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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/20/17 in tutte le aree
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Eccomi.. sono uno dei "taggati" che non aveva ancora risposto. Avevo visto la notifica del tag, ma solo ieri ho letto tutta la discussione. Tutto questo non per giustificarmi, naturalmente, ma solo per dire che tra le possibili cause delle "non risposte", oltre a quelle adombrate tra le righe, ci può essere anche il semplice non aver avuto tempo e modo di farlo. Ma bando alle ciance... Quello che mi sento di dire è questo, sperando che non venga preso per "retorica" ma come segno di apprezzamento per l'iniziativa e di incoraggiamento per chi sarà protagonista: è una splendida occasione per seminare... i frutti arriveranno col tempo, e a tempo debito; ed è una chance da sfruttare per cominciare ad abituarsi, ad allenarsi a fare il salto di qualità. E', se vogliamo, "la versione 2.0" di quello che faceva Traina un po' di anni fa, quando lamoneta non c'era, quando la rete non era così diffusa né c'era possibilità di essere continuamente connessi. Ma il problema era lo stesso: svecchiare o, meglio, rinverdire la numismatica con nuova linfa, nuove leve che non andavano bruciate ma innanzitutto ascoltate e poi incoraggiate e valorizzate. Lui lo faceva dalla scrivania di casa sua, scrivendo e rispondendo a chiunque, e poi incoraggiando e incentivando ad esprimersi quelli che individuava come potenziali promesse. Così sollecitava lui stesso la stesura di qualche articolo, affidava piccole inchieste, oppure commissionava interviste e dispensava consigli con grande disponibilità e generosità. Sfogliare oggi, a distanza di qualche anno, i numeri di Cronaca Numismatica consente di ritrovare, magari inizialmente nella "posta" e poi nella rubrica "l'angolo del lettore" alcuni nomi di giovani di allora e "firme" di oggi: Ganganelli (l'erede), Maucieri, Di Rauso, Gianazza, Di Virgilio, Esposito, Stekar..., giusto per ricordarne alcuni, magari accanto a quelle di docenti universitari o altri grossi calibri che avevano collaborato ai medesimi fascicoli. Un mix tra esperienza e nuove proposte che funzionava alla grande... Ganganelli, assunta la direzione, proseguì sulla medesima linea, tanto è vero che si può citare ad esempio @magdi che, guarda caso, appena quindicenne, pubblicò il suo primo lavoro (Le origini dimenticate della monetazione di Volterra) proprio sull'ultimo numero di Cronaca Numismatica e che forse rappresenta l'anello di congiunzione tra quella realtà e quella attuale. Nel riquadro con la sua foto e una breve introduzione c'era scritto: "Questo articolo rappresenta il debutto di Magdi Nassar nel giornalismo numismatico. Ve lo proponiamo con un grande in bocca al lupo al suo autore". Direi oggi che fu una fiducia ben riposta. Oggi quella stessa lungimirante strada è percorsa da Lamoneta e da iniziative come quella di Parma, ultima di una serie ormai consolidata di proposte tutte focalizzate sui giovani e la fiducia in essi. Ai tempi di CN c'era la possibilità di pubblicare un proprio elaborato, magari scientificamente non rilevante (del resto la rivista era sopratutto divulgativa anche se la collaborazione di pezzi da novanta garantiva spesso anche la presenza di articoli di qualità), che però era un'importantissima "palestra" per cominciare a far pratica. Oggi, a Parma, ci si può addirittura esporre parlando in pubblico, cosa ben più difficile e impegnativa perché una cosa è scrivere, rileggere, correggere e ben altro è relazionare dal vivo ad una platea. Chi lo ha già fatto l'anno scorso sarà d'accordo immagino... A quel che vedo e leggo non credo proprio che i "ragazzi" (a quando anche il gentil sesso?) che parleranno quest'anno abbiano bisogno di consigli, tuttavia mi permetto comunque di suggerire questo: prendete questa giornata per quello che è, cioè appunto un allenamento, un esercizio, in vista speriamo di cose future più impegnative e lasciatevi condurre dalla passione che vi guida. Chi vi ascolterà potrà essere magari ferratissimo o completamente a digiuno rispetto agli argomenti che affronterete, ma ha in comune con voi lo stesso amore per la numismatica, perciò sintonizzatevi su quel canale e partite... Io, come spesso mi accade purtroppo, vi seguirò non in diretta ma in differita, leggendo qui quello che accadrà a poi acquistando il volume che uscirà. Ma già da ora faccio il tifo per voi.5 punti
