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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/17/17 in tutte le aree
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A seguire con gli Imperatori Romani, il SOLIDO di ARCADIO, sempre con M - D ....e la moneta spicciola il TREMISSE4 punti
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Beh, ma questo vale anche per una moneta sigillata da un "Guru" numismatico, quando la sua valutazione non ci convince. L'ultima parola l'avrà sempre l'acquirente, sia che la moneta sia periziata "oggettivamente" (cioè in base alle tabelle di Claudio) che quando sia periziata da un Perito ritenuto generalmente affidabile e competente. M.4 punti
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Ma voi comprereste una moneta periziata 'oggettivamente ' in alta conservazione ma che non vi convince? Voglio dire il fatto che la perizia sia così calcolata farebbe venire meno un eventuale dubbio sull'acquisto? Io credo di no. Proprio ieri un caro amico voleva vendere un 100 lire aratrice periziata qfdc da un professionista eccellente eppure a me non piaceva e a malincuore ho rimandato l'acquisto. Anche se fosse stata periziata qfdc da questo sistema avrei fatto la stessa cosa.4 punti
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Ciao Cliff, la moneta è da attribuire senza dubbi a Agrippina minore, zecca tracica, di cui ti allego un paio di esemplari probabilmente di stessa impronta, almeno per il diritto. Carattere distintivo evidente, oltre allo stile, il rovescio totalmente anepigrafo. Chiaramente anche la legenda è ben differente dall'Agrippina Maggiore. Sull'autenticità di taluni esemplari se ne è discusso nei vari ambienti numismatici, un po' come con il Britannico... la mia opinione è che certamente esistono dei falsi, ma la coniazione in sé è legittima Cordialmente, Enrico4 punti
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Ciao amici! Lo so, alla mia "veneranda" età non dovrei fare certe cose. Ma quando vedo una moneta e me ne innamoro non riesco a resistere. Vi presento il mio ultimo acquisto... Antonino Pio, Sesterzio 145-161, Roma, RIC 770 23.45g x 33mm, bronzo D/ ANTONINVS AVG PIVS P P TR P COS IIII; testa laureata. R/ FELICITAS AVG; S – C; la Felicitas con capricorno e caduceo. qSPL, NC Attendo commenti, giudizi, apprezzamenti o stroncamenti... insomma, voi cosa ne pensate sia tecnicamente che esteticamente parlando? Dai, datemi un po' di soddisfazione... :-) Ciao! TWF3 punti
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Mi sembra di riconoscerlo quel capricorno Allora aggiungiamo, sempre dalla serie delle legionarie, un leone rampante.....3 punti
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Ho appena avuto il seguente volume, dell'amico Wolfgang Fischer-Bossert. http://numismatics.org/store/category/numismatic-studies/ Si tratta di un bel volume in formato A4, di 371 pagine e 27 tavole fotografiche, più varie immagini nel testo e cartine per la sequenza dei conii e per il contenuto dei vari ripostigli noti. Si tratta del famoso e atteso Corpus sui tetradrammi firmanti di Siracusa e quindi un aggiornamento del grande lavoro di Lauri Tudeer, pubblicato nel 1913 in tedesco, che conserva ancora una sua validità. Dopo oltre 100 anni dalla pubblicazione e quindi con nuovi esemplari nel frattempo apparsi sul mercato, Fischer-Bossert ha potuto registrare solo un modesto incremento di nuovi conii noti. Tudeer aveva registrato 697 esemplari autentici, con 37 conii del diritto e 73 conii del rovescio in varie combinazioni. Fischer-Bossert ha potuto prendere in considerazione ben 1479 esemplari, ma con 38 conii del diritto e 77 conii del rovescio. Praticamente esiste ora una adeguata copertura dei conii noti, per cui sarà assai difficile scoprire in futuro un nuovo conio. Trascrivo sotto l'indice generale del volume, che è scritto in ottimo inglese: Abbreviations List of Figures Preface Author's Preface Maps Introduction Historical Backgroud Die Links Epigraphy Imitations and Remodelling Hoards Views of Older Scholarship Conclusion Catalogue Lauri O. Th. Tuner: A Biographical Sketch Translation of Tudeer's Preface Translation of Tudeer's Commentary Annotated Bibliography Collection Index Indices Plates In pratica il volume consta di due parti. La prima parte, di Fischer-Bossern, analizza la monetazione alla luce delle attuali informazioni scientifiche e fornisce il catalogo aggiornato delle monete note. La seconda parte è la traduzione in inglese del testo di Tudeer, anticipato da interessanti cenni biografici di questo esimio studioso finlandese (1884-1955), anche se ha successivamente pubblicato pochi studi numismatici. Si tratta di una iniziativa molto encomiabile, rendendo più fruibile l'analisi di Tudeer, che però fu scritta in tedesco e quindi in una lingua ostica alla maggior parte di noi. Un'opera che sicuramente interessa gli amanti della monetazione siceliota e merita un posto nella propria biblioteca.2 punti
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Iohanes Iachobus R/ MARCHIO MONTISFERATI - tronco d'albero con due rami d'edera in doppia cornice- cni.2 Scusa ma non ho molta connessione è in modo saltuario....2 punti
