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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/12/17 in tutte le aree
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@anto R @magdi @dabbene @adolfos @avgvstvs Grazie per aver espresso le vostre considerazioni, ovviamente non sono stato spinto ad aprire la discussione da questi ultimi tre denari, per loro valgono sicuramente le considerazioni espresse su quadratum supercusum imperizia e quant'altro, mi incuriosisce troppo invece il primo postato e se dovessi osservarne in futuro almeno un'altro potremo anche ridiscuterne, perdonatemi ma a forza di osservare denari il mio cervello comincia a presentare tracce di espansione a martello.4 punti
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Buona domenica a tutti di recente acquisizione da un'asta è arrivata una nuova data in collezione...rara in questa qualità e personalmente mai vista cosi. un saluto a tutti e grazie a chi vuole esprimere un parere. marco3 punti
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Poche volte mi capita di non condividere NULLA di ciò che leggo come nel caso di questo post Non ho mai avuto problemi a spendere i ramini, non mi si sono mai accumulati nel portafogli, non mi sono mai trovato in difficoltà nel fare i conti e non mi sono mai sentito imbarazzato perché sto recuperando le monete per pagare. Se devo pagare 2,59 non vedo la difficoltà di movimentare 5 monete io (2, 0.50, 0.05, 0.02 e 0.02) e nessuna il cassiere piuttosto che 4 (2, 0.50 e 0.10 io per attendere poi lo 0.01 di resto), né cambierebbe alcunché se da 4 le monete fossero 3. E se uno vuole pagare con cumuli di monete può farlo in ogni caso, né alcuno può vietarglielo se resta all'interno del potere liberatorio dei 20 pezzi. Né ho mai ricevuto maledizioni dai cassieri o da chi sta in coda, anche perché pagare in contanti è comunque più rapido che farlo con il bancomat. Ah, e quando trovo un centesimo per terra lo raccolgo, sempre, perché mi hanno insegnato che i soldi costano sudore e non vanno snobbati anche quando sono pochi. Ciò premesso, come già avevo detto in un altro thread, sono favorevole allo stop alla coniazione dei ramini per il semplice fatto che già ci sono in circolazione qualcosa come un centinaio di pezzi pro capite, ma sono contrario all'arrotondamento. Avrò evidentemente una mentalità tedesca...3 punti
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Nel volgere dei secoli o dei millenni , come in questo caso , e’ accaduto che un monumento antico si sia salvato dal tempo e dagli uomini per un caso particolare , piu’ precisamente grazie alla superstizione degli antichi . La ricerca di un fatto simile ci porta in Sicilia , ad Agrigento . Fuori delle mura dell’ antica Agrigento si vede ancora in piedi e praticamente intatta una struttura in blocchi quadrati a forma di torre semi piramidale che poggia su una base di quattro scalini per lato ; la misura di un lato della base quadrata e’ di circa 4,6 metri , mentre in altezza misura circa 10,4 metri . Come si vede dalle foto e’ costruito in blocchi quadrati in pietra calcare locale e tutta la struttura e’ divisa circa a meta’ altezza da una cornice che le gira tutta intorno ; il fatto che salta agli occhi e’ che alla base non esiste porta di accesso alla torre . Il secondo ordine , quello che parte dalla cornice in su , ha nei quattro angoli altrettante colonne scanalate e nel mezzo delle quattro facciate , quella che sembra una finta porta , in cima un’ architrave termina la struttura ; questo secondo ordine della torre e’ vuoto all’ interno quindi le finte porte sembrano essere di solo abbellimento . La tradizione storica attribuisce questo monumento essere il Sepolcro di Terone , Tiranno di Agrigento vissuto a cavallo tra il 500 e il 400 a.C. ; il termine Tiranno in Grecia e in Magna Grecia non sempre aveva il significato dispotico e violento dato da noi Latini . L’ attribuzione del monumento a Terone nasce dalla lettura dell’ opera di Diodoro Siculo , Biblioteca Storica , Libro XIII , Tomo LXXXVI , dove si legge che dopo aver regnato Terone per sedici anni , venne a morte e che gli Agrigentini per onorarne la memoria , oltre ad avergli celebrato un particolare e suntuoso funerale come riconoscenza per le imprese compiute e per avere arricchito e resa famosa la citta’ , gli innalzarono un magnifico Sepolcro fuori delle mura cittadine . Diodoro Siculo prosegue narrando il seguente fatto a proposito del Sepolcro di Terone , che in seguito ne permise la sopravvivenza fino a noi : quando Agrigento venne assediata dai Cartaginesi di Annibale e Imilcone nel 406 a.C. , questi due condottieri ordinarono di abbattere tutte le tombe che si trovavano fuori le mura di Agrigento e di utilizzare il materiale di demolizione per costruire dei rialzamenti di terra in grado di pareggiare l’ altezza delle mura della citta’ ; iniziarono l' opera di demolizione , ma quando i Cartaginesi furono sul punto di abbattere il Sepolcro di Terone , cadde dal cielo un fulmine che atterri i Cartaginesi , al che mossi da paura e rispetto ordinarono di lasciarlo illeso , inoltre durante quei lavori scoppiò una epidemia di peste e i Cartaginesi attribuirono il fatto ad una vendetta degli spiriti usciti dalle tombe distrutte , la peste colpì a morte lo stesso Annibale ; infatti questo monumento funebre e’ l’ unico sopravvissuto intatto al contrario di tanti altri Sepolcri che ancora fino al XVIII secolo si vedevano ridotti in cumuli di macerie intorno a questo superstite di Terone . Naturalmente al termine di questa storia e’ da notare che non esiste prova certa che questo monumento sia il Sepolcro di Terone sopravvissuto al tempo e agli uomini ; nel XVIII secolo si era proposto di fare dei sondaggi sotto il basamento a gradini del monumento , non essendoci porte di accesso , per accedere all’ interno e cercare l’ urna funeraria di Terone o una iscrizione che ne attestasse l’ identita’ , ma non so se una operazione del genere sia mai stata eseguita , quindi il dubbio rimane al di la della tradizione storica , oltre al fatto che Diodoro non ci ha tramandato quale forma avesse il Sepolcro di Terone . In foto due disegni del Sepolcro di Terone eseguiti nel XVIII secolo e due dello stato attuale , come si nota poco e’ cambiato a distanza di quasi tre secoli , segue una moneta agrigentina risalente all’ epoca di Terone , con l’ aquila al dritto simbolo di Zeus e il granchio al rovescio simbolo di Agrigento .2 punti
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ringraziando di nuovo @magdi e @anto R, vi informo che da oggi due scuole elementari di Udine avranno delle copie del delizioso libretto in biblioteca, che gli scolari potranno consultare in prestito o anche direttamente in classe con i loro maestri e compagni. Gran bel lavoro, ragazzi!2 punti
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ciao amici, non ho mai contribuito a questa discussione ma la seguo sempre con curiosità ed orgoglio per voi... nonostante stia avendo varie ramificazioni, tutte interessanti e deliziose da leggere anche da fuori, non posso che confermare che il numismatico non è mai stato solitario... meno che meno in questo secolo di interconnessione totale, non solo via web ma anche e soprattutto grazie al web. Per questo voglio regalare a questa discussione e a tutti voi un piccolo frontespizio di un mio libro settecentesco che rappresenta bene quello che era la "comunicazione numismatica" a quei tempi. Solo lenti, grandi raccoglitori, e molta curiosità (più eventualmente una spada per difesa dai truffatori eh eh!). L'avevo già proposta altrove e qualcuno forse se la ricorda, ma mi piace metterla anche qui:2 punti
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Piu' che "non c'e' stata grossa battaglia", mi verrebbe da dire che non e' stata neppure dichiarata guerra...... Questo risultato non lo capisco, ed e' veramente incomprensibile come una moneta del genere sia rimasta al palo....la base d'asta mi sembrava molto interessante e anche "contenuta" considerato il calibro della rarita' di questo Giulio. Posso raccontarvi che proprio a Verona, discutendo con il conferente delle monete Pontificie dei Medici esitate l'anno scorso alla NAC 90, mi confidava che questo Giulio non solo non l'aveva mai visto, ma non conosceva nessuno che l'aveva in collezione.... Daniele2 punti
