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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/20/17 in tutte le aree
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[emoji2] Questa l'avevo sentita dire in riferimento ai guai... qualche volta alle mogli. Questa accezione "numismatica" del fatalismo è una piacevole scoperta per quanto mi riguarda.5 punti
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Amici, sono arrabbiato! La mia è però una rabbia "costruttiva", cioè senza offese e con motivazioni; sembra proprio si fatichi a comprendere perché alcuni collezionisti si orientino al contemporaneo. Questo discorso, secondo me, può valere non solo per l'Euro, ma anche per monetazioni appunto contemporanee come monete mondiali correnti ecc. Mi piacerebbe chiarire questo una volta per tutte, redigere una sorta di "manifesto" del collezionista di contemporanee, perché si comprendano le motivazioni e la forma mentis di questa passione. Come passione Numismatica, la mia nasce atipicamente e l'ho detto parecchie volte: mi avvicinai dapprima al Regno (parliamo di circa 9 anni fa), tramite i nonni materni, anche se le monete che mio nonno aveva raccolto (molto modeste!) le ammiravo già dall'infanzia Mi appassionai - e sono tuttora appassionato, così come il Regno - anche di Lira repubblicana e di preunitarie. Rimasi però inizialmente scoraggiato dalle numerose riproduzioni e dai gradi di conservazione molto dettagliati. Poi, su richiesta dei parenti, iniziai a raccogliere anche le monete in Euro che potevano passarmi in mano tra i resti; scoprii un mondo nuovo: monete con il rovescio che vedevo tutti i giorni, ma con un dritto spesso mai visto. Questa divenne ed è la mia passione principale. Elenco quindi i motivi per cui, secondo me, si colleziona il contemporaneo: Il contemporaneo è parte della Storia: inizio da una considerazione tanto semplice, quanto complessa. Ebbene sì, la Storia non è solo quella medievale, preunitaria o prima dell'Euro; la Storia continua e continuerà... quindi, anche le monete che escono oggi, hanno e avranno uno spessore storico. Siamo propensi a dare un valore storico maggiore agli oggetti maggiormente lontani da noi; questo da un lato è vero ed è giusto, ma anche la moneta più antica è stata contemporanea a suo tempo. Mi piacerebbe tornare indietro e chiedere alla popolazione (o ai collezionisti più attivi) e chiedere loro cosa ne pensassero della monetazione a loro corrente; sono certo mi sentirei rispondere dal popolo: Queste monete rappresentano i regnanti... e sono malvisti perché... oppure: A noi piace il Re! Ma a cosa servono quelle monete fatte in pochissimi esemplari solo per numismatici? Si ingannano le persone! Magari il collezionista affermato avrebbe detto: Sì, il Re Vittorio Emanuele III fa coniare belle monete... ma non hanno Storia... o ce l'hanno ma non bella... ma preferisco le antiche perché... ecc. Sono quindi convinto che anche all'epoca si considerasse poco interessante il presente, in quanto l'attualità fa meno presa collezionistica e lo si collega a situazioni politiche non amate e simili. Esempio banale ma non numismatico: quanti, negli anni 1980 o 1990 registravano alla televisione gli spot pubblicitari? Pochissimi! Anzi, erano visti come una seccatura, in quanto interrompevano la visione dei programmi preferiti! Quelli che attualmente possiamo rivedere, sono spesso frutto di errori di registrazione Attualmente, esistono veri e propri Siti dedicati, creati da appassionati e molto seguiti, con video ed intere sequenze di spot pubblicitari del passato. Lo sappiamo, ma alla stessa maniera, difficilmente adesso ci metteremmo comunque a registrarli con intenti futuri! Ignoriamo (volutamente) certe dinamiche politiche ed economiche che si possano prestare a polemiche: consci del fatto che anche esse sono e diventeranno Storia. Sono belle anche le monete che, appena uscite, sono senza Storia, nel senso di circolazione effettiva o di decorso del tempo: come dicevo, anche una moneta appena uscita ha una Storia, perché nasce in un contesto. A me però piace anche pensare di essere il proprietario iniziale di una monetina, che dalla Zecca ha raggiunto me... e chissà poi cosa vivrà è una collezione dinamica e in divenire: ad alcuni, una collezione chiusa potrebbe stancare o far perdere rapidamente l'interesse (anche se sappiamo che non è così... c'è la ricerca della conservazioni, di varianti, lo studio ecc.). A me, comunque, seguire l'Euro tiene sempre accesa la passione e la voglia di informarmi. Vado ai Convegni sapendo che ci sarà sempre qualche novità, così come quando apro il Forum; non dimentichiamo che la sezione Euro qui è la più attiva e frequentata! C'è la speculazione e alcuni soggetti non sono belli e sono ripetitivi: sì, questo è vero... e sul Forum ne parliamo spesso, anche arrabbiandoci. Succedeva però anche un tempo. Ci sono anche monetazioni del passato ripetitive. Personalmente, anche per il budget molto limitato, compro quello che mi piace e basta. Si impara a conoscere il mondo attuale: prima di collezionare, nemmeno sapevo di certe usanze o personaggi di altri Stati europei. Allo stesso modo, quasi non conoscevo Andorra e Monaco. Polemiche a parte, ci fa sentire tutti uniti e più vicini culturalmente. Piccola parentesi conclusiva: per chi vorrebbe qualcosa che acquisisse importanza nel tempo, collezionando