto di Zeus in Olimpia . Unisco , di questo raro statere sempre interessante da rivedere , un esemplare passato in Stack's , asta coin galleries sept. 2008 al n. 593 : qui il compilatore vede sotto la testa di aquila una foglia di edera .
    1 punto
  17. @rickkk ognuno è libero di cercare o meno le perizie, io non vado a caccia di clienti, grazie a Dio, non vivo di questo, lo faccio per pura passione sia di studio che di applicazione tecnica e per la parte gemmologica e per quella Numismatica. Né la mia metodologia voglio imporla ad alcuno, ma io proseguo sulla mia strada, a chi interessa mi seguirà. Se poi la cosa dovesse piacere al mercato ho dato un contributo positivo alla Numismatica, altrimenti ho accresciuto il mio bagaglio culturale con mia grande soddisfazione, che comunque sto avendo visto che sono riuscito a coinvolgere non poche persone. Ma ne riparleremo a settembre, questa era solo la prima tappa. Per la prima parte della tua risposta, in tutti i campi c'è un occhio di riguardo per i clienti di un certo livello, ma ogni cosa ha un limite. Io su queste cose non ho mai creato molte simpatie nella mia vita lavorativa, ma questo non mi ha creato particolari problemi, anzi al contrario. Ci risentiamo a settembre per la seconda puntata. Un saluto
    1 punto
  18. Ciao Daniele : vedo che - più della identificazione di queste medglie tedesche - ti interessa la loro quotazione commerciele. Al rigurado, occorre fare una considerazione : molte medaglie militari germaniche coniate durante il secondo conflitto mondiale sono tutt'altro che rare in quanto la loro tiratura è stata cospicua. Ciononostante, sono state e sono molto richieste sul mercato anche per motivi che vanno oltre il loro valore storico e la bellezza intrinseca della realizzazione di molte di esse. Una Croce di Ferro di Seconda Classe, ad esempio, è carissima sul mercato rispetto alll'elevatissimo numero di esemplari che ne sono stati coniati. Ciò ha dato origine - da diversi anni - ad un fiorente mercati di falsi, alcuni assai bene realizzati. Esiste anche una pubblicazione in lingua inglese su questo fenomeno, con numerose foto che insegnano appunto a riconoscere queste copie. Da una foto, almeno a me non è possibile farmi una idea chiara se gli esemplari siano opriginali oppure delle contraffazioni ; ad esempio, il nastro della seconda, la Medaglia al Merito di Guerra, sembra piuttosto recente, al contrario di quello della prima.
    1 punto
  19. Accanto alle disquisizioni botaniche volevo rilevare come la descrizione delle caratteristiche fisiche di questo statere dovrebbe essere presa come esempio per le didascalie delle monete. Il peso (a rigore la massa) è espresso in grammi nella corretta notazione scientifica che vuole prima il valore numerico (valore con la virgola decimale come si usa in Italia, in Francia, in Germania, ecc., non con il punto decimale che lasciamo agli Inglesi e agli Americani) e poi il simbolo dell’unità di misura, la lettera g che indica il grammo. La g non è seguita dal punto perché si tratta di un simbolo e non di un’abbreviazione. Naturalmente il punto può trovarsi dopo la g di grammo alla fine di una frase, dove il punto (detto anche punto fermo) è utilizzato per chiudere un periodo. Discorso analogo per mm, dove la seconda emme è il simbolo del metro, l’unità base della lunghezza nel sistema SI, mentre la prima emme è il prefisso adottato dal Sistema Internazionale di unità di misura per dividere per mille (o moltiplicare per 10-3 nella notazione scientifica) il simbolo che segue. Quindi mm indica il millesimo del metro, cioè il millimetro. Se la Numismatica è una scienza, non vedo perché non si debbano applicare le notazioni scientifiche (unitamente a quelle ortografiche e grammaticali della nostra lingua) quando si descrive una moneta.
