Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/09/17 in tutte le aree
-
4 punti
-
Inserisco di seguito un manifesto originale della Banca d'italia del 16 aprile 1953 (cm 64 x cm 98) stampato a cura dell'Istituto Poligrafico dello Stato di mia proprietà, lo reputo parte integrante della mia raccolta di banconote. Il manifesto annuncia la cessazione del corso legale al 30 giugno 1953 di alcune banconote storiche si estrema rarità, tra di esse si notano il 500 lire ed il 1000 lire Barbetti matrice, i biglietti da 500 lire Mietitrice e 1000 lire Repubbliche marinare tipo serie speciale emesse per l'Africa Orientale Italiana (tutti i tipi di 50 e 100 Barbetti erano già stati prescritti al 31 dicembre 1951). Pensare che sono finiti al macero quasi sicuramente migliaia di 500 e 1000 Barbetti matrice (la più comune è un R5), le ultime erano state prodotte poco più di trent'anni prima, non era passanto tantissimo tempo, perle distrutte (possibilmente anche in fds) per ottenere in cambio qualcuna di queste: Ma capisco che anche piccole cifre facevano sicuramente comodo, le necessità quotidiane di quel tempo erano ben altre delle nostre attuali. ______________3 punti
-
Beh..poi la cornice del Castello Sforzesco ha fatto il resto presumo... Pensare solo al "Codice Trivulziano" vengono i brividi, un manoscritto autografato da Leonardo Da Vinci, contenente studi studi militari e di architettura religiosa, e una curiosa collezione di ritratti veri e immaginari. Pensare al "Cortile della Rocchetta" la fortezza nella fortezza...3 punti
-
3 punti
-
In questa domenica delle Palme nel vangelo secondo Matteo si parla della passione di CRISTO.Tutti conosciamo del tradimento di Giuda che per trenta monete d'argento consegno' Gesu' ai sacerdoti.Giuda preso dal rimorso per la condanna del maestro riporto' le trenta monete d'argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani che non le rivollero indietro e nonostante Giuda le butto' nel tempio i sacerdoti dissero che non era lecito metterle nel tesoro perchè sono prezzo di sangue, tennero consiglio e comprarono con esse il " Campo del vasaio" per la sepoltura degli stranieri. La mia grande curiosita è ma queste monete che fine hanno fatto? In tutti questi secoli si conosce se sono ancora esitenti, possono trovarsi in qualche collezzione privata o sono state fuse e servite per altro scopo? Queste monete erano romane o giudee?.Da un altro passo del vangelo suppongo che fossero romane perchè Gesu' invitato a rispondere ad una domanda dei sacerdoti su una moneta disse di dare a cesare cio che era di cesare,infatti sulla moneta vi era l'immagine di cesare. Non essendo un archeologo ma una persona sempre curiosa del sapere mi rivolgo a chi è piu' esperto del settore e molto piu competente nell' esprimere un parere. Non conoscendo la moneta che si usava a quei tempi non oso mettere foto di monete ma lascio a chi è piu preparato mettere delle foto appropiate a quel periodo di storia. Spero che il post non si distacchi dallo spirito della sezione se fosse cosi chiedo scusa a Legio II Italica, che puo' provvedere ad eliminarlo,grazie.2 punti
-
MANIFESTAZIONE FIERISTICA DELLA FILATELIA - NUMISMATICA - CARTOFILIA GENOVA F105 STADIUM - FIUMARA - Genova venerdì14/04/2017ora12:00 - 18:00 sabato15/04/2017ora09:00 - 17:002 punti
-
La redazione sta andando a mille già col secondo numero io credo che sarà pronto molto prima della sua effettiva distribuzione, vuol dire che non mancano i contributi e che riusciamo ad attirare gli appassionati. Cercare di rendere partecipi tutti del progetto e farlo divertendosi, appassionandosi e condividendolo, il segreto sta qui ...e poi stima, amicizia e rispetto questo e' il secondo dogma imprescindibile per qualunque Iniziativa e realtà....2 punti
-
