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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/15/17 in tutte le aree
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Denari veronesi (1159-1164) dalla leggenda irregolare e confusa. @Andreas ci dice che: Tali esemplari furono presumibilmente coniati solo per un breve periodo, ma in grandi quantità e con notevole rapidità per finanziare le grandi campagne contro Milano di Federico I, a cui Verona aderì. (BdN online, Materiali 29 del 2015 ROMA, MUSEO NAZIONALE ROMANO LA COLLEZIONE DI VITTORIO EMANUELE III La monetazione di Verona di Andrea Saccocci)3 punti
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Oggi al Cordusio ho avuto il piacere di conoscere @eracle62, persona molto simpatica e,ovviamente, molto competente, il forum serve anche a questo a far si che le persone si incontrino, si conoscano e si scambino le loro opinioni.3 punti
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Buongiorno a tutti....ieri all ultima asta Ranieri ho comperato questo fiorino d'oro largo attribuito da Ranieri a Guccio di Andrea Da Sommaia 1429 secondo semestre. Ho notato che lo stesso era andato invenduto ad un prezzo leggermente più alto a giugno 2016 da Artemide, ma in questa ultima asta non erano stati individuati gli zecchieri forse per mancanza di tempo o forse perché non è così di facile deduzione la paternità di questo simboletto. Qualche buon samaritano appassionato di fiorini mi sa dire che ne dice il bernocchi o cni? Grazie a tutti. Antonio.2 punti
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A parte che questa proposta riemerge ogni sei mesi, la domanda è sempre la stessa: "ma ci sono o ci fanno?". Perché, a differenza di quanto dice il giornalista, vanno distinti lo stop al conio e l'arrotondamento ai 5 centesimi, che son due cose ben diverse. Lo stop della produzione è sacrosanto, dal momento che in circolazione ce n'è già una montagna: non ricordo quali siano i numeri esatti ma siamo intorno ai 60 pezzi per ogni italiano di monete da 1 centesimo e ai 50 pezzi da 2 centesimi. Direi che possono bastare e avanzare fino al XXII secolo. E lo stop risulta ancora più sacrosanto visti gli alti costi di produzione di una moneta che risulta già sovrabbondante. L'arrotondamento è un'idiozia. Basti una semplice domanda: "perché dovremmo arrotondare quando abbiamo tutti i mezzi per un pagamento preciso?"2 punti
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Ecco la foto, scusate ma prima non riuscivo a caricare l'immagine sul sito. Grazie per il vostro aiuto2 punti
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Affascinanti denarini comunque anche se con legende illeggibili. Il Murari parlava già per i denari veronesi del XII secolo di analisi distruttive fatte da lui con risultati con forti riduzioni del titolo ma anche del peso. Credo si debba parlare di svalutazione monetaria, in particolare negli anni sopra menzionati, che però non riguardò solo le monete veronesi ma che coinvolse anche altre zecche italiane.2 punti
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Buongiorno @demonetis, potrebbe essere il metallo con cui furono coniate a determinarne l'usura? Metallo "morbido"? Saluti.2 punti
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Ciao @gpittini, complimenti per questa bella monetina che non si vede tanto di frequente. Mi sembra che sia dello stesso tipo che posto qui e al rovescio raffigura, nientedimenoche, un elmo corinzio un po' stilizzato e, per questo, difficile da riconoscere... Punic Spain, AE12, c. 237-209 BCPunic Spain , under the Barcids (237-209 BC). AE quarter unit (12 mm, 1.87 g).Obv. Head of Tanit left.Rev. Corinthian helmet.SNG BM Spain 81-4.Scarce. Very fine.2 punti
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Per gli appassionati di questa monetazione consiglio la lettura di questo libro ricco di documenti : Gabelle e dazi in Asti nel Medioevo . Asti 2008 ( a cura di ) Elio Arleri2 punti
