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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/11/17 in tutte le aree
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Si è vero Antonio, sei un buon psicologo, si vede che sto bene con me stesso sia livello personale che numismatico visto che siamo su Lamoneta.... Incontri come quello mostrato sono poi il segreto della buona e virtuosa numismatica, incontrare realmente chi non conosci, parlare di numismatica del più e del meno, dare un Gazzettino e stringere la mano, hai trovato, anzi abbiamo trovato un amico in più, cosa vuoi di più ? E quanti ne abbiamo trovati in questi mesi ? Tanti, tanti...chiamiamola divulgazione, condivisione, amicizia fate voi... E' una numismatica di servizio, lontana da quella che a volte sembra essere più politica numismatica e interesse che non mi riguarda personalmente, non mi appartiene, sono qui per altro e continuerò come sempre...con sempre più motivazioni ma per tutti, tutti... Quando sono entrato sul forum mi ero ripromesso una cosa di essere e rimanere sempre me stesso coi miei principi, le mie idee, i miei sogni e tanti obiettivi da realizzare, e così continuo e continuerò sempre più con voi e con chi vorrà, la forza e la serenità di poter fare quello che voglio, che mi piace, che condivido, che possa essere utile alla comunità, a tutti, in fondo che cosa ho da perdere ? Nulla...proprio nulla, le gratifiche umane e culturali come quella mostrata sopra sono la vera ricchezza, il resto è poca cosa in fondo....5 punti
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Questo è il testo dell'articolo in discussione: «Art. 293-bis. – (Propaganda del regime fascista e nazifascista). – Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero delle relative ideologie, anche solo attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici». Ti sembra che sia così chiaro che l'uso di un'immagine di un oggetto, come ad esempio una medaglia riproducente il ritratto del duce, nell'ambito di una discussione su questo Forum, non potrebbe essere intesa come "....produzione, distribuzione, diffusione..(....) di beni raffiguranti persone, immagini o simboli ad essi (cioè al fascismo) chiaramente riferiti...."? La stessa immagine postata da uzifox qualche post fa sul boschetto innevato nel quale campeggia la parola "DUX" potrebbe rientrare nel divieto stabilito dall'articolo in discussione in quanto '"simbolo" chiaramente riferito al fascismo. Se invece siete sicuri che le mie sono solo "paranoie" da eccesso di prudenza, continuate pure a postare simboli ed immagini riferibili al fascismo, ricordando però che la norma in approvazione prevede un aumento della pena di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici, come, appunto, un Forum. Saluti. M.5 punti
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Il fascismo (quello storicamente definibile come tale) è fortunatamente morto da oltre settant'anni e non esistono più le premesse politiche, culturali, economiche e sociali per un suo ritorno. Trovo surreale parlare di "propaganda" per l'effigie di Mussolini, essendo oramai egli ineleggibile per ovvi motivi. Vero è che, nell'ignoranza storica imperante in Italia, oggi si definisce fascista un po' tutto - a partire solitamente da chi ha un'opinione differente dalla propria, fosse anche su questioni del tutto apolitiche quali veganesimo o vaccini. Ciò che è da temere non è il fascismo, che alla pari della lega di cambrai e delle liste di proscrizione sillane è consegnato alla storia, ma i suoi principi deteriori: la violenza, la discriminazione e via dicendo. Si facciano leggi DURE, VERE, SEVERE e APPLICATE SENZA REMORE per chi adotta questi comportamenti, non per chi stampa la faccia di Mussolini sulle bottiglie del vino o mette il suo inquietante mascellone a sbirciare quegli inquietanti carnai delle spiagge adriatiche. Non c'è pericolo che Mussolini ritorni: ma se si continua a guardare alla forma anziché al contenuto si crocifiggeranno innocui vinai e bagnini (e, chissà, numismatici) e si ignoreranno fenomeni ben più pericolosi che semplicemente si son dati un nome e un simbolo differente.4 punti
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Il bello del collezionismo è accumulare apprendendo, interpretando, fantasticando, amando, confrontando, ascoltando, gioendo, studiando, scrivendo, immaginando, vivendo finalmente l'emozione... Eros4 punti
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Trovo molto interessante questa discussione iniziata da @Illyricum65, cerco di dare il mio piccolo contributo postando un interessante articolo trovato in rete. Prezzi, stipendi ed inflazione nel Mondo Romano Probabilmente per il lettore medio e non particolarmente appassionato di storia o di numismatica, questo sarà il capitolo più interessante. Sapere quanto guadagnava un legionario, quanto costava un chilo di pane o un litro di vino, ci permette una più facile immedesimazione e confronto tra noi e i nostri antichi antenati. Su questo argomento siamo informati a sprazzi e in modo incompleto, Soprattutto per quanto riguarda le classi meno abbienti della popolazione che dovevano vivere in modo miserando. E’ invece più nota la condizione economica dei soldati, oggetto di leggi dello Stato, di decreti e di annotazioni di storici ed economisti, il salario del legionario va quindi considerato il riferimento tipo. La paga era modesta, ma permetteva di vivere dignitosamente ad una famiglia di quattro persone. Un soldtato romano è grossomo modo paragonabile come collocazione sociale e trattamento economico ad un impiegato moderno. Andamento delle paghe nell’esercito dal II sec aC al IV secolo dC Età Paga giornaliera Note III° sec. a.C. Legionario 120 Denarii/anno Centurione 360 Denarii/anno Cavaliere 550 Denarii/anno i soldati ricevevano anche integrazioni in beni naturali (es: sale, grano) I° sec. a.C. Cesare Legionario 225 Denarii/anno I° sec. a.C. Augusto Legionario 225 Denarii/anno Pretoriano 375 Denarii/anno Centurione 3750-15000 Denarii/anno (10 Assi/die) I° sec. d.C. Domiziano Legionario 300 Denarii/anno Pretoriano 1000 Denarii/anno Centurione 5000-20000 Denarii/anno II° sec. d.C. Settimio Severo Legionario 459 Denarii/anno Centurione 8300-33000 Denarii/anno fine II° sec. d.C. Caracalla Legionario 600 Denarii/anno corrispondenti a 1200 Antoniniani inizio III° sec. Gordiano Legionari: 1200 Antoniniani/anno fine III° sec. d.C. Legionario 1800 Nummi/anno oppure 360 Argentei/anno l'Argenteo di Diocleziano è di buona lega ed è paragonabile ad un Denario IV° sec. d.C. Valentiniano I° Fante 5 Solidi aurei Cavaliere 9 Solidi aurei Ricordiamo il rapporto tra i vari nominali romani: 1 Denario = 4 Sestertii = 16 Assi. 1 Aureo = 25 Denarii. 