Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/25/17 in tutte le aree
-
Ciao quel che vi posto è un sesterzio di Domiziano che alcuni di voi riterranno non consono alle loro collezioni in quanto consunto e con una patina cuoio strana, ma queste secondo il mio parere e la mia concezione di monete antiche, sono quelle che dovrebbero avere il maggior prestigio in quanto non lavorate o ripatinate, che dimostrano tutti gli anni e le vicissitudini che si portano addosso, ma fuori dal contesto di bellezza a cui sembra andare incontro la numismatica di questi tempi. Scusate il mio sfogo ma girando per convegni e aste o leggendo certi post, a volte mi chiedo come si fa a discutere su tondelli rifatti e ripatinati con persone che elogiano monete antiche che di antico hanno ormai poco o niente. Torniamo al sesterzio come dicevo Domiziano per la serie della conquista della Germania, in questo caso con il fiume Reno sottomesso dallo stesso Imp, coniata nel 85 dc e come dicevo con la S maiuscola in quanto questi moduli di lì a pochi decenni sono scomparsi per lasciare posto ai più semplici sesterzi di barra. Arriva dalla burse di Annecy di domenica scorsa ( logicamente con tanto di fattura al seguito ) bella domenica passata al lago con moglie e amici del circolo di Aosta. Mm 35,69 Gr 25,97 centratura perfetta su ogni lato.6 punti
-
cari amici questa volta non ci sarò, ma condivido con voi il motivo....che mi inorgoglisce non poco.... Aleksander Bursche mi ha invitato a Varsavia dal 19 al 23 e il lunedì 22 parlerò delle "silique del gruppo di Sirmium" ad un suo Ph.D. sono assente giustificato?5 punti
-
Buonasera a tutti oggi dopo tanto tempo posto qualcosa anche in questa sezione... Prima e unica moneta di Murat che ho in collezione, a mio parere uno dei dritti più bello tra le monete italiane.. Questa lira mi ha letteralmente stregato per rilievi e patina, peccato per il bordo ma è nata così a causa delle stellette sul contorno.. Mostratemi le vostre lirette di Murat che mi piacciono un sacco.. Buona serata a tutti Luca4 punti
-
3 punti
-
DE GREGE EPICURI Complimenti per la bella e rara moneta. Come sai, condivido totalmente la tua preeferenza per le monete poco o nulla ritoccate, lavorate e "migliorate". Questa non l'avevo mai vista, e manca nel catalogo della collezione Friedrich dei sesterzi imperiali.3 punti
-
Vediamo finalmente le gemelle della Stringher/Accame del 1909 del dicembre scorso. https://www.lamoneta.it/topic/154521-50-lire-1912-banca-d-italia/#comment-1758236 Spero che non sono state trattate in alcun modo, a parte quella lieve schiacciatura naturale da tasca di raccoglitore che avevo consigliato. La presenza di fori di spillo con relativa ruggine escludono purtroppo anche quelle meglio conservate dal classificarle più di bb. Detto questo ribadisco la mia valutazione data in precedenza, 120/150 euro sia per le Stringher/Accame che per la Sacchi del 1912, qualcosina in meno per l'Accame del 1910 (la quarta banconota), tralasciando naturalmente a quanto vengono proposte attualmente le stesse sui siti vendita, sappiamo bene che una cosa è proporle ed un'altra cosa è venderle realmente, potrebbero spuntare qualcosina in più con il compratore giusto, un collezionista che cerca in particolare uno specifico decreto. Queste tue banconote hanno un punto di forza, provengono da un ritrovamento e sono state lasciate al naturale, e per esperienza posso dirti che in tanti lo apprezzano, per questo spero che magari realizzi di più di quanto ho indicato, del resto quanto sopra, valutazione compresa, è solo una mia personale opinione.2 punti
-
