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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/14/17 in tutte le aree
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Buongiorno e buona domenica a tutti, sono passati tre anni dalla scomparsa del Dr. Romolo Calciati autore dell’opera di riferimento per la monetazione bronzea siciliana, il “Corpus Nummorum Siculorum”. Ho avuto il piacere e l’onore di conoscerlo, persona incredibile, medico, pittore, scultore, numismatico. Sapevo che negli ultimi anni di vita si era ritirato dalle “scene” numismatiche, ma continuava interrottamente i suoi studi e ricerche in compagnia di amici. Sapevo che proprio con un caro amico aveva iniziato un lavoro di revisione del Corpus contattando i collezionisti italiani ed esteri che avevano concesso negli anni 80 le immagini delle monete per la pubblicazione dei volumi. L’idea era quella di produrre immagini digitali a colori HD delle monete da pubblicare in un “Compendio” con lo scopo di integrare i precedenti volumi con buone immagini , ma allo stesso tempo di dare la possibilità a chi non aveva i volumi di farsi un idea della bellezza e fascino della monetazione bronzea siciliana. Purtroppo, mancando il Dr. Calciati nei primi mesi del 2014, mi chiedevo se tanto lavoro fosse andato perso e settimana scorsa, con mio grande stupore ed interesse, ho appreso (da uno dei 2 autori) che il lavoro è proseguito. Il Compendio (work in progress) con il volume 1, è stato pubblicato sul sito di Romolo Calciati. Vorrei ringraziare gli autori per l’ottimo e sicuramente faticoso lavoro svolto. Aggiungo infine che è stato senz’altro il miglior modo per ricordare il Dr. Calciati sia come uomo, sia come numismatico. http://www.calciati.org/Numismatics/Compendium/CompendiumHome.html Skuby6 punti
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Buona sera a tutti, ripensando alla pista da seguire illuminataci da @adolfos (che secondo me la sa più lunga di quanto vuol farci credere) vorrei fare alcune considerazioni. Gli eventi a cui fa riferimento Adolfo potrebbero riguardare direttamente la moneta in quanto Donizzone di Canossa, abate benedettino cantore delle glorie canossiane ed autore della biografia di Matilde nel suo "Vita Mathildis" riporta, seppur a distanza di svariati decenni, un giuramento intercorso tra Bonifacio e Corrado II (in carta scriptum iusiurandum fuit istud). Alcuni studiosi ne mettono in dubbio la natura feudataria in quei modi non proprio conformi all'epoca di Bonifacio, pare infatti che quel tipo di giuramento fosse raro prima del XIII sec. Bisogna però considerare come si è arrivati a questa sorta di contratto partendo proprio dagli eventi che lo hanno preceduto a partire dalle insurrezioni cittadine nei confronti dei simboli imperiali seguite alla morte di Enrico II (distruzione del palazzo imperiale di pavia) nel tentativo di attuare una scissione tra il regno di Italia e l'impero. L'episodio chiave avviene però un paio di anni dopo quando Corrado già Re dei Franchi e re d'Italia si vede sbarrare la strada proprio a Lucca sul cammino che lo porterà a Roma per la corona imperiale. a dispetto di alcune teorie che vogliono Corrado furibondo al punto di deporre Ranieri con la forza, si risolverà poi tutto a tarallucci e vino tant'è che la marca di toscana verrà acquisita da Bonifacio verosimilmente alla morte di Ranieri avvenuta nel luglio del '28 in piena concordanza con la prima menzione scritta (marchio et dux tusce) riferita a Bonifacio proprio in quello stesso mese. Il perdono di Ranieri da parte di Corrado non cambia secondo me l'impatto che gli eventi di Pavia e di Lucca hanno avuto nei rapporti con Bonifacio, spingendo l'imperatore a mettere le cose in chiaro, emanera' nuove costituzioni per la Lombardia e firmerà con il nuovo marchese lo "ius iurandum" con il quale ,di fatto, ne limiterà i poteri. Con quella radice ius non si può non pensare che la moneta possa avere a che fare con questo particolare avvenimento (o perlomeno con tutto ciò ' che riguarda ius, come giuramento o quantomeno inteso come diritto acquisito o concesso che sia), per contro bisogna notare come Donizone precisi "in carta scriptum.." e non faccia menzione di una coniazione . la mancanza del monogramma marchionale in quest'ottica potrebbe significare rispetto e pieno riconoscimento della sovranità imperiale da parte di Bonifacio che rinuncerà forse a coniare le proprie monete, per quanto riguarda la stessa legenda dritto rovescio, visto che si commemora un evento non sembra più poi così strano. Ovviamente sto buttando lì alcune idee che mi sono venute leggendo i post di Adolfo che potrei avere anche benissimo frainteso, in tal caso chiedo scusa.Su un argomento per il quale pochi studiosi si sbilanciato e per di più con scarsa sintonia, un semplice appassionato come me non può far altro che sparare alla cieca . Sto vaneggiando dal sonno, buona notte a tutti.6 punti