1 Antoniniano = 2 Denarii Costo annuo di una legione per l’erario nel III secolo aC: 600.000 denari Costo annuo di una legione per l’erario al tempo di Cesare: 3.000.000 denari Andamento dell’inflazione L’inflazione, per tutto il tempo durante il quale il denario ha mantenuto una buona lega, è rimasta bassissima, meno dell’1 % l’anno. Lo si vede chiaramente dal lentissimo aumento della paga del legionario, che è congrua con una sostanziale stabilità dei prezzi. La stabilità dei prezzi protratta per lunghi periodi significa un grande beneficio per il potere d’acquisto dei cittadini delle classi più deboli. Questo periodo di stabilità monetaria ad inflazione molto ridotta perdura, con fasi alterne relative ad limitati episodi acuti, per quattro secoli ed accompagna la grandezza di Roma: dalla vittoria nella seconda guerra punica al tempo di Settimio Severo. Il denario comincia a corrompersi con la riforma di Caracalla, si alzano i prezzi ed aumentano gli stipendi dei soldati. Caracalla emette monete svalutate a basso tenore d’argento, provocando l’inizio di una spinta inflattiva in cui l’aumento dei prezzi provocava la richiesta di maggior quantità di denaro che a sua volta faceva ancora aumentare i prezzi. Il sistema ha un tracollo a metà del III secolo quando scompare la moneta d’argento. Non avverrà alcuna ripresa, le inutili riforme degli imperatori successivi, da Aureliano, Diocleziano, Costantino, non otterranno nulla. Accresceranno però la confusione, riempiendo le tasche dei romani di inutili monete-truffa, di rame e variamente ricoperte di sottilissime pellicole d’argento. Il denario non risorgerà più e nemmeno la grandezza di Roma, dimostrazione che la grandezza di uno stato necessita di strumenti finanziari adeguati. Con il IV secolo infine si arriva al monometallismo aureo, una condizione che deprime i commerci al minuto e costringe i poveri al baratto. Di fatto il solido era solo una moneta per i ricchi e i loro commerci di alto livello. Il medioevo era oramai alle porte. Il Costo della Vita Per fare questa indagine confronteremo i prezzi dei generi di prima necessità in due date. Necessità alimentari di una famiglia di 4 persone per 1 anno nel II secolo a.C. bene fabbisogno annuo costo farina 800 kg 60 Denarii olio 68 litri 10 Danarii vino 400 litri 15 Denarii Totale 85 Denarii Stipendio legionario 120 denari 1 Asse = 1 pagnotta di pane Questa estrapolazione permette di capire che, tolte le spese vive per l’alimentazione, non rimane molto da spendere ad un legionario, tenuto conto che la famiglia ha necessità di affitto e vestiario. Tuttavia i soldati venivano anche pagati in beni di consumo, godevano di frequenti elargizioni e al momento del congedo, se vi giungevano, ricevevano una cifra consistente che permetteva a taluni di mettersi in proprio nel commercio o di rilevare una piccola attività agricola. Adesso per vedere quello che oggi chiamiamo “aumento del costo della vita” prendiamo i prezzi dei medesimi generi in una altra data, due secoli dopo. Necessità alimentari di una famiglia di 4 persone per 1 anno nel I secolo d.C. bene fabbisogno annuo costo farina 800 kg 130 Denarii olio 68 litri 25 Danarii vino 400 litri 35 Denarii Totale 190 Denarii lo stipendio di un legionario era di 365 Denarii (un Denario al giorno). Ricordiamo che un Aureo è pari a 25 Denari e che all'epoca pesa circa 6 grammi. Questo significa che un legionario riceve in un anno l'equivalente di 87,6 grammi di oro. E' curioso confrontare questa paga con quella di un soldato di Ciro di Persia nel VI° sec. a.C. che riceveva un Daride (d'oro) al mese. Il Daride pesava circa 8 gr. quindi un soldato Persiano riceveva in un anno 96 grammi di oro. Sei secoli prima i soldati persiani erano meglio pagati dei legionari romani...!!!!! Quello che possiamo osservare nel confronto con i prezzi di due secoli prima è un aumento dei prezzi molto modesto (pari ad una inflazione inferiore all’1% annuo). Le paghe aumentano in modo corrispondente in modo che la situazione di un dipendente tipo è di poco migliorata due secoli dopo. Sbarcare il lunario per un legionario rimaneva quindi problematico. Lo stipendio era calcolato in modo da bastare alle necessità di sostentamento dell’individuo. In età imperiale i soldati potevano però contare sui frequenti donativi elargiti alle truppe in occasione di ogni cambio al vertice. Inoltre in questo periodo il mestiere di legionario era relativamente poco pericoloso, data la condizione di stabilità alle frontiere nel I secolo dC. Dall’altra parte chi si arricchisce guadagna cifre stratosferiche. La forbice tra ricco e povero è enorme. I patrizi, ed anche i liberti arricchiti come il Trimalcione del Satyricon di Petronio, vivono esibendo lussi sfrenati. Citiamo un Passo del Satyricon (XXXVIII) per dare un'idea della fantasia nello sperpero del romano arricchito. Lo stesso Trimalcione ha possedimenti che si estendono per quanto è lungo il volo dei nibbi: e soldi a palate. C'è più argenteria nella casupola del suo portiere di quanta ve ne possa essere nel patrimonio di qualcuno. E i servi, poi, cavolo! Per Ercole, credo che nemmeno un decimo di loro conosca il padrone. Per farla breve, tutti questi cretini spacconi al suo confronto possono andare a nascondersi. E non ti credere che compri qualcosa. Gli cresce tutto in casa: lana, cedri, pepe. E se gli chiedi latte di gallina, lui te lo trova. Per fartela breve, visto che la lana di sua produzione non era un granché, ha acquistato a Taranto dei montoni fuoriclasse e li ha messi a montare il gregge. Un'altra volta, per avere miele dell'Attica in casa, ha ordinato che gli portassero le api dall'Attica, in modo che le api nostrane migliorassero un po' stando insieme alle greche. Addirittura in questi giorni ha scritto in India che gli spediscano il seme dei funghi. Non ha una sola mula che non sia figlia di un onagro. Guarda quanti cuscini: ebbene, sono tutti imbottiti con porpora o scarlatto. Questa sì che è fortuna! Gli altri suoi compagni di schiavitù di un tempo, occhio a non prenderli sotto gamba. Si son fatti i soldi anche loro. Lo vedi quello, seduto fra i liberti? Come se l’è passata bene! Non lo rimprovero. Si è visto il suo bel milioncino di sesterzi, ma è andato in rovina. Penso che nemmeno i capelli gli rimangano senza ipoteca. Per un pranzo Lucullo poteva spendere un milione di sesterzi (circa 250.000 denari) cifre inimmaginabili per il povero legionario. Ho trovato valori completamente diversi su una pubblicazione museale inglese della WestAir Reproduction di Birmingham allegata a riproduzioni di monete romane e riferiti seconbdo la fonte all'anno a.D 1. Da questa tabella risultano prezzi alti e stipendi bassi... una situazione poco felice che mi ha stupito. Possibile che la vita ai confini dell'Impero fosse così cara? Prodotto Prezzo Paga annuale di un insegnate 180 Denari Un paio di scarpe alla moda 150 Denari Un paio di scarpe da donna 60 Denari Seta bianca 12.000 Denari alla libbra Uno Schiavo generico 500-1500 Denari Una bella ragazza schiava 2000-6000 Denari Una schiava musicista 4000 Denari Uno schiavo vignaiolo esperto 2000 Denari Un anfora di vino 300 Sesterzi Un Modius di grano 100 Denari Un Modius di orzo 60 Denari Un Sextarius di vino 30 Denari Un Sextarius di Olio d'oliva 40 Denari Un Sextarius di sale speziato 8 Denari Un Modius di sale 100 Denari Una Libbra di maiale 12 Denari Una Libbra di vitello 8 Denari Non è possibile che lo stipendio di un maestro (un medio borghese) corrisponda a 22 libbre di vitello! All'epoca un legionario guadagnava un denario al giorno... non era possibile che guadagnasse tre volte un insegnante! Non è possibile che un Modio di farina a Pompei nel 79 d.C, costasse un Denario e un secolo prima in Inghilterra un Modio di Grano ne costasse 100 (che razza di calo dei prezzi c'era stato???). In questa tabella sopra riportata c'è qualcosa che non va'... l'ho riportata perchè non ci sono molte tabelle del genere e questa ha una fonte autorevole, ma non quadra... almeno secondo il mio