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  1. francesco77

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/07/17 in tutte le aree

  1. Imperatore gia’ trattato in “monete imperiali romane” diversi anni fa , vorrei pero’ riproporre Pertinace principalmente dal punto di vista della Storia Augusta e da qualche tratto di Cassio Dione ; Dione certamente la fonte letteraria piu’ sicura e diretta di cui disponiamo per la vita di Pertinace in quanto il Senatore Dione fu amico personale di Pertinace , anche Erodiano fu prossimo ai fatti trattati , seguono iscrizioni varie e monete ; insomma pare che la Storia , in compenso alla estrema brevita’ e tragicita’ del suo regno , lo abbia ricompensato con molte informazioni sulla sua vita , al contrario di tanti personaggi di piu' lungo regno e popolarita' . Publius Helvius , chiamato dal padre Pertinax , cioe’ tenace , nacque ad Alba Pompeia nel 126 il 1 o 10 di Agosto in una fattoria di proprieta’ della madre situata sull’ Appennino ligure ; anticamente quando nacque il nostro personaggio , Alba faceva parte della Liguria . Il padre si chiamava Publius Helvius Successus , mentre la madre pare si chiamasse Lollia Acilia , ma non e’ citata dalla Storia Augusta , ne’ da Cassio Dione ed Erodiano , quindi la nomino solo come informazione non accertata ; dal nome della possibile madre , che si compone di due nomi gentilizi di Gens romane , i Lollii e gli Acilii se fosse confermata , Pertinace potrebbe avere avuto il ramo materno di origine romana , mentre il padre , forse un liberto , era originario della Liguria e secondo Giulio Capitolino , uno degli scrittori della Storia Augusta che tratta anche di Pertinace , costui era un commerciante di lana , secondo altri di legname , comunque sia volle soprannominare il figlio , Pertinace , per aver voluto da piccolo continuare con tenacia il mestiere del padre . Ancora oggi la cittadina conserva questo nome , anche se attualmente fa parte del Comune di Cuneo , in Piemonte . Giulio Capitolino narra un aneddoto sulla nascita di Pertinace , quando questi nacque , un puledro si arrampico’ sul tetto della casa , poi cadde e rimase ucciso ; il padre interpellato un indovino circa il fatto accaduto , questi gli profetizzo’ un brillante avvenire per il figlio , ma Successo , poco convinto e dubbioso circa la previsione del futuro del figlio , gli rispose che intanto pero’ aveva perso il valore dell’ animale . La Storia Augusta dedica parecchie pagine a Pertinace nonostante il suo brevissimo regno , sarebbe troppo lungo ripercorrerle tutte passo passo , quindi ne faro’ un estratto degli aspetti piu’ importanti . Pertinace completo’ l’ istruzione , dopo aver appreso la grammatica e l’ aritmetica , da un maestro greco e da Sulpicio Apollinare un retore cartaginese maestro anche di Aulo Gellio , il che dimostra che la famiglia di Pertinace era di un grado sociale abbastanza alto in rapporto alla professione del padre , per potersi permettere un insegnante del genere , tanto che in base agli insegnamenti ricevuti , questi gli permisero di dedicarsi egli stesso alla professione di maestro . Fare il maestro non era pero’ il massimo delle aspirazioni per Pertinace , quindi decise di dedicarsi alla carriera militare e grazie all’ interessamento dell’ ex Console e patrono del padre , Lolliano Avito raggiunse il grado di Centurione ; il nome dell’ ex Console fa sospettare un certo legame familiare con la probabile madre di Pertinace , Lollia Acilia . Piu’ tardi parti’ per Antiochia in Siria dove contribui’ alla vittoria di Marco Aurelio contro Avidio Cassio e per meriti militari qui ottenuti fu trasferito in Britannia dove rimase per qualche anno contribuendo alla Vittoria Britannica di Commodo ed anche reprimendo tentativi di rivolte contro Commodo , al punto di alienarsi il favore dei militari che lo ferirono e minacciarono di morte per avere restaurato l’ antica dura disciplina militare ; da qui si reco’ in Mesia dove ottenne il comando di un distaccamento di ausiliari . Passo’ poi in Italia distribuendo in Emilia sussidi alla popolazione povera ; in seguito fu eletto comandante della flotta germanica trasferendosi in Germania con la madre , la quale poco dopo mori’ e qui fu sepolta , ai tempi di Giulio Capitolino era ancora visibile . La successiva tappa militare lo vide diventare Procuratore in Dacia per controllare le finanze della provincia , qui venne sospettato di peculato , in seguito riconosciuto , a torto , ma cadendo per un po’ di tempo in disgrazia venendo in seguito riabilitato da Claudio Pompeiano , genero di Marco Aurelio e grazie ad ottenuti successi militari entro’ in Senato con il rango di Pretore e completamente riabilitato dall’ accusa di peculato . Per la rapida riconquista della Rezia e del Norico a seguito dell’ invasione germanica fu eletto Console ; fu anche Governatore delle due Mesie , e come abbiamo letto , della Dacia e della Siria . Come si puo’ notare , la carriera militare di Pertinace , in base alla sequenza della Storia Augusta , non segue un esatto percorso temporale , ma salta avanti e indietro nel tempo . Come carattere Pertinace fu mite ed esemplare in tutte le attivita’ civili , tanto che il depravato Commodo riconoscendogli queste doti , che lui non aveva , lo volle Console per la seconda volta insieme con lui . Al tempo di Commodo , Perenne , il potente Prefetto di Roma , forse per timore del favore imperiale e del grado raggiunto o per invidia , gli ordino’ di ritirarsi in Liguria nella sua citta’ natale ad Alba , qui Pertinace acquisto’ vasti terreni ed edifici e per tre anni