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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/16/17 in tutte le aree
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Ciao. Interessante il lavoro di Claudio, le cui "tabelle" provano a standardizzare il più possibile quello che attualmente è un giudizio fondato su definizioni terminologiche che, alla fine dei conti, sono molto discrezionali, essendo quelle sottese alle solite sigle che si utilizzano tradizionalmente per esprimere i giudizi di conservazione. Claudio dovrà però fare i conti con la peculiare situazione italica, che in questo campo presenta caratteristiche "culturali" sue proprie, che sarà molto difficile superare. 1. Innanzitutto, in quale Paese al mondo si sigillano le monete all'interno di bustine di plastica, con 4 rivetti da carpentiere? Questa modalità "casareccia" tutta italiana mi pare che mal si sposi con tecniche di grading sofisticate, data la possibilità di alterazioni della moneta periziata dovute a successivi maneggi irrituali che possono danneggiarla o alterarne le caratteristiche originali. Per tacere della possibilità che la perizia stessa possa essere alterata da abili manomissioni dei rivetti e/o dei cartellini. Quindi ad un grading sofisticato dovrebbe forse corrispondere sempre una slab, ma questa soluzione di imprigionare la moneta non è gradita al collezionista italiano (con le debite eccezioni, che confermano la regola). 2. L'Italia non ha un "mercato delle conservazioni" tale da giustificare un Ente certificatore indipendente che svolga unicamente questa attività. Tempo fa un collezionista/imprenditore ha anche provato ad impostare in Italia un mercato numismatico di stampo "americano" e addirittura "borsistico" (vi ricordate l'ISNI?), ma l'iniziativa non è andata oltre le buone intenzioni. 3. Come diceva Alberto, al mercato numismatico e peritale italiano possono accedere i soggetti più disparati, complice la mancanza di standard formativi e l'accesso pressoché libero a registri ed Albi di Camere di commercio e Tribunali. Questa situazione di anarchia ha indotto molti collezionisti ad identificare solo alcuni Periti come attendibili, con la conseguenza che alcuni altri, pur vantando sulla carta gli stessi "titoli", non vengono presi in considerazione. Forse, caro Claudio, prima di pensare ad un metodo di grading migliore, bisognerebbe pensare a standardizzare la formazione dei Periti. Altrimenti si correrà sempre il rischio di fornire uno strumento di lavoro a soggetti diversamente preparati e quindi diversamente formati per utilizzarlo. Saluti. Michele8 punti
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Associare i diamanti alle monete non lo condivido... un minerale tagliato implicitamente è più facile da giudicare in quanto ha caratteristiche misurabili, una moneta trascende tutto ciò, a mio avviso6 punti
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Mi permetto di estrapolare questo tuo piccolo trafiletto per sottolineare quanto messo in risalto negli ultimi commenti: ciò di cui necessita il perito, per essere un Buon Perito, non è di uno strumento "che lo faccia sbagliare meno", ma è di profonda conoscenza della materia (meglio se specifica perché così più approfondita) e di molta esperienza, oltre che di etica morale a garanzia de suo lavoro. In mancanza delle prime due, qualsiasi strumento, sarà usato male, producendo un risultato scadente (leggi: perizia non conforme). Conosco molto bene il progetto di Claudio avendolo provato per qualche tempo, e posso asserire, oltre che per sue stesse affermazioni, che in primis il Perito deve SAPERE a priori come va "letta ed identificata" una moneta, poi il programma "lo aiuterà" a "limitare" eventuali criteri (più o meno) soggettivi.5 punti
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@bizerba62 Buongiorno Michele. I nostri interventi si sono accavallati e ho letto solo ora il tuo, centratissimo. Non avevo osato parlare di formazione dei periti, visto che già ho creato abbastanza subbuglio, ma così dovrebbe essere, sempre riferendomi al settore gemmologico, perchè è li che ho la maggiore esperienza, si diventa gemmologi dopo un corso che dura tra lezioni, esercitazioni e varie circa un anno, e dopo aver superato un esame per nulla facile (media dei promossi 60%) e se si vuole essere accreditati a livello europeo se ne deve affrontare un altro. Per il settore numismatico dovrebbe essere uguale e sicuramente si creerebbe una selezione naturale e qualitativa, anche perchè sono corsi con costi non proprio abbordabili da tutti. Un saluto Claudio4 punti