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Potrebbe essere un quarto di grosso di Giovanni Giacomo Paleologo Per Casale?2 punti
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Beh direi che un personaggio come Francesco - che riesce a fare "carriera" e da semplice capitano di ventura diventare Duca di Milano - di propaganda e di messaggi sottili doveva proprio intendersene, per usare un eufemismo... Discussione spettacolare, complimenti a tutti i partecipanti! Antonio2 punti
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Quando l'arte va a braccetto con la monetazione, potremmo chiamarlo così questo post... Prima o poi a Francesco Sforza ci dovevamo arrivare ma ci arriviamo con una visuale diversa che è non quella solita numismatica, cerchiamo di capirci meglio può l'arte assecondare la monetazione ma soprattutto la realtà e queste a lora volta assecondare la monetazione ? Guardando il ducato d'oro, fantastica moneta milanese, viene da dire di si. Guardiamo il busto del diritto e guardiamo poi un dipinto dell'epoca, Francesco viene ripreso in moneta come era, coi suoi difetti, la calvizia, il doppio mento, la senilità incombente, il naso pronunciato, è lui ... E perché vuole essere così reale ? perché secondo me nasce il gusto e l'importanza dell'immagine ma non ancora l'idealizzazione che invece arriverà dopo coi suoi successori, con loro l'immagine sarà tutto, la moneta diventerà poi propaganda, biglietto da visita, il busto doveva essere anche bello , qui invece non ancora... Vediamoli vicini, dipinto e moneta e poi se volete commentate, questa è la mia idea, certo è bello e importante vedere la moneta con un'altra prospettiva, con vicino il monumento, il quadro, la scultura....la moneta calata nel suo tempo... Siamo ai massimi della divulgazione a tutto campo....per Lamoneta in questo caso.... NAC 682 punti
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Io la vedo più come la classica ara con il globo tipica dell'età costantiniana...2 punti
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Ma Milano coniò anche in epoca romana...e con Gallieno per esempio moltissimo, per le truppe, le spedizioni militari, siamo nel 253 - 268 , abbiamo antoniniani come questo con uno splendido capricorno che saltella, da Munzen 45 Qui i classicisti e anche per i solidi in oro potrebbero andare a nozze....2 punti
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Il marchio di fabbrica del tuo peso è elencato in Mazza "I pesi monetari di monete milanesi", alla tavola XV al n.44 FRANCESCO PALAZZINI FECE (sul tuo peso si vede solo la E (ne possiedo anch'io uno della mezza doppia Roma) il tuo pesava la doppia di Spagna2 punti
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Buona notte, come preannunciato ho acquistato una costosa spedizione dagli USA e con un piccolo supplemento di 10$ dentro la busta mi ci hanno messo dentro la monetina in questione. Speravo in qualcosa di più chiaro invece il dubbio rimane, con luce radente sembra però che la F sia stata comunque incisa in modo inusuale con l'asta orizzontale superiore e quella inferiore (comprensiva del pede) unite in maniera approssimativa. Apparentemente nessuna traccia di supercusum solo un vuoto che corre per tutto il diametro al rovescio ma non da colpo di martello (ultima foto), Secondo voi? PS. Domani cerco di fare foto migliori con luce radente da più angolazioni , grazie buona notte.2 punti
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Che bella iniziativa:) credo la sede sia la Chesa ( casa) Cumunela ( comunale) di Samedan che è' un delizioso paesino dell'Engadina con case antiche molto belle. A Samedan c'è' anche da visitare la Chesa Planta una grande casa dei Von Planta una delle famiglie nobili più importanti della regione con annesso un museo molto interessante. I Trivulzio hanno coniato moneta sicuramente a Roveredo ( sempre in Mesolcina) paese prima del Castello di Mesocco , mentre la questione è' sempre aperta se anche Mesocco fu o meno sede di zecca. Analizzai la questione anni fa in occasione della preparazione della scheda per le zecche dei Trivulzio pubblicata nella Guida alle zecche d'Italia di Lucia Travaini.2 punti
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Medaglistica, storia, costume e anche letteratura.... Siamo nel Carnevale a Milano del 1872, una Società dei Filobaccanti fa coniare in proprio delle medaglie e le getta al popolo quel giorno. Intento critico, irriverente, burlone, ma Carlo Porta con le sue poesie esprimeva bene l'ideale di una nuova visione della vita di questi giovin signori che volevano lanciare un messaggio libertario al popolo, in una Milano che voleva ripartire. Al dritto il busto di Carlo Porta al rovescio : " Ven nessun sta pur sicura La Gertruda l'è andrèe al vin Don Giovanni l'è andaa a la cura El Tognoeu l'è al cardeghin quindi via libera per il personaggio riportato nei versi di Carlo Porta, il tutto sempre con toni pacati, leggeri, con un sorriso ...2 punti