parere! Diversificazione geografica del prezzo di un modio di farina nel primo secolo dC Luogo Prezzo in Assi Roma 32 Italia del Nord 16 Africa da 9 a 16 Asia Minore da 8 a 16 Palestina da 10 a 12 Egitto da 7 a 9 Dalla tabella sopra riportata si evince che la vita a Roma era molto cara, avendo prezzi più che doppi rispetto alle altre parti d’Italia. Rispetto alle Province Africane era ben 4 volte più cara. Effetto "Capitale" e conseguanza della ricchezza che affluiva a Roma da ogni angolo dell'Impero. Ancora oggi una grande città, ed una capitale in particolare, è più cara delle citta di provincia. Ecco perché molti legionari in congedo si ritiravano non in Italia ma nelle Provincie d’Africa, dove godevano di un clima migliore e un costo della vita che li rendeva se non ricchi, almeno benestanti e concedeva loro una vecchiaia serena ed agiata. Prezzi a Pompei nel 79 dC Questi li conosciamo molto bene perché l’eruzione ha congelato anche i listini prezzi dipinti sui muri… e si sono salvati anche libri contabili, fatture e bolle di consegna in quantità e varietà. Prodotto prezzo 1 modio farina 1 Denario 1 kg di pane 1/8 di Denario 1/2 litro di vino 1/4 Denario (1 Asse) 1 piatto 1/8 di Denario Prostituta 1/2 Denario Lamapada a olio 1/8 di Denario Una tunica 3 Denarii un mulo 125 Denarii uno schiavo 625 Denarii Multa per piccolo crimine 6 Denarii Ricordiamo che un modio corrisponde a 6,5 Kg. Il consumo medio di farina a persona era di circa 4 modii al mese, molto elevato, ma il pane costituiva la parte principale della dieta. Da un modio di farina si facevano 15/20 pani dai kg (dipendeva dalla mistura che poteva essere aggiunta) e che venivano venduti a un 1/8 di denario. Quindi il mestiere del fornaio in un mondo dove il pane era l’alimento principale e ra molto remunerativo dato che a 1 denario di spesa corrispondevano almeno 2 denari di ritorno. Possiamo tentare un parallelo Denario/Euro sulla base del prezzo del pane. Prendiamo come base un prezzo di 3 Euro al chilo (alto ma reale) e ricaviamo che un Denario corrisponde a circa 24 Euro. A Pompei 4 kg di pane corrispondevano a una prestazione sessuale… interessante… con il pane a 3 Euro al chilo ancora oggi il rapporto è quasi il medesimo (se ci accontenta di cosa si trova lungo le strade). Passando alle vecchie lire si trrova che 1 Denario = 50.000 Lire. Facciamo una rapida verifica, 50.000 lire al giorno di paga fanno 18.000.000 all'anno di stipendio per un legionario, che era una buona paga solo vent'anni fa'. In Euro sono poco più di 600 Euro al mese... l'importo delle pensioni minime con cui i vecchietti campano a fatica ma campano. In Africa è una cifra di tutto rispetto ed equivale a 4 stipendi base in Tunisia o in Egitto. Con questo valore una tunica costa circa 75 Euro (non c'erano i cinesi a produrre vestiario sottocosto) ed il vino 12 Euro al litro (un po' caro ma non fuori mercato), quindi apparentemente sembra funzionare. Possiamo quindi, per quanto riguarda solo il 1 secolo d.C., azzardare di dare per buona questa equazione: 1 Denario = 25 Euro = 50.000 lire 1 Sesterzio = 1/4 di Denario = 6 Euro = 12.000 lire E quindi sbizzarrirci a fare il nostro shopping nei negozi di Pompei! Da Pompei sono anche riemersi i registri di un bancario, Iucundus, dal quale abbiamo appreso molte informazioni interessanti sull’andamento dell’economia e degli scambi nel I secolo dC. Il reddito di un’azienda agricola di medie dimensioni (100 jugeri) era di 10.000- 20.000 sesterzi l’anno. Il valore di un terreno agricolo per compravendita era di 5.000 sesterzi a jugero. Dall’archivio di Jucundus è anche emersa una rilevante attività di prestito così suddivisa per fasce di valore: il 12% prestiti per cifre inferiori a 1000 sesterzi il 48% prestiti compresi tra 1000 e 5000 sesterzi il 24% prestiti compresi tra 5.000 e 10.000 sesterzi il 16% prestiti per cifre superiori a 10.000 sesterzi Iucundus, prestava danaro o anticipava soldi a mercanti. I beni scambiati: partite di lino, legnami, schiavi. Il costo del danaro Il tasso d’interesse annuo per un prestito era del 12% (ridotto al 4% per persone illustri) mentre il semplice deposito non fruttifero non era soggetto a tassazione. Costi di alcuni generi di consumo nella metà del III secolo dC Prodotto prezzo in Antoniniani rete da pesca 14 nassa 6 barca da pesca 186 pentola di terracotta 3 lampada a olio 1 un sextarius di vino 4 un capo di abbigliamento pesante 75 stivali in pelle 20 sandali/caligae 12 una spada 60 un asino 145 un cavallo 250 Prezzi nel 6° secolo dC Prodotto Costo uno schiavo 20 Solidi 1 libbra di pesce 6 Follis verdura per minestra 5 Follis 1 pagnotta 3 Follis una coperta di lana 1/25 Solidus un mantello usato 1 Solidus un asino 3-4 Solidi una copia del Nuovo Testamento 3 Solidi. Saluti4 punti
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Forse se anziché pensare ad introdurre certe leggi ci si adoperasse per far studiare nella scuole la storia del '900, certe ridicole e bizzarre iniziative non sarebbero neppure prese in considerazione. Credo che chiunque, dotato di un minimo di buon senso e che conosca almeno per sommi capi le conseguenze provocate delle dittature del '900 in Europa (ivi compresa quella dell'Unione Sovietica e quelle dei regimi totalitari dell'Est Europa) ,non possa ragionevolmente auspicare che quei regimi si rinnovino oggi. Fra l'altro, anche il termine di "nostalgico" mi suona abbastanza improprio, dal momento che per provare "nostalgia" di qualcosa bisogna (quella cosa) averla vissuta e dunque i nostalgici "doc" oggi come oggi dovrebbero essere al più dei maturi nonnetti e nonnette (con tutto il rispetto per i suddetti) ultrasettantenni che, non foss'altro per motivi anagrafici, dovrebbero trovarsi in una condizione psicofisica antitetica a quella "rivoluzionaria" richiesta dai sostenitori del celebre "ventennio". Dopodiché i sedicenti e impropri "nostalgici", che non hanno vissuto sulla loro pelle il fascismo e la guerra, sono sempre esistiti, esistono ed esisteranno sempre ma a tenerli a bada vi sono già leggi specifiche e leggi generiche che, se applicate (ripeto: se applicate...) possono contenere e reprimere già oggi certi fenomeni di devianza. Senza bisogno di scandalizzarsi se qualcuno commercializza il fiasco di vino "del duce"....o ne vende il ritratto o la medaglia, perché più che di "apologia del fascismo" direi che in questi casi saremo al più in presenza dell'apologia .......del folklore. Massimo rispetto per l'on. le Fiano e per la vicenda della prigionia del padre...però vorrei anche osservare che il suddetto non è l'unico ad aver avuto parenti nei campi di prigionia o morti dentro un sommergibile o su un aereo, in una guerra che non era voluta da chi è stato chiamato (anzi...è stato obbligato) a combatterla, in nome di ideali che non è detto che fossero condivisi. Quindi, direi che si può anche essere antifascisti (o anticomunisti) senza per questo essere ottusamente intransigenti ed iconoclasti versoi passati simboli di quei regimi. Saluti. M.3 punti
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Bravo Mario, come sempre il primo a muoversi. Un gran signore. Un caro saluto Roberto3 punti
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Ma con tutti i problemi che abbiamo queste sono le priorità ? Mah...poiché poi la legge ormai viene interpretata e rimane sempre la discrezionalità il mondo numismatico volendo c'entra sia per chi vende su e bay che ai mercatini ...se esponi, se mostri, se proponi ....3 punti
