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  1. presa dall'ultima asta di Negrini lotto n 1462... FIRENZE - LIRA 1677 MIR. 335 AG GR. 4,44 RR BELL’ESEMPLARE. MONETA DIFFICILMENTE REPERIBILE IN BUONA CONSERVAZIONE. - SPL metto un po' di storia del Santo San Giovanni Battista visto che il rovescio di questa moneta per la sua dinamicità e raffigurazione parla da sola. SICURAMENTE L'ATTO AL ROVESCIO DELLA SUA DECOLLAZIONE è DI GRANDE IMPATTO SCENICO. per chi non conoscesse la storia del motivo per cui fu ucciso: (intrighi e vendette da parte di Erodiade, che per ottenere il tutto fece con l'inganno chiedere, visto che tutto gli spettava alla figlia al Re Salomè xchè aveva ballato, la testa del predicatore San Giovanni Battista) Morte[modifica | modifica wikitesto] Il Battista morì a causa della sua predicazione intorno al 35 d.C. Secondo il racconto evangelico, egli condannò pubblicamente la condotta di Erode Antipa, che conviveva con la cognata Erodiade, rimasta vedova di Filippo nel 34 d.C.; il re lo fece prima imprigionare, poi, per compiacere la figlia di Erodiade, Salomè, che aveva ballato a un banchetto, lo fece decapitare. In accordo con Flavio Giuseppe,[11] la popolazione ebraica pensò che la sconfitta subita dall'esercito di Erode contro Areta, avvenuta nell'inverno del 36/37, fosse una punizione divina per la decapitazione di Giovanni e la sua storia: Giovanni Battista Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: navigazione, ricerca Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Giovanni Battista (disambigua). Disambiguazione – "San Giovanni Battista" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi San Giovanni Battista (disambigua). Questa voce o sezione sull'argomento religione è priva o carente di note e riferimenti bibliografici puntuali. Sebbene vi siano una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza delle informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti più precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Giovanni Battista San Giovanni Battista, Pinturicchio Martire, Profeta Nascita Ein Kerem, Regno di Erode, 7 a.C. (?) Morte Macheronte, Perea, 29-35 d.C. circa Venerato da Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi Ricorrenza 24 giugno: natività; 29 agosto: decollazione; 23-25 settembre: concepimento (per le Chiese d'Oriente) Attributi Agnello, Ascia, Croce, Cartiglio con la frase Ecce Agnus Dei (Ecco l'Agnello di Dio). Patrono di Diocesi di Fabriano-Matelica, Arcidiocesi di Genova, Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, Diocesi di Ragusa, Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Firenze Albergatori, Autostrade, Battisteri, Canadesi francesi, Cantori, Carcerati, Cardatori di lana, Coltellinai, Conciatori di pelle, Condannati a morte, Emicrania, Fabbricanti di forbici, Fabbricanti di spade, Lavoratori del cuoio, Monaci, Musicisti, Pellicciai, Sarti, Sorgenti di acqua, Trovatelli, Uccellatori. Giovanni (il) Battista, in ebraico Iehôhānān, in greco Ιωάννης ο Πρόδρομος "Giovanni il Precursore", in latino Ioannes Baptista (Regno di Erode, fine I secolo a.C. – Macheronte, 35 d.C. circa), è stato un asceta proveniente da una povera famiglia sacerdotale ebraica originaria della regione montuosa della Giudea e fondatore di una comunità battista[1] che fu all'origine di alcuni movimenti religiosi del I secolo come la comunità cristiana fondata da Gesù di Nazareth e le comunità gnostiche samaritane fondate da Dositeo, Simone Mago e Menandro[2]. Giovanni Battista, venerato da tutte le Chiese cristiane e considerato santo da tutte quelle che ammettono il culto dei santi, è una delle personalità più importanti dei Vangeli. Secondo il Cristianesimo, la sua vita e predicazione sono costantemente intrecciate con l'opera di Gesù Cristo; insieme a quest'ultimo, Giovanni Battista è presente anche nel Corano col nome di Yaḥyā[3] come uno dei massimi profeti che precedettero Maometto. Indice [nascondi] 1 Biografia 1.1 Nascita 1.2 Predicazione e battesimo di Gesù 1.3 Scuola "separata" dei discepoli del Battista 1.4 Missione eliatica 1.5 Morte 1.5.1 San Giovanni decollato 1.6 Assunzione in cielo 2 Culto 2.1 Reliquie 2.2 Apparizione 2.3 Patronati 2.3.1 Comuni italiani 2.3.2 Fuori d'Italia 2.4 Chiese dedicate al santo 3 Iconografia 4 Note 5 Bibliografia 6 Voci correlate 7 Altri progetti 8 Collegamenti esterni Biografia[modifica | modifica wikitesto] Nascita[modifica | modifica wikitesto] Ein Kerem, luogo dove è nato Giovanni Battista secondo la tradizione Antonio Rossellino, Giovane San Giovanni Battista, 1470 circa, National Gallery of Art Fonte principale sulla vita e la figura del Battista sono i Vangeli. Essi affermano che era figlio di Zaccaria e di Elisabetta, e fu generato quando i genitori erano in tarda età. La notizia è interpretabile come a sottolineare l'eccezionalità del personaggio (figli di genitori anziani furono anche Isacco, figlio di Abramo, e, secondo tradizioni tarde, Maria). La sua nascita fu annunciata dallo stesso arcangelo Gabriele che diede l'annuncio a Maria; quando questa andò a visitare Elisabetta, il nascituro balzò di gioia nel ventre materno. Per aver conosciuto direttamente Gesù e per averne annunciato l'arrivo ancor prima che questi nascesse, Giovanni è ricordato come "il più grande dei profeti". Se i vangeli canonici non fanno alcuna menzione né dei genitori di Elisabetta né di Maria Vergine, una tradizione secolare e, col precetto di Papa Gregorio XIII (1584), la Chiesa cattolica in modo ufficiale, venerano sant'Anna come madre di Maria Vergine; Esmerìa, così come la figlia Elisabetta, al contrario non sono state dichiarate sante e solo Elisabetta è presente nel calendario della Chiesa cattolica e ortodossa. Il Vangelo di Luca dice genericamente che Maria ed Elisabetta "sono parenti" (Lc 1,36). In questo senso, si pronuncia ancora il Catechismo di Pio X (Parte II, art. 83). Invece, la Chiesa Ortodossa venera Elisabetta e Maria come figlie di sorelle (Esmerìa ed Anna), e quindi Giovanni Battista come primo cugino di Gesù. Seguendo la legge ebraica, Giovanni viene circonciso esattamente otto giorni dopo il parto (Lc 1, 57-60). Sempre la legge ebraica e l'uso sefardita prevedevano che il padre scegliesse un patronimico (Zaccaria stesso, oppure