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DE GREGE EPICURI Sono stato fulminato da questa dracma alessandrina, attualmente in vendita da CNG. E' di Antonino Pio, anno 8°, come la maggior parte di questa serie "zodiacale"; riferisco quanto ho letto, perchè purtroppo non ne possiedo nessuna...Pesa 20,64 g. e misura ben 34 mm. Al D il consueto ritratto di Antonino, con legenda alessandrina. Al rovescio, un centauro verso destra, che regge l'arco; sopra di lui la testa di Zeus, mentre manca la stella, presente di solito in questa serie zodiacale. Qui ovviamente si tratta del Sagittario. Pare sia uno dei migliori esemplari conosciuti, ed è di grande rarità. Ha però un grave difetto, il prezzo: 4950 $!1 punto
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Amici del Forum, ho promesso qualche tempo fa di parlarvi del mio lavoro di Tesi di Laurea; l'argomento è più pertinente alle materie storiche, quindi ho deciso di inserirlo in Agorà. Nel mese di febbraio di quest'anno, mi sono finalmente laureato! Anche se si tratta di una triennale, sono ugualmente felice, in quanto conseguita dopo anni di periodi non sempre facili, di lavoro per pagarmi parte delle tasse (quasi sempre durante le sessioni di esame, quindi non potendo a volte sostenerne!) e di materie non particolarmente semplici. Sono sempre stato "contro" il sistema scolastico; provenivo da un istituto tecnico, diplomatomi perito in elettronica e telecomunicazioni. Circa vent'anni fa, quando ancora frequentavo le scuole medie, il mio allora tecnico di fiducia per le riparazioni del computer mi disse indicando un modem di quei tempi: Vedi, questo è il futuro! Se vuoi studiare qualcosa di tecnico, le telecomunicazioni sono la giusta strada! Ero perfettamente conscio del fatto che, nella scuola che avrei scelto qualche anno dopo, non avrei di certo giocato con il PC tutto il giorno, ma finii con l'odiare le materie tecniche: teoria all'inverosimile, con rarissimi riscontri pratici. Schemi di circuiti elettrici con formule matematiche a tratti incomprensibili. La maggior parte dei miei compagni di classe (me compreso!) studiava ma senza capire cosa concretamente riguardassero tali nozioni. Ogni inizio dell'anno scolastico, mi promettevo di stare attento e di migliorare la mia media dei voti, ma alla prima difficoltà se ne sommava un'altra e via dicendo e lasciavo perdere tutto... non ero fatto per quegli studi, ma comunque (eccetto un anno! ) venivo promosso. Gli unici voti elevati li ottenevo nelle materie umanistiche, come Lettere e Storia (erano anche riusciti a farmi odiare il Diritto, anche se sentivo un interesse per questa materia!). Penso che la scuola abbia innanzitutto il dovere di coinvolgere gli studenti; visto che formerà le menti del domani. Finito quindi (con mia somma felicità!) il percorso di studi alle scuole superiori, potevo scegliere finalmente una strada diversa ed ero anche più maturo come età. Pensai alla facoltà di Psicologia, ma per pochi punti non ne superai il test d'ingresso (assurdo, non poter nemmeno scegliersi liberamente l'università!) e, parlando con un Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri in pensione, amico di famiglia, della mia passione per l'attività delle Forze dell'Ordine, egli mi disse di lasciar perdere Psicologia (anche se la volevo applicata alla criminologia) e di iscrivermi a Giurisprudenza. Esposi le mie perplessità, ma pensai che forse sarebbe stato diverso dalle scuole superiori. Così, iniziai i miei nuovi studi, soddisfando quella innata passione anche per i casi di cronaca (seriamente e scientificamente considerati) e le discipline connesse. Notavo anche un interesse maggiore (e una maggiore facilità di apprendimento) per le materie pubblicistiche (connesse al Diritto pubblico). Ho sostenuto, tra gli insegnamenti opzionali, due esami in ambito storico-giuridico e uno di Medicina legale. Fin da subito, pensai che la mia Tesi di Laurea dovesse riguardare un reato commesso; l'ho sempre vista come un'opportunità, piuttosto che una seccatura. Non sapevo però di cosa mi sarei occupato, finchè un giorno, mentre svolgevo il Servizio Civile Nazionale Volontario nella biblioteca del mio Comune, notai - precisamente nell'Archivio fotografico - un'immagine che mi colpì: cinque vittime di un eccidio di guerra. Quasi immediatamente cercai di documentarmi su tale fatto, scoprendo che era avvenuto nel 1944 in un paese del Veneto, non lontano da dove vivo. Autori del fatto furono alcuni membri di un gruppo partigiano, che, dopo molte azioni utili alla Liberazione, avevano sterminato quella famiglia in quanto aveva rifiutato loro la consegna di generi alimentari, necessari alla sopravvivenza nel periodo resistenziale. La Resistenza fu anche una guerra civile in Italia; tralasciando pretesti politici, la vita in quei momenti era difficile e potevano avvenire (giuste o non) vendette di ogni tipo. Tralasciando quindi opinioni politiche, mi documentai sul fatto, ma non semplicemente restando su Internet o con i libri già scritti sull'argomento (dei quali incontrai o contattai tutti gli Autori), recandomi invece sul posto, raccogliendo documenti all'Archivio di Stato, negli Archivi della Magistratura (Tribunale, Corte d'Appello e Cassazione) e nel Comune dove avvenne l'eccidio. Coinvolsi anche la mia ragazza, che spesso mi accompagnò nelle ricerche, durante le quali ho incontrato persone e testimoni di ogni tipo, per lo più gentilissimi e che ogni tanto sento ancora. Ho quindi messo in luce, in quanto la storiografia locale non la contemplava, tutta l'attività processuale conseguente a quel reato; sono emersi particolari e versioni del fatto inedite. Con mia grande sorpresa ed onore, sono anche arrivati i complimenti dagli storici locali, che da anni studiano ed hanno studiato la vicenda, con la proposta della pubblicazione del mio lavoro (prevista per l'anno prossimo) e la citazione del mio elaborato in un recente testo di Storia locale. Sono attualmente al lavoro anche per un piccolo articolo, sullo stesso argomento, che sarà pubblicato in una rivista di apicoltura (la famiglia uccisa allevava api e fu nominata nella vecchia edizione di essa degli anni '40). Il mio punteggio di Laurea non è stato molto elevato, ma la Tesi mi è stata valutata 6 punti su 6. Nella mia festa di Laurea, non potevano mancare riferimenti alla Numismatica, come alcune monetine in Euro ricevute come regalo e scherzo e alcune immagini di bandiere dei mini-Stati, che apprezzo numismaticamente Chi sul Forum mi conosce, sa che amo particolarmente l'attività divulgativa in Numismatica (anche con articoli dedicati); sono quindi davvero felice di intraprendere divulgazioni anche a livello storico. Pensandoci, chi ama la Numismatica, spesso ama anche la Storia! Con la mia ragazza in attesa della proclamazione (a porte chiuse!) Laureato e con la Tesi Durante i festeggiamenti! Si notano le bandiere dei mini-Stati numismatici: San Marino, Monaco (che però avevo sbagliato ad appendere! :D) e Andorra Il Vaticano è nella foto che ho sulla maglia, scattata in Piazza San Pietro! Qualcuno noterà anche il vino!1 punto
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DE GREGE EPICURI Questa volta il CCNM sceglie un tema decisamente collezionistico, e molto milanese. Don Carlo Trivulzio (1715-1789) è stato probabilmente il più importante collezionista nella Milano del Settecento. La varietà della sua collezione è grandissima, ma erano forse le monete a costituirne la parte più significativa, avendo egli acquistato centinaia di monete d'oro romane. Le migliaia di pezzi, antichi e moderni, che componevano questa collezione numismatica somo ormai purtroppo andati dispersi, e identificarli è una sfida. Ma alcuni documenti, sia manoscritti che a stampa, hanno consentito a H. Rambach di ricostruire almeno in parte il destino della collezione. Il diario di Don Carlo registra incontri, scambi e acquisti effettuati, restituendo il quadro animato di un numismatico di tutto rispetto, le cui monete riaffiorano regolarmente in diverse collezioni private in tutto il mondo. E per ora non accenno al resto della sua collezione, in particolare ai manoscritti e libri, confluiti nella c.d. "Biblioteca Trivulziana" che è conservata al Castello, nel Cortile della Rocchetta. Degli aspetti numismatici ci parlerà Hadrien Rambach il 26 settembre 2017 ore 20.45 al CCNM (Milano, via Terraggio 1) in una conferenza dal titolo: "Il milanese Don Carlo Trivulzio e la sua collezione".1 punto
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metto il punto interrogativo perché qualcosa può sempre sfuggire...ma tant'è , mi pare inedita...e all'asta in cui la vendono sta raggiungendo prezzi importanti (per 7 rispetto alla stima e ci sono ancora 12 giorni!) io non l'ho mai vista e a mio avviso può fare il paio in qualche modo con la FELIX RAVENNA COI 77 cosa ne dite? sopra il pentanummo in vendita sotto la coi 771 punto
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MEDAGLIE PAPALI - ASTE GIUGNO 2017 Nelle aste di questo mese domina l'incanto di BOLAFFI con una grande collezione di medaglie papali in oro ( per le moderne da Giovanni XXIII credo che sia una collezione completa, comprensiva anche di straordinarie ufficiakli e dei viaggi pontifici). Quindi sono stati posti in vendita oltre 180 lotti (circa Kg. 20 di prezioso metallo). Le basi di asta erano di norma molto inferiori al valore del metallo, sono state superate e la vendita è risultata totalitaria. Facendo una analisi si può rilevare: Per Pio XI erano proposti 8 esemplari; mi sembra che abbiano raggiunto le valutazioni consuete. Il pezzo forte, eccezionale, era la medaglia in oro per il Concordato Santa Sede/Italia , coniata dalla Ditta Johnson - opus Pogliaghi - Faré - mm. 100, aggiudicata per € 26.000 + diritti. (Preciso che i diritti in asta Bolaffi sono il 25% e vanno aggiunti a tutti i prezzi di aggiudicazione appresso indicati). Buona è stata la richiesta anche per le medaglie in oro di Pio XII (15 lotti) con alcuni esemplari decisamente contesi, dei quali indico la quotazione di aggiudicazione (esclusi diritti di asta) : - Annuale anno IV - € 9.000; Annuale anno V - € 12.000; Annuale anno VI - € 30.000; Str. Vergine Regina Cielo e Terra € 10.000. Per le 5 medaglie di Giovanni XXIII, che sono considerate serie delle annuali, sono state