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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/28/17 in tutte le aree
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Anch'io mi faccio un regalino ogni tanto, raramente direi... a volte mi chiedo come sessant'anni fa facevano a portarsi dietro dei pezzi da 10000 mila lire lenzuolo dalla banca a casa senza piegarli... si ci doveva andare con un librone, un atlante per esempio! Oppure si prendeva una mazzetta intera?... no, troppi soldi.... magari una diecina di pezzi arrotolati con cura, una volta aperto il rotolo si può dire che la maggior parte ritornavano al loro posto. Ma alla fin fine, perché dovevano rimanere senza pieghe? si dovevano spendere! FDS? Ma il cassiere contandoli non li ha sfogliati ad uno ad uno? quindi le prime manacce! ...e magari non ha usato la spugnetta ma la lingua! E chi li riceve? non li tocca? sai quanto gliene frega che dopo più di mezzo secolo qualche collezionista si strugge maledicendo tutte quelle ditate! E poi? giusto in una cartella o dentro un libro se non si dovevano usare? ditemi, come possono arrivare sino a noi in perfetto fds? La mia banconota non è in assoluto fds, è stata messa si un mezzo ad un libro, ma non negli intervalli, od a fine capitoli, dove si trova qualche pagina bianca, ma tra le scritte, questa che presento purtroppo ha avuto qualche minuscolo riporto di qualche frazione di letterina. Però si presenta bene, che ve ne pare? (se ci cliccate sopra si ingrandiscono)5 punti
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sono un tipo un po' terra terra, forse la mia scarsa proprietà lessicale mi intimorisce quando leggo termini ricercati, cosa vuol dire "in soldoni" questo intervento, me lo spieghi per favore? Ti allego anche un pò di monete forate e con tentativi di foro, belli circolari, così puoi spiegarmi nel merito, grazie.5 punti
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Ok a quanto pare, se ho capito bene quanto ha scritto Numa Numa, A) non esprimere un giudizio sulla bontà o meno di una moneta e sostenere solo che bisogna sforzarsi di trovare prove più consistenti, come avevo fatto io, è 'apodittico' B) scrivere che sulla falsità della moneta "non ci possono essere dubbi", oppure che la moneta "urla la sua falsità", come hanno fatto molti, è: 'avere idee diverse e sostenerle con argomentazioni di merito'. Di fronte ad affermazioni così rigorose non posso che inchinarmi, ritirandomi sconfitto ed in ordine sparso, magari rimuginando sul significato di apodittico che conoscevo io. Tornando alla RIN, io ho solo fatto notare che associare ad una affermazione di per sé del tutto innocua ed ovvia (la RIN non è infallibile riguardo ai falsi) la frase "oltretutto negli ultimi tempi", sembra alludere ad un certo declino della rivista, il che non è certo gentile verso chi ci lavora. Se invece mi si dice ora che gli "ultimi tempi" si riferiva ai quasi duecento anni dal 1806 agli anni '90 del novecento, quando più o meno si è sviluppata la discussione sul pezzo di Iffo, ne prendo atto e mi fermo qua. Per tornare al merito, che è quello che interessa a tutti, credo, sinceramente non insisterei troppo sulla pista dei chiodi di ferro. Ma perché per bucare oggetti così fragili come le monete del tempo gli orefici ungari (non erano certo i fabbri a fare quel lavoro) avrebbero dovuto usare chiodi di quel metallo, concepiti per essere infilati a martellate nel legno? Non potevano, ad esempio, usare altri tipi di 'chiodi' altrettanto appuntiti ma meno aggressivi, come ad esempio spilloni o ardiglioni in bronzo per fibule, che sicuramente avrebbero creato meno rischi di frammentazione per la moneta (un danno irreparabile). Questo spiegherebbe più facilmente l'aspetto comunque tendenzialmente circolare di tutti i buchi sulle monete provenienti dall'Ungheria: oggetti in bronzo, a differenza di quelli in ferro, possono essere realizzati in forma circolare senza difficoltà, perché non richiedono la forgia a martello. Non escluderei neppure l'utilizzo di spilloni in pietra dura, non per bucare la moneta, ma magari per allargare un buco molto piccolo fatto con un oggetto metallico, forse grazie anche al calore. Questo avrebbe minimizzato ulteriormente i rischi di fratture. Saluti, Andreas5 punti