Salve a tutti. È con autentico piacere che mi accingo a presentare, con quest’apposita discussione, qui sul nostro Forum il mio ultimo libro. Si intitola: La zecca medievale di Salerno nella collezione numismatica del Museo Diocesano «San Matteo» di Salerno. Di cosa tratta? Com’è facilmente intuibile dal titolo, il compito principale di questo testo è quello di presentare per la prima volta in modo scientifico una collezione numismatica pubblica mai attenzionata in tal modo prima d’ora, quella del Museo Diocesano di Salerno, appunto. La parte principale del volume è occupata quindi dal catalogo che descrive le monete medievali salernitane componenti la detta raccolta: i pezzi, tutti in rame, partono dal periodo longobardo con le coniazioni di Gisulfo II (1052-1077) e terminano con l’occupazione sveva del Regno di Sicilia da parte di Enrico VI (1194-1197) e Costanza d’Altavilla. Da questo punto di vista, la collezione di monete salernitane del Museo Diocesano di Salerno copre quasi per intero un arco temporale vastissimo, dove troviamo ben rappresentate tutte le principali autorità politiche che hanno battuto moneta nella zecca di Salerno, prima con i Longobardi e poi con i Normanni, oltre a monete che sono state inserite nel percorso museale nonostante la loro completa estraneità alla zecca salernitana (troviamo pochi esemplari napoletani o siciliani). Si segnalano dei pezzi di estrema rarità che difficilmente si riescono a vedere altrove. La classificazione delle monete (che in alcuni casi ha portato anche a sottolineare delle novità iconografiche) è avvenuta nel modo più preciso possibile: dopo aver descritto i pezzi ed averli ricondotti ai principali repertori di riferimento per questo settore, si è avuta la premura di fornire per ogni singolo esemplare i relativi dati ponderali (peso e diametro). Ogni moneta è stata fotografata e le immagini (a colori) così ottenute sono state sistemate nelle apposite tavole fotografiche a fine volume. Non mancano le tavole di concordanza con gli altri fondamentali testi di riferimento per la monetazione salernitana, oltre che una tabella che illustra i gradi di rarità per ogni moneta riportata nel catalogo descrittivo e illustra la relazione che intercorre tra la numerazione adoperata nel catalogo e quella prospettata per l’esposizione museale. Il tutto è preceduto da una corposa introduzione, in cui sono racchiuse delle interessanti novità per quel che riguarda la storia della zecca salernitana. Infatti, questo libro non vuole ridursi ad un semplice catalogo di una collezione museale che comunque prima di oggi non ha mai ricevuto le attenzioni che meritava da parte degli studiosi (e già questa caratteristica, da sola, basterebbe a rendere il volume degno di nota), ma si è deciso anche di inserire nella parte introduttiva dei piccoli saggi di numismatica salernitana che vorrebbero gettare nuova luce o riprendere argomenti che, in questo settore, avevano bisogno di essere puntualizzati meglio. Ad esempio, particolarmente importante è il capitolo II che tratta dell’ubicazione della zecca salernitana, o il capitolo IV che riprende l’annosa questione sulla particolare serie di follari emessi a nome di un certo Manso Vicedux. Dall’indice generale: Il primo capitolo, Cenni storici riguardanti la raccolta numismatica del Museo Diocesano di Salerno, ha il compito di mettere insieme le scarsissime notizie storiche che hanno portato alla nascita di questa poco nota raccolta museale. Il secondo capitolo, Origine ed ubicazione della zecca di Salerno, contiene delle interessanti novità riguardo la storia della zecca salernitana in epoca medievale, soprattutto longobarda, che si focalizzano in particolare sul luogo dove sarebbe sorta la zecca delle monete. Il terzo capitolo indaga invece la complessa storia monetaria che si registrò a Salerno tra la fine del Principato longobardo con Gisulfo II e l’annessione della città al Ducato di Puglia con l’avvento dei Normanni di Roberto il Guiscardo. Il quarto capitolo ci riporta tra le monete della serie di Manso