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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/08/17 in tutte le aree

  1. Carissimi Lamonetiani, ormai anche i sassi sanno che il 500 Lire "prova" del 1957 è conosciuto per la polemica nata attorno alla disposizione delle bandierine "controvento" e che a nulla valse la conoscenza di Guido Veroi (l'autore delle tre caravelle che era laureato in ingegneria con una tesi sviluppata proprio in costruzioni marittime) ad affermare che la disposizione era corretta poiché le tre navicelle stavano navigando "di bolina". Alla fine lo stesso fu costretto, in fretta e furia (la polemica era sorta nel dicembre del '57 ed ormai si era nel 1958 e bisognava preparare la nuova coniazione per la circolazione), a rifare il conio in modo che le caravelle, girate a destra le bandierine, potessero navigare di "gran lasco". Per fortuna nessuno sollevò una polemica sulle vele che, a questo punto, avrebbero dovuto essere viste di profilo in linea con la nuova disposizione delle bandierine (o meglio: in linea con la navigazione di "gran lasco"). Ma forse non tutti sanno che anche il D/, cioè il lato dove vi è la dama rinascimentale col profilo della moglie del capo incisore della zecca Pietro Giampaoli (Letizia Savonitto) fu rifatto. Tutta l'attenzione cade sempre sul R/ ed è assai raro che si spenda qualche riga per il D/, offuscato dalla ben più famosa "querelle" sulla direzione delle bandierine. Se osservate una foto del 500 Lire 1957 con un qualsiasi D/ dei 500 Lire degli anni seguenti, vedrete che vi sono differenze. La più vistosa è lo spostamento di uno degli stemmi che circondano il profilo femminile. Come potete evincere dalla figura quivi inserita, lo stemma di Napoli è stato riposizionato tra L'Aquila e Bari. Perché? Ebbene, per rispettare una sorta di criterio geografico. Infatti, dal basso a sinistra procedendo in senso orario, si descrive un "cammino che, partendo da Genova (la città natale di Cristoforo Colombo che comandò le tre caravelle alla scoperta dell'America: ecco il collegamento con l'altra faccia della moneta...), descrive un arco nell'Italia settentrionale per poi discendere lungo l'Appennino e concludere con le due isole maggiori. E' ben evidente che, Napoli nell'esemplare del 1957, per dov'era posto, alterasse questo percorso "quasi circolare" (non vanno considerati i due stemmi seminascosti che vengono ipotizzati secondo logica).
    5 punti
  2. Questa volta al CCNM ci occuperemo di un tema poco noto e poco trattato: gettoni e tessere nell'antichità. Martedì 20 giugno in sede (via Terraggio 1, Milano) Antonino Crisà ci parlerà su: GETTONI ANTICHI DALLA SICILIA: UN PROGETTO DI RICERCA NEL REGNO UNITO. Oggi l'uso dei gettoni è quotidiano, ma anche in età romana si producevano gettoni di svariati materiali: bronzo, piombo, terracotta...Gli archeologi li ritrovano costantemente, ma il loro significato rimane per ora in gran parte oscuro, anche per difficoltà di lettura e per una mancanza di studi complessivi sull'argomento. E' però attualmente in corso il progetto: TOKEN COMMUNITIES IN THE ANCIENT MEDITERRANEAN, presso il Department of Classics and Ancient History dell'Università di Warwick (UK), che si prefigge lo scopo di analizzare i gettoni monetali antichi, comprendendo il loro impatto sulle comunità locali e la loro funzione economica, sociale e religiosa. Verrà presentato tale progetto, e l'oratore illustrerà un certo numero di casi-studio di gettoni monetali, provenienti dalla Sicilia ellenistico-romana. Verrà esaminato il contesto di ritrovamento, nonchè l'iconografia e le legende. I reperti provengono in particolare dalle aree messinese e palermitana. Antonino Crisà si è laureato in Lettere Classiche ed Archeologia all' Università Statale di Milano, si è specializzato in Archeologia , ed ha conseguito il dottorato all'Università di Leicester con una tesi sull'archeologia italiana in età post-unitaria. Svolge ora attività di ricerca come numismatico ed archeologo all'Università di Warwick.