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...Continuando la panoramica delle zecche piemontesi dopo Casale e' la volta di Messerano Devo ringraziare un caro amico del biellese per avermi dato l'opportunita' di ampliare la mia collezione di testoni di questa zecca.4 punti
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Una piastra 1815 capelli ricci e busto piccolo, forse il migliore esemplare esistente dopo quello della coll. Pannuti Asta NAC 16 del 1999. Sapevate che il busto di questa rarissima piastra è lo stesso della 1805 capelli ricci? Stesso punzone. Provate pure a sovrapporre le foto dei dritti...4 punti
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Eccoci ! Come già anticipato si tratta di una moneta genovese , in prticolare di un soldino a nome di Tomaso di Campofregoso doge XXI ( 1436-1442 ) , la sigla credo sia Y . https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV18/5 I link da te postati sono riferiti a tutt'altre monete , pure molto più rare La tua è molto comune . Matteo p.s la carica di Doge non fu un esclusiva veneziana , diverse città vennero governate da tali figure , fra le quali anche la stessa Genova che lo fu dal 1339 al 1805.4 punti
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Grazie mille per il tuo parere e per le foto dei tuoi decreti! Quelle macchie sono di colla, e per la conservazione c'hai preso in pieno, manco ti fossi teletrasportato qua da me In effetti, nella mia ignoranza in materia, ho aspettato parecchio per trovare un decreto del primo tipo che mi soddisfacesse... poi mi prese la fissazione proprio per il primo decreto repubblicano, simbolo del boom economico che poco dopo avrebbe portato quelle condizioni di vita tanto attese nel nostro martoriato paese... Insomma, un tassello importante storicamente parlando, che ha visto l'italia rimboccarsi le maniche, e riprendersi (allora!) dai terribili eventi che l'avevano devastata nei tempi precedenti. Non posso non pensare alle storia che mi raccontavano i miei genitori ed i miei zii, sul dopoguerra, sui loro sacrifici e le molte speranze di un futuro migliore. Mi rivedo bambino, li ad ascoltarli, seduto sullo sgabello, quando mi raccontavano dei primi ed importanti stipendi... quattro "lenzuoli" di questa meravigliosa opera d'arte. Il primo decreto per me è questo... un ricordo della mia infanzia legato ai miei genitori... E forse sarà che ogni volta che apro il mio "libro di storia", mi rivedo il mio papà ed i suoi racconti3 punti
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Ho chiesto informazioni relativamente alla forma dei chiodi usati perché la forma è conseguente all'azione meccanica richiesta. Un chiodo rotondo, a fusto di sezione crescente potrà essere usato solo come chiodo decorativo perché decadono le sue capacità di penetrazione, dovute al diedro cuspidale( che non per nulla e tuttora presente anche nei chiodi strutturali moderni) e anche la capacità di tenuta per la spinta che riceverà assialmente dal materiale in cui è inserito. In più la realizzazione per martellatura delle facce determina un indurimento male ottenibile su un fusto circolare ricavato, solitamente , per rotazione tra piani, peggiorando le capacità meccaniche del chiodo stesso. Un chiodo a cuspide poligonale lascia delle tracce ben precise sul materiale che attraversa e la rettifica del foro così iniziato, tramite la rotazione del chiodo stesso, lascia tracce caratteristiche a seconda che la sezione del fusto sia poligonale o circolare. Lo stesso vale per i punteruoli citati, anch'essi cuspidati e nati per allargare e rettificare i fori. Considerato che le punte da trapano elicoidali così come le conosciamo noi non erano ancora state create e si usavano punte con cuspide di centratura e trapani a bassa velocità se non a rotazione intermittente, la cresta nel metallo in direzione opposta a quella di foratura a cui siamo abituati oggidì è rara ad ottenersi. Detto questo, l'osservazione delle tracce residue sul colletto dei fori può dare indicazioni sullo strumento usato e stabilire se fosse o no compatibile con l'epoca e gli usi.3 punti
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L'ignoranza del postino non gli fa neanche distinguere versamento da pagamento. La normativa è nata per evitare che la gente vada a pagare i bollettini sgraditi (come le multe) con tonnellate di centesimi, non certo per motivi mistici che possano impedire ai bambini di depositare il salvadanaio. Vista la mia insofferenza per le poste a quel punto mi sarei messo a versare le monete una a una, voglio vedere se poi non cambiavano idea. Continuo a non capire comunque come possa la gente decidere di affidare i propri risparmi a un ente che dovrebbe occuparsi di altro (ossia consegnare la posta) e che fa già malissimo quello.3 punti