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post alcune foto dal circolo della giornata odierna, io ci sono solo in una foto ?4 punti
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Ebbene si caro Mario, le realtà presenti oggi in questa stupefacente scienza, non riescono ad esser cosi vicine all'individuo, come invece questo forum continua nel tempo ad abbracciare tutto e tutti. Pur essendo molteplici gli ambiti, Lamoneta assume connotazioni inspiegabili, dove nel più lontano luogo della penisola il semplice appassionato, riesceaa trovare il senso ed il sapere alla sua ricerca, attraverso il confronto con tantissimi altri amici. Avverto già da tempo certe enfasi, ma ogni giorno rimango sbalordito di quanti nuovi adepti desiderino apprendere e partecipare alle iniziative. Tutto ciò, lo dobbiamo allo strumento che ci consente di scrivere e non pensare solo... Quindi Mario, per il mix come dici tu, non lo diventa, ma lo è già da tempo e i risultati si sono visti, siamo cresciuti tutti, abbiamo fatto crescere tutti dando ognuno il proprio contributo, e continuiamo a far nascere.. Eros4 punti
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Bene vedo che il gruppi si infoltisce, allora diamo slancio ulteriore, aggiungete pure altri due Cordusiani.. Io e Dave95. Eros4 punti
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Oggi al Cordusio ho avuto il piacere di conoscere @eracle62, persona molto simpatica e,ovviamente, molto competente, il forum serve anche a questo a far si che le persone si incontrino, si conoscano e si scambino le loro opinioni.3 punti
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@dabbene Ciao Mario i savoiardi saranno 4. Daniele Pier Blaise Cembruno Ciao Biagio3 punti
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I miei 6 Tornesi della Repubblica Napoletana erano sigillati e li ho liberati. Ormai le perizie, a mio avviso, non hanno più peso nelle valutazioni, servono solo agli incerti al contrario delle certificazioni firmate con foto.2 punti
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Sì, insomma più o meno. Diciamo che non è secondo me un bel BB ecco. Rimane una moneta collezionabile e dignitosa, saluti.2 punti
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Medaglia devozionale ovale, bronzo/ottone, con appendici globulari o piolini, della fine del XVI inizio XVII sec., produzione romana.- D/ S. Giovanni Battista con stendardo e agnellino (suoi attributi).- R/ S. Luigi IX ( o Ludovico) re di Francia, con scettro gigliato e corona, il santo in questa iconografia sembra idossare il saio francescano (è protettore del Terzo Ordine Francescano) e protettore della Francia con il titolo di S. luigi dei Francesi, rara. Ciao Borgho2 punti
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Per gli appassionati di questa monetazione consiglio la lettura di questo libro ricco di documenti : Gabelle e dazi in Asti nel Medioevo . Asti 2008 ( a cura di ) Elio Arleri2 punti
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Se può aiutare, do la mia lettura delle legenda, un po' diverse da come lette da @dareios it, che legge +DE PRATEI--.ATE e +DS.A.PE.LI.ACTE--R A me sembra di leggere (ma senza capirci niente ) +DE P(D)A'IEN(S)I.ATE e +DSA.PE. LI.AC'IENS Come ha detto @matteo95al D/ sembrerbbe esserci una I (precededuta da ' ) e non una T (che sarebbe, se fosse tale, molto differente da quella che c'è al R/ ). Al D/ la quarta lettera non mi sembra una R ma una D. Se dareios it , che ha la moneta in mano e ci ha probabilmente consumato gli occhi, ha ragione, al D/ ci potrebbe essere scritto + DE PRATENSI.ATE In conclusione .... BOH ! Continuiamo a ragionarci su.2 punti
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Buon pomeriggio a tutti, secondo voi ci sta un BB pieno? Va considerata la facile reperibilità di questa moneta relativamente comune in alta conservazione.1 punto
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Giusto quello che ha scritto ak72 .... in ogni caso molto interessante; farà felice @gigetto13.1 punto
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Buongiorno a tutti, mi sono aggiudicato un medaglione martellato (diametro 32,70 mm - peso 28,37 g.) raffigurante, al diritto, Costantino II corazzato e volto a destra con la seguente legenda: VICT CONSTANTINVS AVG Al rovescio è raffigurato l'imperatore con lancia che, a cavallo, travolge un barbaro, la legenda è la seguente: VIRTVS AVG N Consultando il Gnecchi, però, mi sono accorto che il rovescio è di Costantino Magno (Cohen 663), mentre quello di Costantino II dovrebbe raffigurare l'imperatore che travolge due barbari con in esergo: BARBARR e nel contorno: VICTORI GENTIVM (Cohen 196) C'è qualcuno che mi può chiarire questa palese discrepanza? Grazie anticipatamente.1 punto