    5 punti
  3. Grande successo per l'esposizione da parte di mia sorella delle monetine classiche a scuola tra gli studenti... come sempre (e non per merito mio, si intende, ma per il fascino che possono avere per gli scolaretti curiosi e pieni di domande che per fortuna ancora abbiamo nelle nostre scuole primarie!), con in più quest'anno il delizioso volumetto di @anto R e @magdi, sfogliato da quasi tutti loro. Per l'occasione, e su suggerimento di Magdi, ho fatto un ordine per un 4-5 copie del libriccino per i più interessati. Magari sono ancora troppo giovani (gli alunni intendo, non i due autori! ) ma avere in casa una copia del libro magari fra due-tre-cinque-dieci anni potrà portarli alla nostra comune passione, chissa...
    3 punti
  4. ti costera' un caffe' a Verona... per semplificare la tua richiesta, ho pensato di allegare un riepilogo che avevo preparato per un articolo proprio sulle varianti dello zecchino in questione con la descrizione delle principali differenze all'interno delle tipologie gia' differenziate dal Muntoni...... spero sia di tuo gradimento.... Daniele
    3 punti
  5. Hi, Sorry for the English, but I do not speak Italian (at all!!). I am from Portugal and I came across this coin that I believe to be a Quartaro from Genova. Can you please help me with a correct ID? Thanks in advance.
    3 punti
  6. Credo si tratti di un denaro tornese della Grecia Franca a nome di Isabella di Villehardouin. Al D/ YSABELLA P ACh, croce. Al R/ DE CLARENCIA, castello. Allego la mia lettura:
    3 punti
  7. Quando parliamo di un unicum parliamo con molta probabilità di una emissione limitata, forse molto limitata, direi quasi di raccordo più che di cambiamento. Mi sembra che ci siano due pensieri uno di Matzke che la vede al 1027 dopo Ranieri con Corrado nello stesso anno Imperatore a Roma, Bellesia propende più per una coniazione più tarda nel Regno di Enrico quindi 1039 soffermandosi su aspetti epigrafici. Secondo me bisogna bisogna considerare il ritorno al monogramma che sarà caratteristica corradiana e prima ottoniana con però leggende senza agganci all' autorita' imperiale. Quindi se, ripeto se, fossimo stati in un periodo di raccordo nel 1027 potremmo avere ancora nelle leggende riferimenti al Duca con forse DVS TVSCA nel segno della continuità ma con già l'impostazione in arrivo del ritorno del monogramma corradiano che diventerà subito la moneta circolante e coniata con continuità . Certo gli aspetti storici, epigrafici, cronologici sono tutti da considerare e da valutare.
    3 punti
  8. avete una buona foto del denaro in questione intanto? almeno potremmo ricontrollare insieme le leggende... Magdi
    3 punti
  9. Salve a tutti Sono sicuro che gli appassionati della monetazione lucchese conoscono il denaro (esemplare unicum) "attribuibile" a Bonifacio di Canossa 1028-1052 (MIR 106, Bellesia 1 p. 56). Mi chiedevo quali siano le motivazioni storiche, o altro, per cui invece dell'usuale monogramma marchionale, in questo caso, sia utilizzato quello a doppia T introdotto da Corrado II nelle sue emissioni e anche successivamente, come ben sappiamo. Inoltre nelle legende non è specificata alcuna titolatura. Ogni opinione sarà benvenuta. Grazie e cari saluti
    2 punti
  10. Buonasera a tutti, vi mostro il mio primo acquisto al di fuori del mio periodo, (romane imperiali). Voglio allargare un po' i miei orizzonti "numismatici" da pivello. Data la mia scarsa esperienza ho deciso di iniziare con una monetazione che seguendo le vostre discussioni qui sul forum, e consigliato da amici ho trovato molto interessante e ho deciso di acquistare questo scudo stretto del 1689 non in grandissima conservazione però mi ha affascinato da subito ed ho deciso di metterlo in collezione. Voi che conservazione le date?