un antenato del ramo paterno e maschio) e la futura promessa sposa del figlio, ma i genitori per il nome seguono le indicazioni dell'annunciazione. Giovanni poi non si sposò sia secondo i Vangeli che secondo la tradizione, per seguire il compito che gli era stato affidato. Luca lo colloca in un quadro storico ben preciso, riportando nomi, casato e cariche dei protagonisti politici di quel tempo (Vangelo secondo Luca 3, 1-2), riconducibile al periodo corrispondente agli anni 27 e 28 dopo Cristo, anno decimo quinto dell'impero di Tiberio. In occasione della visita della cugina Maria, Elisabetta sarebbe stata nel sesto mese di gravidanza; questo ha permesso di fissare la nascita di Giovanni tre mesi dopo il concepimento di Gesù e dunque sei mesi prima della sua nascita, assumendo per ipotesi una probabile ancora non definitiva datazione del Natale nel mese di dicembre, non dimostrata ma nemmeno incompatibile col l'indicazione del turno sacerdotale di Zaccaria al Tempio. Ci si domanda quindi se la successione delle classi fosse ininterrotta, indipendentemente dal sopraggiungere dell'anno nuovo, provocando un continuo sfasamento rispetto all'anno precedente, o se ogni anno, ad un determinato punto, l'ordine delle classi sacerdotali ripartisse dal principio, con la prima classe (Jehoiarib); le testimonianze talmudiche in proposito non sono univoche.[4]. Da Agostino sappiamo che la celebrazione della nascita di Giovanni al 24 giugno era antichissima nella Chiesa cattolica africana: unico santo, insieme alla Vergine Maria, di cui si celebra non solo la morte (il dies natalis, cioè la nascita alla vita eterna), ma anche la nascita terrena[5] e, per le Chiese d'Oriente, il concepimento fra il 23 e il 25 settembre. L'Oriente bizantino celebra il 23 settembre l'annuncio a Zaccaria, nove mesi prima della nascita del Battista in giugno. Predicazione e battesimo di Gesù[modifica | modifica wikitesto] Lo stesso argomento in dettaglio: Vox clamantis in deserto e Battesimo di Gesù. Giovanni andò a vivere nel deserto, conducendo una vita di penitenza e di preghiera, secondo la tradizione ebraica del voto di nazireato: "Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico" (Vangelo secondo Marco 1, 6). Nei Vangeli è definito "voce di uno che grida nel deserto" (in latino: vox clamantis in deserto). Si discute tuttora sui possibili rapporti fra il Battista e la comunità giudaica degli Esseni, che vivevano in comunità monastiche nel deserto, aspettavano l'avvento del Messia e praticavano il battesimo come rito di purificazione. La novità del battesimo di Giovanni, rispetto alle abluzioni di tipo rituale che già si conoscevano nella tradizione giudaica, consisteva nel preciso impegno di "conversione", da parte di coloro che andavano a farsi battezzare da lui. Secondo alcuni vangeli apocrifi, in seguito alla morte della madre si sarebbe recato nel deserto dove fu istruito dagli angeli e uomini sapienti per la sua futura missione[senza fonte]. Giovanni dichiarò più volte di riconoscere Gesù come il Messia annunciato dai profeti, ma il momento culminante fu quello in cui Gesù stesso volle essere battezzato da lui nelle acque del Giordano; in tale occasione Giovanni additò Gesù ai suoi seguaci come "l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo" (Vangelo secondo Giovanni 1, 29). E sottolineò il proprio rapporto di dipendenza affermando: "Egli deve crescere e io invece diminuire" (Giovanni 3, 30:[6]Illum oportet crescere, me autem minui).[7] Tuttavia risulta che molti continuarono a dirsi seguaci del Battista ancora a lungo. Scuola "separata" dei discepoli del Battista[modifica | modifica wikitesto] Dettaglio della Crocifissione dipinta da Grünewald La polemica fra discepoli del Battista e di Gesù (Marco 2, 18) sembra trasparire dai Vangeli nel passaggio in cui lo stesso Battista, pur convinto del carisma profetico di Gesù, non rimase altrettanto convinto della sua messianicità definitiva, tanto che, mentre era recluso nel carcere di Macheronte,[8] inviò alcuni dei suoi più fidati discepoli a domandargli per suo conto se fosse Lui quello che doveva venire "o se si dovesse aspettare che venisse un altro Messia ancora" (Vangelo secondo Matteo, 11, 2-3). « Gesù rispose: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella" » ( Matteo 11, 4-5) Questa replica è rilevante poiché si basa, tramite esplicite citazioni, sui criteri di discernimento messianico indicati agli ebrei da Isaia (si vedano i versetti 29, 18; 35, 4-6; 42, 6-7; 61, 1). El Greco, San Giovanni Battista, 1600-1605, Museo di belle arti di Valencia . Gesù annuncia e decreta: la guarigione dei ciechi, la guarigione degli storpi (zoppi), la guarigione dei lebbrosi, la guarigione dei sordi, la risurrezione dei morti, la predicazione della buona novella ai poveri. Rispetto però alla profezia dell'Antico Testamento, Egli aggiunge la guarigione dei lebbrosi e, soprattutto, sostituisce "la libertà degli schiavi e la liberazione dei prigionieri" con la risurrezione dei morti, avvisaglia d'una salvezza procrastinata post mortem, escatologicamente. Tant'è che, infatti, il Battista muore decapitato per ordine di Erode. Sta di fatto che Giovanni, dopo aver visto la manifestazione dello Spirito su Gesù (Matteo 3, 16) e avere udito la Voce del Padre che parlava di Gesù come dell'eletto (Matteo 3, 17), decise di non sciogliere la sua scuola e di non seguire Gesù come uno dei suoi discepoli. Continuò invece la sua missione e si spinse a condannare il matrimonio tra Erode ed Erodiade, divorziatasi da Filippo (Marco 6, 18), i quali lo fecero incarcerare e decapitare. «Dopo che il Battista fu giustiziato si formò un gruppo che invocava il suo nome e arrivò persino a identificarlo con il Messia, tramutandosi così in un rivale del cristianesimo nascente.»[9] Viceversa è Gesù stesso a dichiarare beato chi non si scandalizza di Lui (Matteo 11, 6). Ed è sempre Lui che definisce il Battista, pur essendo il più grande tra i nati di donna (in quanto a carismi ricevuti dall'infanzia [Luca 1, 44] fino al battesimo sul Giordano), più piccolo del "più piccolo nel regno dei Cieli" (Matteo 11, 11). A testimonianza della grande importanza storica di quest'episodio, la precedente frase di Gesù su Giovanni Battista è riportata dall'apocrifo Vangelo di Tommaso, nel detto 46, nella maniera seguente: «Gesù disse: "Da Adamo a Giovanni il Battista, fra quanti nacquero da donna nessuno è tanto più grande di Giovanni il Battista da non dover abbassare lo sguardo. Ma vi dico che chiunque fra voi diventerà un bambino riconoscerà il regno e diventerà più grande di Giovanni".»