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Complimenti Mario per aver fatto da corriere, per aver portato il Gazzettino tra i monti ad un grande appassionato... Da qualche tempo fa sembri ringiovanito, va che bella faccia riposata, si vede che dedicarsi solo alla numismatica come dici tu "di tutti e per tutti" fa bene non solo alla mente ma anche al corpo!3 punti
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Buonasera a tutti, apro questa discussione per mostrarvi un mio recente acquisto, arrivato quest'oggi dall'Inghilterra. Trattasi di un penny coniato a Londra durante il regno di Edoardo I ( 1272-1307 ). In particolare quest'esemplare dovrebbe appartenere alla classe Vb, per via della caratteristica forma della lettera "C" e del globetto nel busto, cronologicamente inquadrabile fra il 1289 e 1291.2 punti
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Salve a tutti, dopo aver letto con attenzione la discussione aperta recentemente da @dabbene LE MONETE SIMBOLO DI MILANO (alla quale darò senz'altro il mio piccolo contributo), sono stato investito da un grande desiderio di rispolverare la mia vecchia collezione di tondelli milanesi. In particolare ho rimesso mano sul denaro da 100 soldi di Filippo III del 1607, che vorrei mostrarvelo, avendo una patina molto scura, in una veste più chiara e ricca di contrasti. Tutto ciò per farvi assaporare un po' meglio i dettagli sino ad ora nascosti. Saluti!2 punti
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Ciao. Beh, che si debba interpretare una norma di legge alla luce di un'intervista rilasciata dal proponente della norma sul periodico '"Il Collezionista", mi sembra abbastanza surreale. Quello che dice Fiano nell'intervista non si desume affatto dalla lettura testuale della norma e dunque chi sarà chiamato ad applicarla partirà dal dato testuale e non dalle elucubrazioni esposte nell'intervista. Se si volevano specificare i casi di non punibilità, bisognava farlo chiaramente e non lasciare all'interprete di turno il compito di valutare se ivendere il portachiavi o il fiasco di vino con l'effige del duce costituisce reato mentre vendere la medaglietta che Simone voleva cedere su eBay non lo è. La norma non compie affatto le specificazioni di cui parla Fiano e, come al solito, si preferisce fare lo "scaricabarile" su chi dovrà poi applicarla piuttosto che offrire un quadro che evidenzi quali siano le condotte, le immagini e i simboli fascisti che meritano di essere puniti. Ma, si sa. Così facendo si tengono aperte tutte le porte, cosicché all'occorrenza, potrà essere sanzionato il fiasco di vino o la medaglietta di Simone....a seconda di come la vede questo o quell'operatore. Fra l'altro, tutto ciò avviene ben sapendo che già esistono nel nostro Ordinamento norme che puniscono l'apologia del fascismo. M.2 punti
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Appartengo alla scuola del prevenire è meglio che curare quindi ritengo che queste chiacchiere "da bar" (nelle dovute sedi e tra i dovuti colleghi) sarebbe opportuno che un legislatore SERIO le facesse PRIMA di proporre o promulgare questa o quella legge in modo da pesare bene ogni parola ed evitare il più possibile che il suo pensiero sia interpretabile "ad minchiam" da chi poi quella legge si trova ad applicarla DOPO magari contro qualche povero cristo che dovesse usare la foto di un bosco come copertina su facebook o qualche venditore di Ebay specializzato nella vendita di medaglie fasciste che POI si ritrovano la DIGOS a casa alle 3 di notte senza capire perchè... Fantascienza? Vi dico solo che su Ebay mi cancellarono una inserzione "per apologia fascista" in quanto avevo messo in vendita questa medaglia con la semplice dicitura: REGNO D'ITALIA - FASCISMO - MEDAGLIA DOPO LAVORO BRESCIA AI VALOROSI CAMERATI COMBATTENTI. Chiaramente qualche mente problematica mi aveva segnalato l'inserzione... Saluti Simone2 punti
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La prospettiva di eliminare dal massimo nominale circolante il più importante simbolo della cultura italiana di tutti i tempi è a mio avviso quantomeno discutibile. Il senso delle raffigurazioni sulle monete è l'esaltazione del patrimonio del nostro paese, nelle varie epoche (10 c. età medievale/moderna, 20 c. contemporaneità, 50 c. mondo antico), nelle varie zone (1 c. Sud, 2 c. Nord, 5 c. Centro) e nei due più grandi simboli del genio italico (1-2 €). Almeno sulle monete, non rinunciamo alla cultura... mi fa cadere le braccia a volte l'insensibilità italiota su quello che è davvero il nostro maggiore (se non unico) motivo d'orgoglio. Rinnoviamo i tipi dei centesimi al limite, ma mantenendo l'equilibrio suddetto tra epoche e aree geografiche.2 punti
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Il bello del collezionismo è di tenere la Storia in mano, ossia la possibilità di intraprendere un dialogo diretto con il passato. Saluti!2 punti
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Su "le monete delle zecche minori della Campania" (vol. 2, edizioni d'Andrea) questi tondelli vengono catalogati come emissioni di fantasia coniate a fine XIX secolo a Parigi. Buona giornata, Antonio2 punti
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Il Gazzettino è anche questo...una consegna in Valcuvia in provincia di Varese da alfred nostro utente lamonetiano... A volte il web tramite il Gazzettino ti permette di essere più reali della realtà. In Gazzettino è anche questo, il poter incontrare, il parlare insieme di numismatica, conoscere nuovi amici, potersi confrontare stringendosi la mano, e' La numismatica come detto più volte che gratifica, che ci piace, che dialoga senza interesse alcuno...se non il divulgare... Questo è un esempio, bello, ma un esempio, ma quante mani in questi mesi tra tutti abbiamo stretto realmente ? Tante...e la numismatica si allarga, si divulga, diventa anche piacevole incontro tra numismatici, per il secondo numero alfred in autunno ora....2 punti
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Imperatore gia’ trattato in “monete imperiali romane” diversi anni fa , vorrei pero’ riproporre Pertinace principalmente dal punto di vista della Storia Augusta e da qualche tratto di Cassio Dione ; Dione certamente la fonte letteraria piu’ sicura e diretta di cui disponiamo per la vita di Pertinace in quanto il Senatore Dione fu amico personale di Pertinace , anche Erodiano fu prossimo ai fatti trattati , seguono iscrizioni varie e monete ; insomma pare che la Storia , in compenso alla estrema brevita’ e tragicita’ del suo regno , lo abbia ricompensato con molte informazioni sulla sua vita , al contrario di tanti personaggi di piu' lungo regno e popolarita' . Publius Helvius , chiamato dal padre Pertinax , cioe’ tenace , nacque ad Alba Pompeia nel 126 il 1 o 10 di Agosto in una fattoria di proprieta’ della madre situata sull’ Appennino ligure ; anticamente quando nacque il nostro personaggio , Alba faceva parte della Liguria . Il padre si chiamava Publius Helvius Successus , mentre la madre pare si chiamasse Lollia Acilia , ma non e’ citata dalla Storia Augusta , ne’ da Cassio Dione ed Erodiano , quindi la nomino solo come informazione non accertata ; dal nome della possibile madre , che si compone di due nomi gentilizi di Gens romane , i