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4 punti
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Cari amici, Condivido con voi due mie nuove recenti piastre di Ferd II che ho messo in collezione. Premetto che pur essendo una tipologia che mi piace molto, non sono un esperto di queste monete. Il mio obiettivo era avere di qualità e tipologia superiore (sia per il 2 tipo che 4 tipo), al dilà dell'unica altra piastra di cui dispongo (del 55, 6 tipo), che è più comune ed in conservazione inferiore. Spero di aver fatto bene, anche per lo sforzo economico ... Secondo me ognuna di queste ha pregi e difetti; magari con il vostro contributo, mi suggerirete ulteriori spunti di analisi. Li vado ad elencare: - entrambe le monete dovrebbero avere una lieve velo di patina coeva (più chiara nel 38 e dichiarata in perizia) - il dritto migliore è del 38, il rovescio sicuramente del 44 per la totale assenza di graffi di conio - tra i difetti, i graffi di conio sullo stemma borbonico del 38 (so che non sono un difetto, a non li amo tantissimo) e l'alone/macchia al collo del sovrano sul 44 (che dovrebbe essere considerato garanzia di assente pulizia/lavaggio, ma che indubbiamente balza all'occhio). - il criterio (scala) di valutazione dei periti è diverso, anche se (credo) abbastanza coincidente. - ultima considerazione sulla mia modalità di conservazione: da qualche mese a questa parte, ho deciso di tagliare le perizie (pur fotografando le monete prima e conservando il talloncino). Devo dire che le monete si godono di più su un vassoio in velluto, ma il taglio della perizia non è mai (per me) un'operazione che faccio a cuor leggero. Ovviamente mai avrei proceduto all'acquisto di queste due monete, senza la perizia (data la mia inesperienza), e mi sento di considerarli tra quelli più autorevoli nel panorama numismatico italiano. Nei prossimi gg. vi dirò come sono state chiuse. Fatemi sapere il vostro spassionato parere (per quel che si può vedere dalle foto), poichè spero di poter inserire l'ultimo pezzo mancante alla mia collezione (una piastra di Ferd II del primo tipo). Per il moneto mi accontento solo di averne una per tipo, poichè collezionarle per millesimo è troppo impegnativo. Un cordiale saluto.3 punti
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salve ragazzi il tema è di grande interesse per il sottoscritto. Già un paio di anni fa avevo aperto un topic chiedendo lumi ed informazioni (se non sbaglio min.ver eri intervenuto anche tu) su una moneta che mi ha affascinato da sempre. E questo perché, le ricerche (abbastanza superficiali che avevo fatto al tempo) avevano rivelato come fosse una moneta che REALMENTE doveva la sua emissione a contingenze storiche precise e, per chi ama la storia come me, affascinanti. Si parla infatti della terza guerra d indipendenza "italiana", combattuta tra il giugno e l agosto del 1866. L utente Picchio (che però credo non scriva più da anni su questo forum) sosteneva che (quoto, da un suo intervento che all'epoca mi ero salvato) "va considerato anche che il 1866 e' l 'anno del corso forzoso per sostenere I preparativi delle spese di Guerra di indipendenza. Al fine di impedire l impoverimento delle scorte metalliche presso la BN si diede seguito all ostruzionismo del cambio dei biglietti in moneta sonante. La moneta coniata doveva servire a garanzia delle emissioni cartacee del Banco di Napoli (5 lire in argento garantivano per 15 lire cartacee, quindi 500,000 x 5 fanno 2.5 M x 3 garantivano per 7.5 milioni di lire. Solo una modesta parte dell emissione entro in cicolazione. Il resto assolto il compito fiduciario ando presumibilmente in fusione. Come gia fatto notare da altri utenti, sarebbe interessante capire se esistono documenti ufficiali coi quali si autorizzava ufficialmente la fusione, e per che quantita (anche se questo non aiuterebbe minimamente a