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Allego per comodità dei lettori le immagini delle due monete in esame: Doppio fiorino : Giulio PAX ROMANA : In effetti non c'è stata grossa battaglia, considerando che non sono monete che capita di vedere ad ogni asta, anzi quasi nulla... peccato che anche così siano per me fuori portata ! Ciao, RCAMIL.2 punti
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Un paio di foto del Sig. Barbaglia con il Gazzettino di Quelli del Cordusio all'ingresso della mostra: Un plauso a questa riuscita mostra divulgativa, un esempio sicuramente da imitare!2 punti
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Incominciamo col dire che l' Incontro, la Giornata dei Circoli si farà e questa e' la prima bella notizia. Il Circolo organizzatore sarà quello di Bergamo nella sua sede. Data indicativa verso la seconda metà di ottobre. Al momento hanno aderito in 8 e speriamo in qualche ulteriore adesione. I dettagli vi verranno forniti prossimamente qui da @gpbasetti che ringraziamo già da ora per la disponibilità e l'interessamento .2 punti
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per quello che mi riguarda potrei ripetere le parole spese in precedenza per altre dramme come questa, che a mio parere è stata coniata tra il ventesimo e il ventunesimo secolo, però vedo che spesso essendo troppo espliciti si scatenano animosita' esagerate. ho soltanto voluto segnalare questa moneta2 punti
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@Paolo.29 si capisce che sei molto giovane e pertanto hai poca esperienza . Devi stare molto attento ad acquistare monete soprattutto antiche su questi mercatini online in quanto come puoi informarti nelle innumerevoli discussioni su questo forum, necessitano tutte di certificato di lecita provenienza , ma non solo, se non si ha una buona base maturata con lo studio o con esperienze dirette, si corre il rischio di imbattersi in falsi delle piu' varie tipologie, oltre a pagare piu' del necessario monete comunissime.. Segui il nostro forum e studia la materia, poi verrà anche il momento di "buttarsi" in questa "bolgia"2 punti
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Medaglia da culla in filigrana d'argento mm. 78, con SAN CARLO BORROMEO e SAN FRANCESCO DI SALES La vita di S. Carlo la conoscono tutti, S. FRANCESCO DI SALES nato nel castello di Sales nella Savoia il 1567, studiò giurisprudenza a Parigi e a Padova. Chiese al vescovo di Ginevra che lo destinasse a quella città per la conversione dei Calvinisti e per salvaguardare l'ortodossia cristiana. Nel 1602 fu eletto vescovo di Ginevra, si spese anche per l'introduzione delle riforme promulgate dal Concilio di Trento. Muore nel 1622 a Lione. E' protettore di Torino, della stampa cattolica, degli autori, dei giornalisti e dei sordomuti.2 punti
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I leoni son difficili per molti, ed in foto lo sono per tutti. Si deve guardare il lustro rimanente prima dei rilievi. Quando se ne vede uno FDC vero (anche comune), e si mette affianco ad altri, si capisce meglio. Il primo dalla foto direi attorno al qSPL, il secondo é sotto il BB. Se poi il lustro mancante del primo esemplare appare diverso da come appare a me in queste foto, la musica ovviamente potrebbe cambiare.2 punti
