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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/03/17 in tutte le aree

  1. Grande distribuzione ieri sera al Centro Culturale Numismatico Milanese, il Gazzettino è arrivato perfino al prof. Ermanno Arslan!
    7 punti
  2. Tallaro di stile grossolano col busto grande e la data in basso. D.Busto coronato con corazza. Il Granduca regge con entrambe le mani uno scettro un piccolo giglio sulle punte della corona. R. Scudo Mediceo semi ovale coronato su Croce di Santo Stefano. Piccoli gigli sulle punte della corona. (Spesso questi talleri sono mal centrati e al rovescio sulla palla più alta non sono visibili i 3 gigli) Il di Giulio la mette R. Saluti Fofo
    6 punti
  3. Che bello, che bello vedere il giovane, l'appassionato, il collezionista, lo studioso ma anche l'Accademico ritirarlo, parlare e spiegarlo al Prof. Arslan, alla Prof.sa Travaini, ricevere apprezzamenti ma anche consigli, pareri, incitamenti, il poter dialogare amabilmente con loro con qualcosa in mano di tangibile che può essere il primo seme divulgativo , seme che però sta crescendo col secondo numero e col primo che tra poco arriverà a Verona e poi sarà in digitale, bello che a vari livelli della nostra numismatica ci sia vicinanza e in particolare dialogo, lo facciamo con piacere, con passione, anche divertendoci, ci crediamo senza avere, lo ripeto, nulla in cambio perché ci piace vedere che due giovani in pochi giorni si siano avvicinati alla numismatica tramite il Cordusio e poi si siano iscritti al Circolo. Qualcuno lo deve poi fare anche questo, muovere il circolo virtuoso, la ruota della vita e della numismatica, lo faremo sicuramente noi e spero con chi vorrà e crederà in tutto questo...
    6 punti
  4. Conferenza del massimo interesse! Il Gazzettino di Quelli del Cordusio è finito pure nelle mani del prof. Arslan, che si è complimentato sinceramente per l'iniziativa con il solito garbo che lo contraddistingue. Antonio
    5 punti
  5. Ieri in seconda serata mentre guardavo la TV, come al solito non riuscivo a trovare nulla di interessante, nessun programma che potesse soddisfare la mia curiosità o attenzione, stavo per spegre e prendere un libro da leggere, quando mi sono imbattutto durante lo zapping finale in un programma di cultura sul canale 23, metto le info e scopro un programma dal titolo "MONEY ART", dove viene descritto il connubio tra atre e moneta. La puntata di ieri era dedicata alla creazione della banconota e della finanza moderna, da parte del suo fondatore lo Scozzese John Low. Un bel programma che partendo dalla moneta si sviluppa nei vari campi dell'arte sia classica, come la pittura, che moderna, come le creazioni di un artista inglese che con le banconote da vita alle sue opere d'arte. Finalmente un bel programma di cultura legato alla numismatica.
    4 punti
  6. DE GREGE EPICURI Visto l'interesse per i Longobardi, ulteriormente rafforzato dalla serata di ieri, non sarebbe male se il CCNM assieme a "Quelli del Cordusio" organizzasse, nel prossimo autunno, una visita collettiva alla mostra pavese sui Longobardi. Dato che a settembre abbiamo già una conferenza (sulla Collezione Carlo Trivulzio, tenuta da H.Rambach) sarebbe forse preferibile ad ottobre. Si potrebbe coinvolgere ALA (archeologi) ed il Circolo Numismatico di Monza, oltre naturalmente a qualche pavese.
    4 punti
  7. qualche altra foto con la carta di introduzione
    4 punti
  8. Grazie ad un amico che mi ha procurato la seconda (Massaro Benedetto Civran per la 2° volta, come si intuisce dalla sua sigla), vi posso mostrare il mio trittico composto da Leone da 80 soldi, Mezzo leone da 40 e Quarto da 20 coniati sotto il doge Alvise II Mocenigo agli inizi del '700 per la circolazione in Dalmazia ed Albania. Conservazioni certamente mediocri, certo, ma chi le vede mai in Spl o superiori? E se sì, ci sarebbe da svenarsi. I 40 soldi e i 20 hanno pure due bei fori otturati, cosa molto comune per questi nominali. Ora mi manca solo il 10 soldi, spero di vivere (e collezionare!) abbastanza per trovarlo. Tra le ultime testimonianze dei possedimenti veneziani in Levante, se escludiamo i Talleri di fine Repubblica.