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Si @eracle62, io aggiungere oltre a REALE perche' e' così ormai nei fatti, tu pensa quale gruppo o associazione riesce a portare a tavola più di 50 persone a Verona allo scopo di condividere sacrificando due ore di visione di monete ? Onestamente penso nessuno eppure un network virtuale ci riesce, bisognerebbe riflettere di più su tutto questo ... Citi giustamente un'altra parola INDIVIDUO, perché in fondo qui tutti possono essere protagonisti, possono essere ascoltati, esprimere pareri, sintetizzato il tutto in una parola che trovate su google alla voce Lamoneta che e' CONFRONTO. Confronto con tutti e ascoltare .... Ma mentre vedo che non tutti scrivono come una volta, nel contempo mi risulta e mi dicono che sia sempre più letto e quindi, non dimenticandoci che questo e' un luogo pubblico a tutti gli effetti, la COMUNICAZIONE riveste sempre più importanza in particolare per gli eventi, news, recensioni per aste, libri .. Credo che a livello di eventi ormai Lamoneta sia ormai leader nel comunicarli, tutti giustamente vogliono esserci e farlo sapere e la sua funzione diventa sempre più strategica nel suscitare interesse, consenso, numeri . Penso che tutto questo sia stato ben capito e non potrà che incrementarsi nel tempo, la comunicazione Numismatica passa indubbiamente molto da qui ...1 punto
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La "S" maiuscola la vedo anche nel Vitellio citato ma non sono sicuro che sia per "sesterzio"1 punto
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Ciao, esiste pure il denario e l'aureo con questa iconografia. COMMODUS AR silver denarius. Rome mint, 186-189 AD. M COMM ANT P FEL AVG BRIT, laureate head right. Reverse - VICTORIAE FELICI, Turreted Victory advancing left, holding wreath in both hands over two shields set on a low base inscribed C V P P. RSC 952, RIC 196. Rare. 18mm, 3.5g. The cippus inscription 'C V P P' is short for 'Clupeus Virtutis, Pater Patriae', and shows Victory placing a new clupeus virtutis (shield of Virtue, for Commodus' supposed bravery and virtue) alongside the Augustan shield of Virtue awarded to Augustus in 27 BC. https://www.vcoins.com/en/stores/incitatus_coins/79/product/commodus_ar_silver_denarius_rome_186189_ad_victoriae_felici_turreted_victory_advancing_altar_with_two_shields_set_upon_it_commodus__augustus_clupeus_virtutis_shields/539042/Default.aspx Essendo per l'appunto un denario non presenta il S C che invece spetta al sesterzio. In effetti strana la scelta di includere il S C nella superficie interna degli scudi. C V P P invece è la forma contratta di COS V P P presente sul sesterzio. Per completezza l'aureo: Aureus 186-189, AV 7.21 g. M COMM ANT P – FEL AVG BRIT Laureate head r. Rev. VICTOR – I – A – E – FELICI Victory, turreted, flying l., holding diadem in both hands; below, two shields and tablet inscribed C V P P. C – cf. 952 (denarius). BMC –, cf. 240 (denarius). RIC –, cf. 196 (denarius). Biaggi 1022 (this coin). Coin Hoards II p. 66, fig. 15, 6 (this obverse die). Calicó 2360 (this coin). Exceedingly rare, apparently only four specimens known. A very interesting and fascinating issue, well-struck on a very large flan and extremely fine Provenance Sold by Ars Classica auction 16, Lucerne, 3 July 1933, lot 192. Sold by Münzhandlung Basel (Basel), Erich and Herbert Cahn experts, auction 8, 22-23 March 1937, lot 836, estimated CHF 800, for CHF 755. Leo Biaggi de Blasys (1906-1979) Collection, sold privately in 1978 to Bank Leu (Zurich) and a partner. Sold by Ader-Picard-Tajan auctioneer, Jean Vinchon expert, auction, Paris, 20 November 1992, lot 124. Gilbert Steinberg Collection, sold by Numismatica Ars Classica & Spink Taisei Numismatics, Zurich, auction 16 November 1994, lot 510. Sold by Fritz Rudolf Künker auction 29, Osnabrück, 8 March 1995, lot 2240. Inventory of Robert Kokotailo – Calgary Coin Gallery (Alberta, Canada), sold on 1 February 2002. When this aureus was struck, sometime after his fifth consulship on January 1, 86, Commodus must have had a fresh and wary perspective on the hazards of being emperor. The previous year had begun well enough: on the heels of a swift victory in Britain, Commodus began to celebrate the vows for his decennalia, or tenth year of power; he even went so far as to describe the event as the dawn of a new golden age, which he