capire quanti esemplari son sopravvissuti ad oggi). La mia idea e' che (ma soltanto con riferimento all italia) ce ne siano un 50-100. Molti di questi riposeranno sicuramente in collezioni private da decenni. Del resto se ne girano cosi pochi qualcosa vorra dire..All estero non ho idea ma nn credo che ne siano saltati fuori parecchi.... Di sicuro non e' mai apparsa una conservazione pari o superiore a SPL. Ma anche questo e' facilmente spiegabile. Tale conservazione implicherebbe una sottrazione della moneta dal BN prima della fusione. Cosa direi abbastanza illecita. Se esiste qualcuno con tale moneta, anche se son passati 150 anni, dubito che la tirera mai fuori pubblicamente... Diverso il discorso per I pochi scudi che passano di mano e che sono evidentemente parte di quel piccolo quantitativo che entro in circolazione." Personalmente ho visto in mano un esemplare SPLENDIDO, credo uno dei migliori censiti ad oggi. E devo ammettere che, avendo sognato questa moneta per anni, avendo pensato a quali tragici e pur tuttavia fondamentali eventi per la costruzione della nostra amata Italia questo tondello sia legato, beh ragazzi, mi tremavano le mani per l emozione.. Trattandosi di zecca Napoli, trattandosi del 1866, si parla di una moneta NATA con difetti e quindi una conservazione FDC come la intendiamo noi oggi è da scartare a priori. Certamente non è mai apparsa sul mercato in condizione superiore a SPL.3 punti
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Un mesetto fa ho comprato questo sesterzio di Sabina con pettinatura alta in un'asta inglese, presenta un peso di 26,4 grammi per 33mm. Lo comprai proprio per la pettinatura alta che mi intrigava e in mano si è rivelato piuttosto gradevole. Il costo è stato sui 500 euro.3 punti
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Simone non nascondiamoci dietro un dito.....prova a chiedere a quanti periziano ai convegni perchè preferiscono rischiare una cantonata piuttosto che farsi lasciare le monete ed eseguire il tutto con assoluta calma in ufficio. La risposta, sono sicuro, sarebbe del tipo " eh ma in pochissimi me le lascerebbero" quindi, piuttosto che perdere il facile guadagno si fa di necessità virtù.3 punti
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Per la luce ho provveduto con una torcia LED 3W con adeguato supporto, e funziona benissimo. Sono abituato a effettuare verifiche di gioielli anche in ambienti peggiori dei convegni numismatici e quindi mi sono dovuto inventare anche attrezzature trasportabili. Poi per le perizie vere e proprie il laboratorio è imprescindibile, non si scappa. Grazie per gli auguri, so che non sarà cosa semplice, ma nella mia passata vita lavorativa mi sono abituato a non mollare mai e a mettermi sempre in gioco, e anche se oramai sono all'alba dei 70 anni, è un vero piacere farlo e farlo con passione al di là di qualsiasi interesse economico o di prestigio. L'importante è avere un confronto sincero e sereno con persone che propongano critiche costruttive.3 punti
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A costo di risultare antipatico a qualcuno, reputo sbagliata la procedura di periziare una moneta durante il convegno dove, lo sappiamo, spesso la luce è poca, il tempo a disposizione ancor meno, si lavora in totale assenza di supporto bibliografico e di strumenti come calibro, bilancia di precisione e microscopio (nel caso questi servissero) e sovente si è distratti da persone che ci distolgono dallo svolgere un lavoro serio e ponderato. si fa per guadagnare di più, in quanto pochi Accetterebbero di farsi rispedire la moneta, ma così facendo aumenta il rischio di prendere una cantonata.3 punti
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Buongiorno @monetiere, come ben saprai colleziono e ricerco varianti di monete Napoletane. Io prima di ritenere una mia moneta "inedita".....il termine corretto sarebbe "non censita"...prendo come riferimento gli studi di autorevoli studiosi di questa magnifica monetazione, Il Pagani, il D'Incerti, il Bovi, il De Sopo, il Traina ....e perdonatemi se non ricordo e menziono altri. Certamente non mi baso sul solo catalogo/prezziario Gigante, altrimenti sapessi quanti inediti mi troverei in collezione! Saluti, Rocco.3 punti