[10] Una tradizione antica sostiene la verginità di Giovanni. Nel testo biblico non si hanno accenni in merito, mentre altre fonti affermano che rimase vergine: nell'apocrifo Acta Ioannis 113 (II sec.), nel vangelo apocrifo gnostico Pistis Sophia 41,96 (ca 250), nel Prologo monarchiano (III sec.), anche se con la limitazione che Giovanni fu prima sposo, nelle Memorie di Abdia, 5,23 (VI - VII secolo). Missione eliatica[modifica | modifica wikitesto] Oltre a Paolo di Tarso e ai contrasti con la comunità gerosolomita guidata da Giacomo il Giusto, a Giovanni Battista bisogna guardare per capire perché il cristianesimo e l'ebraismo hanno percorso nella storia due cammini diversi. Paolo, affermando la superiorità della grazia sulla legge, voleva solo liberare il messaggio cristiano dall'obbligo di seguire la cultura da cui era venuto. Il Battista non poté seguire Gesù, che aveva additato come l'Agnello di Dio, poiché fu arrestato da Erode e decapitato su richiesta di Erodiade, divenendo martire. Egli non venne, comunque, meno alla sua missione eliatica (vedi anche Elia) di riconciliare il cuore dei padri con quello dei figli (Malachia 3, 1-24 - Matteo 17, 10-12). Il gruppo delle cosiddette colombe, che appartenevano al Sinedrio, come Nicodemo (Giovanni 3, 1-36) e Giuseppe di Arimatea, e gli apostoli si recavano al Tempio per pregare e presenziare ai riti come ogni altro ebreo praticante. Il Battista era dunque dichiaratamente uno dei grandi sostenitori di Gesù, e nei primi anni dopo la resurrezione di Gesù non vi era molta differenza tra ebraismo e cristianesimo, a parte che quest'ultimo stava via via abbandonando tutta quell'ortoprassi legalista di riti dell'Antica Alleanza che lo stesso Gesù aveva dichiarato decaduta. Naturalmente, l'ulteriore differenza consisteva nel fatto che i cristiani (i primi erano quasi tutti ebrei) credevano che il Messia atteso da Israele fosse giunto e fosse Gesù di Nazareth.[senza fonte] Morte[modifica | modifica wikitesto] Il Battista morì a causa della sua predicazione intorno al 35 d.C. Secondo il racconto evangelico, egli condannò pubblicamente la condotta di Erode Antipa, che conviveva con la cognata Erodiade, rimasta vedova di Filippo nel 34 d.C.; il re lo fece prima imprigionare, poi, per compiacere la figlia di Erodiade, Salomè, che aveva ballato a un banchetto, lo fece decapitare. In accordo con Flavio Giuseppe,[11] la popolazione ebraica pensò che la sconfitta subita dall'esercito di Erode contro Areta, avvenuta nell'inverno del 36/37, fosse una punizione divina per la decapitazione di Giovanni. San Giovanni decollato[modifica | modifica wikitesto] Decollazione di San Giovanni Battista, Caravaggio (1608), La Valletta, Concattedrale di San Giovanni La morte per decapitazione ha fatto sì che Giovanni Battista sia divenuto famoso anche come "san Giovanni decollato". La celebrazione del martirio di Giovanni Battista o celebrazione di San Giovanni Decollato è fissata al 29 agosto (probabile data del ritrovamento della reliquia della testa del Battista[senza fonte]). Molte chiese, luoghi di culto e città sono dedicate a questo santo. Assunzione in cielo[modifica | modifica wikitesto] Alcuni antichi salmi sostennero l'idea che Giovanni Battista fosse stato assunto in Cielo al tempo della Risurrezione di Cristo[senza fonte]. A tal proposito, papa Giovanni XXIII, nel maggio del 1960, in occasione dell'omelia per la canonizzazione di Gregorio Barbarigo, ha mostrato la sua prudente adesione a questa "pia credenza" secondo la quale il Battista, come anche san Giuseppe, sarebbe risorto in corpo ed anima e salito con Gesù in Cielo all'Ascensione. Il riferimento biblico sarebbe in Matteo 27, 52-53 « [...] i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E, uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella Città santa e apparvero a molti.».[12] Culto[modifica | modifica wikitesto] Questa voce o sezione sull'argomento santi ha un'ottica geopolitica limitata. Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce secondaria, dipendente da una più generale. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Il culto di San Giovanni Battista si diffuse prestissimo in tutta la Cristianità; molte città ne presero il nome e numerose chiese sono state intitolate al Santo. Un inno in suo onore, Ut queant laxis, diede a Guido D'Arezzo spunto per i nomi delle note musicali: Ut Re Mi Fa Sol La Si, ed è quindi patrono dei cantori. UT queant laxis - REsonare fibris - MIra gestorum - FAmuli tuorum - SOLve polluti - LAbii reatum - Sancte Johannes Reliquie[modifica | modifica wikitesto] Questa voce o sezione sull'argomento santi non è ancora formattata secondo gli standard. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Secondo la tradizione della Chiesa cattolica, il capo del santo è ora conservato nella chiesa di San Silvestro in Capite a Roma. La reliquia, pervenuta a Roma durante il pontificato di Innocenzo II (1130-1143), fino al 1411 veniva portata ogni anno in processione da quattro arcivescovi. Il cranio custodito a Roma è senza la mandibola, conservata nella cattedrale di San Lorenzo a Viterbo. Un'altra tradizione affermava invece che la testa fosse custodita nella cattedrale di Amiens e nel Palazzo Topkapı a Istanbul sarebbero conservati la sua testa e il suo braccio. Ciò nonostante è comunemente riconosciuta la veridicità della reliquia romana, Oliviero Iozzi si spinse a "dimostrare" l'autenticità del cranio e della mandibola del Battista conservati in Italia.