contemporaneo, cito sempre quanto dice uno studioso che, oltre a vendere quadri di arte contemporanea in TV, è molto attivo nella divulgazione, con libri e spettacoli teatrali: Noi vediamo certe collezioni ed esclamiamo: "Che opere importanti! Questo collezionista deve essere ricchissimo per avere acquistato simili quadri!" ma non sappiamo che chi ha tante opere così importanti e rare, spesso le ha comprate a suo tempo. Le ha comprate quando costavano meno, forse alla fonte, e quando magari molti le snobbavano e sull'aumento del loro interesse e delle quotazioni non avrebbero scommesso nulla; se tutti avessero comprato a suo tempo, ora le case sarebbero piene di opere di Burri, Fontana e Manzoni [artisti ora quotatissimi]. Penso questo possa essere applicabile pure alle monete. Mi auguro questa discussione possa fare chiarezza, che contribuisca ad eliminare alcuni luoghi comuni. Nel caso vogliate aggiungere qualcosa, fatelo!3 punti
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Buongiorno e ben trovati! Quella che segue è solo una mia riflessione personale e non vuole essere una polemica verso qualcuno in particolare ma solo uno spunto di discussione. Io nella vita mi occupo di elettronica custom ed ho creato, ventisette anni fa, la mia piccola Azienda. Siamo cresciuti, abbiamo affrontato mille difficoltà di ogni tipo e abbiamo sempre lottato per accaparrarci nuovi Clienti sul mercato... Un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo di un'attività è sicuramente il settore commerciale...si può avere il miglior prodotto o servizio del mondo ma se nessuno lo sa... si fa poca strada. Ciò premesso, come alcuni di voi sapranno, colleziono principalmente i Marenghi del Regno d'Italia e così mando la mia "mancolista" ad una trentina di professionisti, negozi di numismatica e commercianti vari. Con mio sommo stupore ricevo non più di tre o quattro risposte, un paio propongono qualcosa e gli altri due dicono di non aver nulla per me. E tutti gli altri??? Possibile che di fronte ad un potenziale Cliente non si trovi nemmeno due minuti per rispondere ad una mail? O ci troviamo di fronte a persone con una scarsissima propensione commerciale o di fronte a chi ha già fin troppo lavoro (e quindi grandi soddisfazioni economiche...) per perdere del tempo con un potenziale Cliente! Credo che questo atteggiamento non sia corretto, non si sa mai con chi si ha a che fare, l'interlocutore potrebbe essere un perditempo oppure una persona con un grande potenziale. Tra i destinatari delle mie mail (tutte scritte ad hoc e non con il copia/incolla) vi erano anche personaggi importanti del panorama numismatico, possibile che queste persone eccellano nella conoscenza dei nummi ma che poco conoscano le regole commerciali o meglio ancora della buona educazione? Possibile. In ogni caso, ribadisco, ognuno a casa propria si comporta come meglio crede ma poi che nessuno si metta a parlare di crisi del settore... Un saluto sincero a tutti, Massimo.3 punti
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Si se collezioni euro circolati... capitano quando ti danno il resto! Altrimenti potrebbe essere il motto del collezionista pigro?! " Le monete non si cercano...ma capitano...DH'O" A parte gli scherzi e le battute...certo che si cercano!!! Io, come molti altri, quando posso controllo la baia, i vari negozi online, le aste, le bancarelle, insomma il collezionista è un segugio e la ricerca fa parte del piacere di collezionare, come hanno già detto. Poi la mancolista ci sta, soprattutto per chi come @Max68Busca non ha tempo di scandagliare la rete ... è un servizio che diversi offrono ed è solo un altro modo di cercare...e chi offre il servizio dovrebbero risponderti "si, no e magari pure perché" altrimenti è comodo e per nulla professionale...la reputazione è la loro e pure quella non capita per caso, va costruita e mantenuta e io personalmente apprezzo moltissimo chi risponde rapido e chiaro. Saluti.3 punti
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Proverò con i piccioni viaggiatori Gent.mo @Tm_NPZ anche io ho dato la tua chiave di lettura, ma il tempo è tiranno e per di più merce rara e chi, come me, ne ha veramente poco si arrangia come può. Salutoni!3 punti
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Ciao questo è uno dei miei sesterzi e un bronzo provinciale non proprio comune. Silvio3 punti
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E il Gazzettino arriva anche al relatore di questa serata, il Dott. Crisà, che lo porterà in UK in duplice copia2 punti
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Via...attiriamoci ancora un po' di strali, tanto ci sono abituato... Ricordiamoci che le medaglie han sempre due facce.......2 punti