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Altra tipologia di questa zecca piemontese : Testone Ludovico II Fieschi Zecca di Messerano2 punti
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Salve a tutti Apro questa discussione per mostrarvi un interessantissimo quartaro, che ho avuto la possibilità di vedere in una collezione privata. Si tratta di una tipologia molto rara e di difficile attribuzione ; già descritta nel CNI al n34 ma, di cui personalmente non avevo mai visto neanche un esemplare. Quello qui presentato , proveniente dalla collezione Pesce, è probabilmente lo stesso di cui scrive il Janin nel suo articolo sui quartari genovesi: " Dei quattro col Grifo, uno corrisponde esattamente al n. 34 del C.N.I. ed ha le diciture VNVIAV e AVIANVO " http://www.mariojan.com/monete/numis_03_83.html Le legende e lo stile molto particolare fanno pensare ad una contraffazione , sebbene sia molto difficile poterla attribuire ad una determinata zecca o signoria emittente, come nel caso degli esemplari presentati alla recente conferenza di Finale Ligure o di altri già postati su questo forum. Qualche idea ? Esiste un comune in Veneto di nome Aviano , le cui origini rislagono all'impero romano , dove risulta sorgesse un castello nel medioevo molto conteso da diverse famiglie nel XIV sec. fra cui i Carraresi. La locazione però mi pare piuttosto improbabile anche per fare solo delle ipotesi senza nessuna fonte. Il peso è di 0,47g mentre il materiale sembrerebbe essere rame. @adamaney tu cosa ne pensi ?2 punti
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Oggi 28 marzo 2017, entra in circolazione nel Regno Unito, la nuova moneta da 1 pound: http://www.corriere.it/cronache/cards/nuova-sterlina-dodici-lati-sara-moneta-piu-sicura-mondo/dodici-lati_principale.shtml E' bimetallica:2 punti
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Salve a tutti, visto il vasto interesse ed entusiasmo per la zecca di Messina, vorrei aprire una nuova discussione, in cui i collezionisti, studiosi o semplicemente appassionati abbiano l'opportunità di postare, commentare ed approfondire i tondelli, con i relativi contesti storici, usciti da tale zecca durante il periodo della dominazione Spagnola, quindi durante il regno dei seguenti sovrani: Carlo V (1516-1556): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-C5C; Filippo II (1556-1598): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-F2C; Filippo III (1598-1621): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-FLC; Filippo IV (1621-1665): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-F4C; Carlo II (1665-1700): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-C2C; Filippo V (1700-1713): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-F5C; Vorrei iniziare, quindi con due 5 tarì o mezzi scudi di Filippo III, già postati in passato, quindi uno del 1610 con sigla DC (zecchiere Decio Cirino) ed uno del 1611 con sigla IP (zecchiere Giovanni del Pozzo), quindi, Spahr 11 e Spahr 16 A. Postate, postate, postate e commentate, commentate, commentate! Saluti!2 punti
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Buonasera, Peccato veniale, ma di sicuro il doge Tomaso di Campofregoso si sarà rivoltato nella tomba. Non avrà gradito lo scambio di identità dogale con il nemico veneziano. Saluti Antonio2 punti
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Buona sera a tutti voi, È da un po' che non posto nulla, ma continuo a seguire questa bellissima sezione. Stasera vorrei condividere la prima moneta Siciliana che entra in collezione, si tratta di un 4 tarì di Filippo IV del 1645. Non sono ancora "esperto" , quindi chiedo a chi ne sa qualcosa in più , un parere! Vi ringrazio, Filippo2 punti
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Buonasera Rocco68, sta venendo anche a me la stessa voglia , da inasta 67, se non erro sono andati invenduti 4/5 pezzi di 4tarì di FilippoIII e FilippoIV, sto aspettando la lista delle aggiudicazioni che sarà pubblicata giovedì per mettere qualche pezzo in collezione. nell'eventualità siano stati puntati al'ultimo momento certamente al convegno di sabato a Castellammare troverò qualcosa. Saluti Michele2 punti