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Un saluto a tutti e un GRAZIE a Mario per avermi invitato a questa discussione. Dal mio punto di vista il "collezionista solitario" è in realtà uno status che riguarda esclusivamente la personalità del collezionista stesso. Mi spiego meglio: conosco molti collezionisti, non solo di monete, e ognuno vive la propria passione in maniera differente. C'è quello che non perde occasione per condividere un nuovo acquisto in maniera diretta o postandolo in internet e c'è quello che possiede veri e propri "tesori" ma ne gode in solitaria, quasi geloso di ciò che possiede. Ogni anno a Parma il Circolo organizza la mostra del collezionismo, aperta al pubblico, dove i soci possono esporre le proprie collezioni; sono bene o male sempre gli stessi collezionisti a aderire all'iniziativa. In molti non prendono minimamente in considerazione l'ipotesi di condividere ciò che hanno meticolosamente raccolto negli anni e non necessariamente per questioni di valore economico. Una considerazione in merito alla convivenza tra social e Circoli: per me dovrebbe essere una vera e propria simbiosi. Il social è sempre a disposizione di tutti, alimenta quotidianamente la fame di conoscenza dell'appassionato. Il circolo, almeno a Parma è così, fissa un ritrovo solo due volte a settimana e darebbe modo di confrontarsi in maniera diretta, magari monete alla mano, magari discutendo di ciò che in settimana si è dibattuto sui social.2 punti
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Oggi ho preso questo 5 tornesi, è quasi liscio, gli manca un pezzetto al rovescio in alto a destra ed ha numerosi punti verdi da corrosione, ma tipologicamente mi mancava e per 5 euro (dopo un lungo tira e molla) credo che era da prendere ugualmente nonostante lo stato in cui si trova, non trovate?2 punti
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Emessi a partire dal 1746 da Carlo Emanuele III i "Biglietti di Credito verso le Regie Finanze" sono da considerare la prima forma di cartamoneta di Stato sul territorio italiano. Il 1746 è un anno cruciale per il Regno di Sardegna; in guerra a fianco dell'Austria contro la Francia e la Spagna, Carlo Emanuele III dopo una serie di sconfitte vede minacciata la stessa sopravvivenza del regno; il re necessita di denaro per rinforzare l'esercito e assoldare nuovi armati, ma reperire capitali è impresa tutt'altro che facile. L'idea vincente è quella di emettere cartamoneta fruttante interesse, un ibrido tra la banconota e l'obbligazione; con Regio Editto del 26 settembre 1745 viene stabilita l'emissione, a partire dal 1° gennaio 1746, di quattro milioni di lire piemontesi, nei tagli da 100 a 3000 lire, fruttanti l'interesse del 4% con scadenza a quattro anni. L'emissione ha subito degli effetti miracolosi; alla pubblicazione dell'Editto, prima ancora dell'emissione dei biglietti, i funzionari reali ottengono prestiti anche da banchieri internazionali, raddrizzando la situazione delle Regie Finanze, permettendo l'armamento di un nuovo esercito e il positivo proseguimento della guerra, che terminerà con la vittoria nel 1747. Il 1° gennaio 1750, venuti a scadenza i biglietti del 1746 viene disposta una nuova emissione, in tagli da 100 e 200 lire, ma essendo migliorata la situazione finanziaria viene corrisposto un interesse del 2%, la metà della precedente emissione. A partire dal 1756 nessun interesse viene più corrisposto, i biglietti circolano sulla fiducia (come oggi) ed i tagli vengono abbassati a 50 e 100 lire, più idonei all'utilizzazione nel commercio. La circolazione prosegue virtuosamente fino al 1783, quando i cattivi risultati del raccolto del grano costringono all'emissione di una ingente quantità di biglietti; una volta iniziato a rotolare su questa china è impossibile risalire, anche perchè i cittadini continuano ad aver fiducia in questo strumento finanziario, cosa che spinge il governo a sempre nuove emissioni. Così quando, nel 1798, il Piemonte e Torino vengono occupati dalle truppe francesi di Napoleone che proclamano la Repubblica Piemontese e nominano un governo provvisorio, la massa di circolante è davvero enorme, ed il valore di questi biglietti viene ridotto a un terzo. Il 1° settembre 1799 viene effettuata un'ultima emissione per 20 milioni di lire, ma la popolazione ha ormai perso la fiducia nella cartamoneta e rifiuta di accettarli: tutti i biglietti delle Regie Finanze vengono dichiarati fuori corso con decreto del 28 luglio 1800. Tutto questo lungo, ma necessario, preambolo storico, per introdurre uno degli acquisti al convegno di ieri di Bologna, che segna anche l'inizio di un nuovo interesse collezionistico verso la cartamoneta delle origini Nell'allegato un "Biglietto di Credito verso le Regie Finanze" emesso il 1° ottobre 1792 al valore di 50 lire, sotto il regno di Vittorio Amedeo III. ciao. petronius B)1 punto