    3 punti
  9. E' una piastra in virtù del valore di 10,5 giuli, la riforma del 1735 aveva ridotto il peso del giulio a 2,7 grammi e la piastra ne aveva "sofferto" di conseguenza con un calo di peso più sensibile... Non deve essere un caso che con Benedetto XIV si avrà finalmente la coniazione dello scudo romano, fino ad allora solo "moneta di conto". Ciao, RCAMIL.
    3 punti
  10. Buongiorno a tutti, approfitto di questa giornata libera dal lavoro e carica di nubi minacciose per aggiungere ancora qualcosa. Riallacciandomi a quanto detto e fatto vedere da Daniele e Gionata relativamente alla prima piastra, volevo solo ricordare che si tratta dal più grosso nominale d'argento della serie papale, e venne coniata per la prima volta nel 1588 sotto Sisto V con il valore di 10 giuli. Con Urbano VIII tuttavia il suo valore salì a giuli 10 e mezzo, valore che mantenne fino all'ultima piastra coniata, che venne emessa durante la Sede Vacante del 1740. E' interessante rilevare che il termine piastra non è sinonimo di Scudo e non va pertanto con esso confuso. Il termine Scudo Romano era applicato ad una moneta di conto del valore di 10 giuli, mentre, come abbiamo detto la piastra ne valeva 10 e mezzo. Sede vacante (1740) Piastra 1740 – Pag. 114; Mont. 152 AG (g 29,42) Si tratta dell'ultima piastra pontificia coniata. E' da segnalare il peso riformato sceso dai 32 grammi circa della precedente piastra a questo di 29,42.
    3 punti
  11. Ha dei fondi fs, forse tra i primi coni di quell anno, non colleziono la Toscana dell 800.. ma mi sembrava in bella conservazione e di bell impatto in mano. Moneta comune. Saluti Fofo
    2 punti
  12. Grazie per la risposta. Purtroppo, causa scarsità di fotografie nitide, ed impossibilità di muovermi per visionare le monete in mano, non ho fatto molti progressi negli studi che avevo iniziato su questa tipologia di piastra con ritratto grande. Anche se ho delle supposizioni, il tutto cade miseramente davanti a troppe variabili che, apparentemente, non sembrerebbero avere neppure un collegamento tra di loro; Mi riferisco in particolar modo ai dettagli del ritratto, le ribattiture nelle date ed i simboli incusi nel taglio. Se vuoi sentiti libero di contattarmi in privato quando lo desideri. Nel frattempo, ti posto una scansione di un esemplare che ho in collezione. R prima della data, 8 su 7 nella data, seguito dal punto e giglio nel taglio.
    2 punti
  13. Ora mi aspetto di rivedere quella del 1667 con ROMA senza armetta interposta...
    2 punti
  14. Partecipo anch'io pur non essendo un collezionista di monete genovesi ma il fascino e l'attrazione di questa monetona in mano è irresistibile. Un 2 scudi , Dogi Biennali, III fase ( 1637 - 1797 ), anno 1640 , sigle IBSvs, Rif. : MIR 290/2, CNI 9/10 Ag, gr. 75,79, R/2 Prov. Asta Varesi 65a, 30 ottobre 2014 Varesi la considerava BB
    2 punti
  15. Ci saremo il sabato anche io e la mia ragazza! Anche al pranzo!
    2 punti
  16. Siamo in due allora!
    2 punti
  17. La moneta che vi presento ora è un po' diversa rispetto a quelle fin qui elencate. Ho voluto comunque inserirla in questa nostra speciale classifica proprio perché probabilmente questo pezzo e la particolarità che lo contraddistingue sono misconosciute ai più. Si tratta in primo luogo di una moneta della più esimia rarità, una vera e propria chimera numismatica e nemesi per i collezionisti di testoni papali, di Sedi Vacanti e della zecca di Macerata. Sede Vacante 1590 (I e II). Macerata. Testone D/: Stemma a targa SEDE * VACA - NTE * DEL 1590 R/: Gesù a sx e la Maddalena inginocchiata NOLI . ME . TA - NGERE Es. MACERA // TA Avete capito qual'è la caratteristica notevole che la contraddistingue e che la rende unica? Si tratta della prima moneta papale in cui viene usato l'italiano e non il latino per la legenda (al dritto). La foto è quella del Muntoni proprio perché non mi risulta che sia mai apparsa in nessuna vendita pubblica...