Forse un re , forse dei Peoni , le fonti nulla dicono della sua esistenza : solo 3 monete con questo nome . Dalla celebre collezione Prospero , un bellissimo , estremamente raro tetradramma di lungo importante pedigree , testimonia una esistenza altrimenti ignota .2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
Ciao @Illyricum65 , in realtà da quello che si è potutto dedurre da diversi studi, gli pterugi non erano di cuoio, come si è portati a credere sopratutto per via delle ricostruzioni cinematografiche, ma di tessuto rinforzato, probabilmente lino lavorato su diversi strati. Le moltissime sculture e raffigurazioni in cui riscontriamo gli pterugi, ce li mostrano infatti "comportarsi" in maniera non congruente col cuoio o simili materiali, bensì assumere pose e forme attinenti il tessuto. C'è una esauriente disamina della questione qui: http://www.romanhideout.com/legiov/fabrica/pteryges/pteryges1_it.asp2 punti
-
Bellissima presentazione di monete puniche. Complimenti ! Proprio una bella collezione. Mi permetto di aggingerne qualcuna per continuare la discussione:2 punti
-
2 punti
-
a proposito di pigne d'uva... uno dei nominali più difficili da trovare per la repubblica napoletana del 16482 punti
-
Finché aspettiamo qualcuno che ci illumini sulla questione "tenere a bada le incrostazioni" e sperando non ci consigli il Viakal, posto un altro paio di pezzetti...non sono super ma come si dice "Ogni scarrafone è bello a mamma soja!!!" Così chiudo la serie dei Grani 1814_1815 !2 punti
-
Senza fare alcuna polemica, vorrei solo far notare che si tratta di episodi che non accadono solo in Italia...seguendo il vostro ragionamento, che non condivido assolutamente ma rispetto, proprio negli USA dovrebbero requisire e magari fondere anche numerose altre rarità numismatiche con una storia non proprio cristallina, ma regolarmente ambite e collezionate per non parlare dei realizzi milionari che spuntano quando compaiono in asta...pezzi come il dollaro del 1804 "King of Coins", i 5 cents Liberty Head del 1913, i 10 cents Barber 1894 S e potrei continuare.. Così come, scommetto che alla luce di questo precedente, non vedranno mai la luce i famosi Peace Dollars del 1964 che si vocifera essere scampati alla fusione con metodi simili a quelli adoperati per le doppie aquile del 1933...ed il singolo esemplare di Re Faruk che cosa ha di diverso da quelli dei Langbord? Un accordo con il governo? Suvvia... E cosa dire dei falsi d'epoca, che oggi sono regolarmente collezionati da molti collezionisti e che aggiungono fascino ed interesse ad una collezione di pezzi "regolari"...seguendo il ragionamento portato avanti nei precedenti messaggi, questi non dovrebbero poter essere collezionati in quanto derivanti da un reato punito più severamente all'epoca che adesso, anzi andrebbero tutti confiscati e distrutti.. Come si vede tali circostanze sono molto comuni nella storia della numismatica, ed anche taluni reati, per quanto odiosi, possono entrare a far parte della storia di una moneta e contribuire al fascino che ne permana, nè si può pretendere di punire tali reati dopo quasi un secolo dall'evento criminoso...per tutto questo, consentitemi, non apprezzo minimamente che una sentenza che applica il diritto in maniera ottusa (a mio parere), possa privare tanti collezionisti della possibilità di continuare ad ammirare e forse sognare di far propria una delle doppie aquile del 1933. E per quello che vale sono anche io un avvocato di professione...ciò semplicemente per rilevare che nel discutere di certi temi giova talvolta lasciar spazio anche a ragioni di buon senso e non solo ad una applicazione fredda, asettica e talora ottusa, di una norma di legge..2 punti
-
