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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/27/17 in tutte le aree
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Questo non potevo farlo scappare un doppi 9 Cavalli Napoli 1790! Non è una variante ma solo un errore di conio o meglio una ribattuta ma molto molto particolare . La prima che vedo così. Voi? E come non metterlo in collezione......... Gr.4,5 MM.24,0 irregolare Contorno; treccia in rilievo ma molto "scomposta".3 punti
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direi di ritornare "in tema" e di continuare solo se si parla nello specifico della moneta (bella) proposta quale incipit di discussione. Quanto al resto esiste la sezione legale che è stata creata appositamente per discussioni sul tema "lecita provenienza e collezionismo". Lì ci sono un sacco di discussioni interessanti, di fatti accaduti, dibattimenti ecc ecc ecc e, qualora qualcuno lo ritenesse di qualche utilità, può anche iniziare una nuova discussione ad hoc o riprendere una delle tante avente questa tematica specifica.2 punti
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L'affare sarebbe stato comperare qualsiasi cosa in oro nel 2007 visto che quotava tra i 15 e i 17 euro al grammo... Anche aver preso il più comune dei marenghi (la quantità a seconda delle tasche) sarebbe stato un grande affare.2 punti
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DE GREGE EPICURI Forse è opportuna qualche notizia sull'oratore. Hadrien Rambach è francese, e vive fra Bruxelles e Roma. Dopo aver trascorso 12 anni a Londra, dove ha iniziato la sua carriera da Spink & Son in qualità di responsabile per le monete romane, ha creato nel 2006 una sua attività di consulente. Segue e consiglia importanti collezionisti di monete antiche; ad esempio, ha contribuito a formare la collezione di monete d'oro romane di George La Borde, una prima parte della quale è stata battuta da NAC a Zurigo nel maggio 2016, ed una seconda nel 2017. Tra i suoi interessi e ambiti di competenza vi sono inoltre le medaglie, i libri antichi e la glittica (ovvero intagli e cammei realizzati in pietre semi-preziose dall'antichità al periodo neoclassico). Ha costituito una ricca biblioteca specializzata e conduce ricerche negli ambiti di suo interesse (la maggior parte dei suoi contributi sono disponibili online sul sito www.academia.edu).2 punti
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Hem... ti devo fare una confessione... ...visto che c'ero e costavano poco... :-) Commodo - peso 26,41 grammi. Marco Aurelio - peso 28,80 grammi. Faustina - 18,24 grammi. Faustina - 27,84 grammi. Questi non li avevo messi prima, non sono bellissimi 8ma a me piacciono) e quindi non volevo fare lo sbragone! :-) Nella to-buy list ci sono ancora Massimo (figlio di Massimino), Lucio Vero e poi vedremo... Ciao! TWF2 punti
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Ciao e benvenuto nel forum! La domanda è molto interessante, infatti ogni tanto rispunta fuori in questa sezione sotto diverse angolature (ad esempio per gli altri spezzati monetali). Un particolare molto importante, che solitamente come collezionisti di monete (inteso come denaro metallico), molte volte potremmo dare per scontato, è che il "vero denaro", quello che circolava in maniera veramente intensiva, era la cartamoneta. ormai la moneta metallica contenente argento era come giustamente già scritto, ampiamente tesaurizzata. Pensiamo a questi semplici rapporti: Mentre l'aquilotto fu coniato in qualche decine di milioni di esemplari, la fecondità superò di poco il solo milione di pezzi. Quindi l'emissione argentea dell'impero potrebbe più essere equiparata ad un'emissione "commemorativa" che ad una emissione atta a soddisfare le reali necessità richieste per la circolazione monetaria. Le 5 lire che invece hanno avuto ampissima circolazione, oltre l'aquilotto per il primo periodo, erano le banconote. Questi i due nuovi tipi che furono emessi appositamente per VEIII (precedentemente si continuò a stampare il biglietto con l'effigie di Umberto I) Il primo tipo (chiaramente in stile "liberty") fu stampato in più di 100 milioni di esemplari, mentre il secondo, dichiaratamente "imperiale" e perfettamente in sintonia con la propaganda fascista del tempo, in ben 300 milioni di esemplari. Alcune considerazioni. mentre l'aquilotto è reperibile anche in conservazioni molto molto basse, diversa è la situazione per il caso del 5 Lire "fecondità". Il 36 si trova difficilmente in bassissima conservazione, ma in altissima conservazione è reperibile con un po di pazienza ed occhio. Anche per il 37 analoga situazione, difficilmente reperibile in uno stato conservativo veramente impeccabile. Segno quindi che non hanno avuto diffusa circolazione come invece l'aquilotto. Diverso il discorso per le banconote. Se il primo tipo è facilmente reperibile in assoluto FdS, a fronte di un costo non esoso ma cmq non indifferente, il secondo tipo si trova decisamente a prezzi molto molto più ristretti. Quindi la rarità del 5 lire 1937 è un po da prendere con le pinze, diciamo come la rarità della lira del 1916... personalmente la ritengo più sul NC (diciamo che non è comune come l'aquilotto). Potrebbe essere considerata rara in FdC. In molti anni, ne ho viste assai poche in altissima qualità per questo millesimo. Ed il prezzo richiesto, non era proprio in linea con i cataloghi... Personalmente, ho ampliato la collezione di VEIII anche alla cartamoneta. Dal punto di vista collezionistico, ovviamente secondo me, non si possono scindere le tue tipologie monetali, che per me sono complementari. Un saluto a tutti, Fab2 punti
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Ci provo anche io allora.. Prima o poi ne comparirà una anche per la mia collezione...2 punti