    2 punti
  18. Ciao. Mi pare che, almeno nel caso di questa moneta (ma non è certamente l'unico caso...), le cosiddette "prove" abbiamo avuto finalità esclusivamente speculativa o, se vuoi, di "ostentazione/regalìa". Se infatti le "prove" di una moneta servono a testare i coni che serviranno per la coniazione delle monete "di serie" e dunque per verificare il risultato e la rispondenza della futura coniazione, mi spieghi che senso abbia effettuare queste prove non con i tondelli in Italma, che sono poi quelli effettivamente impiegati nella produzione, ma con tondelli in argento che non hanno alcuna attinenza con la coniazione di serie? Beh, i "piacevoli riflessi" non mi sembrano una ragione tecnica sufficiente, anche perchè, se l'obbiettivo non è quello di provare i coni e verificare la produzione futura di serie testandola su tondelli di serie (ma allora perchè dovremo parlare di "prove"..?), ma solo quella di ottenere dei prodotti piacevoli esteticamente, allora tanto valeva fare delle "prove" anche con l'oro o con il platino...che, se la mettiamo sul piano dei "riflessi", riflettono anche più dell'argento. E comunque, dal momento che l'argento non era previsto per la coniazione di serie, che c'entra una battitura definita "di prova" solo sull'argento? Non risulta, infatti, esistere neppure una prova di questa moneta battuta sul suo metallo ufficiale! In conclusione, la sensazione (ma è più di una sensazione) è che si sia voluto creare una coniazione da regalare ai per i soliti noti e che, non potendo essere quella di serie (troppo "banale" regalare una moneta in Italma) ma non potendo neppure essere quella di una moneta ufficiale in argento (perchè non poteva essere emessa ufficialmente una moneta da 2 lire a corso legale con questo metallo), ci si è inventati questa fantasiosa battitura di prove in argento .986, che numismaticamente ha ben poca (o nessuna) attinenza con una reale ed effettiva battitura di prova del 2 lire. In buona sostanza, mi paiono dei veri e propri gadget numismatici destinati, in origine, a regalie varie. E Vi chiedo: se oggi qualcuno Vi proponesse una "prova" in argento della moneta da un euro....quale sarebbe la Vostra "reazione numismatica" ad un siffatto prodotto? SaresTe veramente persuasi che si possa trattare davvero di una "prova" (nel senso tecnico-numismatico del termine) o non propendereste piuttosto per uno dei soliti gadget? Saluti. M.
    2 punti
  19. Presente! Aggiungetemi pure alla lista del pranzo, per favore. Grazie mille A presto Alessio
    2 punti
  20. ..... nella foto l'amico Mario distribuisce IL GAZZETTINO DEL CORDUSIO
    2 punti
  21. Eccola ! Coniata a Roma, non ad Ancona purtroppo...
    2 punti
  22. Dal 2004 vengono emesse e mandate in circolazione monete commemorative da 2€ . I 50 cent che hai trovato non sono commemorativi, fanno parte della serie ordinaria di San Marino. Ecco i miei 2€, ho smesso di collezionarli nel 2012.
    2 punti
  23. Salve a tutti, non so se sia la sezione giusta però cercavo qualcuno più esperto di me che mi sapesse raccontare qualcosa su questa tipologia di pendente. So soltanto che andavano di moda nella francia subalpina ma nulla di più, tra l'altro mi pare di vederci una contromarca.
    1 punto
  24. Ciao a tutti ragazzi ecco le mie ultime arrivate, entrambi sono scudi doppi anche se stilisticamente diversi in quanto come noto, nel 1637 la madonna divenne "regina" di Genova e della repubblica... io li adoro entrambi li condivido con voi sperando di fare cosa gradita
    1 punto
  25. Si, esatto, appartiene alla tipologia con rilievo basso, ed il ritratto è quello più grande di tutti. Le varianti tra capelli e testa sono incalcolabili, ne ho censite ormai tantissime, e sono tutte diverse per ciascuna tipologia di conio. In pratica, da impazzire...