    2 punti
  11. DE GREGE EPICURI La moneta di @checco70 a me sembra assolutamente autentica, e non vedo ritocchi. Quello che vedo è che ha subito vari traumi e fratture, sia sui bordi che al rovescio. I fondi non sono stati toccati; il rilievo delle scritte ci deve essere, se la moneta è coniata, e qui mi pare del tutto normale.
    2 punti
  12. Grande successo stamattina ad Aquileia per la presentazione del MEC 12. Al tavolo Michael Matzke, Andrea Saccocci, Elina Screen e Giovanni Gorini, oltre al sottoscritto.
    2 punti
  13. Continuità o discontinuità ? Questa potrebbe essere una domanda.... Ci sono gli aspetti storici e poi lo studio della moneta che sul Bellesia è visionabile. Alla morte di Ranieri Corrado II investì il Conte Bonifacio come Marchese della Tuscia. Uomo fedele, di fiducia per Corrado, così risulterebbe, segue la politica marchionale ma Corrado II è l'uomo della centralità imperiale che si sente il successore degli ottoniani, quindi un ritorno al potere centrale più che al decentramento. Quindi ultima moneta marchionale nel momento di transizione e di passaggio istituzionale, forse moneta del compromesso nel lasciare ancora la traccia con la leggenda del Duca di Tuscia ma che guarda già alla nuova scelta monetaria di Corrado, col ripristino del monogramma senza le O ottoniane e senza ancora il nome dell'Imperatore Corrado. Bellesia parla invece di discontinuità da porre più vicino a Enrico III, il monogramma incerto guardando le immagini , ma anche la moneta in genere direi, mi ricorda e mi sembra più simile in realtà, in linea col ragionamento fatto, a quello del precedente Enrico II che a un primo enriciano o a un corradiano, sono ipotesi e riflessioni ovviamente....
    2 punti
  14. Scusa se mi permetto ma... o la moneta non è autentica o è ritoccata. Oppure mi vuoi dire che hanno ritoccato un falso per farlo sembrare vero? :-) Comunque sia io di "ritocchi" così pesanti on ne vedo, neppure spostando le fette di prosciutto dagli occhi. :-) Completamente d'accordo con te. Su questo mi trovi un po' meno d'accordo... ci sono monete "abbellite" che vanno vendute a prezzi assurdi. E basta guardare in giro anche nelle aste di venditori "rinomati" per capirlo. Anzi, spesso è il contrario. Parere personale. A me del valore economico interessa una cippa. Io amo le monete per il oro valore storico però se bsta poco per renderla "bella" non credo sia un delitto. Di certo non farò mai come gli americano che le spatinano, ritoccano e ripatinano (magari con un bel "desert look") per farle "belle"! :-) Però se si riesce a rimuovere un po' di sedimenti per renderla più "leggibile"... perché no? Ciao! TWF
    2 punti
  15. Vi seguo interessantissimo, sempre sfiziose queste discussioni "revisioniste" Un caro saluto, Antonio
    2 punti
  16. Ciao @adolfos, vorrei prima capire cosa ne pensa colui che proprio stamattina ha modificato la scheda di Bonifacio sul catalogo del forum. Per quanto mi riguarda non mi sono mai soffermato troppo a studiare questa moneta per vari motivi, non ultimo il fatto che non ci sia concordanza, ne sull' attribuzione ne sul periodo di coniazione, salvo ipotesi basate su somiglianze stilistiche con i primi denari di Enrico III, in oltre chiedo scusa ma (forse voi lo date per scontato) non capisco il significato della legenda la cui giusta interpretazione darebbe risposta a tante domande, altra cosa che vorrei capire è se ritieni che possa essere del periodo di maggiore attrito con Enrico III (come proposto anche da Bellesia) visto che hai la sensazione che possa trattarsi di un tentativo di sganciamento dall'autorità imperiale vista la mancanza di riferimenti a questa in legenda, se si riuscisse a saperne un po di più con il vostro aiuto potremmo anche azzardare un ipotesi in risposta al quesito principale di Adolfo, quindi chi sa parli