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Concordo pienamente, è una moneta comune ma al contempo una delle più affascinanti coniate nel panorama europeo del secondo dopo guerra...apprezzo in maniera particolare il lato con la mappa della Grecia e tutti gli abbellimenti da te citati.3 punti
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Verissimo. ma allora, ribadisco, è il sistema di grading che non va bene o la professionalità del perito ? se anche in altri settori che, per certi versi, dovrebbero essere meno soggetti a valutazioni personali (es. i brillanti), dove i protocolli sono adottati da anni, vi sono discrepanze nelle perizie pensate davvero che le cose si ripianerebbero solo adottando uno standard ? Per me no. leggo che il problema sarebbero i commercianti-periti. No, il vero problema sono i periti improvvisati, che non hanno la minima capacità e sono privi di esperienza (ma evidentemente non privi di scrupoli nel farsi pagare per dare un parere che vale praticamente zero) Ma fintanto che Camere di Commercio e Tribunali rilasceranno il titolo di Perito a persone senza alcuna esperienza e, soprattutto, senza alcun titolo (vi sono periti numismatici che fanno l'infermiere, il vigile ecc ecc, mi dite come possono aver provato di possedere le capacità conoscitive richieste ad un perito?) le cose non potranno migliorare. Certo, all'oste non chiediamo se il suo vino è buono, perché non ci dirà mai di no, quindi sarebbe cosa buona e furba chiedere un parere ad un perito che non sia lo stesso venditore, ma vogliamo davvero sostenere che figure come Emilio Tevere o Angelo Bazzoni, tanto per citare i più noti, non erano all'altezza del loro compito solo perchè commercianti ? quante monete hanno visto queste persone nella loro vita e quante ne può aver viste l'infermiere di cui sopra ? Si chiama esperienza. Si parla tanto di figure super partes, di enti certificatori che non siano anche commercianti, così tutto filerebbe liscio come l'olio. Voglio disilludervi, non è così. in America esistono almeno due grosse ditte certificatrici, pcgs e ngc, e per quanto vengano adottati dei protocolli per stabilire il grading esistono differenze, anche consistenti, nelle perizie da loro rilasciate. Anzi, queste differenze si sono verificate persino sulla stessa moneta, tirata fuori dallo slab e ripresentata alla stessa ditta per una nuova perizia, ottenendo un grading differente (a volte peggiore, a volte migliore). tutto questo perchè, alla fin fine, nonostante tutte le tabelle che vogliamo seguire, il giudizio è sempre e comunque dipeso dall'occhio del perito, dalla sua esperienza e sensibilità (e con gli anni la prima migliora e la seconda peggiora)3 punti
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Gran bella moneta niente da dire, ma il cercare la bella conservazione anche nel medievale e' un esercizio che passa in secondo piano secondo me. A volte nel medievale conta intanto averla, e il gusto di cercare i particolari, le differenze di legenda, di perlinatura, di tondello, di studio iconografico, delle lettere, dei simboli identificativi, giustamente anche peso e soprattutto titolo, differenze con altre che ci saranno, in poche parole medievale e' più studio e ricerca che conservazione , sono monete da perché più che da fdc ....3 punti
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Eccomi. Ho trovato l'articolo, che cercherò di riassumere e riportare in breve per la parte che ci interessa. Ci tengo a sottolineare come quanto da me riportato (in virgolettato quando trascritto integralmente dalla rivista) è tratto dalla già menzionata rubrica, pubblicata sul mensile Archeo,"L'altra faccia della medaglia" a cura di Francesca Cenci. Nello specifico, mi riferisco a quanto presente sul numero di gennaio. Come molti sanno, in antichità l'astronomia fu una scienza di enorme importanza presso alcuni popoli (babilonesi, egiziani, greci), estremamente importante, tra le altre cose, perché intimamente connessa con l' astrologia e, quindi, col mondo cultuale. Tanto fu importante che furono compilati innumerevoli calendari, ognuno basato su calcoli differenti. Uno di questi, di origine egizia, si fondava sul Grande Ciclo della stella Sothis (per i greci, Sirio). La particolarità di questo ciclo consisteva nel fatto che, ogni 1461 anni, la stella Sothis si allineava perfettamente all'orizzonte con il Sole, fenomeno che dava inizio al nuovo ciclo sotiaco, evento di grande importanza. Questo allineamento avvenne proprio il 19 luglio del 139 d.C., sotto il regno di Antonino Pio, e l'evento fu segnato da grandissimi festeggiamenti. "L'allineamento Sothis-Sole fu commemorato dalla Zecca di Alessandria con un'emissione senz'altro speciale incentrata sullo Zodiaco, databile intorno all' anno VIII del regno di Antonino Pio (144/5 d.C.) e contraddistinta dal programmatico tripudio iconografico dei segni zodiacali, racchiusi tutti nel tondello di una moneta intorno alla testa centrale -sola o in coppia- di importanti divinità egizio-romane quali Serapide, Iside e Serapide, Helios e Selene." Vennero così rappresentati su moneta tutti i segni zodiacali, anche se il primo pezzo emesso presentava al rovescio una Fenice. Infatti, si riteneva che all'allineamento eccezionale e millenario di Sothis col Sole corrispondesse anche la mitica rinascita di questo animale sacro, simbolo di rigenerazione eterna. Come a voler annunciare la (ri)nascita "di una nuova era di pace e prosperità, sotto il segno dell'Impero di Roma". In questi giorni, se avrò tempo, cercherò e caricherò sul forum le foto dei vari esemplari. Potrei anche fotografare direttamente i pezzi riportati nei vari articoli, ma non so se sia legalmente possibile e per questo chiedo consiglio ai curatori.3 punti
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se la prova da lei effettuata avesse determinato che la perizia effettuata "ad occhio" era imprecisa nella maggior parte dei casi, forse Avrei ritenuto che i tempi erano maturi per adottare un protocollo univoco, ma è proprio lei a fornire la prova che la tanto vituperata perizia tradizionale è risultata precisa nel 95% dei casi. il che mi fa sostenere che non è il sistema a rappresentare il problema, ma la professionalità di chi esegue le perizie (cosa che richiede esperienza e migliaia di monete esaminate de visu) Quanto al fatto che tali protocolli esistano in altri settori, vedi appunto i brillanti, non mi pare che abbia evitato perizie poco aderenti alla realtà, Tant'è che per pietre di certe carature vengono prese in considerazione solo le certificazioni di determinate ditte, non quelle fatte da chiunque, anche se questo chiunque ha seguito gli standard.3 punti
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Non me ne voglia, claudio47, ma se la prova ha dato una affidabilità del sistema al 95% nei confronti di una perizia tradizionale questo significa che le tabelle funzionano, sicuramente, ma allo stesso tempo evidenzia anche la validità della perizia effettuata "ad occhio" da un buon perito che, appunto, nel 95% dei casi ha effettuato una valutazione qualitativa precisa, senza bisogno di algoritmi, tabelle ed altre "alchimie" che, alla prova dei fatti, non si rivelano superiori all'esperienza ed alla professionalità umana.3 punti
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Medaglistica, storia, costume e anche letteratura.... Siamo nel Carnevale a Milano del 1872, una Società dei Filobaccanti fa coniare in proprio delle medaglie e le getta al popolo quel giorno. Intento critico, irriverente, burlone, ma Carlo Porta con le sue poesie esprimeva bene l'ideale di una nuova visione della vita di questi giovin signori che volevano lanciare un messaggio libertario al popolo, in una Milano che voleva ripartire. Al dritto il busto di Carlo Porta al rovescio : " Ven nessun sta pur sicura La Gertruda l'è andrèe al vin Don Giovanni l'è andaa a la cura El Tognoeu l'è al cardeghin quindi via libera per il personaggio riportato nei versi di Carlo Porta, il tutto sempre con toni pacati, leggeri, con un sorriso ...2 punti
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...Magnifica...un ritratto, un profilo, una conservazione davvero rari; nell'ultima foto poi si apprezzano davvero.2 punti
