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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/02/17 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, volevo condividere con voi queste due monete di Balbino e Pupieno. Vi chiedo vostro parere in merito all'identificazione e allo stato di conservazione. Il vostro contributo lo reputo importante per la bibliografia della collezione. Impero Romano, BALBINO, 238 d.C., ANTONINIANO\, Emissione: 238 d.C., D/ IMP CAES D CAEL BALBINVS AVG, busto radiato con corazza e paludamento a d., R/ FIDES MVTVA AVGG, due mani che si stringono, Zecca di Roma, Rif. bibl. R.I.C., 11; Cohen, 6/Fr. 10; Metallo: AR, gr. 4,58, (MR125421), Diam.: mm. 23,27 Pupieno AR Antoninianus. Roma, AD 238. IMP CAES PVPIEN MAXIMVS AVG, radiale, drappeggio e corazza con busto rivolto a destra / AMOR MVTVVS AVGG, le mani giunte. 9b RIC; C. 2; BMC 83. 4.99g, 22mm, 12h3 punti
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Nel dicembre 1815 si recò a Bologna Tommaso Mercandetti e vi rimase per circa 6 mesi. Era stato allontanato da Roma per presunte simpatie Napoleoniche e non monetò più nella capitale nonostante si trattasse del più bravo incisore Pontificio, di certo molto superiore ai fratelli Pasinati che non conoscevano bene l'arte di incidere monete (erano discreti medaglisti). Bologna "visse" per i successivi 15 anni di coni e punzoni approntati dal Mercandetti ed adattati dall'incisore locale Nicola Busi. Invito chi sia interessato a leggere l'articolo apparso nel gennaio di quest'anno su Panorama Numismatico "Tommaso Mercandetti e Nicola Busi: a scuola con il maestro" a firma Vigna, Chimienti, Cassanelli.3 punti
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salve a tutti Il Circolo Numismatico " Corrado Astengo " è in procinto di pubblicare un volume contenente oltre 2000 immagini di monete romane alessandrine provenienti dalla collezione Dattari. Come ben sapete infatti, ad oggi, l'unico catalogo sulla collezione contiene i calchi fatti dallo stesso Dattari delle monete.. il volume si prefigge quindì di fornire immagini chiare e nitide del maggior numero possibile di tali calchi. L'opera è frutto di oltre 15 anni di ricerce e studi del socio Giuseppe Figari, fra i maggiori esperti e collezionisti di questa monetazione. Ho aperto questa discussione perchè vorremmo avere grosso modo un'idea sul potenziale numero di persone eventualmente intenzionate all'acquisto di tale volume, il settore un po' di nicchia e gli elevati costi di stampa ( si parla di un volume di circa 500 pagine) infatti ci rendono incerti sul numero di copie da stampare. Chiunque fosse interessato, ovviemente senza impegno , è benvenuto a scriverlo in questa discussione2 punti
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Quando ci si riferisce a qualunque cosa con l'aggettivo "eccezionale" si sottolinea la derogazione dalla norma di essa. Spesso, nell'ambito numismatico, questo aggettivo viene adoperato per descrivere diversi fattori in una moneta. Un' esempio sono le monete dai "fondi lucenti", ovvero esemplari che sono stati battuti quando un certo conio era stato appena messo in funzione quindi i rilievi erano nitidi e leggermente opachi mentre i fondi lucidi, dandole un'effetto molto apprezzato dai collezionisti (FS). Anche le monete di straordinaria rarità (R4-R5) vengono definite eccezionali quando sono in conservazioni piuttosto elevate (indipendentemente dalla freschezza del conio). Le monete "antiche"(precedenti al 1945) in rame, che hanno gli stessi riflessi di quando furono coniate sulla maggior parte della loro superficie (rame rosso), vengono sempre definite come eccezionali. Questo tipo di classificazione, spesso inserito in cataloghi come grado di conservazione, non mi ha mai "convinto" data la vasta quantità di situazioni possibili che vengono racchiuse in un solo termine. In numerose aste con monete antiche, aventi evidenti fondi lucenti non in Fior Di Conio, sono semplicemente state classificate in base alle loro conservazioni senza tener conto della freschezza del conio. In altri casi poco più accurati dopo la conservazione vien scritta una piccola nota a proposito di tale argomento, che a questo punto sarebbe più adeguata anche per le monete definite eccezionali per i fondi a specchio chiamandole semplicemente FDC "dai fondi lucenti". I cataloghi come il Montenegro che a differenza del Gigante includono lo stato Eccezionale, spesso "non ci prendono", ovvero, le valutazioni di monete in stato eccz. si rivelano errate per via della imprevedibilità dei prezzi che raggiungono in aste pubbliche. Secondo me (é solo la mia opinione) tale definizione andrebbe "abolita " sostituendola con una descrizione leggermente più dettagliata del pezzo in questione. Cosa ne pensate? Monete definite eccezionali per via delle loro conservazioni sommate alla freschezza del conio: Monete definite eccezionali per le conservazioni superiori allo SPL sommate alla rarità: Rame Rosso eccezionale :2 punti