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Ciao @nikita_ Allego le scansioni del mio pezzo per il primo decreto. Non so se è un effetto della tua scansione, i colori della tua sembrano molto saturi, il rovescio molto carico di giallo. E' pur vero che al momento sto scrivendo con un portatile winzozz che ha un monitor tarato con le banane... Volevo chiederti un parere sul mio esemplare, visto che sono ancora molto ignorante in materia, e se possono esserci differenze così marcate a livello di stampa. Posso dirti che la mia mi sembrerebbe non trattata, da quello che penso ha avuto solo una pressatura ma la carta è ancora molto corposa, qualche sparuto rilievo ancora nei numeri seriali e nelle zone della filigrana. La piega centrale non ha intaccato carta ed inchiostro se non in una parte minimale solo verso il bordo in alto ed in basso. Che te ne pare? dalle scansioni come la giudichi? non ti dico nulla per non influenzare il tuo parere Grazie!! e ancora complimenti per la tua bella banconota2 punti
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Inserisco il San Giorgio di Genova riportato su di una mia banconota posta in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/158081-un-diecimila-lire-del-59/#comment-1795277 Non è il patrono di Genova, è però il simbolo della città sin dal tempo delle crociate. San Giorgio a cavallo, con una lancia in mano, che uccide il drago, e il suo stemma, la croce rossa in campo bianco (affresco: Palazzo San Giorgio Genova) Nel 1098 in Turchia i crociati vennero soccorsi dai genovesi per la presa di Antiochia, si narra che San Giorgio apparve ai combattenti cristiani con numerose bandiere in cui campeggiavano croci rosse in campo bianco. Questo è il particolare con il San Giorgio sulla mia banconota denominata *Regine dei Mari*, due figure femminili che rappresentano Venezia e Genova. E la banconota intera (per chi vuole visionare il rovescio basta cliccare sul link postato in precedenza)2 punti
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Mah .... attribuire una età a dei buchi mi sembra strano. Se ci sono le sbavature di metallo o i rilievi di metallo "spostato" pensiamo ad un chiodo. Se il foro è circolare e senza sbavature perché il metallo è stato asportato possiamo pensare ad un trapano. in entrambi i casi possono essere stati eseguiti in ogni epoca perché c'erano trapani, chiodi a sezione quadrata, chiodi a sezione tonda e punteruoli. Pensando a quella tipologia di monete io penserei a qualcuno che facesse quei buchi spesso, non occasionalmente, e che quindi non dovesse rovistare nella cassetta degli attrezzi o staccare un chiodo qualsiasi dal muro per farli, ma che avesse il necessario all'uso. Vedendo i buchi fatti in quelle monete io penserei a quello che farei io se dovessi eseguirli ... un buchino con un piccolo chiodo appuntito la cui azione non mi piega la moneta, l'azione di un punteruolo conico che mi allarga sempre più il buco, una ribattitura del metallo sulla faccia opposta perché non sporga. Penso che monete d'argento con buchi tondi, che non sono piegate, non sono state bucate tout court con chiodo e martello neppure se per farlo sono state appoggiate su un tavolo di legno. Consideriamo poi che qui non parleremmo di chiodi, ma di chiodini o chiodi con punta molto sottile (e soggetta a deformarsi se non di sezione quadrata). Io penso all'azione di un punteruolo.2 punti
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Ma da quanto detto, non era un pagamento ma un versamento sul libretto. Anche perché potevi versarle 50 alla volta e questo mica te lo potevano impedire.2 punti
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Forse si può concludere anche qui direi se nessun altro ha da commentare e dire, tanto ormai ci siamo, e dire a venerdì pomeriggio a Parma. Ho voluto però citare ancora un ottimo intervento non mio ma di @magdi che un po' sintetizza qualche aspetto di Parma, non tutti, ma qualcuno si. Giusto dire che Parma non è solo tecnica, scientificità, è divulgazione di ragazzi e tale dovrà essere poi considerata e valutata da ogni componente della nostra numismatica in un contesto che non riguarda solo la Giornata dei Giovani Numismatici ma tanto altro, dal commerciale, alle Conferenze e riflessioni anche di ospiti adulti, ai