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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/04/17 in tutte le aree
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Questi sono alcuni miei esemplari, giusto per un confronto sulle conservazioni (da FDC a BB+).4 punti
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DE GREGE EPICURI E' stata fatta una registrazione audio/video da parte di Giancarlo: non ti so dire però se sia tecnicamente riuscita, e come si riuscirà ad elaborarla; ne sapremo di più fra 15-20 gg. Altre volte mi sono sentito in grado di riassumere almeno sommariamente le conferenze, questa volta non mi riesce possibile perchè partivo da una ignoranza pressochè assoluta sulla monetazione longobarda; forse qualcun altro tenterà di farlo. Posso dire che si è iniziato riassumendo la storia dei Longobardi e della loro presenza in Italia. Arslan ha poi illustrato la loro monetazione trimetallica, secolo per secolo, arrivando quasi fino a Desiderio ed alla fine del Regno; si è però limitato alla parte settentrionale del Regno stesso, non essendovi stato il tempo di affrontare le emissioni di Benevento (Langobardia Minor): non è escluso che ci possa essere una seconda puntata...Si è parlato poi, ovviamente (scandendo i diversi periodi) delle imitazioni longobarde di monete bizantine, in base alla "presunta" concessione imperiale, della presenza dei nomi degli imperatori bizantini, della successiva comparsa di nomi longobardi (Cuniperto, ecc.) ; del periodo "anarchico" in assenza di un re longobardo eletto, ecc. Abbiamo potuto vedere numerose e bellissime immagini, accompagnate dall'analsi della progressiva destrutturazione delle raffigurazioni. L'aspetto completo di una piccola moneta bronzea è stato ricostruito a partire da numerosi esemplari, usciti dallo stesso conio, mal leggibili per la discrepanza fra le dimensioni del conio e del tondello. Si è accennato infine alla politica parzialmente aniconica se non anti-iconica (contro le rappresentazioni umane) della chiesa di Roma in quel periodo, alla quale comunque i Longobardi resistettero. Esorto qualche collega medievalista ad integrare!3 punti
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Era molto tempo che non mi capitava un esemplare falso interessante. Parpagliola di Filippo IV in rame con ancora presenti tracce di argentatura. Per Filippo IV questa tipologia di falso mi era sconosciuta, disegni grossolani e lettere delle legende fini composte a stanghette.3 punti
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DE GREGE EPICURI Visto l'interesse per i Longobardi, ulteriormente rafforzato dalla serata di ieri, non sarebbe male se il CCNM assieme a "Quelli del Cordusio" organizzasse, nel prossimo autunno, una visita collettiva alla mostra pavese sui Longobardi. Dato che a settembre abbiamo già una conferenza (sulla Collezione Carlo Trivulzio, tenuta da H.Rambach) sarebbe forse preferibile ad ottobre. Si potrebbe coinvolgere ALA (archeologi) ed il Circolo Numismatico di Monza, oltre naturalmente a qualche pavese.3 punti
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Salve a tutti, dopo il denaro da 100 soldi di Filippo III del 1607 che vi ho mostrato l'anno scorso, vorrei presentarvi oggi il sottomultiplo da 50 soldi, del 1604 (peso: 13,1 g; diametro: 3,2 cm), MIR 344/1, Crippa 13/A. Anche se l'esemplare risulta a prima vista un po' bruttino, secondo me, resta altrettanto interessante, soprattutto per il ritratto, le legende e lo stemma ancora perfettamente leggibili. Il dettaglio che mi ha incuriosito è il valore sotto lo stemma: secondo me è 60 invece di 50 (si vede perfettamente un 6). Potrebbe essere, quindi, un errore di conio o un'alterazione legata all'usura. Attendo i vostri esaustivi commenti... Saluti!2 punti
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Daniele correggo la tua frase: "vanno prese, SE si trovano" Così rende di più2 punti
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@dabbene Ricordati anche dei ragazzi di Beinasco e dell'ospedale Regina Margherita. Grazie blaise2 punti
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Si è una bella lauretana del XVII sec. (Primo quarto) ,non escludo la possibilità che possa essere della fine del XVI sec., bronzo /ottone, con appedici tondeggianti al cui interno sembra esserci un globetto o testina?- D/ La Madonna di Loreto tra due lampade votive (non sono incensieri), stante su nubi.- R/ Tre vescovi che espongono il telo della Santa Sindone, sicuramente questa medaglia fu fatta in occasione di una manifestazione della sacra reliquia. Medaglia con buona patina (parziale) cristallizata color verde oliva, rara. - Ciao Borgho2 punti