    1 punto
  20. Ciao Pier. Se Biagio volesse riportare la vicenda qui, a beneficio di tutti coloro che non la conoscono...... M.
    1 punto
  21. Mi sa che il catalogo deve essere rivisto. Per esempio nella pagina della DDR, Stato di cui faccio raccolta; 1 pfennig 1965, classificato Raro con 38 milioni di pezzi e 1 pfennig 1972, classificato NC con 4 milioni di esemplari coniati. Casomai, secondo me, sarebbe più corretto il contrario, visto che il pfennig 1972 non l'ho mai trovato. saluti
    1 punto
  22. Ottimo b8b8, attendiamo sviluppi!
    1 punto
  23. Anche secondo me la moneta è prevedibile, banale .... Con la fantasia del vero artista, su di un modulo così grande si poteva fare diversamente e tanto di più...!
    1 punto
  24. Credo sia disponibile da settembre , almeno cosi mi dicono, ma e' ordinabile gia' da adesso
    1 punto
  25. Tavole ( purtroppo già le foto di partenza non sono eccelse , mi dirai con monete cosi piccole )
    1 punto
  26. Questo è stato venduto qualche anno fa.
    1 punto
  27. MEDAGLIE PAPALI - ASTE GIUGNO 2017 Nelle aste di questo mese domina l'incanto di BOLAFFI con una grande collezione di medaglie papali in oro ( per le moderne da Giovanni XXIII credo che sia una collezione completa, comprensiva anche di straordinarie ufficiakli e dei viaggi pontifici). Quindi sono stati posti in vendita oltre 180 lotti (circa Kg. 20 di prezioso metallo). Le basi di asta erano di norma molto inferiori al valore del metallo, sono state superate e la vendita è risultata totalitaria. Facendo una analisi si può rilevare: Per Pio XI erano proposti 8 esemplari; mi sembra che abbiano raggiunto le valutazioni consuete. Il pezzo forte, eccezionale, era la medaglia in oro per il Concordato Santa Sede/Italia , coniata dalla Ditta Johnson - opus Pogliaghi - Faré - mm. 100, aggiudicata per € 26.000 + diritti. (Preciso che i diritti in asta Bolaffi sono il 25% e vanno aggiunti a tutti i prezzi di aggiudicazione appresso indicati). Buona è stata la richiesta anche per le medaglie in oro di Pio XII (15 lotti) con alcuni esemplari decisamente contesi, dei quali indico la quotazione di aggiudicazione (esclusi diritti di asta) : - Annuale anno IV - € 9.000; Annuale anno V - € 12.000; Annuale anno VI - € 30.000; Str. Vergine Regina Cielo e Terra € 10.000. Per le 5 medaglie di Giovanni XXIII, che sono considerate serie delle annuali, sono state raggiunte cumulativamente aggiudicazioni per € 10.000+diritti.. Diverso è stato il trend per tutta la medaglistica di Paolo VI., Giovanni Paolo II e Benedetto XVI (eccezion fatta per le rare straordinarie di Paolo VI come Atenagora e Istanbul che hanno quotato con un piccolo plusvalore); per queste medaglie è stato raggiunto il valore del metallo solo aggiungendo alla aggiudicazione i diritti di asta. L'aumento dell'oro intervenuto in questi anni ha assorbito in toto il valore artistico della medaglia. Nel post specifico sull'asta Bolaffi si è molto parlato di questa problematica, osservando che per monetazione e medaglistica aurea moderna appare conveniente una vendita con il canale "oro - borsa" rispetto all'asta numismatica, per la notevole differenza di commissioni. Ed è stata l'occasione per considerare come i costi di intermediazione nelle aste sono ormai eccessivi e rischiano di compromettere collezionismo e mercato numismatico. La Ditta Bolaffi ha fatto comunicati entusiasti, avendo con questa asta superato ogni record delle sue vendite; ma non è tutto oro........ Sempre in asta Bolaff, al di fuori delle emissioni auree (essendo difficile una analisi per i lotti cumulativi di in argento e bronzo descritti molto sommariamente) ho notato che sono state vendute le annuali anno I di Leone XIII, Benedetto XGV, Pio X per€ 100/125 cadauna, ovviamente con aggiunta di diritti. E' invece rimasta invenduta la rarissima medaglia in bronzo dorato per la visita di Pio XII al Quirinale (si parla di 5 esemplari), nonostante la base di € 5.000, decisamente inferiore rispetto al prezzo di aggiudicazione in una recente asta, della quale abbiamo parlato nei mesi decorsi. Le altre aste italiane erano molto più limitate. ARTEMIDE ha proposto 15 lotti di medaglie papali, non comuni (in particolare alcuni esemplari in argento di Pio VII.) I prezzi base erano decisamente elevati (ai massimi di qualche anno fa). L'invenduto è stato ampio. AES RUDE ha proposto circa 30 lotti molto più modesti. Anche per questa asta le aggiudicazioni sono state limitate (circa il 30%); le coniazioni auree moderne , pur con i limiti rilevati per l'asta Bolaffi , hanno avuto interesse maggiore rispetto all'argento e al bronzo. In asta AUSONIA c'erano pochissime medaglie. Meritano citazione le aggiudicazioni: Pio VII - Apostoli- AG - BB - € 160+diritti; Pio XI - Concordato - AE - emissione opus Casanova - FDC - € 200+diritti. Abbastanza limitate le proposte in aste estere. - Nell'asta WAG on line erano proposti circa 40 lotti; alta è stata la percentuale delle aggiudicazioni con prezzi medio-buoni. Cito i seguenti esemplari: SISTO IV - restituzione Paladino AG - € 400+diritti; Pio IX annuale anno XII argento FDC € 460+diritti; Pio IX - Lavanda anno III Gaeta - € 320+diritti. - Limitatissima era lo proposta in aste Kuenker e Rauch, con buone vendite. - Per la prima (Kuenker) cito: Clemente XII - Cappella Corsini - Argento - BB - mm. 72 - € 1,700+diritti; Gregorio XVI - Per la navigabilità del Tevere - Argento - € 1.600+diritti; Pio IX - Annuale anno VII - AG - SPL - € 290+diritti; Pio IX - Immacolata Concezione AG - SPL/FDC € 200+diritti); - e per la seconda (RAUCH) Pio VI - annuale argento anno XVII - BB - € 240+diritti; Pio IX - Decorazione sede apostolica - Bronzo dorato - € 160 + diritti. - In asta DNK è stata venduta una medaglia di modulo medio-picciolo in bronzo (Pio IX - Sinodo Thules) per € 200+diritti. - BALDWIN ha proposto qualche medaglia papale di restituzione; la vendita è stata parziale, a prezzi bassi.
    1 punto
  28. Sembrerebbe una variante di questa.
    1 punto
  29. E allora ecco a te ! Anche bilingue. Un interesse del 3% dal 1984. Saluti da Polemarco
    1 punto
  30. Infatti sono lotti molto strani. Probabilmente per nascondere i falsi tra le monete, autentiche come il tremisse. Boh
    1 punto
  31. l articolo inizia a pag. 241 e finisce alla n 260 . Ti servono mica tutte ? Se vuoi ti posso mandare le immagini
    1 punto
  32. Direi proprio un quarto di grosso per Casale. https://felsinea.bidinside.com/it/lot/10896/casale-giovanni-giacomo-paleologo-1418-1445-/
    1 punto
  33. Io ritorno un istante sul periodo sforzesco, concentrandomi però su una figura femminile: Bianca Maria Visconti. Figlia di Filippo Maria Visconti, sposò Francesco Sforza quando quest'ultimo era ancora un capitano di ventura. Bianca Maria, una volta diventata Ducisa iniziò a costruire una figura, un ruolo che non aveva precedenti nel governo del Ducato: la donna di potere. Sia i cortigiani che i nobili fedeli allo Sforza troveranno in Bianca Maria la perfetta interlocutrice per richieste di privilegi, per ricevere protezione e favori dal Duca stesso. Tutti questi rapporti sociali sono ben testimoniati dalla massa ingente di corrispondenza privata della Duchessa, che si fa vera e propria patrona di svariati cortigiani e nobili. La Visconti sarà inoltre lodata dai suoi contemporanei per la sua attitudine al governo nei periodi di assenza del marito, per il suo carattere deciso e forte.