inaugurated with the Primi Decenales games. However, the celebratory atmosphere was quickly tarnished with the revolt in that same year of his praetorian prefect Perennis, who intended to replace Commodus as emperor with his own son. It was a serious coup that shook his confidence, and that required him to pay a largess to the army (which he honoured with special coin types, including one depicting the emperor haranguing the troops). This fiasco was followed in 186 with a guerilla war in Spain and Gaul led by a deserter named Maternus, who in the following year came to Rome in disguise to murder Commodus, and who might have succeeded had he not been betrayed the day before he intended to strike. With so much treachery about his person, Commodus could hardly have been enjoying his lot as emperor, and the rather festive appearance of this aureus, inscribed C. V. P. P. for Consul V Pater Patriae, represented the bright side of his otherwise perilous life. Ciao Illyricum1 punto
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@Erdrückt bisogna fare un po' di marketing al sondaggio, ecco il link:1 punto
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Ciao, nella prima immagine è di sicuro San Giovanni Battista....per il "santo" dell'altra faccia aspettiamo I pareri dei piu' esperti. Saluti, Rocco.1 punto
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la terza CLAUDIO II / Aequitas RIC 14f, C 7 Antoninianus Obv: IMPCCLAVDIVSAVG - Radiate, cuirassed bust right. Rev: AEQVITASAVG - Aequitas standing left, hold scales and cornucopia. $11 10/14/02.1 punto
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E' assolutamente autentica...io non ho mai collezionato il tipo...ma come dice @eracle62 la mistura è particolarmente delicata. Mi piacerebbe, per un confronto, vedere la serpentina di un 10 cent...qualcuno lo posta?1 punto
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"VAI COSI'" @Rocco68 La tua è una libidine per gli occhi ma quella di @Filippo Pellizzaro è una doppia libidine, anzi libidine con i fiocchi!!! Allego video con citazione!1 punto
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purtroppo la conservazione lascia molto a desiderare, ma dovrebbe essere quella indicata da 4ndr. Moneta comunque che purtroppo vale solo per la sua storia...1 punto
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Confermo la presenza dei torinesi : Blaise , DanieleAngeloni , Piergi001 punto
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Mah, gli effetti di ossidazione possono essere differenti sulla base del pregresso della moneta (dalla composizione stessa a eventuali contatti con particolari sostanze prima di finire nella tua valigetta). Certo non è il massimo, pare che il re abbia la scabbia. A mio parere sarebbe meglio lavarla.1 punto
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Indipendentemente dal fatto che il vaso in foto rappresenti o meno la caduta del meteorite descritta do Plinio il Vecchio in Lucania , vediamo come potrebbe interpretarsi uno dei due vasi affinche' si possa ipoteticamente collegarlo al fatto descritto ; certamente pero' il disegno sul vaso identifica abbastanza bene qualcosa che proviene dalle Stelle e cade sulla Terra , sembra infatti un ologramma moderno . Seguendo in ordine crescente i numeri e le rispettive linee di riferimento da 1 a 6 del disegno Linea 1 : potrebbe rappresentare la sfera celeste nella quale gli antichi pensavano fossero le "stelle fisse" cioe' le Stelle che assumono nel cielo stellato sempre la stessa disposizione Linea 2 : le sette Stelle disegnate potrebbero rappresentare le Pleiadi , il piccolo gruppo di Stelle visibili ad occhio nudo in cielo vicino alla costellazione del Toro ; le sette sorelle chiamate dai romani Vergilie sono figure della mitologia greca , nate sul monte Cillene e figlie di Atlante . Per un effetto di prospettiva visiva il bolide apparso in cielo prima della caduta potrebbe avere indotto gli antichi osservatori ritenerlo provenire dalle Pleiadi . Linea 3 : quella linea curva del disegno che si stacca dalla sfera celeste delle Stelle fisse starebbe ad indicare la provenienza del bolide dall' Universo in procinto di entrare nella sfera dell' atmosfera terrestre Linea 4 : sfera dell' atmosfera terrestre che circonda la Terra Linea 5 : disegno che rappresenta un lampo ed un tuono dovuti all' ingresso del bolide nell' atmosfera terrestre prima della caduta a terra , come conseguenza del luminoso riscaldamento ed esplosione in frammenti Linea 6 : figura che potrebbe rappresentare qualche divinita' celeste1 punto
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Se fosse possibile sarebbe buona cosa chiedere di staccare di mezzo metro il tavolo lungo dal muro, così da non "imprigionare" per tutto il pranzo chi vi è seduto.1 punto
