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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/05/17 in tutte le aree

  1. Alcuni mesi fa ho acquistato questo 2 carlini romani Pio Vi. Anche se in condizioni alquanto critiche, da un attento esame alla lente, ho avuto la sensazione che avesse delle buone potenzialità di recupero. Ho iniziato il lungo iter di restauro e dopo un mese la moneta presentava già un certo miglioramento. Al secondo mese, ho iniziato l'opera di restauro al microscopio stereoscopico, e dopo otto ore di vera e propria "microchirurgia", questo è il risultato finale.
    3 punti
  2. Il rovescio della moneta sopra postata - in gergo chiamata brevemente "pro fausto..." tra i collezionisti e gli appassionati delle coniazioni napoletane - è l'immagine forte e bellissima della moneta e rappresenta il golfo di Napoli sullo sfondo, in poche parole il posto più bello del mondo facendo una media di diversi profili: geologico, storico, paesagistico, archeologico, artistico, climatico, marittimo. Un posto assolutamente "magico e sacro", fuori dal tempo e da qualunque moda e tendenza. Al centro il Vesuvio domina la scena con il famoso pennacchio di fumo, ricordiamoci che il vulcano è attivo ed è considerato uno dei più pericolosi al mondo, attesa la densità umana che si è stanziata alle sua falde e sino al mare e che verrebbe purtroppo coinvolta da una inauspicata ripresa in grande stile dell'attività vulcanica. In primo piano vediamo a sinistra il fiume Sebeto (il fiume scomparso di Napoli e che sino al periodo della coniazione della moneta in esame era ancora riconoscibile per ampi tratti del percorso). Il Sebeto alla sinistra tiene una pala...simbolo della capacità dei fiumi di scavare il proprio letto e di farsi largo fino al mare. Sulla destra la sirena Partenope che sacrifica su un'ara, questo gesto ha molteplici significati: - esplicitamente in festeggiamento e in ringraziamento del ritorno dei reali a Napoli da cui ci si attende abbondanza e progresso; - simbolicamente per calmare le ire del vulcano sempre incombente; - storicamente in auspicio della grandezza e della felicità della città di Napoli. Sullo scorcio a destra vediamo il mare della baia o, meglio, del golfo di Napoli frequentato da imbarcazioni. Racchiudere un'intera città, in modo esplicito e sufficiente, incidendo un campo monetale non è cosa facile: la resa sarebbe insoddisfacente anche in un modulo ampio come quello di questa piastra. Quindi in questo caso gli incisori hanno ovviato alle difficoltà rappresentando il mito della storia di Napoli e gli elementi più peciuliari della città...a far data sin dal lontano IX secolo a.C. Come mai il Re non apprezzò questa moneta presentatagli dalla zecca e ne revocò la coniazione? Eppure la moneta è molto bella e dotata al rovescio di rilievi scenici di grande significato. Proprio questo fu il problema. I Borbone erano legati a raffigurazioni in linea con il loro potere, tese ad evidenziare la regalità, il lignaggio: stemmi del casato e...celebrazione del potere. La moneta, in linea con una tradizione millenaria, nelle monarchie e nel potere assoluto è un mezzo anche celebrativo e di propaganda teso ad enfatizzare il potere. I Borbone, peraltro, non erano degli illuminati. In questa moneta il rovescio non ha nulla di celebrativo nella dimensione regale, in quanto celebra Partenope e gli elementi fondanti la città millenaria. Vesevo, Sebeto, Partenope, il mare...tutti elementi che richiamano la storia della città e della cultura partenopea: ben prima e ben oltre i Borbone. Quindi, in quanto tali, testimoniano che Napoli è più grande ed è eterna...in qualche modo basta a se stessa con i suoi miti e può anche fare a meno della monarchia spagnola che, per molti versi, poteva essere d'impaccio al compiersi di una parabola storica e culturale di prim'ordine e di levatura mondiale. Non sappiamo se l'acume storico di re ferdinando e la cultura del sovrano fossero tali da suggerire tali aspetti alla visione della moneta...forse la cosa fu suggerita da componenti della corte o da collaboratori. Forse la cosa fu semplicemente intuita dal sovrano. Fatto è che la coniazione fu interrotta.