    1 punto
  34. Comprare un denarino oltreoceano...se non è passione questa! Io vedo un "vuoto" anche nel cerchio perlinato interno proprio all'altezza del vuoto della F (o meglio, nel tratto che tu chiami "unione approssimativa"). Mi viene quindi da pensare che questi due difetti siano effetto della medesima causa...
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  35. Per coloro che le perizie le hanno prese sempre con le pinze, anche perché chi le fa è sempre e comunque di solito un venditore, o perito che viene pagato per periziare, cambia poco.
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  36. Riprendo .... Sempre il Papadopoli, scrive che la stessa monetina viene anche emessa sotto i dogati successivi di Francesco Foscari, Pasquale Malipiero, Cristoforo Moro e qualche altro ..... in ogni caso anche a nome di questi dogi, se ne conosce uno o due esemplari. A lato di ciascuna, prudentemente, il Papadopoli scrive: Piccolo o bagattino per il Friuli (?) Sorgono spontanee le domande: 1) monete circolate o prove? 2) se sono monete circolate, perché ce ne sono così poche note? 3) se sono delle prove, perché le hanno reiterate sotto tanti dogi? Personalmente non so dare una risposta. Forse l'ipotesi del Papadopoli è fuorviante. Riguardo alla mancanza di una moneta specifica per il Friuli, ho una idea tutta mia. Il Friuli era una zona depressa; altamente conflittuale (c'erano continue faide tra nobili "imperiali" e "marcheschi" ed il popolo era in balia di queste fazioni; era una zona ad alto rischio invasione da parte dei turchi e degli Asburgo. Nonostante questi problemi, Venezia la considerò sempre, fin dalll'origine, una entità autonoma, una "regione a statuto speciale" ante litteram; tant'è che confermò, pur limitandolo, l'ancestrale parlamento di cui il Friuli si era dotato fina dal XII secolo. Pensate che lo abolì Napoleone! Ebbene, con queste premesse, credo che Venezia non ravvisò alcuna necessità di "accontentare" il Friuli con una moneta "piaciona", magari con l'immagine di qualche Santo patrono, come fece per altre comunità. In Friuli correva la medesima moneta che correva nel Dominio. saluti luciano
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  37. Ciao! Già, bella domanda ..... @gigetto13 ha ragione; sotto il dogato di Tomaso Mocenigo, sembrerebbe che una monetina sia stata emessa ..... Il condizionale è d'obbligo, poiché è il Papadopoli che avanza l'ipotesi che una monetina di mistura, per la precisione un piccolo, creato con la stessa lega di quelli emessi per Verona e Vicenza, ma di peso leggermente superiore e conosciuto in soli due esemplari, sia stato emesso per qualche provincia o per una comunità. Considerato che la Patria del Friuli venne annessa alla Serenissima proprio sotto il dogato del Mocenigo e che tra i provvedimenti relativi alla zecca in questo periodo, ci fu l'inserimento di Savi preposti ad investigare sopra i fatti del Friuli, Papadopoli avanza l'ipotesi che questo piccolo fosse stato creato proprio per circolare in quell'area. Certezze però non ce ne sono; ci sono i due esemplari noti al tempo della stampa del libro del Papadolpoli (uno lo assegna al Museo Bottacin) ed anche l'immagine (Tav. XIV al nr. 12). Non credo ne siano stati trovati altri. Tornando alla domanda originaria .... questa sera.
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  38. Mi sembra di riconoscerlo quel capricorno Allora aggiungiamo, sempre dalla serie delle legionarie, un leone rampante.....
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  39. @falanto Ciao Falanto : dalla foto non si vede bene, il distintivo dovrebbe essere questo. Compare nei listini di vendita a 25/30 euro. Saluti.