Ciao, la moneta presentata è da catalogare con il Piras ( Le monete Sardo Puniche, edizione Montenegro) numero 77, 264 - 241 a.c. grado di rarità: R. Mentre nei piccoli bronzi Core - protome al rovescio la palmetta è molto comune nei grandi bronzi è raro trovarla. Per quanto riguarda l'accuratezza dei conii..... c'è da dire che in Sicilia c'erano gli incisori greci in quanto come sai l'isola era colonia greca, Cartagine occupava la parte occidentale dell'isola in una guerra secolare contro le colonie greche, accadeva che le città greche diventassero puniche e viceversa. Per fare un esempio pensa alle tetradracme puniche coniate in sicilia....chiaramente gli incisori erano greci delle città occupate da Cartagine. In Sardegna questo non è accaduto, c'erano i nuragici poi i fenici poi i punici e infine i sardo punici, possiamo dire che la convivenza è stata nettamente più pacifica. Possiamo solo ipotizzare che in Sardegna abbiano lavorato zecche autonome locali e di conseguenza lo stile delle emissioni del nord Africa e della Sicilia risultino più accurate. Per quanto riguarda la scultura e l'architettura, beh... di architettura ne è rimasta ben poca in piedi per poter dire qualsiasi cosa, per la statuaria e l'artigianato invece no...il museo di Cagliari espone pregiatissime produzioni del periodo fenicio punico in bronzo, oro, ceramica ecc... Un ultimo appunto, per 40 anni gli archeologi in Sardegna hanno tenuto nascoste le statue rinvenute nei pressi dell'antica Tharros (pressi di Oristano), i così detti "Giganti di Monti Prama", statue in arenaria a grandezza d'uomo, a tutto tondo, che spostano il primato di questa tecnica proprio dalla Grecia alla Sardegna, ovvero risultano essere più antiche dei Kuroi greci, ritenuti fin qui i primi esempi di statuaria a tutto tondo del mondo antico. Allego dritto di un "medio bronzo" emissione autonoma della Sardegna (secondo Piras ecc.) Le monete sardo puniche: numero di cat. 126 rarità: NC Core è abbastanza "bellina"...2 punti
-
Da condividere con gli appassionati della monetazione Cartaginese, un piccolo insieme dalla mia collezione, possiamo notare differenze iconografiche della Core su conii attribuiti alla Sardegna : Core - protome equina, emissioni attribuite esclusivamente alla Sicilia (piccolo bronzo "Trittolemo") e ancora piccolo bronzo con Core - cavallino e palma (ben visibile collana su doppio filo); grande somiglianza del dritto del Trishekel zecca di Cartagine con la "ribattuta sarda" = (Piras n. 154); altre monete attribuite esclusivamente alla Sardegna = medi bronzi Core - Cavallo stante con lettera punica, Core - Toro e Core - Spighe di grano; in fine ultima moneta punica coniata in Sardegna = Potin : testa maschile diademata - toro stante con dietro spiga di grano (la leggenda vuole che al dritto sia rappresentato il Signore della Città di Cornus, Ampsicora / Amsicora, Capo della rivolta ( città confederate = Tharros, Cornus) contro l'occupazione romana in Sardegna. Il periodo storico di questo insieme va dal 300 a.c. al 216 a.c. attraversando i cambiamenti di potere nel bacino del mediterraneo tra Roma e Cartagine (1a e 2a guerra punica).2 punti
-
Buona notte, cercando denari di Pisa in rete si fanno spesso delle scoperte interessanti , questo denaretto mi aveva incuriosito già molto tempo fa per via della sua classificazione che credo sia frutto di un errore dato che non hanno neanche provato a mettere per traverso la foto del dritto affinché la H somigliasse ad una F, ma a parte questo ho notato solo oggi che si tratta di un esemplare con la C ad inizio legenda, anche se deturpata dai colpi di martello. Spero vi sia utile soprattutto nel caso in cui ancora non sia uscito nessun contributo in merito. Secondo voi H4a o H4b ? Io sarei più per il secondo (communis 1160-1181) anche se la C di LVCA spinge molto verso il punto centrale (forse per fare posto alla "C" accessoria?) A mio parere può essere buona l'ipotesi della distinzione "Civitas" che va a sparire dopo il 1181. Ci sono novità in merito?buona notte a tutti.2 punti