esercito’ il vecchio mestiere del padre . La notte del 31 Dicembre del 192 , Commodo fu assassinato e il Prefetto del Pretorio Leto insieme con il funzionario di Corte , Ecletto , portarono Pertinace presso i Pretoriani che lo elessero Imperatore dietro promessa del solito donativo ; la mattina dopo il 1 Gennaio 193 , il Senato ratifico’ la nomina , Pertinace aveva 66 anni . In verita’ Pertinace non voleva accettare la nomina a Imperatore ben sapendo la pericolisita’ della carica tanto che chiese a Claudio Pompeiano il genero di Marco Aurelio o secondo altre fonti ad Acilio Glabrione , di assumere l’ Impero , ma questi rifiutarono entrambi ricordando la sorte toccata a Commodo , Pertinace tornato alla Curia venne ufficialmente acclamato Imperatore da tutti e non pote’ sottrarsi alla sorte ; in cambio chiese che la moglie non fosse chiamata , Augusta , ne’ il figlio , Cesare , ben conoscendo la pericolisita’ della vita di corte e sottraendoli in tal modo al rischio di una eventuale sua uccisione , cosa che in effetti a breve si realizzo’ . Infatti il Prefetto del Pretorio , Leto , sentendosi offeso da Pertinace che lo considerava un consigliere di scarso peso , si era pentito di averlo fatto eleggere Imperatore e fomento’ la rivolta dei Pretoriani , gia’ delusi degli scarsi donativi ricevuti , cosi’ trecento di loro si recarono armati al palazzo imperiale decisi ad uccidere Pertinace ; nel frattempo Leto mandato incontro ai Pretoriani per dissuaderli , invece si dileguo’ avviandosi verso casa , mentre il solo Ecletto tento’ di difendere Pertinace ma venne facilmente sopraffatto . Pertinace imperturbato si presento’ solo d’ innanzi ai Pretoriani e con un saggio e risoluto discorso stava intimorendo i piu’ che gia’ giravano le spalle , quando un Gallo Tungro lo trafisse con una lancia e gli altri con vigliaccheria gli furono addosso per finirlo ; la sua testa mozzata fu portata in giro per le strade deserte di Roma , cosi’ fini’ Pertinace . Pertinace , ci racconta Capitolino , era un vecchio dall’ aspetto venerando , alto , con lunga barba e capelli ricci , leggermente panciuto , anche se l’ alta statura gli conferiva un aspetto imperiale . Era affabile con tutti e buono di carattere , cordiale , rispettoso del Senato da cui proveniva . La sua morte fu preannunciata da presagi : una volta gli sembro’ di vedere riflessa nell’ acqua della piscina , l’ immagine di un uomo che si avventava contro di lui per ucciderlo ; il giorno della sua morte nei suoi occhi non si videro le pupille ; mentre il giorno prima della sua morte si videro in cielo , in pieno giorno e accanto al Sole , delle stelle splendenti di vivissima luce , prodigio che forse fu immortalato nelle emblematiche monete emesse con la legenda Providentiae Deorum dove si vede la Provvidenza con un braccio teso verso l’ alto e che guarda un globo che emette raggi . Settimio Severo quando rimase unico Imperatore assunse , come rispetto e ammirazione verso l’ operato di Pertinace , assunse il suo nome , lo divinizzo’ e i suoi resti furono tumulati nel Mausoleo di Adriano . Ma a parte le qualita’ morali di Pertinace , perche’ assurse a tanta popolarita’ il brevissimo suo regno ? Pertinace nel suo brevissimo tempo disponibile , come forma di governo , si ispiro’ a Marco Aurelio , Cassio Dione lo definisce sinteticamente “uomo eccellente ed onesto” , diede una svolta democratica al governo di Roma , ristabili’ l’ ordine nella pubblica amministrazione , riformo’ la giustizia , sano’ la situazione fiscale e finanziaria dello Stato , si occupo’ personalmente del bene pubblico , risano’ molte strade romane , tutte materie in precedenza devastate e trascurate da Commodo ; dimostrazione del suo ottimo governo e’ che Pertinace nonostante la brevita’ estrema del suo regno fu ricordato in numerose iscrizioni sparse per tutto l’ Impero . Naturalmente furono tutte riforme invise ai disonesti , tra cui i Pretoriani che videro diminuire i loro interessi e il loro peso politico , al punto che giunsero ad eliminarlo dopo meno di tre mesi di governo . Cassio Dione , contemporaneo a questi fatti , oltre che amico personale , pronuncia nella sua Storia un solo appunto ed errore di concetto rivolto a Pertinace , forse dovuto alla fretta nel riformare lo Stato stravolto da Commodo , cioe’ di avere operato tutte queste riforme in “un colpo solo” senza tenere conto che queste riforme richiedevano molto tempo e tanta prudenza , in modo che tutti si accorgessero dei buoni cambiamenti un po’ alla volta’ , anziche’ repentinamente ; questo forse avrebbe evitato la brusca e violenta reazione dei disonesti colpiti immediatamente nei loro interessi . Ci sarebbe tanto ancora da narrare su Pertinace , ma termino per evitare di annoiarvi ulteriormente , allego qualche foto della IX Regione augustea Liguria , di Pertinace trovata ad Apulum in Dacia , una delle emblematiche monete descritte nel post a proposito dei prodigi che precedettero la morte di Pertinace e i link di alcune delle tante iscrizioni che ricordano il nostro Imperatore . http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+13%2C+04323&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1963,+00052&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+14%2C+04138&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+02%2C+04125&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+13%2C+04323&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+02%2C+05128&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+08%2C+08425&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+08%2C+10242&r_sortierung=Belegstelle