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Ciao @Gia46, Grazie per i tuoi messaggi e le foto che hai inserito. Come ti hanno già detto gli amici, questa moneta, per il fatto che ha adempio al suo dovere, ha più un valore storico e documentario che economico, la conservazione è bassina, ed anche i colpetti al bordo influiscono sempre in negativo sull'eventuale valore delle monete; Per cui, quando possederai monete in più alta conservazione, occhio a non farle cadere! OM sta per la zecca di produzione. In questo caso Strasburgo. Una buona notizia per te comunque c'è... Ci sono delle piccole varianti di conio per questa data e per questa zecca. La tua è la versione "senza punti" prima e dopo il mdz (marchio di zecca) OM. Questa che possiedi è la variante meno comune Quella più comune è .OM. Piccolo suggerimento tecnico-pratico: Per una migliore facilità nella ricerca delle discussioni, ho modificato il titolo da "valutazione moneta Vittorio Emanuele a 10 centesimi 1867 OM", visto che hai già correttamente usato il tag "valutazione" ho evitato di ripeterlo nel titolo, specificando solo la moneta. E' un buon sistema usare parole chiave come titolo. Mentre prenderai dimestichezza con l'apertura dei tuoi post, vedrai che pian piano diventerai bravissimo nel riconoscere le monete, e trovare anche un titolo specifico per loro se vorrai saperne qualcosa di più Procedo anche col rinominare le altre discussioni, buona navigazione nel nostro forum Fabrizio2 punti
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Anche a me è capitato qualche volta di imbattermi in commercianti "poco commerciali", di quelli che ti squadrano e (credo) decidono dal tuo aspetto che non puoi permetterti le monete che cerchi e quindi rappresenti solo una perdita di tempo, e ti trattano di conseguenza. Quando succede ricambio con un sorriso, giro i tacchi e metto il commerciante nella mia lista nera, e salto tranquillamente il loro banco quando visito un convegno. Per il discorso dell'ostilità verso la tecnologia, ho avuto anch'io questa impressione ma credo che sia solo una questione di tempo e di ricambio generazionale e che tra qualche anno non sarà più un problema... Invece non capisco la diffidenza di @Monetaio verso chi compra via internet pezzi importanti senza conoscere personalmente il venditore: se la fama del venditore mi tranquillizza e le foto della moneta non mi lasciano dubbi, perché no? Cioè, perché si suppone che io debba spendere tempo e ulteriori soldi per andare a comprare il pezzo di persona, magari prendendo l'aereo o facendomi centinaia di chilometri in macchina?! Sarà che non sono uno di quelli che muovono 20/30.000 euro in una transazione, ma mi sembra un'aspettativa irragionevole.2 punti
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Si tratta di un falso, meglio ancora di una moneta falsa di fantasia di fattura approssimativa e di conseguenza poco pericolosa. Puoi dirci anche diametro e spessore? Intanto ti allego una pagina in cui puoi vedere che già è stata censita in passato da Chard: https://www.flickr.com/photos/lawrence_chard/6391174219/in/photostream/ ecco l'immagine ingrandita: Per completezza aggiungo che esiste anche il falso della "double sovereign" con uguale millesimo. Anche in questo caso non esiste una emissione simile anzi non esiste proprio un 2 pounds con Vittoria testa giovane. https://taxfreegold.co.uk/1879fakedoublefsovereign.html Molto interessanti le ipotesi del commerciante circa le motivazioni per cui un falso di questo genere possa nascere. Buona lettura. NB. Non disperare, penso che contenga comunque oro, magari in percentuale minore rispetto ad una moneta originale, per questo ti ho chiesto i dati ponderali. Buona serata e dammi pure del tu, sul forum si usa così per netiquette.2 punti
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E' proprio questo il mio caso. Sono partito con gli euro e adesso in base alle disponibilità, sto allargando i miei orizzonti numismatici2 punti
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A me la mail non l'hai mandata, quindi rispondo a cuor leggero, anche se é mio uso rispondere quanto prima a tutti, e non solo per questioni "commerciali". Spesso star dietro alle mancoliste é complicato, soprattutto se sono tante quelle che arrivano. Solitamente il commerciante numismatico non ha dipendenti o collaboratori, spesso lavora da solo o al limite ha 1 socio o un collaboratore al massimo, e star diero oltre a tutto, alle centinaia (se non migliaia) di rischieste cotte e crude può risultare assai complicato, se non impossibile. Ci si concentra quindi se e quando ci sono, su quelle collezioni, e collezionisti, che "rendono" di più. In molti non si rendono conto che la moneta da 800 o poco più, per taluni é anche una perdita di tempo trattarla (specifico che non é il mio caso). Brutto da dire ? E va beh, ma é così... Io ho colleghi che se non muovo almeno 20/30.000€ non alzano nemmeno il sedere dalla sedia: ma imprenditorialmente li capisco, vista la loro posizione e struttura lavorativa. Giusta la nota fatta poco fa del fatto che molti masticano poco la rete, o addirittura la odiano Il concetto che le monete non andrebbero "inseguite", ma bisognerebbe aspettare pazientemente che "arrivino" a se, lo condivido; ma dietro a questo c'é comunque la ricerca continua... Se arriva bisogna pur vederla! Poi ci sarebbe da aprire tutto il capitolo che riguarda il "collezionista" o meglio sedicente tale... Ma meglio evitare, non mi pare sia questo il discorso in topic. Il consiglio dato di non essere "pigri" e andare a farsi conoscere direttamente da tizio e caio é corretto: magari approfittare dei convegni se non si vogliono proprio macinar kilometri e tempo. La sensazione spesso é che si pensi che il mondo numismatico sia come "ebay"... E a me fa un po' sorridere questo, sinceramente. Io stesso diffido quando ricevo richieste o addirittura acquisti a distanza di monete importanti da persone che non ho già conosciuto. Va bene il fidarsi della nomea, nel caso, ma se ho persone che prendono l'aereo per venire qui a Trieste ritirare, almeno per il primo acquisto, mi par lecito andar coi piedi di piombo quando così non é.2 punti