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eccola.... questa variante della Piastra 1667 non ha solo la particolarita' del Rovescio senza armetta, infatti il Dritto e' praticamente lo stesso conio utilizzato per la Piastra S.V. 1655 mentre il Dritto del rovescio con l'armetta e' lo stesso conio della Piastra di S.V. successiva, il 1669/70 Ho sempre attribuito la causa della differenza di rarita' dei due tipi al fatto che il "ri-utilizzo" del conio 1655 sia durato pochissimo (magari per prematura rottura...) mentre il secondo e' durato sicuramente per battere sia il 67 che il 69....... E' bruttina, ma ho trovato solamente quella Daniele2 punti
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Partecipo anch'io pur non essendo un collezionista di monete genovesi ma il fascino e l'attrazione di questa monetona in mano è irresistibile. Un 2 scudi , Dogi Biennali, III fase ( 1637 - 1797 ), anno 1640 , sigle IBSvs, Rif. : MIR 290/2, CNI 9/10 Ag, gr. 75,79, R/2 Prov. Asta Varesi 65a, 30 ottobre 2014 Varesi la considerava BB2 punti
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Tallaro di stile grossolano col busto grande e la data in basso. D.Busto coronato con corazza. Il Granduca regge con entrambe le mani uno scettro un piccolo giglio sulle punte della corona. R. Scudo Mediceo semi ovale coronato su Croce di Santo Stefano. Piccoli gigli sulle punte della corona. (Spesso questi talleri sono mal centrati e al rovescio sulla palla più alta non sono visibili i 3 gigli) Il di Giulio la mette R. Saluti Fofo1 punto
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Carissim*, il 13 giugno, alle ore 16, presso la Sala Napoleonica di Palazzo Greppi a Milano, sarà presentata la seconda edizione aggiornata del volume di Lucia Travaini, La monetazione nell’Italia Normanna. Si tratta di un volume fondamentale per la storia degli studi di questa tipologia di monete, la cui prima edizione risale a oltre vent’anni fa. In questa seconda edizione è stata inserita la ristampa anastatica della prima edizione ma è stato aggiunto anche un aggiornamento altrettanto importante. Oltre all’autrice saranno presenti ospiti che sicuramente varrà la pena di ascoltare. Un caro saluto, Teofrasto1 punto
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Vi mostro una moneta di Luni, a nome di Giustino (penso un tremisse): è riconiata su una moneta bizantina, forse addirittura dello stesso imperatore!1 punto
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ciao @El Chupacabra Moneta notevole!!!!! Belle anche le foto. Quasi perfetta.... Tenuto conto che è stata notevolmente ingrandita, sono certo che in mano quei due o tre colpetti neanche si vedono.1 punto
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Allora e' meno complicato .. partendo da Tudeer ( non dimentichiamo Boheringer!!) spoglio sistematico delle principali riviste di 'serie' nuove ve ne sono di meno che di esemplari nuovi . Se poi ci limitiamo agli esemplari firmati addirittura potremmo includere un capitolo sul bronzo ... un'occhiata alle principali vendite la darei comunque . Nelle descrizioni delle monete inoltre sono riportati ancge moolti riferimenti che saranno certamente utili...1 punto
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In definitiva, a mio avviso si può fare cultura storica e numismatica anche con le patacche.....scusate se mi sono intromesso.1 punto
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Dai miei appunti presi in rete: "Durante l’asta Künker, svoltasi ad Osnabrück (Germania) dal 12 al 15 marzo 2012, questa moneta di Carlo Magno è stata venduta al prezzo record di 160.000 euro. Si tratta di un denaro coniato in pochi esemplari (tra i 15 e i 35 pezzi) in un’occasione ancora incerta: l’incoronazione (anno 800) o il riconoscimento bizantino dell’autorità imperiale (anno 812). La moneta pesa 1,52 grammi e riporta, al dritto, il busto di Carlo Magno volto a destra e la legenda KARLVS IMP(erator) AVG(ustus). Al rovescio, invece, è raffigurato una croce racchiusa in un tempio tetrastilo e la legenda XPISTIANA RELIGIO. La base d’asta era di 30.000 euro; l’acquirente ha piazzato l’offerta per telefono e la sua identità non è stata resa nota".1 punto
