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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/23/17 in tutte le aree
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Ecco qualche rovescio, purtroppo l'altro giorno ho scattato solo una foto al dritto.4 punti
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Caro Dimitri. Tutto bello, ma anche per arrivare ad organizzazioni strutturate che si occupano in toto della manifestazione ci sono due strade: 1) la si crea subito; 2) la si crea una volta che si hanno riscontri (che è preferibile per non sperperare risorse). Poi bisogna vedere come impostarla, chi ne fa parte. Non scordiamoci di alcuni elementi di differenza fra il mercato tedesco ed anglosassone in generale e quello nostro: 1) in questi paesi c'è un movimento di clientela molto più ampio del nostro italiano; 2) la legislazione è decisamente più aperta al commercio; 3) c'è la tendenza a strutturare meglio le manifestazioni ed a fare più corporativismo, questo proprio per natura stessa degli anglosassoni. Calare questi presupposti nella realtà italiana è ben dura, prima di tutto perché da noi, ed è un dato di fatto, il collezionismo è diminuito in maniera sostanziale, sta mancando il ricambio; prima di creare società bisogna fare analisi di mercato della redditività dell'investimento (se no dall'estero ci avrebbero già pensato a calare da noi e farlo loro, stai tranquillo; poi fai mente locale a quello che è successo a Vicenza Numismatica, unica manifestazione seria ed organizzata da un ente fiera fino a che non hanno deciso di cancellarla perché era in deficit perenne). Poi c'è quella tendenza anarchica e di improvvisazione (per non dire altro) che caratterizza il nostro essere italiani. Comunque da quello che posso vedere io, oggi la priorità top è quella di aumentare il bacino di collezionisti. Di concause del mancato successo delle manifestazioni italiane, tolto Verona, poi ve ne sono tante altre, sicuramente quelle che hai citato tu sono importanti: 1) proliferare di piccole manifestazioni; 2) organizzazione deficitaria; 3) poca pubblicità. Ma ribadisco oggi bisogna lavorare principalmente nell'aumentare il potenziale bacino di collezionisti; e nel presenziare a manifestazioni di una certa qualità (meglio meno manifestazioni, dove si incassa di più, per noi commercianti, che non presenziare ad una miriade di piccoli convegni, con scarsi ed incerti risultati). Poi è chiaro che le manifestazioni nascono piccole e poi si sviluppano, quelle affette da nanismo cronico è meglio che si annullino da sole... Io mi ci sono messo e mi ci metto in prima persona, se poi vuoi mettertici anche tu (o rimettertici, mi pare di aver capito)... Ma come hai detto anche tu, giustamente, sono i risultati che fanno la differenza. E comunque, per quanta pubblicità tu possa fare, non puoi incatenare la gente e farla venire apposta. Serve gente stimolata dal collezionismo. Ti cito a tal proposito, solo a titolo di esempio, e con questo chiudo, che per l'ultimo convegno di Venezia avevo fatto una pubblicità su di una radio locale (ovviamente a mie spese). Bene, abbiamo fatto un piccolo sondaggio all'ingresso per sapere da che fonte avessero avuto notizia della manifestazione. Risultato: nessuno era stato agganciato tramite la radio. Quindi anche la pubblicità va meditata. E farla nel circuito della numismatica (tipo GDN o Panorama Numismatico o portali vari) è autoreferenziale, non porta nuove facce, bisogna battere strade nuove e provare, come ho fatto io. E non avere paura di ricevere sportellate in faccia, come ho già ricevuto io. Il lavoro è lungo. Plaudo alle iniziative del Circolo di Parma e di quello Partenopeo, tra quelli che più mi sono rimasti impressi, che, a mio giudizio, vanno nella direzione giusta, per unire alla manifestazione commerciale anche eventi collaterali e soprattutto presenza di giovani.4 punti