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Sciacquala sotto l'acqua corrente con un po' di sapone neutro, usa solo i polpastrelli e non le unghia, non strofinare, asciuga tamponando, quello che va via va via, diversamente lasciala così comè.1 punto
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Certamente! Prima di tutto c'è da dire che la sventura non è stata legata alla Russia in sé, ma alla modalità di spedizione. E' andata così: come già numerose volte prima, ho venduto on line una banconota da 50 € (da spedire in Russia stavolta, ma molte altre sono andate sempre lì intorno nei paesi dell'est), che ho provveduto a spedire con raccomandata internazionale (la società tramite la quale è avvenuto il pagamento ancora tutelava l'invio di cartamoneta). Tramite il tracking mi son però accorto che la spedizione ci metteva molto più delle altre (dopo più di un mese era ancora in lavorazione). Un bel giorno l'acquirente apre un reclamo per 'transazione non autorizzata' (fortuna, che essendo forse inesperto non l'ha aperta per 'oggetto non ricevuto') e i soldi ricevuti, comprensivi di quelli della spedizione, mi vengono bloccati dal conto. Come da procedura rispondo con la documentazione di avvenuta spedizione, mi viene accordata la ragione, essendo coperto, e attendo lo sblocco dei soldi. Qualche giorno dopo accadono due cose quasi contemporaneamente: 1) scopro dal tracking che la banconota è stata consegnata (e mi chiedo, chissà se avrà già ricevuto il rimborso, essendo anche lui coperto?!) 2) scopro che il pagamento è stato rimosso completamente dal mio conto e rimborsato totalmente all'acquirente (e mi chiedo, ma sto tizio ora avrà la mia banconota, i miei soldi e cos'altro??!!). Dopo innumerevoli telefonate e mail riesco a capire che si è trattato di un errore e riottenere i soldi, ma se non me ne accorgevo io dal saldo nessuno mai se ne sarebbe accorto. A parte tutta la solfa la morale è: se il tizio avesse vinto il reclamo, o peggio l'avesse fatto per 'oggetto non ricevuto' e sul serio la busta fosse andata perduta, avevo molta più probabilità di perdere i 50 € della banconota, quelli delle commissioni che ci ho pagato e quelli della spedizione, per un totale di quasi 75 €. Il tutto per non pagare 1.20 € in più (da 6.60 della raccomandata a 7,80 della assicurata fino a 50 €). In seguito la società ha receduto sulla copertura per la spedizione di valori, e da allora spedisco banconote da 20 € in su solo in assicurata, tranquillamente. Io per quei 74 € avevo gli incubi di notte, per questo non so come faccia il signor Papillon a spedire quel po' po' di roba e fare sonni tranquilli.... la Russia è lontana... grande... i pacchetti e le buste così piccoli...1 punto
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Praticamente l'hai prese al valore di cambio ma alcune sono d'argento e quindi il totale delle monete vale qualcosa in più del semplice nominale. Non hai fatto l'affare della vita ma comunque è un buon acquisto. Se poi collezioni in particolare la Svizzera sicuramente è un lotto che fa piacere acquisire. Saluti Simone1 punto
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Buongiorno @dabbene è già da qualche anno che vi seguo, anche se è da poco che mi sono iscritto. Volevo farle i complimenti per il suo impegno e, soprattutto, per la passione che traspare da quanto scrive e che trasmette anche in chi, come me, legge spesso i suoi post. Spero che ci sia l'occasione anche per incontrarci. Un caro saluto1 punto
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Io la tratterei con lavaggi di acqua distillata e spazzolino da denti. Vedrai che dopo pochi trattamenti avrai rimosso il problema.1 punto
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Per quello che le hai pagate, in assenza di annate buone direi comunque che hai fatto un buon affare occhio però che da quello che vedo in foto ci sono franchi coniati in cupro-nickel (poco importa considerando che è moneta circolante non hai perso nulla!) Controlla gli anni da questo link: http://argentofisico.blogspot.it/2012/01/tipologie-dargento-i-vecchi-franchi.html?m=1 Ciao!1 punto
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Ciao, date particolari non ne vedo, ma è un buon acquisto Controlla nel sito di questo link, hai quasi tutto dal 1850 in poi con i valori pressoché reali, i vari tagli li trovi in basso a sinistra: http://www.zumbo.ch/coins/ch/SwissPrice.htm e su questo link per ognuna se c'e' eventualmente qualche varietà interessante: http://www.schweizer-geld.ch/federal-coins/en/21 punto
