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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/30/17 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, sulla scorta della discussione delle "più belle", vorrei che qui invece venissero presentate quelle che possono essere annoverate le monete più "importanti" della plurisecolare storia delle coniazioni pontificie. I motivi per i quali una certa moneta possa essere ritenuta "importante" sono svariati e possono andare da motivazioni storiche, iconografiche, intrinseci alla moneta stessa ect. Nei più di 8 secoli di monetazione papale innumerevoli sono i fatti storici, le riforme monetarie, gli avvenimenti o le ricorrenze che sono stati motivo di coniazione di una certa moneta. Ecco, qui mi piacerebbe presentare questi esemplari, corredati da una foto e se possibile dalle nostre notazioni che motivino l'inserimento di un dato pezzo in questa speciale classifica. Se vogliamo, possiamo tracciare la storia numismatica di questa straordinaria monetazione con i veri "masterpieces" che possono quindi trasformasi in chiavi di volta della storia papale. Ovviamente inizio io: Sede Vacante (Camerlengo Pietro di Montebruno), 1268 – 1271 Viterbo. Grosso paparino, AR 1,71 g. * BEATI PETRI Chiavi in palo. Rv. * PATRIMONIV Croce patente accantonata da quattro globetti alle estremità. Muntoni 1. Berman 162. Si tratta della prima moneta di Sede Vacante A Viterbo si svolse il primo Conclave della storia dei Papi. Sembra che i cittadini viterbesi, esasperati per la lentezza e l'immobilismo dei cardinali nel decidere il nome del Papa da eleggere, abbiano chiuso a chiave (da qui il nome Cum Clave) le porte del palazzo ed abbiamo affamato le autorità clericali per convincerli ad eleggere in fretta il nuovo Papa. I cardinali superstiti, esausti e affamati, elessero Gregorio X. Da notare al D/ della moneta le due chiavi in palo.4 punti
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Salve a tutti, condivido questo mio nuovo acquisto, specie con i foristi genovesi, ma non solo Dovevo scegliere tra due pezzi, uno migliore ma lavato e questo. Dal vivo questo ha una patina stupenda, la vera patina da antica collezione, calda e profonda. Non tornerei mai indietro Ha un colpo evidente al bordo che si insinua nei campi. Ma non so perchè non mi disturba!! Ogni commento sarà ben accetto!!4 punti
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Clemente VII (Giulio de’Medici) 1523 – 1534 Ducato ossidionale (1527), AR 34,96 g. CLEMENS – VII PONT MAX Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate. Rv. DV / CATO / F su crescente (segno di zecchiere non identificato) entro corona di quercia. Muntoni 19. Berman 831. Coniata durante il famoso "Sacco di Roma". Questa moneta, d'insigne rarità, è un importante documento storico, poiché è parte di quell’ingente somma di 400.000 ducati versata alle soldatesche imperiali che avevano messo a ferro e fuoco la città di Roma. Tali monete furono fatte coniare in Castel Sant’Angelo da Papa Clemente VII per pagare il riscatto per la sua libertà. Per questo esemplare in particolare, la scelta di coniare la tipologia monetale dello ”scudo” d’argento, all’epoca in Italia ancora non battuto, fu dettata, con ogni probabilità, dalla presenza nelle truppe imperiali di 14.000 lanzichenecchi al comando di Georg von Frundsberg, che invece lo ”scudo” ben conoscevano e molto apprezzavano.La forma irregolare di questi ”scudi” nasceva dalla necessità di reperire in modo veloce moneta contante e quindi le operazioni di preparazione dei conii dovevano essere veloci e sicuramente poco attente al fattore estetico, così come la coniazione. Numerose sono le cronache che ci hanno tramandato notizie di quel triste evento e del motivo della coniazione di questa e delle altre monete ossidionali. Fra le più dettagliate, al riguardo, sono le ”Memorie Storiche” di Domenico de’Rossi, compagno di prigionia del papa, dalle quali sappiamo che il pagamento del riscatto doveva essere suddiviso in tre rate: ”100 mila presentemente, 50 mila tra venti giorni, cioè per tutto il giorno 26 dello stesso mese di giugno, e li restanti 250 mila fra due mesi prossimi…Furono chiamati in Castello li Zecchieri e immediatamente datogli l’oro e l’argento, che vi era dentro rifugiato, ne furono improntati 100 mila Scudi promessi e presentemente pagati; gli altri 50 mila li andavano mettendo insieme, di candelieri, croci, vasi ed ornamenti di Reliquie, quali fatti improntare con le teste di S. Pietro e Paolo, e con l’arme di Sua Santità, furono similmente pagati a quelle