    4 punti
  2. Ciao Aquarius, se ti fa piacere per un confronto ti posto un mio esemplare ....
    4 punti
  3. A mio parere la moneta che esprime la "milanesità" più di tutte durante il periodo della dominazione spagnola è il denaro da 32 soldi detto Burigozzo. Una moneta con il perfetto connubio iconografico del potere spagnolo sul ducato di Milano e Milano rappresentato da Sant'Ambrogio. Per maggiori dettagli e approfondimenti sulla moneta in oggetto, vi consiglio di leggere il bellissimo articolo di @dabbene presente nel numero 1 de "Il gazzettino di Quelli del Cordusio"
    4 punti
  4. Bravo martin, proprio così! questa non è la classica moneta decimale del secondo '800, dove i diversi millesimi offrono una certa opportunità di trovare il giusto compromesso qualità/prezzo. Questa è già una tipologia rara con un unico millesimo, e già a trovarlo bb il prezzo si impenna senza tanti complimenti. Moneta particolare quindi, molto: il portafogli è pesantemente legato a queste monete, che anche in queste conservazioni sfiorano o superano (dipende dal venditore) anche i 200€... che non son bruscolini. Che ci sia di meglio è indubbio, ma all'atto pratico, chi affronta la (non indifferente) spesa, deve fare tante altre valutazioni più importanti. Personalmente, preferisco molto più una moneta come questa, ad una decimale con molti compromessi che non arrivi al bb. Quindi, nonostante la conservazione modesta, complimenti perché è uno degli acquisti più ostici da affrontare nella monetazione del re nasone pre '800.
    4 punti
  5. Questa volta vi faccio una richiesta strana e - ahimé - temo di difficile risoluzione. Ho recentemente fatto entrare in collezione un bel pezzo (dal vivo lo è molto più che dalla foto) di Aureolo che vi propongo: Aureolo in nome di Postumo Milano; Antoniniano; Biglione; 2,51 gr D\ IMP C POSTVMVS P F AVG R\ SALVS AVG / P RIC 382 - Elmer 618 Ex Münzen & Medaillen GmbH n. 45 (2017) - Ex Frank Sternberg AG (Zurich) Nel tentativo di risalire - ammesso che sia possibile - la provenienza del pezzo, sto cercando di vedere se il pezzo era presente in qualche catalogo d'asta del precedente venditore: Frank Stenberg. Online non sono riuscito a trovare nulla... mi rendo conto che è come cercare un ago in un pagliaio... ma non ho alcuna indicazione ulteriore (nemmeno l'anno di vendita che restringerebbe di molto il campo)... se qualche anima pia ha dei vecchi cataloghi di questo venditore e un po' di tempo per sfogliarli... mi farebbe un grosso favore! La mia speranza è che il precedente venditore abbia registrato una precedente origine del pezzo... Grazie a tutti!
    3 punti
  6. Certamente si, il Burigozzo è fascino milanese e indubbiamente merita di essere messo in questo album di monete milanesi. Che possono essere ripeto tante basta pensarci...io per esempio sono sempre stato attratto da una moneta milanese che richiama la Francia però.... Il testone di Ludovico XII d'Orleans è indubbiamente Francia, il Re di Francia che diventa anche Duca di Milano ( 1500 - 1513 ) Quel berretto che tanto fa sognare si intitola una discussione qui sul forum...il berretto è emblema, look , quasi una corona. E ci sono i gigli sul berretto, sul petto, nello scudo di Francia coronato al rovescio. Ma Ludovico capisce che non può cambiare troppo, riconferma allora il nominale sforzesco, il testone, e lascia tutto il rovescio a un dinamico Sant'Ambrogio guerriero a cavallo con staffile. E altrettanto nelle legende si prende il diritto lasciando quella del rovescio al classico MEDIOLANI DVX. Un po' andava bene, ma non bisognava mai eccedere anche ai tempi...un bel mix Francia/Milano che si conclude con una moneta strepitosa per iconografie. NAC 85
    3 punti
  7. Buon pomeriggio Amici del Forum, ho rifatto le foto al 2 Grana di Murat, @Asclepia, questo è quello con le stellette nella legenda e al rovescio termina con una sola dopo FRAN* @lamanna921, quello che hai visto era in simile conservazione?
    3 punti
  8. Oggigiorno un buon MB va sui 600 euro. A 200-300 euro ci saranno anche ma in condizioni davvero pessime o con bordi limati e appiccagnoli divelti, a 200 euro si può prendere un buon MB del tipo Soli Reduci e non Pro Fausto che è più rara.
    3 punti
  9. DE GREGE EPICURI Non ti so dire di una particolare rarità, certamente il tempio si vede ottimamente, con tutti i dettagli della porta, cosa abbastanza insolita. La scritta intorno è: PACE TERRA MARIQUE PARTA IANUM CLUSIT, cioè: "ottenuta la pace sulla terra e sui mari, chiuse (sottinteso: Nerone) la porta di Giano". Infatti, il tempio di Giano era chiuso in tempo di pace, mentre veniva riaperto ad ogni guerra. La moneta quindi celebra il merito di Nerone di aver concluso tutte le guerre in cui Roma era impegnata.
    2 punti
  10. "Girando sul web mi sono imbattuto nella piastra "pro fausto" più bella che avessi mai visto in foto." 22 maggio 2017.