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Buondì, vi posto un denaro di Asti comprato ieri, il periodo di coniatura dovrebbe essere grosso modo 1250-1275. Con questa siamo a 2 monete di Asti, sperando di trovarne altre belle come questa prossimamente. Vi piace? Cosa ne pensate? .4 punti
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Ciao a tutti, come vi pare questa piastra del 1816 In mano è ancora più bella (la foto rende meno) è una delle mie preferite! galaad4 punti
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Bella, seguendo l'articolo sul forum " Astensis" e' un tipo 3 , gruppo C , variante I, detto anche denaro nuovo alla piccola croce, ultima tipologia in ordine temporale3 punti
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https://www.bonhams.com/auctions/23383/lot/20/ Ciao, credo sia copia di più prestigiosa medaglia in argento che puoi trovare al link sopra3 punti
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Gli ultimi post, molto belli perché anche propositivi e da riflessione, mi permettono di aggiungere qualcosa... Questa è si una discussione, qualcuno dirà e cosa sarà mai in fondo..., non è l'evento ma è la preparazione in realtà dello stesso, è la spiegazione, il viverlo anche prima, il cercare di capire cosa vedrete e sentirete quel giorno...in un certo qual senso è la premessa naturale del tutto, come poi ci saranno sempre qui, i commenti, le foto, i pareri... Cerchiamo di divulgare e comunicare l'evento, se fatto bene, meglio ancora, d'altronde un evento va anche comunicato oltre ad organizzarlo bene, se non lo comunichi cosa serve, a chi serve ? Noi vogliamo partecipazione, vogliamo arrivare a tutti, per una numismatica per tutti, per la divulgazione, anche per i giovani...non vogliamo una cosa di pochi, il forum è di tutti, di chi vorrà, di chi avrà piacere, di chi si sentirà incuriosito. E questo è un evento divulgativo, per creare stimoli in altri, per creare una base maggiore, per arrivare facilmente a molti, i giovani 5 testimonial della numismatica diventeranno 10 e magari passeranno il seme ad altri, è il circolo virtuoso che va alimentato, noi crediamo in tutto questo... Parole al vento ? Sono fatti reali questi, poi può piacere o meno, ma questo è un altro discorso. E' importante la ricerca scientifica, molto ma molto, ma è altrettanto importante fare divulgazione, anzi oggi nel momento storico che viviamo per me la divulgazione lo è ancora di più, e quindi Parma è divulgazione che faranno dei giovani con le loro relazioni cercando di richiamare altri verso la numismatica. Non vado oltre perché non vorrei toccare temi che riguarderanno la mia relazione su cosa è successo dopo Parma 2016, ma certamente Parma è servita ed è anche servita perché è stata comunicata, se no perché l'avremmo fatta ? Quindi venite e seguiteci sia nella discussione del pre Parma che del durante che del dopo Parma e non in silenzio, noi vogliamo essere un gruppo che condivide, che cresce, che partecipa, sia qui che in tutti gli ambiti della nostra numismatica con gioia, passione e facendosi anche sentire, il silenzio non è per noi, le cose belle vanno vissute insieme anche ad alta voce e gioiosamente ...Parma deve essere una festa della Numismatica ma anche del Cuore, e del Cuore di Parma ne abbiamo già parlato...3 punti
