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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/26/17 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti. Durante il weekend ho fatto qualche "danno". Vi vorrei presentare i miei nuovi "amici"... Peso 21,07 grammi Peso 19,38 grammi Peso 12,80 grammi... sesterzio striminzito o asse ciccione? Peso 15,90 grammi, pure lui non un campione di pesantezza ma mi pare il linea con i sesterzi analoghi. Che ne dite? Ciao. TWF5 punti
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Buongiorno a tutt*, per chi fosse mancato alla presentazione del libro e sia interessato a saperne qualcosa di più,, segnalo questo link... http://www.aracne.tv/video/la-monetazione-nell-italia-normanna.html Buona visione , Marco5 punti
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Intervengo come curatore alla luce della diatriba insorta. Sono d'accordo che il Vaticano non abbia bisogno di noi ma viceversa, sono d'accordo sul fatto che tutto è migliorabile ma che i tempi di attesa siano più o meno lunghi (a seconda delle aspettative del collezionista) per me è anche il fascino dell'attesa di ricevere le nuove monete prenotate. se le vuoi subito non ti resta che rivolgerti al negozio sotto casa e comprarle a prezzi decisamente più alti. Ognuno ha le proprie idee che DEVONO essere rispettate da parte di tutti gli altri utenti; tali diverse visioni possono portare ad un SANO confronto. Invito quindi tutti a mantenere la calma e a pensare prima di scrivere... scripta manent... certe frasi in modo aggressivo che possono in qualche modo ferire altre persone. Il forum è nato per tutti quindi chiunque può intervenire in qualunque sezione portando la sua esperienza anche se colleziona altro rispetto a quanto si sta dibattendo e il suo LIBERO pensiero. Saluti a tutti.4 punti
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Questo non potevo farlo scappare un doppi 9 Cavalli Napoli 1790! Non è una variante ma solo un errore di conio o meglio una ribattuta ma molto molto particolare . La prima che vedo così. Voi? E come non metterlo in collezione......... Gr.4,5 MM.24,0 irregolare Contorno; treccia in rilievo ma molto "scomposta".3 punti
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Il presidente "saltato", il 39°, è Jimmy Carter, che è ancora vivo. La regola era che, per aver diritto alla moneta, bisognava morire almeno due anni prima dell'emissione della stessa, Carter sarebbe dovuto morire nel 2014, ma quando i funzionari della Zecca, ai quali seccava fare una moneta in meno, sono andati da lui per dirgli di sbrigarsi, sono stati accolti come potete immaginare La serie, come detto da @nibanny, è conclusa, i presidenti non compresi dovranno rinunciare alla moneta, avrebbero dovuto pensarci prima petronius3 punti
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Ho letto questa discussione solo nel pomeriggio. Provo a dare un piccolo contributo. Il personaggio potrebbe essere Mechitar (Mekhitar o Mkhitar) monaco cattolico armeno che fu ordinato prete nel 1696. Qui ho trovato una recente medaglia.3 punti
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Oggi stavo riordinando la mia biblioteca quando mi è capitata sotto gli occhi questa piastra del 1804: L'asta è la Finarte 957 (novembre 1995), se non mi sono perso qualcosa questo passaggio non era ancora stato censito nella discussione. Nella speranza di aver fatto cosa gradita, auguro una buona serata a gli studiosi e collezionisti di monete borboniche. Antonio3 punti
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Ieri al Convegno Numismatico di Aix les Bains non mi sono fatto sfuggire questo esemplare. 2 Denari 1691 II Tipo Vittorio Amedeo II Duca Millesimo completamente leggibile ! Ormai non sussiste piu' un dubbio sulla sua esistenza Mir Savoia 877a p.s. durante la manifestazione ho avuto l'opportunita' di conoscere @allobroge2 punti
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Forse il menù sarà stato migliore perchè non limitato dal budget. Ma vuoi mettere lo spirito che c'è al "PRANZO DEI LAMONETANI?" Non c'è paragone. Siamo tanti sconosciuti, o quasi, che quando ci ritroviamo sembra che ci conosciamo da chissà quanti anni. Credo che lo spirito che accomuna noi LAMONETIANI, non ci sia neanche in un pranzo tra parenti. Aspetto con ansia quello di quest' autunno in novembre. Un abbraccio a tutti.2 punti