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Non trovo d/l e d/i a pag. 359, vedo piuttosto d1 e di , é a questi parametri che ti riferisci? In tal caso Esty stesso spiega di cosa si tratti: d1 é il numero di conii di cui nel campione sia presente una sola moneta di é il numero di conii di cui nel campione siano presenti i monete Per fare un esempio, immaginiamo un campione di 14 monete così distribuite rispetto a 6 conii di dritto: Conio di dritto Numero esemplari presenti nel campione O.1 1 O.2 4 O.3 2 O.4 1 O.5 4 O.6 1 a questo punto: n = 14 d = 6 d1 = 3 di=2 = 1 di=4 = 2 mentre di=0 (per quanto non citato dall'articolo) rappresenta il numero dei coni mancanti all'appello. I metodi di stima presentati (2, 3) danno come risultato Dest , ossia la stima puntuale del numero dei conii originali. Per trovare i limiti dell'intervallo di confidenza al 95% (e quindi non più una stima puntuale, ma un range in cui vi é il 95% di probabilità di trovare il valore reale, D in questo caso) Esty propone di utilizzare la formula 4, ponendo e=Dest. Ovviamente tanto più piccolo sarà l'intervallo, il range, risultante, tanto più il valore puntuale stimato risultarà affidabile. Quanto al fatto se l'esercizio si applichi a l'uno o all'altro dei conii, o a entrambi, dipende dagli obiettivi della ricerca. Certo, si tratta di metodi statistici, che portano con sé tutti i limiti della statistica (specie in presenza di campioni ridotti), ma personalmente ritengo che se compresi ed applicati in maniera "intelligente" in determinati ambiti (composizione chimica, analisi metrologica, stima dei conii) diano risultati estremamente importanti ed interessanti, aprendo a volta prospettive del tutto inedite. Al contrario credo siano molto più deboli nella stima del volume delle emissioni (si veda un "violento" intervento Buttrey all'incontro di studio sui "Metodi statistici e analisi quantitative della produzione di monete nel mondo antico" tenutosi a Roma nel 1997, e d'altronde la stessa Morrisson in un lavoro sulle emissioni di Tiberio e Maurizio a Cartagine, applica differenti metodologie per la stima dei conii, ma si rifiuta di stimare il volume di emissione considerando tale questione "controversa"). In definitiva credo che in numismatica non si possa più prescindere da un approccio interdisciplinare Consiglierei la lettura di questi due testi che, per quanto datati, sono piuttosto importanti ed interessanti (anche se indubitabilmente "legnosi", soprattutto il secondo) PS Anche i miei neuroni sono a mal partito: ho fatto il classico e materie umanistiche all'università, ma credo che il gioco valga la candela.2 punti
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Sapete, sono un pò disgustato... Ero indeciso se scrivere questo intervento ma poi i il disgusto continuava anche se il tempo passava quindi meglio sfogarsi che rimuginare... Stasera ho letto una discussione su un gruppo facebook, anzi non un gruppo qualsiasi ma IL gruppo più numeroso di numismatica italiana. Quello che per numero riunisce su Facebook la maggior quantità di appassionati/collezionisti/commercianti/semplici interessati al quanto vale-checosaè insomma tutti i livelli di interesse che il monetame vario può suscitare nella persone, insomma tale e quale a come succede nel nostro forum. Mi capita a tiro una discussione come tante... Uguale a centinaia o forse migliaia di quelle che ho letto in questi anni qui sul forum. Si presenta un ragazzotto qualsiasi (però ad accompagnarlo il suo nome e cognome ben evidenza, la città dove vive e le sue foto...la sua vita insomma perché facebook lo prevede e il gruppo è anche pubblico) chiedendo informazioni su una moneta molto particolare con molto garbo e ed educazione. Iniziano gli interventi: guarda che è falsa... non saprei, le foto si vedono male mostrane di migliori...mah non saprei forse buona forse no... a me pare buona... Normale amministrazione. Il proprietario posta foto migliori in primo piano e anche foto con peso e misure... Ed ecco arrivare i post di due commercianti numismatici importanti con la loro sentenza: è falsa senza ombra di dubbio. Il branco, forte del parere dei due noti commercianti, inizia a circondare la preda... Iniziano le prese in giro. Ma ancora la situazione è tollerabile. Il ragazzotto risponde però che un esperto l'ha contattato e la vuole vedere dal vivo perché secondo lui è autentica. Il clima rimane di scherno. Passa una settimana e il ragazzo si ripresenta con una certa ironia e compiacimento dicendo che la moneta è stata venduta a Verona ad un numismatico ed era autentica e di un certo valore. La reazione dei partecipanti a questo punto si fa rabbiosa. Gli danno del bugiardo, che sta facendo una figura di merda... Lo prendono in giro per gli errori di ortografia... Vogliono i nomi dei numismatici e dei periti in questione... Interviene un altro notissimo commerciante dicendo che la storia è vera...Il ragazzo non sta mentendo. In tutta risposta viene insultato anche lui e gli viene dato del "coglione". L' ex proprietario però non demorde e non rivela il nome del perito e dell'acquirente. Evidentemente però i messaggi privati a quel punto avranno iniziato a correre tra i partecipanti e infatti magicamente si insinua in loro il "buon senso" e un approccio più soft... Fino a che uno dei commercianti inizialmente schierato per il falso fa (e bisogna dargliene merito) il suo pubblico mea culpa e dichiara che una volta esaminata dal vivo la moneta era buona e che il suo parere e di altri ha permesso così la vendita della stessa con soddisfazione anche economica del proprietario. A questo punto per il branco è il trionfo dell' IPSE DIXIT medievale... Ah se lo dicono loro sarà così eh...sì sì sicuramente... mi fido! Bene! Bravi! Bis! E il branco si scioglie. Ora alcune considerazioni. 