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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/06/17 in tutte le aree
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Buonasera, sulla scia dell'intervento di @margheludo posto anche io le immagini di un denaro pisano curioso. Dimensioni: 15-17 mm, peso: 0.63 g. Un caro saluto, Valerio4 punti
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Secondo me questa moneta e' molto bella, ben coniata, senza particolari difetti. E non e' un BB, e' ben di piu', ci sono rilievi ancora taglienti. Non e' tanto diversa da come e' nata.4 punti
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Attenzione a non focalizzarsi troppo sulla conservazione per queste medioevali. A mio parere contano di piu' il peso, eventuali tosature, centratura e bellezza/leggibilita' del conio. In alre parole ci possono essere qFDC inguardabili e BB favolosi. Qui bisogna guardare la moneta in tutti gli aspetti e la conservazione pura e semplice non e' che uno dei parametri (non il principale).3 punti
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qualunque cosa abbia scritto il buon Luciano, sarà sempre gustosa da leggere! spero di avere presto il nuovo numero del gazzettino, ovviamente (si intende) anche per tutti gli altri interventi, come quelli che mi hanno fatto compagnia nel rientro in treno da Verona a maggio scorso. Di nuovo, complimenti per l'opera collettiva, certo forse minore e parallela ad altre iniziative editoriali (peraltro ben finanziate, e per fortuna!), ma che rappresenta l'idea di quanto stia formicolando negli ultimi tempi nella numismatica italiana "di base". Poi c'è sempre la possibilità della c.d. "serendipità"... che possano emergere "per caso" notizie inaspettate e rivoluzionarie dai vostri/nostri scritti involontariamente. Tipo: io cerco una cosa, una conferma scientifica per un fatto numismatico, e non volendo riapro un altro caso, porto nuove informazioni... Come quel tale che ha scoperto la penicillina negli anni '40, mica stava cercando un antibiotico, eppure... Come diceva un tale, la serendipità è come cercare l'ago nel pagliaio e trovare la figlia del fattore! Non sarebbe la prima volta, nella storia della numismatica3 punti
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Alcuni mesi fa ho acquistato questo 2 carlini romani Pio Vi. Anche se in condizioni alquanto critiche, da un attento esame alla lente, ho avuto la sensazione che avesse delle buone potenzialità di recupero. Ho iniziato il lungo iter di restauro e dopo un mese la moneta presentava già un certo miglioramento. Al secondo mese, ho iniziato l'opera di restauro al microscopio stereoscopico, e dopo otto ore di vera e propria "microchirurgia", questo è il risultato finale.2 punti
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Imperatore gia’ trattato in “monete imperiali romane” diversi anni fa , vorrei pero’ riproporre Pertinace principalmente dal punto di vista della Storia Augusta e da qualche tratto di Cassio Dione ; Dione certamente la fonte letteraria piu’ sicura e diretta di cui disponiamo per la vita di Pertinace in quanto il Senatore Dione fu amico personale di Pertinace , anche Erodiano fu prossimo ai fatti trattati , seguono iscrizioni varie e monete ; insomma pare che la Storia , in compenso alla estrema brevita’ e tragicita’ del suo regno , lo abbia ricompensato con molte informazioni sulla sua vita , al contrario di tanti personaggi di piu' lungo regno e popolarita' . Publius Helvius , chiamato dal padre Pertinax , cioe’ tenace , nacque ad Alba Pompeia nel 126 il 1 o 10 di Agosto in una fattoria di proprieta’ della madre situata sull’ Appennino ligure ; anticamente quando nacque il nostro personaggio , Alba faceva parte della Liguria . Il padre si chiamava Publius Helvius Successus , mentre la madre pare si chiamasse Lollia Acilia , ma non e’ citata dalla Storia Augusta , ne’ da Cassio Dione ed Erodiano , quindi la nomino solo come informazione non accertata ; dal nome della possibile madre , che si compone di due nomi gentilizi di Gens romane , i Lollii e gli Acilii se fosse confermata , Pertinace potrebbe avere avuto il ramo materno di origine romana , mentre il padre , forse un liberto , era originario della Liguria e secondo Giulio Capitolino , uno degli scrittori della Storia Augusta che tratta anche di Pertinace , costui era un commerciante di lana , secondo altri di legname , comunque sia volle soprannominare il figlio , Pertinace , per aver voluto da piccolo continuare con tenacia il mestiere del padre . Ancora oggi la cittadina conserva questo nome , anche se attualmente fa parte del Comune di Cuneo , in Piemonte . Giulio Capitolino narra un aneddoto sulla nascita di Pertinace , quando questi nacque , un puledro si arrampico’ sul tetto della casa , poi cadde e rimase ucciso ; il padre interpellato un indovino circa il fatto accaduto , questi gli profetizzo’ un brillante avvenire per il figlio , ma Successo , poco convinto e dubbioso circa la previsione del futuro del figlio , gli rispose che intanto pero’ aveva perso il valore dell’ animale . La Storia Augusta dedica parecchie pagine a Pertinace nonostante il suo brevissimo