premi, alla convivialità, al pranzo, a questa discussione stessa che poi fa parte di Parma, anzi è il prologo di Parma e mi dispiace che alcuni questo non lo abbiano colto. Parma è tutto questo, una giornata di Festa, una kermesse su un Valore, può unire, condividere o anche no, ma Parma questo è nelle intenzioni. Post si, post no...certamente i post non determinano l'Evento, l'Evento è sabato, poi rifletteremo, commenteremo, analizzeremo...ma certo se non ci sono i post non c'è poi comunicazione e non ci sono letture e le letture queste si determinano e rilevano l'interesse e l'interesse è alto se sono a oggi 8.500 con un Evento che è da farsi e non è iniziato e che superano quelle dell'ultimo Verona dei record dopo 6 mesi dallo stesso. Quindi in fondo si ai post, senza di essi non avremmo avuto le letture, non avremmo fatto comunicazione e non avremmo richiamato persone e appassionati che a Parma invece ci saranno. L'anomalia, se così possiamo definirla, è che i post sono stati scritti da pochi, le letture penso invece visto il numero siano di molti, decisamente molti... E' stata una Parma impegnativa decisamente per me lo dico apertamente senza remora alcuna, non è stata facile per più motivi, diversa dall'anno scorso, ma certamente ogni evento ha le sue caratteristiche. Vedremo domenica...certo qualche manifestazione o testimonianza in più anche da parte di giovani me la sarei aspettata visto poi il tema dell'evento che dovrebbe unire tutti ma proprio tutti, ma sono certo nel contempo che sabato sarà una grande giornata, una giornata come l'abbiamo pensata, studiata, organizzata in ogni dettaglio, su questo contateci già da adesso...sarà una grande Parma...2 punti
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Si parlava del famoso leoncino sullo stendardo ed eccolo in immagine veramente ottimale. Adesso non ci sono più dubbi.2 punti
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Vorrei fare un complimenti agli organizzatori del convegno per il costo contenuto del tavolo per i commercianti. È un aspetto molto importante che mi pare nessuno avesse evidenziato. Come dissi in un altro intervento sulle problematiche dei convegni, il costo dei tavoli è un grosso problema. Ricordiamoci che i convegni e le relative manifestazioni si fanno soprattutto grazie al contributo dei commercianti che pagano i tavoli. Quindi un ulteriore plauso a Matteo ed agli altri organizzatori per aver mantenuto un costo contenuto.2 punti
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Altro esemplare entrato recentemente in collezione. p.s. Grazie Riccardo Rossi per il tuo parere , effettivamente l'amico Montenegro ha sottostimato , per mia fortuna, la conservazione di questa moneta. Si e' convinto dopo.... Reale Sardo Vittorio Amedeo III (monetazione per la Sardegna)1 punto
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Della monetazione Ossidionale di Vercelli (1638) recentemente ho inserito in collezione questo esemplare.1 punto
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@francesco77, ma chi era il collezionista di questi autentici gioielli della Civitas Neapolis? Monete in conservazioni eccezionali!1 punto
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Una Einaudi/Urbini, bella banconota almeno per come la penso io, non le incornicerei, avevo un paio di pezzi da mille barbetti alle pareti (tipi comuni), visivamente valorizzano le banconote, ma per il resto le danneggiano, mi sembra di averli tolti dalla cornice più di vent'anni fa.1 punto
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Raruccio il 1645, ne ho uno con metallo e fondi lucenti ma leggermente irregolare come forma, il peso è gr. 10,65, quanto pesa il tuo?1 punto
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Ricevere monete false inconsapevolmente non è un reato. Ma dal momento che si certi della falsità e "smerciarle", diventa reato. Può essere una rottura, ma le monete false vanno consegnate alle autorità. GDF (guardia di finanza). Ti farà un verbale, perderai del tempo; ma intanto sottrarrai dal mercato monete false e non incapperai nel rischio di una denuncia. Metti il caso che a colui o colei che paghi con i due euro falsi si accorge, cosa rischi? ne vale la pena? credo proprio di no. Consegnala alla GDF.1 punto
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Sto andando al centro propio ora per cambiare un po' di soldi in monete da 1£ nuove ;).1 punto