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ragazzi, ognuno colleziona quello che vuole, come lo crede meglio e nella migliore conservazione possibile. Premesso che non mi intendo di marenghi (colleziono medaglie papali e monete romane), in Italia i commercianti di un certo livello si contano sulle dita di una mano, gli altri sono ex collezionisti o addetti più o meno esperti. Ne consegue che, se ti mancano 7-8 pezzi, presumo i più rari, il 95% dei commercianti ha 2 possibilità o rivolgersi alle aste o rivolgersi a quel 5% di commercianti che tratta monete di un certo pregio, con un aumento di prezzo della moneta che cerchi che giustifica in entrambe i casi l'acquisto. é ovvio che di fronte ad una moneta che per esempio costa oltre gli 800 euro forse molto di più, nessuno darà mai retta ad una mail. Sai quante mail ricevono da persone che cercano monete rare o di pregio per completare la propria collezione e poi quando la trovano ad un prezzo anche in linea con il mercato, cercano di pagarla 1/3 del suo valore. Il mio consigiio è di cercare nei portali delle aste le monete che ti mancano, valutando i prezzi che queste raggiungono (tieni presente che molti commercianti si rivolgono alle aste anche su commissione di clienti che non amano comparire nelle aste o che non sono pratici di queste, oppure scegliere il commerciante importante, più vicino alla tua città e presentarti di persona lasciando i tuoi recapiti per essere contattato in caso di reperimento della moneta ma in questo caso quando ti contattano non puoi dirgli, adesso non è il momento, altrimenti non ti chiamano più. Buona fortuna2 punti
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E c'è stata anche una fine. Comunque leggo molte volte anche in questo forum, una certa superiorità in chi colleziona antiche, regno e preunitarie, a discapito di chi colleziona euro. Questo mi da molto fastidio, in primis perché la mia collezione primaria sono gli euro, e me ne vanto, e poi perché manca appunto il rispetto per le altrui collezioni e scelte. Dire apertamente che determinate tipologie non piacciono per più svariati motivi è un conto, perché ognuno è libero di collezionare quanto e cosa vuole, un conto è sconsigliare o augurare di cambiare collezione ad una persona solo perché a noi non piace. Non le trovo uscite da collezionista serio.2 punti
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Tranquillo, l'utente in questione non scriverà più nulla di simile, d'ora in poi ogni suo intervento, prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato da un moderatore. petronius2 punti
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Devo dire che anche io ho notato, non sempre naturalmente, un atteggiamento simile. La cosa che maggiormente mi ha dato fastidio, però, è stata la grande disparità di trattamento tra clienti potenzialmente nuovi e clienti abituali. Ad ogni modo, poco male: le monete non sono beni di necessità, quindi ho eliminato senza alcun rammarico i commercianti poco capaci2 punti
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Diatribe numismatiche Distinzione dei termini che implicano una diversità di vedute tra due o più persone e, in certi casi, anche uno scontro di opinioni su argomenti numismatici. Discussione: indica la comunicazione delle proprie opinioni su un determinato argomento tra due o più persone al fine di conseguire un chiarimento reciproco. Dibattito: indica una discussione pubblica, di solito disciplinata da regole e guidata da un moderatore, su un argomento di interesse generale. Controversia: si verifica quando su una determinata questione la contrapposizione delle idee è netta. Disputa: si ha quando i toni si fanno accesi. Polemica: così diventa una questione accesa e controversa che si protrae a lungo nel tempo. Linee guida per le discussioni 1.Mai discutere con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. (Oscar Wilde) 2.Di fronte agli imbecilli non c'è che un solo modo per mostrare il proprio spirito: evitare qualsiasi conversazione con loro. (Arthur Schopenhauer) 3.Parla in modo sensato a uno stolto e ti chiama stupido. (Euripide) 4.Non discutere mai con uno stupido: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch) 5.Non perdere tempo a discutere con gli sciocchi e i chiacchieroni: la parola ce l’hanno tutti, il buon senso solo pochi. (Catone) 6.Prima di discutere con qualcuno occorre sapere e capire fino a che punto quella persona può comprendere le nostre parole. Per quelli che sanno, il parlare nonostante l'impossibilità di essere compresi dall'altro è sempre una perdita di tempo e di energia. Chi è saggio, parla solo quando è certo che chi ascolta è in grado di capire. (Georges Ivanovič Gurdjieff) 7.Se tu discuti con uomo di mala fede, quanto più avrai ragione, tanto più ti sentirai dar torto. (Arturo Graf) 8.Non vincerai mai una discussione fino a quando non sarà sotto attacco la tua persona. (Nassim Nicholas Taleb) 9.In materia di discussione, chiamo avversari onorevoli, quelli che non vogliono tanto «aver ragione» quanto migliorare la loro organizzazione mentale – che preferiscono la loro mente al loro amor proprio. (Paul Valéry) 10.Il valore di una discussione dipende in gran parte dalla diversità delle opinioni concorrenti. Se non ci fosse stata la torre di Babele avremmo dovuto inventarla. (Karl Popper) 11.Si può osservare che in alcune discussioni la gente non vuole affatto conoscere la realtà delle cose, ma solo essere confermata nei suoi pregiudizi: è di una fede, non della verità, che ha bisogno. (Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993) 12.Non meravigliarti se un idiota non ammetterà mai d’aver torto: non vuol compromettere la sua fama. 13.Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. (Bertrand Russell) 14.L’uomo superiore è calmo senza essere arrogante; l’uomo da poco è arrogante senza essere calmo. (Confucio) 15.Lo stupido è insidiosissimo. L’imbecille lo riconosci subito (per non parlare del cretino), mentre lo stupido ragiona quasi come te, salvo uno scarto infinitesimale. (Umberto Eco) 16.Solo due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima. (Albert Einstein) 17.La mente è come l'ombrello: per funzionare deve essere aperta. (Paolo Poli) 18.I mascalzoni sono preferibili agli imbecilli, perché i primi almeno ogni tanto si concedono una pausa. 19.Il primo livello di sapienza è saper tacere, il secondo è saper esprimere molte idee con poche parole, il terzo è saper parlare senza dire troppo e male... Si deve parlare solo quando si ha qualcosa da dire, che valga veramente la pena, o, perlomeno, che valga più del silenzio. (Hernàn Huarache Mamani) 20. Se qualcuno discutendo con noi si disinteressa di avvicinarsi alla verità, se non ha la volontà di essere veridico, è intellettualmente un barbaro. Di fatto questa è la posizione dell'uomo-massa quando parla, dà conferenze o scrive. (José Ortega y Gasset, La ribellione delle masse, 1930) 21. Sopprimiamo la discussione, e non ci resterà che la scomunica (in mancanza del rogo), o il manganello, o il colpo alla nuca. (Gaetano Salvemini, su Il Mondo, 1955) 22. La differenza tra le modalità dell'avere e dell'essere, può essere facilmente illustrata da due esempi di conversazione. Prendiamo uno scambio di idee tipico tra due uomini, A il quale ha l'opinione x, e B il quale ha l'opinione y. Ciascuno dei due si identifica con la propria opinione. Ciò che per entrambi conta è trovare argomenti migliori, vale a dire più ragionevoli, per difendere la propria opinione. Né l'uno né l'altro è disposto a mutare parere, e non s'aspetta neppure che cambi l'opinione del suo avversario. Sia l'uno che l'altro provano paura all'idea di mutare la propria, appunto perché si tratta di uno dei loro possessi, ragion per cui la sua perdita equivarrebbe a un impoverimento. La situazione si presenta alquanto diversa nel caso di una conversazione che non sia intesa come un dibattito. (Erich Fromm, Avere o essere?, 1976)2 punti
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Buongiorno a tutti, porto a vostra conoscenza questo grano del 1797 FERDINAN con "lettere grandi" ultimo arrivato in collezione. Il catalogo Gigante riporta per il millesimo 1797: il tipo con FERDINAN in "lettere piccole" e il 1797 con FEDINAN. Questo grano è il secondo esemplare che mi capita di vedere, uno era stato messo in vendita InAsta......e portato a nostra conoscenza in una discussione nel Forum da @Rex Neap, considerato "molto raro e inedito". Questo secondo esemplare l'ho "trovato" navigando nella rete..in Francia....da un venditore che non conosceva la sua effettiva rarita'. La moneta si presenta in ottima conservazione nei rilievi, nei fondi e nel taglio....dove è presente intatta e senza colpi la bella treccia a rilievo. Riporta una forma irregolare , delle schiacciature e mancanze dovute alla coniazione. Le foto non rendono il colore cuoio della moneta.....dal vivo è molto bella. L'altro ieri, nella sezione "La piazzetta del numismatico" ho aperto una discussione sul dubbio di periziare o no questa rarissima moneta......ho avuto da tutti I visitatori una risposta negativa in proposito. Ora qui nella sezione delle monete del Regno di Napoli, vi faccio vedere questo grano. Vorrei un vostro parere sulla sua conservazione e sulla sua effettiva rarita'. Ringrazio tutti quelli che mi dedicheranno il loro tempo. Saluti, Rocco.1 punto
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Vi presento un nuovo arrivo in collezione : Doppio Bianco Ludovico (1440-1465) D/ +LVDOVICVS DVS SABAVDIE PR Scudo sabaudo in doppia cornice trilobata R/ +MARCHIO IN ITALIA PRINCEPS Croce patente accantonata da 4 nodi in doppia cornice quadrilobata Zecca di Torino Argento , 30 mm. , gr. 3,10 / 2,41 Mir Savoia 161a1 punto