    2 punti
  11. Salve @Legio II Italica , grazie per questo bel post! Interessante e drammatica vicenda questa di Pertinace... Avrei una domanda (anche se forse un po' OT) : se non sbaglio già con Caligola e Claudio i pretoriani iniziarono ad avere un ruolo di un certo peso nella caduta e proclamazione di un nuovo imperatore, ma è appunto dopo Commodo che il fenomeno andò accentuandosi? Un saluto e buona giornata! P.S. riguardo alle particolari coniazioni di Pertinace, mi sono ricordata che sul libro Gli imperatori romani di Michael Grant, l'Autore cita brevemente una moneta di Pertinace "che reca una dedica di nuovo tipo al Buon Senso degno di Lode, Bona Mens (Menti Laudandae)", mi è sembrata interessante
    2 punti
  12. Tutti nati imparati,non credo che come quando vai a comprare un auto per la prima volta e ti colpisce e non.ne sai nulla di ribattute chilometri tolti col computer ecc,uno non rimane colpito dal proprio occhio,l esperienza e il tempo non credo che lei si sia svegliato una mattina e sapeva gia tutto di tutto
    2 punti
  13. è probabilmente "fuori periodo", ma per le monetazioni bizantina e dei regni romano barbarici ho se non tutto, moltissimo, e come ho sempre detto, la mia biblioteca cartacea e digitale è sempre a disposizione di qualsiasi amico di lamoneta.... fare un elenco mi è davvero impossibile perché parliamo di ben più di 1000 testi / articoli su quei due temi.... solo quando ho raccolto le pubblicazioni riguardanti "tesoretti" dal V alla metà del VI secolo ho totalizzato quota 102 per me la classificazione per tematiche è davvero un tarlo...non so da dove cominciare.....
    2 punti
  14. Non colleziono napoletane (ho solo qualche chicca), ma questo esemplare, vista la particolare tipologia, mi sembra piu' che degno... Come detto sopra esemplari migliori si possono anche trovare, ma con grande difficoltà e non certo a prezzi di saldo ... Per quanto riguarda i prezzi mi pare che 200 eurucci per questo esemplare sia una chimera... o sbaglio ?
    2 punti
  15. Ciao @marmo87, hai riapeto un discorso che è datato ma sempre interessante, i documenti scoperti da Pietro Martini al quale lo Spano si fa riferimento, fanno parte dei così detti "Falsi d'Arborea", alcune pergamene fatte ad arte per creare un falso mito sul Giudicato d'Arborea e sulla storia di Sardegna. Sulla Zecca d'Arborea non ci sono notizie storiche certe e anche sulla presunta monetazione coniata dai Giudici Arborensi prima di Guglielmo III vi sono pareri molto contrastanti, quindi l'esistenza di questa Zecca non può essere confermata. Per quanto riguarda Castelgenovese (Castelsardo) io ho sempre pensato che non sia mai stata sede di una Zecca, invece anche per Monteleone non vi sono prove tangibili sull'esistenza di una Zecca anche Ossidionale, ma se mai in futuro dovesse apparire un esemplare di moneta di Nicolò Doria descritta dallo Spano si potrebbe riaprire il discorso, fino ad allora anche sulla Zecca di Monteleone si può dire che non sia esistita. Per quanto riguarda i Falsi di Arborea ti consiglio di leggere prima qualcosa sull'argomento o altrimenti potresti cadere anche tu in inganno tra le pubblicazione false e la storia reale. Un saluto.
    2 punti
  16. Ciao, oggi son stato all'aasfn..... sono basito dalla scordialitá e maleducazione del personale..... per avere monete di resto ho dovuto insistere indicando il cassetto con gli spiccioli..... e poi con tanto di sforzo mi ha cambiato 5 euro in monete da 50 ct del 2015... ma del 2017 me ne ha date solo 2.... non ne avevano...... aggiungo io.. PER ME. li c'era anche un commerciante.... ovviamente abbiamo ricevuto 2 trattamenti differenti.... l'aasfn ha confermato la mia totale delusione per come stanno gestendo in questi ultimi 10 anni l'ufficio...... che delusione....
    2 punti
  17. Da qualche anno mi sto occupando della produzione e tenuta di una bibliografia numismatica digitale che raccoglie tutti i contributi inerenti agli ambiti da me prescelti, laddove il contributo è presente online creo il link alla o alle pagine che lo ospitano, credo che ormai la scienza bibliografica richieda sempre più l'utilizzo di programmi ad hoc che permettono aggiornamento costante e incremento informativo delle singole schede bibliografiche, una singola scheda bibliografica in formato cartaceo molto raramente potrà estendersi oltre i dati essenziali come titolo, autore e casa editrice, in formato digitale si può arricchirla di un abstract o dell'immagine degli indici e della copertina in caso di monografia, il che significa aiutare gli utenti a orientarsi meglio nella comprensione del contenuto dei testi, capire attraverso abstract e indici se quel particolare contributo può essere di interesse o meno, forse l'obiettivo più importante che la scienza bibliografica dovrebbe perseguire, a tal fine in una bibliografia digitale sono fondamentali anche le possibilità di indicizzazione non solo per titoli e autori, come da tradizione, ma anche per soggetti cioè per tags che possono essere creati ad hoc secondo l'ambito numismatico che si sta curando, anche in maniera molto dettagliata e specifica con un potenziamento molto efficace della precisione euristica. Io mi sto occupando tramite un programma di reference management presente online della bibliografia numismatica delle zecche dell'Italia meridionale e di un'altra bibliografia numismatica inerente il tardo impero romano, l'impero romano orientale, ostrogoti e longobardi, oriente latino e stati crociati; l'obiettivo è di trovare alleati per estendere gli ambiti numismatici da bibliografare, penso alle altre zecche italiane, alla Magna Grecia e alla Sicilia antica, alla Repubblica Romana e al primo impero per citare solo ambiti particolarmente rilevanti e di immediato interesse qui in Italia. Si tratta di un lavoro immane anche tenendo presente che la tenuta di una bibliografia digitale è un lavoro a tempo pieno cui attendere quotidianamente, il mio contributo per il momento può essere consultato solo dal portatile presente nel mio studio biblioteca e che metto a disposizione degli studiosi interessati, non è solo una bibliografia ma avendo anche il link o in alcuni casi il file testo salvato è più precisamente una bibliografia/biblioteca digitale.