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Le antiche Chiese di Roma sono ricche di testimonianze storiche archeologiche , un po’ di tutte le epoche , ma per il loro valore simbolico religioso anche di quei reperti corporei , normalmente chiamati reliquie che dal latino significa “resti” ; infatti una reliquia puo’ rappresentare un corpo intero o una parte di questo , appartenuto ad una persona venerata come santo o come beato . Una reliquia è anche un qualsiasi oggetto , corporale o non , che abbia avuto con il personaggio una più o meno diretta connessione , quindi come parti del corpo , come vesti , come strumenti del martirio o come qualsiasi cosa essi usarono in vita . La conservazione delle reliquie antiche o recenti , ha permesso di soddisfare il desiderio di molti fedeli anche a distanza di molti secoli di osservare , una volta , anche di possedere , un oggetto collegato al personaggio venerato , senza la necessità di procedere al continuo frazionamento e relativa dispersione delle reliquie autentiche . Tra i tesori nascosti e molte volte non o poco conosciuti che le numerose Chiese romano conservano al loro interno , ve ne è uno certamente rarissimo . All’interno della Chiesa di San Giovanni Battista de’ Fiorentini , situata all’ inizio di Via Giulia , precisamente in Piazza dell’ Oro , a Roma , è custodito un frammento osseo del piede di Santa Maria Maddalena , conservato all’ interno di una opera artistica rinascimentale del XVI secolo a forma di piede completamente in puro argento e posto all’ interno di una edicola dedicata , come puo’ vedersi nelle foto . La domanda che nasce spontanea è come si spiega che un frammento del suo piede sia giunto a Roma , considerando che Maria Maddalena durante la sua vita terrena , sembra non abbia mai lasciato la sua terra natia , la Palestina , anche se tradizioni antiche la vorrebbero in viaggio in Europa , in particolare in Francia , a Marsiglia , dove esiste una grande Cattedrale , chiamata “La Maggiore” perche’ riferita a Maria madre di Gesu' , che sembra pero’ sorta sopra una piu’ antica Chiesa chiamata “La Minore” e che in origine era dedicata a Maria Maddalena . Comunque sia , Maria Maddalena , sembra accertato che mori’ ad Efeso durante il I secolo . Tornando alla reliquia conservata nella Chiesa romana , si racconta che nell’ anno 886 l’ Imperatore bizantino Leone VI fece trasportare il corpo di Maria Maddalena da Efeso a Costantinopoli e lo depose accanto a quello di suo fratello . Tempo dopo il corpo di Maria Maddalena venne concesso al Re di Francia e nel viaggio da Costantinopoli alla Francia i resti della Santa passarono per Roma dove ne venne tolto il piede , questo per il motivo che questa parte del corpo era il primo piede umano ad essere entrato nel sepolcro di Gesu’ Cristo Risorto . Questo arto di Maria Maddalena venne posto in una Cappella dedicata , ubicata all’ingresso di Ponte Sant’Angelo , davanti a Castel Sant’ Angelo . Tale piede divenne l’ ultima reliquia che doveva essere venerata dai pellegrini che giungevano a Roma prima di terminare il lungo cammino alla tomba dell’Apostolo Pietro in Vaticano . La reliquia del corpo della Santa venne custodito in un elegante reliquiario in puro argento realizzato all’ epoca da Benvenuto Cellini . Questa reliquia fu poi “riscoperta” solo recentemente nel 2000 e l’anno successivo fu portata al Museo dei Fiorentini fino a quando il 24 maggio 2012 è stata solennemente traslata nella Basilica S. Giovanni Battista de’Fiorentini ove attualmente ha trovato una nuova collocazione in una Cappella posta in fondo alla navata sinistra della Chiesa .2 punti
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Il mio esemplare con la conversione di s. Paolo è parecchio vissuto ma già di per sè è un testone abbastanza raro, trovarlo poi più di BB diventa davvero difficile. Così contribuisco alla discussione. Bello il testone del papa Chigi di AntoR, ma lavarlo no eh ? Magari poi pero' ti sparisce la patina e le macchie più scure restano. Forse li farebbe bene fare un giretto e prendere un po' d'aria dalle parti di Verona...2 punti