Lollii e gli Acilii se fosse confermata , Pertinace potrebbe avere avuto il ramo materno di origine romana , mentre il padre , forse un liberto , era originario della Liguria e secondo Giulio Capitolino , uno degli scrittori della Storia Augusta che tratta anche di Pertinace , costui era un commerciante di lana , secondo altri di legname , comunque sia volle soprannominare il figlio , Pertinace , per aver voluto da piccolo continuare con tenacia il mestiere del padre . Ancora oggi la cittadina conserva questo nome , anche se attualmente fa parte del Comune di Cuneo , in Piemonte . Giulio Capitolino narra un aneddoto sulla nascita di Pertinace , quando questi nacque , un puledro si arrampico’ sul tetto della casa , poi cadde e rimase ucciso ; il padre interpellato un indovino circa il fatto accaduto , questi gli profetizzo’ un brillante avvenire per il figlio , ma Successo , poco convinto e dubbioso circa la previsione del futuro del figlio , gli rispose che intanto pero’ aveva perso il valore dell’ animale . La Storia Augusta dedica parecchie pagine a Pertinace nonostante il suo brevissimo regno , sarebbe troppo lungo ripercorrerle tutte passo passo , quindi ne faro’ un estratto degli aspetti piu’ importanti . Pertinace completo’ l’ istruzione , dopo aver appreso la grammatica e l’ aritmetica , da un maestro greco e da Sulpicio Apollinare un retore cartaginese maestro anche di Aulo Gellio , il che dimostra che la famiglia di Pertinace era di un grado sociale abbastanza alto in rapporto alla professione del padre , per potersi permettere un insegnante del genere , tanto che in base agli insegnamenti ricevuti , questi gli permisero di dedicarsi egli stesso alla professione di maestro . Fare il maestro non era pero’ il massimo delle aspirazioni per Pertinace , quindi decise di dedicarsi alla carriera militare e grazie all’ interessamento dell’ ex Console e patrono del padre , Lolliano Avito raggiunse il grado di Centurione ; il nome dell’ ex Console fa sospettare un certo legame familiare con la probabile madre di Pertinace , Lollia Acilia . Piu’ tardi parti’ per Antiochia in Siria dove contribui’ alla vittoria di Marco Aurelio contro Avidio Cassio e per meriti militari qui ottenuti fu trasferito in Britannia dove rimase per qualche anno contribuendo alla Vittoria Britannica di Commodo ed anche reprimendo tentativi di rivolte contro Commodo , al punto di alienarsi il favore dei militari che lo ferirono e minacciarono di morte per avere restaurato l’ antica dura disciplina militare ; da qui si reco’ in Mesia dove ottenne il comando di un distaccamento di ausiliari . Passo’ poi in Italia distribuendo in Emilia sussidi alla popolazione povera ; in seguito fu eletto comandante della flotta germanica trasferendosi in Germania con la madre , la quale poco dopo mori’ e qui fu sepolta , ai tempi di Giulio Capitolino era ancora visibile . La successiva tappa militare lo vide diventare Procuratore in Dacia per controllare le finanze della provincia , qui venne sospettato di peculato , in seguito riconosciuto , a torto , ma cadendo per un po’ di tempo in disgrazia venendo in seguito riabilitato da Claudio Pompeiano , genero di Marco Aurelio e grazie ad ottenuti successi militari entro’ in Senato con il rango di Pretore e completamente riabilitato dall’ accusa di peculato . Per la rapida riconquista della Rezia e del Norico a seguito dell’ invasione germanica fu eletto Console ; fu anche Governatore delle due Mesie , e come abbiamo letto , della Dacia e della Siria . Come si puo’ notare , la carriera militare di Pertinace , in base alla sequenza della Storia Augusta , non segue un esatto percorso temporale , ma salta avanti e indietro nel tempo . Come carattere Pertinace fu mite ed esemplare in tutte le attivita’ civili , tanto che il depravato Commodo riconoscendogli queste doti , che lui non aveva , lo volle Console per la seconda volta insieme con lui . Al tempo di Commodo , Perenne , il potente Prefetto di Roma , forse per timore del favore imperiale e del grado raggiunto o per invidia , gli ordino’ di ritirarsi in Liguria nella sua citta’ natale ad Alba , qui Pertinace acquisto’ vasti terreni ed edifici e per tre anni esercito’ il vecchio mestiere del padre . La notte del 31 Dicembre del 192 , Commodo fu assassinato e il Prefetto del Pretorio Leto insieme con il funzionario di Corte , Ecletto , portarono Pertinace presso i Pretoriani che lo elessero Imperatore dietro promessa del solito donativo ; la mattina dopo il 1 Gennaio 193 , il Senato ratifico’ la nomina , Pertinace aveva 66 anni . In verita’ Pertinace non voleva accettare la nomina a Imperatore ben sapendo la pericolisita’ della carica tanto che chiese a Claudio Pompeiano il genero di Marco Aurelio o secondo altre fonti ad Acilio Glabrione , di assumere l’ Impero , ma questi rifiutarono entrambi ricordando la sorte toccata a Commodo , Pertinace tornato alla Curia venne ufficialmente acclamato Imperatore da tutti e non pote’ sottrarsi alla sorte ; in cambio chiese che la moglie non fosse chiamata , Augusta , ne’ il figlio , Cesare , ben conoscendo la pericolisita’ della vita di corte e sottraendoli in tal modo al rischio di una eventuale sua uccisione , cosa che in effetti a breve si realizzo’ . Infatti il Prefetto del Pretorio , Leto , sentendosi offeso da Pertinace che lo considerava un consigliere di scarso peso , si era pentito di averlo fatto eleggere Imperatore e fomento’ la rivolta dei Pretoriani , gia’ delusi degli scarsi donativi ricevuti , cosi’ trecento di loro si recarono armati al palazzo imperiale decisi ad uccidere Pertinace ; nel frattempo Leto mandato incontro ai Pretoriani per dissuaderli , invece si dileguo’ avviandosi verso casa , mentre il solo Ecletto tento’ di difendere Pertinace ma venne facilmente sopraffatto . Pertinace imperturbato si presento’ solo d’ innanzi ai Pretoriani e con un saggio e risoluto discorso stava intimorendo i piu’ che gia’ giravano le spalle , quando un Gallo Tungro lo trafisse con una lancia e gli altri con vigliaccheria gli furono addosso per finirlo ; la sua testa mozzata fu portata in giro per le strade deserte di Roma , cosi’ fini’ Pertinace . Pertinace , ci racconta Capitolino , era un vecchio dall’ aspetto venerando , alto , con lunga barba e capelli ricci , leggermente panciuto , anche se l’ alta statura gli conferiva un aspetto imperiale . Era affabile con tutti e buono di carattere , cordiale , rispettoso del Senato da cui proveniva . La sua morte fu preannunciata da presagi : una volta gli sembro’ di vedere riflessa nell’ acqua della piscina , l’ immagine di un uomo che si avventava contro di lui per ucciderlo ; il giorno della sua morte nei suoi occhi non si videro le pupille ; mentre il giorno prima della sua morte si videro in cielo , in pieno giorno e accanto al Sole , delle stelle splendenti di vivissima luce , prodigio che forse fu immortalato nelle emblematiche monete emesse con la legenda Providentiae Deorum dove si vede la Provvidenza con un braccio teso verso l’ alto e che guarda un globo che emette raggi . Settimio Severo quando rimase unico Imperatore assunse , come rispetto e ammirazione verso l’ operato di Pertinace , assunse il suo nome , lo divinizzo’ e i suoi resti furono tumulati nel Mausoleo di Adriano . Ma a parte le qualita’ morali di Pertinace , perche’ assurse a tanta popolarita’ il brevissimo suo regno ? Pertinace nel suo brevissimo