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Se c'è una sola cosa che ho capito su queste monete è che non bisogna dare nulla per scontato1 punto
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Bravissimo e complimenti! Signora moneta! Ma... mica ci vorresti lasciare così? Dopo tanta fatica, due belle foto di un BB come Dio comanda faccele ammirare dai! Mi raccomando, colori il più possibile fedeli alla realtà, messa ben a fuoco1 punto
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Me lo ricordo ancora il servizio andato in onda sul tg della rai,c'era un assortimento pazzesco di monete antiche tra queste anche aes grave...al tempo non collezionavo ma sono rimasto affascinato e incuriosito da quei grossi monetoni in bronzo visti in tv1 punto
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A confronto la moneta @deas e quella pubblicata su Wildwinds. Temo trattasi di un falso o di 2 monete dello stesso conio e con battitura IDENTICA sul retro. :-( Voi che ne dite? A me puzza come il cassonetto del ristorante di pesce in pieno sole d'agosto! (se non l'avete mai provato.. evitare, è meglio! :-D) Ciao! TWF1 punto
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grazie! Grazie di tanta gentile accoglienza! Corro senz'altro a leggere la discussione che mi hai segnalato! Un saluto a tutti!1 punto
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Al rovescio c'é solo il monogramma, senza alcun simbolo. Questo gruppo presenta tipi senza simboli (tritemorion e tetartemorion), un tipo con quello che é stato dubitativamente identificato come un "ramo con frutti" al dritto e nessun simbolo al rovescio (tetartemorion), ed una serie di tipi (sempre tetartemorion) privi di simboli al dritto ma con svariati simboli al rovescio, tra i quali un astragalo. Per confronto l'unico altro tipo (che io conosca) con un simbolo al dritto: Milne 1941 n.32; Kraay 1962, 70 ed il tipo che presenta l'astragalo al rovescio (la resa dell'astragalo varia nei differenti conii, ma é sempre in verticale, fatto che mi ha spinto ulteriormente nell'ipotesi di cui sopra). Milne 1941 n.35; Kraay 1962, 72-731 punto
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Sandro Barbaglia, titolare di Arona Numismatica, ha organizzato una mostra divulgativa sull'evoluzione della moneta dalla UML all'euro. La mostra è stata visitata da alcune scolaresche guidate dal Sig. Barbaglia, che ha anche fornito alle maestre una pubblicazione che ormai conosciamo bene e si è vista dappertutto.... Ecco Sandro Barbaglia all'ingresso della mostra, con il Gazzettino di Quelli del Cordusio:1 punto
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ciao, si, il biglietto è autentico, è piuttosto comune anche se ha 220 anni sulle spalle. L'increspatura della carta a righine al retro è giusta (la dovresti sentire rugosa al tatto) e sempre al retro in corrispondenza dei due timbri a secco risulta leggermente appiattita, come è giusto che sia. Per me è ok, quantomeno da quello che si evince dalla foto.1 punto
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Per quanto mi riguarda possono storcere il naso quanto vogliono cassieri alle poste, commesse ai supermercati ed anche clienti in coda dietro me, sono pagati anche per ricevere monetine e di certo non possono vietarlo. Sarò comunque sempre più veloce del vecchietto/a che deve tirare fuori la busta dalla borsa, poi il portamonete, poi gli occhiali e poi cercare di riconoscere le monete perché sono piccole, oppure quello che deve cercare il pin nel telefono o riprova 10 volte perché non lo ricorda.1 punto
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@margheludo personalmente concordo con Magdi, credo che più che di segni intenzionati si tratti di "elementi di disturbo"...come se non ce ne fossero già abbastanza Un salutone, Antonio1 punto