    2 punti
  18. Passo dopo passo costruisco il sogno di una vita, voi penserete a una bella collezione di monete che si avvia al completamento, non proprio... da biblionummofilo quale sono non è tanto alle monete che sono rivolti i miei appetiti, ma ai libri sulle monete, sto cercando di creare una biblioteca numismatica ideale divisa in vari settori, in primo luogo vi è la distinzione tra biblioteca digitale e reale, quella digitale sta assumendo un ruolo sempre più cospicuo perché mi consente di raccogliere testi appartenenti ad ambiti che esulano dalla biblioteca reale, così come articoli e raccolte di periodici ormai sempre più presenti e disponibili in rete, tutto materiale che occuperebbe uno spazio improponibile per le mie possibilità di semplice privato, in questo modo posso inserire una mole cospicua di testi nel semplice spazio di un hard disk consultabile via computer, so che per un bibliofilo un testo deve essere materiale per il piacere di possederlo e sentirlo tra le mani, ma io sono un bibliofilo moderno e onestamente la comodità di consultare un Cohen, un Roman Imperial Coins, un Moneta Imperii Byzantini e un Corpus Nummorum Italicorum comodamente su un portatile pure mi inocula una dose non trascurabile di godimento; la biblioteca digitale inoltre non è l'unica ad esistere in tale formato, sto creando anche una bibliografia/biblioteca digitale, cioè un data base completo di tutto il pubblicato concernente alcuni ambiti della numismatica di mio particolare interesse con schede bibliografiche ampliabili fino a contenere descrizione fisica con immagini, abstract, sommari, recensioni e link a recensioni reperibili in rete o anche ai testi medesimi quando esistenti, per il momento gli ambiti di cui mi sto occupando sono la numismatica dell'Italia meridionale medievale e moderna, la numismatica bizantina e quella islamica, se avessi qualche aiuto mi piacerebbe coprire anche la numismatica del resto d'Italia e della Magna Grecia e Sicilia greca, altrimenti farò da solo nel corso degli anni, il vantaggio di un lavoro simile è nella possibilità di aggiornamento costante dei testi e dell'arricchimento sempre possibile a cui si può sottoporre ogni scheda bibliografica, ovviamente fatto da solo è un lavoro immane anche perché richiede continua manutenzione, ma è un qualcosa che penso come un progetto collettivo e generazionale, da costruire nel tempo come ogni grande opera; ma adesso passiamo alla biblioteca reale, e qui chiedo la vostra attenzione e il vostro parere, ho scelto di raccogliere solo monografie concernenti alcuni ambiti della numismatica: zecche italiane medievali e moderne, Magna Grecia e Sicilia greca, numismatica bizantina e islamica; sono arrivato ad acquisire alcuni dei testi fondamentali relativi ad alcuni di questi ambiti ma ovviamente il lavoro di raccolta è ancora lungo, ora vi chiedo di immaginare che questa biblioteca seppur privata sia aperta alla consultazione, come un circolo specializzato in cui un appassionato, studente o studioso prenda appuntamento per poter consultare dei libri di suo interesse, quali testi vi piacerebbe trovare in ciascuno degli ambiti predetti?
    1 punto
  19. Per gli amanti dei difetti di conio. Posto una moneta da 100 Lire 1978, fortemente decentrata. Antonio
    1 punto
  20. buonasera Acqvavitus, non faccio commenti sul tuo acquisto per un semplice motivo, la moneta che hai acquistato qualche anno faceva parte della mia collezione. saluti Michele
    1 punto
  21. allora mi sa che devo venire a Napoli
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  22. Amico mio stai tranquillo.. la moneta non è bellissima, può confondere facilmente!
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  23. A dato che ci sono posto pure queste immagini...un invenduto (2500€) Asta Artemide XXVII 2009....giudicata spl... le foto non sono grandi ma si capisce che è una gran moneta...così giusto per rifarci gli occhi e salivare un po' ciao!
    1 punto
  24. Ciao A parte che quello che tu chiami "pacchetto" in realtà' e' la confezione originale che fa parte integrante della divisionale. Detto questo io non toglierei le monete, poi de gustibus... Buona collezione e soprattutto divertiti.
    1 punto
  25. Grazie Valerio @vv64 visto il legame con i Lucchesi chiedo a chiunque ne abbia di postarli in questa discussione. Questo denaro è molto bello ma anche difficilino da classificare dato che ne ha prese di "mazzate". Se può esserti utile e non hai già provveduto tu stasera provo con il volume di Monica ad inquadrarlo un po meglio.