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Mi piace ogni tanto riprendere anche questa discussione, magari alternandosi pero', 100 modi, quindi di parole chiave ce ne possono essere ancora tante. Una secondo me e' TRAMPOLINO, Lamoneta nasce ed e' luogo di incontro tra appassionati, e' una comunità per confronti e scambi di informazione e molti partono proprio da qui ad appassionarsi ... Partono e poi crescono, leggono, studiano, collezionano, molti sono diventati anche bravi, alcuni scrivono, alcuni scelgono poi altre vie o vengono indirizzati in altri ambiti. Quindi iniziano qui e poi magari si iscrivono , se il seme e' attecchito, in Circoli, Associazioni, Societa', comprano monete, si abbonano a periodici di settore, leggono e comprano libri di autori vari. Si genera e si instaura il CIRCOLO VIRTUOSO, l'allargamento della base degli appassionati gratificando e rivitalizzando tutte queste realta'. Una funzione importante di divulgazione che poi qualcuno deve anche fare, aperta a tutti e senza costi, per giovani e meno giovani, per chi vuole capire se gli piace ... Credo personalmente che la funzione vitale per tutti gli ambiti della nostra Numismatica che Lamoneta ha offerto e offre con un mare di discussioni rintracciabili sempre, cataloghi, comunicazione eventi, libri, riviste, aste, sia stata nel tempo sottovalutata da alcuni ambiti, non tutti, ma qualcuno certamente si, ricordiamocelo allora ogni tanto e soprattutto diamogli il giusto e doveroso merito che gli compete ....1 punto
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Ciao, potrebbe essere cancro del bronzo. Verifica se si sfaldano in materiale friabile, intaccabile anche da uno stuzzicadente. Il metodo più utilizzato ed efficace (salvo riaccensioni del fenomeno, cosa da tenere in considerazione e che potrebbe riguardare questo sesterzio) è il trattamento con benzotriazolo. Puoi cercare di farlo da te seguendo le indicazioni che trovi anche in questa discussione https://www.lamoneta.it/topic/159464-cancro-del-rame-e-patina-falocca/ o in altre nel Forum o sul web. Ciao Illyricum [emoji6] PS: sappi che il benzotriazolo è cancerogeno e va evitata anche l'eventuale inalazione di vapori.1 punto
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Ma guarda, io non vedo lesioni particolarmente aggressive sul tuo bellissimo sesterzio e lo terrei così. Poi sai, io non sono un amante di interventi restaurativi sulle monete romane, salvo casi particolari di degenerazione del metallo, ma non mi sembra questo il caso. Comunque aspettiamo anche altri interventi di utenti molto più esperti di me (penso ad esempio a @gpittini, @Illyricum65) che sapranno consigliarti nel modo migliore.1 punto
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Piccolo aggiornamento: pagate sempre 3.50£ l'una. In Italia non avevo mai visto ciotole contenenti solo e solamente monete in argento, qui a Londra è piuttosto comune.1 punto
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Buon sabato, ecco una Piastra giovanile di Ferdinando II la 1838, che personalmente considero come accuratezza ed esecuzione di conio la piu' bella e perfetta fra tutte le giovanili....in quanto raramente presenta I consueti difetti di conio. Questa in particolare l'ho voluta lasciare in bustina con I sigilli della perizia, di solito le preferisco senza. Come vi sembra la sua conservazione?1 punto
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salve, colgo l'occasione per riflettere sull'attribuzione di questa tipologia di dramma celtica ai Libui, e fino a che punto sia casuale, infatti lo stesso Arslan che l ha proposta aveva lasciato un punto interrogativo dopo il nome della tribù che l'avrebbe coniata, che poi nel tempo altri hanno tolto. le stesse riflessioni valgono anche per il tipo XVII (occhi pesti), che in seguito al revisionismo causato dai ritrovamenti milanesi dovuti agli scavi in occasione della realizzazione della linea 3 della metropolitana cittadina, è passato dall'essere un conio insubre a monete dei Libui, mentre tutte le dramme con iscrizioni in alfabeto leponzio sono state attribuite agli Insubri. in seguito a questo sconvolgimento mi sono chiesto cosa potesse aver portato una piccola e marginale tribù a coniare 2 tra le piu diffuse tipologie di dramme in questione, (dramme padane XVI e XVII secondo Arslan). prendendo in considerazione ogni singolo ritrovamento ho visto che il territorio dei Libui, pur inglobando diversi ritrovamenti è all'estremità occidentale del territorio sul quale erano diffuse queste dramme: che comprende anche molti esemplari trovati fuori dall'Italia, ma che in sostanza parte dalla pianura piemontese e a macchia di leopardo arriva fino al veronese, con un picco nel milanese nel cremonese e bresciano. a questo punto penso che il Pautasso attribuendo questte due tipologie agli Insubri se ha sbagliato è piu vicino alla verità di chi assegna queste dramme ai Libui, anzi toglierei la classificazione Libui e lascerei un bel punto interrogativo, del resto non perchè si è scoperto che le dramme "leponzie" sono coni Insubri dobbiamo cambiare per forza classificazione ai tipi con leone lupo senza buone ragioni, porebbero essere soltanto di una zona diversa vista la vastità dell'etnia e dell'estensione del territorio Insubre.1 punto