Vicedux, un argomento ancora spinoso e molto discusso. Il quinto ed il sesto capitolo si occupano delle vicende storico-numismatiche che Salerno visse con la dominazione normanna e la creazione del Regno di Sicilia (1130), fino al tramonto e alla chiusura della zecca. Chiude l’introduzione il settimo capitolo che offre uno spaccato generale sui tarì d’oro prodotti a Salerno. Non vorrei essere troppo prolisso (anche perché vorrei lasciare il piacere di “scoprire” questo testo ai lettori che lo desiderano), quindi mi fermo qui, fornendo qualche caratteristica tecnica: il volume consta di ben 192 pagine di grande formato (22x30 cm), tutte stampate su carta pesante da 150 grammi; contiene circa 867 fotografie, di cui 858 sono a colori e sistemate in 38 tavole illustrate, il tutto è rilegato in brossura editoriale con cartoncino martellato a mano. Particolare attenzione è stata riservata, quindi, anche alla veste grafica dell’edizione. Spero che anche questa mia nuova “fatica” incontri il vostro gradimento: per ogni tipo di informazione sarò lieto di seguirvi in questa discussione, mentre per chi fosse interessato a reperire il volume può scrivermi un messaggio privato in qualsiasi momento. Grazie a tutti per l’attenzione.2 punti
-
ciao, @nikita_ , non dai l'idea di volerle sminuire, non ti preoccupare. Quando acquistai la mia 1000 ornata di perle (già pubblicat in un thread a cui avete partecipato), e la feci vedere a mia madre, mi disse: ricordo molto bene queste banconote, eravamo tutti delusi, erano cosí piccole rispetto alle altre, era come se il denaro avesse meno valore........ Penso sia questo il fascino vero di queste banconote, io colleziono le monete antiche e ti fa una certa impressione tenere in mano un oggetto che ha visto le crociate, oppure alessandro magno, le banconote invece puoi associarle a ricordi della tua vita (o a racconti fatti da persone che hai conosciuto) e questo secondo me da un'emozione ancora più forte, crea un legame più intimo. Quando ero piccolo mio nonno pagava il colono che ci zappava la campagna 5000 al giorno, due bicchieri di vino e la metà del raccolto. Ricordo molto bene le 1000 lire di Giuseppe verdi che ogni giorno gli dava insieme al vino. Quella è stata la prima banconota che ho acquistato. Adesso un contadino vuole 15,00 Euro l'ora, ma questo è un altro discorso......2 punti
-
Non volevo sminuire la loro bellezza, tra l'altro proprio il 1000 lire testina d'Italia è stata la prima banconota in assoluto della mia collezione (c'e' l'ho ancora), è lei che nel 1969 mi ha spinto in questa avventura. L'aveva nel portafogli il fratello maggiore di mio papà, diceva sempre che doveva andare a cambiarla perche' era fuori corso, me l'ha regalata perchè a lungo gli fu difficoltoso recarsi presso una filiale della Banca d'Italia.2 punti
-
Grazie, e' stato un piacere stamattina conoscerti di persona, dare a mano un prodotto e spiegarlo crea il contatto reale ed e' sempre meglio. Noi stiamo agendo in questo modo da tempo, e' un modo innovativo di fare che ci sta premiando, un modo nuovo di fare numismatica ma non trascuriamo gli eventi, le conferenze, il tradizionale, il forum stesso che è dialogo, confronto, credo si debbano creare sinergie e moltiplicare le offerte da dare col dialogo, idee, proposte, coinvolgendo ognuno nel fare, penso che si debba guardarsi sempre in giro e ascoltare tutti e ascoltare, come qualcuno sa questo non e' di tutte le realtà, noi lo facciamo e lo faremo dialogando con chi vorrà dialogare. Sono contento che arrivi anche a Genova, all' Astengo e dove saremo benvenuti, ieri e' stata la volta di Novara e della Sni . Tempo fa qualcuno ci paragono' al " Nuovo mattino " in fondo poi forse e' così nel senso positivo di quello che ha rappresentato, la tradizione deve andare insieme sempre all'innovazione nel rispetto delle idee altrui, questo per me e' sempre imprescindibile, rispettare chi propone, fa, pensa....2 punti