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mmm!!! mi chiami ad un esercizio a me non congeniale.... le classificazioni MB, BB, SPL, +, -, quasi, etc. etc. le considero già poco rappresentative per le monete moderne....per quelle antiche mi sembrano (a me personalmente...meglio precisare) abbastanza fuori luogo... La moneta in questione a me piace pur presentando alcuni difetti: l'usura è minima ma ... ma presenta due evidenti crateri (fra REGNI e VTRI nel dritto e sotto al 5 nel verso); nel dritto mi pare inoltre di vedere l'effetto di un processo corrosivo (sotto l'orecchio e a deturpare la E di FERDINANDVS). Su entrambe le facce vedo dei chiaroscuri che mi fanno sospettare di un trattamento "estetico" volto ad esaltarne l'effetto "rame rosso" originale...insomma difetti non trascurabili. Il tutto come può essere traducibile in una sigla? Semplice! se la devo vendere metto SPL +, se la voglio comprare la valuto BB+, se la devo comprare perché mi faccia compagnia in una fredda serata invernale ....me ne frego delle sigle e cerco di capire se mi piace e se le sensazioni che mi da valgono il prezzo... io finisco sempre per seguire la terza opzione.... ma sono un sentimentale... ciao Mario1 punto
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Ricordo benissimo...era una simpatica provocazione per rivedere un pezzo che ,anche io,cerco da venti anni...grazie!1 punto
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Buona serata Altra osella che reputo meritovele di essere evidenziata è quella dell'anno V° (1622) a nome del Doge Antonio Priuli. Pochi anni prima era stata scoperta la congiura degli spagnoli per sovvertire il governo della Repubblica, passata alla storia come "congiura di Bedmar" dal mome dell'ambasciatore spagnolo che - pare - ne muovesse le fila. La paura da parte di Venezia fu veramente tanta e la repressione contro i congiurati fulminea e terribile; pur stroncata la congiura, restò per parecchio tempo un'aria pesante ed il sospetto verso la Spagna non si attenuò, anzi, nel 1623 Venezia entra in guerra contro la stessa, insieme alla Francia, per la restituzione della Valtellina ai Grigioni, che gli spagnoli avevano occupato. Il motto riportato in legenda è un vero manifesto ed esprime esplicitamente la volontà di non stare a guardare, Dio è con la Repubblica e non teme i nemici: "Si Deus pro nobis, quis contra nos" (Se Dio [è] con noi, chi [sarà] contro di noi). Il motto è di S. Paolo (Lettera ai Romani; 8, 31) ed usato, forse anche abusato, anche in altre monetazioni. saluti luciano1 punto
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Evidentemente qualcuno ci è andato a mangiare le merendine negli anni '80. Le ultime le puoi buttare nella pattumiera, la prima vale circa 4 euro.1 punto
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Ciao a tutti, non colleziono veneziane ma papali, ma son veneto anca mi e quindi mi sento chiamato in causa! Io posto un classico dei classici, che a mio avviso deve entrare in classifica: VENEZIA Lodovico Manin (1789-1797) Multiplo da 10 Zecchini – Pa. 8 AU (g 34,93) RR Esemplare di eccezionale qualità con i fondi integri e la lucentezza originale. La quasi totalità degli esemplari si trova con foro otturato o proveniente da montatura poiché venivano indossati come gioiello avendo al R/ la figura del Redentore. Ex asta Nomisma 50, lotto 225: realizzo 46.000 euro (diritti esclusi)1 punto
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anche a me non piace sembra poroso, la perlinatura brutta, ad ore 4 e 10 sembra siano codoli di fusione1 punto
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Ciao @Cato_maior a vederla non fa per niente una buona impressione...non è il mio campo ma se dovessi scommetterci direi falsa o riproduzione...la superficie della moneta dice tutto. Ma sentiamo gli esperti...1 punto
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Salve. Ancora due per questo pomeriggio: Questa, mm20xmm15. Ancora il tema della Santa Sindone. Grazie . Alain.1 punto
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Concordo pienamente, anche io incominciai così, mi ricordo che ne avevo messe da parte davvero molte, tutte all' interno di un borsellino..arrivai che era pienissimo e pesantissimo ed allora i miei decisero di cambiarli in banconote, non tutte , ma una buona parte facendomi decidere quali tenere... P.S: Anche io ho 21 anni, compiuti poco meno di 1 mese fa1 punto