raggiunte cumulativamente aggiudicazioni per € 10.000+diritti.. Diverso è stato il trend per tutta la medaglistica di Paolo VI., Giovanni Paolo II e Benedetto XVI (eccezion fatta per le rare straordinarie di Paolo VI come Atenagora e Istanbul che hanno quotato con un piccolo plusvalore); per queste medaglie è stato raggiunto il valore del metallo solo aggiungendo alla aggiudicazione i diritti di asta. L'aumento dell'oro intervenuto in questi anni ha assorbito in toto il valore artistico della medaglia. Nel post specifico sull'asta Bolaffi si è molto parlato di questa problematica, osservando che per monetazione e medaglistica aurea moderna appare conveniente una vendita con il canale "oro - borsa" rispetto all'asta numismatica, per la notevole differenza di commissioni. Ed è stata l'occasione per considerare come i costi di intermediazione nelle aste sono ormai eccessivi e rischiano di compromettere collezionismo e mercato numismatico. La Ditta Bolaffi ha fatto comunicati entusiasti, avendo con questa asta superato ogni record delle sue vendite; ma non è tutto oro........ Sempre in asta Bolaff, al di fuori delle emissioni auree (essendo difficile una analisi per i lotti cumulativi di in argento e bronzo descritti molto sommariamente) ho notato che sono state vendute le annuali anno I di Leone XIII, Benedetto XGV, Pio X per€ 100/125 cadauna, ovviamente con aggiunta di diritti. E' invece rimasta invenduta la rarissima medaglia in bronzo dorato per la visita di Pio XII al Quirinale (si parla di 5 esemplari), nonostante la base di € 5.000, decisamente inferiore rispetto al prezzo di aggiudicazione in una recente asta, della quale abbiamo parlato nei mesi decorsi. Le altre aste italiane erano molto più limitate. ARTEMIDE ha proposto 15 lotti di medaglie papali, non comuni (in particolare alcuni esemplari in argento di Pio VII.) I prezzi base erano decisamente elevati (ai massimi di qualche anno fa). L'invenduto è stato ampio. AES RUDE ha proposto circa 30 lotti molto più modesti. Anche per questa asta le aggiudicazioni sono state limitate (circa il 30%); le coniazioni auree moderne , pur con i limiti rilevati per l'asta Bolaffi , hanno avuto interesse maggiore rispetto all'argento e al bronzo. In asta AUSONIA c'erano pochissime medaglie. Meritano citazione le aggiudicazioni: Pio VII - Apostoli- AG - BB - € 160+diritti; Pio XI - Concordato - AE - emissione opus Casanova - FDC - € 200+diritti. Abbastanza limitate le proposte in aste estere. - Nell'asta WAG on line erano proposti circa 40 lotti; alta è stata la percentuale delle aggiudicazioni con prezzi medio-buoni. Cito i seguenti esemplari: SISTO IV - restituzione Paladino AG - € 400+diritti; Pio IX annuale anno XII argento FDC € 460+diritti; Pio IX - Lavanda anno III Gaeta - € 320+diritti. - Limitatissima era lo proposta in aste Kuenker e Rauch, con buone vendite. - Per la prima (Kuenker) cito: Clemente XII - Cappella Corsini - Argento - BB - mm. 72 - € 1,700+diritti; Gregorio XVI - Per la navigabilità del Tevere - Argento - € 1.600+diritti; Pio IX - Annuale anno VII - AG - SPL - € 290+diritti; Pio IX - Immacolata Concezione AG - SPL/FDC € 200+diritti); - e per la seconda (RAUCH) Pio VI - annuale argento anno XVII - BB - € 240+diritti; Pio IX - Decorazione sede apostolica - Bronzo dorato - € 160 + diritti. - In asta DNK è stata venduta una medaglia di modulo medio-picciolo in bronzo (Pio IX - Sinodo Thules) per € 200+diritti. - BALDWIN ha proposto qualche medaglia papale di restituzione; la vendita è stata parziale, a prezzi bassi.1 punto
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https://felsinea.bidinside.com/it/lot/10896/casale-giovanni-giacomo-paleologo-1418-1445-/ @profausto chapeau !!!1 punto
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Io ritorno un istante sul periodo sforzesco, concentrandomi però su una figura femminile: Bianca Maria Visconti. Figlia di Filippo Maria Visconti, sposò Francesco Sforza quando quest'ultimo era ancora un capitano di ventura. Bianca Maria, una volta diventata Ducisa iniziò a costruire una figura, un ruolo che non aveva precedenti nel governo del Ducato: la donna di potere. Sia i cortigiani che i nobili fedeli allo Sforza troveranno in Bianca Maria la perfetta interlocutrice per richieste di privilegi, per ricevere protezione e favori dal Duca stesso. Tutti questi rapporti sociali sono ben testimoniati dalla massa ingente di corrispondenza privata della Duchessa, che si fa vera e propria patrona di svariati cortigiani e nobili. La Visconti sarà inoltre lodata dai suoi contemporanei per la sua attitudine al governo nei periodi di assenza del marito, per il suo carattere deciso e forte.1 punto
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Vuoi essere felice? Fai quello che ti piace!, senza sensi di colpa.1 punto
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Ma non abbiamo solo gli antoniniani in epoca romana, dal 379 al 404 l'Imperatore Romano soggiornava stabilmente a Milano e non saltuariamente e in questi casi le coniazioni diventarono continuative per la zecca. E quindi abbiamo anche grandi monete, i solidi d'oro, come questo di Onorio ( 395 - 402 ) da asta J. Vico 148, Milano che non viene troppo riconosciuta per il periodo classico conia monete di questo tipo.... Notare al rovescio le sigle M e D1 punto