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Conservo questa moneta da quando era in circolazione : fui attratto dalla scritta pubblicitaria che vi era stata stampigliata con multa cura, ancora intatta dopo che la moneta aveva circolato. A prima vista può sembrare un gettone, invece è una moneta a corso legale. Non ricordo di averne mai viste di altre simili, in giro.1 punto
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Non mi sono dilungato in giri di parole perché sono ore che stò cercando di identificarla esattamente... di questo mi scuso. Ho dato misure non sicure perché la moneta non è integra, quindi nel punto + lungo sono esattamente 20mm però visto che ne manca un pezzo ho previsto 22 mm... quindi 20-22, la bilancia non è di precisione e mi segna 2g, ma con uno scarto di 1g possiamo andare dagli 1-3g. Le 2 immagini sono delle mia,le ho scansionate a 600dpi, è la prima volta che provo di solito faccio delle foto, poi con un programma le ritaglio,raddrizzo e provo a sistemare il contrasto. I 2 link che ho postato, li credevo veneziani perché credevo che quando si parlava di DOGE era riferito a quelli veneziani... visto che era nella descrizione delle ultime monete che ho comprato (bagattini)... ecco ho imparato qualcosa anche oggi, quest'ultima è stata una mia leggerezza.. Chiedo se è possibile di spostare la discussione1 punto
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Qui un articolo proprio sul tungsteno. http://www.nexusedizioni.it/it/CT/milioni-di-lingotti-di-tungsteno-dorati-al-posto-dei-lingotti-doro-vero-di-edoardo-capuano-533b2c2be69541 punto
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Salve a tutti! È da diverso tempo che non partecipo attivamente alle discussioni.. Riguardo alla moneta è indubbiamente falsa, lo si evince dalla punta del 2 euro, dalla mappa non proprio perfetta, dalla gamba dello sciatore, dalla punta della mole e dalle righe di essa. Noterai che lo spessore è più sottile rispetto a una originale e non è calamitabile nella parte centrale. Ciao!1 punto
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Scusate ma, se i dati ponderali sono congruenti, altro non potrà essere che oro. Gli unici metalli che si avvicinano come peso specifico sono tungsteno (non coniabile a prezzo convenienti) ed il platino. Non esistono leghe di altri metalli che possano uguagliare il peso dell'oro. Nemmeno avvicinarsi, a quanto mi risulta. Al massimo potrebbe avere un titolo leggermente inferiore. Questo non vuol dire comunque che la moneta sia autentica. Potrebbero averla tranquillamente coniata in oro per frodare il collezionista. Addirittura esistono monete di borsa false, con eguale contenuto di fino, coniate al fine di guadagnare sull'aggio. Una volta certo che la moneta sia un falso, io la porterei dal compro oro in modo che venga fusa. Buona giornata1 punto
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interessante l'ultima moneta postata dove si vedono due tentativi di foro che sembrano indicare l'uso di un trapano.1 punto
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Caspita che bella, e molto simpatico e verosimile il cappello introduttivo! Considero tutta la serie capranesi un autentico capolavoro artistico, e queste diecimila primo tipo sono decisamente stupende! Nella mia raccolta tipologica ho un primo tipo primo decreto, decisamente non paragonabile per conservazione, ma devo contentarsi per ovvi motivi! Era questa la tipologia di banconota protagonista del film con Totò "la banda degli onesti". Che dire, ammiratela fino alla nausea (se ti prenderà), e cotanta bellezza vedrai che offuscherà i piccoli riporti di cui parli. complimenti! fab1 punto
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Se è autentica parrebbe di Milano o Venezia. Ecco il dettaglio delle caratteristiche comuni di alcuni dei talleri coniati a Milano e Venezia: croce con struttura • x •, bottone rotondo e organizzazione delle penne centrali della coda in 1-2-1.1 punto
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Buonasera Rocco, visto che ancora non l' hai trovata adesso ti posto la mia. Lato A Lato B1 punto