-
2 punti
-
Buon giorno a tutti, Vi posto un regalo, tanto inaspettato quanto gradito di un amico... un 2 cavalli di Filippo III° sicuramente non comune... Saluti Eliodoro2 punti
-
Se non ricordo male Commoditas è femminile e singolare, quindi Publica Commoditas è giusto come declinazione2 punti
-
grazie delle copie faro' pubblicita' bello il titolo la parola passione e' alla base di tutto! Ho gia' letto l'articolo come nasce il gruppo quello del cordusio. E' una sede non usuale il mercatino io mi aspettavo un circolo tradizionale. Condivido e' bello scrivere sul forum ma potendo vedersi di persona e' molto meglio. Pian piano li leggo tutti gli articoli.2 punti
-
2 punti
-
Medaglia devozionale lauretana, bronzo/ottone, della seconda metà del XVII sec.- D/ La Madona a mezza figura con Gesù Bambino . coronata e nimbata, tra due angioletti, sopra la S. Casa, in basso testa di cherubino.- R/ Crocifisso di Numana, volgarmente conosciuto come di Sirolo, ai lati in basso due angioletti adoranti, da notare la scritta sul cartiglio con la N rovesciata, la croce con estremità trilobate è molto frequente nella rappresentazione di questo crocifisso, l'abito lungo o colobio era usato per ricoprire i crocefissi nel periodo bizantino, ed era anche l'abito dei monaci cristiani del primo periodo ( V - VI, sec.), una datazione esatta non la conosco ma la storia di questo crocifisso ne parla già nel VIII- IX sec., caratteristica di questi antichi crocefissi e che hanno gli occhi aperti e i piedi perpendicolari. Bella medaglia lauretana, in buona conservazione, direi a mio parere rara. Ciao Borgho.2 punti
-
Proseguiamo con un 12 Tarì , non è della zecca napoletana ma va bene lo stesso ? Data comune ma da reperire non circolato è sempre "difficile"... Buona giornata! Filippo2 punti
-
Would anyone please help me understand Milano’s 1887 1-lira coin? It has been an object of curiosity for me for a long time. Milano hadn’t struck a coin of less than 5-lire for 20 years (1867), and its last 5-lire piece was coined in 1875, a full dozen years before. (This is how I understand it, anyway.) So why the 1887 1-lira from Milano? Why does it stand so alone? Any help would be most appreciated…. v.1 punto
-
Buonasera a tutti, questa è la seconda medaglia presa nella recente Inasta67. Rispetto alla precedente è un po' più "vissuta" , con qualche graffio quà e là ma tutto sommato piacevole con fondo specchio. Dichiarata SPL per i rilievi leggermente usurati, presa a 100 Euro + Diritti. Che ne pensate? Vi piace? Cordiali Saluti e buona Domenica1 punto
-
Ciao a tutti, sarei molto felice ricevere un vostro parere sulla conservazione di questa "bellissima" moneta, nonché il suo probabile valore. Ringrazio in anticipo tutti quelli che mi aiuteranno.1 punto
-
MEDAGLIE PAPALI - ASTE MARZO 2017+ASTA NOMISMA Nel precedente post ho già commentato l'asta Kuenker, svoltasi nel decorso mese di marzo con risultati particolarmente brillanti per le medaglie papali. Nello stesso mese molti sono stati gli incanti che hanno interessato il settore . In Italia sono state proposte medaglie papali da INASTA, ARTEMIDE, NEGRINI, PAOLETTI. INASTA ha inserito nel suo catalogo per corrispondenza circa 600 lotti. Come nel precedente incanto di questa casa di aste, mi è parso di vedere molti esemplari facenti parte dello stock della Numismatica Barbero, noto tramite i listini di questa Ditta specializzata nel settore. Per la medaglistica papale, che è collezionismo di nicchia, questa quantità (anche se costituita da esemplari non rari) non è facilmente assorbibile. Il venditore di tale quantità, se difende ragionevolmente i prezzi, rischia una vendita limitata; diversamente deve proporre basi molto favorevoli. INASTA ha seguito quest'ultima strategia e le aggiudicazioni hanno superato il 60%. Il risultato è migliore della precedente asta: forse è stato anche favorito dalla buona conservazione