insaziabili turbe.” Purtroppo in questo racconto, come nelle altre cronache, non sono indicati i nomi degli zecchieri, ma da una lettera del tedesco Ambrosius von Grumppenberg, l’interprete del papa con gli imperiali, veniamo a sapere che tutto il metallo che era stato ricavato dalla fusione degli arredi sacri, tra cui anche la stessa tiara di Clemente VII, venne dato per essere coniato a tale Angelo Schauer, che lo stesso Ambrosius definì ”un tedesco depravato e birbante”. Sicuramente Angelo Schauer era la stessa persona che aveva avuto, in quanto agente dei Fugger, la direzione della zecca di Roma al tempo di Adriano VI. Lo Schauer, con questo nuovo incarico, si arricchì oltre misura, in quanto dal papa riceveva l’argento dorato considerato argento di bassa lega che poi fondeva per separarlo dall’oro che vi era contenuto. All’operazione di fusione partecipò anche il Cellini, ma non a quella di coniazione. Quindi con l’argento ricavato lo Schauer coniava gli scudi, i mezzi scudi e i quarti di scudo, trattenendo per sé l’oro, un lauto guadagno gli era quindi assicurato. Un guadagno, seppur minore, ne ricavarono anche coloro che ricevettero in pagamento tali monete, in quanto, a loro volta, le rifusero per ricavarne quella quantità di oro che era ancora rimasta nella lega, il che spiegherebbe il motivo della notevole rarità di queste emissioni ossidionali.4 punti
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tre copie sono arrivate al circolo Astengo di genova e hanno suscitato grande interesse e sono state prese volentieri dai soci4 punti
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Girando per il forum ho visto una discussione sulle 10 monete papali più belle. Apprezzando l'idea ho pensato di proporla anche nella nostra sezione. Chi vuole cominciare..? Arka3 punti
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Devo fare i segna posto: il tuo cane cosa colleziona? Se non fate la stessa cosa è inutile mettervi vicini...3 punti
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Al n. 1018 della vendita " Masterpieces...from Cabinet W " del 04-01-2012 , tra le sole 19 monete belle ed importanti ( e controverse , p.es. decadramma falso di Agrigento ) , il doppio statere di Paphos al nome di Nikokles considerato , appunto , tra i capolavori della monetazione greca . Esemplare di grande conservazione e grandissima rarità ( solo 4 esemplari noti , 2 in musei e 2 in mani private ) , passato al non trascurabile prezzo di 600.000 U.S.D. Una nota di colore Il compilatore del catalogo , ricorda che i soli 2 esemplari conservati in raccolte museali , sono in Torino e Firenze .3 punti
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Buonasera...Io lo dico da subito, non colleziono monete dei romani pontefici e quindi scusatemi per la capatella su un post di monete che conosco poco...però leggendovi mi è subito venuta alla mente un'asta Nac da cui prendo un gran pezzo e da cui prendo pure la descrizione....."Il Doppio ducato con il ritratto del figlio di Lorenzo il Magnifico opera di Pier Maria da Pescia, coniato nei primi due anni di pontificato di Leone X quando ancora la zecca era gestita dalla Compagnia Fugger . La scena della cavalcata dei Magi che compare al rovescio sta forse a ricordare la venuta a Roma della fastosa ambasceria del re del Portogallo o addirittura la comparsa nel cielo di Roma, avvenuta poco dopo l’elezione del Papa, di una cometa, evento ritenuto di buon auspicio tanto da meritare di essere immortalato a futura memoria su questa bella moneta. Con Leone X iniziò la pratica di servirsi di certe emissioni di monete alla stregua di medaglie facendo in modo che ciò che vi veniva rappresentato aveva lo scopo di far ricordare eventi e personaggi." Non ho resistito , al tempo sfogliando il cartaceo dell'asta questo pezzo in oro mi aveva stregato (vorrei vedere direte voi!), anche se solitamente le monete in oro non mi attirano per nulla e infatti non ne ho nessuna (preferisco il rame e l'argento). Questa però è meravigliosa, preziosa e ha un'immagine credo unica per le monete, che non può lasciare indifferenti nemmeno i meno avvezzi.2 punti
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Ottimo incontro di collezionisti per fare scambi.Reperito un falso d'epoca : VittorioEmanuele II 1 lira 1863 valore zecca M. Di fattura molto rozza.2 punti
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A colpo d occhio è carina, però la patina e l aggiunta della sabbia, per definire i rilievi sanno di manipolazione. Roberto2 punti