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Complimenti a Stefano Palma che per me ha capito tutto, il problema e' che a volte anche capire non basta, ma già può essere importante. E lo dico , e lo sapete, da persona che ama la numismatica e che non ha un interesse specifico, ne' commerciale, ne' cariche in Associazioni, solo solo un curatore, un curatore del forum e di cose in questi anni eppure ne ho fatte e ne ho viste. Sono per la divulgazione, ma non basta crederci, bisogna anche fare e muoversi, cinque o sei persone che si muovono nella stessa direzione possono cambiare e ribaltare lo scenario, Napoli docet, ma Milano sta andando nella stessa direzione perché ora c'è un gruppo che lavora, sono appassionati, sognatori, organizzati , capaci, con diversi giovani che abbiamo saputo coltivare e far crescere e che ora agiscono. Sotto il punto di vista commerciale vale secondo me il sondaggio fatto sul forum con 185 risposte qualificate , cosa chiedono basta leggere e seguire e Parma segue questo schema che prevede la kermesse associata al commerciale con tanti punti culturali, giovani, premi, conferenze, presentazione di libri. Sono le idee che devono condurre un Convegno, i giovani e' una grande idea, eppure nessuno la voleva fare, ma vi assicuro che ce ne sono altre altrettanto alte, virtuose, pensate solo a cosa significa dal punto di vista simbolico e reale Milano Numismatica. E quindi l'idea, organizzazione, azione e investire sui giovani, e poi sorreggerla però soprattutto chi ha interessi, i commercianti, le Associazioni, Circoli, editoria, autori ...banale capire che senza giovani tutto si fermerà eppure... Eppure si e' quasi sempre miopi, indifferenti, come se il problema del ricambio generazionale non riguardasse loro, e' grave secondo me che l'unico commerciante che sia intervenuto nella discussione su Parma sia tu, onore a te ma troppo, troppo poco..180 utenti taggati e pochi rispondono e si espongono, poco, poco.... eppure Parma va ...va...nonostante tutto perché l'idea va oltre tutto e tutti, certamente ci vorrebbe una sensibilità e una lungimiranza maggiore, ne va della numismatica in quanto tale e ripeto lo dice uno che lo fa per sola passione e ama farlo finché potra' e sarà possibile....3 punti
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Buona serata Bello leggere quello che hai scritto! Una delle poche voci fuori dal coro che cita i giovani; purtroppo non tutti la pensano così. Sembra quasi che per taluni i giovani e coloro che li sostengono e li spronano siano un "impiccio"; posizione a mio avviso alquanto miope, forse ci si dimentica che tanti giovani appassionati di oggi, saranno i collezionisti di domani e se ben indirizzati, sostenuti e aiutati, continueranno nella loro passione più acculturati, più competenti e più consapevoli. Sono il bacino di utenza del domani ..... gli adulti, invecchiano! saluti luciano3 punti
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Vi racconto il mio colpo fortunato da ciotola: non ricordo bene l' anno, tra il 1995 e il 1998, Convegno Numismatico di Piacenza nella ciotola su un banchetto ho acquistato, per la somma di Lire 5.000, questa moneta: ?3 punti
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Buongiorno a tutti. Sono nuovo e volevo per cominciare proporvi questa monetina: un bel 6 cavalli del 1804. Ho cercato nel sito vecchie discussioni sulla stessa moneta ma non ho trovato nulla, un motivo in più per proporvela! Vorrei un parere e qualche commento. Grazie a chi partecipa.2 punti
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Tantissimi fatti storici di storia romana decenni fa furono portati sul grande schermo , ma anche recentemente questo filone di argomento storico ha ripreso un po’ vita ed interesse , un esempio classico recentissimo ne e’ il “Gladiatore” . Tranne che il fatto storico in se stesso , il resto e’ contorno di fantasia , infatti di storia vera se ne trova veramente poca , in pratica sono piu’ o meno che dei romanzi cinematografici , ma d’ altra parte e’ questo lo scopo dei Film , far sognare il pubblico . Recentemente pero’ sono usciti due Film : The Eagle , e in particolare : Centurion , che raccontano la storia romanzata di una Legione romana realmente esistita , ma che l’ orgoglio scozzese , tramite appunto un romanzo pseudo storico , dal quale si sono ricavati Film , ha descritto essere stata annientata durante una missione tra i Pitti oltre il Vallo di Adriano , in epoca adrianea ; questa Legione sarebbe stata esattamente la VIIII Hispana , costituita da Augusto e formata dai reduci veterani di Cesare , che secondo il romanzo scomparve in Britannia nel corso del II secolo , annientata completamente dai Pitti i quali si impadronirono anche della sua Aquila legionaria . Romanzo storicamente non convincente , piuttosto di fantasia , perché manca di testimonianza storica di base . Se la fine della Legione VIIII in Britannia , fosse stata reale , sappiamo che questa non sarebbe piu’ stata ricostituita come d’ uso presso i Romani quando una Legione veniva decimata in battaglia perdendo la propria Aquila , invece e’ certo che dalla sua sede di Eburacum in Britannia , permanenza durata dall’ anno 71 all’ anno 121 , la Legione nel 121 venne spostata a Noviomagus Batavorum (odierna Nijmegen in Germania Inferiore , oggi Olanda ) e sostituita ad Eburacum dalla Legione VI Victrix , forse in questa occasione di sostituzione di Legione nacque la leggenda della sua fine ; questa testimonianza della Legione in Germania Inferiore , dopo essere stata in Britannia , e’ attestata da iscrizioni trovate negli anni ’70 del 1900 , presso l’ odierna Nijmegen ; da qui sembra che la Legione non torno’ piu’ in Britannia e pare scomparire dalla storia , ma forse venne poi trasferita al tempo di Antonino Pio sul fronte carpico oppure in Oriente quando segui’ Lucio Vero , ma in quale occasione di guerra scomparve dalla lista delle Legioni , non e’ chiaro , fatto sta che la scomparsa avvenne probabilmente nella seconda meta’ del II secolo in territorio non britannico . In foto alcune attestazioni epigrafiche della Legione VIIII Hispana e un Denario di Marco Antonio con la Leg VIIII , la piu' interessante e bella e' quella dell' epitaffio di Lucius Duccius Rufinus , vessillifero della Legione VIIII .2 punti
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Ciao a tutti. Oggi è entrata a far parte della mia collezione questa graziosa moneta. Avendo sulle sue spalle 91 anni ritengo la sua conservazione abbastanza buona, logicamente lascio agli esperti, se vogliono, dare il giusto giudizio al riguardo.2 punti
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Buona sera , ho letto con molta attenzione tutte le analisi sin qui fatte; complimenti a tutti ed in particolare al Sig. Gionny, che per la dovizia di particolari penso abbia effettivamente dato la lettura più verosimile della moneta da me posta, individuandone penso la giusta origine. Ottima la considerazione per la genuinità, che anche se la moneta è di scarso valore economico e pur sempre uno scrigno di notizie storiche importanti. Un grazie ancora di cuore a tutti per la sempre preziosa collaborazione. Giovanni Rizzi - Padova2 punti
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Salve @Martin_Zilli, Temo che ci sia un errore in quel catalogo. Probabilmente è stata omessa l'ultima cifra della tiratura delle 2 lire 1916..facendo diventare 1.092.305 quello che in realtà è 10.923.056.. Ho verificato sia nel Gigante che in un Bobba.. Posto l'immagine del Gigante che mi pare più chiara.. In ogni caso,il grado di rarità credo che dipenda dalla reperibilità della moneta stessa,in maniera inversamente proporzionale..ovvio..minore reperibilità = maggiore rarità,a prescindere dai pezzi coniati.. Ovviamente in alcuni casi la scarsa reperibilità è una conseguenza della ridotta tiratura. Saluti. Leonardo2 punti
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Buona serata @gio.sabatti (Giovanni?) Dalle ultime foto che hai postato il leone in moleca c'è e grazie alla "illuminazione" di @gigetto13, credo proprio che ci abbia messo sulla strada giusta. Sopra la testa del leone si vede chiaramente la + e subito a sinistra si vede chiaramente una "V" tra due lettere ..... e qui si scioglie probabilmente l'arcano. I torneselli "tardi" (quelli emessi da Cristoforo Moro) hanno generalmente su quel lato, la scritta + ° S ° MARCVS ° VENETI e questa scritta non torna nel tuo, ma ce n'è un tipo, emesso sotto il doge Andrea Gritti, con la variante + ° S ° MARCVS ° VENETVS ° . Quindi non una "V" ma una "U" con carattere capitale a formare le ultime tre lettere TVS di VENETVS. Quindi ..... Bingo! L'altro lato è tutto "sfogliato" ed illeggibile, ma credo proprio che tu lo possa riporre nella tua collezione con questa indicazione. saluti luciano2 punti
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E comunque sì, è una emissione della zecca di Treviri, Serie III anni 263/265, Classificazione Elmer 337, RIC 80. A questo link potete trovare una tabella riassuntiva abbastanza esauriente per una prima sommaria classificazione dei tipi: https://www.academia.edu/2091941/Postumus_Laelianus_Marius_and_Divus_Victorinus2 punti