1) L'IPSE DIXIT Aristotelico è un concetto superato già da CENTINAIA di anni che già alla mente dell'Uomo qualunque dovrebbe stonare ogni volta che viene tirato in ballo ma figuriamoci ad una mente scientifica come quella che dovrebbe essere propria di chi si avvicina oggi , 2017, ad una disciplina scientifica (o quasi) come la numismatica: dovrebbe proprio far scattare fastidio interiore e giramento di....neuroni. 2) L'effetto branco. Se già l'IPSE DIXIT non è ammissibile figuriamoci se è tollerabile quando viene strumentalizzato da più persone per fare comunella contro il povero "sfigato" che sta lì solo e "senza amici". 3) Il corto circuito virtuale/reale. Quelle stesse persone (parliamo di 40/50/60enni non ragazzini) come si comporterebbero nella vita reale intorno ad un banchetto di un commerciante o ad un circolo o ad un baretto di fronte allo stesso ragazzotto che chiede informazioni? Con la stessa arroganza? Con lo stesso linguaggio scurrile? Con lo stesso spalleggiarsi e sorriso beffardo? Non penso. Dal vivo non siamo protetti dallo schermo... Non ci sono chilometri a separare aggressori ed aggrediti. E una reazione dell'aggredito è sempre possibile, meglio non rischiare... il tizio è pure grosso, è giovane... 4) Solo alla fine della discussione un poveretto ha chiesto umilmente almeno di che moneta di trattasse...per curiosità intellettuale... Sì perché in tutto questo bordello la questione numismatica e divulgativa/informativa era passata completamente inosservata. Detto questo. Quanto è realistico il quadro della società attuale e in particolare dell'ambiente numismatico che emerge da questi gruppif Facebook ? L'ambiente numismatico è così dominato da combriccole infantili che parteggiano per questo o quello e pronte ad avventarsi e spolpare chi non è del giro? E' così pieno di gelosie e rivalità tra i vari commercianti e i vari collezionisti, tanto da sfociare spesso nella palese aggressività e in atteggiamenti di bullismo? Spero di no perché altrimenti meglio ritirarsi a fare il collezionista solitario raccontato da @dabbene Però il forum non è così. Quindi l'ambiente numismatico non è così. Qui si rispettano le regole di una civile convivenza, chi colleziona monete d'oro da 1000 euro al pezzo è pronto ad aiutare chi colleziona monetine da ciotola e viceversa il ciotolaro se può cerca di aiutare il ricco collezionista. Commercianti, studiosi, collezionisti, raccoglitori, tutti uniti nella comune passione. E anche quando gli animi si scaldano e si trascendono le due regole in croce del forum e della buona educazione ecco che ci sono moderatori, curatori etc a cercare di riportare la pace... E se proprio la pace non è gradita prego quella è la porta. Puoi anche essere la reincarnazione di tutti i numismatici esistiti ma quella è la porta. Puoi essere anche un grandissimo commerciante il moderatore ti cazzia e quella è la porta. Tutti devono rispettare tutti altrimenti quella è la porta. Senza differenze. Spero di non avervi annoiato ma ne sentivo il bisogno. Saluti Simone PS Onore al noto commerciante (e forumista ) che s'è preso del "coglione" in pubblico in quel modo dal primo tizio che capita: non so come abbia resistito dal rispondere a tono, spero che qui non succeda mai a me. Anche perché la barriera tra virtuale e reale potrebbe farsi mooooolto sottile per il malcapitato1 punto
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DE GREGE EPICURI Questa volta il CCNM sceglie un tema decisamente collezionistico, e molto milanese. Don Carlo Trivulzio (1715-1789) è stato probabilmente il più importante collezionista nella Milano del Settecento. La varietà della sua collezione è grandissima, ma erano forse le monete a costituirne la parte più significativa, avendo egli acquistato centinaia di monete d'oro romane. Le migliaia di pezzi, antichi e moderni, che componevano questa collezione numismatica somo ormai purtroppo andati dispersi, e identificarli è una sfida. Ma alcuni documenti, sia manoscritti che a stampa, hanno consentito a H. Rambach di ricostruire almeno in parte il destino della collezione. Il diario di Don Carlo registra incontri, scambi e acquisti effettuati, restituendo il quadro animato di un numismatico di tutto rispetto, le cui monete riaffiorano regolarmente in diverse collezioni private in tutto il mondo. E per ora non accenno al resto della sua collezione, in particolare ai manoscritti e libri, confluiti nella c.d. "Biblioteca Trivulziana" che è conservata al Castello, nel Cortile della Rocchetta. Degli aspetti numismatici ci parlerà Hadrien Rambach il 26 settembre 2017 ore 20.45 al CCNM (Milano, via Terraggio 1) in una conferenza dal titolo: "Il milanese Don Carlo Trivulzio e la sua collezione".1 punto
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Convegno filatelico numismatico a Riccione 31 agosto ( giovedì ) - 1 ( venerdì ) e 2 ( sabato ) settembre 2017 partecipiamo numerosi1 punto
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Alquanto improbabile... infatti credo proprio sia un sesterzino! Caruccio carino! :-) Macchè mouse facile, sono tutti acquisti ponderati e sofferti, con trattative estenuanti. E non scherzo. Comunque non credere che abbia speso tanto, ho tirato, trattato, confrontato, minacciato! :-) E alla fine ho speso la mia paghetta di 3 mesi! Anzi, non speso, investito in opere d'arte. Ciao. TWF1 punto
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Ho appena visto che ce ne sono in vendita sulla baia (di questo e di altri tipi). I prezzi non sono certo da capogiro. Valuta tu se ne vale la pena. http://www.ebay.it/itm/RARISSIMA-MEDAGLIA-MONETA-BOLAFFI-JOHNSON-MILANO-ARGENTO-PURO-1000-BARCA-A-VELA/291613996883?_trksid=p2047675.c100005.m1851&_trkparms=aid%3D222007%26algo%3DSIM.MBE%26ao%3D1%26asc%3D20140620091323%26meid%3D51f2fa37a6644495a4493ed7f6afe675%26pid%3D100005%26rk%3D1%26rkt%3D6%26sd%3D2916139969301 punto