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dovrebbe essere questa: Maxentius, AE follis, Ticinum. AD 308-309. IMP MAXENTIVS PF AVG, laureate head right / CONSERV-VRB SVAE, Roma seated left in tetrastyle temple, knobs as acroteria, nothing in pediment, holding globe and sceptre, crowned by Victory standing left behind her, holding palm branch. Mintmark ST. RIC VI Ticinum 108; Sear 14995.2 punti
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La ribattitura ipotizzata dal Gigante riguarderebbe solo i "palanconi" commissionati alla Ditta inglese Ralph Heaton & Sons di Birmingham, ma non certo quelli battuti dalla zecca di Napoli. Nella nota riportata dal Gigante, si presume che la ditta inglese avrebbe riutilizzato una parte delle monete da 1 penny, che la Royal Mint aveva rifiutato in quanto consegnatele con un anno di ritardo. Va detto che il penny inglese pesa 9,2 grammi mentre la moneta da 10 centesimi ne pesa 10 e ciò rende abbastanza inverosimile che il Regno d'Italia potesse accettare la fornitura di monete pesanti quasi il 10% meno della moneta ufficialmente commissionata. Inoltre, l'ipotesi della riconiazione troverebbe riscontro soltanto su due esemplari del 10 centesimi, guarda caso presenti in altrettante collezioni statunitensi. Dunque, a fronte di 1.150.000 monete da 1 penny rifiutati dalla Royal Mint e quindi, secondo questa tesi, potenzialmente"riciclabili" come palanconi, la "teoria" della riconiazione si fonderebbe sulla presenza accertata di 2 soli esemplari riconiati??!! Ogni ulteriore commento mi sembra superfluo. Tornando alla moneta della discussione, concordo con Paolino67 che si tratti di un tondello che è rimasto per lungo tempo a contatto con sostanze che lo hanno corroso e che, in un momento successivo, abbia subito un aggressivo trattamento di pulizia. Da qui la consistente riduzione di peso rispetto a quello legale che peraltro, come ha già rilevato chi ha aperto la discussione, è comunque maggiore del peso che avrebbe avuto la moneta da 1 penny. Saluti. M.2 punti
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Se mi trovassi davanti a un tondello diverso forse potrei prendere in considerazione ipotesi diverse, ma con una moneta con quell'aspetto, no. i SACRA MONET AVGG ET CAESS NOSTR terminano nel 303, sono i SACRA MONET AVGG ET CAESS NN che partono dal 303 per arrivare al 305 e oltre a questo ci sono incongruenze stilistiche perché non è proprio un busto che può essere credibile per Siscia. tutto questo insieme di considerazioni più il tondello per me rende questo abbinamento impossibile.2 punti
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Quello che tendo dire è che ci troviamo davanti a una tipologia emessa nei primissimi anni del IV secolo in cui abbiamo la legenda IMP C GAL VAL MAXIMIANVS P F AVG quindi Galerio come Augusto cosa che avverrà solo qualche anno più tardi. Oltre a a questo ci troviamo con dei campi estremamente lisci e una legenda stranamente deturpata e di "fantasia".2 punti
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Non esistono solo usura da circolazione o difetti di conio, soprattutto quando parliamo di monete con una certa età... questa con ogni probabilità è una moneta che proviene dal sottosuolo, dove altrettanto probabilmente è finita all'epoca, dopo aver circolato non moltissimo. Gli agenti presenti nel sottosuolo l'hanno pesantemente corrosa e qualcuno in epoca recente ha cercato di ripulirla come meglio poteva. Il peso calante è indotto dalla corrosione e dalla successiva operazione di pulizia, che hanno intaccato il metallo (come ben si vede davanti al volto del re).2 punti