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Buongiorno, intanto che aspettiamo di ammirare Ie altre facce delle monete del nostro Francesco, vi faccio vedere un'altro bel 10 Tornesi di Ferdinando II: il 1833. Questo in particolare presenta le lettere piccole nella legenda al dritto e la stella a cinque punte grande sotto il busto del Re. Pesa grammi 32,24 e presenta un'escrescenza di metallo sul contorno al rovescio....tipica di queste prime emissioni giovanili. Inoltre mancano I punti dopo HIER e REX, variante non censita dal Pagani e dal D'Incerti. Saluti, Rocco.2 punti
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come ha detto giustamente rocco, certe monete danno emozioni anche in qBB... anzi, a volte se una moneta è troppo perfetta sembra quasi... fasulla!?2 punti
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Una simpatica foto di gruppo di piccoli moduli dal rinascimento al risorgimento ...2 punti
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Ciao a tutti, volevo condividere con voi la gioia di avere, dopo 10 anni di collezione, una Piastra PRO FAUSTO tra le mani. Una delle monete indubbiamente più ricercate della monetazione di Ferdinando IV. Vi chiederei pareri sulla conservazione, come sempre. Grazie mille1 punto
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@miza Ecco delle foto della stessa moneta in dimensioni leggermente inferiori senza luce diretta su di essa.1 punto
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Ciao @Martin_Zilli Sono d'accordo con il tuo pensiero! E' proprio per questo motivo chiedevo di vedere foto più piccole! per ammirarla in tutta la sua bellezza..... Il Tuo 50 Centesimi è tutta un altra cosa, come dicevi giustamente non è certo un SPL+ ma dalle foto, a me sembra un BB forse con un + selvaggiamente pulito..... Cordiali saluti1 punto
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Bravo @profausto. Direi che la classificazione è senz'altro corretta. Non è una moneta che si vede di frequente1 punto
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Ciao per me come conservazione è un mb+ meglio il rovescio del dritto, se vogliamo usare i gradi di conservazione del Montengro Mb34/Mb38. Insomma un BB per il rovescio è troppo e MB per il dritto è poco. Per capire se è ribattuta ci vorrebbe una foto più chiara del particolare, comunque sul Gigante e sul Montengro non citano ribattiture del 1800 sul 1799...ma solo del : 1801 sul 1800 (6 tarì del 3° tipo) 1798 sul 1797 e del 1799 sul 1797 (6 tarì del 2°tipo) Il Montengro cita anche un 1799 su 1798 con T 12 anziché T6 ma comunque aspetta il parere di qualcuno di più esperto.1 punto
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Vista così lo stile mi pare coerente con quello delle monete "buone", è un denaro a nome di Federico e quindi il metallo non è il buon argento degli ottoniani (o dei primi enriciani) e anche parte del conio fuori tondello è una cosa del tutto normale. Se i dati metrologici non sono incongrui con le produzioni ufficiali non resta che concentrarsi sul metallo, dalle foto non riesco a capire se le zone più scure siano solo concrezioni/corrosioni (come penso sia probabile, dato lo stile molto buono) o un eventuale nucleo rameico del tondello. A moneta in mano credo che dare una risposta sia più semplice. Attendiamo altri pareri, buona serata Antonio1 punto
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dovrebbe essere un denaro di Enrico III di Franconia per Venezia - Molto Raro questo è il ns catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-HENIII/11 punto
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Complimenti, stupenda conservazione per questo nominale....raramente in quelle che ho potuto visionare...si potevano vedere I capelli di Ferdinando IV, La mancanza di metallo "passante"...nulla toglie al pregio di questa moneta. Io personalmente la giudicherei qSPL....che per questo tipo di 6 Cavalli del 1804...sarebbe paragonabile ad un qFDC! Saluti e di nuovo complimenti1 punto
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Ciao @Il*Numismatico , con il nuovo lavoro sono un po' sballottato e non riesco bene a seguire il forum. Complimenti per l'acquisto, un bel pezzo di storia.1 punto