del materiale, in gran parte moderno e contemporaneo. Le migliori percentuali del venduto riguardano il periodo Pio VII/Gregorio XVI (oltre l'80% dei 25 lotti) e Pio IX quasi l'80% dei 50/60 lotti. Per la medaglistica di questi pontefici i prezzi base erano particolarmente appetibili rispetto a quelli ordinari di mercato. Poco richieste sono state le medaglie di Paolo VI (intorno al 40% su 80 lotti; ma vi erano molte medaglie ripetute in due e tre esemplar); alta invece la percentuale di aggiudicazione per la medaglistica contemporanea (Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. I prezzi di aggiudicazione sono stati favorevoli per i collezionisti, che hanno potuto ripartire gli acquisti senza concorrenza agguerrita. Mi piace sottolineare che comunque qualche medaglia è stata contesa. Un esemplare della rarissima medaglia di Papa Pio IX (partenza da Portici), in bronzo, dalla base di € 50 è salita a € 950+diritti. NEGRINI - Ha proposto nella sua asta 25 lotti medaglie papali. Le aggiudicazioni hanno superato il 60%. In buona parte si trattava di medaglie antiche (anche medaglie originariamente fuse). Non è facile dalle sole foto giudicare i prezzi di acquisto (il valore fra una fusione originaria, una fusione di epoca e una fusione postuma cambia sensibilmente). I prezzi hanno in genere superato di poco la base; ma deve essere citata la medaglia di Alessandro VI per la incoronazione, che spiccava per il bel metallo di epoca, che, nonostante un diametro un po' carente, è passata dalla base di €100 ad una aggiudicazione di € 1200+diritti. ASTA PAOLETTI - Questa Ditta si è cimentata nella sua prima asta on line e ha proposto una bella collezione di 30 medaglie di Papa Innocenzo XII. Le aggiudicazioni superano l'80%. I prezzi - per esemplari originali - hanno superato largamente le stime sia per medaglie in argento, sia per medaglie dorate e si sono attestati ad un buon livello: ciò, pur essendovi una generalizzata avvertenza che le medaglie erano state oggetto in tempi passati di lucidatura. ASTA ARTEMIDE Ha proposto circa 25 medaglie in conservazione medio-bassa. Le aggiudicazioni risultano in misura del 40%. I prezzi mi sembrano coerenti con la qualità dell'asta. Quanto alle aste estere, ho visto qualche interessante medaglia in asta RAUCH (ma pochissimi erano i lotti e le quotazioni base erano sostenute): vi è stato molto invenduto. Cito una bella placca in argento di Papa Pio VI (unicum o tiratura limitatissima), non richiesta alla base di € 5.000. Nelle aste VICO, INUMIS pochi erano i lotti, riferiti a materiale abbastanza comune: la percentuale delle aggiudicazioni è stata buona con prezzi medio bassi, ASTA NOMISMA - Mi sembra giusto anticipare il commento sull'asta NOMISMA, svoltasi all'inizio del corrente mese di aprile. Grande asta, con qualche pezzo eccezionale e con tante medaglie in oro. NOMISMA ha adottato la strategia del prezzo base decisamente difensivo, sostenuto. Su circa 150 lotti il venduto è stato 60%, con prezzi elevati. Prezzo top per la eccezionale medaglia di Alessandro VII - mm. 72 - Santa Maria Campitelli, fusa in oro. Posta in vendita con un prezzo base di € 25.000, è stata aggiudicata per € 34.000+diritti. E' una medaglia eccezionale; l'uso dei metalli preziosi per le medaglie fuse era di assoluta rarità. Invero per tutto l'oro proposto vi è stata richiesta: le annuali di Pio VII (anni XVII e XXI) sono state acquistate per € 15.000/14.000 +diritti, gli esemplari di Pio IX per € 6.000/7.000+diritti, quelli di Leone XIII, Pio X, Benedetto XV per € 5.000/7.00+diritti, quelli di Pio XI a circa € 4.000+diritti, Pio XII anno I per € 5.500+diritti e la serie di 5 medaglie di Giovanni XXIII per € 12.000+diritti. L'oro ha fatto da traino anche per belle medaglie papali in argento e bronzo e cito per l'argento la rara annuale di Pio VI (anno XXII) in alta conservazione (€ 3.000+diritti), le annuali di Pio VII - anni VIII