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Al D/ la legenda dovrebbe leggersi : MDLXXI - ANNO MAGNAE NAVALIS VICTORIÆ DEI [GRA CONTRA TVRCAS] / Cricifisso con sopra INRI al R/ + XPS FACTVS EST PRO NOB(IS) OBED(IENS) VSQ(VE) AD M(ORTEM) - ( Cristo per noi si è fatto obbediente sino alla morte) / Cristo con la parte inferiore del corpo dentro il Sepolcro e la superiore addossata alla Croce; intorno simboli della Passione e strumenti di morte. A ricordo, come già detto, della Vittoria sui Turchi. Di seguito la faccia del R/2 punti
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la prova di claudio47 ha dimostrato che una perizia tradizionale, se svolta con scrupolo e coscienza da un Professinista, porta ad un risultato di alto livello, se non perfetto; se poi si riscontrano perizie allucinanti il problema non è il protocollo adottato, è il perito. Secondo voi Questi periti avrebbero le capacità e l'onestà intellettuale di seguire alla lettera uno standard o continuerebbero ad ignorare o sottovalutare i difetti presenti sulla moneta, arrivando ad esprimere un giudizio qualitativo "generoso" ? per me la seconda..... chi fa il commerciante non dovrebbe periziare ? Secondo me chi svolge la professione di commerciante ha la possibilità di toccare con mano migliaia di monete all'anno ed avrà una esperienza maggiore. Personalmente mi fido più del giudizio di un collega con grande esperienza, anche se privo di quegli attestati rilasciati - con troppa facilità - da Tribunali e Camere di Commercio, che dell'infermiere/vigile/imbianchino (ma perito) di turno, qualsiasi standard o protocollo seguisse quest'ultimo. se invece intendiamo dire che un commerciante non dovrebbe periziare le proprie monete perchè tenderebbe ad essere più generoso col grading allora, in linea di massima, potrei essere d'accordo, per quanto una perizia Tevere o Bazzoni per me ha sempre avuto gran peso, anche quando queste persone erano i venditori del pezzo. ritorna il discorso del vino e dell'oste.....ma basta chiedere un giudizio terzo per ovviare al problema. e senza la necessaria competenza, a cosa serve adottare uno standard di valutazione se non si è in grado di stabilire la primaria caratteristica che una moneta deve avere, ovvero l'autenticità? Perchè un perito deve anzitutto saper riconoscere il falso dal buono.2 punti
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Sicuramente...ma una volta fatto il nostro dovere civile facciamo anche il nostro dovere numismatico,ci si presenta un 'occasione rara,non una moneta fine a se stessa ,scevra di tutto cio che e' il suo contesto,qui c'e' di piu',apparentemente un denaro repubblicano ? Con delle di scorie di bronzo,cosa significa?moneta da ustrinum?non credo,difficilmente nei roghi funebri si raggiunge la temperatura di fusione del bronzo,allora cosa? Prima di perdere l'ennesima occasione,prima che scenda il buio,pregherei @tiz di postare altre foto e notizie sul rinvenimento cosi da poter almeno tentare di capire.2 punti
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Salve , come ha scritto giustamente @Sirlad, i gradi di conservazione delle monete antiche , che piaccia o non piaccia , esistono e determinano pesantemente il prezzo di vendita ; se poi questo giudizio sulle conservazioni sia spesse volte soggettivo e variabile e' un altro discorso a cui il compratore puo' convalidare il giudizio o meno , anche perché moltissime monete romane di grande rarita' si acquistano anche in condizione scadente tipo un MB . Esistono comunque dei parametri di giudizio di massima a cui ciascuno puo' fare riferimento e determinare se la moneta sia un MB , BB , SPL , lasciando perdere il B e il FDC , questi parametri sono in funzione dello stato di conservazione del modulo , della lettura e della conservazione delle legende e delle allegorie nel D/R ; secondo me in questo giudizio non entrano in gioco le patine , perché una moneta potrebbe essere spatinata per motivi naturali di giacenza , ma perfettamente conservata ed arrivare ad uno SPL , la patina originale e' solo un valore economico aggiunto , spesso determinante , al grado di conservazione della moneta . Questa e' la teoria , poi in pratica ognuno acquista monete antiche indipendentemente dallo stato in cui e' arrivata a noi , secondo l' emozione , l' interesse storico o altro motivo , che provoca individualmente .2 punti