-
Segnalo un articolo molto interessante su GdN online http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=132081 punto
-
Buon pomeriggio a tutti. Questa è la mia seconda discussione, e vorrei sottoporre alla vostra competente attenzione il mio 20 lire Littore 1928. Pubblico di seguito una prima serie di foto con luce artificiale radente dall'alto, mentre la seconda serie è eseguita con luce naturale frontale...strumento sempre smartphone... Grazie fin d'ora a tutti per i pareri che vorrete dare in merito allo stato di conservazione.1 punto
-
Oggi ho trovato questo pezzo, davvero ben conservato rispetto alla media. Non ne avevo ancora visto uno così, solitamente questi tondelli (compresi gli 1 e i 2) li ho sempre trovati dal BB in giù.1 punto
-
buonasera, avevo aperto un thread in precedenza ma solo con 2 foto (fatte anche malino)... dopo qualche settimana messe a riposare in contenitori appositi, vi ripropongo stasera 4 sorelline rimaste nell oblio arrotolate dentro un rotolo di filo per, credo qualcosa come 80-90 anni... ho fatto foto grandi (o grandi foto...ma non credo) per facilitare il compito di chi vorrà darmi un parere sul conservazione (io colleziono monete, ne so quindi men di zero) e valutazione/valore. Questo ovviamente metterà in risalto difetti e magagne, ma cosi sono e cosi ve le mostro.. E, qualora ne valesse la pena, anche darmi suggerimenti su come (la baia?), qualche convegno? eventualmente cederle, anche a fronte di proposte di permuta.. grazie in anticipo. ps per non fare confusione chiamatele A-B-C-D (la D anticipo, ma si vede chiaramente, ha purtroppo due brutti strappi. Le altre sono belle, la carta sembra croccante ed i colori vivi, anche se chiaramente lo stare arrotolate per 90 anni ha fatto venire fuori le rughe...ma sfido voi a non averne dopo un secolo d età..)1 punto
-
1 punto
-
L'ordine di grandezza di cui parla in questi casi sono le centinaia di migliaia di franchi svizzeri senza dubbio. Uno dei capolavori immortali dell'arte numismatica nei secoli.1 punto
-
1 punto
-
Mario visto così a me quello che a te parrebbe un secondo globetto sembra l'estremità del "cappello" della A. Magari @scacchi riesci a farci una foto del particolare? Così ci togliamo il dubbio.1 punto
-
ciao Pietro,non ho un idea vera e propria,penso che si debba verificare tra il personale della zecca ...ovviamente...1 punto
-
Moneta francese attribuibile al ducato di Normandia. Solo a titolo di esempio per la tipologia vedi il collegamento http://www.monnaiesdantan.com/vso13/normandie-richard-1er-denier-p833.htm Ciao Maio1 punto
-
DE GREGE EPICURI Finalmente un appassionato di monete puniche! Qualcuno ogni tanto compare, ma in modo più frammentario. Bellissime sia le monete di Diegus 75 che quelle di Roth: anch'io non avevo mai visto la Didone del Grechetto. Quanto alla mancanza di documentazione antica sulle monete puniche, voi che cosa pensate? Io ritengo che Roma, dopo il 146 a.C., abbia distrutto non solo tutti gli archivi di Cartagine, ma tutto quello che ha trovato in giro relativo alla cultura punica.1 punto
-
1 punto
-