    3 punti
  3. Fai bene a seguirci @gigetto13 nel numero di imminente uscita ci sarà un bellissimo articolo del nostro fantastico @417sonia tutto dedicato alla Serenissima!
    3 punti
  4. Secondo Giulia Bologna nel suo libro " Milano e il suo stemma " l'impresa viene così definita : " l'impresa in generale è la rappresentazione simbolica di un proposito, di un desiderio, di una linea di condotta ( ciò che si vuole imprendere o intraprendere ) per mezzo di un motto o di una figura che vicendevolmente si interpretano ". A tal proposito arriva un altro must della monetazione milanese con la salamandra di Francesco I d'Angoulême ( 1515 - 1521 ). La salamandra trae origine probabilmente da una leggenda cavalleresca che dice che la stessa resistesse bene al fuoco per il freddo umore che emanava rendendola di fatto incolume. E Francesco I si ritiene intenda al fatto che lui non avesse paura del fuoco dei nemici....Francesco I fa intendere che in fondo la salamandra è lui e utilizza come spesso accade la moneta per trasmettere messaggi... Eccola in un grosso da 3 soldi...confido in voi per altri casi simbolici o degni di essere divulgati ....
    3 punti
  5. In Arrivo: Aquileia. Ludovico II (1412-1420). Denaro o Soldo (16mm, 0.62g, ). Il dritto molto particolare
    2 punti
  6. qualunque cosa abbia scritto il buon Luciano, sarà sempre gustosa da leggere! spero di avere presto il nuovo numero del gazzettino, ovviamente (si intende) anche per tutti gli altri interventi, come quelli che mi hanno fatto compagnia nel rientro in treno da Verona a maggio scorso. Di nuovo, complimenti per l'opera collettiva, certo forse minore e parallela ad altre iniziative editoriali (peraltro ben finanziate, e per fortuna!), ma che rappresenta l'idea di quanto stia formicolando negli ultimi tempi nella numismatica italiana "di base". Poi c'è sempre la possibilità della c.d. "serendipità"... che possano emergere "per caso" notizie inaspettate e rivoluzionarie dai vostri/nostri scritti involontariamente. Tipo: io cerco una cosa, una conferma scientifica per un fatto numismatico, e non volendo riapro un altro caso, porto nuove informazioni... Come quel tale che ha scoperto la penicillina negli anni '40, mica stava cercando un antibiotico, eppure... Come diceva un tale, la serendipità è come cercare l'ago nel pagliaio e trovare la figlia del fattore! Non sarebbe la prima volta, nella storia della numismatica
    2 punti
  7. 2 punti
  8. I miei complimenti a @MARCO B per la interessante scoperta http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_luglio_02/milan-cacciatore-tesori-misteri-mito-7bd6fa94-5eea-11e7-8241-893ad62f90c4.shtml Saluti Simone
    2 punti
  9. 2 punti
  10. Scoperto nel 2015 vendita all asta 2016 giusto?? Quindi cosa c'è di strano? complimenti all forumista per il lavoro di ricerca skuby
    2 punti
  11. ho letto sul giornale della bbc che i ricercatori Americani hanno scoperto come mai il calcestruzzo Romano contenuto nei muri a contatto del mare è ancora forte dopo 2000 anni mentre quello moderno si sfalda. pare che la cenere vulcanica usata con il cemento dai Romani sprigioni dei cristalli che crescono e induriscono il muro nel tempo. questo servirà a costruire nuovi prodotti per l'edilizia. Researchers have unlocked the chemistry of Roman concrete which has resisted the elements for thousands of years. Ancient sea walls built by the Romans used a concrete made from lime and volcanic ash to bind with rocks. Now scientists have discovered that elements within the volcanic material reacted with sea water to strengthen the construction. They believe the discovery could lead to more environmentally friendly building materials. Unlike the modern concrete mixture which erodes over time, the Roman substance has long puzzled researchers. Rather than eroding, particularly in the presence of sea water, the material seems to gain strength from the exposure. In previous tests with samples from ancient Roman sea walls and harbours, researchers