regno , sarebbe troppo lungo ripercorrerle tutte passo passo , quindi ne faro’ un estratto degli aspetti piu’ importanti . Pertinace completo’ l’ istruzione , dopo aver appreso la grammatica e l’ aritmetica , da un maestro greco e da Sulpicio Apollinare un retore cartaginese maestro anche di Aulo Gellio , il che dimostra che la famiglia di Pertinace era di un grado sociale abbastanza alto in rapporto alla professione del padre , per potersi permettere un insegnante del genere , tanto che in base agli insegnamenti ricevuti , questi gli permisero di dedicarsi egli stesso alla professione di maestro . Fare il maestro non era pero’ il massimo delle aspirazioni per Pertinace , quindi decise di dedicarsi alla carriera militare e grazie all’ interessamento dell’ ex Console e patrono del padre , Lolliano Avito raggiunse il grado di Centurione ; il nome dell’ ex Console fa sospettare un certo legame familiare con la probabile madre di Pertinace , Lollia Acilia . Piu’ tardi parti’ per Antiochia in Siria dove contribui’ alla vittoria di Marco Aurelio contro Avidio Cassio e per meriti militari qui ottenuti fu trasferito in Britannia dove rimase per qualche anno contribuendo alla Vittoria Britannica di Commodo ed anche reprimendo tentativi di rivolte contro Commodo , al punto di alienarsi il favore dei militari che lo ferirono e minacciarono di morte per avere restaurato l’ antica dura disciplina militare ; da qui si reco’ in Mesia dove ottenne il comando di un distaccamento di ausiliari . Passo’ poi in Italia distribuendo in Emilia sussidi alla popolazione povera ; in seguito fu eletto comandante della flotta germanica trasferendosi in Germania con la madre , la quale poco dopo mori’ e qui fu sepolta , ai tempi di Giulio Capitolino era ancora visibile . La successiva tappa militare lo vide diventare Procuratore in Dacia per controllare le finanze della provincia , qui venne sospettato di peculato , in seguito riconosciuto , a torto , ma cadendo per un po’ di tempo in disgrazia venendo in seguito riabilitato da Claudio Pompeiano , genero di Marco Aurelio e grazie ad ottenuti successi militari entro’ in Senato con il rango di Pretore e completamente riabilitato dall’ accusa di peculato . Per la rapida riconquista della Rezia e del Norico a seguito dell’ invasione germanica fu eletto Console ; fu anche Governatore delle due Mesie , e come abbiamo letto , della Dacia e della Siria . Come si puo’ notare , la carriera militare di Pertinace , in base alla sequenza della Storia Augusta , non segue un esatto percorso temporale , ma salta avanti e indietro nel tempo . Come carattere Pertinace fu mite ed esemplare in tutte le attivita’ civili , tanto che il depravato Commodo riconoscendogli queste doti , che lui non aveva , lo volle Console per la seconda volta insieme con lui . Al tempo di Commodo , Perenne , il potente Prefetto di Roma , forse per timore del favore imperiale e del grado raggiunto o per invidia , gli ordino’ di ritirarsi in Liguria nella sua citta’ natale ad Alba , qui Pertinace acquisto’ vasti terreni ed edifici e per tre anni esercito’ il vecchio mestiere del padre . La notte del 31 Dicembre del 192 , Commodo fu assassinato e il Prefetto del Pretorio Leto insieme con il funzionario di Corte , Ecletto , portarono Pertinace presso i Pretoriani che lo elessero Imperatore dietro promessa del solito donativo ; la mattina dopo il 1 Gennaio 193 , il Senato ratifico’ la nomina , Pertinace aveva 66 anni . In verita’ Pertinace non voleva accettare la nomina a Imperatore ben sapendo la pericolisita’ della carica tanto che chiese a Claudio Pompeiano il genero di Marco Aurelio o secondo altre fonti ad Acilio Glabrione , di assumere l’ Impero , ma questi rifiutarono entrambi ricordando la sorte toccata a Commodo , Pertinace tornato alla Curia venne ufficialmente acclamato Imperatore da tutti e non pote’ sottrarsi alla sorte ; in cambio chiese che la moglie non fosse chiamata , Augusta , ne’ il figlio , Cesare , ben conoscendo la pericolisita’ della vita di corte e sottraendoli in tal modo al rischio di una eventuale sua uccisione , cosa che in effetti a breve si realizzo’ . Infatti il Prefetto del Pretorio , Leto , sentendosi offeso da Pertinace che lo considerava un consigliere di scarso peso , si era pentito di averlo fatto eleggere Imperatore e fomento’ la rivolta dei Pretoriani , gia’ delusi degli scarsi donativi ricevuti , cosi’ trecento di loro si recarono armati al palazzo imperiale decisi ad uccidere Pertinace ; nel frattempo Leto mandato incontro ai Pretoriani per dissuaderli , invece si dileguo’ avviandosi verso casa , mentre il solo Ecletto tento’ di difendere Pertinace ma venne facilmente sopraffatto . Pertinace imperturbato si presento’ solo d’ innanzi ai Pretoriani e con un saggio e risoluto discorso stava intimorendo i piu’ che gia’ giravano le spalle , quando un Gallo Tungro lo trafisse con una lancia e gli altri con vigliaccheria gli furono addosso per finirlo ; la sua testa mozzata fu portata in giro per le strade deserte di Roma , cosi’ fini’ Pertinace . Pertinace , ci racconta Capitolino , era un vecchio dall’ aspetto venerando , alto , con lunga barba e capelli ricci , leggermente