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Buonasera, vi presento questa moneta da 500 lire di Paolo VI, niente di particolare, se non la patina che la ricopre (compresa l'impronta digitale di qualcuno che la maneggiò in passato). Il fatto è, questa patina, l'ho letteralmente salvata dalla distruzione: sabato mattina, quando mi sono avvicinato alla bancarella, il venditore stava pulendo (meglio, lucidando con non so quale prodotto) un sacchetto di 500 lire varie. Questa non l'aveva ancora aggredita. Appena l'ho vista me la sono presa , insieme a altre due vaticane, meno patinate ma comunque in procinto di "lucidatura" (una sede vacante e un Giovanni XXIII 1961). Vi piace ?2 punti
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Giusto per rimanere in tema , arrivati quest'oggi da un commerciante portoghese che me le ha date praticamente per il valore nominale2 punti
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Moneta svizzera da 1 Blutzger per il cantone di Haldenstein emessa a nome di Gubert Von Salis. http://www.numismaticavaresina.it/svizzera-cantoni/5484/svizzera-haldenstein-gubert-von-salis-1722-1737-blutzger-1728-di.html ciao Mario2 punti
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Visto che ancora non è stato mostrato aggiungo alla discussione questo esemplare in mio possesso acquistato a dicembre 2016 da una casa d'aste. È un esemplare del secondo tipo, ovvero con le testine dei mori al rovescio. È interessante perché 2 testine hanno i connotati molto ben conservati2 punti
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Ciao @grigioviola, incuriosito dalla moneta di Gallieno con quello strano ornamento al busto , ho fatto qualche ricerca storica su Gallieno . Dalla lettura della Storia Augusta , forse puo' venire una ipotesi circa il busto anomalo della moneta , ad un certo punto della sua vita , tra altre bizzarrie , si legge : ".......lo si vide anche indossare una clamide di porpora con fibbie d'oro ornate di gemme......." ; per chi non sapesse cosa sia la clamide , questa era un corto mantello di leggera lana che si allacciava su una sola spalla tramite una fibbia , lasciando scoperto un fianco e un braccio , se poi si sovrapponendo i due lembi si poteva coprire tutta la parte superiore del corpo . Questa descrizione della Storia Augusta e della clamide , con un po' di fantasia , potrebbe corrispondere al tipo di abbigliamento del busto della moneta di Gallieno , considerando anche la rappresentazione semplicistica del conio tipica dell' epoca . Se cosi' fosse questo tipo di busto sarebbe molto raro .2 punti
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Il Mir Milano mette per il grosso da 5 soldi di Galeazzo Maria Sforza valori più alti più vicini a quelli indicati sopra da profausto, in realtà si trovano a cifre minori, due sono sul sito di un noto numismatico milanese visibili ancora, già vendute, a 80 Euro intorno al BB.2 punti
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Ciao! La serie è conclusa, quindi non verranno coniate altre monete raffiguranti i presidenti a meno che il Congresso non passi un nuovo atto...cosa molto improbabile (visto anche lo scarso successo della serie). Come nota a margine, i presidenti che non hanno monete sono: Carter, Bush Sr, Bush Jr, Clinton, Obama e Trump. MM2 punti
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Non è del tutto esatto...la SPES (Speranza in italiano) era la dea protettrice dei raccolti,nascita e crescita dei bambini..dunque veniva venerata e propiziata in occasioni appunto di nascite,matrimoni e occasioni importanti. Possedeva il proprio luogo di culto nel foro Olitorio a Roma. A Roma la dea protettrice della famiglia era Vesta2 punti
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Il grosso da 5 soldi per Milano di Galeazzo Maria Sforza è un tondello che abitualmente nelle conservazione da te postata. la trovi sugli 80 euro. Ultimamente ne ho viste passare un paio a 110 in conservazione molto più alte della tua. Per il Grosso di Stefano Uros anche lui in bassa conservazione, i 40/50 euro sono lo standard. Eros2 punti