learned that the concrete contained a rare mineral called aluminium tobermorite. They believe that this strengthening substance crystallised in the lime as the Roman mixture generated heat when exposed to sea water. Researchers have now carried out a more detailed examination of the harbour samples using an electron microscope to map the distribution of elements. They also used two other techniques, X-ray micro-diffraction and Raman spectroscopy, to gain a deeper understanding of the chemistry at play. This new study says the scientists found significant amounts of tobermorite growing through the fabric of the concrete, with a related, porous mineral called phillipsite. The researchers say that the long-term exposure to sea water helped these crystals to keep on growing over time, reinforcing the concrete and preventing cracks from developing. "Contrary to the principles of modern cement-based concrete," said lead author Marie Jackson from the University of Utah, US, "the Romans created a rock-like concrete that thrives in open chemical exchange with seawater." It s a very rare occurrence in the Earth." The ancient mixture differs greatly from the current approach. Modern buildings are constructed with concrete based on Portland cement. This involves heating and crushing a mixture of several ingredients including limestone, sandstone, ash, chalk, iron and clay. The fine material is then mixed with "aggregates", such as rocks or sand, to build concrete structures. The process of making cement has a heavy environmental penalty, being responsible for around 5% of global emissions of CO2. So could the greater understanding of the ancient Roman mixture lead to greener building materials? Prof Jackson is testing new materials using sea water and volcanic rock from the western United States. Speaking to the BBC earlier this year, she argued that the planned Swansea tidal lagoon should be built using the ancient Roman knowledge of concrete. "Their technique was based on building very massive structures that are really quite environmentally sustainable and very long-lasting," she said.
    2 punti
  12. Salve , per chiarire meglio la parte precedente in Inglese . Da un articolo preso da Repubblica -Scienze : "La formula della malta in questione è una ricetta perfezionata dai costruttori romani intorno al primo secolo a.C., e rimasta in uso per oltre 500 anni. Gli ingredienti principali del composto sono la pozzolana (un miscuglio di ceneri vulcaniche e limo estratto all'epoca nei Campi Flegrei di Pozzuoli e nel Lazio) e la calce, in cui venivano inseriti frammenti di tufo, mattoni e cocci per formare il cosiddetto cementizio, uno dei primi esempi di calcestruzzo della storia. Per scoprire il segreto di questo materiale, i ricercatori hanno riprodotto l'esatta mistura utilizzata nelle costruzioni romane e l'hanno lasciata indurire per 180 giorni, osservando i cambiamenti mineralogici che avvenivano al suo interno e confrontando i risultati con i campioni prelevati dai muri dei Mercati di Traiano. Hanno così scoperto che quando la malta romana si indurisce i materiali presenti al suo interno reagiscono tra loro, creando dei cristalli di un minerale estremamente resistente noto come strätlingite. Quando la malta è completamente secca questi cristalli formano quindi al suo interno un'impalcatura che impedisce alle crepe di propagarsi, rendendo il materiale estremamente duraturo e resistente alle sollecitazioni meccaniche e sismiche, anche per gli standard attuali. Secondo i ricercatori, oltre a testimoniare la grande capacità dei costruttori dell'antica Roma la scoperta potrebbe rivelarsi preziosa anche per sviluppare nuovi cementi poco inquinanti. La produzione di cementi moderni è responsabile infatti di circa il 7% della Co2 immessa ogni anno nell'atmosfera. Il calcestruzzo utilizzato dai romani contiene invece il 45-55% di frammenti di tufo e mattoni, e viene creato a temperature molto minori di quelli attuali. Per questo, spiegano i ricercatori, il