e XX (€ 800/750+diritti), le annuali di Leone XII - anni II e IV (€ 500/400 + diritti), le due annuali di Pio VIII (€ 800-900 +diritti) , circa 10 medaglie di Gregorio XVI con un prezzo medio di 350/400+diritti e un massimo di € 600 per l'anno XV. Nel bronzo alcune medaglie settecentesche annuali o straordinarie sono state vendute per € 250/300 + diritti. Mi sembra che anche per le medaglie papali si assista al fenomeno di uno sdoppiamento dei prezzi; non ho notizie precise su questa asta e sugli acquirenti. Si dice, in linea generale, che i prezzi salgono molto quando il materiale interessa investitori e che quel livello non si ripete nelle transazioni alle quali concorre solo il collezionismo. Ma l'acquisto solo di esemplari straordinari per rarità e conservazione, senza costruire una storia - che solo la collezione accurata e fatta anche di tanti pezzi comuni può rappresentare - mi pare una numismatica triste.1 punto
-
1 punto
-
Bel bronzetto King, poi con ritratto frontale mi fanno impazzire.... Skuby1 punto
-
Ma a te la maggior parte delle persone intervenute nella discussione hanno detto che è falsa, ma aggiungo che anche sulla tua ce il segno di zecca,io rimango sempre nel dubbio,mah...1 punto
-
1 punto
-
Sono molto particolari i provisini di Carlo I. Addirittura abbiamo due dritti . Misteri della vita..... ciao1 punto
-
dovrebbe essere la tipologia che nel catalogo è riportata come W-FIII/6-1, R21 punto
-
Ne posto uno con un bel ritratto della Vergine. .. recuperato da una pubblicazione1 punto
-
1 punto
-
Buongiorno @sandrocoin, le greche non sono proprio il mio campo ma dovrebbe essere questa: Egitto , Tolomeo I, Emiobolo in Bronzo, 323 - 285 a.C. D:\ Testa divinizzata di Alessandro Magno a destra, indossa copricapo di pelle d'elefante. R: \ PTOLEMAIOU BASILEWS, aquila in piedi a sinistra su fulmine. Sear # 7765 http://www.wildwinds.com/coins/greece/egypt/ptolemy_I/Sear_7765.txt1 punto
-
Buongiorno Rocco, sono perfettamente d'accordo con te. Effige/busto diversi oltre alla G capovolta. Ciao.1 punto
-
Discussione datata ma, per chi fosse interessato, ho trovato una opportunità di lavoro. Un'azienda di aste online olandese ricerca esperti di numismatica per lavoro da casa (minimo 20h alla settimana). Richiesta ovviamente la lingua inglese e pare adatto per chi abbia già esperienza nel settore dato che tra i requisiti c'è la comprovata esperienza commerciale. Tra le altre offerte anche esperti di vino, esperti di oro e argento. Per chi fosse interessato a lavorare nel settore il link (in inglese) è il seguente: https://www.catawiki.com/jobs/job/auctioneer-expert-coins?gh_jid=548513 In bocca al lupo a chi desidera intraprendere questa strada. P.1 punto
-
1 punto
-
Per un attimo ho avuto un sussulto... Poi ho letto N.1 punto
-
1 punto
-
MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH mi piglierei a martellate....era na super moneta....poi per chi ama quei nominali lì...comunque ne conservo una foto e ogni tanto ...rimembro ancora...quel tondello dove beltà splendea... che schizzato che son...1 punto
-
Resto in tema di 12 Tarì e condivido questo millesimo in "buona" conservazione e abbastanza raro... ?1 punto
-
Concordo con te Filippo, non è facile trovarlo....e in ottima conservazione poi. ma in fatto di rarita'......è in buona compagnia....ecco il suo successore del 1790, anche questo Tari' appare raramente e presenta vari difetti di conio, tra cui le ribattiture e schiacciature di conio.1 punto
-
Vabbé @margheludo te sei avvezzo alla lettura dei lucchesi, su questi ti divertirai meno Lettura corretta!1 punto
-
1 punto
-