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@Matteo91 ti faccio un po' di pubblicità... Mauryan Empire, Silver karshapana c. 4th-2nd century BCE Weight: 3.43 gm., Dim: 11 x 15 mm. Ref: GH 534. ILLUSTRAZIONE: GUERRIERI DELL'IMPERO MAURYA (325-185 A. C.), IL PIU' GRANDE E POTENTE IMPERO POLITICO E MILITARE DELL'ANTICA INDIA. Per saperne di più:1 punto
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Se poi , come altri tuoi ritrovamenti, proviene da " terreno alpino del Nord d'Italia" suscita ancora più interesse. Segnala il ritrovamento.1 punto
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Ecco i tre esemplari, quello "carino" a destra (BB) preso all'asta dall'amico Alberto Varesi Peso gr. 1) 24,85 2) 22,15 3) 26,50 (Varesi)1 punto
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salve ragazzi il tema è di grande interesse per il sottoscritto. Già un paio di anni fa avevo aperto un topic chiedendo lumi ed informazioni (se non sbaglio min.ver eri intervenuto anche tu) su una moneta che mi ha affascinato da sempre. E questo perché, le ricerche (abbastanza superficiali che avevo fatto al tempo) avevano rivelato come fosse una moneta che REALMENTE doveva la sua emissione a contingenze storiche precise e, per chi ama la storia come me, affascinanti. Si parla infatti della terza guerra d indipendenza "italiana", combattuta tra il giugno e l agosto del 1866. L utente Picchio (che però credo non scriva più da anni su questo forum) sosteneva che (quoto, da un suo intervento che all'epoca mi ero salvato) "va considerato anche che il 1866 e' l 'anno del corso forzoso per sostenere I preparativi delle spese di Guerra di indipendenza. Al fine di impedire l impoverimento delle scorte metalliche presso la BN si diede seguito all ostruzionismo del cambio dei biglietti in moneta sonante. La moneta coniata doveva servire a garanzia delle emissioni cartacee del Banco di Napoli (5 lire in argento garantivano per 15 lire cartacee, quindi 500,000 x 5 fanno 2.5 M x 3 garantivano per 7.5 milioni di lire. Solo una modesta parte dell emissione entro in cicolazione. Il resto assolto il compito fiduciario ando presumibilmente in fusione. Come gia fatto notare da altri utenti, sarebbe interessante capire se esistono documenti ufficiali coi quali si autorizzava ufficialmente la fusione, e per che quantita (anche se questo non aiuterebbe minimamente a capire quanti esemplari son sopravvissuti ad oggi). La mia idea e' che (ma soltanto con riferimento all italia) ce ne siano un 50-100. Molti di questi riposeranno sicuramente in collezioni private da decenni. Del resto se ne girano cosi pochi qualcosa vorra dire..All estero non ho idea ma nn credo che ne siano saltati fuori parecchi.... Di sicuro non e' mai apparsa una conservazione pari o superiore a SPL. Ma anche questo e' facilmente spiegabile. Tale conservazione implicherebbe una sottrazione della moneta dal BN prima della fusione. Cosa direi abbastanza illecita. Se esiste qualcuno con tale moneta, anche se son passati 150 anni, dubito che la tirera mai fuori pubblicamente... Diverso il discorso per I pochi scudi che passano di mano e che sono evidentemente parte di quel piccolo quantitativo che entro in circolazione." Personalmente ho visto in mano un esemplare SPLENDIDO, credo uno dei migliori censiti ad oggi. E devo ammettere che, avendo sognato questa moneta per anni, avendo pensato a quali tragici e pur tuttavia fondamentali eventi per la costruzione della nostra amata Italia questo tondello sia legato, beh ragazzi, mi tremavano le mani per l emozione.. Trattandosi di zecca Napoli, trattandosi del 1866, si parla di una moneta NATA con difetti e quindi una conservazione FDC come la intendiamo noi oggi è da scartare a priori. Certamente non è mai apparsa sul mercato in condizione superiore a SPL.1 punto
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La prima moneta mi piace molto soprattutto perchè non presenta tracce di bulino onnipresenti in moltissimi sesterzi. La seconda che dire @cliff, sfiora la perfezione!!!1 punto
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Un mesetto fa ho comprato questo sesterzio di Sabina con pettinatura alta in un'asta inglese, presenta un peso di 26,4 grammi per 33mm. Lo comprai proprio per la pettinatura alta che mi intrigava e in mano si è rivelato piuttosto gradevole. Il costo è stato sui 500 euro.1 punto
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Al Castello Sforzesco abbiamo veramente tanti spunti storici, simbolici, rappresentazioni delle imprese, lascio a voi di trovarne altre..., metto per il momento una immagine di un dipinto su un soffitto interno allo stesso con lo stemma di Galeazzo Maria Sforza con corona ducale e gli immancabili biscioni e le aquile. Interessante leggere il "quintvs" riferito al quinto Duca di Milano.1 punto