panciuto , anche se l’ alta statura gli conferiva un aspetto imperiale . Era affabile con tutti e buono di carattere , cordiale , rispettoso del Senato da cui proveniva . La sua morte fu preannunciata da presagi : una volta gli sembro’ di vedere riflessa nell’ acqua della piscina , l’ immagine di un uomo che si avventava contro di lui per ucciderlo ; il giorno della sua morte nei suoi occhi non si videro le pupille ; mentre il giorno prima della sua morte si videro in cielo , in pieno giorno e accanto al Sole , delle stelle splendenti di vivissima luce , prodigio che forse fu immortalato nelle emblematiche monete emesse con la legenda Providentiae Deorum dove si vede la Provvidenza con un braccio teso verso l’ alto e che guarda un globo che emette raggi . Settimio Severo quando rimase unico Imperatore assunse , come rispetto e ammirazione verso l’ operato di Pertinace , assunse il suo nome , lo divinizzo’ e i suoi resti furono tumulati nel Mausoleo di Adriano . Ma a parte le qualita’ morali di Pertinace , perche’ assurse a tanta popolarita’ il brevissimo suo regno ? Pertinace nel suo brevissimo tempo disponibile , come forma di governo , si ispiro’ a Marco Aurelio , Cassio Dione lo definisce sinteticamente “uomo eccellente ed onesto” , diede una svolta democratica al governo di Roma , ristabili’ l’ ordine nella pubblica amministrazione , riformo’ la giustizia , sano’ la situazione fiscale e finanziaria dello Stato , si occupo’ personalmente del bene pubblico , risano’ molte strade romane , tutte materie in precedenza devastate e trascurate da Commodo ; dimostrazione del suo ottimo governo e’ che Pertinace nonostante la brevita’ estrema del suo regno fu ricordato in numerose iscrizioni sparse per tutto l’ Impero . Naturalmente furono tutte riforme invise ai disonesti , tra cui i Pretoriani che videro diminuire i loro interessi e il loro peso politico , al punto che giunsero ad eliminarlo dopo meno di tre mesi di governo . Cassio Dione , contemporaneo a questi fatti , oltre che amico personale , pronuncia nella sua Storia un solo appunto ed errore di concetto rivolto a Pertinace , forse dovuto alla fretta nel riformare lo Stato stravolto da Commodo , cioe’ di avere operato tutte queste riforme in “un colpo solo” senza tenere conto che queste riforme richiedevano molto tempo e tanta prudenza , in modo che tutti si accorgessero dei buoni cambiamenti un po’ alla volta’ , anziche’ repentinamente ; questo forse avrebbe evitato la brusca e violenta reazione dei disonesti colpiti immediatamente nei loro interessi . Ci sarebbe tanto ancora da narrare su Pertinace , ma termino per evitare di annoiarvi ulteriormente , allego qualche foto della IX Regione augustea Liguria , di Pertinace trovata ad Apulum in Dacia , una delle emblematiche monete descritte nel post a proposito dei prodigi che precedettero la morte di Pertinace e i link di alcune delle tante iscrizioni che ricordano il nostro Imperatore . http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+13%2C+04323&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1963,+00052&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+14%2C+04138&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+02%2C+04125&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+13%2C+04323&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+02%2C+05128&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+08%2C+08425&r_sortierung=Belegstelle http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+08%2C+10242&r_sortierung=Belegstelle2 punti
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Bel pisano con una S davvero molto evidente. Mi sembra di intravedere anche le V V "allacciate" da trattini che tanto intrigano @margheludo Un caro saluto a tutto il gruppo degli aficionados dei lucenses, Antonio2 punti
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@Tinia Numismatica mi fai morire ,non ti sfugge nulla e nulla perdoni...giustamente. In effetti hai perfettamente ragione,nel progetto iniziale la spatha doveva essere portata alla cintura,ma poi ci siamo resi conto che avrebbe interferito con gli altri oggetti presenti in quel punto e abbiamo preferito spostarla piu' in alto( cambiando cosi anche tutto il senso dell'iconografia Michaelica,a favore di un Santo piu pacifico,non avendo la panoplia disposta in assetto da battaglia),purtroppo durante questa operazione ci siamo concentrati un po' troppo sui dettagli,placca in almandini,elsa con pomolo ad anelli ecc perdendo di vista la visione d'insieme della sphata stessa,quando ce ne siamo resi conto gli stucchi dorati in rilievo erano gia stati fissati e sarebbe stato un problema modificarli solo per dare naturalezza all'immagine dell'arma. D'altronde la pittura bizantina permetteva qualche "difetto"naturalistico e prospettico.2 punti
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Altra domanda, ma quando esce prepotentemente l'identità , il nostro nome, il MEDIOLANVM a tutto campo ? L'abbiamo con Ludovico I il Pio ( 814 - 840 ), qui è lui il grande protagonista, finalmente Milano ha il suo nome su due righe nel campo del rovescio, l'Imperatore capisce che ormai la zecca ha sua dovuta importanza... NAC 502 punti