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Cosa dice la scuola anglosassone, che evidentemente non conosco molto bene, di come sono stati fatti i buchi del pezzo in discussione: col trapano, forse? E gli esperti di quella scuola che usa il microscopio (a differenza della primitiva scuola italiana che non lo conosce, come ben dimostra il lavoro sul pezzo di Adalberto, basta sfogliarlo) come distinguono i chiodi del X-XI secolo da quelli del VIII-IX oppure del XII? Se potete darmi un po' di bibliografia in proposito sarei felice. Riguardo invece al fatto che la RIN non sia garanzia di autenticità, come aggiunge il buon Numa Numa, ahimè ne devo convenire perché l'infallibilità non è di questo mondo, pero l'aggiunta di quel visti oltretutto i tempi appare abbastanza gratuita e forse offensiva nei confronti di chi la realizza: si vuole forse alludere ad una certo decadimento nella rivista di oggi? Se così non sarebbe forse opportuna una piccola spiegazione, tanto più tale affermazione viene proprio da chi ha tutte le possibilità e le occasioni per segnalare la cosa nelle sede più opportuna e magari anche contribuire a sanarla? Per il resto, nessuna delle ragioni che vengono ulteriormente addotte ha nulla a che fare con la mancata autenticità del pezzo. Se proprio volete difendere a spada tratta la vostra impressione iniziale (di altro non può trattarsi, trattandosi solo di una foto, anche un po' sfocata), dovete sforzarvi di più, credo. Saluti, A.1 punto
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Qui la si può vedere un po' meglio grazie al fatto che, acquistata il 19/11/2016 a 180 Euro, é stata rimessa in vendita su ebay il 18/01/2017 (a ben 500 Euro). ma volendo, la si può anche comprare su vcoins, risparmiando qualcosa...1 punto
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Sudan 5 Qirsh 1397 - 1977 Rame/nickel € 0,20 note: Di questa moneta esistono quattro tipologie, questa presentata - ١٣٩٧ ١٩٧٧ - è la KM#58.31 punto
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Cari amici, dopo aver avuto la fortuna di conoscere un altro nostro "collega" collezionista, @Varnavas Nicolaou che abita a Cipro, egli mi ha fatto il regalo di mandarmi le immagini e i dati ponderali dei suoi Bisanti. Mi ha dato il permesso di condividere con voi le foto in particolare di uno dei suoi numerosi pezzi in collezione. Diciamo che grazie a lui abbiamo ormai la conferma dell'elevato numero di conii di dritto e rovescio che avevo ipotizzato nel mio articolo. Ora vi propongo tre monete: la sua, quella di una recente asta Varesi, ed una presente nella mia collezione. La particolarità del punzone della E di PRAESIDIO che, perso un trattino, diventa PRAFSIDIO, diciamo che è stata una delle motivazioni che mi hanno spinto a scrivere. Nell'articolo su Panorama Numismatico non avevo ancora avuto modo di approfondire la questione (direttamente legata all'alta variabilità dei conii, per chi si ricorda), così lo faccio ora ringraziando nuovamente il buon Nicolau. Al di là delle conservazioni differenti, mi pare evidente che tutte e tre provengano dallo stesso conio. A parte la E diventata F, che non ho trovato in altri pezzi finora, bisogna considerare la distanza dell'1 dal 5 nella data (anch'essa non censita in altri conii), la forma peculiare della coppia di lettere IO di prafsidIO (O "piccola" e vicinissima alla I), la posizione dei due trisceli della data, e molte altre caratteristiche spingono verso questa ipotesi. Certo per i "non addetti" forse queste non sarebbero sufficienti, ma se si considera l'elevatissima variabilità di queste emissioni, anche per soli pochi millimetri, la somiglianza tra le tre è rilevante e rivelante. Dato il grandissimo numero di conii, possiamo quindi supporre che con una buona probabilità queste tre siano sorelle di conio. Almeno per questo lato della moneta.1 punto
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Central Africa States, 10 francs 1975, km9, alluminio -bronzo Al dritto, tre antilopi. Stati che partecipano alla Comunità Economica e Monetaria dell'Africa Centrale: Cameroun Centrafrique Congo Gabon Guinee Equatoriale Tchad1 punto
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Ciao a tutti, come vi pare questa piastra del 1816 In mano è ancora più bella (la foto rende meno) è una delle mie preferite! galaad1 punto
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La SAFE spa è l'azienda di vigilanza dove lavoravo ai tempi del change over lira/€uro.. Magari quella parte di timbro l'ho messa io!!! che spettacolo!!!!1 punto
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