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E' proprio vero Mario, bel convegno NIP, e anche la possibilità di esporre una collezione di medaglie di S. CARLO BORROMEO rinnova la conoscenza e la cultura storica, come anche la precedente dove ho esposto le TESSERE DI BENEFICENZA MILANESI ha avuto buon successo. Attualmente sono in vacanza e ho dei limiti nel collegamento, vorrei essere più attivo ma mi mancano parte dei libri, saluti a tutti2 punti
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Ma anche la Statua di San Carlo che prega davanti alla copia del Sepolcro di Cristo con dentro la terra portata dai crociati dalla Palestina, altro affresco e copia delle piante sopra e sotto fatte fa Leonardo da Vinci delle Chiesa e della Cripta, le copie, gli originali sono a Parigi Nelle pietre si notano in alcuni punti i solchi fatti dai carri romani. In poche parole la sacralità nei simboli storici e poco conosciuti di una Milano di tutti i tempi....2 punti
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Buon pomeriggio e grazie a Mario Elio, grazie anche a te per averla postata. 4 carzie per Cipro, moneta comune e direi in condizioni q.BB Moneta "piaciona" fatta da Venezia per imitare le monete cipriote coniate dai Lusignano; casata che ebbe più fortuna nell'Oriente, grazie alle crociate, che non i Francia. Dico "piaciona" perché questa moneta, oltre ad avere la classica croce, mostra il leone che fa un po' il verso all'emblema araldico dei Lusignano. Se noti non è alato, però ha il nimbo; quindi rappresenta San Marco e Venezia (come peraltro indicato in legenda), però ..... Di seguito lo stemma con il leone dei Lusignano saluti luciano2 punti
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Purtroppo no, il software che ci consente di valutare le monete senza vederle e senza nemmeno sapere di che monete si tratti, necessita ancora di qualche piccola messa a punto, ma se ripassi tra qualche lustro di sicuro non avremo problemi a risolvere i tuoi Nel caso però tu abbia fretta, potresti intanto postare una foto della moneta, o anche solo dirci che moneta è, già da lì si può incominciare a capire qualcosa petronius2 punti
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Ciao! Difficile da reperire una tavola dei costi dei prodotti in questo periodo. Ma a proposito di vino e .... Frasche: http://www.portaledelleosterie.it/osterie_dettaglio.php?Main=16&Sub=&Ter=173 saluti luciano2 punti
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Ma Filippo II° coniò monete stupende anche a Milano e Messina... Ecco i mezzi scudi emesse a Milano ed a Messina.. Spero di aver suscitato un pò di interesse per la monetazione del periodo del vice reale spagnolo Saluti Eliodoro2 punti
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Scusami @Asclepia, avevo dimenticato la citazione; io rimango convinto che non sia un rombo...anche perchè se fosse rombo sarebbe il primo che vedo sul 2 Grana. Ma a parte la mia opinione sarebbe un simbolo non censito per il 2 Grana, se dai un occhiata a quelli elencati nel Corpus...il rombo non c'è..... !!1 punto
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Io credo che molti operatori del settore numismatico leggano il forum. Lamoneta.it è il punto di riferimento della numismatica forse più importante in Italia ed oltre ad essere fonte di informazione è anche una preziosa risorsa per chi opera in questo settore perché qui vengono espresse tendenze e attese dei collezionisti, e si sa, chi vuole vendere deve seguire ciò che chiede il mercato. Per questo, pur non avendo la certezza che qualcuno in UFN ci legga, sono certo che ciò che scriviamo non siano semplici parole al vento. Resta sempre da vedere, come ho già ribadito, se esiste una consapevolezza di quanti disagi ci stanno creando e se ci sia veramente una volontà di cambiamento da parte di chi deve farlo.1 punto
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Salve, riprendo questa discussione per inserire le foto che all'epoca non riuscivo a caricare. Grazie, saluti.1 punto
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Credo che i simboli del R/ rappresentino secondo il mio modesto parere la Passione di Cristo!!!! Ciao Borgho1 punto