suo utilizzo determinerebbe una forte diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. "Se riuscissimo anche noi a incorporare un volume consistente di pietre vulcaniche nella produzione di cementi potremmo ridurre sensibilmente le emissioni di anidride carbonica", spiega Marie Jackson, ricercatrice dell'Università della California di Berkerley che ha coordinato lo studio, "aumentando inoltre la durabilità del materiale e la sua resistenza a sollecitazioni meccaniche". Articolo completo : http://www.repubblica.it/scienze/2014/12/31/news/il_segreto_del_calcestruzzo_dell_antica_roma-104078954/
    2 punti
  13. Caro @Rocco68, non te la prendere se ancora nessuno ha risposto, in finale considera che hai postato questo tuo interessantissimo spunto solo questa mattina, molti hanno una vita lavorativa intensa o molto diversa dai ritmi che possiamo immaginare, altri ancora non sono spesso collegati al forum e capirai anche che se si vuol dare una risposta di un certo spessore, non è che uno si mette così su due piedi a scrivere la prima ipotesi che potrebbe venirgli in mente... mettici quindi anche il giusto tempo per fare mente locale, magari trovare riferimenti e/o appunti che si sono mano mano messi da parte... le variabili possono essere tantissime... ... come tantissime anche le ipotesi dietro questi dettagli da te evidenziati, specialmente - su di un tondello particolare come questo (su ogni moneta, a ben vedere spunta sempre qualcosa di diverso), - per di più in conservazione molto bassa, - senza neppure riferimenti ponderali, come ad esempio diametro e peso (ad esempio, da questa foto non possiamo sapere se la moneta ha un tondello stretto, se ha avuto dei problemi in fase di coniazione per colpa di un conio rovinato che ha provocato degli esuberi di metallo... ), - senza nemmeno eventuale foto del contorno in quel punto, foto del rovescio, Insomma... per come la vedo io, un parere motivato e dato con cognizione di causa in merito a questo tuo spunto necessiterebbe magari di maggiori informazioi in più in merito, visto che sono tantissime le variabili (e le incognite) che questa monetazione riserva ad ogni tondello, come prima osservato (figuriamoci in uno così consumato, e con solo questa foto a disposizione). Chi colleziona FdC (io ero tra questi) sono certo che non ostenti assolutamente nulla, magari condivide quello che può, allo stesso modo di come tu condividi sia quello che hai che quello che sai. E poi non dimentichiamoci, che quando serve qualche foto di qualche bella moneta... chi andiamo a contattare? (e stendiamo un velo pietoso sul giro non autorizzato che fanno queste foto...) La ricerca e lo studio interessano eccome... ma non tutti abbiamo il tempo e le opportunità propizie per approfondire tali tematiche, visto che anche se siamo tutti appassionati, purtroppo la vita gira differentemente da come vorremmo. Io la vedo così: Studio e ricerca non è scrivere la prima cosa che ti passa per la testa, con la foga di arrivare prima a scrivere chissà cosa... E se uno non scrive, non vuol dire che sia meno appassionato allo studio di chi scrive tanto (e certe volte, oltre a dar davvero impressione di ostentare tanto sapere, farebbe meglio a scrivere un po di meno...) Sempre cordialmente, sempre a disposizione, Fab
    2 punti
  14. Grazie per il post di dedica nonostante la mia lunga assenza sul forum! Saluti, Marco B.
    2 punti
  15. Cari amici Vi presento una new entry. La qualità è quella che è, e alla poverina non sono certo stati risparmiati colpi, ma non è tra i millesimi più reperibili. A voi la parola, poi Vi dico come è stata chiusa e pagata. Grazie a tutti e buona serata
    1 punto
  16. Salti di conio. La moneta è slittata. Vedi il punto (quel che rimane di un tratto di cerchio perlinato) sotto la C.
    1 punto
  17. Ciao, questa è una moneta rara, si prega di aiuto per valutare il suo valore di mercato (tenendo conto del difetto). Grazie. Ci dispiace, ma non parlo italiano, tradotto da Google Translate.