    1 punto
  26. Salve , rileggendo il post di apertura di @Polluce, che richiedeva espressamente solo un significato iconografico , storico , religioso , sulla sua moneta , quasi tutti gli intervenuti si siano invece indirizzati sulle solite ed interminabili discussioni sui ritocchi , bulinature e cosi' via , quando questo argomento non era richiesto . Lasciate che ognuno si goda giustamente le sue monete cosi' come sono , tanto , quando le monete sono dal BB in su , statene certi che almeno il 70-80% di queste qualche ritocchino piu' o meno evidente lo hanno subito .
    1 punto
  27. Gentile Sirlad, Eviterei di parlare di prezzi, perchè ogni volta che lo si fa, poi si genera qualche malumore. Per questo motivo sono stato VOLUTAMENTE basso (anche troppo) economicamente parlando. Come già detto, è una moneta davvero rara, e già in questa conservazione ha il suo bel costo; Che poi sia più o meno, magari non ci interessa, ma tutta la mia disquisizione sulle monete decimali era proprio per far capire che questa, è una di quelle monete particolari, costosa a prescindere, e le conservazioni medio alte sono un fulmine a ciel sereno, e ce ne vuole per vederle... Spero di aver chiarito con questo ancora meglio quale potrebbe essere la giusta chiave di lettura di questa moneta: Difficile, sia tecnicamente che (sottinteso) economicamente parlando.
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  28. I dettagli più profondi sono ancora ben visibili. A mio parere un MB pieno. Con certe monete non si può essere troppo schizzinosi a meno che non si voglia spendere un capitale.
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  29. No definirala "patacca" mi sembra troppo, diciamo che è stata restaurata eccessivamente, forse rovinata... Però rimane comunque una moneta di quasi duemila anni, poi la bulinatura in questo caso non è stata troppo invasiva, vedrai che quando svilupperai un occhio più attento te ne accorgerai da solo delle monete ritoccate, devo dire che anche io che sto cercando di imparare come te mi sarei potuto confondere in questo caso. Comunque la moneta alla fine è bella e il lato positivo è che gliel'hai tolta prima che potessero fare altri danni. A presto, Alb123
    1 punto
  30. So do ve l'hai acquistata questa bella moneta e debbo dire che le tue foto sono migliori di quelle del venditore.Secondo me ,quando hai ricevuto la moneta,sei stato piacevolmente colpito dal fatto che fosse migliore che in foto. Salutoni odjob
    1 punto
  31. Ciao a tutti riuscite a riconoscere la moneta su cui è stata ribattuta la 2 lire della provincia veneta? (messaggio subliminale per Luciano!) ne parlavamo a proposito degli eventi che seguirono alla fine della Repubblica, descritti anche dal doge "emerito" Ludovico Manin. c'era una discussione tempo fa a tale proposito.
    1 punto
  32. Buonasera, rileggevo il post del nostro @lamanna921, .....tuttI I 2 Grana di Murat sono stupendi....a me piacciono in qualsiasi stato essi si trovano. Ma......nessuno me ne voglia se associo alla visione di un pezzo in conservazione SPL....il famoso detto: Vedi Napoli e poi muori. Capisco Michele che lo vuole a tutti I costi....nonostante il prezzo elevato. Saluti, Rocco.
    1 punto
  33. Grazie per la tua ammirazione. Io, come già ti ho detto, ho qualche lustro più di te. Oltre alle monete del Vaticano, colleziono anche altre cosette. E ti posso garantire che ci vuole tanta pazienza per trovare dei pezzi che mancano nella tua (mia) collezione. E spesso neanche Bill Gates riesce a trovare tutti i pezzi che gli interessano, pur avendo soldi a palate. Noi, da poveri collezionisti, ci divertiamo anche così, aspettando che l'UFN ci mandi le monete assegnate e richieste. Un buon collezionista deve avere sempre "molta pazienza"!
    1 punto
  34. Tuttavia,ho letto che il simbolo è presente per gli anni 76 e 77 e non per gli altri anni e quindi la mia ipotesi non ha ragion d'essere
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  35. Se la mission è " divulgare " allora divulghiamo... Una domanda che uno che si accosta alla monetazione milanese potrebbe farsi può essere questa : a Milano abbiamo tanti simboli o segni religiosi, abbiamo Sant'Ambrogio, la croce, il tempietto tetrastilo, San Gervasio e San Protasio e la Beata Vergine ? In realtà la Beata Vergine è appannaggio e esclusiva di diverse zecche Pisa, Genova, Bologna, Aquileia...e quindi Milano nulla ? Non proprio, a Milano una Beata Vergine c'è, rarissima moneta in basse conservazione, ma c'è ed è con Giovanni Visconti ( 1349 - 1354 ), che abbinò al potere politico quello religioso, essendo Arcivescovo. E Giovanni volle fare una moneta dove gli aspetti religiosi superavano quelli dell'identità , un unicum per Milano. Vediamola questa rarità dalla Cronos 8, un sesino con la croce al diritto e la Beata Vergine col Bambino in braccio, una perla estremamente rara della nostra monetazione, ma anche questa è divulgazione....
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  36. 1 punto
  37. Uhm! Non bastavano solo le iniziali? Inizio a credere fortemente che sia un simbolo per identificare una partita di oro in particolare...