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Buonasera a tutti, desidero condividere con voi questo denario di Faustina proveniente da London Ancient Coins: si tratta di uno dei denari di Faustina più comuni ma presenta una particolarità che lo rende estremamente raro e pregiato. Infatti l'acconciatura dell'Augusta è del tipo Fittschen 4, probabilmentela la meno frequente per questa imperatrice e si distingue dalla grande massa di ritratti Fitt 3 e Fitt 5 che caratterizzano questa emissione. Volevo conoscere quindi qualche vostro parere su questa moneta. Grazie mille 18mm / 3,52g / RIC III 502a1 punto
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La mia è una domanda provocatoria, naturalmente, ma credo che possa suscitare un qualche interesse. So perfettamente che esiste una discussione sui denari di Lucca che è seguita da anni da molti utenti e studiosi ed ha battuto praticamente tutti i record di interesse. Esistono tantissime altre discussioni sui denari di Lucca che si sono esaurite in un numero abbastanza contenuto di interventi, anche perché spesso da parte di tutti si rinviava alla discussione principale di cui sopra. Come tutti sapranno, io non sono un collezionista di denari lucchesi, e le mie conoscenze si limitano a poco più di un generico riconoscimento come "denaro di Lucca". E di denari di Lucca ne posseggo pochissimi. Ma un dubbio mi attanaglia da tanto tempo. Si, perché seguendo tutte le varie discussioni sistematicamente mi capita di vedere monetine brutte, contorte, indecifrabili, .... Ma è possibile che in una monetazione durata secoli non ci siano state monete che a prima vista siano abbastanza decifrabili e ben leggibili ? Certamente una moneta brutta e contorta è oggetto di studio alla stregua di tutte le altre, anzi spesso riserva delle sorprese per meglio comprendere caratteristiche e periodi storici in cui vennero coniate. Ma credo che talvolta sarebbe possibile far vedere agli utenti e studiosi del forum anche quelle monetine che siano più gradevoli alla vista e più leggibili ad un profano cultore di monetazioni medievali. Chiedo quindi se è possibile mostrare delle belle monetine, abbastanza gradevoli e leggibili che consentano di apprezzare ancor più positivamente questa tanto discussa monetazione. Io, ripeto, ne ho pochissimi, ma per iniziare posto le foto di un denaro che non è il massimo, ma in buona parte "leggibile" ed apprezzabile, invitando gli altri utenti a fare altrettanto. Facciamo vedere i denari più belli delle nostre collezioni !!!!! Grazie per l'attenzione. (peso 0,86 gr. - diam 15,60 mm.) PS: come fotografo non sono un granché !1 punto
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DE GREGE EPICURI Dopo aver parlato molto piacevolmente di Nerone, questa volta andiamo sul difficile: "Novità sulla monetazione longobarda". Pochi di noi ne sanno qualcosa, ma vogliamo imparare; ed abbiamo per fortuna la disponibilità di Ermanno Arslan, uno dei pochi che se ne intende e che tuttora la studia. E' in previsione una mostra a Pavia (data ancora non fissata ufficialmente), mostra che poi migrerà a Napoli ed infine...a San Pietroburgo! In effetti, è da Nord che venivano i longobardi. I cinquecento anni circa della monetazione longobarda risultano molto frastagliati. Si susseguono diverse fasi, ma c'è anche una scomposizione per territori. Conosciamo una prima fase con la monetazione "ducale". Poi c'è quella di Ticinum dopo Agilulfo, con discreti cambiamenti; e tuttavia, in Friuli e nel Veneto, le emissioni locali continuano a ricollegarsi a quelle precedenti. Quanto alla monetazione longobarda del Meridione, si ipotizza oggi che nel beneventano non ci fosse una sola zecca, ma almeno due. E infine c'è Capua. I temi sono molti, e in una conferenza certo non si potranno approfondire. Ma siamo certi che Ermanno Arslan riuscirà a toccarli un po' tutti (compreso quello difficile degli argenti longobardi) in modo molto avvincente. Speriamo di attirare a Milano molti appassionati e soprattutto molti lamonetiani, anche oltre i confini lombardi! L'incontro è per martedì 2 maggio, ore 20.45, nella nostra sede di via Terraggio 1 (MI).1 punto