Buongiorno a tutti, io non sono ancora Nonno ma parlo da papà, ho molto apprezzato il post di @rorey36 e ne comprendo i principi. Come in altre occasioni ho però avuto modo di esprimere io non riesco a "demonizzare" chi in una passione ci vede anche un potenziale risvolto economico... Non sono un purista, se un giorno i miei figli dovessero "monetizzare" la collezione che si troveranno in eredità (tanto o poco che valga) per un giusto scopo sono certo che non mi sentirei tradito... In fondo le passioni non si possono imporre e se i miei figli volessero seguire le LORO di passioni anziché le mie ne sarei comunque felice. Badate bene, non intendo sperperare, intendo usare per un buon scopo quale esso sia. Pensare che un giorno i miei figli possano fare qualcosa che li gratifichi pienamente mi renderebbe felice e se per farlo venderanno le monetine...ben venga, me ne farò sicuramente una ragione! Sinceramente, Massimo.1 punto
-
Confermo che si tratta di una variante già nota e di cui se ne conoscono diversi esemplari ... ne parlavo proprio con Cammarano qualche settimana fa1 punto
-
1 punto
-
Sono felicissimo di leggere i vostri commenti, soprattutto perché redigere un catalogo di un Museo spesso non è cosa semplice e porta via tanto tempo, ma, come ha detto @dux-sab, nel mio caso c'è stata una buona dose di passione e, perché no, anche di divertimento. Giustamente, come ha detto @dareios.it, le monete di cui si parla in questo libro non erano fruibili al pubblico: dopo una mostra registratasi agli inizi degli anni Novanta del Novecento (poi troverete maggiori ragguagli nel primo capitolo del libro in merito alla storia della collezione), queste monete sono state praticamente dimenticate per anni, senza che nessuno si interessasse né di studiarle, né tantomeno di esporle per farle conoscere al grande pubblico. Sicuramente si tratta di una raccolta numericamente inferiore ad altre ben più prestigiose, sempre in ambito locale, come quella del Museo Provinciale di Salerno, molto più corposa. Sta di fatto che solo ultimamente, anche grazie ad un progetto di recupero e riorganizzazione del Museo e del suo percorso espositivo, si è deciso di valorizzare e proporre ai visitatori anche una sezione archeologica di cui faranno presto parte anche le monete in questione (che, ricordo, rappresentano solo la parte medievale della raccolta, la quale comprende anche pezzi di epoca classica). Il mio libro si inquadra quindi come il primo catalogo che intende presentare queste monete per la prima volta pubblicare e schedate. Proprio perché non volevo rendere il mio lavoro simile alle più "classiche" Sylloge museali (che a volte possono sembrare aride e prive di spunti di riflessione e discussione, anche se queste caratteristiche sono proprie del genere), ho voluto arricchire la parte catalogica con l'introduzione saggistica che contiene appunto dei caratteri di novità (almeno in alcuni campi), laddove si analizzano degli argomenti che non si riprendevano da tanto e che quindi necessitavano di un "aggiornamento". Quindi sono contentissimo di riscontrare il vostro apprezzamento, anche perché sono particolarmente legato a questo testo e alle monete che vi sono descritte.1 punto
-
Io penso che nella nostra numismatica ci siano tante belle storie, io le chiamo favole, io, noi credo ci sentiamo ora calati in una favola numismatica, e tutte queste storie fanno crescere la numismatica, sono storie di gruppi di divulgatori, di gruppi, di lavoro e passione, le vediamo queste storie per le quali io ho una grande ammirazione, sono tante...ricordo quella incredibile del Circolo Numismatico Partenopeo, la recente del circolo Romano - Laziale, i bellissimi Quaderni Massesi, il Bollettino di Beinasco e mi scuso veramente per quelli che non ho citato ...e sto dimenticando... Una ricchezza incredibile che ha tanti comuni denominatori comuni ma in primis il comunicare, agire insieme per fini comuni seguendo quello che vogliono gli appassionati, i collezionisti, gli studiosi della numismatica. Tematica che meriterebbe tante riflessioni magari in altro momento, per quanto mi riguarda ringrazio chi ci è vicino sia sul forum che nei fatti, fa piacere questa vicinanza e aiuta, io spero che il mondo