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Il locale in cui si svolge l'attività deve essere categorizzato C1, quindi è escluso che tu possa farlo legalmente in casa anche perché è imposta la separazione fisica dei locali relativi dal l'abitazione eventualmente presente nello stesso stabile la licenza per i preziosi e beni usati la rilascia ancora la questura e i registri Li vidima il questore. Il comune richiede altri registri e rilascia altri permessi in subordine a quelli della questura.1 punto
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Oh là....ciao @Damy medaglietta devozionale con al dritto S.Anastasio (se leggi si intravede S.AN...)e al rovescio S.Venanzio con vessillo...databile tra il 1750 e il 1800...era un amuleto contro il demonio o comunque di protezione dal maligno.1 punto
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Bisogna vedere anche il rovescio, dove potrebbe esserci un astragalo. In tal caso credo che difficilmente lo stesso simbolo possa comparire su entrambe le facce.1 punto
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Molto bella la medaglia di UMBERTO I in bronzo e anche la patina, per il gettone vedi l'ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DEL 1906 che sono ben 7 le varianti Saluti1 punto
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Buon giorno. Bella moneta! È circolata, i segni d'usura sono evidenti, così come evidenti sono i piccoli e grandi segnetti da contatto, sui tipi e nei campi. Comunque i rilievi sono ancora ben leggibili e non appiattiti come in tante monete di questo tipo. Tu la chiami monetina, evidentemente riferendoti alle dimensioni, ma dal punto di vista artistico è una monetona, mirabile opera numismatica modellata da Leonardo Bistolfi e magistralmente incisa da Luigi Giorgi. Il D è palesemente neoclassico, con l'Italia rappresentata come Cerere, la dea delle messi, mentre l'artistico R, con la libertà librata dalle forme femminili che traspariscono sotto il leggerissimo panneggio, è una testimonianza dello stile e del gusto Liberty di inizio Novecento. I miei complimenti per la piccola grande moneta in tuo possesso.1 punto
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Grazie, vedo che condividiamo non solo la zona di residenza ma anche l'interesse per la storia veneta ??.. d'altra parte, il motto donato da Venezia a Brescia era.. ed è tuttora.. "Brixia Fidelis", non è vero? ? Sono felice di aver dato il mio piccolo contributo.. e tra poco metterò le immagini del mio Bisante (non vedo l'ora che arrivi !!! ?) A presto, Matteo1 punto
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Si indubbiamente hai spuntato un buon prezzo per una moneta R2, direi BB come conservazione. Anche se questi aurei con questo millesimo, sono veramente difficili da trovarsi in alte conservazioni. Saluti1 punto
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DE GREGE EPICURI Carissimi, sono appena rientrato e confermo quanto già detto da anto R: il CCNM è sicuramente molto interessato a partecipare. Il nostro punto di vista generale è che fra il Forum, i Circoli ed i gruppi "più spontanei" come Quelli del Cordusio ci siano ottime possibilità di collaborazione: le differenze (età media delle persone, abilità nell'uso di strumenti informatici, esperienza, biblioteche...) sono una grande ricchezza, basta non essere rigidi ed esclusivisti. Ottima quindi l'idea di un incontro fra i circoli, e per noi Bergamo è certamente molto comoda. In questi mesi, si tratta di pensare un po' a come confrontarci. Vedo di contattare il Circolo di Monza (che non so se ha iscritti presenti sul Forum,@Ciosky ne sai qualcosa?) per cercare di coinvolgerlo.1 punto
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Altra doppia del 1589, che differenza c'è con la precedente...1 punto