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  38. Il rovescio della moneta sopra postata - in gergo chiamata brevemente "pro fausto..." tra i collezionisti e gli appassionati delle coniazioni napoletane - è l'immagine forte e bellissima della moneta e rappresenta il golfo di Napoli sullo sfondo, in poche parole il posto più bello del mondo facendo una media di diversi profili: geologico, storico, paesagistico, archeologico, artistico, climatico, marittimo. Un posto assolutamente "magico e sacro", fuori dal tempo e da qualunque moda e tendenza. Al centro il Vesuvio domina la scena con il famoso pennacchio di fumo, ricordiamoci che il vulcano è attivo ed è considerato uno dei più pericolosi al mondo, attesa la densità umana che si è stanziata alle sua falde e sino al mare e che verrebbe purtroppo coinvolta da una inauspicata ripresa in grande stile dell'attività vulcanica. In primo piano vediamo a sinistra il fiume Sebeto (il fiume scomparso di Napoli e che sino al periodo della coniazione della moneta in esame era ancora riconoscibile per ampi tratti del percorso). Il Sebeto alla sinistra tiene una pala...simbolo della capacità dei fiumi di scavare il proprio letto e di farsi largo fino al mare. Sulla destra la sirena Partenope che sacrifica su un'ara, questo gesto ha molteplici significati: - esplicitamente in festeggiamento e in ringraziamento del ritorno dei reali a Napoli da cui ci si attende abbondanza e progresso; - simbolicamente per calmare le ire del vulcano sempre incombente; - storicamente in auspicio della grandezza e della felicità della città di Napoli. Sullo scorcio a destra vediamo il mare della baia o, meglio, del golfo di Napoli frequentato da imbarcazioni. Racchiudere un'intera città, in modo esplicito e sufficiente, incidendo un campo monetale non è cosa facile: la resa sarebbe insoddisfacente anche in un modulo ampio come quello di questa piastra. Quindi in questo caso gli incisori hanno ovviato alle difficoltà rappresentando il mito della storia di Napoli e gli elementi più peciuliari della città...a far data sin dal lontano IX secolo a.C. Come mai il Re non apprezzò questa moneta presentatagli dalla zecca e ne revocò la coniazione? Eppure la moneta è molto bella e dotata al rovescio di rilievi scenici di grande significato. Proprio questo fu il problema. I Borbone erano legati a raffigurazioni in linea con il loro potere, tese ad evidenziare la regalità, il lignaggio: stemmi del casato e...celebrazione del potere. La moneta, in linea con una tradizione millenaria, nelle monarchie e nel potere assoluto è un mezzo anche celebrativo e di propaganda teso ad enfatizzare il potere. I Borbone, peraltro, non erano degli illuminati. In questa moneta il rovescio non ha nulla di celebrativo nella dimensione regale, in quanto celebra Partenope e gli elementi fondanti la città millenaria. Vesevo, Sebeto, Partenope, il mare...tutti elementi che richiamano la storia della città e della cultura partenopea: ben prima e ben oltre i Borbone. Quindi, in quanto tali, testimoniano che Napoli è più grande ed è eterna...in qualche modo basta a se stessa con i suoi miti e può anche fare a meno della monarchia spagnola che, per molti versi, poteva essere d'impaccio al compiersi di una parabola storica e culturale di prim'ordine e di levatura mondiale. Non sappiamo se l'acume storico di re ferdinando e la cultura del sovrano fossero tali da suggerire tali aspetti alla visione della moneta...forse la cosa fu suggerita da componenti della corte o da collaboratori. Forse la cosa fu semplicemente intuita dal sovrano. Fatto è che la coniazione fu interrotta.
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  39. Adesso però un po' di storia, anche per rispondere al quesito di @Gallienus: Questa moneta fu voluta dai reali di Napoli mostrati al diritto con i busti accollati: FERDINANDVS IV. ET MARIA CAROLINA...per salutare/festeggiare/commemorare il loro ritorno al regno dopo il viaggio in Ungheria. Nel mese di agosto del 1790 Ferdinando IV e la consorte Maria Carolina accompagnano le figlie Maria Teresa e Maria Luisa a Vienna andate in sposa a Napoli per procura con i figli del Gran Duca Leopoldo, gli Arciduchi d’Austria Francesco e Ferdinando. Maria Teresa diventerà Imperatrice d’Austria e Maria Luisa Amalia Gran Duchessa di Toscana La traduzione della leggenda al rovescio "Voti Assolti per il Felice Ritorno dei Sovrani." ne celebra il ritorno a Napoli dei regnanti. Don Basile appaltatore per la moneta di argento e di rame fece preparare a sue spese i conii. Antonio Planelli presentò i primi saggi a Novembre chiedendo l’autorizzazione a proseguire la coniazione. A Ferdinando IV non piacquero e ne fece sospendere la coniazione ma non fece ritirare quanto già coniato. In tutto furono coniate solo 9.476 pezzi. Per tipologia unica e dai rilievi marcati è una delle monete di Ferdinando IV maggiormente ricercate. Lo stile della moneta è ancora baroccheggiante, il rovescio annuncia l'ambiente neoclassico...ma "con calma e senza fretta". Lo stile neoclassico pieno e maturo non è scevro da qualche rigidità delle figure e da una certa freddezza, alcuni lo trovano gelido...in pratica una "cover" del classicismo greco, poi romano. Nel rovescio del pro fausto, invece, Partenope che sacrifica sull'altare è ancora resa con linee morbide, mentre il Sebeto che guarda all'indietro, dallo scorcio della moneta, rammenta schemi propriamente barocchi, se non naturalistici. Tutta la raffigurazione del rovescio di questa moneta è composta e gradevole...trasmette quiete e calore, storico ed umano.
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  40. Solita delusione. Si son limitati a rirodurre un logo.... ormai la politica della AASFN san marino é questa coniare soo per coniare e spennere i collezzionisti non curando ĺ'aspetto tecnico ed artistico... che continue delusioni...