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Esattamente! Michelangelo avrà anche avuto dei pennelli di grande qualità ma senza la sua arte la Cappella Sistina mica si faceva da sola! Altrettanto Sicuramente se avesse invece usato delle ciofeche avrebbe impiegato il doppio! ???1 punto
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Non è un caso che ancora una volta hai capito ben poco, nemmeno quando ti viene detto a chiare lettere CHI ha collaborato dallo stesso autore. Parlare con tutti di argomenti difficili dove conta il sapere, non solo scientifico, è cosa impossibile, ed Alberto a mio avviso non dovrebbe esporre il fianco a chi non sa nemmeno lontanamente di cosa sta parlando e perchè. Il limite del lavoro di "PERITO" è la quantità di monete che si possono studiare in mano, e ci sono poche possibilità di farlo senza averne il possesso. Questo è il problema attuale di Claudio non facendo il commerciante, cosa che ci diciamo da sempre. Quando e se ci sarà una metodologia univoca per il grading e quando e se ogni perizia darà assunzione di responsabilità (ECONOMICA) a chi la effettua allora personalmente sarò contento. E vedremo quanti ancora si azzarderanno a prender le pinze in mano.1 punto
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Tutte le "mattonelle" che ho visionato contenevano già i rotoli tagliati, quindi è ora assodato, come confermatoci da Alex-Vee, che vengono strappati in zecca già prima di essere confezionati. D'accordo con le motivazioni...., ma a mio avviso è una strategia inefficace per il loro scopo, in quanto, essendo tutti i rotoli volutamente danneggiati...., quel taglio diventa una caratteristica parte integrante dei rotoli sammarinesi, per cui secondo me non influirebbe sulla speculazione .... E infatti i rotoli si stanno vendendo tranquillamente, è sempre secondo il mio parere le quotazioni attuali non sono assolutamente condizionate dallo strappo .....1 punto
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Chi certifica lo fa gratis? Se porto 1 moneta a periziare o 1000 tutti i mesi farà differenza per eventuali occhi di riguardo ? Come ovunque alla fine la differenza la faranno le persone.1 punto
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Buon giorno a tutti. Il Suo pensiero è condivisibile, ma credo sia viziato all'origine. Non si sta tentando di far passare il concetto che nuovi metodi di analisi possano eliminare gli errori. Questi sono insiti nella natura umana. Nuovi metodi di analisi, però, che tentino di minimizzare la componente soggettiva credo che non possano che fare bene a tutte le componenti del mondo numismatico nostrano. Inoltre, dato da non perdere mai di vista, deve essere indispensabile che anche in Italia il professionista che certifica lo stato di conservazione non deve avere interessi commerciali. A queste condizioni quello di cui stiamo parlando sarebbe come una ventata di aria fresca...intanto che si inizi e che le parti on causa si misurino con questa novità. Potrà essere un'occasione di crescita e di sviluppo "scientifico" per il nostro mondo numismatico.1 punto
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Buona Domenica Perché per l'iconografia e l'assenza di legenda è unico. Fu coniato solo sotto il dogato del Tron e del suo successore Nicolò Marcello, ma sotto quest'ultimo, causa anche il suo breve periodo di dogato (circa un anno e mezzo) fu coniato in pochi esemplari, tanto che è considerato R3. saluti luciano1 punto
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Il rovescio presenta tracce di un possibile scivolamento di conio (parte inferiore del labirinto e sotto il piede) che potrebbe giustificare alcuni aspetti dei rilievi, tuttavia la porosità concentrata tra le gambe e sul polpaccio (ma non solo) non è il massimo del fascino ..1 punto
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Se parliamo di tempietto...partiamo col primo! Siamo al periodo di Ludovico il Pio, viene introdotta questa iconografia in tutte le zecche, oggi distinguerle è a volte un problemino mica da ridere. Con un po' di studio e pazienza però ci si riesce. Da iNumis dicembre 20091 punto
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Interessante la somiglianza con le monete di Gandhara:1 punto
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