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Ebbene sì. Colleziono anche tondelli provenienti dalla zecca di Messina, però solo del XVII secolo, quindi da Filippo III (1598-1621) a Carlo II (1665-1700). Si potrebbe fare. Tuttavia più di un'adunata di collezionisti farei una rassegna di tondelli e commenti, un po' com'è stato già fatto per la zecca di Napoli da @odjob. Saluti!1 punto
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Dai @gennydbmoney..non farmi stare sulle spine.....ah....ahah.... !!1 punto
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Grazie per il parere anche se per me è un pò meglio di BB soprattutto per il dritto io direi qSPL/BB+ (da BB 50/ BB 47 usando il parametro Montengro) posti il tuo 6 cavalli? Ci sono diverse varianti. Nel mio 6 cavalli il 4 di 1804 quasi tocca il 6 mentre in altre il 4 della data e il 6 del valore sono lontani. Nei cataloghi non citano questa variante (almeno in quelli da me consultati) ma online si trovano i due tipi. Sulla sulla baia c'è questa come la mia http://www.ebay.it/itm/Regno-di-Napoli-Ferdinando-IV-di-Borbone-Tornese-da-6-Cavalli-1804-raro-/371774955273?hash=item568f839f09 . Mentre nel catalogo Montenegro citano 3 varianti per la punteggiatura: D/ FERDINAN.IV.D.G.REX R/ TOR NESE C.6. 1804 D/ UGUALE R/ TOR NESE C 6. 1804 D/ FERDINAN IV D G REX R/ TOR NESE C.6. 1804 Il Gigante cita una sola variante D/ FERDINAN.IV.D.G.REX R/ TOR NESE C.6. 1804 Le varianti per le napoletane sono tantissime il bello di tali monete è anche questo. Sarebbe bello postare tutte le varianti.1 punto
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La fila in basso non la contare... sono i doppioni da cui non riesco comunque a separarmi... e poi ci sono i vari mancanti! Tra questa collezione ed i vari CE e EF sono le piccoline che danno soddisfazioni !!!1 punto
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Ciao skuby, avevo una offerta registrata fino a 1.000 , ieri è partita a 1.300 , una battuta a 1.400 (già ero fuori del mio limite) e ho capito che il sala l'hanno combattuta fino a 1.800. In serata mi è stato confermato che avrebbe superato oltre i 2.000 !!!! Chi era in sala, l'avrà osservata attentamente. Peccato per me, ma ci sono sempre dei limiti. Avrei sperato che leggendo sul forum La discussione, visto i dubbi espressi da diversi utenti , magari l'avrebbero lasciata a 858 £ , l'avrei inclusa volentieri nella mia modesta raccolta di frazionali arcaiche.1 punto
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Tranquillo,per il momento solo monete di poco valore comprate a qualche mercatino ahah Buona giornata Axel1 punto
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Anche se dal cellulare non riesco a godermela del tutto , noto che l'argentatura e' completa e i rilievi ci sono tutti nonostante la tipologia di basso conio A questo punto continua a postare le tue Savoia !1 punto
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Buongiorno a tutti, vorrei un aiuto per datare questi 3 crocifissi portativi in argento. L'ultimo ha due bolli, su uno si legge "APA" oppure "APD"1 punto
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Da ciò che si riesce a vedere anche io credo che sia attribuibile a Costantinopoli1 punto
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ti dirò in tutta onestà che molti tratti mi ricordano Roma (la S nella legenda, la B al retro etc etc) ma ci sono tre tratti che mi lasciano il dubbio 1 - la realizzazione semplificata del disegno del busto 2 - lo "scollo a V" della figura nel retro 3 - il tipo di stella del retro detto questo, sono moderatamente convinto sia Costantinopoli DOC 9.... se qualcuno vuole contribuire diversamente, leggerò altri pareri con immenso piacere1 punto
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Una banconota molto fresca, un perfetto splendido, uno di quei rari casi dove non c'e' da aggiungere o togliere nulla a questo grado di conservazione, i miei complimenti giusto per curiosità, è una foto od una scansione? Io utilizzo uno scan epson per tutto, le banconote sono ok, ma le monete mi vengono una mezza ciofeca.... Comunque non ti facevo così grande, addirittura da bambino, cioè all'epoca di questa banconota (1930), non le potevi soffrire? racconta, racconta....1 punto