    1 punto
  26. Prego aggiungere alla lista anche due amici del forum che proprio stasera mi hanno detto di voler aderire al pranzo : BONDORAMA BORGOBAFFO
    1 punto
  27. 1 punto
  28. Che meraviglia, la moneta e i riferimenti storico-bibliografici !
    1 punto
  29. Sarà anche comune ma non credo poi tanto in questa eccellente qualità. Congrats!
    1 punto
  30. Ciao Rocco, anni fa iniziai uno studio su questa tipologia, mirata alle varianti del ritratto, delle date, e del taglio, ed in collezione, appunto per la ricerca, ne annovero diverse varianti. Avresti modo di postare una fotografia?
    1 punto
  31. Complimenti, bel pezzo, ben centrato e benchè consumato con rilievi ancora ben apprezzabili, peccato solo per quella piccola mancanza proprio sul cherubino, inoltre il 1640 è uno dei primi anni di emissione di questo modulo e considerato nel periodo "un po' più raro". Queste monete, sarà forse la dimensione "importante", sarà l'iconografia suggestiva, in ogni caso suscitano sempre forti emozioni a chi ha la fortuna di averle in mano
    1 punto
  32. Complimenti!!! Gran bella moneta. Soprattutto il retro è spettacolare. Anche se sono comuni sono sempre un bel vedere.
    1 punto
  33. Perfetto Roberto! E' esattamente questo il nocciolo della questione! A questo punto non resta che introdurre in classifica lo "Scudo Romano" propriamente detto! Coniato per l'appunto per la prima volta sotto Benedetto XIV nel 1753, durò sino alla riforma di Pio IX che introdusse il sistema metrico decimale con la lira pontificia.
    1 punto
  34. Buonasera @Rocco68, la domanda che tu mi fa veloce - veloce non è poi cosi facile - facile. La 1818 ribattuta su 1817 è molto rara, forse prima nessuno se ne rendeva conto perchè era un particolare piccolissimo e nessuno ci faceva caso. Oggi trovarla in vendita è difficile (ce ne una sola a 400 euro sulla baia) io ne avrò viste al massimo 3 ma purtroppo i contorni non vengono quasi mai menzionati, ma secondo il mio modesto parere, le stelle per questa tipologia resta sempre la più rara. Discorso diverso e molto più semplice per la 1818 ribattuta su 1819. Io ne ho vista una sola: Asta Nac 35 del 2 dicembre 2006 lotto 301 aggiudicata ad Euro 750,00 con il giglio sul bordo. Per me questa resta almeno R4. Il perchè di questa ribattitura/correzione resta un mistero. Documentandomi e leggendo credo che queste monete, in onore della riforma monetaria, fatta il 20 aprile 1818 con numero 1176, mantennero sempre la stessa data nel corso degli anni fino al 1825. (mia personale opinione) Quelle con la data ribattuta quindi non sono altro che correzioni fatte per renderle tutte del 1818. In Zecca forse gli incisori avevano già approntato i coni con le date diverse ma poi per ordini superiori sono stati modificati. Tu invece che pensi?