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Buonasera Favaldar, e una moneta che avevo notato e seguito (Nomisma 55 lotto905), credevo che in sala il pomeriggio di martedì 4 aprile 2017 ci sarebbe stata battaglia per l'aggiudicazione. ho puntato su altre monete. Questa asta(55) come la precedente(54) proponeva una selezione di monete napoletane del settecento e ottocento di una qualità e rarità unica, non si vedeva tanto splendore da anni (Varesi collezione Di Rauso e NAC 35). Per esperienza non credo che il prezzo era eccessivo per un pezzo unico. Saluti Michele1 punto
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Ciao @Afranio_Burro, non conosco il motivo storico iconografico per cui quel bronzo e' riconducibile alla commemorazione della battaglia di Filippi . Pero' sapendo che i Romani della Repubblica aborrivano le guerre civili , se non indispensabili e come estrema soluzione , mi sembra strano che i vincitori abbiano celebrato e commemorato una vittoria contro sangue romano .1 punto
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Appena giunto..ottimo punto di partenza per chi, come me, è agli inizi...leggendo la bibliografia, i lavori di@adolfos, da solo o in collaborazione, sono ampiamente citati...mi complimento con l'autore, Alessandro Toffanin..È il mio terzo mir, dopo napoli e zecche meridionali..saluti Eliodoro1 punto
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Nerva , nacque a Narni in Umbria nell’ anno 26 dalla nobile Gens dei Cocceii , nobilta’ risalente dai tempi di Augusto , fu amico di Nerone , poi dei Flavii , Senatore e Console nel 71 e nel 90 ; fu l’ ultimo Imperatore in successione diretta da Augusto ad essere di nazionalita’ italica romana , ma il grande merito di Nerva fu quello di avere introdotto il sistema adottivo , cioe’ la scelta del migliore come successore all’ Impero , anziche’ quello ereditario in voga fino a Domiziano , questo consenti’ all’ Impero di iniziare il cosi’ detto “secolo d’oro” che terminera’ con Marco Aurelio quando si torno’ all’ imprevedibile e rischioso sistema ereditario . Tornando all’ argomento del Post vanno ringraziati ed anche ammirati gli abitanti di Gloucester , Gran Bretagna , per aver dedicato a Nerva , dopo tutto un Romano invasore , una bellissima statua equestre in bronzo in dimensioni al naturale , a somiglianza di quella di Marco Aurelio a Roma , in onore e come forma di riconoscenza verso Nerva per aver fondato la loro citta’ il cui nome latino era COLONIA NERVIANA GLEVENSIS , dandole lo status giuridico di colonia romana in Britannia . Fu solo una pratica amministrativa o Nerva intraprese qualche campagna militare in Britannia ? purtroppo le scarse fonti storiche , principalmente grazie a Cassio Dione , non ci raccontano azioni militari di Nerva , le fonti ci tramandano un solo titolo vittorioso di Nerva acquisito nel 97 , con il titolo di Germanicus , ottenuto probabilmente per merito dei suoi ufficiali contro qualche popolazione in Germania .1 punto
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Eh, pensa che a ragioneria avevo 10 in matematica, ma la statistica proprio non la digerisco comunque l'articolo della Morrisson dimostra quello che dicevo all'inizio... la tecnica è assai opinabile, ma essendoci molti e grandi numismatici che l'hanno trattata o riportata negli articoli, mi sentivo zoppo a non avere quel minimo di strumenti pratici "per capirci qualcosina" quindi, GRAZIE a tutti perché alla fine davvero qualcosa ci ho capito1 punto
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Non si tratta di un forum di compravendita. In particolare questa è una sezione di approfondimento storico/numismatico di chi colleziona monete romane imperiali pertanto sono accettate unicamente richieste di pareri/approfondimenti/catalogazione ecc inerenti alla tematica e non richieste di natura commerciale. Chiudo la discussione.1 punto
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Se ti rivolgi direttamente all'Ordine, penso non avranno difficoltà a risponderti. @oscar611 punto
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Nell' attesa di trovare un 3 centesimi di Carlo Felice , mi sono aggiudicato in una asta recente questo 25 Centesimi 1829 T Presenta , secondo me,discreti rilievi ed una bella patina1 punto
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In base al giudizio di @gennydbmoney, che ritengo più che corretto, è possibile spostare la discussione nella sezione che si interessa di emissioni greche? Grazie e buona giornata. Elio1 punto
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Se ti interessasse approfondire la monetazione di Commodo, ti segnalo un libro che oltre a riportare le immagini di 333 sesterzi, fa un interessante studio sui ritratti e storico. R. Calciati, Sesterzi di Commodo, 2009. Non ne sono state stampate molte copie, ho visto che ne hanno in vendita una da numismatica varesina. Ciao Skuby1 punto
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Una traduzione veloce con Google per chi non conosce bene l' Inglese , spero sia gradita : "A giudicare dall'edizione limitata e dall'artigianato superiore in quasi tutti i medaglioni, non credo che avrebbero potuto essere in circolazione. Molto probabilmente sono stati presentati come un "token" di apprezzamento per le persone meritevoli, quindi la loro bellezza, sia in oro, argento o bronzo. Sono consapevole che le monete di medaglione (per alcune posizioni, che potrebbero essere di 34 mm e più) non sono valuta, in quanto non sono state colpite da circolare, né hanno una denominazione ufficiale (questo potrebbe essere un po 'errato) . Sono stati colpiti come commemorativi (di qualche evento) o come offerte, tra una serie di altre possibili ragioni. Mentre alcune monete ufficiali, ad esempio le questioni civiche nelle province, furono colpite per commemorare gli eventi, la distinzione tra queste monete e medaglioni è probabilmente in termini di finalità: una moneta circolava e aveva un valore definito (piuttosto che un valore intrinseco) Mentre il medaglione non lo era. Curtis Clay risponde: - Come ho mostrato in un documento letto al 1973 International Num. Congresso, la maggior parte dei medaglioni di bronzo romano sono stati colpiti nel Nov.