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Ciao Prof. ieri a pranzo ti avevo avvertito che avresti visto una delle più belle collezioni di monete napoletane,pensavi che scherzavo vero? sono contento per te, non poteva mancare alla tua pur grande esperienza. a settembre seconda puntata vero? o non resisti fino a settembre ? . ieri tutti parlavano di te e dei tuoi studi, con orgoglio ho ostentato le tue capacità e la nostra solida AMICIZIA. Grazie Pietro per aver animato il convegno sei stato un vero Mattatore . a presto AMICO MIO2 punti
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Salve a tutti...dando un occhiata qua e la mi è saltata all'occhio questa moneta che ha destato il mio interesse perché riguardante la zecca di Babilonia; il punto è: qualcuno più esperto di me è a conoscenza della moneta e quindi di una sua corretta catalogazione?1 punto
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Non l'hanno regalata ma visto il pezzo ho deciso di fare uno sforzo e sinceramente non credevo di aggiudicarmela,forse è un periodo di troppe aste e molte monete passano "inguardate"più che invendute...........1 punto
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Ciao Alessio, non capisco dove vedano il TRPXX. L'inaffidabilità di RIC III è nota, pertanto ti consiglierei per prima cosa di controllare anche sugli altri cataloghi, io avevo trovato così il falso di Faustina I. Sono fuori casa e non posso guardare il BMCRE fino a mercoledì, ma mi premurerò di darci un'occhiata. Controlla anche sul sito dell'ANS e, eventualmente, rivolgiti ai curatori delle principali collezioni (europee, non il Museo Nazionale Romano dove, a meno che tu non abbia uno zio che ci lavora, non ti risponderanno mai)...1 punto
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Ciao e benvenuto nel forum! La domanda è molto interessante, infatti ogni tanto rispunta fuori in questa sezione sotto diverse angolature (ad esempio per gli altri spezzati monetali). Un particolare molto importante, che solitamente come collezionisti di monete (inteso come denaro metallico), molte volte potremmo dare per scontato, è che il "vero denaro", quello che circolava in maniera veramente intensiva, era la cartamoneta. ormai la moneta metallica contenente argento era come giustamente già scritto, ampiamente tesaurizzata. Pensiamo a questi semplici rapporti: Mentre l'aquilotto fu coniato in qualche decine di milioni di esemplari, la fecondità superò di poco il solo milione di pezzi. Quindi l'emissione argentea dell'impero potrebbe più essere equiparata ad un'emissione "commemorativa" che ad una emissione atta a soddisfare le reali necessità richieste per la circolazione monetaria. Le 5 lire che invece hanno avuto ampissima circolazione, oltre l'aquilotto per il primo periodo, erano le banconote. Questi i due nuovi tipi che furono emessi appositamente per VEIII (precedentemente si continuò a stampare il biglietto con l'effigie di Umberto I) Il primo tipo (chiaramente in stile "liberty") fu stampato in più di 100 milioni di esemplari, mentre il secondo, dichiaratamente "imperiale" e perfettamente in sintonia con la propaganda fascista del tempo, in ben 300 milioni di esemplari. Alcune considerazioni. mentre l'aquilotto è reperibile anche in conservazioni molto molto basse, diversa è la situazione per il caso del 5 Lire "fecondità". Il 36 si trova difficilmente in bassissima conservazione, ma in altissima conservazione è reperibile con un po di pazienza ed occhio. Anche per il 37 analoga situazione, difficilmente reperibile in uno stato conservativo veramente impeccabile. Segno quindi che non hanno avuto diffusa circolazione come invece l'aquilotto. Diverso il discorso per le banconote. Se il primo tipo è facilmente reperibile in assoluto FdS, a fronte di un costo non esoso ma cmq non indifferente, il secondo tipo si trova decisamente a prezzi molto molto più ristretti. Quindi la rarità del 5 lire 1937 è un po da prendere con le pinze, diciamo come la rarità della lira del 1916... personalmente la ritengo più sul NC (diciamo che non è comune come l'aquilotto). Potrebbe essere considerata rara in FdC. In molti anni, ne ho viste assai poche in altissima qualità per questo millesimo. Ed il prezzo richiesto, non era proprio in linea con i cataloghi... Personalmente, ho ampliato la collezione di VEIII anche alla cartamoneta. Dal punto di vista collezionistico, ovviamente secondo me, non si possono scindere le tue tipologie monetali, che per me sono complementari. Un saluto a tutti, Fab1 punto