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Questa volta al CCNM ci occuperemo di un tema poco noto e poco trattato: gettoni e tessere nell'antichità. Martedì 20 giugno in sede (via Terraggio 1, Milano) Antonino Crisà ci parlerà su: GETTONI ANTICHI DALLA SICILIA: UN PROGETTO DI RICERCA NEL REGNO UNITO. Oggi l'uso dei gettoni è quotidiano, ma anche in età romana si producevano gettoni di svariati materiali: bronzo, piombo, terracotta...Gli archeologi li ritrovano costantemente, ma il loro significato rimane per ora in gran parte oscuro, anche per difficoltà di lettura e per una mancanza di studi complessivi sull'argomento. E' però attualmente in corso il progetto: TOKEN COMMUNITIES IN THE ANCIENT MEDITERRANEAN, presso il Department of Classics and Ancient History dell'Università di Warwick (UK), che si prefigge lo scopo di analizzare i gettoni monetali antichi, comprendendo il loro impatto sulle comunità locali e la loro funzione economica, sociale e religiosa. Verrà presentato tale progetto, e l'oratore illustrerà un certo numero di casi-studio di gettoni monetali, provenienti dalla Sicilia ellenistico-romana. Verrà esaminato il contesto di ritrovamento, nonchè l'iconografia e le legende. I reperti provengono in particolare dalle aree messinese e palermitana. Antonino Crisà si è laureato in Lettere Classiche ed Archeologia all' Università Statale di Milano, si è specializzato in Archeologia , ed ha conseguito il dottorato all'Università di Leicester con una tesi sull'archeologia italiana in età post-unitaria. Svolge ora attività di ricerca come numismatico ed archeologo all'Università di Warwick.1 punto
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Ho avuto a che fare anch'io con un personaggio del genere vivendo la tua stessa situazione. Sono venditori che non amano essere contraddetti e alla prima contestazione ti mollano. Ho avuto la fortuna di visitare più volte il buon Tevere che pur essendo un grande mi dedicava tutto il tempo necessario. Ricordo di avere acquistato da lui 2 monete che poi ho reso avendone trovate di + belle. Non solo le ha ritirate senza aggravio ma ha anche periziato gratuitamente le nuove monete.1 punto
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Innanzitutto, ancora grazie a tutti coloro che sono intervenuti: i Vostri interventi mi aiutano a mettere meglio a fuoco le valutazioni delle monete che posto. Poi, che dire? Queste due monete furono battute ad un asta Semenzato il 6 maggio 1987 e allegramente snobbate. In catalogo non ebbero neppure un riscontro fotografico, riunite in un solo lotto, ebbero come base di partenza 120.000 Lire: me le aggiudicai al primo rilancio e cioè a 130.000. Furono classificate SPL (vedi pagina del catalogo qui sotto), ma a me parvero subito di migliore conservazione. In mano appaiono di buon lustro: il q.FDC ci sta forse un po' stretto per il 5 Lek. Qualcosina in meno per il 10 che sembra anche meno fresco per un "ingiallimento" della superficie, un inizio di patina non entusiasmante che devo decidere se "azzerare"... Il bordo del 10 Lek appare un po' "sofferente", ma non si tratta di colpi (lungo il contorno non v'è corrispondenza di tacchette da urto) ritengo, pertanto, che si possano ascrivere alle "debolezze" segnalate dal Gigante. Per quanto riguarda i graffietti che ci sono sul volto del sovrano, più che da circolazione, sembrerebbo da sfregamento con altre monete o da cattiva conservazione. Sottolineo, però, che la foto li esalta impietosamente grazie all'illuminazione (in parte) radente. SPL+ penso possa essere una giusta valutazione...1 punto
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Ciao @il numismatico grazie a te per l osservazione che hai fatto sulla mia moneta e grazie per il consigli cercherò di applicarli nelle successive monete anche perché come ho scritto in una discussione ne possiedo tante e mi viene difficile riconoscere quelle che possono essere le più interessanti .Mi hanno consigliato di comprare il gigante per rendermi conto magari di cosa possiedo...anche se penso che il consiglio e il parere di un esperto sia l ideale .Ti ringrazio ancora del tuo aiuto1 punto
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Io, prediligendo i grossi moduli e in tipologica, ho solo 3 monete di questo papa: lo scudo 1870, quello del 1853 e la piotta qui sotto:1 punto
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È interessante comunque, perchè a mio avviso si tratta di un falso d'epoca e non di un moderno falso per collezionisti. Lo dico perchè oltre a vedersi segni di circolazione il fatto che si tratti di un millesimo che non esiste ne è una prova. I falsari lo facevano apposta così che in caso fossero stati scoperti avrebbero potuto dire che io loro non era un falso perche non ne esisteva una versione originale .. Non si può imitare ciò che non esiste1 punto
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Carissimi, il diametro (o il peso) di una singola moneta, per quanto sofisticato possa essere il procedimento di coniazione, non è - e non può mai essere - perfettamente identico a quello di un'altra. Ci avete mai pensato? Io l'ho appreso oggi. I fisici insegnano infatti che per le monete vige esattamente la stessa regola dei due fiocchi di neve (non ne esistono in natura due uguali!) o delle foglie. In altre parole, un gran numero di esemplari dello stesso tipo - siano essi di originale naturale ovvero manufatti umani, come i tondelli - possono essere soggetti a misurazione e i risultati differiranno tra loro: di pochissimo, ma differiranno. Tali esemplari, in ipotesi identici, hanno comunque delle differenze per come prodotti all'origine. Gli esiti delle misurazioni si distribuiranno secondo una curva di probabilità (così come avverrebbe, a esempio, misurando la statura della popolazione italiana, i ceci contenuti in un sacchetto da un Kg. o simili variabili). Quindi dobbiamo esserne orgogliosi... ogni nostra moneta é UNICA nel senso vero del termine!!1 punto