[13] C'è da dire che le tre presunte teste del Battista non sono composte da crani integri bensì da alcune parti più o meno grandi unite con della cera della quale sono state modellate le parti mancanti richiamando la forma di un teschio. Statua di San Giovanni Battista Patrono e Protettore di Massaquano, opera di Carmine Lantriceni Il piatto che secondo la tradizione avrebbe accolto la testa del Battista è custodito a Genova, nel Museo del tesoro della cattedrale di San Lorenzo assieme a una parte delle "ceneri" del santo. Un'altra porzione si trova nell'Oratorio di San Giovanni Battista a Loano. Il braccio destro si trova nel Duomo di Siena, donato da papa Pio II il 6 maggio 1464. In precedenza tale reliquia era appartenuta a Tommaso Paleologo. Una mano è conservata in un reliquiario a Rapagnano, si dice sia stata prelevata da Luca evangelista dalla tomba del Precursore di Sebaste, poi traslata in Antiochia e poi trasportata a Costantinopoli e da questa città a Rapagnano con un serie di eventi miracolosi. Questa Reliquia dal 22.06.2013 al 24.06.2013 è stata traslata temporaneamente a Chiaramonte Gulfi (RG) in occasione delle annuali festività del Precursore, evento unico nella storia di Rapagnano. L'altra mano si trova invece in un Monastero dello Stato di Montenegro; un tempo era la reliquia più preziosa dell'ordine di Malta. Due piccole reliquie si trovano nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista all'Olmo in Massaquano, una delle quali, conservata in un reliquiario d'argento, viene esposta e offerta al bacio dei fedeli nella ricorrenza della Decollazione il 29 agosto di ogni anno. Nella Chiesa di San Gregorio Armeno a Napoli è custodita una piccola quantità di sangue di san Giovanni Battista; è possibile vederlo in occasione delle due ricorrenze annuali del 24 giugno e del 29 agosto. Un dito, donato dall'antipapa Giovanni XXIII, sarebbe conservato nel Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, in quanto corredo della Cattedrale. Altre reliquie sarebbero conservate a Damasco, nella Grande Moschea degli Omayyadi. Un dente e altre reliquie si conservano nella cattedrale di Ragusa, un frammento di osso nella Basilica di Vittoria, un altro dente insieme a una ciocca di capelli a Monza. Una piccola quantità di ceneri si trova a Chiaramonte Gulfi, nella chiesa Commendale dell'Ordine di Malta e dal 24.06.2013 nella stessa chiesa è conservata un'altra Reliquia del Battista donata dal Monastero Domenicano del Rosario di Monte Mario (Roma). Recentemente, entrambe le Reliquie, dopo la recognizione canonica da parte del Vescovo di Ragusa Mons. Paolo Urso sono state poste in un nuovo artistico reliquiario in argento. A Pozzallo e nella Chiesa di San Giovanni Decollato a Nepi, custodita dall'omonima Confraternita ed esposta in alcune cerimonie annuali. Una piccola reliquia è custodita nella Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini a Roma e nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista ad Aci Trezza. Un frammento di osso nella Basilica di San Giovanni Battista a Monterosso Almo (RG). Infine, i monaci copti del monastero di san Macario il Grande in Egitto hanno documentato il ritrovamento di alcune reliquie di San Giovanni Battista durante i restauri del loro monastero, intorno al 1970.[14] Apparizione[modifica | modifica wikitesto] Questa voce o sezione sull'argomento santi non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. L'unico luogo in cui si celebra un'apparizione di San Giovanni Battista, la seconda domenica di maggio, è la cittadina fluviale di Pontecorvo in provincia di Frosinone, in ricordo del miracoloso intervento di San Giovanni Battista in favore di un giovane contadino. Secondo la tradizione, il 14 aprile del 1137 Giovanni Mele, intento a lavorare il suo fondo sulla sponda sinistra del fiume Liri, fu tentato dal demonio. Seduto sulla sponda opposta, il diavolo, nelle sembianze di un nobile signore vestito elegantemente, offrì all'ingenuo villico una borsa (o, secondo altra versione, una coppa d'argento) piena di monete d'oro, invitandolo ad attraversare il fiume perché potesse prenderla. Il contadino, vinto dal desiderio di tanta ricchezza, che lo avrebbe affrancato per sempre dal duro lavoro dei campi, tentò di attraversare il fiume. Giunto però nel mezzo, dove l'acqua era più profonda, iniziò ad annegare. Sul punto di soccombere, si rivolse allora a San Giovanni Battista per essere salvato. Il santo ascoltò la supplica e apparve al giovane, che fu preso per una mano e tratto in salvo dalle acque del Liri.[15][16] Nella tradizione popolare pontecorvese Giovanni Mele diventa per contrazione Camele e ancora oggi "camele" è epiteto vernacolare per indicare persona ingenua e credula. Patronati[modifica | modifica wikitesto] San Giovanni Battista disteso (1610), in un dipinto del tardo Caravaggio Moltissimi sono anche i patronati, di cui ricordiamo i più importanti: Per via dell'abito di pelle di cammello, che si cuciva da sé e della cintura, è patrono di sarti, pellicciai, conciatori di pelli. Per l'agnello, dei cardatori di lana. Per il banchetto di Erode che fu causa della sua morte, è patrono degli albergatori. Per la spada del supplizio, di fabbricanti di coltelli, spade, forbici. È patrono dell'Ordine di Malta. È patrono della Contrada del Leocorno di Siena. San Giovanni Decollato è il protettore di tutte le Anime Decollate e a queste anime si rivolgono tutti coloro che chiedono aiuto o consiglio oppure cercano un segno divinatorio. Queste anime non hanno nulla a che vedere con le anime sante purganti in quanto, queste ultime stanno a scontare la loro pena poiché in vita non sono state operose ed efficaci nel praticare il bene mentre i Decollati sono morti per mano del boia; per questo motivo è anche patrono di molte confraternite che assistevano i condannati a morte. In Sicilia è patrono dei compari e delle comari di battesimo in ricordo del Battesimo di Cristo. Viene anche invocato, contro le calamità naturali quali terremoti, temporali ecc. in Sicilia e specie a Chiaramonte Gulfi in tali occasioni si recita il Rosario di San Giovanni in dialetto seguito dalla Giaculatoria "San Giuvanni Santu 'Granni, Libiratici ri priculi e ri danni". È patrono della città di Formia, dove è protettore dei naviganti. Dal 1700 è consuetudine per le logge della Massoneria di rito scozzese compiere un rito di elogio a san Giovanni Battista, che secondo la tradizione morì come Gesù all'età di 33 anni. La festa del Battista ricorre il 24 giugno (24/06), giorno del solstizio di estate nel quale il sole è al culmine nell'apogeo. Complementare a questa consuetudine è quella di Giovanni Evangelista, la cui festa ricorre il giorno del solstizio di inverno.