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Ciao @Acqvavitus...allora...personalmente la moneta di @Martin_Zilli è un MB+/qBB, il rovescio è migliore del dritto, non è un qBB pieno, almeno da quanto vedo ma è una moneta gradevole; ma è solo un parere! Poi, ribadendo quanto ti ho detto nel altro post, l'8 lire è una moneta che facilmente si trova in buone condizioni, in poche parole se è qMB personalmente non la prenderei nemmeno in considerazione ma se vuoi prenderla non pagarla più di 40/50 euro e anzi ti dirò che con un centinaio di euro (la cifra di cui parlavi nel post era 90€) ne prendi una a livello di quella postata da martin o comunque intorno a quella conservazione. Inoltre mi sembra di aver capito che è del 97, quindi è comune ed è pure con traccia di appiccagnolo e quindi non c'è proprio motivo di spenderci troppi denari. Ti ripeto fatti un giretto sul noto sito, ieri ne ho trovata una periziata mb/bb, in asta, che ora è a poco più di 100 euro e l'asta chiude domani e non credo andrà molto più su, oggi ne ho vista un'altra che secondo me non arriva all'MB (io la definirei B+) che parte da 50 euro e anche qui non credo andrà oltre la base e anzi non credo nemmeno andrà venduta. Dipende molto da che moneta vuoi tu...è il primo 8 lire che prendi? se lo vuoi per tenerlo a lungo in collezione, aspetta e trova con quei soldi (un centinaio di euro) un pezzo magari anche con appiccagnolo ma bello da vedere e da leggere, magari con un difetto ma piacevole da ammirare... Tu prova a trovare una foto online esemplificativa della conservazione del pezzo che vorresti prendere, perché senza foto è dura giudicare. P.s. ti mando con messaggio privato (perché è in vendita e non voglio influenzare niente e nessuno) l'immagine del 8 lire che per me non arriva al MB ma bensì ad un B+ così mi dici se quella di cui parli tu è simile o messa meglio. Ciao.1 punto
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Alles ist gut.... come dice @Alex-Vee! questa è quella che ho sullo scaffale, zecca G di Karlsruhe. La zecca A di Berlino è - secondo me - una delle peggiori (se non LA peggiore) delle zecche tedesche. Si dice usino ancora macchinari della RDT... Servus njk1 punto
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Buonasera, guardate lo stila della croce sul mio 1798 ,non ha tre sferette ed anche i caratteri sono leggermente diversi.1 punto
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Stupenda @nando12. @Rocco68 , credo questo falsario avrebbe avuto maggior successo sotto Ferdinando IV considerando la sua "bravura" con i nasi ?.1 punto
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Grande mix monete e cibo ...lo sappiamo purtroppo molto bene ?1 punto
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Bellissimo reportage ...come siamo messi con Verona ? Dimenticavo quei croissant sembrano messi lì' per dire prendimi ?1 punto
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forse: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-JTI/3 comunque confronta la tua con gli altri quartaroli che trovi nel catalogo1 punto
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L'unico investimento sicuro è nell'oro e (in modo minore) nell'argento.Fra cinquant'anni dovrebbero essere saliti quanto basta per realizzare un minimo di guadagno se non lo paghi cifre astronomiche.Il collezionismo numismatico è altra cosa non esiste serio o meno serio,tutto è serio quando fatto bene e con criterio e dipende solo da quanto puoi spendere,ci sono monete che arrivano fino (e oltre) al 1.000.000 di di euro......... fortunatamente ci sono anche quelle da 30 euro!!!!1 punto
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Ma questa è stupenda e piena di fascino ....... Penso che la moglie dell' addirizzatores quella lontana notte non lo abbia accontentato e lui durante il lavoro era nervoso. Si è sfogato a furia di martellate , meschino (e le schiacciature di conio poi......povero denaretto) A parte gli scherzi, secondo me è bella davvero1 punto
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È sempre un piacere leggerti. Da ignorante, rimango silente lettore. complimenti per i pezzi e la metodica collezionistica1 punto
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Ok il minimal, ma un pò di decenza e rispetto per chi metterà queste "monete" nella propria collezione potevano pure averlo.1 punto
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Buona domenica a tutti, Visto che la discussione è statica procedo col mezzo soldo che ho in collezione, moneta che adoro, così piccola e con una corona definita.. diametro 16,5 per 1,6grammi... Luca1 punto