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Assolutamente nessuna polemica, ci mancherebbe. Qui si parla di gusti personali, io dico perche' mi piace, tu dici perche' non ti piace. Le lire del 1866 mi piacciono per la pulizia e la semplicita' del disegno e poi perche' rappresentano gli utimi sforzi per tenere in piedi lo stato pontificio, quando ormai era chiaro a tutti che sarebbe finito presto. Glia animali in via di estinzione suscitano simpatia o no ?1 punto
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L'errore più frequente che si possa fare, è ritenere che gli euro non abbiano storia. La moneta fisica in se per se non ha storia, ma ciò che commemorano invece spazia nel tempo e nello spazio, capirai poi proprio la moneta oggetto di discussione il caso ha voluto che commemorasse dei personaggi di soli 2000 anni fa, se questa non è storia antica ditemi voi . Comunque anche noi "eurofili" siamo molto critici sulle emissioni, basta leggere le varie discussioni su tutte le emissioni e si capisce benissimo che per noi non tutte le ciambelle riescono col buco, anche l'estetica della moneta e l'oggetto della commemorazione è fondamentale nelle nostre scelte. Ad esempio se non ricordo male, @uzifox per continuità dell'unità di Italia, ha inserito l'euro italiano del 150mo insieme al 100mo commemorato con la lira e il 50mo commemorato con quella stupenda del regno.1 punto
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Ma figurati guarda, la mia domanda rivolta a te nell'altra discussione era solo per capire se era "impostata" male o avevo capito male io il tuo consiglio, oppure era proprio "che schifo gli euro cambia collezione". Non c'è bisogno di scuse, perché non hai mancato di rispetto e hai dato un consiglio basato sui tuoi gusti, che tra l'altro era corretto per la richiesta fatta. Infatti adesso qui hai ribadito il tuo pensiero che non discuto assolutamente, quando c'è educazione e rispetto tutto fila liscio, in altri casi un po' meno.1 punto
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Bravo @cristianaprilia. La presunta superiorità di chi colleziona una cosa piuttosto che un'altra mi ha sempre fatto ridere. Tante sono le strade per cui uno giunge alla numismatica: l'attaccamento alla sua terra, l'amore per un periodo storico, criteri di bellezza estetica, il fascino dell'apertura al mondo. tutti sono criteri validi: trovo triste solo chi acquista per mero investimento, perché lì viene a mancare l'aspetto culturale. Ma ritenere una fase storica più "importante" di un'altra è una sciocchezza... e lo dico da antichista. A me gli euro non interessano, ma una eurocollezione fatta con serietà, amore e competenza non ha meno dignità di una collezione di piastre papali seicentesche: non è che per acquistare piastre richiedano una laurea o particolari competenze, esattamente come per tutte le altre collezioni requisito essenziale è aprire il portafogli. L'importante poi è non fermarsi alla transazione economica: sono la passione, l'approfondimento e lo studio a costituire la linfa che infonde dignità e importanza a tutte le nostre raccolte, che dà un senso al nostro essere numismatici.1 punto
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Proprio non capisco chi colleziona tappi,euro,bottoni,gettoni ecc...ma mi guardo bene dal criticarli o giudicarli,ognuno giustamente fa quello che vuole...e poi quante volte mi hanno detto:ma a te piace la storia?sei pazzo?e' roba vecchia ,ormai sono tutti morti ,che te ne frega?.1 punto
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Il bello di essere clienti è poter scegliere. Io ho già eliminato diversi professionisti del settore e ho ridotto il numero dei commercianti a cui mi rivolgo. Questo ho deciso di farlo sia perché alcuni come anche hai detto tu non li ho trovati professionali, sia perché alcuni scrivono le conservazioni in preda alla miopia del dover vendere rimettendoci poi in professionalità. Meglio un perito molto rigido....1 punto
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Ciao @El Chupacabra Complimenti per queste due belle monete! "Dal mio punto di vista", il 5 lek è in FDC. Il lustro è presente su tutte le superfici della moneta, i campi sono belli e puliti, colpi al bordo non ne vedo......, mentre il 10 lek direi SPL+, perché ritengo che quei colpetti al D/ sui rilievi a moneta in mano siano appena visibili... Complimenti anche per le belle foto1 punto
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Medaglia autentica in argento ma in conservazione inferiore a MB. E' coniata ma a causa del suo incessante utilizzo ha eccessive tracce di usura. Ne ho avute tra le mani sia di fusioni d'epoca che dei nostri giorni, completamente diverse, fidatevi. Poi se volete vi posto anche le immagini. In genere conservo sempre delle foto in archivio per futuri riscontri.1 punto