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Pazienza ci vuole Io ho spedito il modulo il 12 e ho ricevuto conferma il 16, ma ho spedito via mail. Via fax ho rinunciato da tempo, troppe incognite, come a d esempio la trasmissione che potrebbe essere illeggibile, se hanno fax vecchi potrebbe finire la carta e non restare in memoria l'invio... ecc. E non ti mandano la conferma !!! Meglio la mail. Quello che scansioni arriva così come lo vedi tu e in tanti anni non ha mai fallito (ritardi a parte in qualche occasione) Secondo me un mese ci potrebbe anche stare come tempistiche, ma una chiamatina, magari... anche se sono contrario di fondo, nel tuo caso la farei.1 punto
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Segnalo un errore nella locandina. Il libro presentato da Cappellari è Elogio della numismatica, non emozioni numismatiche che era il suo primo lavoro.1 punto
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Giusto per dire anche la mia e sopratutto per rispondere sulla stessa riga a chi ha esposto il proprio parere sui motivi per cui si dovrebbero comprare o non comprare le monete. Se l'acquistavo, cosa che ho deciso di non fare, era solo per il gusto e il piacere di averla tra le mani. Di poter fantasticare nel ricostruire la sua affascinate storia, pensare alle persone che l'hanno avuta tra le mani, nonché di come è riuscita ad arrivare fino ad oggi così splendida. Questo è il vero è l'unico motivo "se" l'avessi comprata. Purtroppo ho deciso di non farlo, anche se il prezzo è quello indicato nell'asta + spese. Personalmente: Passo!!! Comunque rimane una bellissima moneta che regala emozioni.1 punto
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? buonasera,mi e sfugito il post di "corso di nazione",allora la metto qui,sola. un po malmessa ,ma di buon argento e sempre piena d'intrigi....e belle da vedere. altro bel denaro,di queste serie...15mm1 punto
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Grazie Rolf per aver condiviso questa "fantastica" dracma, che mi era sfuggita (anzi, se mi puoi dare gli estremi dell'asta, magari in MP, mi fai un favore). Sei stato prudente giudicandola falsa al 90%: é falsa al 100%. Ed é importante, in quanto viene ad aggiungersi al quadro della "Cisalpine Connection", avendo un'identità di conio al rovescio con la "Pirakos strana" proposta da Art Coins Roma qualche anno fa e venduta a ben 470 Euro, legata a sua volta direttamente o indirettamente ai tipi più svariati (e raffazzonati) ispirati a quelli di diverse popolazioni. Un altro tassello si aggiunge. Ne arriveranno senz'altro altri.1 punto
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DE GREGE EPICURI Butto lì un'ipotesi,da confermare da gente più esperta. Sulla prima foto, non riesco a leggere la data. Il resto dovrebbe dire: fi zarb Kubris, cioè: fatto a Cipro. Però la moneta è scentrata; se quello che manca è una T, potrebbe essere: fi zarb Tunis, fatto a Tunisi. Sull'altra foto, Sultan (Mustafà), il sultano Mustafa. Ovviamente, è una moneta dell'Impero Ottomano.1 punto
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salve ragazzi, oggi vi presento due sorelline stemmate, 1849 e 1862. Al netto delle foto (si lo so fanno pietà, ma queste ho...) che ve ne pare?1 punto
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Nell’ antichita’ pochi popoli facevano uso di eserciti nazionali e quei pochi che ricorrevano alla leva interna , come quello romano repubblicano , avevano notevoli vantaggi sui popoli che preferivano arruolare dei mercenari in supporto alla milizia cittadina che da sola era insufficiente per affrontare una guerra esterna od anche interna alla propria nazione . Questa caratteristica dell’ esercito nazionale fece si che Roma repubblicana , nonostante numerose sconfitte subite in battaglia , riusci sempre a vincere le guerre esterne ; questo perche’ i Legionari avevano una sola anima comune a tutti i componenti dell’ esercito ; questi soldati , pur avendo molti origini diverse dai Latini , combattevano tutti per un comune interesse e sotto un unico simbolo . Un popolo simile a quello romano fu il greco , simile ma non uguale , perche’ la Grecia nella sua lunga storia antica non riusci mai a formarsi in nazione a causa delle rivalita’ e invidie insanabili tra le varie Citta’ Stato che la componevano , le quali usufruivano ognuna