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Se la mission è " divulgare " allora divulghiamo... Una domanda che uno che si accosta alla monetazione milanese potrebbe farsi può essere questa : a Milano abbiamo tanti simboli o segni religiosi, abbiamo Sant'Ambrogio, la croce, il tempietto tetrastilo, San Gervasio e San Protasio e la Beata Vergine ? In realtà la Beata Vergine è appannaggio e esclusiva di diverse zecche Pisa, Genova, Bologna, Aquileia...e quindi Milano nulla ? Non proprio, a Milano una Beata Vergine c'è, rarissima moneta in basse conservazione, ma c'è ed è con Giovanni Visconti ( 1349 - 1354 ), che abbinò al potere politico quello religioso, essendo Arcivescovo. E Giovanni volle fare una moneta dove gli aspetti religiosi superavano quelli dell'identità , un unicum per Milano. Vediamola questa rarità dalla Cronos 8, un sesino con la croce al diritto e la Beata Vergine col Bambino in braccio, una perla estremamente rara della nostra monetazione, ma anche questa è divulgazione....2 punti
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Ciao @robin, premetto che non sono un esperto di questa monetazione, ma da queste foto questa moneta mi sembra abbastanza ben conservata per la tipologia, io azzarderei un qSpl. Saluti2 punti
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A trovarne di decenti di questa tipologia... Comunque anche in bassa conservazione, i tondelli di Gioacchino hanno sempre un fascino irresistibile, se poi penso alla sua storia, alle sue gesta, al tentativo disperato di riprendersi il regno con un manipolo di fedelissimi, e poi al fatto che alcuni portarono nelle proprie tasche anche dopo la sua morte alcuni tondelli per vezzo e altro...un'usurpatore divenuto simbolo per molti e non solo... Eros2 punti
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Qui c'è stato uno "slittamento" ancora più grande, tanto da cancellare per la massima parte il nome. Leggiamo + VS ° d***VS ° dVX ° d ° TECh (Le * indicano lettere "sovrapposte").2 punti
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Io di 3 grana di gioacchino ho solo questa malmessa... ma a me piace!2 punti
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Passo dopo passo costruisco il sogno di una vita, voi penserete a una bella collezione di monete che si avvia al completamento, non proprio... da biblionummofilo quale sono non è tanto alle monete che sono rivolti i miei appetiti, ma ai libri sulle monete, sto cercando di creare una biblioteca numismatica ideale divisa in vari settori, in primo luogo vi è la distinzione tra biblioteca digitale e reale, quella digitale sta assumendo un ruolo sempre più cospicuo perché mi consente di raccogliere testi appartenenti ad ambiti che esulano dalla biblioteca reale, così come articoli e raccolte di periodici ormai sempre più presenti e disponibili in rete, tutto materiale che occuperebbe uno spazio improponibile per le mie possibilità di semplice privato, in questo modo posso inserire una mole cospicua di testi nel semplice spazio di un hard disk consultabile via computer, so che per un bibliofilo un testo deve essere materiale per il piacere di possederlo e sentirlo tra le mani, ma io sono un bibliofilo moderno e onestamente la comodità di consultare un Cohen, un Roman Imperial Coins, un Moneta Imperii Byzantini e un Corpus Nummorum Italicorum comodamente su un portatile pure mi inocula una dose non trascurabile di godimento; la biblioteca digitale inoltre non è l'unica ad esistere in tale formato, sto creando anche una bibliografia/biblioteca digitale, cioè un data base completo di tutto il pubblicato concernente alcuni ambiti della numismatica di mio particolare interesse con schede bibliografiche ampliabili fino a contenere descrizione fisica con immagini, abstract, sommari, recensioni e link a recensioni reperibili in rete o anche ai testi medesimi quando esistenti, per il momento gli ambiti di cui mi sto occupando sono la numismatica dell'Italia meridionale medievale e moderna, la numismatica bizantina e quella islamica, se avessi qualche aiuto mi piacerebbe coprire anche la numismatica del resto d'Italia e della Magna Grecia e Sicilia greca, altrimenti farò da solo nel corso degli anni, il vantaggio di un lavoro simile è nella possibilità di aggiornamento costante dei testi e dell'arricchimento sempre possibile a cui si può sottoporre ogni scheda bibliografica, ovviamente fatto da solo è un lavoro immane anche perché richiede continua manutenzione, ma è un qualcosa che penso come un progetto collettivo e generazionale, da costruire nel tempo come ogni grande opera; ma adesso passiamo alla biblioteca reale, e qui chiedo la vostra attenzione e il vostro parere, ho scelto di raccogliere solo monografie concernenti alcuni ambiti della numismatica: zecche italiane medievali e moderne, Magna Grecia e Sicilia greca, numismatica bizantina e islamica; sono arrivato ad acquisire alcuni dei testi fondamentali relativi ad alcuni di questi ambiti ma ovviamente il lavoro di raccolta è ancora lungo, ora vi chiedo di immaginare che questa biblioteca seppur privata sia aperta alla consultazione, come un circolo specializzato in cui un appassionato, studente o studioso prenda appuntamento per poter consultare dei libri di suo interesse, quali testi vi piacerebbe trovare in ciascuno degli ambiti predetti?1 punto