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Buonasera finalmente ho aggiunto un caracalla cesare in collezione non in eccelsa conservazione ma per me difficile da trovare e gli altri che ho trovato non erano alla mia portata questo si. Ric401 e pesa 24.2g. Eccolo a voi1 punto
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Rimanendo in tema discussione...ma osservate che cavolo di bel grano 1797 FE DINAN, aveva il ragazzo in collezione; spero che non mi citi per questa foto, ma è il più bel FEDINAN mai visto fin d'ora. @Rocco68..che dici ?1 punto
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Ciao Tolomeo II, zecca di Alessandria si legge abbastanza bene ΠTOΛEMAIOY per la catalogazione bisognerebbe capire bene il monogramma a nel campo a sinistra. Silvio1 punto
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Complimenti !!! Belle monetina 2 monete a catalogo e 2 impronte diverse al livello del nodo !!!1 punto
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Buongiorno a tutti! Moneta acquistata, 13€ circa. Non vedo l'ora che arrivi per potermela "gustare" di persona. :-) Grazie a tutti per l'aiuto nella catalogazione, nuove foto quando arriverà ne farò di certo, possono interessare a qualcuno? Ciao! TWF1 punto
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Certo... @anto R..che è gradito questo tuo intervento; sarebbe sfuggita anche a me....nella catalogazione; praticamente siamo a 4 esemplari con la legenda FERDINAN in doppia fascia a rilievo. Qui effettivamente potremmo affermare che questo tipo andò per la circolazione..... !! Grazie.1 punto
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Un paio ne ho anch'io, a suo tempo le ho pagate 1.000 lire l'una direi che oggi si possono tranquillamente pagare 1 euro. petronius1 punto
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Sono ventuo per due giornate per questo motivo, ho lasciato il convegno moltooooo presto, sabato pomeriggio, ma ne è valsa davvero la pena...mi sono fatto una "scorpacciata" di monete....davvero incredibile; anche molte, molte foto di alcuni pezzi stupendi e rari. @lamanna921 tanto quello che c'era da portare via al convegno l'ho comprato Venerdì....ah....ahah....ah.... (appena faccio qualche foto Vi mostro). Grazie anche a te...e a tutti Voi che mi seguite, spero di ricambiarVi con notizie e studi su questa incredibile monetazione; non è che poi mi devo portare tutto nella "tomba" .. io sono per la diffusione della Numismatica (ma solo quella di Napoli....ho dei limiti).1 punto
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"La speranza è l' ultima a morire" , detto famoso inteso come ultima risorsa per l' uomo . La Spes veniva onorata come una dea sin dai tempi più antichi , ma soprattutto nel periodo imperiale quando il culto della dea assunse , oltre a quanto giustamente scritto da @Anniovero , anche un valore politico rappresentando simbolicamente la fiduciosa attesa di una felice successione imperiale , infatti alcune rappresentazioni della Spes vengono emesse nel rovescio di alcuni Sesterzi imperiali postumi , con al dritto l' Imperatore DIVUS , come ad esempio quello di Vespasiano RIC 372 , oppure in occasione di nascite come quello di Claudio RIC 99 emesso per la nascita del figlio Britannico .1 punto