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Buongiorno e buona domenica a tutti, sono passati tre anni dalla scomparsa del Dr. Romolo Calciati autore dell’opera di riferimento per la monetazione bronzea siciliana, il “Corpus Nummorum Siculorum”. Ho avuto il piacere e l’onore di conoscerlo, persona incredibile, medico, pittore, scultore, numismatico. Sapevo che negli ultimi anni di vita si era ritirato dalle “scene” numismatiche, ma continuava interrottamente i suoi studi e ricerche in compagnia di amici. Sapevo che proprio con un caro amico aveva iniziato un lavoro di revisione del Corpus contattando i collezionisti italiani ed esteri che avevano concesso negli anni 80 le immagini delle monete per la pubblicazione dei volumi. L’idea era quella di produrre immagini digitali a colori HD delle monete da pubblicare in un “Compendio” con lo scopo di integrare i precedenti volumi con buone immagini , ma allo stesso tempo di dare la possibilità a chi non aveva i volumi di farsi un idea della bellezza e fascino della monetazione bronzea siciliana. Purtroppo, mancando il Dr. Calciati nei primi mesi del 2014, mi chiedevo se tanto lavoro fosse andato perso e settimana scorsa, con mio grande stupore ed interesse, ho appreso (da uno dei 2 autori) che il lavoro è proseguito. Il Compendio (work in progress) con il volume 1, è stato pubblicato sul sito di Romolo Calciati. Vorrei ringraziare gli autori per l’ottimo e sicuramente faticoso lavoro svolto. Aggiungo infine che è stato senz’altro il miglior modo per ricordare il Dr. Calciati sia come uomo, sia come numismatico. http://www.calciati.org/Numismatics/Compendium/CompendiumHome.html Skuby1 punto
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Salve, ho notato nell'ultima asta Naville questa moneta di Metaponto che mi sembra interessante per più di un motivo: per la sua rarità e per la sua provenienza. Per rarità, stando a quella messa in asta da Leu Numismatics ( stesso conio) dovrebbe essere il terzo pezzo conosciuto considerando anche il disegno del Garrucci; per provenienza venendo da una collezione che penso sia stata importante. Non conosco molto di questa signora Elvira Elisa Clain-Stefanelli se non che è stata, dopo la morte del marito, per molti anni direttrice del gabinetto numismatico e curatrice della National Numismatic Collection (NNC) della Smithsonian Isitution nonchè appassionata collezionista. Mi farebbe piacere qualche commento sulla moneta ma, soprattutto, se possibile sulla collezione Clain-Stefanelli... allego le due monete con le relative descrizioni... METAPONTUM.doc1 punto
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Buongiorno, vorrei farvi vedere questa moneta da 2 lire 1905, in mio possesso da circa 25 anni, che ha sviluppato al dritto questa curiosa patina verdina; la moneta giace su di un vassoio dentro una valigetta, insieme ad altre monete da 2 lire, ma solo questa ha assunto la colorazione che vedete. Che ne pensate? saluti a tutti1 punto
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Buongiorno al forum, sono da poco iscritto e mi considero un semplice appassionato, interessato agli aspetti storici della monetazione. Sto “studiando” gli scudi del Governo Popolare di Bologna, utilizzando il libro dei Cassanelli che a mio avviso è il più completo e preciso sull’argomento: peccato solo per la numerazione progressiva adottata che è poco “parlante”. Bisogna armarsi di pazienza per via delle innumerevoli varianti, ma per conoscere realmente una moneta penso sia l’unica strada. Ho visto che nelle aste Ranieri e Artemide sta prendendo piede la catalogazione Cassanelli, ma ci sono alcuni aspetti che non mi tornano.Faccio un esempio. Nell’asta Artemide XXXVIII viene presentato il lotto 372 come “Bologna. Governo Popolare (1796-1797). Mezzo scudo 1797. Cassanelli 64. Gig. 10. AG. g. 14.47 FDC.” Nell’asta Ranieri n.11 viene presentato il lotto 445 come “Governo Popolare, 1796-1797. Mezzo Scudo 1797 da 5 Paoli. Ar gr. 14,31 Simile a precedente. Cassanelli 63; Gig. 10.” Con tutta la più buona volontà, non riesco a trovare differenze tra le due monete, a parte quella battitura (scusate la terminologia da non esperto) sotto la nuvola che sembre una specie di fulmine. A mio parere sono entrambe Cassanelli 63 (conio H-7 per chi ha il libro); il n.64 ha stesso dritto ma rovescio differente (conio Per complicare ulteriormente, nell’asta Ranieri n.4 viene presentato il lotto 72 come “5 Paoli 1797. Ar gr. 14,60 Stemma, sormontato da testa leonina, tra due rami di lauro. Rv. Madonna con il Bambino sulle nubi. Cassanelli 64; Gig. 10”. Come detto il n.64 corrisponde al conio H-8; in questo caso la moneta mi pare abbia differenti sia il dritto che il rovescio: conio G-7 corrispondente a Cassanelli 62. Questo è solo un esempio, i casi toccano anche altri conii. Mi rendo conto che potrebbe essere abbastanza insignificante o comunque estremamente di nicchia, ma a questo punto mi domando che senso abbia utilizzare la minuziosa catalogazione Cassanelli invece che le più stringate Pagani o Gigante. C’è magari qualche esperto che possa confermare o smentire i miei dubbi?1 punto