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  41. Sant'Ambrogio è indubbiamente il Simbolo e ne abbiamo già viste di splendide raffigurazioni del Santo, ne aggiungo una ancora che mi piace moltissimo e che assomma a quelle conosciute religiose, di identità, di rappresentante anche quella essendo l'immagine a tutto campo al rovescio, quasi assimilabile a quella di un regnante, è lui che unisce il dottrinale al politico, è lui il Simbolo grosso da 5 soldi , da CNG 87 Gian Galeazzo Maria Sforza con reggente Ludovico Maria Sforza
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  42. Vi posto un bel Crocione del 1794, in ricordo del periodo della dominazione austriaca, che ha dato tanto a Milano. Con il trattato di Baden, che mise fine alla guerra di successione spagnola, il ducato di Milano fu ceduto alla Casa degli Asburgo d'Austria, che lo conservarono fino alla conquista francese compiuta da Napoleone Bonaparte nel 1797. Nel corso del XVIII secolo la superficie del ducato – nonostante l'accorpamento con il Ducato di Mantova, dotato però di forti autonomie rispetto a Milano – si ridusse ulteriormente, arrivando ad un'estensione inferiore addirittura all'attuale Lombardia: infatti, non appartenevano al ducato milanese Bergamo, Brescia,Crema, la Valtellina, l'Oltrepò Pavese e la Lomellina. Il governo degli Asburgo d'Austria fu caratterizzato da rilevanti riforme amministrative, che i sovrani del casato austriaco – ispirati dai principi del cosiddetto Assolutismo illuminato – introdussero anche nei loro territori lombardi: per esempio, la risistemazione del catasto, la soppressione della censura ecclesiastica, lo sviluppo dell'industria della seta. Tali misure sono unanimemente riconosciute come uno dei presupposti che nei secoli successivi permisero alla Lombardia di divenire uno (o forse il primo) fra i principali "motori" economici dell'Italia. Saluti
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  43. Ciao Francesco, sono d'accordo con te, la legenda trae in inganno...
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  44. Ciao ecco le foto della mia moneta dove si può vedere sufficientemente bene i particolari della moneta ribattuta che Gigetto13 ha ben indicato ; al rovescio anche nel mio caso si vedono le lettere della legenda della moneta da 24 Kreutzer
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  45. Buon pomeriggio ... successivamente cominciarono a stampare le banconote che vennero a sostituire, incettandole, tutte le monete in oro (poche ormai) ancora in uso. Al che, qualche "mano burlona" scrisse sopra i muri: Sto oseo de mona (l'aquila imperiale) xe ora che el parta, el magna l'oro e el caga la carta. La gendarmeria austro-ungarica, prontamente, fece affiggere dei manifesti, promettendo una taglia a coloro che avessero aiutato ad identificare l'autore, ma poco tempo dopo, vicino ai manifesti, apparve la seguente scritta: Saver se vorave, se la taja i la paga co' queo che i magna o co' queo che i caga. Scusate l'OT, ma non ho saputo trattenermi .... :pardon: saluti luciano
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  46. Si, i carantani erano i kreuzer imperiali austriaci. credo però che si tratti del pezzo da 24, in argento: corrisponde diametro, peso e metallo (ag), oltre alle lettere della legenda rimaste
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  47. Buon giorno a tutti, in questa discussione verranno inseriti i link alle discussione di particolare interesse, dove si spiega o si consiglia come conservare e restaurare le monete. Se trovate delle discussioni interessanti che non ho linkato, fatelo voi in un messaggio ;) Buona giornata, Lorenzo PULIZIA E RESTAURO Discussione alquanto completa sull'argomento. Discussione molto interessante e completa su patine e resturo. Una delle prime discussioni sull'argomento. Consigli per la pulizia delle monete in rame. Alcuni metodi per rimuovere le tracce di nastro adesivo dalle monete. Vengono riportate le immagini di monete pulite da mani inesperte. In questa discussione molti collezionisti e studiosi si sono esperti tiguardo il gravoso problema del toccare o meno le monete cone le mani. Consigli su come pulire le monete in legno. Consigli per le monete PROOF. Discussione su come trattare le monete in euro FDC in caso presentassero impronte digitali o ossidazioni. Pulizia a ultrasuoni: come, dove e perchè? CONSERVAZIONE http://www.lamoneta.it/topic/36641-il-velluto-dei-vassoi-puo-strisciare/ Approfondimento su vassoi di velluto e ambiente in cui si trovano. http://www.lamoneta.it/topic/37852-dove-conserviamo-le-nostre-monete/ Dove i "lamonetaiani" tengono le loro monete. http://www.lamoneta.it/topic/64271-metodo-migliore/ Sondaggio sui vari tipi metodi di conservazione delle monete. http://www.lamoneta.it/topic/42347-conservazione-monete-in-oro-e-argento/ Consigli sui tipi di vassoio e di plastica. http://www.lamoneta.it/topic/57221-la-maledizione-del-pvc/ Discussione sui danni causati dal Pvc. http://www.lamoneta.it/topic/57804-monetiere-artigianale/ Discussione con vari monetieri artigianali costruiti dagli amici del forum. http://www.lamoneta.it/topic/64178-proteggere-ed-esporre/ Altra discussione con bei monetari costruiti o modificati dai "lamonetiani". VARIE http://www.lamoneta.it/topic/22624-fotografare-le-monete/ Discussione piena di consigli su come fotografare le monete. http://www.lamoneta.it/topic/29794-la-patina-questa-sconosciuta/ Interessantissima discussione sulla patina e le sue proprietà. Da un primo controllo ho trovato questi. Se ne vedete altri segnalateli ;)
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