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Sisto IV (Francesco della Rovere), 1471 – 1484 Doppio grosso, AR 7,05 g. SIXTVS·IIII·PONT·MAX·VRBE·REST· Busto a s. con piviale ornato. Rv. •PVBLICAE *• – •*VTILITATI• Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate entro cornice quadrilobata. Muntoni 13. Berman 450. Si tratta della prima moneta a recare il ritratto di un pontefice La monete è considerata opera dell'Orfini, sebbene non siano presenti né il suo monogramma né la caratteristica rosa a quattro petali con spine. Il Muntoni, vista la loro mancanza e la presenza nelle legende di un fiore a sei petali, ha ritenuto che questa moneta fosse da attribuire alla mano di Pier Paolo della Zecca. Con questa emissione Sisto IV volle rimarcare la sua benevolenza verso la città di Roma dimostrata con lavori di ”pubblica utilità” da lui ordinati per la sistemazione delle vie ed il restauro di edifici realizzati, peraltro, utilizzando i materiali provenienti da antichi edifici di epoca romana.1 punto
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Lo so che é poco attinente alla discussione a proposito delle monete borboniche ma mi é capitata una sterlina falsa che condivide alcuni fattori con la tua, come il dritto ed il rovescio ridisegnati … É una moneta che considero "esilarante " ?. (originale / falso)1 punto
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Salve , a vederlo in foto e dal colore sembra in effetti fatto di ferro anche se anelli in ferro sono piu' rari di quelli in bronzo , in tal caso e' facilissimo verificarlo , basta avere una calamita , se viene attratto e' ferro . Rame non credo , col tempo non assume quel colore quasi nero , forse potrebbe essere una alterazione del bronzo conservato in terreno particolare . Per il disegno del castone e' difficile dare con certezza un significato ; in teoria potrebbe essere anche due lettere etrusche , una A ed una M1 punto
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Buongiorno, Cicciobello Kim verrà fatto sparire dai Cinesi se continua a tenere questo tipo di comportamento, non lasceranno agli USA risolvere la situazione. Per quanto riguarda i venti di guerra, se guardiamo come abbiamo ridotto il medio oriente, con milioni di profughi e migliaia di civili innocenti finiti sotto le bombe, direi che al momento gli assassini siamo noi occidentali. Kim per il momento parla e fa partire i petardi, noi abbiamo distrutto paesi interi, creato il terrorismo e reso il medio oriente una polveriera. Forse dovremmo pregare affinché l'Occidente cambi drasticamente la propria politica estera e sopratutto smetta di produrre e vendere armi in Medio Oriente. Saluti e buona Domenica. Silver1 punto
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buona sera a tutti, @miroita bella idea, anche perché gli esemplari più belli e leggibili come già detto da Adolfo appartengono tutti ad un periodo già ben inquadrato e non riservano quasi mai grandi sorprese, insomma non dovresti con questa discussione "rubare" il lavoro a nessuno e qualora comparisse un pezzo "anomalo" non faremo altro che duplicarlo in denari di Lucca giusto per non disperdere il materiale più interessante , sarà anche un modo per esercitarci ad una corretta classificazione essendo ben visibili i particolari stilistici che caratterizzano i vari sottogruppi, non posso che essere d'accordo con Adolfo sull' attribuzione di questo tuo esemplare (H3b) d'altronde non ne sbaglia una con quelli brutti figuriamoci questi.PS questo tuo pezzo che definisci "non il massimo, ma in buona parte leggibile" equivale ad un FDC assoluto con fondi specchio di altre monetazioni, complimenti.1 punto
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Grazie per la provocazione Diciamo che quelli "belli", come li chiami tu, arrivano fino al 1125 (Enrico V) circa come nel caso del denaro che ci hai presentato (Matzke Tipo H3b). Dopo cominciano le grane per tutta una serie di motivi già ampiamente trattati nella discussione madre e che non riesumo anche per non allontanarsi dal criterio che hai impostato per il proseguire della discussione. Non sono un collezionista ma credo che qualche immagine significativa non tarderà ad arrivare. La difficoltà sarà poi quella di dare una classificazione corretta cari saluti1 punto
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... questo è il mio 91....ha la treccia.1 punto
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Ci sono stato ieri mattina. Prima delle 10 si poteva già entrare, io personalmente almeno dove sono passato non ho notato la moltitudine di auto col bagagliaio aperto e di gente che c'era una volta fuori in parcheggio. Alcuni tavoli erano vuoti, spero oggi di siano riempiti. Gente non tanta ma tutto sommato si parla di venerdì mattina. Certamente migliorata la qualità del tendone e lo spazio molto più ampio.1 punto
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Bella e rara Piastra, Con patina di vecchia collezione. Complimenti.1 punto