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Spero di fare cosa gradita fornire una rapida panoramica delle emissioni coniate dalla zecca di Mateola (o Mateolum), senza pretesa di fare un vero Corpus. MATEOLUM: 210 – 150 a.C. 1 SEXTANS unciale AE (5,54-2,84 g; media: 4,01 g) diam. 16-17 mm D/= Testa di Atena a destra, con elmo corinzio; sopra, oo R/= Leone accovacciato a destra, con la testa volta frontalmente, regge con la zampa sinistra lancia appoggiata sul collo; a destra, monogramma dell’etnico (MAT legato). Rif: Garr. t. XCV, 43; H.N., p. 90, 796 L. Sambon 1 g. 5,54 Copenhagen, SNG 666 g. 4,56 Heritage 387, 23.ix.2005, 12001 g. 4,56 Berlin, Beschreibung 1894, 1 g. 4,44 Berlin 4 g. 4,42 * Triton V, 15.i.2002, 40 g. 4,14 Morcom SNG 208 g. 4,11 Paris, FG 644 g. 3,75 London, BM 1851-5-3 69 = BMC 1 g. 3,63 Milano, SNG 110 g. 3,62 Berlin, Beschreibung 1894, 3 g. 3,31 Bertolami 29, 22.iii.2017, 22 g. 3,26 Berlin, Beschreibung 1894, 2 g. 2,84 2 UNCIA unciale AE (3,24-2,33 g.; media: ) diam. 13-15 mm D/= Testa di Atena a destra, con elmo corinzio; sopra, o R/= Ercole nudo a destra, si appoggia alla clava, con la destra sulla schiena; a sinistra, monogramma dell’etnico (MAT legato) Rif: Garr. t. XCV, 44; H.N., p. 90, 797 London, BM 1851-5-3 70 = BMC 2 g. 3,24 Milano, SNG 111 g. 3,04 Berlin, Beschreibung 1894, 7 g. 2,80 Berlin, Beschreibung 1894, 6 g. 2,73 London, MB TOW = BMC 3 g. 2,66 Paris, D 4098 g. 2,57 Bertolami ea. 18, 26.iv.2017, 18 g. 2,56 * CNG ea. 130, 4.i.2006, 39 = CNG 61, 25.ix.2002, 23 g. 2,54 Berlin, Beschreibung 1894, 5 g. 2,33 3 SEMUNCIA ? unciale AE (1,60 g.) diam. 12 mm D/= Simile R/= Cornucopia; a sinistra, monogramma dell’etnico (MAT legato). Rif: Garr. t. XCV, 45; H.N., p. 90, 799 Napoli, Santangelo 1898 (attribuita a Gnathia) = L. Sambon, 2 g. 1,60 4 UNCIA unciale AE (2,25 g.) diam, 11 mm D/= Testa laureata di Apollo a destra; a sinistra, monogramma dell’etnico (MAT legato). R/= Due torcie decussate; sotto, stella; a sinistra, A ; a destra, P Rif: Garr. -; H.N., p. 90, n. 798 (UNICUM ?) Berlin, Beschreibung 1894, 8 g. 2,25 (acquistato da Friedlaender a Barletta, a N-E di Apulia)2 punti
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Questa è il mio 5 Grana del 1838......senza macchie. Stessa variante con punto sotto il busto di Ferdinando.2 punti
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Salve a tutti, mi piacerebbe in futuro ampliare i miei orizzonti sulla monetazione ligure. In particolare mi attira la monetazione di Torriglia: omogenea, interessante, più abbordabile di altre liguri. Avrei bisogno di un consiglio in merito a un testo da utilizzare per conoscere le varianti e la rarità. Leggendo alcune discussioni vedo che parlate sempre del Cammarano, qualcuno sa se è possibile trovarlo in un formato elettronico? Se qualche forista avesse voglia di raccontarmi perchè a Torriglia ci fosse una zecca autonoma da Genova ne sarei felice Ho letto che fu un merchesato ma non so bene i dettagli storici. Grazie!!1 punto
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In questo periodo mi sto dedicando all'approfondimento del grading delle monete USA. Giorni fa mi sono capitati due 5 cent buffalo, moneta che ritengo di ottimo livello estetico, in nickel, metallo di non facile graduazione. Allego le foto di entrambe per chi si vuole cimentare in un esercizio di grading, per poi fare un confronto con le conclusioni a cui sono giunto.1 punto
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Buonasera a tutti, ho acquistato sul noto sito di aste questa moneta, per 460 Euro spedizione inclusa. La moneta non è ancora in mio possesso, ma vorrei comunque da voi un giudizio in merito. Si tratta ovviamente di una moneta di borsa, con scarsissimo valore numismatico anche a causa di quel bordo poco felice. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensiate, sia della moneta come anche del prezzo di acquisto. Grazie e buona serata. Max1 punto
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Per me Merlino lo faceva dalle scogliere di Dover, al vento tanto non c'era nessuno.1 punto
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Complimenti per la bella collezioncina di piastre papali @Mariolina1 punto
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Moneta messa in vendita oggi sul sito di Münze Österreich... ed esaurita in mezza giornata! https://www.muenzeoesterreich.at/eng/Produkte/The-Mikrocosm1 punto
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TUTTE le tipologie dei 2 euro CC italiani sono state messe in circolazione, quindi, più o meno facilmente, si trovano, non c'è nulla di strano petronius1 punto
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Contento che ti piaccia Le foto non sono perpendicolari per esaltare patina e lustro. Questo rovescio lo trovo piuttosto particolare per la grande quantità di campo rimasto libero, ma cosa sarebbero i "pieni" se non ci fossero i "vuoti"?1 punto