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Buonasera a Lei. Premesso che parliamo di una foto, generalmente i colpettini da contatto causati dal processo di coniazione non influiscono sulla conservazione ma solo sul valore finale. Rientrano nella casualità dei difetti ammissibili da coniazione, per cui, "in una certa misura"*, potrebbero rientrare nella conservazione. *In una certa misura: ho volutamente messo in evidenza questa espressione perchè, a dargli peso, ci si potrebbe parlare a non finire, in un senso o nell'altro. Il mio intervento è finalizzato ad accentuare quel range di difetti che "tecnicamente" possono essere ammessi anche in una moneta prossima al FdC. Chiaramente, poi, "in questa certa misura", c'è un mondo di variabili da considerare: tipologia monetale, criterio di collezionismo e relativo gusto (e portafoglio). Ripeto: tecnicamente (E personalmente) non mi scandalizzerei nel vedere uno scudo 1876 R di VEII (la porto a titolo di esempio come moneta facilmente reperibile in conservazione non circolata) periziato FdC con minimi colpettini. In questo caso, vista ancora l'assenza dell'eventuale conferma in merito all'entità dei colpettini, ho dato per scontato ciò che, generalmente, viene ammesso (vedi per l'appunto la chiarificazione poco sopra). Per qualsiasi ulteriore chiarimento, sempre a disposizione anche in privato, Buona serata, Fabrizio1 punto
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Salve , una rappresentazione della Pira di Giacomo Lauro , un incisore italiano vissuto a cavallo tra il XVI e XVII secolo , la cui opera Antiquae Urbis Splendor venne pubblicata a pezzi dal 1612 , dove vengono rappresentate tutte le più grandi imprese ai tempi dell'antica Roma e i più importanti monumenti di Roma .1 punto
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Ognuno è libero di fare ciò che preferisce, ma le indicazioni di non aggiungere quantità ai moduli precompilati arrivano direttamente dall'UFN, non le ho inventate io. Pertanto, a chi chiede o chi non sa, ribadisco che è meglio evitare di farlo. Se poi lo fanno e gli va bene ugualmente, buon per loro, ma il forum è per informare, correttamente, e non per fare anarchia di qualunque cosa. Di certo non mi metto a scrivere : "l'UFN dice di non modificare con aggiunte i moduli o si rischia di non vedersi assegnato niente, ma fatelo tranquillamente perché tanto quelli dicono le cose ma poi non le mettono in pratica".1 punto
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Le vendite su ebay delle monete di qualsiasi tipo sono calate drasticamente su ebay. I motivi principali li ho già menzionati prima. Tutto questo ha portato ad abbandonare la piattaforma da parte di molti ex utenti. Di fatto circola molto meno gente e di conseguenza la visibilità è scesa. Tuttavia ci sono delle distorsioni che sostengono il fenomeno... all'acquirente comune piace fare "affari". Per questo motivo gli piace competere partendo da 1 euro e giocarsi la vincita. Non si rende conto poi, o se ne rende conto troppo tardi, che quando è coinvolto dal meccanismo esborsa la cifra che il venditore aveva programmato, raggiunta ovviamente con mezzi assai discutibili. Qualcuno che ci casca c'è sempre. La differenza con chi vende al prezzo base che uno si è posto è abissale. Per esperienza personale vi dico che non vendi! Sono anni che ci bazzico ed oramai conosco l'ambiente. Per uno abituato a girare sui siti delle aste di tutto il mondo potrebbe invece rappresentare una piccola miniera. Nessuno è disposto a svendere a meno di improrogabili necessità, ma non si considera il fatto che 20% di "auction fee" per chi compra e chi vende in quelle aste non sono pochi. Nel caso di ebay invece il venditore corrisponde solo l'11% al sito e basta! L'acquirente NEANCHE QUELLO!! Mah....1 punto
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mi pare non se ne sia mai parlato su lamoneta .... the Kyrenia Girdle pubblicata da Ph. Grierson nel 1955 un "riassunto" presente su CNG fa il quadro in modo veloce e chiaro The production of joint reign solidi must have been planned and probably implemented in advance, and attests to the importance attached to such coinage. This is hinted at in a publication concerning the first recovered example of this coinage (P. Grierson, "The Kyrenia Girdle of Byzantine Medallions and Solidi", in NumChron (1955), pp. 54-70). A massive gold belt was discovered in Cyprus in 1902, ornamented with four six-solidi consular medallions of Maurice Tiberius (dated to 582 AD) and thirteen solidi—an IMP XXXXII of Theodosius II, three Justin I and Justinian I joint reign, the Justin II and Tiberius, and eight consular solidi of Maurice. Grierson notes the rarity of the solidi, but does not emphasize the theme linking them. Theodosius' solidi mark his 42nd year as ruler, equal to the reign of Augustus; the joint reign solidi denote dynastic continuity; and the consular solidi of Maurice record the preservation of an ancient traditional office. All the solidi promote the theme of imperial and dynastic continuity, and it is tempting to see the belt as associated with celebrations surrounding the birth of Theodosius, son of Maurice, in 583 AD, the first prince "born to the purple" since Theodosius II. (There is also the possibility that one or both of the consular issues are connected to Maurice's second consulship in 602 AD. At that time, the celebrations would have been for the marriage of Theodosius [see lot 806 above].) The belt, embellished with one-half pound of coined gold plus one solidus (maybe some pieces were a little light?) must have been a donativa presented to a high ranking official, maybe even a member of the imperial family. The pieces were selected not for their rarity, but for their propaganda value. The joint reign solidi of Justin II and Tiberius were struck for the same reason—a tangible reminder of the solidity of the imperial succession. la foto è ottima e potete ingrandirla moltissimo1 punto
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