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Al D/ la legenda dovrebbe leggersi : MDLXXI - ANNO MAGNAE NAVALIS VICTORIÆ DEI [GRA CONTRA TVRCAS] / Cricifisso con sopra INRI al R/ + XPS FACTVS EST PRO NOB(IS) OBED(IENS) VSQ(VE) AD M(ORTEM) - ( Cristo per noi si è fatto obbediente sino alla morte) / Cristo con la parte inferiore del corpo dentro il Sepolcro e la superiore addossata alla Croce; intorno simboli della Passione e strumenti di morte. A ricordo, come già detto, della Vittoria sui Turchi. Di seguito la faccia del R/1 punto
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D'accordissimo su quanto scrivi ma non per quanto riguarda il terzo punto sulla diversità dei simboli....Io li vedo uguali...cambia solo l'inclinazione della stella e l'usura decisamente maggiore nella seconda moneta...sia sulla prima che sulla seconda stella le due braccia inferiori sono inclinate (W) e sia sulla prima che sulla seconda stella le due braccia tagliano per dritto la parte superiore (linea dritta)...poi resta solo la mia opinione. Se ho capito bene @rex neap ci vedi 8 braccia nella seconda?1 punto
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A costo di risultare antipatico a qualcuno, reputo sbagliata la procedura di periziare una moneta durante il convegno dove, lo sappiamo, spesso la luce è poca, il tempo a disposizione ancor meno, si lavora in totale assenza di supporto bibliografico e di strumenti come calibro, bilancia di precisione e microscopio (nel caso questi servissero) e sovente si è distratti da persone che ci distolgono dallo svolgere un lavoro serio e ponderato. si fa per guadagnare di più, in quanto pochi Accetterebbero di farsi rispedire la moneta, ma così facendo aumenta il rischio di prendere una cantonata.1 punto
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Come passare dalle monete, i simboli, alla storia e ai monumenti milanesi reali.... Protagonista questa volta il biscione visconteo che abbiamo visto in tante monete ora sulla Loggia degli Osii in Piazza Mercanti, ci siamo spostati superando il Mercato del Cordusio di circa 300 metri e la storia di Milano continua....1 punto
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Mi permetto di estrapolare questo tuo piccolo trafiletto per sottolineare quanto messo in risalto negli ultimi commenti: ciò di cui necessita il perito, per essere un Buon Perito, non è di uno strumento "che lo faccia sbagliare meno", ma è di profonda conoscenza della materia (meglio se specifica perché così più approfondita) e di molta esperienza, oltre che di etica morale a garanzia de suo lavoro. In mancanza delle prime due, qualsiasi strumento, sarà usato male, producendo un risultato scadente (leggi: perizia non conforme). Conosco molto bene il progetto di Claudio avendolo provato per qualche tempo, e posso asserire, oltre che per sue stesse affermazioni, che in primis il Perito deve SAPERE a priori come va "letta ed identificata" una moneta, poi il programma "lo aiuterà" a "limitare" eventuali criteri (più o meno) soggettivi.1 punto
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Esattaente claudio, quello è il problema di primaria importanza, la formazione del perito. non vi sono scuole, corsi o esami. Si viene riconosciuti e, di conseguenza, abilitati, con grandissima facilità ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. quando verrà migliorata la formazione del perito si potrà imporre uno standard, un protocollo, prima la vedo mooooolto dura1 punto
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DE GREGE EPICURI La storia della famiglia Trivulzio è molto complessa, e si snoda non solo in Italia, ma anche in Europa. A partire dal 1480, il condottiero Gian Giacomo Trivulzio acquistò dei possedimenti nei Grigioni, inizialmente in Val Mesolcina, e li estese successivamente fino a governare un territorio piuttosto esteso. Su tutto questo si terrà una giornata di studi in data 11 agosto nella Chesa Comunela di Samedan, Canton Grigioni, CH, intitolato: Un feudo "milanese" nei Grigioni: lo stato trivulziano di Mesocco, Rheinwald e Safiental (1480-1696). Questa iniziativa rientra nell'attività culturale della Fondazione Trivulzio, creata nel 2011, con sede a Milano in via Morone.1 punto
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La tua osservazione è condivisibile, ma resta il fatto che non si può fermare il mondo perché qualcuno non è in grado di fare qualcosa. Il mondo va avanti. Ormai persino molte pratiche e dichiarazioni si possono mandare solo più per via telematica, eppure anche in quel caso (anzi forse ancor di più) il problema coinvolge gli anziani che di informatica non capiscono un acca. Suona quasi ridicolo e anacronistico che nel 2017 gli ordini dell'UFN siano tra i pochissimi che viaggiano ancora con la diligenza... La corrispondenza postale è stata abbandonata da tutti, praticamente, per ciò che concerne le ordinazioni dei propri prodotti. Si chiama evoluzione, e, volenti o nolenti, come ogni rivoluzione e cambiamento epocale, c'è chi non riesce a stare al passo e, o si arrangia e si fa aiutare, o resta a piedi. In alternativa, come dice @Alex-Vee , si potrebbe fornire per qualche anno ancora l'opzione cartacea per coloro che proprio non potrebbero farne a meno, ma il concetto di sviluppo di nuovi metodi che ottimizzano costi e tempi è nell'ordine delle cose, e la necessità di stare al passo coi tempi purtroppo non la fermiamo né tu, né io, né nessun'altro. Occorre un cambio di strategie all'UFN, questo è chiaro, e spero che lo abbiano capito anche loro. Mi auguro solo che si sbrighino a farlo perché ormai la situazione , con tutte queste problematiche che si ripetono ad ogni emissione, rasenta il ridicolo.1 punto