tempo disponibile , come forma di governo , si ispiro’ a Marco Aurelio , Cassio Dione lo definisce sinteticamente “uomo eccellente ed onesto” , diede una svolta democratica al governo di Roma , ristabili’ l’ ordine nella pubblica amministrazione , riformo’ la giustizia , sano’ la situazione fiscale e finanziaria dello Stato , si occupo’ personalmente del bene pubblico , risano’ molte strade romane , tutte materie in precedenza devastate e trascurate da Commodo ; dimostrazione del suo ottimo governo e’ che Pertinace nonostante la brevita’ estrema del suo regno fu ricordato in numerose iscrizioni sparse per tutto l’ Impero . Naturalmente furono tutte riforme invise ai disonesti , tra cui i Pretoriani che videro diminuire i loro interessi e il loro peso politico , al punto che giunsero ad eliminarlo dopo meno di tre mesi di governo . Cassio Dione , contemporaneo a questi fatti , oltre che amico personale , pronuncia nella sua Storia un solo appunto ed errore di concetto rivolto a Pertinace , forse dovuto alla fretta nel riformare lo Stato stravolto da Commodo , cioe’ di avere operato tutte queste riforme in “un colpo solo” senza tenere conto che queste riforme richiedevano molto tempo e tanta prudenza , in modo che tutti si accorgessero dei buoni cambiamenti un po’ alla volta’ , anziche’ repentinamente ; questo forse avrebbe evitato la brusca e violenta reazione dei disonesti colpiti immediatamente nei loro interessi . Ci sarebbe tanto ancora da narrare su Pertinace , ma termino per evitare di annoiarvi ulteriormente , allego qualche foto della IX Regione augustea Liguria , di Pertinace trovata ad Apulum in Dacia , una delle emblematiche monete descritte nel post a proposito dei prodigi che precedettero la morte di Pertinace e i link di alcune delle tante iscrizioni che ricordano il nostro Imperatore . http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+13%2C+04323&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1963,+00052&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+14%2C+04138&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+02%2C+04125&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+13%2C+04323&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+02%2C+05128&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+08%2C+08425&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+08%2C+10242&r_sortierung=Belegstelle2 punti
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Buonasera, avrei piacere di sentire il parere di qualche appassionato del Regno in merito a questo 80 Lire di Carlo Felice. Il peso è nella norma, il diametro pure, il taglio non desta sospetti... però c'è qualcosa che non mi convince fino in fondo. Forse è dovuto al fatto che è stata lucidata... e il bordo? Forse è solo lievemente decentrata... insomma, voi che ne pensate? Il colore della foto è leggermente sfalsato, essendo pressoché fondo specchio mi son trovato in difficoltà a fotografarla a dovere... Vi ringrazio per ogni delucidazione. Cordiali saluti1 punto
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Ciao a tutti, vi rendo partecipi di questa importante scoperta che aiuterà a capire la vita dei soldati romani in Britannia. https://ilfattostorico.com/2017/07/11/scoperte-25-tavolette-romane-a-vindolanda/1 punto
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Veniamo al "serpente",lo abbiamo ,canonicamente,posizionato,sotto I piedi dell'Arcangelo ,nella consueta simbologia del bene che sottomette il male. A ben guardare, notiamo pero',che lo stile del rettile e' stranamente medioevale ,quasi romanico,e la cosa e' voluta. Infatti il nostro intento era quello di sovrapporre ulteriormente la figura di San Michele a quella di Thor. Se noi consideriamo il "drago" dal punto di vista della mitologia norrena possiamo identificarlo con Jormungand,il serpente del mondo,che fu precipitato sul fondo dell'Oceano da Thor a causa della sua natura maligna,( altra similitudine con il Principe delle milizie Celesti che precipita Lucifero agli inferi )qui crebbe fino ad avvolgere il mondo quasi a causarne la fine (Ragnarok ),allora il Dio del tuono lo combatte' nuovamente fino ad ucciderlo,qui finiscono le similitudini poiche' nello scontro Thor muore avvelenato dal rettile figlio di Loki. Ma nel nostro quadro con che cosa l'Arcangelo uccide il Maligno? Con il tallone della lancia e qui ,perdonateci,abbiamo voluto fare un piccolo gioco di parole,infatti quello che noi in italiano chiamiamo tallone o puntale, in greco (e in gergo tecnico) viene definito sauroter,che significa "uccisore di lucertole",probabilmente perche' gli opliti nei momenti di calma o di noia lo usavano per infilzare lucertole o piccoli animali,quindi risulta appropriato e un po' ironico che San Michele utilizzi proprio tale strumento per immobilizzare il " Serpente". Ancora un particolare : avvolto attorno all'asta,appena sopra il tallone,abbiamo raffigurato un serpentello o meglio una vipera,la vipera d'oro adorata dai Longobardi e stigmatizzata dai vescovi cattolici che ne condannavano il culto come riminescenza pagana,senza troppo successo se ancora oggi a Cocullo in Abruzzo viene celebrata la festa di S.Domenico con I Serpari,chiaramente di derivazione pagano-longobarda. Oppure possiamo considerare tale serpentello come simbolo del male che non viene mai sconfitto del tutto e torna cosi a rinascere come controparte indispensabile al bene per esistere,in una sorta di yin e yang trasposto in forme "romanicheggianti". Sperando di non avervi annoiati: saluti. Adelchi1 punto
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Se la nostra classe dirigente pensasse davvero ai problemi attuali (immigrazione, lavoro, scuola e università ecc. ecc.), Mussolini potrebbe finire definitivamente nei libri di storia con buona pace di chi lo usa a pretesto per sfogare le proprie frustrazioni... Per tornare alla numismatica, mi chiedo e vi chiedo: ma se alcuni parlamentari hanno tempo per accapigliarsi su questioni simili perché non ne usano un pò per fare chiarezza sulla conservazione e sulla gestione del patrimonio pubblico (vedi NOTA 56)? Boh, forse perché è un argomento che non scalda la piazza e non porta voti? ps: la storia del nostro colonialismo è ancora tutta da scrivere, ma anche in questo noi siamo capaci solo di raccontare le ombre e mai le luci....1 punto
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Qui mi pare si torni quasi alla censura, si alla censura del ventennio... il testo della norma in discussione, soprattutto questa parte, sembra l'altra faccia della stessa moneta (per rimanere nell'ambito numismatico)1 punto
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O forse sopravvissute proprio perche' riconosciute come espressioni artistiche e non solamente politiche ,e se le hanno risparmiate I coevi chi siamo noi per cancellarle?1 punto
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Ne ho uno uguale... per essere più precisi dovrebbe essere: Licinius II Follis City: Antioch Year: 317-320 Obverse: DN VAL LICIN LICINIVS NOB C Emperor laureate, draped, sceptre in left hand, mappa in right hand Reverse: IOVI CONS-ERVATORI CAESS Jupiter facing left with chlamys across left shoulder, Victory on globe in right hand and sceptre in left hand, captive on left In right field: H Mintmark: SMANT Ref.: RIC VII Antioch 29; Sear 15415 Rarity: R1 Ciao! TWF1 punto