    1 punto
  18. Anche lavori che possono sembrare banali, ad alcuni addirittura dannosi, se ci si mette la passione come il nostro amico Claudio sicuramente dimostra diventano piccole opere d'arte, che danno soddisfazione.
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  19. Bel lavoro ! Mi è sempre piaciuto mettere mano alle monete con l'intento di "salvarle", qualche volta mi è andata bene, altre volte un pò meno... nel tuo caso trattandosi di mistura, era lecito pensare che le incrostazioni di verderame potessero non riguardare il tondello in profondità, ed in effetti non mi pare di notare crateri lasciati dalla loro eliminazione. A mio parere la moneta ne ha senz'altro guadagnato. ciao, RCAMIL. P.S. La moneta è del 1795 (Muntoni 80 b)
    1 punto
  20. Adesso però un po' di storia, anche per rispondere al quesito di @Gallienus: Questa moneta fu voluta dai reali di Napoli mostrati al diritto con i busti accollati: FERDINANDVS IV. ET MARIA CAROLINA...per salutare/festeggiare/commemorare il loro ritorno al regno dopo il viaggio in Ungheria. Nel mese di agosto del 1790 Ferdinando IV e la consorte Maria Carolina accompagnano le figlie Maria Teresa e Maria Luisa a Vienna andate in sposa a Napoli per procura con i figli del Gran Duca Leopoldo, gli Arciduchi d’Austria Francesco e Ferdinando. Maria Teresa diventerà Imperatrice d’Austria e Maria Luisa Amalia Gran Duchessa di Toscana La traduzione della leggenda al rovescio "Voti Assolti per il Felice Ritorno dei Sovrani." ne celebra il ritorno a Napoli dei regnanti. Don Basile appaltatore per la moneta di argento e di rame fece preparare a sue spese i conii. Antonio Planelli presentò i primi saggi a Novembre chiedendo l’autorizzazione a proseguire la coniazione. A Ferdinando IV non piacquero e ne fece sospendere la coniazione ma non fece ritirare quanto già coniato. In tutto furono coniate solo 9.476 pezzi. Per tipologia unica e dai rilievi marcati è una delle monete di Ferdinando IV maggiormente ricercate. Lo stile della moneta è ancora baroccheggiante, il rovescio annuncia l'ambiente neoclassico...ma "con calma e senza fretta". Lo stile neoclassico pieno e maturo non è scevro da qualche rigidità delle figure e da una certa freddezza, alcuni lo trovano gelido...in pratica una "cover" del classicismo greco, poi romano. Nel rovescio del pro fausto, invece, Partenope che sacrifica sull'altare è ancora resa con linee morbide, mentre il Sebeto che guarda all'indietro, dallo scorcio della moneta, rammenta schemi propriamente barocchi, se non naturalistici. Tutta la raffigurazione del rovescio di questa moneta è composta e gradevole...trasmette quiete e calore, storico ed umano.
    1 punto
  21. Si non ho seguito le date. Mi scuso con colui che ha fatto questo ritrovamento e aggiungo i miei complimenti da tifosissimo del Milan da 40 anni. Avevo letto anche la notizia tempo fa su un giornale locale di Milano. Ancora complimenti.
    1 punto
  22. questa moneta non mi convince, puoi postare i fert ?
    1 punto
  23. Ho contattato il venditore ma non ha potuto verificare se si trattasse effettivamente di un simbolo perché la moneta è già stata spedita...
    1 punto
  24. Lungi dal voler risultare pedante e antipatico, ma l'articolo del Corriere è abbastanza chiaro sulla tempistica del ritrovamento e sui successivi tentativi di vendita @MARCO B ancora complimenti
    1 punto
  25. Complimenti a Marco! Incredibile! ps: @sabaudo59 se non ho capito male, anche la notizia da te riportata dovrebbe essere una conseguenza della scoperta di Marco.