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Grazie infinite per la lezioncina. E' sbagliando che si impara! Buona serata1 punto
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@anto R, pure il testone raffigurato sulla tua nuova immagine del profilo non é niente male a riguardo della bellezza!1 punto
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Fantastico il testone con la caduta di S. Paolo da cavallo sulla via per Damasco. Probabilmente il rovescio più bello delle monete di papa Borghese...1 punto
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Ciao Nella ricerca di monete con la raffigurazione del padre degli dei and brothers e altri pesonaggi dell’Olimpo mi sono imbattuto in un bronzo la cui collocazione più idonea credo sia in questa tua discussione. CILICIA, Tarsos. 164-27 BC. Æ 26mm (14.93 g, 12h). San- and Phili-, magistrates. Tyche, turreted and veiled, holding grain ears in extended right hand, seated right on throne, right foot on the shoulder of the river god Orontes, who swims right below / TARSEWN, Zeus Nikephoros seated left; SAN/FILI in two lines to left. Cf. SNG France 1374; SNG Levante 979-80 var. (magistrates); SNG Copenhagen -; SNG von Aulock -; BMC -. Near EF, exceptional olive green patina, light adjustment marks on obverse, a couple spots of encrustation on reverse. Sale: Triton XI, 7 January 2008, Lot: 283. Estimate $500. Sold For $1800. Statua di Tiche di Antiochia, personificazione della città, seduta su una roccia con ai piedi il fiume Oronte.1 punto
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Io prendo volentieri una copia, anche se 2000 monete illustrate costituiscono meno del 10% dell'intera collezione Dattari, che ammontava a ben 13200 pezzi. Sono bene consapevole del problema dell'aggiornamento, specialmente considerando questi tempi di enorme diffusione su internet di aste con immagini digitali di monete.1 punto
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Non saprei veramente.... magari qualche moneta di un imperatore che ha governato veramente poco. O magari riuscire a comprare Solido e Tremisse di Tiberio III e Solido e Semisse di Michele I e Teofilatto ,ma di Siracusa e della stessa emissione in modo da completare il trio1 punto
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Buongiorno @Legio II Italica e grazie mille per la beliisima discussione. Ti confesso, che data la mia tipologia di interessi (l'età di Marco Aurelio e Faustina), mi hai regalato un attimo di felicità. Stavo leggendo quanto riportato sul sito dei Musei Capitolini relativamente al pannello del trionfo di Marco (allego il link). http://capitolini.net/object.xql?urn=urn:collectio:0001:scu:00808 Innanzitutto è interessante rilevare come la figura di Commodo sia stata tolta in seguito alla Damnatio Memoriae. Secondo la Vittoria alata ha chiaramente le sembianze di Faustina II con un ritratto con acconciatura tipica del periodo post mortem. Tuttavia questo ritratto è originale? Nell'estratto del testo di Rodolfo Lanciani da te riportato si legge "...nel nostro caso , le teste dei due personaggi principali sono , per giunta , moderne...". E'interessante vedere quanto scritto nel sito relativamente all'arco: "L'arco doveva essere già distrutto nel VI secolo d.C., periodo al quale risalgono le prime descrizioni dei rilievi, murati a quel tempo nelle pareti della chiesa di S. Martina, costruita nel Foro Romano sulle rovine del Secretarium Senatus, un'aula della Curia sede di un tribunale penale, a sua volta eretta nel IV secolo d.C. Portati nel 1515 nel Palazzo dei Conservatori per ordine del Papa Leone X e murati in un primo momento nella parete del cortile, i rilievi furono trasportati nel 1572 nella loro posizione attuale."1 punto
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Ciao @sandrocoin RIC 1396 Piacevole ed elegante ritratto giovanile (il secondo dal punto di vista cronologico che non è molto comune). Datazione: 149/150. Alessio1 punto
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Aggiungo questa medaglietta a smalti di inizio 900, a ricordo dell'apparizione della MADONNA DELLA QUERCIA1 punto
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Giusta osservazione e visto il periodo di crisi politica e militare di questa emissione (inizio della crisi del III secolo). Tuttavia non va escluso che la stretta di mano simboleggi anche la concordia tra i due imperatori correggenti, appunto Balbino e Pupieno.1 punto