-Dec. Di ogni anno per l'uso come regali di Capodanno il prossimo 1 ° gennaio. Nel periodo Antonino, nel corso dell'anno sono frequenti i titoli imperiali sulle monete, ma tutti i medaglioni appartengono quasi sempre al più presto dell'anno, prima di qualsiasi cambiamento. Commodus è diventato TR P XVIII il 10 dicembre 192 ed è stato assassinato il 31 dicembre 192. Dal periodo intercorrente di tre settimane non sono sopravvissuti quasi monete, ma un numero completo di medaglioni datato TR P XVIII, come molti medaglioni che sopravvivono Qualsiasi altro anno tribunale di Commodus '. Il motivo per cui è ovvio: QUESTE SONO LE SOLE MEDALAZIONI CHE DOVREBBERO ESSERE FORNITE PER QUESTA ANNO, E SONO ESSERE PRODOTTE E SONO NEL MANO DEL PUBBLICO PRIMA DEL SUO ASSASSINO AL 31 DICEMBRE. Perché non ci sono medaglie datate al periodo 10-31 dicembre in ogni anno quando l'imperatore ha assunto una nuova consolazione il 1 ° gennaio? DOPO CHE I MEDAGLIE SONO STATI IN DEC. Come sotto commodvs, sono stati i regali di nuovo anno su 1 gennaio. DAL SEGUENTE REGISTRATO IL NUOVO CONSULZIO DELL'EMPERATORE! Anche i medaglioni di Commodus, se fosse stato designato per diventare COS VIIII il 1 ° gennaio 193, avrebbero dovuto mandare quel nuovo numero consolare. I medaglioni di bronzo romani prodotti come doni di Capodanno sono stati una continuazione della vecchia abitudine romana di distribuire denaro, in particolare asini di rame, agli amici e alla famiglia come fascino di fortuna nel nuovo anno. Insieme ai medaglioni, il secondo centesimo. La menta romana inoltre ha regolarmente prodotto grandi numeri di cervi ordinari per l'uso come regali di Capodanno, un'altra scoperta di mia che ho presentato al Congresso Internazionale del 1986, ma non pubblicata negli Atti del congresso. Curtis - Allora perché molti medaglioni hanno segni di circolazione? Sembra che alcuni medaglioni siano stati messi in circolazione, forse un valore di 2 Sestertii? Jérôme Curtis Clay: - I medaglioni d'oro e d'argento sembrano avere un valore monetario, poiché i loro pesi sono di solito un multiplo pari al peso della moneta d'oro standard o d'argento dell'epoca. Gnecchi suggerì che anche i grandi medaglioni di bronzo erano denaro, cioè doppio sestertii, poiché, nonostante le ampie variazioni dei singoli pesi, il medaglione medio di bronzo pesa circa il doppio di un sesterzio medio. Nel monete in bronzo, però, l'orichalcum (in sestertii e dupondii) valeva due volte il doppio di rame (asini, quadranti). Dupondii, anche se circa lo stesso peso degli asini, valevano due volte di più. Medaglioni di bronzo, se previsto come doppio sestertii come suggerito da Gnecchi, dovrebbero pertanto essere sempre stati colpiti in orichalcum. Infatti sono stati colpiti talvolta in orichalcum, a volte in rame e talvolta bimetallici con (di solito) un disco centrale in rame circondato da un anello di orichalcum. Quindi non sembra che il valore monetario abbia giocato un ruolo molto importante nella creazione di medaglioni di bronzo. I diversi metalli sono stati scelti per i loro diversi colori, e per il contrasto dei colori sui pezzi bimetallici. È evidente che deve essere costato più di due sestertii a produrre questi medaglioni bimetallici elaborati da stampi tagliati con cura. L'omissione regolare delle lettere SC dai medaglioni di bronzo, contrariamente alla loro inclusione su tutte le monete in bronzo monetario da doppio sestertii in discesa, sembra anche separare i medaglioni di bronzo dal monete bronze circolanti. Questo non significa che i destinatari potrebbero talvolta non li hanno spesi, chissà quale valore monetario. Penso che abbastanza dei medaglioni sopravvissuti abbiano chiari segni di usura per suggerire che la circolazione non sia un fenomeno raro. Non esistono tuttavia testi, iscrizioni o magazzini che dimostrano chiaramente che i medaglioni in bronzo erano una parte normale della moneta circolante, quindi tutto ciò che possiamo fare è speculare!1 punto
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Buonasera a tutti, chiedo il vostro prezioso aiuto in merito ad una ricerca che sto facendo. Di seguito vi posto il sesterzio di Antonino Pio con al rovescio la legenda "TEMPORVM FELICITAS" e le due cornucopie incrociate con 2 bimbi. Questa moneta è datata TR P XII (RIC 857). Di seguito un esempio dalla collezione del British Museum. Di questa moneta ci sono ovviamente altri numerosi esempi sul web. Tuttavia la stessa tipologia di moneta è riportata dal RIC anche datata TR P XX (RIC 961). Ma esiste davvero? Cercando sul web ho trovato solo un esempio su wildwinds dove però dalla foto si capisce molto poco... Riporto sia l'immagine che il loro commento: Antoninus Pius AE Sestertius Obv: ANTONINVS AVG PIVS PP TR P XX, laureate head right Rev: TEMPORVM FELICITAS/COS IIII, SC across field, Crossed cornucopiae surmounted by busts of two boys. Ref: RIC 961, scarce The visible XX at the end of the obverse legend distinguishes this from RIC 857. Contributed by Dane, December, 2004. Capire se questa moneta esiste veramente risulterebbe fondamentale per la determinazione della sequenza dei figli avuti da Faustina e Marco Aurelio. Infatti la RIC 857 è stata interpretata da alcuni studiosi (Birley, Fittschen) come una celebrazione della nascita di due gemelli poi subito morti. Tuttavia l'eventuale esistenza della RIC 961 (moneta uguale ma coniata otto anni dopo) potrebbe costituire una prova contraria decisiva (o quasi...) a questa assunzione. Grazie a tutti Ciao Alessio1 punto