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Buonasera a tutti, saro in vacanza a Levanto in settembre. Qualcuno di voi conosce di mercatini o negozi numismatiche a Levanto, Cinque Terre o La Spezia? Vorrei questo tempo di comprare alcuni monete ordinaria (non rare) italiane del Novecento. Sergio dalla Russia Scusi, il mio italiano e pochino.1 punto
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Ciao @marmo87, hai riapeto un discorso che è datato ma sempre interessante, i documenti scoperti da Pietro Martini al quale lo Spano si fa riferimento, fanno parte dei così detti "Falsi d'Arborea", alcune pergamene fatte ad arte per creare un falso mito sul Giudicato d'Arborea e sulla storia di Sardegna. Sulla Zecca d'Arborea non ci sono notizie storiche certe e anche sulla presunta monetazione coniata dai Giudici Arborensi prima di Guglielmo III vi sono pareri molto contrastanti, quindi l'esistenza di questa Zecca non può essere confermata. Per quanto riguarda Castelgenovese (Castelsardo) io ho sempre pensato che non sia mai stata sede di una Zecca, invece anche per Monteleone non vi sono prove tangibili sull'esistenza di una Zecca anche Ossidionale, ma se mai in futuro dovesse apparire un esemplare di moneta di Nicolò Doria descritta dallo Spano si potrebbe riaprire il discorso, fino ad allora anche sulla Zecca di Monteleone si può dire che non sia esistita. Per quanto riguarda i Falsi di Arborea ti consiglio di leggere prima qualcosa sull'argomento o altrimenti potresti cadere anche tu in inganno tra le pubblicazione false e la storia reale. Un saluto.1 punto
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Sembra piu' piccola.....ma in realta' è stata incisa sul punzone del dritto.... piu' in basso rispetto alle altre lettere della legenda. In un tondello cosi' piccolo gli incisori ci hanno perso la vista! Ma è un piccolo capolavoro concentrato in un formato mini.....1 punto
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Grazie per la tua ammirazione. Io, come già ti ho detto, ho qualche lustro più di te. Oltre alle monete del Vaticano, colleziono anche altre cosette. E ti posso garantire che ci vuole tanta pazienza per trovare dei pezzi che mancano nella tua (mia) collezione. E spesso neanche Bill Gates riesce a trovare tutti i pezzi che gli interessano, pur avendo soldi a palate. Noi, da poveri collezionisti, ci divertiamo anche così, aspettando che l'UFN ci mandi le monete assegnate e richieste. Un buon collezionista deve avere sempre "molta pazienza"!1 punto
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Ho provveduto a rifilare e raddrizzare le immagini, ed ecco il risultato: Premesso che si sta sempre ragionando su una foto, senza conoscere i dati ponderali (ma peso e diametro non riesci proprio a misurarli?), e che le condizioni della moneta sono tali che non è facile stabilire se i punti critici sono davvero tali o solo effetti dovuti alla consunzione e allo sporco, si tratta, a mio parere, di un falso. Per confronto, un esemplare autentico, in ben altra conservazione Le differenze più evidenti sono nella perlinatura, molto meno marcata e quasi assente in alcuni punti (al rovescio, tra le parole TRADE e UNITED e sopra quest'ultima), nel ramo d'ulivo tenuto da Lady Liberty, che nella moneta di @CICCIO*72 ha il gambo molto più corto e quasi interamente attaccato al braccio, nella punta dell'ala sinistra dell'aquila che tocca le foglie, mentre dovrebbe esserne distaccata, mentre l'altra ala tocca anche la seconda freccia, invece che solo la prima, nella testa e nel becco dell'aquila stessa. Più in generale è tutta la moneta che comunica un'impressione non buona, se fosse possibile conoscere peso e diametro forse ci toglieremmo ogni dubbio, fermo restando che, se anche dovessero corrispondere, non è detto che la moneta sia autentica. petronius1 punto
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Tuttavia,ho letto che il simbolo è presente per gli anni 76 e 77 e non per gli altri anni e quindi la mia ipotesi non ha ragion d'essere1 punto
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Di niente, contento di esserti stato di aiuto e di vedere il tuo interesse per l'argomento. A presto, Alb1231 punto
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@Gallienus grazie. Devo dire che anche prima che diventassi gemmologo, l'approssimazione non faceva parte del mio carattere, poi gli studi scientifici hanno completato l'opera! Il mondo dell'infinitamente piccolo mi ha sempre affascinato ed il poterlo applicare alla numismatica, mia ultima passione, crea un connubio che porta a questi risultati. Ora sto lavorando su un'altra moneta e a restauro ultimato pubblicherò i risultati, certo ridare vita o bellezza a monete che in apparenza sembrano destinate a un declino inesorabile, mi dà grande soddisfazione.1 punto