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le mani congiunte non rappresentano l'ideale intesa fra l'imperatore e l'esercito? siccome il potere di nominare o abbattere i princeps nel periodo dell'Anarchia Militare era sostanzialmente nelle mani dei corpi armati (in particolare i Pretoriani) era fondamentale manifestare anche attraverso le monete il rapporto di stretto legame fra imperatore ed esercito. la fedeltà e l'amore reciproco suppongo si riferisca proprio a questo.1 punto
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No, non è esatto: la metropolitana di Mosca fino alla caduta dell'URSS costava 5 copechi (rivalutazione del 1961) https://en.wikipedia.org/wiki/Moscow_Metro#Fares1 punto
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Non è la mia monetazione ma una copia la prendo a condizione che l'amico Giuseppe Figari ci scrive una dedica. Blaise Biagio Ingrao1 punto
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Come notato sopra, il 1943-74 20-centavo del Messico...mi piace tanto. Ecco uno che ho avuto per più di 52 anni... A puliti (da me, come un bambino) e spotting 1946 20‑centavo, ora nella "collezione speciale". (È stato sostituito da un esempio migliore anni fa.) Pop mi ha dato questa moneta nel ‘64, la notte che ho iniziato a collezionare monete. Come le altre monete messicane Pop mi ha dato quella prima notte, questo 20-centavo 1946 era dal suo stint in ed intorno a San Antonio per addestramento pilota nel mid-‘50s. (Indovina che ha goduto di qualche divertimento transfrontaliera una o due volte!) La "Piramide del Sole" è il soggetto di questa moneta, ma non ho mai saputo se ha collegato alcun significato speciale ad esso. Mamma avrebbe, però. Era marrone-sole Texas-tan di Pop (e abito di lino bianco!) che ha contribuito a far lui l'attenzione della mamma che una mattina fortunata nella Chiesa—lei è capitato di essere in città a visitare sua sorella, gli è capitato di essere in città il congedo, visita a sua madre. v. -------------------------------------------------------------------- As noted above, I do like Mexico’s 1943-74 20-centavo…so much. Here’s one I’ve had for over 52 years now.... A cleaned (by me, as a kid) and spotting 1946 20‑centavo, now in the “special collection.” (It was replaced by a better example years ago.) Pop gave me this coin in ’64, the night I began collecting coins. Like the other Mexican coins Pop gave me that first night, this 1946 20-centavo was from his stint in and around San Antonio for pilot training in the mid-50s. (Guess he enjoyed some cross-border fun once or twice!) The “Pyramid of the Sun” is the subject of this coin, but I never knew if he attached any special meaning to it. Mom would have, though. It was Pop’s sun-brown Texas-tan (and white linen suit!) that helped bring him to Mom’s attention that one lucky morning in church—she happened to be in town visiting her sister, he happened to be in town on leave, visiting his mother. v.1 punto
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Aspettavo aprissi la discussione per vederle una vicina all'altra. Cosa strana vederle insieme. Sì con il 10 soldi fanno un bel quartetto. Come scritto da Mr. Binaschi (lo conosciamo? ) Il leone rappresentato in questo tipo, non si limita ad ergersi sulle zampe posteriori come nei precedenti; questo è raffigurato nello spazio tridimensionale caro a Venezia e già utilizzato precedentemente; spazio suddiviso tra mare e terra ed il leone eretto ed andante verso sinistra, poggia la zampa sinistra sulle acque e allunga la destra verso il monte, sul quale è situata una torre imbandierata. Delle zampe anteriori, protese in avanti, la destra impugna un ramoscello d’ulivo.1 punto
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Credo che il discorso sulle 2 lire sia in realtà più complesso di quanto abbozzato. Intanto era usuale al tempo battere le monete in anni successivi a quelli del millesimo presente nel conio. Bellesia nel suo libro su Lucca riporta almeno 3 emissioni, anche se in maniera non chiarissima (non so se il dato sia conclusivo): per il 1837 una autorizzazione alla coniazione di 75.000 esemplari (pg 565) ed un totale effettivamente battuto di 97.179; nel 1844 coniati 195.659 esemplari (pg 569); inoltre per il 1848 coniati dopo trasferimento dei conii alla zecca di Firenze, un "cospicuo" numero (pg 566). Il numero 79.743 deriva dal catalogo Gigante che non so da dove lo tragga. Bellesia si è recato alla fonte, e cioè