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Ecco il 10 €uro Architetture dei Ferro / Europa Star Programme Series ( acquistate in zecca giovedi scorso )1 punto
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A forza di mumble mumble...dopo giorni di assidue ponderazioni ho ceduto e l'ho acquistata....un ora fa1 punto
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Posto per completezza di dati un esemplare da 9 Cavalli del 1791 con segni di ribattitura.1 punto
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Semplicemente girando su un sito di libri usati, si trovano i cataloghi di Frisione, a partire dal 1960. Non mi è chiaro se quello del 1959 riportasse i prezzi, ma credo di no1 punto
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Al D i capelli sono poco usurati, al R è tutto leggibile, gemme, nodo, nodi Savoia foglie. Mi chiedo cos'altro occorra per definirla qSPL. Poi il prezzo è effettivamente assurdo.1 punto
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Considerando lo spessore del tondello direi che si tratta più di un emissione greca, personalmente non ricordo di aver mai visto monete meridionali con questo spessore...1 punto
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Giusto per rimanere in tema , arrivati quest'oggi da un commerciante portoghese che me le ha date praticamente per il valore nominale1 punto
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Ieri sera mi trovavo, con la mia ragazza e i suoi parenti, nei pressi di Verona; la scelta per la cena è caduta proprio sul ristorante frequentato per il Convegno! Inutile dire che mi ha fatto uno strano effetto, senza la nostra tavolata e senza Numismatica! L'ho detto alla mia ragazza per quasi tutta la cena!1 punto
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Buongiorno a tutti! Moneta acquistata, 13€ circa. Non vedo l'ora che arrivi per potermela "gustare" di persona. :-) Grazie a tutti per l'aiuto nella catalogazione, nuove foto quando arriverà ne farò di certo, possono interessare a qualcuno? Ciao! TWF1 punto
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Concordo in toto con il sempre ottimo @Asclepia... per me il valore è più vicino ai 300 che ai 200, vorrei sapere da @alb123 dove fa la spesa lui per trovare questi pezzi a 150!1 punto
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Buongiorno a tutt*, per chi fosse mancato alla presentazione del libro e sia interessato a saperne qualcosa di più,, segnalo questo link... http://www.aracne.tv/video/la-monetazione-nell-italia-normanna.html Buona visione , Marco1 punto
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Buonasera @Sirlad Non credevo di essere stato polemico nei tuoi confronti, se ho fatto quell' affermazione sulle tue capacità numismatiche l' ho semplicemente fatta perchè nei tuoi post mi era sembrato di capire che eri un neofita e da parte mia non c'era assolutamente nessuna volontà di offenderti ma al contrario quella di offrirti la mia disponibilità, come del resto ho sempre fatto con tutti. Permettimi di dirti e ti prego di non offenderti che, alla mia personale conclusione del neofita, a ragione o torto, ci sono giunto leggendo i tuoi post nei quali non ho mai letto una sola frase di natura tecnica che potesse essere d' aiuto alle numerose discussioni alle quali partecipavi e su questo, credo che non mi puoi smentire. Dispiace vedere che come spesso è accaduto in passato e sta accadendo in questi giorni che discussioni interessanti degenerino sempre nelle polemiche e nelle offese personali, personalmente credo che con il buon senso si possono facilmente superare le incomprensioni, sempre che ci sia la volontà delle parti. Buonanotte Babelone1 punto
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Credo siano dovuto all'argento,cioè alla mescola forse non molto buona che con alte gradazioni può provocare quelle piccole bollicine. Se non fosse chiusa Ranieri avrei pensato ad un falso,inoltre non vedo punti che me lo facciano credere,quindi credo sia come ho scritto ma sentiamo anche altri pareri che sul conio ne sanno più di me. Ciao F.1 punto
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Ciao, mi trovo assolutamente in sintonia con quanto espresso da@rorey36 . Nel senso che trovo interessante capire quanto durava un conio, quante monete produceva etc... ma nelle attivitá umana c'è sempre l'incognita x costituita dal fattore umano. Per dire che credo nell'applicazione statistica matematica ma con le dovute cautele. E come correttamente riportato le raccolte numismatiche risentono della dispersione nel tempo degli elementi e di vari fattori (basti pensare al rating del RIC condizionato dalla situazione politica europea...). Certo che Easty (che è un matematico adottato dalla numismatica) a sentire ció mi lancerebbe un'anatema... ma io nel mio piccolo la vivo cosí. Detto ció, non posso che esprimere il mio plauso di Curatore per i contenuti di questa discussione (infatti le ho attribuito 4****)... Ciao Illyricum [emoji6]1 punto