Forse non sono propriamente un popolo greco, quindi la sezione giusta per parlare delle loro monete potrebbe essere stata un'altra, ma se ne è sempre discusso qui. Mi riferisco agli Edoni, tribù traco-macedone, e a una tipologia di monete coniata dal re Getas. Alcune monete di questo re riportano la legende "nomisma", che decenni più tardi assumerà il significato di "moneta": è il primo caso nella storia in cui si attesta l'utilizzo di tale parola per indicare la moneta. Diversi anni più tardi sarà utilizzata anche da Erodoto nelle sue "Storie". Più precisamente le monete in questione riportano la legenda "Moneta del Re Getas". La parola "nomisma" deriva da "nomos" (esperti di greco antico sentitevi liberi di correggermi), parola greca che può tradursi - anche - in "legge". L'uso di questa parola su una moneta, pertanto, assume un significato ancor più forte: la moneta, infatti, non era più soltanto una forma di denaro, ma diventava una manifestazione diretta della legge del sovrano e della sua autorità. ps: mi sembra che la parola "nomisma" cominci proprio di fronte la testa del toro (quello più in basso) e sia retrograda. Siete d'accordo? http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details/collection_image_gallery.aspx?assetId=647580001&objectId=1291996&partId=1 https://www.acsearch.info/search.html?id=1341099 THRACO-MACEDONIAN TRIBES. The Edones. King Getas (ca. 480s-460s BC). AR octadrachm (32mm, 28.60 gm). Ca. 476-473 BC. ΝΟ[Μ]-ΙΣ-ΜΑ ΕΔΟΝΕΟΝ ΒΑΣΙΛ-ΕΟΣ ΓΙΤΑ (many letters retrograde and/or inverted), nude herdsman (Hermes?) wearing petasos, standing between and guiding two oxen walking right, the far oxen with head raised, all within heavy dotted border / Cross-spoked wheel within incuse square. Kraay, Archaic and Classical Greek Coinage (Methuen 1976), pl. 26, 483, (British Museum example), same dies. Extremely rare, one of only two or three known specimens, and missing from most public and private collections. Well struck from dies of remarkable Archaic style on a broad, heavy flan. Good Extremely Fine. Ex Egger Collection (A. Tkalec AG, 27 October 2011), lot 25. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Fonte: P. van Alfen, An introduction to archaic coinage.1 punto
-
Buongiorno Matteo, i primi studiosi ritenevano l'effige del dritto delle monete fosse la dea Tanit, studi più moderni associano l'icona invece alla dea dei raccolti e della fertilità. Trittolemo invece è una icona più antica della Core 375 ac. circa (prime emissioni puniche Sicilia - Sardegna, appunto, serie Trittolemo e successivamente Core - cavallino palma e Palma - protome equina 330 ac.)1 punto
-
Ciao. Non mi pare poi così "sconcertante". La moneta di Farouk è l'unica che, a suo tempo, venne regolarmente esportata in Egitto con tanto di parere favorevole di Theodore Belote, curatore della raccolta numismatica dello Smithsonian Institute. Il motivo per il quale Belote espresse parere favorevole all'esportazione di una moneta che non avrebbe dovuto essere in commercio, rimane ovviamente sconosciuto e ciascuno di noi può pensare ciò che vuole. E' però abbastanza significativo il fatto che 25 giorni dopo la concessione della licenza d'esportazione, gli agenti federali andarono nella sede della casa d'aste Stack's e sequestrarono la prima Double Eagles del 1933. Insomma...nell'autorizzare quella esportazione furono di un tempismo sorprendente. Il trattamento riservato alla moneta di Farouk e cioè l'accordo, raggiunto nel 2001 dopo 5 anni di causa tra l'Amministrazione e Fenton, di mettere in asta quella moneta e dividerne il ricavato al 50%, è indicativo di una situazione nella quale nè lo Stato, nè il privato, potevano avere la ragionevole certezza di spuntarla giudizialmente, avuto riguardo, indubbiamente, all'aspetto documentale che accompagnava quella specifica moneta - e solo quella - pervenuta a Farouk (nullaosta all'esportazione rilasciato da Belote e