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E quindi aderiamo volentieri alla richiesta dei ragazzi sia di Beinasco che dell'Ospedale di donare dei Gazzettini di Quelli del Cordusio per loro, ci auguriamo che possano essere utili e piacevoli per entrambi i gruppi . Ogni tanto qualcuno mi chiede e ci chiede ma perché lo fate ? La risposta è' anche qui in questa risposta, per la divulgazione e per i giovani, per tutti ...a volte è' difficile da capire ma così è'...e Biagio per quello che fa sicuramente ci ha capito ...a Verona carichi di Gazzettini [emoji14]1 punto
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Cari tutt* ecco finalmente anche la locandina con il programma dell'inaugurazione un caro saluto MB1 punto
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I rigonfiamenti tipici da segni di fusione sono un'altra cosa....il rigonfiamento di questa moneta è dato da processi chimici del metallo a contatto con altri elementi del terreno. Per il resto, magari il conio era un pò consumato, magari il tondello non era proprio perfetto ma non sembra avere elementi che indichino una fusione...1 punto
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Super @borghobaffo non ti smentisci. Ora che me lo hai detto mi balza agli occhi l'immagine della Sindone e dell'uomo rappresentato specularmente...subito mi sembrava un altare decorato!1 punto
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Buongiorno a tutti...bellissimo argomento...io contribuisco con l'immagine della piastra del 11° tipo, una delle quattro fino ad oggi documentate come ricordava @min_ver e passata in asta nel ottobre 1994...è presente nella mia collezione da ormai diversi anni...scusate la qualità delle foto. Qualche dato: Argento 883% ø38mm peso 27,53 gr C/in rilievo CVRA OPTIMI PRINCIPIS D/ FERDINANDVUS.IV.D.G. REX 1804 con busto (con armatura?) rivolto a destra R/ VTR.SIC.HIE.HISP.INF.P.F.A. G.120 lettere L. D. sotto stemma coronato. Ah....collezione fotografica intendo ... le foto sono prese dal Gigante 2015.1 punto
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Ciao @417sonia...allora posto un altro pezzo che potrebbe chiamarsi "Il Sebeto del Nord" o semplicemente " Un Brenta".... Bellissima la personificazione del fiume Brenta con rose e pala, poggiato su un'urna da cui sgorga acqua; sullo sfondo ponte con leone alato, mentre sopra l'esergo un cavaliere che traina (ma è solo una supposizione) una barca contro corrente come accadeva ai tempi per risalire i fiumi....ma che bella è .... Osella di Alvise Mocenigo IV del 1767.1 punto
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Medaglia devozionale lauretana, ovale, bronzo/ottone, del XVII sec. (seconda metà), produzione marchigiana.- D/ La S. Casa di Loreto, su nubi, con sopra la Madonna e Gesù Bambino, anepigrafe.- R/ S. Venanzio martire con il vessillo a dx e la città di Camerino a sx, scritta in campo a dx su tre righe: S.VE//NAN//TIO. Iconografia inusuale del santo, non comune/rara. Ciao Borgho.1 punto
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Esempio di gelosia storica dello zio (Giustiniano) verso il nipote... ma guarda un po', questo nipote che si fregia di riaprire una zecca aurea e di mettere in ombra il più famoso parente1 punto
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Ce ne sono 10. Il numero esatto mi fu gentilmente indicato da Rcamil, tutte varianti dello stesso tipo. Dentro ci stanno le C ma anche delle R3, saluti.1 punto
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Ha dei fondi fs, forse tra i primi coni di quell anno, non colleziono la Toscana dell 800.. ma mi sembrava in bella conservazione e di bell impatto in mano. Moneta comune. Saluti Fofo1 punto
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tra le vesti di san marco vicino al trono. difficile da vedere, ma ben eseguita (intendo l'otturazione!)1 punto
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Madagascar: 10 Ariary 1992 (Repoblika Demokratika Malagasy) e 1999 (Repoblikan'i Madagasikara). PS: Giuro... Ho finito con le monete malgasce ?1 punto
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Non credo che si può venirne a capo, per questo ho scritto che magari la verità sta nel mezzo. Il catalogo del sito credo rispecchi quanto riportato dall'unificato, (rif. 460), indica un'unica tiratura da 28.800.000 di pezzi, emissioni con numero di serie da A1 a Z12 rarità R3. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-BI/19 Se noti altre banconote con tiratura dimezzata sono classificate con rarità C, è anche giusto, si parla comunque di milioni di esemplari. C'è da dire però che questa 31-03-1943 è l'unica emissione del 500 lire Barbetti con il fascio al retro, dalla successiva emissione (agosto 1943) abbiamo il monogramma BI sino all'ultima del 1950. Ne sono state distrutte di più rispetto le altre per questo motivo? Nel senso che man mano che rientravano in Banca d'Italia quelle con il fascio, anche se in buono stato, non venivano più reimmesse in circolazione? in effetti di li a pochi anni saremo in piena Repubblica.... sarebbe logico, e la prescrizione arriverà nel 1953, può anche essere... ma è solo un'ipotesi. ______________ Andiamo di nuovo a noi: Anche il Gavello/Bugani (rif. 31 A) accorpa l'intera emissione da 28.800.000 pezzi, ma gli attribuisce una rarità R2 Il Crapanzano Giulianini suddivide le emissioni in due: (324 A) - 24.800.000 (serie da A1 a H11) Stampa Istituto Poligrafico Dello Stato di Roma - rarità C - (324 B) - 4.000.000 (serie da I1 a Z12) Stampa Alfieri e Lacroix di Milano per conto dell'I.P.S. - rarità C - Fermo restando il grado di rarità, data la tiratura inferiore, le 324B le valuta solo qualcosina in più da spl in poi, tra l'altro le due banconote sono identiche, si distinguono solo dal numero di serie, la tua per esempio è una C6 IPZS Roma. ______________C R3 ? ________________________ Comunque quel ritaglio di catalogo di 28 anni fa che ho inserito in precedenza proviene da un catalogo unificato, se vedi la numerazione è la stessa (460), lo stesso catalogo attualmente gli attribuisce una rarità R3, quindi nel tempo è passato da R a R2 a R3, ci sono stati studi specifici? Se facciamo una media la banconota è un................ R1½ Sarà molto rara solo ed esclusivamente in eccellente conservazione, ma è solo una mia personale opinione.1 punto
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Ciao Bell'insieme; complimenti. Un leone decisamente atipico, rispetto a quelli arcigni ai quali Venezia ci ha abituato. Direi elegante e lezioso .... indicativo dell'epoca. Quella del ciccisbeo o cavalier servente, con i suoi vestiti damascati, la camicia di seta con gli "svolazzi" ed i polsini merlettati. Anche il leone è nudo come Merlino .... .... fortunatamente non gli hanno messo in testa il tricorno. Credo che un esemplare di questi starebbe bene anche nella discussione tra le monete veneziane più belle! Tralasciando il diritto immobilizzato, caro alla Serenissima, il rovescio è tutta un'altra storia. saluti luciano1 punto
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Una delle monete con cui ho dovuto lottare maggiormente per fotografarla Taglio : 2€ CC Paese : Lussemburgo Anno : 2009 Condizione : BB Tiratura: 800.000 Luogo del ritrovamento : Alassio1 punto
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Taglio: 2 euro CC Nazione: FranciaB Anno: 2016 Tiratura: 10.000.000 Conservazione: qFDC Località: Castelletto Cervo (BI) Taglio: 2 euro CC Nazione: GreciaA Anno: 2013 Tiratura: 754.000 Conservazione: MB+ Località: Castelletto Cervo (BI) Taglio: 2 euro CC Nazione: Spagna Anno: 2015 Tiratura: 4.200.000 Conservazione: BB+ Località: Castelletto Cervo (BI)1 punto
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Una precisazione.... In realtà adamo non mangia la mela. È un errore molto comune dire così. In realtà nella bibbia non viene menzionata una mela ma bensì un frutto (generico). Comunque sia il frutto rappresentato può essere sia il frutto biblico, sia il melograno (che per la massoneria ha un valore simbolico) Era per fare chiarezza sulla mela .1 punto
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@Asclepia, ciao .... ecco come gli ho studiati: Per il 1797 non abbiamo un mm. 29/30 Per il 1798 ho notato P sotto lo stemma e senza la P, a partire da 26 mm. fino a un max di 27,5 - P sotto i rami, 29 mm Poi....aggiungo che il fatto che non si vede la lettera P, è dovuto ad un problema tecnico; Praticamente, non è una sigla mancante (voluta) dall'incisore....e per me queste monete non aumentano per niente ne la rarità ne il valore, anzi...... !! I 5 T. sono in tutto TRE...e non tutti quelli che vediamo catalogati.1 punto
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Ti ringrazio @dabbene, mi ricordo ancora quando a 7 anni cominciai a tener da parte tutte le monete euro provenienti da paesi diversi e le poche commemorative che erano state emesse. Sembra strano ma le monete euro commemorative (banali speculazioni del mercato create per puro interesse economico delle diverse nazioni) stanno avvicinando molti più giovani alla numismatica di quanto si pensi. Son felice che non sia l'unico della mia età ad avere questo tipo di interesse @anto R!1 punto
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