    2 punti
  17. Nella legenda JER (usalem) non manca l'H, si tratta semplicemente di una variante della forma più comune di HIER (usalem), come spiego nel mio studio pubblicato sul Quaderno di Studi XI-2016
    2 punti
  18. Oggi mi sono fatto un regalino (hem, anche qualcuno in più :-D). Signore e signori ecco a voi il mio nuovo Massenzio! Il venditore diceva: Date: C, 308-310 AD Rev: CONSERV VRB SVAE, Roma seated facing on throne, head left, holding globe and scepter; all within hexastyle temple decorated with knobs as acroteria and empty pediment; TT in ex Size: 25 mm Weight: 6.31g Ref: RIC VI 100 Condition: Dark patina with clear detail Ma credo abbiano scazzato, perché dovrebbe essere una RIC 101. Che ne dite? Ciao! TWF
    1 punto
  19. Oggi propongo alla vostra attenzione questo giulio di Paolo V per il secondo anno di pontificato. Reputo la tipologia con al rovescio S. Paolo seduto a destra un R2, indipendentemente dalla variante di forma dello stemma al diritto. In questo caso abbiamo anche un accoppiamento di diritto/rovescio non censito dal Muntoni: il diritto è quello del n. 85a var. I mentre il rovescio è quello del n. 87. Volendo essere sintetici si potrebbe considerare un Muntoni 88 var. II con al rovescio ROM anziché RO. In archivio non ho immagini di esemplari di questa tipologia, mancante anche nelle grandi aste degli anni '80 (e la Muntoni di giulii ne aveva un bel po'). Ho un debole per giulii e grossi di fine '500 - inizi '600 e quindi sono ben contento di aver aggiunto in collezione questo esemplare. In attesa dei vostri graditissimi commenti e segnalazioni di altri esemplari (ma anche di non conoscenze ), un caro saluto a tutti, Antonio
    1 punto
  20. Ecco come anticipato il mio 10 grani, come vedi i dritto e il rovescio sono meno consumati del contorno! Purtroppo in queste monete il Contorno non è profondamente impresso e se una moneta consumata come la mia ha il contorno in certi punti debole, in una cosi lisa il contorno sparisce! Tutto lì! Poi se qualcuno è a conoscenza di contorni lisci per il tipo di moneta sono pronto a cambiare idea ma resta il problema che serve almeno una moneta in buone condizioni per rendere credibile tale opzione. Un'altra possibilità remota, è che la moneta sia stata molata recentemente sul contorno per togliere colpi e segni, ma su un 10 grani così usurato non avrebbe molto senso, anche se tutto è possibile. Cordialmente.
    1 punto
  21. Quella della collezione Bovi pesa gr.27,50.....questa del P&R....gr.27,53 Che abbia sbagliato a trascriverne il peso? A me sembra un'altro esemplare....stesso identico conio....ma altro esemplare (osservate le irregolarita' del bordo dell'esemplare descritto dal Pannuti). Saluti. .......poi il P&R in quanto a punteggiatura nelle descrizioni...
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  22. Ciao Alain bella moneta , io non l'avevo mai vista.