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Condivido quanto espresso da @giulira ...quelli che ad un occhio inesperto possono sembrare segni d'usura, a volte, come in questo caso, sono esclusivamente debolezze di conio dovute alle tecniche di coniazione dell'epoca. Questa moneta ha circolato molto poco e per di più, negli ultimi quarant'anni ha riposato nel monetiere, ecco spiegata la bellissima patina iridescente presente su entrambi i versi, che in foto non si percepisce del tutto. ...ma, da venditore della moneta, sono un pò di parte ... quindi non date troppo peso alle mie parole Aggiungo che chi avrà la fortuna di portarsi a casa la moneta, con essa riceverà (come sempre nelle mie vendite quando è possibile ed è presente al momento dell'acquisto) il cartellino appartenuto al vecchio proprietario, datato "Maggio 1978". Un cordiale saluto e buona continuazione, Luca1 punto
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Assolutamente vero. Se poi ci aggiungiamo che è anche la prima 2 euro CC italiana dedicata ad una città, era facilmente prevedibile l'alta richiesta da parte di collezionisti e non. Magari in futuro potrà raggiungere o superare la tanto ambita 2 euro dei carabinieri1 punto
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Un applauso alla precisione di @claudioc47, probabilmente frutto di una formazione professionale- sulle gemme - in cui l'approssimazione è inconcepibile. E così deve essere anche in numismatica, perché questa è una SCIENZA e rigoroso deve essere l'approccio ad essa, sia dal punto di vista storico che da quello concreto del restauro. Complimenti per il bel lavoro, a maggior ragione meritevole di approvazione dal momento che ha riguardato un pezzo non di grande valore economico, cosa che ne fa risaltare ulteriormente il carattere di tutela e valorizzazione del bene storico e non meramente di speculazione commerciale.1 punto
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salve segnalo https://www.academia.edu/33783928/Nota_Critica_sulla_Diffusione_della_Partita_Doppia_nei_Libri_Mastri_Delle_Zecche_Del_Regno_di_Napoli._La_firma_di_Benedetto_Cotrugli_Secc._XV-XVI_in_Revista_Espa%C3%B1ola_de_Historia_de_la_Contabilidad_Spanish_Journal_of_Accounting_History_26_Junio_2017_pp._6-261 punto
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et Revista Española de Historia de la Contabilidad. Spanish Journal of Accounting History. ISSN: 1886-1881 http://www.decomputis.org/ Included in: Web of Science: Emerging Sources Citation Index (Thomson Reuters) MIAR: Índice Compuesto de Difusión Secundaria (ICDS): 9.6 CIRC: Ranking c Included in other indexes and databases (alphabetic order): Indexes: DICE; EC3; In-Recs; Latindex; MIAR; RESH; Ulrich’s Periodicals Directory. Databases: Compludoc; DIALNET; Dulcinea; E-Revistas; ISOC; OAIster; RePEc; COPAC, SUDOC, ZDB y Wordlcat.1 punto
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Prima inviami delle foto (anche in pvt), così vedo come stanno1 punto
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Quasi quasi ti mando qualche monetuzza mia, per fare lo stesso lavoro1 punto
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Le medievali mi hanno da sempre affascinato,e in particolare quelle coniate prima che arrivasse il papato oppure quelle monete coniate dai vescovi... Hai ragione comunque, la moneta è consunta quindi un BB+ sarebbe un po' più appropriato perchè la patina lo abbellisce.1 punto
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Ecco, seppur schiacciato, il 43 mi sembra ancora sufficientemente visibile, quindi abbiamo di fronte un esemplare del 1643. Dopo anni e anni che esamino e colleziono questa monetazione, ho imparato ad interpretare e decifrare ogni minima traccia relativa al conio sardo ed al sottostante spagnolo. Saluti!1 punto
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Non ho un fornitore preferenziale. E' frutto di ricerca, attenzione, negoziazione, esperienza, pazienza ....1 punto
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Ultimi ritrovamenti.... Taglio: 2 euro cc Nazione: Francia Anno: 2017 Tiratura: 10.000.000 Conservazione: BB+ Località: Conegliano (TV) Taglio: 2 euro cc Nazione: Slovenia Anno: 2015 Tiratura: 980.000 Conservazione: BB+ Località: Conegliano (TV) Taglio: 2 euro cc Nazione: Portogallo Anno: 2015B Tiratura: 500.000 Conservazione: BB+ Località: Conegliano (TV) Note: news Taglio: 50 cent Nazione: Vaticano Anno: 2012 Tiratura: 1.604.690 Conservazione: BB Località: Conegliano (TV) Taglio: 50 cent Nazione: Vaticano Anno: 2016 Tiratura: 2.207.676 Conservazione: qSPL Località: Conegliano (TV) Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2008 Tiratura: 1.168.360 Conservazione: BB+ Località: Conegliano (TV)1 punto
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Ciao @Polluce, se uno dei due sesterzi e' quello che hai acquistato , complimenti per la moneta . Per quanto riguarda il significato della legenda , in entrambi i casi tutto fa riferimento alla Providentia , che nel significato religioso , pagano o cristiano , è un termine che indica la sovranità , la sovrintendenza o l' insieme delle azioni operate da Dio o nel caso dei Romani dalla divinita' pagana in oggetto , che arreca soccorso e conforto agli uomini . Questo soccorso o conforto , in primo luogo deriva dalla divinita' e in secondo luogo dall' Imperatore , nel nostro caso Antonino Pio , quale persona piu' diretta a richiedere aiuto in rappresentanza di tutto un popolo ; qui risiede la differenza tra Providentia Deorum e Augustorum , Provvidenza degli Dei o degli Augusti . Questa divinita' inizialmente pagana , fu ripresa poi dal Cristianesimo con il termine di Provvidenza Divina .1 punto