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Personalmente, aldilà delle questioni di maggiore portata, non ho mai trovato fastidiose le monete da pochi centesimi. Sono spiccioli come altri, come prendo dal portamonete quelle da dieci o da venti, non provo nessun disagio a tirar fuori quelle da due o da uno. Il problema pratico sorge quando magari qualcuno vuol pagare una cifra di XX, 30 centesimi con quindici monete da due, facendo perdere tempo a cassieri e clienti in fila, ma quello deriva dalla mancanza di buon senso di alcuni, non dalle monete in sè.1 punto
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Intanto incomincio a ufficializzare e anticipare la partecipazione del Circolo di Parma, artefice delle Giornate dei Giovani, che molto potrà dirci. Credo che con 8 Circoli presenti, e forse qualcuno in riflessione, si possa anche incominciare a passare a qualche dettaglio organizzativo, Bergamo abbiamo sentito vediamo cosa dicono a Padova o altri ...1 punto
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Grazie Parpajola per l'apprezzamento delle "mie piccole" E ci sta tutto quello che affermi! Ogni circolo era una entità più o meno piccola chiusa forse anche in un determinato territorio.. il forum ha ampliato gli spazi, certo, lo vedo e lo provo in prima persona, ma i convegni ed i raduni (a parte quelli già citati che funzionano e "vanno alla grande" ) mi pare soffrano come ha sofferto anche il forum a discapito di altre soluzioni "più immediate" che ci offre la rete o la tecnologia moderna. Il "tutto subito" vince sul sistema vecchio tipo quello dei Circoli che ti faceva attendere giorni se non settimane da un incontro all'altro. Per il fare qualcosa posso essere anche d'accordo e nel mio piccolo e nel mio poco tempo libero dare la disponibilità possibile, ma a parer mio ci vuole un buon motore giovane che trascini e dedichi tempo e sforzo ad un progetto fra i vari gruppi...1 punto
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Ciao a tutti ....contribuisco anch'io. Ci metto il contorno con foglie in rilievo di un 10 Paoli 1796 Governo Popolare di Bologna....1 punto
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Medaglia emessa per le Nozze dell'Arciduchessa Maria Antonia d'Austria con il Delfino di Francia Luigi Augusto, avvenute a Vienna per procura il 19 aprile 1770. Lui diverrà il Re di Francia Luigi XVI e lei la Regina Maria Antonietta. Travolti dalla Rivoluzione verranno entrambi imprigionati e infine condannati alla ghigliottina nel 1793. R1 punto
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Io non sono in grado di dimostrare che l'altra moneta sia autentica: so solo che il venditore l'ha garantita come tale e io penso che sia effettivamente genuina perchè il suo diritto è stato ottenuto dallo stesso conio di diritto utilizzato per coniare, ad esempio, la moneta da me allegata al post #99. Penso che il modo migliore per valutare l'autenticità di una moneta è confrontarla con altre della stessa emissione. Il mio voleva essere un contributo costruttivo. Ma se si finisce per mettere in discussione tutto, non solo la moneta oggetto di questa discussione ma anche le altre dello stesso tipo diventa un bellum omnium contra omnes che non approderà a nessun risultato...1 punto
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Il nostro mitico @dabbene ha portato il Gazzettino pure in Spagna ad una nota casa d'aste!!1 punto
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Anche il contorno di un gettone può presentare delle scritte o dei simboli. Sul contorno di questo gettone inglese di Birmingham da mezzo penny emesso dalla Mining and copper Company nel 1792 (postato da Mnelao in Exonumia) ho notato i simboli dei sette pianeti noti agli antichi (simboli astrologici), ciascuno corrispondente a un metallo. Precisamente, da sinistra a destra: l’oro, dominato dal Sole (in effetti una stella); il mercurio (argento vivo), dominato da Mercurio; il piombo, dominato da Saturno; l’argento, dominato dalla Luna (in effetti un satellite); il rame, dominato da Venere; lo stagno, dominato da Giove; il ferro, dominato da Marte.1 punto
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