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Atteniamoci come forum di Numismatica, medaglistica, e storia ricordiamolo, se ci riguarda questa legge, questa e' la domanda da porsi ? Se, e dico se, il testo rimane questo, temo proprio di sì.... " anche solo mediante la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni che raffigurino persone, immagini o simboli chiaramente riferiti a tali partiti o ideologie " se e' così, e io non vendo e non ho nulla di ciò' , anche il solo diffondere o vendere ci siamo dentro in pieno... poi c' è la storia, e noi raccontiamo storia, abbiamo una sezione, e la storia nel bene ma anche nel male non si cancella, la storia rimarrà e' come se dicessi non mi piace che il Barbarossa abbia incendiato e distrutto Milano ma così e'stato e io racconto anche quello... poi su certe esternazioni su monumenti o altri penso siano depistaggi da problemi seri che dovremo affrontare, e' chiaro che non si può abbattere l'intera Carbonia per esempio .... credo invece che un forum come il nostro debba anche dare segnali e pareri di tendenza su questa legge, noi siamo coinvolti bene o male e un parere complessivo può essere invece una indicazione importante ......1 punto
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Be, Adriano è un personaggio talmente multiforme da lasciare infinite possibilità. Ne cito un paio pensate al volo: 1. Il Senato: Adriano viene raffigurato come un personaggio fortemente negativo dalla tradizione senatoria, perché il suo regno segna il passaggio al Principato a seguito di una centralizzazione più spiccata attorno al Princeps (pensiamo alle riforme giuridiche e il nuovo ruolo dei rescritti). Gallieno persegue una politica di centralizzazione simile, inibendo la possibilità di carriera militare dei senatori, ad esempio. Questa è una ipotesi, ma su quanti divisionali, oltre all'antoniniano, ritroviamo la stessa propaganda? 2. La religione: Adriano offre un primo tentativo di apparenze sincretismo pagano, seppur ispirato in realtà a trasmettere l' universalità e l'eternità dell'Impero. Da quanto ci è dato sapere, Gallieno aveva un atteggiamento sincretistico sul piano filosofico e religioso. Un'interpretazione dunque azzardata e in parte parziale della religiosità di Adriano. Non credo, ma chissà. Mi fermo qui per il momento che da cell è faticoso.1 punto
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Qui siamo tutti appassionati di numismatica. La natura del forum è chiaramente apolitica. Personalmente, tuttavia -e questo penso di poterlo dire- non son mai stato un simpatizzante della destra. Ma che significa? Possiedo molte monete dell'epoca del Ventennio con effigi fasciste -fasci littori e simili- e amo conservarle, osservarle, tenerle tra le mani; ricordo di parenti ormai andati, che quell'epoca hanno vissuto. Di questo passo Paesi come Lituania, Estonia, Lettonia e compagnia bella dovrebbero bandire rubli e copechi russo-sovietici. In Spagna andrebbero ritirate tutte le monete raffiguranti Franco. Sono milanese; dovrei forse sbarazzarmi di tutte le monete di Francesco Giuseppe per il Lombardo Veneto? La Storia è la Storia. Punto. Trovo questa boutade dell'esponente PD Fiano, che certamente -come tanti- aborre l'esperienza europea nazi-fascista, avendone ben donde (suo padre Nedo fu ad Auschwitz) pretestuosa e traballante. E' la conferma che alla nostrana classe politica attuale manca un poco di buon senso. Ma questa è solo la mia opinione... Cordialità, Enrico.1 punto
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Buona serata Altra meteora veneziana può considerarsi il "Mezzanino" coniato sotto il dogato di Andrea Dandolo (1343 -1354). Malauguratamente i documenti di zecca di questo periodo sono andati persi e non ci sono note le motivazioni tecniche che ne hanno decretato la nascita; sappiamo però, da altre memorie presenti in diversi documenti, che l'anno di emissione fu il 1346 o il 1347. Il Papadopoli nel tomo I° della sua opera "Le Monete di Venezia" scrive di aver trovato in un manoscritto intitolato "Eletioni, Deliberationi, Decreti etc, etc." la seguente annotazione: " …. Nell'anno 1346 il doge Andrea Dandolo fece battere una moneta che si chiamava mezzanino e valeva 16 piccoli". Altre due cronache, la prima attribuita a Daniele Barbaro e l'altra chiamata "Bemba", raccontano che nell'anno 1347 fu decretata la coniazione di due sorta di monete e cioè mezzanini e soldini. Ai fini bibliografici e collezionisti, il mezzanino coniato sotto il dogato di Andrea Dandolo, viene definito del "II° tipo" o "di nuovo tipo", affinché non venga confuso con quello coniato sotto Francesco Dandolo. (vedasi quello postato da ak72) Ma per quale motivo si decise di riconiare il mezzanino modificando le sue caratteristiche iconografiche e ponderali? Venezia attraversava un periodo burrascoso e di grandi sventure; la partecipazione alla inutile crociata indetta da Clemente VI, un violento terremoto che fece crollare non poche infrastrutture cittadine, la peste del 1348 nella quale perirono i 3/5 della popolazione e l'inizio della guerra contro Genova, prosciugarono le finanze. C'era bisogno di recuperare risorse in ogni modo e la zecca doveva adeguarsi a questa esigenza; quindi: ridistribuire i lavori delle maestranze, eliminare gli sprechi, favorire la consegna del metallo in zecca da parte dei mercanti e non ultimo, coniare nuove monete che facessero guadagnare di più. Ecco allora il nuovo mezzanino con le nuove impronte (così da non confonderlo con quello precedentemente emesso sotto Francesco Dandolo) con le seguenti nuove caratteristiche: Argento titolo 0,965 di grammi 0,802; il precedente era di Argento titolo 0,780 di grammi 1,242. Basta fare due conti, moltiplicando il peso di ciascuna moneta per il titolo d'argento e si scopre che tra il mezzanino del I° tipo e quello del II° tipo, la quantità d'argento impiegato era inferiore di circa il 20% ..... e lo Stato guadagnava. saluti luciano1 punto
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Asta chiusa e moneta ritirata. Un falso quindi, il vecchio Lanz ne ha giustamente preso atto.1 punto
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Ci sono problemi seri in un paese? Il paese e' retto dalla peggior destra di sempre ? Sviamo il popolo dal problema serio e discutiamo di caxxate. Ps Mio padre conserva un libro che gli consegnarono alle " elementari" sul comportamento che il piccolo fascista doveva tenere. Lo denuncio?1 punto
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Sono d'accordo facciamo invidia al mondo intero ,noi italiani andiamo fuori a visitare monumenti mentre sottocasa abbiamo la storia millenaria ,bisogna invogliare i turisti europei e del mondo a visitarla rappresentarla su monete in circolazione attirando la loro curiosita sarebbe ideale.1 punto
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Gallienus ha fatto un intervento che mi è piaciuto moltissimo. Vogliamo punire la forma del fascismo o la sostanza? La forma del fascismo e un oggetto relegato ormai alla storia e ai gadget da bancherella, e dovrebbe essere oramai esclusivo oggetto di studio sia sotto un profilo artistico (detesto l'arte fascista, ma pur sempre rappresenta un periodo storico) che socio/politico. La sostanza del fascismo non e mai morta, e rappresenta il tentativo di sopraffare con più o meno malcelata violenza la minoranza nel nome dell'ideologia del capo o della maggioranza. La mafia e la camorra sono di sostanza (ma non di forma) fasciste, ma lo sono anche i pensieri di molti che siedono in parlamento. É pienamente di sostanza fascista la politica estera che stati uniti e russia hanno applicato nel decenni sui paesi loro sottoposti. Punire la forma fascista é il contentino del cieco, incapace di riconoscerne e comprenderne la sostanza. (Scusate lo sfogo, dalla sicilia soggetta a corruzione e potere mafioso dominante ma silenzioso, sentire il parlamento discutere del nulla è estremamente fastidioso)1 punto