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  23. Secondo me è falsa, Simone. Lo spessore nettamente più sottile e il peso inferiore, parlano da soli. Non può essere una moneta usurata, la sola usura non giustifica un simile spessore. Se poi ci metti anche i caratteri molto sbiaditi che presenta, direi che è senz'altro falsa. Saluti
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  24. Sopra: Zecca di Karlsruhe Sotto: Zecca di Monaco di Baviera
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  25. Non volevo crearti confusione! Io la penso così: il catalogo lo uso al 90% per avere informazioni, dati, immagini, firme, decreti.... e un 10% per avere un'idea grossolana del prezzo. Per avere un'idea più tangibile del prezzo guardo l'andamento del mercato: ad esempio i 500mila li trovi FDS anche a prezzi nettamente inferiori a 250 euro
    1 punto
  26. Move your request in the section " Monete medievali di zecche italiane" where you can find more visibility and answers
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  27. Scusa, non mi sono espresso chiaramente. Intendevo che secondo la mia opinione ha più valore numismatico un due euro destinato alla circolazione che quello nel folder in fondo specchio. Chiedo scusa ai collezionisti di medaglie .
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  28. Interessantissimo argomento @adolfos!......... ho "resettato" quel poco che conosco e attendo com trepidazione!
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  29. Ciao la moneta pare autentica se i FERT sul contorno sono Ok e peso e misure corrispondono non credo ci siano dubbi. Come conservazione anch'io direi intorno al BB, il rovescio pare migliore del dritto. E' stata però bella pulita.
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  30. la moneta è autentica, stai tranquillo che non fai brutta figura se la vendi ( per autentica), non condivido però il tuo parere sulla conservazione ( BB pienissimo?????) PIENISSIMO???? non bastavano già i vari aggettivi "coniati" da collezionisti/commercianti/periti? A parte l'aggettivo, io la vedo sul BB forse anche con un + al R/, ma il D/ per l'usura generale, i segni sul campo, ma sopratutto per il colpo ad ore 10, per me qBB. saluti TIBERIVS
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  31. Non esiste la ricetta "magica" per fare investimenti in numismatica; anzi, ritengo che sia proprio il caso di non farli, gli "investimenti", in questa disciplina.... un saluto
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  32. Ciao, certamente aggiornerò il verdetto.
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  33. Certamente si Antonio, il Gazzettino ha tanti scopi e obiettivi, sicuramente divulgativo, di promozione della numismatica, ma anche di proporre spunti interessanti e degni di attenzione, news, recensione libri, riflessioni, tutto questo deve essere poi però trasmesso a più mani possibili realmente e poi in giugno virtualmente. La consegna del cartaceo sta procedendo sempre più in ambiti vari, prossimamente Verona, ma credo che oltre a raggiungere una platea di già appassionati e conoscitori debba andare anche in altre direzioni, la società civile, i giovani, gli aspiranti numismatici. Quindi giusto individuare oltre a tutto quello già fatto anche ulteriori virtuosi obiettivi di divulgazione tipo quello proposto da @blaise per i bambini degenti all'Ospedale di Torino o la consegna a scolaresche che visiteranno la Mostra Numismatica di Borgomanero, iniziativa che ritengo importantissima e da imitare per il suo valore, complimenti vivissimi al Sign. Barbaglia e agli organizzatori tutti.
    1 punto
  34. Confermo, tra l'altro il sig. Barbaglia è stato entusiasta della proposta di distribuzione dei Gazzettini alle scolaresche. Non ci sarà una cerimonia d'inaugurazione, l'esposizione sarà formata da circa 300 monete con didascalie esplicative per far comprendere l'importanza dei vari tondelli anche a chi di numismatica è veramente digiuno.
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  35. Per tentare di dipanare la legenda credo anche io come voi che si debba tener conto di vari aspetti storici a partire dai rapporti con Corrado ll , non trascurabile credo sia il modo (non proprio nel segno della continuità e della concordia) con cui ha ottenuto i titoli ed i territori appartenuti a Ranieri ed in oltre la conflittualità con Enrico lll risolta (forse) con una riconciliazione nell'ultimo periodo di vita. @adolfos perdonami ma sono un po' tardivo devo pensare bene a quello che hai detto poi ti faccio sapere.(forse ho già una mezza idea)
    1 punto
  36. Complimenti per la conservazione! Il raro esemplare si può classificare Spl+ (i rilievi sono ottimi e l'usura minima e limitata ad elementi marginali) Per le foto serve un po di esperienza .....un po di allenamento con i programmi in dotazione al PC. (chiaro/scuro-ritaglio-rotazione)
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  37. @min_ver verifica se i colpetti non siano piuttosto deformazioni dovute alle di stelline nel bordo... del tutto comuni in esemplari non circolati...