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Ciao. Indubbiamente curiose queste "prove" in argento .986 del Vaticano e ciò sia perchè battere in argento la "prova" di una moneta il cui metallo previsto per la sua coniazione è l'Italma, rappresenta già una singolare anomalia ma anche per il titolo dell'argento impiegato nella lega (.986), che non ha alcun riscontro o precedente nella monetazione argentea repubblicana o vaticana. Come scrive Domenico Luppino nel Suo libro "Stato e Collezionismo, Indagine sulla numismatica", il fatto che manchi del tutto un riferimento all'emissione di queste prove persino nella pubblicazione ufficiale della Santa Sede "Le monete dello Stato della Città del Vaticano" e che anche altri Autori (Muntoni, Orsini, De Guido, Pagani) abbiano commentato molto superficialmente e sbrigativamente queste emissioni, sembra dimostrare la "piena consapevolezza che i suddetti esemplari, pur riportando la dicitura prova, non potevano rientrare nella tipologia monetale (quella appunto delle prove e dei progetti),..."(pag. 97). Quanto al grado di rarità di queste "prove", in un'altra pubblicazione di D. Luppino "Prove e progetti: Area geografica italiana", il tondello in argomento viene considerato 4 volte raro (pag. 51). Saluti. Michele1 punto
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Congratulazioni per il raro esemplare. Circa la rarità non è possibile ricondurre a uno dei gradi la valutazione solo in base al numero dei pezzi coniati, come principio generale. Vi sono molte altre variabili tra cui principalmente il numero degli esemplari ritirati o altre cause.1 punto
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Se non capitano contrattempi sarò dei vostri Cari saluti1 punto
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Buon pomeriggio. Per caso l'hai acquistata qualche mese addietro da un professionista di Barletta?1 punto
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Gran bella moneta. Devo dire che chi l'ha sigillata, a mio parere, è stato stretto di manica. Da quello che vedo dalle foto, è una moneta che non ha mai circolato e probabilmente passando di mano in mano, qualche piccolo danno l'ha ricevuto. Complimenti, un qFDC glielo avrei dato, anzi a mio parere lo è.1 punto
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Complimenti @MezzaPiastraPupillare e allora per non farla sentire sola permettimi di affiancarle la mia1 punto
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Ciao Alessio, qualche 2 scudi ce l'ho anch'io, complimenti per i due esemplari tuoi, il primo tipo con castello è molto raro come tipologia. Una curiosità: ma il 1705 è tra i più rari come millesimo? Il peso del mio è di 76,22 grammi.1 punto
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@Alessioildoge molto interessante in effetti non ci avevo mai fatto caso al "braccino corto " dei genovesi, nel mio caso il 2 scudi del 1693 era un po' meno bello del tuo e aveva anche qualche colpetto e quindi l'ho dato via con la speranza di trovarne uno migliore. Nel mio piano ho messo i due tipi di quadruple, i due tipi di 2 scudi e lo scudo stretto. Ma come avevo già detto, parlando dei 2 scudi, sono difficili da trovare, in special modo quello col "castello", e forse l'idea di uno scudo largo non è da scartare, ma anche lì non è che li trovi nella ciotola............. Comunque i tuoi sono molto belli, senza colpi troppo evidenti, bella patina e mi piacerebbe sapere, se mi vorrai rispondere con un mp, più o meno quale cifra devo accantonare per due come i tuoi. Ho già visto che quando dal BB ci avviciniamo allo SPL i prezzi si impennano terribilmente e dato che a noi nessuno ci regala mai niente...... Ancora complimenti e grazie anticipatamente se mi vorrai contattare.1 punto
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Grazie Antonio, collaborare alla nascita di questa nuova rivista mi rende orgoglioso, mi sento ancora più orgoglioso appartenere a questo fantastico gruppo di Amici. I complimenti vanno prima di tutto a voi.1 punto
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Partecipo anche io con una moneta insolita ma, a mio parere, meravigliosa! Si tratta di un 1/2 tari di Carlo V, busto barbuto, zecca di Messina, anno 1541, ex collezione Spahr. Al dritto: Busto barbuto volto a destra entro circolo di perline. + x CAROLVS x IMPERTO x Al rovescio: Aquila coronata ad ali aperte volta sinistra , circolo lineare. + x REX SICILIE x Spahr 392 , MIR 305 Materiale: Ag Diametro: 16 mm Peso: 1,44g1 punto
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