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@Gallienus questa è uno scalino sopra e l'hai pure pigliata ad un ottimo prezzo ottima!1 punto
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Confermo , si tratta di un quartaro di Genova tradizionalmente definito del III tipo .1 punto
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No, solo il valore. O meglio, sul modulo della assicurata è richiesto solo il tetto del valore da assicurare, se poi in casi particolari te lo chiedono non lo so, a me comunque non è mai capitato.1 punto
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@galaad Questa era periziata "Buon BB+" da Cavaliere. L'ho presa un anno fa a 155 euro.1 punto
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Mille grazie Nikita del contributo! Quindi il "primato" tra le monete colorate circolanti spetta al "Poppy quarter" canadese! E della moneta australiana che citavo prima sai dirmi qualcosa? Ringrazio chiunque volesse aggiungere qualche altro esempio di cui è a conoscenza. E' un argomento che mi interessa molto, dal momento che non nutro interesse per le monete che non servano effettivamente per la circolazione (al di là del corso legale, perché se una moneta ha corso legale, ma in realtà non serve per essere spesa, non mi interessa). Inutile dire che questo forum sta rappresentando per me una fonte di arricchimento davvero notevole. Leggo con attenzione tutte le sezioni, scoprendo molti lati della numismatica per me ignoti. Non è dunque per piaggeria che ringrazio continuamente ad ogni post, ma per sincera riconoscenza1 punto
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@Martin_Zilli sono la stessa tipologia ma i conii sono differenti (vedi la diversa posizione della lettera N di VACAN in relazione alla posizione dell'estremità della chiave). Certo che la Sv del 1740 ti appassiona proprio eh? Bravo, bravo Un caro saluto, Antonio1 punto
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@Il_pontefice quello sul R/ della moneta, non è proprio un "castello" ma appartiene alla tipologia monetale dei "camp-gate" accampamento ovvero porta d'ingresso del "castrum", in questo caso privo di cancello e costituito da sette file di mattoni sormontato da 2 torri e nel mezzo una stella. P.S a mio parere si puo' trovare a circa tre-quattro euro1 punto
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Non è così difficile; come filtro puoi utilizzare un vecchio canovaccio. L'ammoniaca è reperibile fra i prodotti di pulizia in un normale supermercato. Ovviamente il tutto va trattato in luogo areato ed avendo cura di non inalare i vapori ammoniacali; per proteggere le mani sono idonei i guanti in lattice che lasciano una migliore sensibilità tatttile. La cera microcristallina, a mio parere, è meno protettiva del trattamento a base di resine trasparenti; se non vuoi impegnarti con il Metacril (paraloid b72 + benzotriazolo) potrai provare con il solo paraloid B72, economica e reperebile in un normale negozio di materiali per tinteggio, colori e fai da te; si tratta di pellets trasparenti da sciogliere in acetone e da spennellare sulla superfice della moneta: ne consolida la struttura e ne isola in modo molto efficace la superfice....il tutto con la garanzia di una totale reversibilità del trattamento. Ultima annotazione: la reazione chimica che è alla base del cancro del bronzo è autocatalitica, si basa sulla presenza di cloruri e non è strettamente legata alla presenza di ossigeno (che però la può accellerare). Per questo motivo la reazione deve essere interrotta con il BTA che legandosi con il cloruro rameoso crea dei composti insolubili che interrompono la reazione ciclica. Se il trattamento non è sufficientemente approfondito e facilitato da una efficace pulizia il problema potrebbe ripresentarsi. Le recidive possono ripresentarsi nel giro di 3 - 4 settimane ma anche dopo 4 - 5 mesi.....ovvio che bisogna armarsi di tanta pazienza.... un saluto Mario1 punto