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  40. Il marchio di fabbrica del tuo peso è elencato in Mazza "I pesi monetari di monete milanesi", alla tavola XV al n.44 FRANCESCO PALAZZINI FECE (sul tuo peso si vede solo la E (ne possiedo anch'io uno della mezza doppia Roma) il tuo pesava la doppia di Spagna
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  41. Buona notte, come preannunciato ho acquistato una costosa spedizione dagli USA e con un piccolo supplemento di 10$ dentro la busta mi ci hanno messo dentro la monetina in questione. Speravo in qualcosa di più chiaro invece il dubbio rimane, con luce radente sembra però che la F sia stata comunque incisa in modo inusuale con l'asta orizzontale superiore e quella inferiore (comprensiva del pede) unite in maniera approssimativa. Apparentemente nessuna traccia di supercusum solo un vuoto che corre per tutto il diametro al rovescio ma non da colpo di martello (ultima foto), Secondo voi? PS. Domani cerco di fare foto migliori con luce radente da più angolazioni , grazie buona notte.
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  42. Ecco i tre esemplari, quello "carino" a destra (BB) preso all'asta dall'amico Alberto Varesi Peso gr. 1) 24,85 2) 22,15 3) 26,50 (Varesi)
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  43. Sicuramente...ma una volta fatto il nostro dovere civile facciamo anche il nostro dovere numismatico,ci si presenta un 'occasione rara,non una moneta fine a se stessa ,scevra di tutto cio che e' il suo contesto,qui c'e' di piu',apparentemente un denaro repubblicano ? Con delle di scorie di bronzo,cosa significa?moneta da ustrinum?non credo,difficilmente nei roghi funebri si raggiunge la temperatura di fusione del bronzo,allora cosa? Prima di perdere l'ennesima occasione,prima che scenda il buio,pregherei @tiz di postare altre foto e notizie sul rinvenimento cosi da poter almeno tentare di capire.
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  44. Bella discussione, Milano grandissimo luogo dai mille volti.. Una città stato, una città simbolo, una città nella città.. Una città, dove giocare a nascondino con la storia, questa è la mia definizione di un semprevivo ambiente stratificato dall'arte... Emozionarsi ogni volta percorrendola ed ascoltandola, impersonificata nel più alto concetto dell'espressione... Troppi tempi passaron da qui, troppi luoghi veniron per me, troppi tondelli ancor vedo e assaporo nel rimembrar... Ma uno stasera voglio donar, tra il simbolismo evidente ed un velato messaggio concettuale, un tondello che nel suo piccolo esprime una entusiasmante carica vitale, tipica anche delle discussione che hanno voglia di unir... Eros Monumento Sepolcrale di Bernabò Visconti di Bonino da Campione Castello Sforzesco Milano Milano Bernabò Visconti (1354 - 1385 ) Sesino
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  45. Collezionismo è catalogare una moneta appena acquistata, riporla nel monetiere e, subito, fantasticare sulla prossima moneta che ti piacerebbe possedere...
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  46. Ce la facciamo a non buttare in politica anche questa discussione?
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  47. Ciao. Non so se conosci il recente parere (2.3.2017) che il Ministero ha reso sul punto alla Regione Friuli Venezia Giulia, che chiedeva un chiarimento in merito all'obbligo di tenuta del Registro, dopo l'abrogazione dell'art. 126 del TULPS. http://www.asaps.it/downloads/files/parere_min_interno.pdf Il Ministero, pur rilevando che "l'interpretazione del complesso normativo...presenta "obbiettivi margini di opinabilità", ritiene che "pare doversi propendere per la tesi per cui l'abrogazione dell'art. 126 del TULPS (...) abbia sottratto gli esercenti contemplati da tale articolo dall'obbligo di tenuta del Registro indicato". Per quanto invece attiene all'autorizzazione di P.S. per la compravendita di preziosi, mi pare corretta la considerazione di Pino/monetaio che la ritiene necessaria per chi intenda commerciare in monete anche in platino, oro ed in argento, aventi più di 50 anni. E' poi vero che molti operatori professionali che trattano abitualmente queste monete, ne sono sprovvisti.....ma questa è una delle tante "anomalie" che ha fatto grande questo nostro strano Paese. Saluti. Michele
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