    1 punto
  35. Ci vuole pazienza.....e trovi qualsiasi cosa desideri.
    1 punto
  36. Siamo a mercoledì e ancora niente.
    1 punto
  37. L’ Arco di Tito è un arco di trionfo eretto nel punto piu’ alto della Via Sacra , sulle pendici del Colle Palatino , dedicato da parte del Senato e del Popolo Romano all' Imperatore Tito nominato come "Divus" , dunque l’ Arco e’ posteriore alla sua morte avvenuta nell' anno 81 . Nel fronte l’ iscrizione della dedica recita : SENATUS POPULUSQUE ROMANUS DIVO TITO DIVI VESPASIANI F(ilio) VESPASIANO AUGUSTO L' Arco venne eretto a memoria della conclusione della guerra giudaica combattuta , sotto Vespasiano , da Tito in Galilea ; infine Gerusalemme fu saccheggiata e il Tempio distrutto . Del bottino del Tempio , come si vede nella sfilata trionfale all’ interno dell’ Arco , Tito porto’ a Roma , tra altre cose , il candelabro in oro a sette braccia , le trombe d' argento forse quelle famose usate a Gerico dagli Ebrei per abbattere le mura e sembra di vedere anche l’ Arca dell’ Alleanza , quella specie di quadrato un po’ allungato che viene portato a spalla tramite aste , come la vera Arca . Ma , se fosse veramente l’ Arca , sarebbe pero’ mancante del propiziatorio o coperchio con sopra i due cherubini , forse perche’ essendo l’ unica parte dell’ Arca in oro puro , senza legno all' interno , forse fu tolto dagli Ebrei insieme alle Tavole dei Comandamenti prima della caduta di Gerusalemme ? oltre alla presunta Arca , sono diversi gli oggetti che si vedono nel corteo trionfale di Tito all’ interno dell’ Arco . Tutte queste spoglie trafugate da Tito in Giudea vennero depositate a Roma nel Tempio della Pace costruito da Vespasiano nel 75 , insieme con una collezione di capolavori ed opere d’ arte , tanto che questo Tempio fu ritenuto il piu’ splendido e ricco di opere di tutta Roma antica almeno fino a Commodo ; infatti molte di queste opere vennero distrutte nel corso dell’ incendio avvenuto sotto il figlio di Marco Aurelio nell’ anno 191 e non sarebbe assurdo pensare che l’ Arca avendo il corpo tutto in legno andasse persa in questa occasione , mentre le altre spoglie ebraiche in oro ed argento , caddero invece nelle mani di Genserico quando nell’ anno 455 saccheggio’ tremendamente Roma per circa due settimane , dopo di che questo enorme bottino in parte fini’ sotto il mare a causa di una tempesta , mentre la maggior parte giunse intatto a Cartagine ; forse alcune delle spoglie ebraiche furono in seguito recuperate da Belisario durante la guerra vandalica in Africa ed inviate a Giustiniano a Costantinopoli . Certamente questa ipotesi che l’ Arca si trovasse a Roma nel Tempio della Pace dove venne distrutta dal grande incendio del 191 urta contro altre ipotesi circa la presenza dell’ Arca che la suppongono per l’ ultima volta presente in altre localita’ dell’ Europa e dell’ Africa , addirittura l’ Arca sembra sparire per sempre nel VI secolo avanti Cristo quando Gerusalemme fu conquistata dai Babilonesi . Tornando all’ aspetto dell’ Arca dell’ Alleanza , la cui storia biblica e’ inutile ripercorrere perche’ ben nota , questa sembra essere visibile nel pannello all’ interno dell’ Arco , anche se spoglia del coperchio o propiziatorio , coperchio che in origine sembra essere stato in oro puro senza l’ anima in legno come il resto dell’ Arca , queste infatti sono le direttive per la costruzione dell’ Arca date direttamente da Dio a Mose’ , secondo : Antico Testamento , Esodo , 25 “Faranno dunque un'arca di legno d'acacia; la sua lunghezza sarà di due cubiti e mezzo, la sua larghezza di un cubito e mezzo e la sua altezza di un cubito e mezzo. La rivestirai d'oro puro; la rivestirai così, sia dentro che fuori; le farai al di sopra una ghirlanda d'oro, che giri intorno. Fonderai per essa quattro anelli d'oro, che metterai ai suoi quattro piedi: due anelli da un lato e due anelli dall'altro lato. Farai anche delle stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. Farai passare le stanghe negli anelli ai lati dell'arca, perché servono a portarla. Le stanghe rimarranno negli anelli dell'arca e non ne saranno sfilate. Poi metterai nell'arca la testimonianza che ti darò. Farai anche un propiziatorio d'oro puro; la sua lunghezza sarà di due cubiti e mezzo e la sua larghezza di un cubito e mezzo. Farai due cherubini d'oro; li farai lavorati al martello, alle due estremità del propiziatorio. Fa' un cherubino per una delle estremità e un cherubino per l'altra; farete in modo che questi cherubini escano dal propiziatorio alle due estremità. I cherubini avranno le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le loro ali; avranno la faccia rivolta l'uno verso l'altro; le facce dei cherubini saranno rivolte verso il propiziatorio. Metterai il propiziatorio in alto, sopra l'arca; e nell'arca metterai la testimonianza che ti darò. Lì io mi incontrerò con te; dal propiziatorio, fra i due cherubini che sono sull'arca della testimonianza, ti comunicherò tutti gli ordini che avrò da darti per i figli d'Israele. Certamente la storia dell’ Arca ha affascinato ed affascina tutt’ ora per il suo misterioso percorso storico ed archeologico , ma anche come oggetto fantasioso .