di un proprio esercito cittadino ; ma queste Citta’ , scontrandosi con altri eserciti di altre Citta’ greche , tra un successo ed una sconfitta , non riuscirono mai ad avere una supremazia nazionale ; solo con Alessandro il Macedone il sogno di formare una nazione greca unita , seppur sottomessa al Macedone , sembro’ prendere forma , ma la sua sete di gloria e la morte precoce interruppero il sogno ; realizzazione che invece riusci a Roma , dopo secoli di lotte interne alla penisola , quando la cittadinanza romana venne estesa a tutti gli Italici . L’ esercito nazionale repubblicano romano italico , che aveva gettato le basi per l’ Impero , ad un certo punto e inspiegabilmente , venne in parte denazionalizzato da Augusto , proprio da colui che si definiva il restauratore e il protettore dei culti e delle antiche usanze romane ; in breve alcune riforme augustee dell’ esercito romano agli albori dell’ Impero : La "spina dorsale" dell' esercito romano rimase la Legione in numero di 28 , 25 dopo Teutoburgo . Ogni legione era composta di circa 5.000 cittadini in prevalenza Italici , intorno al 65% , per lo più provenienti dalla Gallia Cisalpina , rispetto ad un 35% di provinciali , muniti anch' essi di cittadinanza romana , per un totale di circa 140.000 uomini , poi dopo Teutoburgo circa 125.000 , che si rinnovavano con una media di 12.000 armati all' anno . Sempre ad Augusto si deve l' introdurre un esercito di professionisti che rimanessero in servizio non meno di sedici anni per i Legionari , portati a venti nell’ anno 5 e venti - venticinque per le truppe ausiliarie . A questo periodo di servizio poteva subentrarne un ulteriore di alcuni anni tra le riserve di veterani , in numero di 500 per legione . La riforma augustea ebbe conseguenze anche sulle unità ausiliare , che entrarono a far parte in pianta stabile dell' esercito romano . Si trattava di un corpo dell' esercito romano reclutato fra le popolazioni sottomesse , cioe’ di “peregrini” , ovvero non ancora in possesso della cittadinanza romana . Esse costituivano il degno completamento tattico e strategico alle Legioni romane e furono per questo motivo sottoposte al Legato della Legione pur rimanendo nettamente distinti da quest' ultima . Erodiano , vissuto due secoli oltre Augusto , critica queste riforme militari di Augusto ritenendole essere state negli anni avvenire dannose per Roma , critica che nasceva dalla sua visione di storia vissuta dell’ Impero a distanza di oltre due secoli dal primo Imperatore , riforme che praticamente rimasero invariate fino a Gallieno . Sentite cosa ne pensa appunto Erodiano a proposito della riforma militare di Augusto nella sua opera : Storia dell’ Impero Romano dopo Marco Aurelio , Libro II , Tomo XI , paragrafo III e successivi : (Premessa necessaria per inquadrare il momento storico narrato da Erodiano : siamo nel periodo successivo all’ assassinio di Pertinace ad opera dei Pretoriani , Pescennio Nigro e’ stato investito dalle Legioni di Siria e dagli orientali del titolo di Imperatore , ma perde tempo in Siria non recandosi subito a Roma , Settimio Severo non lo riconosce ed eletto favorevolmente all’ Impero dalle Legioni di Germania , marcia immediatamente verso l’ Italia e quindi su Roma per imporre al Senato la propria investitura) “Egli (Settimio Severo) attraversata la Pannonia , giunse ai confini d’ Italia e precorrendo la fama , si presento’ , come Imperatore , agli occhi degli Italici prima che si sapesse del suo arrivo . Grande timore aveva preso le Citta’ italiche , all’ udire che un tale esercito si avvicinava , infatti gli abitanti della penisola erano dediti ad una vita pacifica e laboriosa e da tempo erano estranei a tutto cio’ che riguardava la milizia e la guerra . Quando lo Stato romano si reggeva a Repubblica e il Senato designava i comandanti militari , tutti gli Italici erano in armi e combattendo contro gli Elleni o contro i Barbari , conquistarono terre e mari ; ne’ vi fu parte della Terra , sotto qualunque cielo , dove i Romani non abbiano esteso il loro dominio . Ma da quando fu instaurata la monarchia e il potere cadde nelle mani di Augusto , egli sottrasse gli Italici dall’ obbligo del servizio militare e li spoglio’ delle armi ; dispose invece accampamenti e fortezze ai confini del territorio e formo’ un esercito di mercenari regolarmente