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Prossimamente uscirà un saggio a firma di Jean-Marc Doyen (noto numismatico francese) in cui sarà analizzato il rapporto iconografico che sembra esserci tra Gallieno e gli imperatori - della dinastia Antonina - Traiano e Adriano. Uno degli elementi che saranno presi in esame è proprio questa tipologia di busto estremamente rara in Gallieno e quindi frutto di una ben precisa e mirata scelta non soltanto meramente stilistica, ma evidentemente più profonda e ambiziosa. Giusto per non stare con le mani in mano ho fatto una rapida ricerca senza troppe pretese e... in effetti, guardando le rappresentazioni "eroiche" di Adriano, le similitudini ci sono eccome. Un tipo di busto molto particolare per Gallieno (non propriamente raro) e, che mi risulti, utilizzato solamente presso la zecca di Milano è il seguente: esemplare proveniente dal ripostiglio di Reyssouze (foto tratta dal sito cgb.fr) che trova in Adriano il suo equivalente sia su sesterzi che denari come dimostrano questi due esemplari (entrambi tratti dal sito cgb.fr): Ritornando invece al busto dell'antoniniano da me proposto in questa discussione, che ve lo ricordo, è il seguente: mi sembra di cogliere delle similitudini con il busto utilizzato ad esempio per questo sesterzio (foto sempre tratta da cgb.fr): Se vi venissero in mente esemplari ancor più calzanti e prossimi iconograficamente... ben vengano ulteriori riproposizioni! ...le domande che sorgono spontanee sono: cosa voleva riprendere Gallieno della politica/messaggistica Adrianea? E soprattutto, perché Adriano?1 punto
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Interessanti tutti gli articoli: i miei complimenti a tutti gli autori. Voglio però fare un apprezzamento particolare per l'ottimo articolo di Alberto Campana: ancora una volta questo tenace ed infaticabile studioso riesce a catapultarci nella temperie politica, culturale e sociale della Roma repubblicana con una naturalezza che lascia stupefatti. Intrighi politici e lotte intestine, fazioni e consorterie, decine di nomi schierati da una parte o dall'altra ci appaiono all'improvviso familiari, come se ascoltassimo un TG di oggi. Articolo completo ed esaustivo ma al tempo stesso agile e gradevole: una stregoneria, insomma.....1 punto
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Augusto Bargoni Tentativo di un elenco degli assaggiatori delle regie zecche sabaude dal 1529 al 1825 estratti dal bollettino della societa’ di archeologia e belle arti 19651 punto
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Sto ascoltando Fiano adesso che testualmente ha ESCLUSO di "perseguire i collezionisti di francobolli del ventennio". Il problema è che dal testo della legge non sembra proprio. In che mani siamo............1 punto
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Il collezionismo in genere, in questo caso la numismatica, ti fa imparare ed apprezzare la Storia...ma non solo, ti fa scoprire il presente e perché no, magari anche immaginare il futuro1 punto
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@agos1977 purtroppo solo chi te le compra per rivenderle le prenderebbe in blocco, e il prezzo scenderebbe ulteriormente, tutto dipende quanto vorrai "rimetterci"!1 punto
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Buongiorno a tutti sono la figlia di Franchino Rosario e mi sono iscritta solo per mandare a tutti quelli che lo ricordano un saluto da parte mia e soprattutto da mio padre che a 96 anni è ancora qui a ricordare i bei tempi della nascita della numismatica milanese.1 punto
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arrivati oggi i nuovi 2€ san pietro e paolo ... la proof è magnifica, non vedo l'ora di vedere quella di fatima perchè deve essere megagalattica con quel disegno 221 anni passati e non sentirli ... sempre gli stessi capelli ricci per san pietro (sampietrino pio vi 1796)1 punto
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Grazie per la tua ammirazione. Io, come già ti ho detto, ho qualche lustro più di te. Oltre alle monete del Vaticano, colleziono anche altre cosette. E ti posso garantire che ci vuole tanta pazienza per trovare dei pezzi che mancano nella tua (mia) collezione. E spesso neanche Bill Gates riesce a trovare tutti i pezzi che gli interessano, pur avendo soldi a palate. Noi, da poveri collezionisti, ci divertiamo anche così, aspettando che l'UFN ci mandi le monete assegnate e richieste. Un buon collezionista deve avere sempre "molta pazienza"!1 punto
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Sapete quanti precedenti giurisprudenziali di apologia del fascismo (art. 4 della L. 645/1952) ci sono su una banca dati giuridica dal 1977 ad oggi ? Sono 11 (undici), solo 11. E sentono il bisogno di rimaneggiarla ? Se vi piacciono gli ossimori : è un esempio evidente di "Una spasmodica attenzione nei confronti dell'irrilevante" Soprattutto nel contesto storico che stiamo vivendo. Non voglio discutere di politica è una valutazione antropologica. Polemarco1 punto
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Il fascismo, come tutti i regimi autoritari di qualsiasi colore, si è retto grazie al consenso della maggioranza della popolazione, non avrebbe potuto essere altrimenti, e nessuno storico serio si sogna di negarlo, anzi più d'uno è convinto che se si fossero tenute libere elezioni, il partito fascista le avrebbe sicuramente vinte. Certo, non con le percentuali "bulgare" delle elezioni-farsa in cui si doveva solo dire se si approvavano o meno i nomi del "listone" proposto dal partito, ma comunque con una solida maggioranza. Mah, a me la parte di legge che hai riportato mi sembra sia da collegare a quella precedente, che dice: "Altrettanto grave e non derubricabile a un mero fatto di folklore è tutta la complessa attività commerciale che ruota intorno alla vendita e al commercio di gadget o, ad esempio, a bottiglie di vino riproducenti immagini, simboli o slogan esplicitamente rievocativi dell’ideologia del regime fascista o nazifascista." Si fa esplicito riferimento a gadget e a fatti di folklore, e il riferimento alla contemporaneità credo sia da cogliersi anche in quella "produzione" di tali oggetti, che va punita, e che non può che essere contemporanea (arrestiamo gli incisori della Regia Zecca?). Mentre, al contrario, non c'è nessun divieto esplicito (e, secondo me, nemmeno implicito) per gli oggetti d'epoca, quali le monete, le medaglie e quant'altro. petronius1 punto
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Si così come anche gli inutili partitini di estrema sinistra... ma questo è meglio non dirlo altrimenti si diventa fascisti.. vero...Detto questo siamo in italia e uno con più è deficente più sta al potere...1 punto
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