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@dabbene grazie, Mario Mi rendo conto che l'argomento, che si sta ampliando (come sempre accade generalmente nelle discussioni) da quello che era inizialmente il filo, è complesso anche se sono sicuro che ci sono utenti nel forum che potrebbero fare "chiarezza". Secondo me, i punti fermi sui quali ragionare sono l'innovativo monogramma TT, la cui "paternità" si deve certamente alla genialità dello staff tecnico di Corrado II , e una datazione di conio successiva al 1027 e prima del 1039 considerando appunto la conferma del monogramma imperiale sul denaro ducale. Proporre una collocazione cronologica precisa, senza prove sostanziali, è difficile e forse azzardato. Una produzione monetaria "magari" insieme al denaro imperiale per un breve periodo potrebbe non essere così fantasiosa. Sarebbe interessante controllare se nel campo del rovescio della moneta si riscontrano punti, caratteristica degli esemplari ducali . Per le motivazioni dell'utilizzo del monogramma imperiale invece di quello ducale, a mio modesto avviso, dovremmo guardare alla ribellione del duca Ranieri contro il nuovo re Corrado II avvenuta poco prima del 1027. Una sorta di clausola da parte dell'Imperatore verso Bonifacio che imponeva, a percezione della popolazione, una limitazione di forza che apparteneva di diritto al potere imperiale. Se così fosse, sarebbe una ulteriore dimostrazione di come gli eventi storici abbiano "telecomandato" il corso delle monete e di come queste diventino documento storico e fonte "scritta". Per qualche giorno sarò fuori e non vi potrò seguire. Ringrazio comunque chi è intervenuto e chi ci ha seguito e spero di leggere nuove riflessioni e considerazioni al mio ritorno. P.S. In attesa di un riesame critico e di uno studio risolutivo, la classificazione attuale delle monete lucchesi fino al XIII secolo non può avere che carattere temporaneo. Sempre secondo me . Cari saluti a tutti1 punto
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Beh, che il tempo "storicizzi" qualunque cosa è un fatto sicuro. Però, penso sia anche doveroso interrogarsi sulla reale natura di certi prodotti numismatici, pur ufficialmente proveniente da una zecca di Stato. Altrimenti c'è il rischio di equiparare fra di loro, solo perchè "storicizzati" e solo perchè provenienti da una zecca, monete, prove, progetti, gadget, errori "involontari" e chi più ne ha ne metta. Se partiamo dal presupposto che la coniazione monetaria effettuata da una zecca (statale) per uno Stato, pur con le sue prove e progetti, debba rispondere a criteri di rigore sia formale che sostanziale, viene difficile comprendere come si possano conciliare con i criteri anzidetti talune produzioni "in libertà" per nulla spiegabili numismaticamente, comunque denominate e persino, all'origine, stravagantemente commercializzate o regalate, che nulla o poco hanno a che vedere con la specifica attività monetaria commissionata dallo Stato alla zecca. Indubbiamente c'è poi differenza tra una coniazione di "prove" in argento, eseguite a fronte di una moneta che viene prodotta in Italma, che può destare al più stupore ed altre "simpatiche" produzioni di zecca. Provo a spiegarmi meglio: fra un secolo è probabile che la recente coniazione, effettuata certamente in zecca, di monete da un centesimo di euro su tondello della moneta da 2 centesimi, potranno risultare agli occhi dei futuri collezioni delle esclusive rarità numismatiche, se la visione del collezionista sarà quella di non considerare come sia stato possibile coniare simili "monete" e di limitarsi al dato di fatto che esse sono ormai "storicizzate" e provengono dalla zecca. Al contrario, se il collezionista si soffermasse anche solo un momento a riflettere che per coniare tali "errori", che qualcuno vorrebbe anche ritenere involontari, è stato necessario che: 1. L'operatore prelevasse dal magazzino del materiale creatore della zecca i coni della moneta da 1 centesimo e li montasse sulla pressa; 2. sempre l'operatore ritirasse la ghiera, ma non quella per la moneta da 1 cent., bensì quell'altra per la moneta da 2 cent. e, "distrattamente", la montasse