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"Le guerre col Barbarossa e la nuova svalutazione" è proprio il titolo del capitolo dedicato a questi denari ed inserito nell'ottimo libro "L'area monetaria veronese" di Helmut Rizzolli e Federico Pigozzo. Tornando al Murari, egli sosteneva come esistesse un denaro veronese (unicum) a nome di Federico I, risultato poi essere un "banale" enriciano di difficoltosa lettura. Sempre a questo periodo dovrebbe appartenere l'unicum con legenda in volgare (+ INPERAOR / + VERONESI) catalogato da Rizzolli - Pigozzo al n. 24 del Corpus Nummorum Veronensium. Al n. 23 abbiamo invece la tipologia di denari oggetto di questa discussione.1 punto
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Con le due mogli dovremmo essere a 53: non male per il Veronafil di maggio, che di solito è quello meno frequentato!!!!1 punto
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Stop al conio e non all'utilizzo, miliardi di pezzi rimarranno in circolazione come giusto che sia.1 punto
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Grazie Adolfos stavo pensando che quei due simboletti forse sono 2 piccoli gigli...1 punto
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Luigi XVI usò inizialmente gli stessi tipi del nonno e coniò anch'egli un écu aux lauriel molto simile alla moneta di Luigi XV Con la rivoluzione fu coniato un écu constitutionnel: al dritto era rappresentato il re volto a sinistra e il nuovo titolo di LOUIS XVI ROI DES FRANÇAIS, poi corretto in ROI DES FRANÇOIS (re dei Francesi) al posto del precedente titolo di "re di Francia e Navarra". Al rovescio era rappresentato il genio alato della Francia mentre scrive CONSTI / TUTION in due linee su una tavola posta su colonna, con a sinistra i fascio ed a destra il galletto. In alto la legenda recitava REGNE DE LA LOI ("regno della legge) e sotto la data era riportata come "L'AN 4 DE LA LIBERTÉ". Nel contorno LA NATION LA LOI ET LE ROI. La moneta faceva parte della nuova struttura monetaria che sostituiva quella precedente e che verrà ulteriormente modificata poi dalla Convenzione Nazionale. L'écu constitutionnel1 punto
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Sono quasi tutte fusioni postume, anche quelle che si vedono ogni tanto sul mercato. La medaglistica gonzaghesca è quanto di più complicato possa esistere, soprattutto quando parliamo di medaglie rinascimentali... le medaglie del Pisanello sono state riprodotte per secoli, a fare il valore è quanto più antica è la fusione.... trovarle coeve è pressochè impossibile, non lo sono nemmeno quell della collezione Magnaguti. Pertanto la medaglia ereditata dal nostro amico può essere di qualsiasi epoca, anche una fusione moderna (novecentesca) che in quanto tale avrebbe valore molto limitato.1 punto
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@Saturno invece è meglio lavarla e togliere l'ossidazione verdastra. Dovrebbe bastare 5 minuti in acetone puro e poi una bella saponata con sapone di Marsiglia, un bagno in acqua demineralizzata, asciugatura con phone.1 punto
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Bravo Guido! !! Le tue parole penso possano essere di sprone a tanti a donare il sangue. Ti conosco dì persona e so quanto siano sentite e sincere le tue parole. Buon lavoro1 punto
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Sicuramente ce ne sarà qualcuna, al momento non è il mio caso ...sino al 2012 era l'8 maggio, come cambiano le cose... Una volta mio figlio mi chiese: c'e' la festa della mamma, c'e' la festa del papà, ma quando è la festa del figli? - ogni giorno rispondo, ogni santo giorno 365 giorni l'anno! Bella moneta, vissuta come piacciono a me, quelle del 1868 della zecca di Parigi (A) sono comuni, mediamente e realisticamente in queste condizioni sui 20 euro.1 punto
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Medaglia celebrativa emessa durante l' Anno Santo 1950, al R/ L' Assunta con le braccia aperte rivolte al cielo, su nubi e angioletti, il rovescio celebra la proclamazione del Dogma dell'Assunta, proclamato da Pio XII il 1 novembre 1950. comune, produzione romana. Ciao Borgho1 punto