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Ribadisco questa tipologia si è sempre trovata e si continua a trovare ancora tutt'oggi a prezzi inferiori di quella proposta ad alessandro. Questo lo posso affermare perchè conosco il mercato da quarant'anni, e ho visto passare diversi esemplari in altissime conservazioni, e ancora oggi vivo la numismatica quotidianamente a 360 gradi, dalla ricerca, all'attenzione costante del mercato, oltre il contatto con quasi tutti i commercianti della penisola.. Infine frequentando il mercato del Cordusio a Milano da sempre, ( il più grande mercato numismatico fisso, con oltre 150 espositori) vivo costantemente la realtà commerciale, ai quali si appoggiano quasi tutti i più grandi commercianti, sia il Giovedi al borsino che la Domenica dove passa l'inverosimile, che puntualmente poi viene messo all'incanto da sempre... Asclepia, poi mi sembra sia stato più che esaustivo in merito anche agli ultimi passaggi... Direi che può bastare.. Poi caro alessandro, se ritieni che questo tondello possa piacerti ed avere un certo fascino che ti provoca emozione, prendilo pure senza titubare, io vissi l'emozione Stendhaliana diverse volte e l'estasi mi fu fatal..., ma comunque acquistai egualmente i tondelli che mi provocarono ciò, al di là del costo.. Qui sono stati espressi solo pareri di mercato e contrattazioni standardizzate, a volte non tutti conoscono il mercato reale... Eros p.s. ricordati quello che conta è solo l'emozione...1 punto
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La numerazione progressiva che aiutava a tenere il conto delle monete via via coniate prosegue al rovescio di quest'altra monetina.... Al diritto rimane tutto invariato perchè il numero relativo designa il taglio finale dell'emissione.1 punto
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Secondo me i monogrammi su questa monetina (come avveniva anche in altri casi) non sono composti da lettere ma da numeri che indicano la pezzatura dell'emissione. I numeri in greco venivano indicati con le stesse lettere dell'alfabeto secondo due diversi sistemi numerali: il sistema numerale più antico è quello detto attico o acrofonico in cui i numeri erano indicati con le lettere iniziali della relativa parola (ad esempio il numero 5 era detto pente ed era indicato con ); il sistema numerale più recente era quello ionico o alfabetico che si serviva delle 24 lettere dell'alfabeto per designare i numeri (A=1, B =2, etc.). Da alcune iscrizioni epigrafiche sappiamo che a volte i due sistemi numerali principali convivevano all'interno di una stessa cifra. Spesso venivano usati anche simboli provenienti da sistemi numerali minori, come ad esempio quello originario di Argo in cui il segno indicava la quantità di 10 dracme. Al diritto della moneta oggetto della discussione, quindi, veniva indicata la tiratura dell'emissione espressa in dracme che è di 5.000 dracme: poichè la moneta in questione è un obolo, l'emissione si componeva di 30.000 pezzi. Infatti 5.000 (tiratura in dracme dell'emissione) x 6 (numero di oboli presenti in ciascuna dracma) = 30.000 monete coniate. Al rovescio, invece, abbiamo delle tirature intermedie (rispettivamente 2.000 e 4.000 dracme) che servivano a facilitare le operazione di conteggio delle monete via via coniate: le monete venivano divise in gruppi diversi individuati dalla diversa notazione per poter contare meglio i pezzi coniati, evitando di cadere in errore1 punto
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Bravo @cristianaprilia. La presunta superiorità di chi colleziona una cosa piuttosto che un'altra mi ha sempre fatto ridere. Tante sono le strade per cui uno giunge alla numismatica: l'attaccamento alla sua terra, l'amore per un periodo storico, criteri di bellezza estetica, il fascino dell'apertura al mondo. tutti sono criteri validi: trovo triste solo chi acquista per mero investimento, perché lì viene a mancare l'aspetto culturale. Ma ritenere una fase storica più "importante" di un'altra è una sciocchezza... e lo dico da antichista. A me gli euro non interessano, ma una eurocollezione fatta con serietà, amore e competenza non ha meno dignità di una collezione di piastre papali seicentesche: non è che per acquistare piastre richiedano una laurea o particolari competenze, esattamente come per tutte le altre collezioni requisito essenziale è aprire il portafogli. L'importante poi è non fermarsi alla transazione economica: sono la passione, l'approfondimento e lo studio a costituire la linfa che infonde dignità e importanza a tutte le nostre raccolte, che dà un senso al nostro essere numismatici.1 punto
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Diatribe numismatiche Distinzione dei termini che implicano una diversità di vedute tra due o più persone e, in certi casi, anche uno scontro di opinioni su argomenti numismatici. Discussione: indica la comunicazione delle proprie opinioni su un determinato argomento tra due o più persone al fine di conseguire un chiarimento reciproco. Dibattito: indica una discussione pubblica, di solito disciplinata da regole e guidata da un moderatore, su un argomento di interesse generale. Controversia: si verifica quando su una determinata questione la contrapposizione delle idee è netta. Disputa: si ha quando i toni si fanno accesi. Polemica: così diventa una questione accesa e controversa che si protrae a lungo nel tempo. Linee guida per le discussioni 1.Mai discutere con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. (Oscar Wilde) 2.Di fronte agli imbecilli non c'è che un solo modo per mostrare il proprio spirito: evitare qualsiasi conversazione con loro. (Arthur Schopenhauer) 3.Parla in modo sensato a uno stolto e ti chiama stupido. (Euripide) 4.Non discutere mai con uno stupido: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch) 5.Non perdere tempo a discutere con gli sciocchi e i chiacchieroni: la parola ce l’hanno tutti, il buon senso solo pochi. (Catone) 6.Prima di discutere con qualcuno occorre sapere e capire fino a che punto quella persona può comprendere le nostre parole. Per quelli che sanno, il parlare nonostante l'impossibilità di essere compresi dall'altro è sempre una perdita di tempo e di energia. Chi è saggio, parla solo quando è certo che chi ascolta è in grado di capire. (Georges Ivanovič Gurdjieff) 7.Se tu discuti con uomo di mala fede, quanto più avrai ragione, tanto più ti sentirai dar torto. (Arturo Graf) 8.Non vincerai mai una discussione fino a quando non sarà sotto attacco la tua persona. (Nassim Nicholas Taleb) 9.In materia di discussione, chiamo avversari onorevoli, quelli che non vogliono tanto «aver ragione» quanto migliorare la loro organizzazione mentale – che preferiscono la loro mente al loro amor proprio. (Paul Valéry) 10.Il valore di una discussione dipende in gran parte dalla diversità delle opinioni concorrenti. Se non ci fosse stata la torre di Babele avremmo dovuto inventarla. (Karl Popper) 11.Si può osservare che in alcune discussioni la gente non vuole affatto conoscere la realtà delle cose, ma solo essere confermata nei suoi pregiudizi: è di una fede, non della verità, che ha bisogno. (Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993) 12.Non meravigliarti se un idiota non ammetterà mai d’aver torto: non vuol compromettere la sua fama. 13.Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. (Bertrand Russell) 14.L’uomo superiore è calmo senza essere arrogante; l’uomo da poco è arrogante senza essere calmo. (Confucio) 15.Lo stupido è insidiosissimo. L’imbecille lo riconosci subito (per non parlare del cretino), mentre lo stupido ragiona quasi come te, salvo uno scarto infinitesimale. (Umberto Eco) 16.Solo due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima. (Albert Einstein) 17.La mente è come l'ombrello: per funzionare deve essere aperta. (Paolo Poli) 18.I mascalzoni sono preferibili agli imbecilli, perché i primi almeno ogni tanto si concedono una pausa. 19.Il primo livello di sapienza è saper tacere, il secondo è saper esprimere molte idee con poche parole, il terzo è saper parlare senza dire troppo e male... Si deve parlare solo quando si ha qualcosa da dire, che valga veramente la pena, o, perlomeno, che valga più del silenzio. (Hernàn Huarache Mamani) 20. Se qualcuno discutendo con noi si disinteressa di avvicinarsi alla verità, se non ha la volontà di essere veridico, è intellettualmente un barbaro. Di fatto questa è la posizione dell'uomo-massa quando parla, dà conferenze o scrive. (José Ortega y Gasset, La ribellione delle masse, 1930) 21. Sopprimiamo la discussione, e non ci resterà che la scomunica (in mancanza del rogo), o il manganello, o il colpo alla nuca. (Gaetano Salvemini, su Il Mondo, 1955) 22. La differenza tra le modalità dell'avere e dell'essere, può essere facilmente illustrata da due esempi di conversazione. Prendiamo uno scambio di idee tipico tra due uomini, A il quale ha l'opinione x, e B il quale ha l'opinione y. Ciascuno dei due si identifica con la propria opinione. Ciò che per entrambi conta è trovare argomenti migliori, vale a dire più ragionevoli, per difendere la propria opinione. Né l'uno né l'altro è disposto a mutare parere, e non s'aspetta neppure che cambi l'opinione del suo avversario. Sia l'uno che l'altro provano paura all'idea di mutare la propria, appunto perché si tratta di uno dei loro possessi, ragion per cui la sua perdita equivarrebbe a un impoverimento. La situazione si presenta alquanto diversa nel caso di una conversazione che non sia intesa come un dibattito. (Erich Fromm, Avere o essere?, 1976)1 punto
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Io, ad esempio, che colleziono monetazione contemporanea (soprattutto Euro), sono stato talvolta "vittima" (ovviamente si parla solo di semplici discorsi e non troppo offensivi), di critiche e leggere prese in giro. Mi sono sentito dire che quello che colleziono è brutto, poco interessante e di nessun valore (ad un mercatino, me lo dissero più persone contemporaneamente, un venditore compreso, al quale avevo chiesto se avesse Euro!) e in altre circostanze, connesse al nostro amato Forum, che non mi sento di citare, che è privo di interesse storico, a differenza di altri periodi e monetazioni più gloriose (questo, in parte lo condivido, ma ogni monetazione è contemporanea al suo tempo!). Detto questo, tornando al discorso del noto social network, in quel gruppo (che, se è quello che penso io, ci sono iscritto ma senza partecipare attivamente!) si legge davvero di tutto e spesso in toni offensivi e sarcastici. Sembra una gara tra chi risponde peggio. Quasi a cercare il "commento perfetto nell'imperfezione" che faccia i grandi numeri e apprezzamenti. Sulle spalle di chi magari è neofita o crede in ciò che posta. Non frequenterò mai attivamente tale spazio; l'ho già scritto qualche tempo fa in una discussione... tra l'altro sui social i contenuti sono spesso dispersi e quindi difficilmente fruibili nel tempo. Anche il già citato sarcasmo può ferire una persona; molti forse pensano di far ridere, ma chi è serio e sta appassionandosi alla materia e si sente dire ad esempio: con quella moneta che hai trovato prendici un panino o una birra, che fai meglio! oppure: quella moneta rara da 2 Euro che hai trovato... vale ben 2 Euro! non penso sia felice e continui ad appassionarsi ulteriormente. Era una "moda" che, parliamo di anni fa, aveva preso piede anche su questo Forum (da parte di alcuni utenti) ma che è stato fortunatamente uno stile qui moderato e ben bandito Isolando tali casi, si è così permessa la continuazione di uno spazio, appunto Lamoneta.it, dove condotte simili sono quasi sparite. Ho comunque scoperto una cosa, tanto complessa quanto ovvia: spesso, chi critica o insulta una data monetazione o una data persona, non la conosce quasi per nulla. Quindi, chi offende è peggio in ogni caso dell'offeso, anche dal punto di vista della conoscenza1 punto
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Una delle più belle monete della prima parte del V secolo. Immagini così naif, così favolistiche che ci fanno comprendere quanto alto fosse l'immaginario greco, e quanto eccellente fosse poi la perizia dei mastri incisori. A mio parere questa è una di quelle monete che chi ama le greche DEVE avere in collezione.1 punto
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