intero della nostra numismatica prenda atto e sappia prendere spunto da questi fermenti, idee, proposte che sono qualcosa di più di una tendenza. Grazie anche a @gigetto13 molto gentile veramente , ricordo con l'occasione che il Gazzettino pur avendo una chiara impostazione dei cordusiano e' aperto a contributi di tutti, di ogni monetazione e periodo e quindi fai magari un pensierino per il futuro [emoji12], chiudo ricordando che per domani e' previsto sole, molto sole a Milano e al Cordusio, spero che anche questo sia un buon auspicio, grazie a tutti quelli che stanno scrivendo e che ci stanno gratificando anche fuori di Lamoneta e non sono per fortuna pochi, un abbraccio, Mario1 punto
-
Prima di tutto, bisogna intendersi con la parola "investimento". Se pensi a monete che oggi paghi 100 e che, a lungo andare, ti frutteranno 1000, allora ti consiglio anch'io il materasso Se invece parliamo di monete che oggi paghi 100 euro e, nel tempo, potrai rivendere a 110-115 (se va bene, con tutte le riserve espresse da chi mi ha preceduto), allora OK, ma sempre 10-15 euro di guadagno a moneta restano, cioè troppo poco per parlare di investimento. In altre parole, la prima cosa di cui hai bisogno è un capitale di partenza, nell'ordine delle svariate migliaia di euro, che ti permetta di acquistare monete già oggi molto costose, ma che, rivalutandosi, possano fornire un buon guadagno. Le percentuali saranno sempre nell'ordine del 10-15% o poco più, ma guadagnare il 15% su una moneta pagata 10.000 euro, sono 1.500 euro, e se di queste monete ne hai una decina, allora sì che si può parlare di investimento Quindi, condizione necessaria per quello che vuoi fare, è un consistente capitale iniziale. Necessaria, ma non sufficiente, quello che serve in più, e non poco, è l'esperienza, e quella non bastano 5 mesi per farsela Studia, informati, segui le aste, frequenta i convegni, conosci i commercianti più importanti e parla con loro ma, soprattutto, segui i tuoi interessi (non economici, di quelli si è già detto). Ci sarà pure un paese, un periodo storico, un personaggio (che so, Napoleone, Giulio Cesare) che ti attrae, ti intriga, ti affascina. Studia e approfondisci quello, scoprirai che, per quasi tutti, ci sono monete che, acquistate con oculatezza, possono soddisfare anche l'interesse economico. E se non dovesse essere così, pazienza (l'importante è non rimetterci, non troppo almeno ), sarai un po' più ricco dentro, e non è poco petronius1 punto
-
E' vero che la tiratura è alta ma nel 1982 e 1983 la US Mint non ha emesso set per collezionisti (ci sono solo i "souvenir sets", che sono stati messi insieme da aziende private, non dalla zecca), quindi tutte le monete sono state coniate per la circolazione. E' perciò più difficile trovare esemplari che siano ben conservati. Da qui il prezzo più alto. MM1 punto
-
Ciao, Secondo me fate bene a provare ad aprire un'attivita' in proprio anche se i tempi sono quelli che sono. Siete giovani, non avete (credo) una famiglia alle spalle da supportare, potete ancora contare (credo) sui genitori... perche' non provare? Io vi do qualche consiglio: 1) Non partire alla grande, con aperture di negozi, inaugurazioni, regali e ricordini. Sono spese inutili. 2) Non fare il passo piu' lungo della gamba. Adottate una politica di piccoli passi 3) Non rischiate piu' del dovuto negli acquisti. 4) Iniziate da casa, tramite internet e contatti personali, poi con le spalle coperte aprite un piccolo negozio. 5) Siate onesti. La disonesta' paga subito ma poco, l'onesta' (esperienza personale) paga a lungo termine ma tanto. 6) Fatevi conoscere. ULTIMO CONSIGLIO MA PIU' IMPORTANTE Non lavorate per "fare i soldi"! Lavorate per passione e siate contenti di svegliarvi al mattino per andare a lavorare. Vedrete che i soldi (perche' servono anche quelli) verranno da soli! In bocca al lupo! Antonio VIII1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.