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Buongiorno a tutti e buona Epifania, vorrei aprire una discussione su quella particolare tipologia di denari emessi dalla zecca di Asti, che presentano i due punti nel seguente modo: : + : ASTENSIS : CVNRADVS II Nel CNI ne vengono indicate due varianti che elenco di seguito, la prima che fa riferimento ad una illustrazione del Promis con un sola coppia di puntini (varietà che non ho mai avuto modo di vedere direttamente in moneta ma solo rappresentata in disegno) e la seconda più comune. Nell'immagine seguente ho riportato le due descrizioni del CNI e la tavola del Promis, ricostruendo digitalmente secondo la descrizione del CNI anche la seconda variante. Sulla prima variante nutro forti sospetti che non esista e possa derivare da una mal interpretazione di qualche moneta poco leggibile, per cui spero che qualcuno abbia tale variante per potermi ricredere. Nel lavoro Astensis venne riportato un unico gruppo (Gruppo D, var. I) indicando un unico punto prima di CVNRADVS, penso anche in questo caso perché i due esemplari presi in considerazione non erano ben leggibili... Nel recente MEC 12 Matzke inserisce questa tipologia nella classe E.2 dopo la variante con la spina (CVNR'ADVS), indicando: Two pellets on each side of detached crosslet in the reverse legend senza fare alcune menzione del diritto (con uno o due punti, e della presenza o meno del REX con globetto centrale) e non riportando illustrazione alcuna nella comunque infelice tav. 5 (ed unica per le monete del periodo comunale della zecca di Asti). Ciò detto, vorrei illustrarvi di seguito alcune monete, che ho scovato in questi anni di ricerche... la seconda e la terza sono del tutto analoghe. La N più stretta nella seconda, porta ad avere più spazio per i due globetti tra II e la C di CVNRADVS, che risultano invece schiacciati nella terza dove la N è più larga. Tutte e tre hanno la A con cappello incurvato, il globetto nella traversa della E, REX con punto centrale, la R con ricciolo e la X di REX allineata sotto la C. Anche la terza seppur poco visibili in foto presenta due globetti prima della crocetta. La prima invece sembra presentare punzoni differenti dalle altre due (nelle S e nelle E ad esempio è piuttosto evidente) e presenta, seppur non così evidente in foto... un aspetto molto differente dalle altre, quasi... aureo... possibile?? Mi piacerebbe sentir la vostra opinione su quanto detto fin qua, sperando di poter approfondire ulteriormente... e vorrei chiedere a mario (@dabbene) se potesse rifotografare la sua moneta, o almeno dirci se presenta un globetto nella N di CVNRADVS... dalla foto non ne sono così sicuro. Grazie Saluti a tutti! Luca1 punto
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Indipendentemente dal fatto che il vaso in foto rappresenti o meno la caduta del meteorite descritta do Plinio il Vecchio in Lucania , vediamo come potrebbe interpretarsi uno dei due vasi affinche' si possa ipoteticamente collegarlo al fatto descritto ; certamente pero' il disegno sul vaso identifica abbastanza bene qualcosa che proviene dalle Stelle e cade sulla Terra , sembra infatti un ologramma moderno . Seguendo in ordine crescente i numeri e le rispettive linee di riferimento da 1 a 6 del disegno Linea 1 : potrebbe rappresentare la sfera celeste nella quale gli antichi pensavano fossero le "stelle fisse" cioe' le Stelle che assumono nel cielo stellato sempre la stessa disposizione Linea 2 : le sette Stelle disegnate potrebbero rappresentare le Pleiadi , il piccolo gruppo di Stelle visibili ad occhio nudo in cielo vicino alla costellazione del Toro ; le sette sorelle chiamate dai romani Vergilie sono figure della mitologia greca , nate sul monte Cillene e figlie di Atlante . Per un effetto di prospettiva visiva il bolide apparso in cielo prima della caduta potrebbe avere indotto gli antichi osservatori ritenerlo provenire dalle Pleiadi . Linea 3 : quella linea curva del disegno che si stacca dalla sfera celeste delle Stelle fisse starebbe ad indicare la provenienza del bolide dall' Universo in procinto di entrare nella sfera dell' atmosfera terrestre Linea 4 : sfera dell' atmosfera terrestre che circonda la Terra Linea 5 : disegno che rappresenta un lampo ed un tuono dovuti all' ingresso del bolide nell' atmosfera terrestre prima della caduta a terra , come conseguenza del luminoso riscaldamento ed esplosione in frammenti Linea 6 : figura che potrebbe rappresentare qualche divinita' celeste1 punto
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@dabbene Ciao Mario i savoiardi saranno 4. Daniele Pier Blaise Cembruno Ciao Biagio1 punto