stipendiati a guisa di baluardo dello stato romano ; inoltre garanti’ la sicurezza dell’ Impero ponendo i confini su larghi fiumi , profondi fossati , monti impervi e deserti inaccessibili . Si comprende percio’ come gli abitanti d’ Italia quando seppero che Severo si avvicinava con ingenti forze , si turbassero per l’ insolito evento . Ma non osarono fronteggiarlo o tagliarli la strada , anzi gli andarono incontro portando rami di alloro e lo ricevettero con le porte spalancate . Egli fermandosi solo il tempo necessario per celebrare sacrifici e ad arringare le popolazioni , proseguiva la sua corsa verso Roma” Da questo passo di Erodiano si apprende che Augusto in pratica aboli’ la leva militare obbligatoria per tutti gli Italici , ma non e' chiaro se questa manovra fu come una punizione per le lunghe e sanguinose guerre civili seguite all' uccisione di Cesare o piuttosto un beneficio per averlo sostenuto militarmente , comunque sia , li esento’ dalla leva per il servizio militare obbligatorio ; pero’ questa seconda ipotesi striderebbe contro i propositi tante volte espressi da Augusto di attenersi agli antichi principi repubblicani ; probabilmente lo scopo era quello di fondare un nuovo esercito multietnico e professionale , reso per gli Italici solo volontario , decisione sbagliata che gli rinfaccia il nostro storico , forse perche’ alla sua epoca , cioe’ nella prima meta’ del III secolo , il “volontariato” degli Italici tra le fila dell’ esercito era ormai praticamente scomparso . Se quello che racconta Erodiano e’ la situazione reale della composizione dell’ esercito romano , risulta difficile non essere d’ accordo con lui nel criticare Augusto , tanto piu’ che successivamente ad Erodiano si assiste ad un progressivo imbarbarimento dell’ esercito , acuito ancor piu’ dalla cristianizzazione dell’ Impero e in particolare dell’ Italia , che salvo poche eccezioni espresse dai grandi padri apologisti dell’ epoca , i piu' consideravano la Roma pagana come la depositaria materiale e morale di tutti i mali del mondo romano , quindi andava abbattuta , realizzando cosi' la visione apocalittica dell' Apostolo Giovanni . Sono graditi commenti sul citato passo di Erodiano .1 punto
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Vedo con un po' di rammarico che nessuno dei lettori ha espresso pareri circa la citazione di Erodiano , quindi provo ad iniziare io . Erodiano nel passo in questione fa una considerazione strettamente militare , ed in parte ha ragione , perché un esercito nazionale da sicuramente piu' garanzie , sia come tradizione , sia come affidabilita' , rispetto ad un esercito multi nazionale . Probabilmente Augusto nella sua riforma dell' esercito , che rimase praticamente invariata fino a Gallieno , volle introdurre popoli non Italici tra le fila dell' esercito , cosa che gia' aveva iniziato a fare Cesare , per coinvolgere e far sentire le popolazioni sottomesse come partecipi al grande progetto dell' Impero sognato da Cesare , Augusto e Virgilio .1 punto
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Dimenticavo quella riportata sul Traina, che vi allego anche se in immagini di bassa risoluzione. Mi pare che i conii siano ben compatibili con le altre monete e, per il solo conio con leone, con la mia.1 punto
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@vannirizzi Salve. Ruotando con il verso giusto , si notano i resti dei lineamenti della divinità Persefore. Comunissimo bronzo di Syrakosion , coniato nel periodo di Ierone II. Nessun valore commerciale (per le condizioni che è). Ma sicuramente una moneta genuina , che circolava ben 2.400 anni fa. E pur sempre meglio di tanti bronzi FALSI dello stesso periodo, coniate da poche decine di anni fa.1 punto
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Una Stringher Accame del 1909, non se ne vedono molte, tralasciando il catalogo, direi su per giù 120/150 euro anche in queste condizioni. Non stirarla in nessun modo, raddrizza quest'angolo (od altri se esistenti) presente sulla banconota con delicatezza e lascia che si appiattisca da sola introducendola con accortezza in foglio di album a tasche simile alla foto sotto, naturalmente un tasca capiente, non devi forzare, deve essere più grande della banconota stessa.1 punto
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