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Ciao a tutti e grazie per gli interventi in merito. Per come la vedo io, i dettagli sono più curati (persino quelli più piccoli), complici i conii in condizioni veramente eccezionali, che son riusciti a produrre un esemplare di elevato pregio stilistico. Se fai caso, proprio i dettagli più piccoli il più delle volte risultato o solo accennati, oppure impressi in modo più grossolano. Non mi stupirebbe se fosse pubblicizzata come "moneta di presentazione"; purtroppo oggi, per soldi, se ne vedono letteralmente di tutti i colori per poter alzare il prezzo delle monete. Stranamente l'asta dalla quale proviene non aveva accennato nulla riguardo al pregio tecnico della moneta, senza nemmeno un ingrandimento... d'accordo che è una moneta comune, ma francamente, trovarla in questo stato e con la sua patina, diventa "ostica" da trovare. un caro saluto, fab1 punto
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Figurati! La lira del 1907 non è - a mia conoscenza - oggetto di falsificazioni frequenti perché è assai comune. Saluti ?1 punto
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Buonasera Fabrizio, questa Piastra del 1838 da te postata.....la considero fra le piu' curate come conio. Il tuo esemplare è a dir poco eccezionale ed è un vero miracolo che sia arrivata ai giorni nostri intatta! Questi conii differenziano dai tipi normali di 1838 sopratutto nel rovescio, che si presenta senza punteggiatura, per la grandezza delle lettere nella legenda, e la cura nei dettagli dello stemma borbonico. E la zigrinatura sotto la corona. Quasi come se fosse stata una moneta di presentazione. Complimenti Fabrizio.1 punto
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Credo che all'UFN dia molto fastidio vendere monete in maniera così capillare. La soluzione che proponi tu porterebbe a far si che poi l'UFN vende tutte le monete a 3-4 grossisti come fa ad esempio Monaco, con il risultato di far salire notevolmente i prezzi. Così invece ci sono ritardi nelle consegne ( e tutti ne siamo coscienti), ma i prezzi delle monete alla vendita sono contenuti.1 punto
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Buona Domenica Tutti i concetti che hai espresso sono il mix che possono far "innamorare" l'appassionato; non credo però che la sola moneta possa far la differenza, ci sono monetazioni molto più belle e interessanti, anche dal punto di vista iconografico; ma se attraverso la moneta veneziana veniamo a conoscere la complessità politica, giuridica e sociale della Serenissima, è difficile non venirne attratti. Il bene del singolo non può prevalere sul bene comune; si potrebbe così riassumere il concetto che, tanto semplice, quanto pragmatico, ha consentito a Venezia di esistere per tanti secoli. Certamente fu "figlia" del proprio tempo, certamente fu imperialista, oligarchica, mercantile ..... ma le sue leggi, sia in campo mercantile, sia in ambito politico e giuridico, furono sempre mitigate dall'uso della consuetudine e da quel "senso comune" che, oggi, diremmo molto british e che, all'epoca, era semplicemente fantasioso ritrovarlo negli altri Stati italiani. Quindi ritengo che la moneta, sia essa umile o preziosa, incarni tutta la specificità della Serenissima; non importa se è una monetazione ripetitiva nella sua iconografia, è quello che rappresenta che da il valore aggiunto. In ogni caso, come avrebbe potuto essere differente una moneta che, per secoli, è stata considerata se non la migliore, una delle migliori valute internazionali? Era obbligo fare monete che potessero essere lette a tutte le latidudini e longitudini, con un disegno sempre riconoscibile che garantisse fiducia. saluti luciano1 punto
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Non trovo d/l e d/i a pag. 359, vedo piuttosto d1 e di , é a questi parametri che ti riferisci? In tal caso Esty stesso spiega di cosa si tratti: d1 é il numero di conii di cui nel campione sia presente una sola moneta di é il numero di conii di cui nel campione siano presenti i monete Per fare un esempio, immaginiamo un campione di 14 monete così distribuite rispetto a 6 conii di dritto: Conio di dritto Numero esemplari presenti nel campione O.1 1 O.2 4 O.3 2 O.4 1 O.5 4 O.6 1 a questo punto: n = 14 d = 6 d1 = 3 di=2 = 1 di=4 = 2 mentre di=0 (per quanto non citato dall'articolo) rappresenta il numero dei coni mancanti all'appello. I metodi di stima presentati (2, 3) danno come