    4 punti
  2. Caro @gigetto13, ti devo una risposta, perché in effetti mi sono dimenticato di indicare, fra le monete per me buone, anche quelle postate da interventi precedenti a quello con le monete di @andreaPD. Sì, per me la tua moneta è assolutamente buona. Per questo la notevole affinità dei fori della moneta 'discussa' con quelli presenti nel tuo pezzo, come in altri altrettanto sicuramente autentici, mi fanno propendere anche per la bontà d quella. Lo dico nella speranza che questo non scateni anche contro il tuo ignaro esemplare le furia negazionista. Caro @magdi, non c'è nessuna possibilità che le monete siano state bucate in un periodo significativamente posteriore alla loro coniazione. Provengono tutte da tombe che sono state scavate in numero enorme e con tecniche molto rigorose dagli archeologi ungheresi, che le hanno datate al X secolo, cioè proprio al secolo cui appartengono le monete. Landnahmezeit dicono gli ungheresi nella loro seconda lingua, cioè 'periodo della conquista' (da parte degli Ungari), che appunto va dall'896 al 1000 c. Questa cronologia è basata su tutti i materiali dei corredi, comprese anche le monete, ovviamente, ma non solo quelle italiane (ci sono moltissime monete bizantine, ad esempio). L'idea è che queste monete non abbiano mai veramente circolato in Ungheria ma siano arrivate come trofei di guerra dopo i famosi raids e siano state subito usate per decorare vestiti, cinture, finimenti dei cavalli etc. per ostentazione della ricchezza e delle glorie militari di famiglia. La bontà di questa datazione è anche confermata dall'abbandono dell'uso di deporre ricchi corredi nelle tombe, in conseguenza della cristianizzazione dell'area nella seconda metà del X secolo, conclusasi nel 1000 con l' ascesa al Trono di Stefano I (Santo Stefano). Ed ovviamente non possiamo pensare che le monete siano state bucate in epoca successiva alla tomba che le contiene. Cordiali saluti, Andrea.
    4 punti
  3. Testone Ludovico II e P. Luca Fieschi Zecca di Messerano
    3 punti
  4. @Tinia Numismatica Io ho provato a tagliare e forare un quattrino di Siena qualche tempo fa, mentre stavo studiando un altro tema relativo sempre ai fori... l'ho forato con un chiodo a punta quadrata e ti assicuro che il foro è riuscito perfettamente! riguardo poi all'epoca dello smarrimento o dell'occultamento della moneta (se questa fosse stata ritrovata sotto terra) c'è anche poi da definirlo... perchè il foro non potrebbe essere dunque posteriore all'epoca di circolazione? ... Se anche la tecnica fosse ammissibile per l'epoca non sarebbe probante di nulla, e se anche non lo fosse non lo sarebbe comunque... Magdi
    3 punti
  5. Ho sempre trovato altamente speculativi questi folder.... Un modo come un altro per spillare ulteriore denaro ai collezionisti.....Per logica, coerenza e onestà avrebbero invece dovuto inserire all'interno il 2€ commemorativo pertinente....
    3 punti
  6. Ciao @lipari, non so se è una domanda o una curiosità quanto scrivi sopra..."" Dopo l unicum di alontinon volevi comprare pure questa? "" personalmente raccolgo frazionali arcaiche , che vanno dal VI sec al 450 aC e non vado a caccia di unicum. Se ci sto dentro con quello che mi prefisso a spendere , acquisto , se i prezzi vanno al di sopra delle mie possibilità.......le lascio a chi ha più possibilità di me, un po amareggiato si.... ma vado avanti. Se trovo qualche frazionale Siciliana interessante (anche inedita) e c'è il prezzo, se mi va bene perché non comprarle. Cosi pure qualche bel bronzo o argenti superiori ai frazionali, anche di periodo più basso, purché c'è arte. Ognuno di noi abbiamo gusto e penso di continuare con il mio gusto, poiché è questo che mi appaga. Il fascino che ti danno le "monetine in argento Arcaiche" per me e indescrivibile. Pensare ad un tondello di nemmeno 10 mm. inferiori al grammo e li dentro la forza dell'incisore di quei periodi che ti trasmette il significato di quel che rappresenta la città che l'ha emessa e te la trovi in mano dopo 2.500 anni , non pensi che sia emozionante. A tutto questo, riesci a creare un capitale (se hai saputo scegliere) , magari un giorno ci guadagni pure.
    3 punti
  7. a colori è meglio Diameter: 18 millimetres Weight: 7.95 grammes
    3 punti
  8. La mia collezione di Carlo Alberto continua con : 2 Lire 1842 Torino Carlo Alberto
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  9. Non esprime proprio una data, quel numero sta ad indicare "1372 anni dalla morte del profeta", Maometto morì nel 632. 1372 + 632 = 2004 Come in questa moneta: 1377 anni dalla morte del profeta, cioè 1377 + 632 = 2009
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  10. Mi avete fatto venire voglia di postare anche la mia! Che parere mi date sulla conservazione? Per me è un BB pieno, forse qualcosa di piu' al diritto Grazie!
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  11. Carissimi, buona serata In occasione del meeting organizzato dalla SNI che c'è stato a Finale Borgo, ho chiesto alla Prof.ssa Baldassarri @monbalda che sta gestendo le problematiche legate ad una corretta traduzione, che sia fruibile e con vocaboli, pur tecnici, ma esatti e di senso compiuto; ....... che non sia una traduzione da "google", tanto per intenderci. La risposta è che dovremmo essere in prossimità dell'agognato traguardo ... mi auguro che la Prof.ssa Baldassarri ce ne dia avviso appena è "sfornato" .... credo che il libro interessi non pochi appassionati. Una volta tanto "facciamo la posta" ad un libro e non ad una moneta .... che bello! saluti luciano
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  12. Ciao ragazzi, risollevo questa discussione perché ho deciso, come mi ha consigliato @nikita, di vendere tutte e due le banconote (oltretutto sono riuscito a venderle più di quanto speso guadagnandoci 12€). Ho cercato di aggiudicarmi alcune banconote in asta ma salivano troppo di prezzo e dovuto rinunciare. Alla fine sono riuscito ad aggiudicarmela questa a €72 e se considero il guadagno sulla vendita delle banconote precedenti è come fosse costata €60. Speravo qualcosina di meglio, ho notato un leggeroscolorimento sulla parte sinista. A voi i pareri. Inoltre volevo ringraziare il caro@nikita per tutti i consigli che mi dava in privato ad ogni mia richiesta.