    1 punto
  26. Complimenti per il tuo acquisto!
    1 punto
  27. Sul "banco" non ne avevano più, ma ai voglia di quanti pacchetti hanno ancora nei caveau....
    1 punto
  28. Grazie mille per la risposta! Seguirò il consiglio della ricerca specifica su questo forum!
    1 punto
  29. Difficilmente uscirà da collezione (sempre che arrivi, ho sempre il fiato sospeso quando si tratta di poste italiane!), quindi la toglierò accuratamente dalla plastica che da oltre 6 anni la imprigiona. Primo perché la voglio pesare, fotografare e toccare, secondo (ma non ultimo) perché per quanto al giorno d'oggi non abbiamo più i polimeri di un tempo che mettevano a serio rischio le monete che venivano in loro contatto (quante ne ho rovinate inconsapevolmente negli anni '80 e '90), per deformazione professionale so che un materiale plastico prima o poi interagisce necessariamente con il metallo. Terzo, l'ho pagata relativamente poco, quindi anche dovendola rivendere penso che potrei tranquillamente riottenere il suo prezzo anche senza perizia. Grazie a tutti per gli interventi!
    1 punto
  30. Medaglia di non facile interpretazione, ottagonale orizzontale, bronzo/ottone, per la forma dell'appiccagnolo sarei più propenso a collocarla all'inizio del XVIII sec..- Il Soggetto potrebbe essere benissimo L'apparizione della Madonna della Guardia ( le proporzioni delle figure sono tipiche di questa iconografia). Nell'altro lato c'è una figura centrale (credo femminile) tra due uomini (soldati romani o carnefici?), Potrebbe essere il suplizio di S. Agata o vagamente una flagellazione? Medaglietta interessante! Ciao Borgho.
    1 punto
  31. E a studiarlo? E' importante perchè la numismatica vera non è solo raccolta di monete ma anche approfondimento di tutto ciò che le riguarda, sia in quanto tali che il contesto politico ed economico in cui circolavano o circolano. La storia dell'unione monetaria europea ha parecchie sorprese in serbo per chi la esamina: https://www.lamoneta.it/topic/118440-leuro-prima-delleuro/
    1 punto
  32. Assomiglia alle 500 lire della banca d'Italia
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  33. E' una bella favola, una bella storia della nostra numismatica quella del Gazzettino che continua e che cresce, io credo che siano queste poi le belle pagine da raccontare e qui noi la racconteremo... Direi a tempo di record il nuovo numero il 2 è pronto, basta dire usciamo e usciremo...ovviamente a questo punto sarà in settembre con le consuete modalità. Cresciamo come numero di autori da 9 a 12, come prodotto e come varietà di contributi che abbracciano una pluralità di zecche e periodi storici. E nel frattempo ci sono già articoli per il numero 3 e altri che sono in gestazione... E' un grande e splendido gruppo formato anche da tanti giovani bravi, capaci, che lavorano, si impegnano e propongono, una squadra compatta, è la numismatica che ci piace, che ama coinvolgere, far sentire tutti parte integrante del progetto, del dialogo, dell'ascolto, del dare la mano a chi lo ritirerà. Sono grosse gratifiche e soddisfazioni anche se l'impegno è stato grande per molti ma a volte la passione, le motivazioni superano tutti e tutto, il tutto sempre con l'ottica di una numismatica di servizio, per tutti, di divulgazione, anche per i giovani, grazie a tutti quelli che hanno partecipato attivamente, a chi ci sostiene con incoraggiamenti, a chi ci legge, a chi gradisce tutto questo... Non ci fermeremo al Gazzettino, altro arriverà, ci sarà un bel 2018 per la nostra numismatica...e tante altre idee e proposte...
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  34. Ciao! Ma che bella compagnia. saluti luciano
    1 punto
  35. Buongiorno... Complimenti @gigetto13 ero tra quelli che osservava sta monetina sulla baia...ma ora vedo che l'hai fatta tua...ottima e ad un buon prezzo...