risultato Dest , ossia la stima puntuale del numero dei conii originali. Per trovare i limiti dell'intervallo di confidenza al 95% (e quindi non più una stima puntuale, ma un range in cui vi é il 95% di probabilità di trovare il valore reale, D in questo caso) Esty propone di utilizzare la formula 4, ponendo e=Dest. Ovviamente tanto più piccolo sarà l'intervallo, il range, risultante, tanto più il valore puntuale stimato risultarà affidabile. Quanto al fatto se l'esercizio si applichi a l'uno o all'altro dei conii, o a entrambi, dipende dagli obiettivi della ricerca. Certo, si tratta di metodi statistici, che portano con sé tutti i limiti della statistica (specie in presenza di campioni ridotti), ma personalmente ritengo che se compresi ed applicati in maniera "intelligente" in determinati ambiti (composizione chimica, analisi metrologica, stima dei conii) diano risultati estremamente importanti ed interessanti, aprendo a volta prospettive del tutto inedite. Al contrario credo siano molto più deboli nella stima del volume delle emissioni (si veda un "violento" intervento Buttrey all'incontro di studio sui "Metodi statistici e analisi quantitative della produzione di monete nel mondo antico" tenutosi a Roma nel 1997, e d'altronde la stessa Morrisson in un lavoro sulle emissioni di Tiberio e Maurizio a Cartagine, applica differenti metodologie per la stima dei conii, ma si rifiuta di stimare il volume di emissione considerando tale questione "controversa"). In definitiva credo che in numismatica non si possa più prescindere da un approccio interdisciplinare Consiglierei la lettura di questi due testi che, per quanto datati, sono piuttosto importanti ed interessanti (anche se indubitabilmente "legnosi", soprattutto il secondo) PS Anche i miei neuroni sono a mal partito: ho fatto il classico e materie umanistiche all'università, ma credo che il gioco valga la candela.1 punto
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Salve a tutti, è passato ormai un anno preciso da quando ho messo piede in questo forum e quasi un anno da quando iniziai questa discussione sui 10 reali maltagliati di Filippo IV, che continuo ancora a collezionare ed ammirare, esemplare dopo esemplare. Tale discussione aveva lo scopo di fare una rassegna approfondita sui particolari, sulle curiosità e sul contesto storico relativi a tale nominale argenteo. Vorrei, quindi, omaggiarvi con un altro esemplare, questa volta del 1642, proveniente dalla mia collezione. La particolarità di questo pezzo, vorrei ricordarvi che è impossibile trovarne due simili tantomeno uguali, è il diametro che sfiora i 5 cm, mentre il peso di 24,7 cm rientra nella norma. Buona visione! Saluti1 punto
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Credo che anche il primo pezzo vada attribuito a Mazaios per via della legenda...1 punto
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Diatribe numismatiche Distinzione dei termini che implicano una diversità di vedute tra due o più persone e, in certi casi, anche uno scontro di opinioni su argomenti numismatici. Discussione: indica la comunicazione delle proprie opinioni su un determinato argomento tra due o più persone al fine di conseguire un chiarimento reciproco. Dibattito: indica una discussione pubblica, di solito disciplinata da regole e guidata da un moderatore, su un argomento di interesse generale. Controversia: si verifica quando su una determinata questione la contrapposizione delle idee è netta. Disputa: si ha quando i toni si fanno accesi. Polemica: così diventa una questione accesa e controversa che si protrae a lungo nel tempo. Linee guida per le discussioni 1.Mai discutere con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. (Oscar Wilde) 2.Di fronte agli imbecilli non c'è che un solo modo per mostrare il proprio spirito: evitare qualsiasi conversazione con loro. (Arthur Schopenhauer) 3.Parla in modo sensato a uno stolto e ti chiama stupido. (Euripide) 4.Non discutere mai con uno stupido: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch) 5.Non perdere tempo a discutere con gli sciocchi e i chiacchieroni: la parola ce l’hanno tutti, il buon senso solo