all'Archivio di Lucca, e si è anche riferito ad un volume edito nel 1870 da D. Massagli (Introduzione alla storia della zecca e delle monete Lucchesi), che seppur riedito un secolo dopo, può essere gratuitamente scaricato da Googlebooks all'indirizzo che sotto indico. https://books.google.it/books/about/Della_zecca_e_delle_monete_di_Lucca_nei.html?id=kU4NAQAAMAAJ&redir_esc=y E' particolarmente interessante il motivo per cui nel 1848 furono coniate monete da 2 Lire: si trattò di una truffa attuata da mercanti fiorentini che chiesero alla prefettura locale la possibilità di battere monete da 2 lire per poi spedirle "oltremare" spacciandole per monete francesi (di Carlo X) ad esse molto somiglianti. La moneta lucchese tuttavia era meno pesante (g 9.43 vs. 10) e a titolo inferiore (666 per mille vs. 900 per mille) e conteneva pertanto quasi 3 g in meno di argento! Il fatto è narrato dal Marsigli (pg 134) e ripreso da Bellesia. Sempre Bellesia riporta altre notizie: l'esistenza di almeno 2 tipi di monete con conii lievemente varianti di D/ e R/ (potremmo definirli D1R1 e D2R2); che nel 1841 l'incisore Ertoli inviò un conto per "aver rifatto un conio delle 2 lire" e per "aver ricalcato e rifatti due per le due lire maschi e femmine" (totale 5 conii); ed infine nel 1845 una relazione in cui si "gratifica" la signora "Felice Marsili" (figlia dell'incisore delle monete di rame Pietro Marsili) per le "fatture e tempo impiegati" (tra l'altro) "per N. 15000 monete da 2 lire sottoposte di nuovo al conio per essere poco impresse". Dunque, apparentemente, per una ribattitura di una quota di esemplari mal impressi. In definitiva: 1) la tiratura delle 2 lire potrebbe essere ben superiore a quella riferita dai cataloghi (e desunta dal Massagli, pg 134) 2) sembrano esistere almeno 2 conii riconoscibili di queste monete (la prima moneta postata e quella da me postata appartengono al tipo A di Bellesia, così come quelle relative alle figure 1, 3 e 4 ivi postate, - https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CLB/1 mentre nello stesso catalogo le figure 2 e 5 si riferiscono al tipo B; 3) esistono monete male impresse che antedatano la tiratura del 1848 e altre ribattute (per esempio l'esemplare 1 del catalogo). Infine tra i caratteri distintivi dei tipi A e B vi sono: Diritto: la lettera S e il punto della legenda sono lievemente retrocessi rispetto al ciuffo del Duca nel tipo A, un po' più avanzati nel tipo B; LANDI sotto il taglio del collo parte più a sinistra nel tipo B. Rovescio: gli estremi dei rami di lauro sono piatti nel tipo B, rivolti verso il basso e con vista della sezione nel tipo A; la data ha conseguentemente un diverso rapporto di vicinanza con tali estremi.1 punto
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Siamo nel pieno del triennio Crispi, quel periodo in cui in maniera sempre meno nascosta si iniziò a creare una linea di dissenso nei confronti di quel Re che era stato chiamato "Buono". Molto legato al Crispi, di cui condivideva la linea politica forte, Umberto I vide dal 1894 al 1896 la sua popolarità (e quella del suo primo ministro) calare nella stima di molti italiani. Sono gli anni della firma allo "stato d'assedio" in Sicilia, della guerra in Africa che portò ad Adua. "Menelik" è un nome che rimbomba nelle teste italiane, al pari di quello del generale Baratieri che fu ritenuto ufficialmente l'unico responsabile della disfatta coloniale del 1 marzo 1896. Così, come era successo a Depretis, Crispi è portato alle dimissioni da una sconfitta sul suolo delle colonie, un suolo che in Patria era stato caricato di un fortissimo valore simbolico. Al grido di "Viva Menelik" in molte città gli italiani si dissociano da un eventuale prosecuzione delle ostilità, addirittura i moti popolari ampliano l'oggetto di contestazione inglobando tutta la politica coloniale. Le dimissioni di Crispi sono auspicate perfino dai suoi più stretti collaboratori, il Re è costretto a cambiare nuovamente capo del Governo. Di seguito – in due scatti non standardizzati – la prima data (1895) del centesimo di Umberto I, quel Re che agli occhi di molti ormai non era più tanto Buono... Buona giornata, Antonio1 punto