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Appena trovato questo 10 tornesi in ciotolone colmo di penny sette-ottocenteschi molto usurati. Pagato 3.50£1 punto
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Vedo solo ora questa discussione Anch'io ho un 10 lire particolare... una volta era in fior di mouse attualmente è piuttosto usurata e ne porta i segni, quasi 10 anni a strofinarci sopra! Però se notate ha sviluppato una patina bluastra invidiabile! (tappetino gommoso per pc del 2008 da 5 mm di spessore e 28 cm di diametro)1 punto
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Ok. Partiamo dalle basi. Quelli che mostri in foto sono i tipi più comuni che un po' tutti abbiamo utilizzato negli anni 70/80 (Anni 90 si utilizzavano ma molto di meno visto l'avvento delle schede telefoniche prima e dei cellulari poi). Un gettone valeva 200 lire negli anni 80/90. Prima non sono sicuro ma ho letto valevano 100 lire. Il numero che vedi indica la data:le prime due cifre indicano l'anno le ultime due il mese. Quindi 7610 indica 1976 mese di ottobre. La sigla che trovi in alto (ma in quelli più vecchi non sempre é presente) indica la ditta costruttrice che può essere: IPM, ESM, UT e CMM. Ci sono delle date più rare ma ti serve un catalogo. Come base puoi utilizzare quello del forum che é fatto piuttosto bene e trovi anche il significato delle sigle delle ditte. Sul valore commerciale non ti saprei dire. Io personalmente li raccolgo per data reperendoli tramite scambi o mettendoli da parte quando li trovo nei lotti ma se anche dovessi pagarli solo un euro ogni tre pezzi preferisco di gran lunga comprarci le monetine con la stessa cifra... Ma é un opinione personale: esistono comunque grandi appassionati di questo interessante settore. Saluti Simone1 punto
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sesterzi dupondi e assi e le loro patine non hanno rivali.... se la moneta e anche un po rovinata ...meglio!1 punto
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Ciao @simo88, forse collezionare monete antiche "del popolo" , cariche di storia oltre che di vite vissute da uomini che furono i veri motori dell' economia dell' Impero , in vile bronzo o rame , ti soddisfano poco ? allora forse potresti collezionare lingottini in oro e argento . Sesterzi , Dupondi e Assi sono le migliori espressioni artistiche nell' arte romana del conio .1 punto
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Daniele, ma lo fai apposta a rendermi così geloso? ? Complimenti per le piastre belle e rare, ogni volta che posti una moneta rimango sempre più stupito dalla loro bellezza. Posso immaginare la soddisfazione di poterle ammirare tutte assieme @DARECTASAPERE!1 punto
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Complimenti Michele, sia per la discussione che per i favolosi testoni postati....e quelli che seguiranno ! Vorrei aggiungere che anche la monetazione della Vacanza Pontificia ha visto 2 volte "l' ANNO IVBIL", la Sede Vacante 1700 del Cardinal Spinola ha ricordato questo evento con una discreta rappresentazione, allego quanto ho umilmente raccolto di questo Camerlengo : Un particolare..... Daniele1 punto
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Ho letto diversi documenti relativi all'emissione di nuova moneta da parte di Carlo di Borbone, della Repubblica Napoletana, di Giuseppe Napoleone, di Gioacchino Murat e di Ferdinando I e, se non ricordo male, non mi è mai capitato di leggere che la nuova moneta bandisse quella del precedente regnante, a maggior ragione di diverso casato (eccezion fatta per la cattiva moneta). Forse perché l'abolizione della precedente monetazione, il suo ritiro e la relativa sostituzione sarebbe stata non solo onerosa, ma avrebbe creato conseguenze economiche disastrose. Questo estratto della legge monetaria del 20 aprile 1818, art. 10, lo testimonia: Dove i "legittimi predecessori" sono gli austriaci, gli spagnoli... e i "due ultimi occupatori" sono Giuseppe Napoleone e Gioacchino Murat. Eccone spiegata l'usura della moneta, in particolare di rame, che circolava molto tra il popolino per l'acquisto di beni di prima necessità.1 punto
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Molto probabilmente domattina sarò a Gaeta per la cerimonia/manifestazione. Ecco qualche medaglia originale dell'evento storico.1 punto
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