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  13. Ciao e benvenuto tra i sesterziari . Per essere un novello di 7 sesterzi tra cui un non facile a trovare Balbino e per di piu' , come dici , migliore degli altri 6 , credo che inizi bene . Il tuo Adriano di 27 grammi rientra nella normalita' del periodo .
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  14. Non entro nel merito perchè ho già detto la mia e credo che più di quello, da una foto come quella, non si possa dire. Vorrei invece spendere due parole sul livello della discussione: vedo che gli animi si stanno scaldando troppo e in modo scorretto! Bisognerebbe fare attenzione a non andare sul personale, in ogni caso, quando si ragiona di argomenti tecnici, perchè è fuorviante! Per evitare questo rischio basta astenersi da commenti personali o fuori dal merito e che non siano circoscritti o motivati! Se uno ha delle riserve su un articolo è libero di averle ma esprimendo le riserve, non attaccando la rivista sulla quale compare, come anche se uno ha dei casi di confronto può citarli puntualmente (anche a beneficio di chi quei casi non li conosce)... altrimenti chiunque può dire o mettere in dubbio qualunque cosa! Non mi piace il clima che si sta creando... immagino che di questo passo chiuderanno presto la discussione, ed è un peccato che un tema così interessante finisca in caciara come sta finendo! Nel merito dei buchi, potrei sapere che cosa vi fa pensare che, ammesso e non concesso che la moneta sia vera, siano stati fatti in epoca coeva a quella della coniazione? perchè non colgo evidenze in questo senso... Per questo motivo li reputo irrilevanti ai fini di valutarne la genuinità.
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  15. La cautela di bizerba62 per quanto riguarda il dollaro canadese 1964 è ben fondata. Questi grandi commemorativi argento erano infatti monete in circolazione, ma è arrivato in un momento quando argento speculazione ha causato loro di essere principalmente accaparrato invece di entrare effettivamente in circolazione. E una nota su un'altra delle vostre monete, 10-Marco tedesco che dice "IN DEUTSCHLAND." I tedeschi messo nei guai con quella (le Olimpiadi sono assegnate alle città, non paesi—così le monete più recenti sono state ridisegnate per leggere "IN MUNCHEN"). Una delle cose che mi piace di più di dare monete una seconda occhiata: apprendimento accidentale! Spero che rimarrai con noi... v. --------------------------------------------------------- The caution of bizerba62 with regard to the 1964 Canadian dollar is well-founded. These big silver commemoratives were indeed circulation coins, but came along at a time when silver speculation caused them to be mostly hoarded instead of actually entering circulation. And one note about another of your coins, the German 10-mark that says “IN DEUTSCHLAND.” The Germans got into trouble with that one (the Olympics are awarded to cities, not countries—so the newer coins were redesigned to read “IN MUNCHEN”). One of the things I like best about giving coins a second look: accidental learning! I hope you’ll stay with us…. v.
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  16. In fondo si, sono poi gli uomini che realizzano le idee, i progetti però...però... GLI UOMINI PASSANO....LE IDEE, I VALORI RIMANGONO E RIMARRANNO, SOPRATTUTTO SE GIUSTI E ALTI... Parma si configura effettivamente nel tentativo della realizzazione del " Convegno Ideale ", in questo caso è la realizzazione di un progetto, di una idea, diciamo pure di un sogno ; credo almeno a livello personale che si debba andare sempre più nella direzione non del particolare ma di un obiettivo virtuoso, piccolo o grande che sia, e di obiettivi, oltre a quello importantissimo dei Giovani, nella nostra numismatica ce ne sono ancora veramente tanti ancora. Parma passerà, ma rimarrà l'idea, il sogno compiuto in tutti noi, per quanto mi riguarda, se le forze ci saranno, intendo proseguire sulla strada degli obiettivi, ci sono e ci saranno...anche a breve... E tutto sommato è bello realizzarli anche su un mezzo giovane, innovativo, flessibile come questo Network, certo ci sono poi le cariche, ma la soddisfazione di realizzare sogni nessuna carica per quanto alta te la può dare...la carica passa, il sogno realizzato, visibile, rimane e rimarrà... Ragazzi in gamba mi raccomando per sabato, credo che questa Giornata rimarrà nelle vostre menti e nei vostri cuori !
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  17. Grazie @Philippus IX, anche se non si vede la data....la terro' con cura nel monetiere insieme alle mie "speciali"....oggi tenendola in mano per la prima volta..mi ha fatto emozionare! Sensazione che non provavo da tempo.?
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  18. Ciao Gianfranco, devi cercare Augustus LEGES ET IURA POPULI ROMANI RESTITUIT su Google e dovresti trovare il PDF dell'articolo di Mantovani scaricabile completo. Vi sono pure immagini di alcuni esemplari. Ciao Illyricum [emoji6]
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  19. Certe volte non capisco se uno ci fa o c'è. Intendevo tutte quelle postate da AndreaPd nonché le dieci di cui ho le immagini (tutte da scavi archeologici ufficiali) e la moneta di cui si discute. Non tutte le monete veronesi dei secoli X, ovviamente .... e soprattutto non gli innumerevoli pezzi apparsi recentemente nella aste tedesche. Andreas
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  20. Buonasera...monete come queste se ne vedono pochissime in circolazione......se si aspetta la conservazione "migliore"'.....si invecchia con il rimorso di non averla presa! Salutoni da Rocco.
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  21. Signori, ci tengo a sottolineare queste frasi. Mi raccomando... va bene confrontarsi, va benissimo avere opinioni differenti ma sempre nel massimo rispetto degli interlocutori. Spero che la discussione non prenda una strada sbagliata Antonio
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  22. Grazie a tutti per le informazioni. Il fatto è che mi sono ritrovato tutte queste monete che erano di mio padre, e mi dispiacerebbe lasciarle in un cassetto e non capire cosa sono. Poi ho scoperto che in effetti hanno un certo fascino ,e visto che ne ho un certo numero , ho intenzione di tenerle e casomai continuare a collezionarle, visto che in ogni caso non riuscirei a farci grosse cifre.