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Confermo! Nella mia zona (Venezia e provincia) è andata e sta andando tuttora a ruba!!! In molti (anche non necessariamente appassionati di numismatica) l'hanno acquistata come ricordo o per regalarla ad amici e parenti o per avvenimenti particolari tipo "battesimo". È un tema molto importante per noi veneziani, nonché una moneta a dir poco meravigliosa a livello di conio! A mio parere la più bella 2€ italiana coniata ad oggi1 punto
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In Arrivo: Aquileia. Ludovico II (1412-1420). Denaro o Soldo (16mm, 0.62g, ). Il dritto molto particolare1 punto
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vada per la prossima @Gallienus ! siamo tutti fratelli alla fine;) ti auguro di trovarne una ancora più bella!1 punto
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grazie per i dati, scusa per il ritardo nella risposta... il peso ci sta comunque, tra consunzione (peraltro non così eccessiva) e taglio del tondello soprattutto... un po' calante ma come ti ho già comunicato via mp, in linea con l'altissima variabilità dei pesi del bisante.1 punto
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Il rovescio della moneta sopra postata - in gergo chiamata brevemente "pro fausto..." tra i collezionisti e gli appassionati delle coniazioni napoletane - è l'immagine forte e bellissima della moneta e rappresenta il golfo di Napoli sullo sfondo, in poche parole il posto più bello del mondo facendo una media di diversi profili: geologico, storico, paesagistico, archeologico, artistico, climatico, marittimo. Un posto assolutamente "magico e sacro", fuori dal tempo e da qualunque moda e tendenza. Al centro il Vesuvio domina la scena con il famoso pennacchio di fumo, ricordiamoci che il vulcano è attivo ed è considerato uno dei più pericolosi al mondo, attesa la densità umana che si è stanziata alle sua falde e sino al mare e che verrebbe purtroppo coinvolta da una inauspicata ripresa in grande stile dell'attività vulcanica. In primo piano vediamo a sinistra il fiume Sebeto (il fiume scomparso di Napoli e che sino al periodo della coniazione della moneta in esame era ancora riconoscibile per ampi tratti del percorso). Il Sebeto alla sinistra tiene una pala...simbolo della capacità dei fiumi di scavare il proprio letto e di farsi largo fino al mare. Sulla destra la sirena Partenope che sacrifica su un'ara, questo gesto ha molteplici significati: - esplicitamente in festeggiamento e in ringraziamento del ritorno dei reali a Napoli da cui ci si attende abbondanza e progresso; - simbolicamente per calmare le ire del vulcano sempre incombente; - storicamente in auspicio della grandezza e della felicità della città di Napoli. Sullo scorcio a destra vediamo il mare della baia o, meglio, del golfo di Napoli frequentato da imbarcazioni. Racchiudere un'intera città, in modo esplicito e sufficiente, incidendo un campo monetale non è cosa facile: la resa sarebbe insoddisfacente anche in un modulo ampio come quello di questa piastra. Quindi in questo caso gli incisori hanno ovviato alle difficoltà rappresentando il mito della storia di Napoli e gli elementi più peciuliari della città...a far data sin dal lontano IX secolo a.C. Come mai il Re non apprezzò questa moneta presentatagli dalla zecca e ne revocò la coniazione? Eppure la moneta è molto bella e dotata al rovescio di rilievi scenici di grande significato. Proprio questo fu il problema. I Borbone erano legati a raffigurazioni in linea con il loro potere, tese ad evidenziare la regalità, il lignaggio: stemmi del casato e...celebrazione del potere. La moneta, in linea con una tradizione millenaria, nelle monarchie e nel potere assoluto è un mezzo anche celebrativo e di propaganda teso ad enfatizzare il potere. I Borbone, peraltro, non erano degli illuminati. In questa moneta il rovescio non ha nulla di celebrativo nella dimensione regale, in quanto celebra Partenope e gli elementi fondanti la città millenaria. Vesevo, Sebeto, Partenope, il mare...tutti elementi che richiamano la storia della città e della cultura partenopea: ben prima e ben oltre i Borbone. Quindi, in quanto tali, testimoniano che Napoli è più grande ed è eterna...in qualche modo basta a se stessa con i suoi miti e può anche fare a meno della monarchia spagnola che, per molti versi, poteva essere d'impaccio al compiersi di una parabola storica e culturale di prim'ordine e di levatura mondiale. Non sappiamo se l'acume storico di re ferdinando e la cultura del sovrano fossero tali da suggerire tali aspetti alla visione della moneta...forse la cosa fu suggerita da componenti della corte o da collaboratori. Forse la cosa fu semplicemente intuita dal sovrano. Fatto è che la coniazione fu interrotta.1 punto