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Filippo II°, figlio di Carlo V° e di Elisabetta di Portogallo, fu, tra l'altro, Duca di Milano dal 1540, Re di Napoli e di Sicilia nel 1554, ed, infine, Re di Spagna, nel 1556 Fu un monarca fortemente accentratore; Cattolico integralista ambiva a sconfiggere l'Inghilterra..ma la storia andò diversamente.. con la terribile sconfitta subita dall'Invincibile Armata appositamente costituita, con grandi sacrifici richiesti anche al Regno di Napoli. Il Regno Di Napoli, dopo aver vissuto un buon periodo economico sotto Carlo V°, vide le sue condizioni peggiorare con Filippo II° che si aggravarono con Filippo III per poi,divenire tragiche con Filippo IV°. Quindi, si ebbe la tassa sulla frutta e la rivoluzione di Tommaso Aniello del 1647 - 1648 con la creazione dell'effimera Repubblica Napolitana.1 punto
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Non so se proveniva da fondo al pozzo, questa trillina è la variante Crippa 51/D con le croci ai lati della lettera F. Le trilline provenienti dal pozzo sono delle contraffazioni in rame, mentre la trillina "buona" è in mistura, coniate dalle zecche di Bozzolo, Desana, Frinco e Passerano.1 punto
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Vorrei ma non posso ...questa moneta è irraggiungibile, un miraggio, nel contempo un simbolo di estrema rarità. Stiamo parlando del grosso regale da 6 soldi di Ludovico XII d'Orleans ( 1500 - 1512 ), moneta che posto da Cronos 1. 6 monete solo in aste pubbliche, ha oltre al consueto Sant'Ambrogio al rovescio l'impresa dell'istrice, animale che sappiamo si difendeva bene coi suoi aculei dai nemici. E' evidente che Ludovico ritiene di essere lui l'istrice e che la moneta diventa in questo caso non solo un messaggio ma un bell'avviso " ai naviganti ".... Forza scavate, scavate che ce ne sono altre anche monete del popolo, in fondo quelle che giravano di mano in mano....1 punto
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Veniamo al "serpente",lo abbiamo ,canonicamente,posizionato,sotto I piedi dell'Arcangelo ,nella consueta simbologia del bene che sottomette il male. A ben guardare, notiamo pero',che lo stile del rettile e' stranamente medioevale ,quasi romanico,e la cosa e' voluta. Infatti il nostro intento era quello di sovrapporre ulteriormente la figura di San Michele a quella di Thor. Se noi consideriamo il "drago" dal punto di vista della mitologia norrena possiamo identificarlo con Jormungand,il serpente del mondo,che fu precipitato sul fondo dell'Oceano da Thor a causa della sua natura maligna,( altra similitudine con il Principe delle milizie Celesti che precipita Lucifero agli inferi )qui crebbe fino ad avvolgere il mondo quasi a causarne la fine (Ragnarok ),allora il Dio del tuono lo combatte' nuovamente fino ad ucciderlo,qui finiscono le similitudini poiche' nello scontro Thor muore avvelenato dal rettile figlio di Loki. Ma nel nostro quadro con che cosa l'Arcangelo uccide il Maligno? Con il tallone della lancia e qui ,perdonateci,abbiamo voluto fare un piccolo gioco di parole,infatti quello che noi in italiano chiamiamo tallone o puntale, in greco (e in gergo tecnico) viene definito sauroter,che significa "uccisore di lucertole",probabilmente perche' gli opliti nei momenti di calma o di noia lo usavano per infilzare lucertole o piccoli animali,quindi risulta appropriato e un po' ironico che San Michele utilizzi proprio tale strumento per immobilizzare il " Serpente". Ancora un particolare : avvolto attorno all'asta,appena sopra il tallone,abbiamo raffigurato un serpentello o meglio una vipera,la vipera d'oro adorata dai Longobardi e stigmatizzata dai vescovi cattolici che ne condannavano il culto come riminescenza pagana,senza troppo successo se ancora oggi a Cocullo in Abruzzo viene celebrata la festa di S.Domenico con I Serpari,chiaramente di derivazione pagano-longobarda. Oppure possiamo considerare tale serpentello come simbolo del male che non viene mai sconfitto del tutto e torna cosi a rinascere come controparte indispensabile al bene per esistere,in una sorta di yin e yang trasposto in forme "romanicheggianti". Sperando di non avervi annoiati: saluti. Adelchi1 punto
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Gentile @GUIDO56 ti prego di leggere il link che allego. Sono certo della tua buona fede ma questo è quanto. Se autentica, ripeto se, la tua moneta è un esemplare importante in numismatica (ma anche se non lo fosse...) e come tale necessiterebbe di certificazione di provenienza. Per qualsiasi spiegazione mi-ci puoi contattare con MP Cordiali saluti1 punto
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