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  23. Se non ricordo male, Thomas Virzì mori a 92 anni nel 1974, alcuni mesi dopo la famosa vendita Leu del 1973, che però era solo una ristretta selezione fra i suoi migliori pezzi. Era emigrato molto giovane e aveva iniziato presto a raccogliere monete soprattutto di bronzo della sua Sicilia e anche della Magna Grecia e collaborò con Hirsch, presso il quale disperse il suo primo nucleo della collezione, già nel 1907.... Non mi risulta che avesse disperso ancora monete nellìasta 32 di Hirsch, che riguardava invece la collezione del danese Gustav Philipsen. La storia che fosse amante della moglie di Hirsch, più giovane del marito, è probabilmente vera e mi fu raccontata da Roberto Russo. Credo che poi abbia guadagnato molto nel commercio dei vini e continuò a raccogliere i bronzi, fino ad avere quasi 500 esemplari della Magna Grecia e oltre 2200 esemplari della Sicilia. Sentendosi ormai molto anziano, a fine anni '60, affidò la sua collezione alla Bank Leu di Zurigo, il quale provvide a fare calchi di tutte le sue monete e a preparare tavole fotografiche, che non sono in commercio, e a conservare il suo catalogo scritto a mano, con bella e ordinata calligrafia. Una ristretta selezione fu appunto venduta con l'asta Leu 6 del 1973. Il resto fu disperso a vari collezionisti e commercianti mediante trattativa privata. Fra questi c'era Malloy con 588 esemplari, venduti nel 1980 (lui era fra i pochi che aveva compreso l'importanza del pedigree, anche se le sue monete non erano granché e avevano prezzi ancora buoni...). Non ho mai capito perché la Leu non abbia poi redatto per la stampa il catalogo completo, magari sotto forma di Sylloge Nummorum Graecorum, come la famosa collezione di Cyril Lockett che fu dispersa negli anni '50-60 del XX secolo, tramite varie aste Glendining....
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  24. bellisima la proposta dall'amico ozacido, io colleziono Maltagliati messinesi da Carlo V a carlo II , sarei veramente lieto di stringe amicizia con altri appassionati per poter scambiare opinioni e considerazioni in merito alla sudetta zecca! se la cosa vi è gradita possiamo scambiare anche i contatti Facebook ? .... Ecco il mio contributo alla carellata fotografica
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  25. è stata emessa come aureo e come sesterzio
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  26. Buona sera, quando guardo le mie monete ho sempre il dubbio che mi sia svenato per una manciata di paccottaglia. Penso alla quantità enorme di esemplari sempre presenti in svariate aste e mi sorge il dubbio di quanto ciò che viene spacciato per autentico lo sia in realtà.
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  27. Buona serata Proprio così Matteo, è una situazione comune a molti circoli, ma non si può dire che mal comune sia un mezzo gaudio, anzi è una tragedia. Se da un lato internet ha spalancato finestre, portoni ed abbaini al mondo, ha causato in tanti la pigrizia al rapporto umano ed al valore aggiunto che può dare l'interazione tra anziani e giovani all'interno di un circolo. Internet trangugia e divora tutto, spesso superficialmente e senza lasciare molta memoria. Si derebbe che divora anche se stesso ....... E' un peccato ma, soprattutto i giovani, spesso lo preferiscono; lo considerano più appropriato al "tutto e subito" imperante e non pensano che avere una moneta in mano ed una persona con più esperienza che te la racconta, sia infinitamente meglio. In ogni caso all'Astengo ci sono stato per sentire una conferenza e credetemi, è un bel posto. Bene fa Matteo a parlarne e se posso dare un consiglio, farei una bella locandina, con le foto del circolo, del suo interno, della biblioteca, delle persone (se lo vogliono), per poi inserirlo magari nel forum o nel sito della Società Ligure di Storia Patria (a dire che il loro sito internet è minimalista, è poco .... lo è molto di più, purtroppo). D'altra parte, una immagine vale più di cento parole e nell'epoca dell'immagine bisogna far vedere per incuriosire ed essere apprezzati. saluti luciano
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  28. In effetti è abbastanza sottopeso... Allego un esemplare autentico per confronto. Classical Numismatic Group, Inc. Auction Lot Date Estimate Hammer Triton XIX 120 (« | ») 5. Jan. 2016 1'500 USD 1'500 USD Description BOEOTIA, Thebes. Circa 364-362 BC. AR Stater (23mm, 12.20 g). Epami(nondas), magistrate. Boeotian shield / Amphora; rosette above, EΠ-AM/I across central field; all within concave circle. Hepworth, Epaminondas pl. 3, 5 (same rev. die); Hepworth 33 (same rev. die); BCD Boiotia 544 (same rev. die); HGC 4, 1333. Good VF, lightly toned, a couple tiny die breaks and light marks on obverse, die shift on reverse. There are times when some of us wonder what the world would be like today if Alexander the Great had lived to a ripe old age. The same kind of " What if ..." thinking could be applied to Epaminondas. His premature death on the battlefield of Mantineia in 362 BC deprived Thebes of its greatest statesman and soldier, signalling the start of Thebes' rapid decline into obscurity. If Epaminondas had lived to reap the benefits of his Mantineian victory he would have undoubtedly proceeded to unite all Greece under his leadership. The next step would be to turn to the North and face Philip who, instead of finding a divided Greece ready for the taking, would think twice before attempting to invade Thessaly. Whether then there would be a clash between the two emerging superpowers or a truce between them, is anybody's guess. Perhaps Philip would remember the years he spent as a hostage in Thebes and his respect for the Theban statesman would prevail. The conquest of Asia would then materialize sooner and in a more permanent manner. But, like many great soldiers, Epaminondas inspired his men by leading them into battle and, instead of capitalizing on his genius, Thebes paid the price for his bravery.
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  29. Ottimo , splendida moneta e iconografia fantastica, giusto inquadrarla e spiegarla per tutti, complimenti
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  30. Non è che in Germania non ci siano ladri; è che quando li prendono, non li premiano...
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  31. Dimenticavo... è stato un piacere darti dei consigli Ora però ci vogliono gli altri due decreti....!! Scherzo ovviamente, non cadere in tentazioni, io sono pentito, quante banconote uguali nel raccoglitore.... che se avessi scelto sin da subito di non raccogliere firme e decreti stornando tutti quei soldini la mia collezione sarebbe più ricca tipologicamente.
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  32. Chiedo scusa, ma è possibile vedere le foto di qualcuno dei tanti falsi, di cui si è tanto parlato, passati in aste tedesche? Grazie.
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  33. Grazie... @Rocco68...si, quello è della Inasta, pensavo che sbucasse fuori, da qualche ricerca un'altro esemplare....chissà. Riguardo alla 1788, per me è più rara la "gigli invertiti" con le lettere DP.. con la P se ne contano di più. Visto che discutiamo di P e DP...qualcuno (di buona volontà) potrebbe cortesemente cercare una Piastra 1786 con la sola sigla P ?
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  34. Bellissima Piastra Nando, ma Pietro si riferiva alla variante "gigli invertiti" del 1795.