    1 punto
  38. Non è proprio così: ci sono buone opportunità in giro, fidati, per la capelli ricci...la liscia è un'altra cosa. Se veramente la vuoi prendere ve ne sono alcune davvero belle, anche BB + a prezzi intorno ai 150 euro. Ciao
    1 punto
  39. http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/b499/b499.html Graziano, rinnovatore della Repubblica AE2, zecca di Aquileia, 9.8.378÷25.8.383 d. C.2, RIC IX 30(a) (pag. 100), indice di rarità "C". Saluti. Giulio De Florio
    1 punto
  40. Buongiorno a tutti, volevo condividere con voi queste due monete di Balbino e Pupieno. Vi chiedo vostro parere in merito all'identificazione e allo stato di conservazione. Il vostro contributo lo reputo importante per la bibliografia della collezione. Impero Romano, BALBINO, 238 d.C., ANTONINIANO\, Emissione: 238 d.C., D/ IMP CAES D CAEL BALBINVS AVG, busto radiato con corazza e paludamento a d., R/ FIDES MVTVA AVGG, due mani che si stringono, Zecca di Roma, Rif. bibl. R.I.C., 11; Cohen, 6/Fr. 10; Metallo: AR, gr. 4,58, (MR125421), Diam.: mm. 23,27 Pupieno AR Antoninianus. Roma, AD 238. IMP CAES PVPIEN MAXIMVS AVG, radiale, drappeggio e corazza con busto rivolto a destra / AMOR MVTVVS AVGG, le mani giunte. 9b RIC; C. 2; BMC 83. 4.99g, 22mm, 12h
    1 punto
  41. Mi sa che ha ragione @odjob con questa immagine si capisce di piu! grazie
    1 punto
  42. bella serata con piacevoli incontri tra numismatici, nella foto la Prof. Lucia Travaini e numa numa,
    1 punto
  43. Le banconote vengono tagliate a pacchi sotto una taglierina apposita. Il pacco viene bloccato da un pressore e la lama scende obliqua, non parallela al pacco. Un taglio non perfetto può succedere. Non credo che fra un tot di anni banconote con qualche piccolo problema di taglio possano avere quotazioni importanti. Poi se ti fa piacere tenerla , tienila; ma a mio parere se ti vai a mangiare una pizza .......
    1 punto
  44. secondo me e difficile che sia piombo comunque devi iniziare pulirla un po se ci vuoi capire qualcosa, se già ai avuto altre monete che ai pulito sai come ti devi comportare, prova a spazzolarla con sapone neutro lasciala a bagno per un po- ma se e piombo attento che si riga facilmente.
    1 punto
  45. TUTTE le tipologie dei 2 euro CC italiani sono state messe in circolazione, quindi, più o meno facilmente, si trovano, non c'è nulla di strano petronius
    1 punto
  46. Interessante il commercialista numismatico il mio per 10 euro non ti risponde neanche al telefono, e piu' volte l'anno mi manda spiacevoli moduli F24 da pagare. Di monete pero' neanche l'ombra
    1 punto
  47. @scacchi A parte eventuali limature di metallo e altro, trattandosi di specie in mistura i margini di tolleranza dei dati ponderali sono abbastanza ampi. Circa le imitazioni marchigiane ne fa accenno Finetti 1987 con riferimento a D. Herlihy, Pisan coniage........, 1974. Altre notizie non conosco. Purtroppo non ho a disposizione il testo. Ma perché hai qualche idea in proposito? @avgvstvs @margheludo Che fate? Ci tenete sulla graticola? cari saluti
    1 punto
  48. poi abbiamo un quarter dollar con conio stanco; poi abbiamo 1 dirham con ribattitura dell'anno hegjra.
    1 punto
  49. Gettone Ulisse Trinchieri Torino , valore 20 c. Fabbrica di liquori Trinchieri La fabbrica di liquori Trinchieri, che produceva il noto vino chinato, prodotto di punta con un notevole mercato in Sud America, aveva sede in via Tesso 8 dove oggi si trova un edificio residenziale. Fondazione: 1904 Fine/Cessazione: 1950 Ringrazio G. per il gettone torinese
    1 punto
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