sulla pressa; 3. che sempre l'operatore dovesse prelevare i tondelli ma non quelli per la moneta da 1 cent. ma, sempre "distrattamente", quegli altri per la moneta da 2 cent., e ciò, evidentemente,per alimentare la pressa; 4. che dopo tutta questa questa serie imbarazzante di "errori involontari", nessuno abbia neppure verificato, all'avvio della coniazione, che la moneta che si voleva produrre fosse regolare. Ebbene, questa "roba" qui, pur "storicizzandosi" col tempo, mi viene difficile pensare che potrà mai essere considerata una "genuina produzione monetale difettata", poichè, a mio modestissimo avviso, è fin troppo evidente che si tratta di una produzione deliberatamente realizzata per ingolosire il mercato collezionistico. Certo. Sempre che al collezionista interessi riflettere sull'argomento e sulla "genesi" di certi "errori", perchè se invece quello che interessa è solo il mero "dato storicizzato", allora siamo d'accordo che qualunque gadget provenga da una qualunque zecca ufficiale sarà comunque numismaticamente ben accolto. M.1 punto
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Ciao. Mi pare che, almeno nel caso di questa moneta (ma non è certamente l'unico caso...), le cosiddette "prove" abbiamo avuto finalità esclusivamente speculativa o, se vuoi, di "ostentazione/regalìa". Se infatti le "prove" di una moneta servono a testare i coni che serviranno per la coniazione delle monete "di serie" e dunque per verificare il risultato e la rispondenza della futura coniazione, mi spieghi che senso abbia effettuare queste prove non con i tondelli in Italma, che sono poi quelli effettivamente impiegati nella produzione, ma con tondelli in argento che non hanno alcuna attinenza con la coniazione di serie? Beh, i "piacevoli riflessi" non mi sembrano una ragione tecnica sufficiente, anche perchè, se l'obbiettivo non è quello di provare i coni e verificare la produzione futura di serie testandola su tondelli di serie (ma allora perchè dovremo parlare di "prove"..?), ma solo quella di ottenere dei prodotti piacevoli esteticamente, allora tanto valeva fare delle "prove" anche con l'oro o con il platino...che, se la mettiamo sul piano dei "riflessi", riflettono anche più dell'argento. E comunque, dal momento che l'argento non era previsto per la coniazione di serie, che c'entra una battitura definita "di prova" solo sull'argento? Non risulta, infatti, esistere neppure una prova di questa moneta battuta sul suo metallo ufficiale! In conclusione, la sensazione (ma è più di una sensazione) è che si sia voluto creare una coniazione da regalare ai per i soliti noti e che, non potendo essere quella di serie (troppo "banale" regalare una moneta in Italma) ma non potendo neppure essere quella di una moneta ufficiale in argento (perchè non poteva essere emessa ufficialmente una moneta da 2 lire a corso legale con questo metallo), ci si è inventati questa fantasiosa battitura di prove in argento .986, che numismaticamente ha ben poca (o nessuna) attinenza con una reale ed effettiva battitura di prova del 2 lire. In buona sostanza, mi paiono dei veri e propri gadget numismatici destinati, in origine, a regalie varie. E Vi chiedo: se oggi qualcuno Vi proponesse una "prova" in argento della moneta da un euro....quale sarebbe la Vostra "reazione numismatica" ad un siffatto prodotto? SaresTe veramente persuasi che si possa trattare davvero di una "prova" (nel senso tecnico-numismatico del termine) o non propendereste piuttosto per uno dei soliti gadget? Saluti. M.1 punto
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Grazie Eros della risposta intanto, hai evocate altre parole in realtà degne di attenzione come AMICIZIA per esempio... Il forum è stato ed è anche questo, personalmente a parte i contatti virtuali qui sul forum tante sono state le conoscenze reali e in alcuni vere e proprie amicizie. Se non ci fosse stato il forum forse non ci saremmo mai conosciuti noi e questo vale per tanti altri, in fondo la funzione SOCIALE è insita in questo mezzo di comunicazione che permette di estendere nel caso anche conoscenze reali che vanno spesso poi oltre gli aspetti puramente scientifici e tecnici della numismatica. In fondo una discussione come questa permette di capire meglio a chi si iscrive o a chi sta iniziando i primi passi a conoscere meglio Lamoneta nelle finalità, nella storia e nel suo utilizzo, il tutto oltre gli aspetti puramente tecnici. Ritengo sia importante cercare di capire anche certe dinamiche, ovviamente poi sta a noi il come voler utilizzare questo mezzo di comunicazione....d'altronde come abbiamo visto sono almeno CENTO I MODI DI ESSERE LAMONETA.....1 punto
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