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  35. Buongiorno a tutti!!! Io contribuisco con questa...un 5 cents del 2004/USA Un po' "segnatina" ma tra quelle che ho, è l'unica che mi sembra non sia già stata postata...
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  36. Vi posto l'ultimo numero disponibile del Bulletin, ci sono molte notizie di numismatica francese e mondiale http://www.cgb.fr/bn/pdf/bn161.pdf
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  37. Ciao dux-sab Bella moneta, ad occhio mi sembra un medio bronzo coniato tra il 264- 241 a.C. (tipo C secondo Enrico Piras) con un diametro medio di 26 mm ed un peso attorno a 15- 16 gr. Come dice gpittini quelli dietro al collo sono 3 globetti, mentre al rovescio è presente il caduceo. Sembrerebbe una moneta comune, ma a me sembra di intravvedere l'impronta leggera di un astro radiato sopra la testa del cavallo. Se così fosse la moneta sarebbe un R4. Tu con la moneta in mano ed una giusta illuminazione dovresti capirlo meglio. saluti alfonsino
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  38. Segnalo l'ottimo scambio con @Starnuto di topo. Iscritto solo da un paio di settimane, ma se il buon giorno si vede dal mattino ...
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  39. Per me è un piacere tornare tra gli amici. Ogni tanto sento la necessità di un periodo di deconnessione. Disintossica.
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  40. Assolutamente d'accordo con Nando: acquistane solo una da 50 e una da 100 ma in fds. In qualsiasi altra conservazione valgono poco e quello che valgono non farà che diminuire col passare del tempo. EDIT: Magari puoi acquistare entrambi i tipi di queste banconote, ma sempre rigorosamente in FDS. In entrambi i casi il primo tipo - meno 'colorato' - costa un 20% in più.
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  41. Semura quel che rimane di un 3 cavalli coniato a martello del re Carlo II coniato nella zecca di Napoli. Ti allego il LinkedIn https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=372&lot=96
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  42. Sicuramente la moneta è stata rovinata in fase post coniatura. Mi dispiace ma non è un errore.
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  43. Dunque Parma si avvicina, e io, purtroppo, non potrò esserci Questo non è un semplice convegno, ma "il sogno di un convegno" che si realizza, grazie agli organizzatori, ai ragazzi che presenteranno i loro studi, e a Mario, @dabbene, che più di ogni altro ha creduto che il "convegno ideale", di cui tanto si è parlato nella discussione più volte citata anche qui, potesse diventare realtà. Un'esperienza, quella parmense, che auspico, nell'interesse della numismatica e dei suoi appassionati, possa estendersi anche ad altre realtà, e alla quale non posso che formulare i migliori auguri, anche se so che non ne ha bisogno, perchè di sicuro sarà un successo petronius
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  44. Scusate, ho postato il messaggio per sbaglio quando era ancora agli inizi, e sono dovuto uscire. L'ho completato solo ora: Sul tema della falsità non ho preso posizione, perché la foto non mi dà troppo conforto, ma sono stato comunque tirato in ballo per il mio articolo su Adalberto in modo piuttosto infelice (infatti anziché legittimamente dire che avevo sbagliato io si è arrivati a mettere in dubbio la qualità della RIN, cosa che mi ha messo piuttosto in imbarazzo). E pensare che in quel caso mi sono convinto della bontà della moneta proprio grazie ad alcuni interventi alla discussione su lamoneta (in particolare di Teofrasto), perché sulla base della foto avevo alcune perplessità anch'io. Così è successo anche in questa occasione: tutte le immagini che ha postato AndreaPD, assieme ad una decina di immagini dall'Ungheria che possiedo io, mi hanno convinto che non ci sono proprio differenze fra il pezzo supposto falso e le altre monete, per cui fino a prova contraria tutte vanno considerate autentiche. Poi la contrapposizione è stata da un lato fra chi, qualunque cosa abbia detto, ha postato una serie di immagini inedite, dando a tutti la possibilità di farsi una propria idea, dall'altro di chi ha solo postato parole, senza portare un dato che sia uno (Andrea aspetta ancora di vedere le monete false di Germania, mi pare). Per me chi scegliere non è stato difficile. Non mi ricordo più la discussione sui denari veneziani falsi, o forse mi è sfuggita. Qualcuno mi può aiutare? Buona notte, Andreas
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  45. Ciao @Francesco Spano Belle monete e soprattutto sono tutte in alta conservazione Alla tua domanda: "se hanno valore numismatico , e se sono valide per continuare a collezionarle". Oltre a quello che hanno detto gli amici @bizerba62 e @cinna74 posso aggiungere che (Parlando delle tedesche) proprio in questi giorni mi è capitato di vederle in vendita a peso dell'argento contenuto/valuta! diverse erano a "fondo specchio! altre in perfette condizioni come le tue . Per le canadesi, il discorso è molto simile. Sicuramente valgono qualche cosa in più del loro peso se in FDC. Se pensi di continuare a collezionarle perché incontrano i tuoi gusti hai già una bella base di partenza....... Correggo il Post! Ne ho presa una proof. Allego la foto
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  46. In fondo possiamo anche dire che la ciotola ha una funzione nel trainare e portare nuovi collezionisti in particolare giovani, con pochissimo prendi una moneta, la studi, cerchi di catalogarla, poi se il seme germoglierà, arriverà ben altro...ma le ciotole molti di noi con le loro emozioni non le dimenticheranno mai...
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  47. @francesco77 scusami per la mia risposta tardiva... Esemplare palesemente falso. Di questi pezzi ne sono apparsi diversi, la cosa che mi sconvolge maggiormente è che diverse case d'asta la prendano per buona.. Vorrei precisare che l'esemplare in oggetto non è falso per la pregievole e perfetta impronta che lo contraddistingue, la zecca di messina ci ha da sempre abbituato alla sua grossolana qualità di coniazione ma in rarissimi casi ha regalato vere e proprie gemme. L'esemplare in questione esce fuori dai canoni stilistico costruttivi delle coniazioni dell'epoca.. Degrado numismatico.
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  48. Buongiorno @Tinia Numismatica a seguire un campionario da internet, c'è né anche uno a sezione circolare.
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  49. Benvenuta, questa confezione non è un set ufficiale ma di privati, infatti mancano 1 2 e 5 cent. Il prezzo delle monete da te postate si aggira intorno ai 50 euro, il set ufficiale con tutti e 8 i tagli si aggira sui 150 euro. Se hai altre monete euro e vorresti sapere il loro valore di mercato attuale potrai usare questa discussione apposita
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