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DE GREGE EPICURI @VignoLa sigla SM in esergo, seguita dalla iniziale della zecca e dal numero della officina, inizia almeno dal 293 d.C. con le monete di Diocleziano e colleghi della tetrarchia; se ben ricordo, all'inizio non tutte le emissioni avevano questa caratteristica, come succede dal 295. Ad es. fra le prime monete: SMT significa Sacra Moneta Ticinum. Invece,SMKA significa: Sacra Moneta Cyzicum, prima officina. Tieni conto che "moneta" non ha il significato italiano, ma quello di "zecca". Perchè la zecca era definita "sacra" alla fine del 3° secolo? In realtà le zecche e la monetazione erano "sacre" da sempre, poste sotto la protezione di Giunone ma anche di altri dei. La falsificazione della moneta era considerato "alto tradimento"verso lo Stato e l'imperatore, e anche in qualche modo "sacrilegio". Ma probabilmente Diocleziano ha accentuato questo aspetto, così come ha accentuato l'investitura "sacra" dell'imperatore (protetto da Ercole o da Giove, ad Occidente ed a Oriente). La sacralità dell'origine della moneta (non solo di quella romana) è però un problema diverso, ed è un'ipotesi approfondita dallo storico ed economista tedesco Laum, all'inizio del '900.1 punto
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Non potendo vedere la moneta la risposta può essere solo "d'ufficio" ma penso sarà comunque abbastanza attendibile. 1) Prima di tutto...tranquillo. Se l'incrostazione è venuta via facilmente ma non ha lasciato segni evidenti sulla moneta (piccoli crateri o segni di corrosione da verificare con lente a 20x o 30x) non si tratta di cancro del bronzo ma di una semplice incrostazione generata dall'interazione fra agenti chimici esterni raccolti prima dell'inserimento in collezione e il rame della lega. Nelle monete moderne è un fenomeno frequente e generalmente non è legato al cancro del bronzo. 2) Il contagio, o meglio l'innesco della reazione, può avvenire per contatto della moneta con i cloruri presenti nell'ambiente esterno o con prodotti della reazione stessa derivanti da monete già contagiate, o a causa dell'utilizzo di bustine o raccoglitori precedentemente inquinati da altre monete. Una volta eseguiti i trattamenti di pulizia e di complessazione del cancro del bronzo le monete vanno tenute in quarantena per verificare l'efficacia del trattamento stesso. Ma, mi ripeto, non penso sia il tuo caso. 3) Nel tuo caso non penso sia necessario l'utilizzo del BTA, che è potenzialmente dannoso per la salute ma se utilizzato con minime precauzioni non è un mostro che ti salta addosso e ti dilania le carni....sono sicuro che abbiano percentualmente fatto molti più morti il fumo passivo, i week-end fuori porta o i cellulari alla guida (di cui nessuno sembra preoccuparsi) che il BTA utilizzato da restauratori e fotografi.... Per monete moderne derivanti dalla circolazione, per evitare eventi come quello che te descritto, penso che sarebbe una buona precauzione lavare le monete con acetone puro o alcool etilico (per sgrassare) e poi con sapone neutro (per sciogliere eventuali sostanze organiche) ed infine, dopo il risciacquo con acqua distillata, asciugare con un tuffo in alcool etilico puro lasciato poi evaporare all'aria.... ciao Mario1 punto
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Africa Occidentale francese & Togo La regione è una lingua di terra che si affaccia sull'oceano atlantico tra il Benin ed il Ghana lungo il fiume Togo, nel 1884 la Germania ne fa una sua colonia e la chiama Togoland. Con la sconfitta dell'Impero germanico al termine della Prima Guerra Mondiale le esigue truppe tedesche che presidiavano il Togo capitolarono velocemente di fronte ai britannici e ai francesi. In seguito alla situazione creata dagli eventi bellici divenne un protettorato francese da cui ottenne l'indipendenza nel 1960. 50 Franchi del 19561 punto
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Ritengo che se si vuole che le monete aumentino il loro valore o,quantomeno,lo mantengano,bisogna leggere di Numismatica,bisogna invogliare i giovani a leggere libri riguardanti studi di Numismatica,rifletteteci,è così. Salutoni odjob Leggete e fate leggere libri e riviste di Numismatica,regalate abbonamenti e buoni acquisto,ma,soprattutto invogliate all'acquisto di libri e riviste.Chi spende denaro per acquistare libri e riviste è maggiormente consapevole del fatto che la Numismatica "è bella"1 punto
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Buonasera a tutti i collezionisti di milanesi, ho appena preso questo scudo di bello stile e bel modulo, cosa ne pensate? Grazie mille a tutti.1 punto
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