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  36. Se @gigetto13 intende rivendere a breve concordo, se invece il pezzo arriva per restare in collezione a mio parere la perizia va tagliata.
    1 punto
  37. Una icona della nostra monetazione è l'ambrosino, moneta della identità con in legenda il nome della città, della cristianità con la croce e del simbolo , il nostro Sant'Ambrogio, quindi uno straordinario mix di valori. Qui uno dei tanti possibili esempi, da Varesi 69, un ambrosino con 4 globetti e 4 crescenti.
    1 punto
  38. Esaudisco richiesta di @anto R con un bel esemplare di filippo 1666.....................
    1 punto
  39. E' indubitabile la decadenza economica che colpì il ducato di Milano sotto la dominazione spagnola, in particolare dall'inizio del XVII secolo. Inoltre il declino economico del Milanese, fu forte ed evidente solo dopo il 1620, ovvero dopo quasi un secolo dall'inizio della dominazione spagnola. Cogliendo l'assist di @anto R, posto ora un soldino di Carlo II e Maria Anna D'Asburgo: Carlo, ultimogenito di Maria Anna d'Asburgo, era un bimbo disabile mentalmente e fisicamente, a causa del suo prognatismo mandibolare non era in grado di masticare. La sua lingua, particolarmente grande, faceva sì che a malapena venisse capito, e come se non bastasse egli spesso sbavava. A causa della sua disabilità, sua madre assunse così la reggenza del regno di Spagna dal 1665 (anno della morte del marito Filippo IV) fino al 1675. Saluti
    1 punto
  40. Non ti dò un "mi piace" perché sono interista comunque bella storia, e complimenti a Marco. petronius
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  41. Buongiorno. Cerco a identificare questa medaglia devozionale ovale. (mm.27.) Grazie. Alain/
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  42. Come sospettavo, anche il peso della moneta non corrisponde al dato comunicatomi dalla persona che me lo ha venduto.. il mio Bisante pesa un po' di più, precisamente 3,82g. Quindi: diametro massimo 25mm, peso 3,82g. Probabile esemplare tipo "I".
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  43. Visto che ancora non è stato mostrato aggiungo alla discussione questo esemplare in mio possesso acquistato a dicembre 2016 da una casa d'aste. È un esemplare del secondo tipo, ovvero con le testine dei mori al rovescio. È interessante perché 2 testine hanno i connotati molto ben conservati
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  44. Bello vedere che qualcuno di interessa ancora a questa monetazione così misteriosa e varia. Senza togliere alcunché all'esemplare di @eliodoro, posto l'esemplare che ho conservato della mia collezione in parte dispersa. Diam. 28mm, peso 5.18 Questa è la tipologia più comune di follaro di Ruggero Borsa, invece la più rara secondo me è quest'altra. Diam. 23mm, peso 3.53g
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  45. Ciao @robert_ secondo me si tratta di san pietro anche perchè al dritto si legge S P. Come epoca direi che possa risalire alla prima metà del '600 e lo stile del volto mi ricorda un po' quello dell' arte incisoria nelle monete di Urbano VIII. Al rovescio si vede quello che sembra un "ombrellino" che appare negli stemmi della sede vacante... Tirando le conclusioni, sembrerebbe appartenere alla sede vacante del 1623? Potrebbe essere un sigillo cardinalizio ma a me sembra più una medagliona devozionale anche perchè a quell'epoca andava di moda utilizzare il piombo. se vuoi quando posso ti mando anche in privato le foto di una mia medaglia devozionale in piombo sempre di quell'epoca anche se non c'entra molto... Buon pranzo a tutti
    1 punto
  46. Buongiorno. Ancora una medaglia devozionale da identificare, ottagonale questa. Grazie in anticipo. Alain.
    1 punto
  47. Buonasera. Ecco un'altra medaglia devozionale ottagonale da identificare (mm.23.) Grazie mille . Alain.
    1 punto
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