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Secondo Giulia Bologna nel suo libro " Milano e il suo stemma " l'impresa viene così definita : " l'impresa in generale è la rappresentazione simbolica di un proposito, di un desiderio, di una linea di condotta ( ciò che si vuole imprendere o intraprendere ) per mezzo di un motto o di una figura che vicendevolmente si interpretano ". A tal proposito arriva un altro must della monetazione milanese con la salamandra di Francesco I d'Angoulême ( 1515 - 1521 ). La salamandra trae origine probabilmente da una leggenda cavalleresca che dice che la stessa resistesse bene al fuoco per il freddo umore che emanava rendendola di fatto incolume. E Francesco I si ritiene intenda al fatto che lui non avesse paura del fuoco dei nemici....Francesco I fa intendere che in fondo la salamandra è lui e utilizza come spesso accade la moneta per trasmettere messaggi... Eccola in un grosso da 3 soldi...confido in voi per altri casi simbolici o degni di essere divulgati ....1 punto
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E' una bella favola, una bella storia della nostra numismatica quella del Gazzettino che continua e che cresce, io credo che siano queste poi le belle pagine da raccontare e qui noi la racconteremo... Direi a tempo di record il nuovo numero il 2 è pronto, basta dire usciamo e usciremo...ovviamente a questo punto sarà in settembre con le consuete modalità. Cresciamo come numero di autori da 9 a 12, come prodotto e come varietà di contributi che abbracciano una pluralità di zecche e periodi storici. E nel frattempo ci sono già articoli per il numero 3 e altri che sono in gestazione... E' un grande e splendido gruppo formato anche da tanti giovani bravi, capaci, che lavorano, si impegnano e propongono, una squadra compatta, è la numismatica che ci piace, che ama coinvolgere, far sentire tutti parte integrante del progetto, del dialogo, dell'ascolto, del dare la mano a chi lo ritirerà. Sono grosse gratifiche e soddisfazioni anche se l'impegno è stato grande per molti ma a volte la passione, le motivazioni superano tutti e tutto, il tutto sempre con l'ottica di una numismatica di servizio, per tutti, di divulgazione, anche per i giovani, grazie a tutti quelli che hanno partecipato attivamente, a chi ci sostiene con incoraggiamenti, a chi ci legge, a chi gradisce tutto questo... Non ci fermeremo al Gazzettino, altro arriverà, ci sarà un bel 2018 per la nostra numismatica...e tante altre idee e proposte...1 punto
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Una icona della nostra monetazione è l'ambrosino, moneta della identità con in legenda il nome della città, della cristianità con la croce e del simbolo , il nostro Sant'Ambrogio, quindi uno straordinario mix di valori. Qui uno dei tanti possibili esempi, da Varesi 69, un ambrosino con 4 globetti e 4 crescenti.1 punto
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Con 25 €uro oggi ti prendi un rottame... Caro leonumi67 hai comprato super bene un tondello con un carico di storia straordinario... Questo nominale insieme all'8, al 16,e al 40, formano una serie strepitosa in mistura, che purtroppo ha dei grossi limiti... Basta guardarli e l'argentatura come per incanto ritorna in quel lontano XIX sec. che li aveva cullati e battuti... Eros1 punto
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Voglio postare una moneta del periodo visconteo che riporta a 360° gradi i simboli di Milano; la biscia viscontea e Sant'Ambrogio. La moneta in questione è il pegione fu coniato sotto Gian Galeazzo Visconti tra il 1378 al 1402, è la variante più rara in quanto al D/ non riporta il nome di Galeazzo ma il titolo di COMES VIRTVTVM (Conte di Vertus, Francia). Catalogato dal Crippa 5 e dal MIR al numero 120. In questo periodo Sant'Ambrogio è rappresentato con lo staffile e non benedicente.1 punto
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Buongiorno @Franco123. Ho dato un'occhiata allo Spink ed il catalogo inizia a prezzare (poco) questa moneta dal grado di conservazione Vf. A mio parere la moneta è in conservazione inferiore ed ha un valore nullo. Inizia ad avere un valore venale significativo solo in alta conservazione. Detto questo, se la moneta ti è piaciuta, hai fatto bene a prenderla. La spesa è stata irrisoria e non vedo come sarebbe stato possibile spender meno.1 punto
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Iniziamo luglio con un nuovo arrivo in collezione... Conservazione nella media ma, specialmente per questa tipologia e data, non facile da trovare bellina ed ad un prezzo accettabile visto che queste lire hanno circolato per molti anni Primo anno di coniazione senza "l'accompagnamento" della madre reggente, anche se effettivamente Giovanna Battista mantenne la reggenza per quattro anni ancora nonostante la maggiore età raggiunta dal figlio. Vittorio Amedeo batté sei tipologie di lire, per più di 40 anni di regno, dal 1675 periodo della reggenza, al 1718 come re di Sicilia, questa è una di queste, coniata al valore di 11 denari ed al taglio di 40 pezzi al marco https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VA2DU/141 punto
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