successiva licenza per l'esportazione) che, almeno sul piano documentale, poteva implicare un ragionevole affidamento dell'acquirente in buona fede. D'altronde, l'accordo transattivo raggiunto è stato voluto da entrambe le parti; quindi se Fenton si fosse sentito tanto sicuro da vincere il contenzioso, avrebbe ben potuto rifiutare l'accordo con l'Amministrazione e attendere fiducioso la sentenza. Ma se ha aderito all'accordo, tanto sicuro di vincere non doveva esserlo. E ciò vale anche per lo Stato. Questo esito, come dicevo, non deve "sconcertare", ma è l'unico caso "discutibile" (e, non per nulla, chiuso da una transazione in corso di causa) e non ha eguali per le altre double eagles del '33 in mano privata, che sono state certamente estratte dalla zecca in modo illegale (su quest'ultima affermazioni credo che ormai ci siano pochi dubbi). L'altra questione sollevata per contestare la decisione che ha visto soccombenti i Langbord è quella che altre monete U.S.A., i cui destini originari sono stati segnati da molte affinità, se non analogie, con quello delle D.E., non hanno subìto la stessa sorte delle D.E., tant'è che si trovano tranquillamente sul mercato e nessuno penserebbe mai di sequestrarle. Francamente non capisco il ragionamento. Se partiamo dal presupposto che oggetti che appartengono all'Amministrazione (o meglio, alla Collettività), siano stati rubati o comunque siano stati sottratti con artifici e raggiri da uno o più privati, il fatto che l'Amministrazioni si muova per recuperare solo alcuni di questi oggetti e per altri nulla faccia, mi può al più far pensare che lo Stato agisca o abbia agito in passato in modo incoerente e pesantemente criticabile, ma non certo che, laddove agisca per il recupero, stia sbagliando, o persino che non avendo agito in precedenza per recuperarne alcuni, allora non dovrebbe mai agire in assoluto. In buona sostanza mi pare di capire che si voglia sostenere che dal momento che lo Stato ha lasciato perdere in passato di recuperare ciò che gli apparteneva e che gli era stato sottratto, allora dovrebbe sempre lasciar correre. Mi pare che se questa fosse l'argomentazione a sostegno delle ragioni dei Langbord, pur dopo le sentenze che li hanno sempre condannati, ci sia ben poco da aggiungere per "smontarla"...poichè si "smonta" da sola.. In linea di principio, lo Stato dovrebbe sempre recuperare ciò che gli appartiene e che gli viene sottratto. Anche a distanza di tempo. E' l'inerzia, il non procedere, il lasciar perdere, che semmai rappresenta un'anomalia...ed è questo che a me sembra "sconcertante"..non certo il contrario. Saluti. Michele1 punto
-
Eccomi quà, sono riuscito ad alleggerire le foto... foto eseguite appena adesso con smartphone, con luce naturale1 punto
-
Buongiorno e buona festa della liberazione, posto altre foto in cui si possono apprezzare meglio i rilievi del 2 soldi Luca1 punto
-
In attesa che Fabrizio mi ceda il tornese..aggiungo anch'io...Pubblica dell'Arsenale1 punto
-
Ritorno a parlare di questa medaglia non per la straordinarietà della emissione in oro di una medaglia fusa, nè per il prezzo di aggiudicazione decisamente elevato, raggiunto (penso meritatamente ed invidio l'acquirente) da una medaglia seicentesca. Mi appassiona la sua bellezza, ma soprattutto il fatto che si inserisce nel contesto della incomparabile medaglistica di Alessandro VII, papa senese, appassionatissimo di architettura, al quale si deve la Roma barocca con interventi eccezionali che vanno dalla Piazza San Pietro con il colonnato del Bernini, a Piazza del Popolo, alle tante chiese. Nelle medaglie c' è testimonianza della sua opera; cito tra le medaglie fuse di grande modulo: -la realizzazione di Piazza San Pietro nel progetto del nuovo colonnato senza obelischi , con obelisco e fontana, con obelisco e due fontane; -le medaglie per gli interventi in Piazza del Popolo; - le medaglie per le chiese di San Nicola a Castelgandolfo, di S. Maria delle Grazie a Galloro, dell'Assunta in Ariccia, di Santa Maria Campitelli; - la medaglia per il nuovo arsenale del porto di Civitavecchia; - la medaglia per l'obelisco di Piazza della Minerva; - la medaglia per la fontana di S. Maria a Trastevere. E non posso tralasciare la medaglia celebrativa della munificenza del pontefice durante la pestilenza con il celeberrimo rovescio con la scena del gladiatore Adroclo e del leone. Gli artisti di queste medaglie fuse furono in piccola parte il Morone e per la grande maggioranza Giovacchino Francesco Travani; ma nei bozzetti preparatori c'è spesso la mano del Bernini, che fu il grande organizzatore della trasformazione della città. E' un compendio di medaglie eccezionale per bellezza e come testimonianza storica. Quanto all'aurea medaglia per la chiesa di Santa Maria in Campitelli, è da ricordare la curiosità che essa riproduce un progetto di facciata dell'architetto Rainaldi non ralizzato; la nuova facciata trova rappresentazione in una medaglia coniata di mm. 42.1 punto
-
Cartagine affascina molto anche me. La storia della Sicilia Greca, di Siracusa in particolare, si intreccia per lunghi secoli di scontri con quella della Sicilia Punica, dagli inizi del V secolo a.C. (Battaglia di Himera nel 480 a.C.) alla fine del III secolo a.C. con la caduta di Siracusa (212 a.C.), città guida dei Sicelioti che preferì in fine allearsi al nemico di sempre piuttosto che con la nascente grandezza di Roma (dopo una lunga pace sotto il regno di Gerone II), segnando così il proprio futuro e quello dell'indipendenza dei Greci "liberi" di Sicilia.1 punto
-
Se hai un'altra fonte per comprare le monete, che ti permette anche di risparmiare, secondo me un tentativo puoi farlo visto che non hanno ancora preso i soldi.1 punto
-
Sono assolutamente d'accordo. Purtroppo non sono molti i collezionisti di Cartagine sul forum, ma se vorrai condividere anche altre monete sono sicuro saranno apprezzate Segnalo la discussione ad @Afranio_Burro, che non molto tempo fa aveva iniziato qualche lettura sui cartaginesi1 punto
-
Meravigliosa pure questa....ti piace la qualità......queste monetine hanno un fascino unico, forse un po' di nicchia come dici tu, ma io quando le ho viste me ne sono subito innamorato piccole e bellissime... La rappresentazione mariana è quella della Vergine Immacolata che schiaccia il serpente, ma qualcuno sa dirmi come si chiama in gergo la mezza luna su cui poggia Maria? Io onestamente non lo so. P.s @taglialuca ho finito i "mi piace" ma domani è un altro giorno!1 punto
-
Salve a tutti. Possiedo questa moneta ma non sono riuscito ad identificarla. Da un lato si vede una croce mentre nel verso opposto vi sono dei segni che non sono riuscito a decifrare. Misura circa 9mm di diametro. Grazie a tutti!1 punto
-
South Africa 1/2 penny Georg VI 1937 in Bronzo e coniata in soli 638.256 pezzi La moneta l'ho postata anche nella discussione "Navi, velieri...."1 punto
-
Da Monnaies Grecques ( 1972 ) di Jenkins , un piuttosto raro statere di Crotone ( circa 400 AC. ) , conservato in Londra . Ricco di 2 impronte interessanti ed elaborate , il tipo , al diritto (?) raffigura il giovane Eracle seduto , definito quale Ecista fondatore della città . Aggiungo gli esemplari dal catalogo BMC e dal manuale di Sear con relative descrizioni ed i commenti in Rutter H. N. Italy (2001 ) .1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.