pochi. (Catone) 6.Prima di discutere con qualcuno occorre sapere e capire fino a che punto quella persona può comprendere le nostre parole. Per quelli che sanno, il parlare nonostante l'impossibilità di essere compresi dall'altro è sempre una perdita di tempo e di energia. Chi è saggio, parla solo quando è certo che chi ascolta è in grado di capire. (Georges Ivanovič Gurdjieff) 7.Se tu discuti con uomo di mala fede, quanto più avrai ragione, tanto più ti sentirai dar torto. (Arturo Graf) 8.Non vincerai mai una discussione fino a quando non sarà sotto attacco la tua persona. (Nassim Nicholas Taleb) 9.In materia di discussione, chiamo avversari onorevoli, quelli che non vogliono tanto «aver ragione» quanto migliorare la loro organizzazione mentale – che preferiscono la loro mente al loro amor proprio. (Paul Valéry) 10.Il valore di una discussione dipende in gran parte dalla diversità delle opinioni concorrenti. Se non ci fosse stata la torre di Babele avremmo dovuto inventarla. (Karl Popper) 11.Si può osservare che in alcune discussioni la gente non vuole affatto conoscere la realtà delle cose, ma solo essere confermata nei suoi pregiudizi: è di una fede, non della verità, che ha bisogno. (Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993) 12.Non meravigliarti se un idiota non ammetterà mai d’aver torto: non vuol compromettere la sua fama. 13.Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. (Bertrand Russell) 14.L’uomo superiore è calmo senza essere arrogante; l’uomo da poco è arrogante senza essere calmo. (Confucio) 15.Lo stupido è insidiosissimo. L’imbecille lo riconosci subito (per non parlare del cretino), mentre lo stupido ragiona quasi come te, salvo uno scarto infinitesimale. (Umberto Eco) 16.Solo due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima. (Albert Einstein) 17.La mente è come l'ombrello: per funzionare deve essere aperta. (Paolo Poli) 18.I mascalzoni sono preferibili agli imbecilli, perché i primi almeno ogni tanto si concedono una pausa. 19.Il primo livello di sapienza è saper tacere, il secondo è saper esprimere molte idee con poche parole, il terzo è saper parlare senza dire troppo e male... Si deve parlare solo quando si ha qualcosa da dire, che valga veramente la pena, o, perlomeno, che valga più del silenzio. (Hernàn Huarache Mamani) 20. Se qualcuno discutendo con noi si disinteressa di avvicinarsi alla verità, se non ha la volontà di essere veridico, è intellettualmente un barbaro. Di fatto questa è la posizione dell'uomo-massa quando parla, dà conferenze o scrive. (José Ortega y Gasset, La ribellione delle masse, 1930) 21. Sopprimiamo la discussione, e non ci resterà che la scomunica (in mancanza del rogo), o il manganello, o il colpo alla nuca. (Gaetano Salvemini, su Il Mondo, 1955) 22. La differenza tra le modalità dell'avere e dell'essere, può essere facilmente illustrata da due esempi di conversazione. Prendiamo uno scambio di idee tipico tra due uomini, A il quale ha l'opinione x, e B il quale ha l'opinione y. Ciascuno dei due si identifica con la propria opinione. Ciò che per entrambi conta è trovare argomenti migliori, vale a dire più ragionevoli, per difendere la propria opinione. Né l'uno né l'altro è disposto a mutare parere, e non s'aspetta neppure che cambi l'opinione del suo avversario. Sia l'uno che l'altro provano paura all'idea di mutare la propria, appunto perché si tratta di uno dei loro possessi, ragion per cui la sua perdita equivarrebbe a un impoverimento. La situazione si presenta alquanto diversa nel caso di una conversazione che non sia intesa come un dibattito. (Erich Fromm, Avere o essere?, 1976)1 punto
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Per avere monete a Milano con Filippo IV dal tondello più irregolare bisogna andare nella moneta vile, corrente, tipo le parpagliole spesso squadrate o poligonali o sui quattrini a volte sul rettangolare, uno col busto giovanile e uno col busto di Filippo IV più maturo. Qui un quattrino con Filippo IV maturo, con baffi, pizzo, lunghi capelli che comunque mantiene un tondello nel complesso ancora di tipo rotondo....1 punto
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