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  38. Sono andato a guardare il RIC, dovrebbe essere RIC IX Arles 15 type XII c
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  39. Medaglia devozionale (della passione), ovale, bronzo/ottone, del primo quarto del XVII sec. ,produzione romana.- D/ Gesù sale il Calvario, portando la croce, scritta: TOL[LE]. CRUC[IS].- SUA = Predere la sua croce.- R/ La Madonna addolorata tiene Gesù morto (Pietà), dietro la croce, scritta: VIDE[TE]. DO[LOREM].- MEU[M]. = Vedere il mio dolore. Medaglia non comune.- Ciao Borgho
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  40. DE GREGE EPICURI Dopo molto tempo ho comperato un piccolo bronzo celtico. Purtroppo gli manca qualche pezzetto nel contorno, ma la parte centrale mi piace. Pesa 1,03 g. e misura 12 mm. Su un lato: sotto un grosso ramo sta un piccolo cinghiale, accostato ad un globetto; sotto, un piccolo anello. Altro lato: cavallo al galoppo a sinistra, sopra ad una ruota. Il venditore lo attribuisce alla popolazione degli Aulerques-Eburovices, zona di Evreux. Lo classifica BN 7038 e Jacq. 52 Al momento, non ho cataloghi adeguati per confermare questa attribuzione.
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  41. dimwnticavo, Graziano. Arles.
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  42. Non è una GLORIA NOVI SAECVLI?
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  43. E' un piacere vedere le tue medaglie devozionali, molto belle ed interessanti.....................ciao, Borgho.
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  44. E’ vero. Ma è pure vero che Tra le altre traduzioni del motto vi è anche "Uomini lavoratori" o "Lavoratori di tutti i Paesi, unitevi!". Frequente è anche una traduzione infedele (come quella, diffusa in Italia, di Togliatti) in cui "di tutti i Paesi" è sostituito da "di tutto il mondo". Ho preferito la traduzione infedele nostrana!
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  45. Sì, avevo tradotto male. Si tratta della Chiesa Garrison di Potsdam, detta in inglese Garrison Church. Il nome completo è in inglese Court and Garrison Church Potsdam, in tedesco Hof- und Garnisonkirche Potsdam, in italiano Chiesa della guarnigione e della corte di Potsdam.
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  46. Mi dispiace che non ce la farai (ma la speranza è l'ultima a morire ... ;)!). La "vivacità" della Toscana per queste iniziative, come altre parti d'Italia, è dovuta anche alla passione dei collezionisti e degli studiosi che si occupano di queste monetazioni, e alla loro voglia di divulgazione dei temi numismatici anche presso un pubblico più allargato. Spero davvero che questo possa essere un buon segno perché si prosegua sempre di più su questa strada. Buona serata MB
    1 punto
  47. Belle monete Horus. Un commento però...per attribuire al meglio i gradi di conservazione occorre la moneta fisicamente in mano. Tuttavia a parere di molti le classificazioni non hanno molto senso per le monete classiche e personalmente non li guardo nemmeno. Non soltanto perché il giudizio risentirebbe di soggettività. Ma soprattutto perché gli aspetti estetici di pregio, in monete antiche ciascuna diversa dall'altra, riguardano altre considerazioni come la qualità dell'incisione, della rappresentazione del ritratto, i dettagli del rovescio e della legenda, la centratura, la presenza di difetti, depositi, fratture, la granulosità o meno dei campi, il tono della patina, il pedigree, e altri ancora.
    1 punto
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