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Intervengo sulla questione degli interventi (anche se poco mi riguarda)... credo che la verità stia in mezzo tra chi dice "è importante scrivere" e chi dice "non conta nulla il numero di interventi". Eventi come questo, che richiedono una affluenza relativamente importante per potersi dire riusciti e che spesso vengono snobbati da una parte del pubblico accademico, devono (e questo è bello) fare riferimento anche ad un pubblico di appassionati di competenza variabile, molti dei quali partecipano anche o sopratutto per i momenti di convivialità che si possono vivere in un convegno come questo. Anche io non mi metto solitamente a leggere la valanga di commenti retorici o gli aggiornamenti alla lista dei partecipanti, devo però riconoscere come questi interventi contribuiscano a tenere alta e visibile la discussione, catturando anche, grazie alla visibilità che così ottiene, molti partecipanti che, viceversa, non avrebbero dato la loro adesione. Io apprezzo ovviamente molto di più i commenti tecnici che leggo con grande interesse, ma devo riconoscere che spesso un commento anche privo di contenuti rilevanti può portare valore all'evento in termini di visibilità e partecipazione. E' per questo che molti (tra cui spesso anche io) intervengono anche fuori dal merito scientifico o culturale del tema... si parla si della giornata di studi, ma anche e sopratutto del convegno, con i momenti di incontro, di convivialità, di condivisione... Un saluto a tutti, Magdi3 punti
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Rispolvero questa vecchia discussione perché, da tempo, giravo attorno a queste imitative o presunte tali di area indiana. Probabilmente più che di imitative è il caso di parlare di emissioni locale indo-romane il cui prototipo è chiaramente costituito dalle monete romane del IV-V secolo che, grazie agli scambi commerciali, arrivavano nell'area indiana e nello Sri Lanka. Perché non è esatto il termine imitative per queste monete? Per il semplice fatto che non imitavano una moneta emessa dall'autorità che aveva il controllo del territorio, bensì riprendevano un tipo monetale che era penetrato nel territorio grazie agli scambi commerciali. Con buona probabilità c'erano delle stazioni commerciali romane o comunque in stretti rapporti con i mercanti romani e la moneta romana doveva evidentemente dare un'impressione di solidità alle popolazioni locali che hanno quindi optato per la creazione di questi tipi. Ieri mi sono deciso e ho acquistato un esemplare appartenente a questa tipologia: 14,42 mm - 1,00 gr - AE D\ Busto laureato molto stilizzato a sinistra; tracce di pseudo legenda R\ Elementi geometrici entro cerchio (imit. di corona votiva?) L'uso, la nascita e la diffusione di queste monete rimangono ancora da definire e contestualizzare con certezza. Esistono alcuni studi specifici sull'argomento, ma il relativo interesse collezionistico, l'assenza di fonti antiche e i pochi studi sistematici basati su rilevazioni archeologiche stratigrafiche rendono il tutto alquanto ostico per chi decide di approfondire un po' l'argomento. Certo, ci sono alcuni lavori recenti citati anche in questa discussione, ma la reperibilità in rete di articoli di consumo immediato o di discussioni un po' più approfondite per fare un po' di sintesi, offre gran poco... Per cercare di inquadrare un po' il pezzo, mi limito a riportare la chiusura tradotta di uno scritto di D. P. M. Weerakkody, "ROMAN COINS OF SRI LANKA: SOME OBSERVATIONS" (1995): La versione integrale dell'articolo la potete trovare qui: http://dlib.pdn.ac.lk/handle/123456789/2434 Infine, per sottolineare ancor di più la chiara derivazione dai tipi romani del IV-V secolo, vi lascio l'immagine (e i dati) di altre due monete appartenenti a questo gruppo: 13,31 mm - 0,80 gr - AE D\ Busto laureato a destra con grande occhio stilizzato R\ Due figure con stendardo(?) 15,33 mm - 1,20 gr - AE D\ Busto diademato e corazzato a destra; tracce di legenda [...]N[...] R\ Due figure stilizzate probabilmente soldato romano che trascina un prigioniero da una capanna E' incredibile come il mondo delle imitative romane (che siano galliche, britanniche o asiatiche) offra una serie di contaminazioni e realizzazioni di tipi sorprendenti e come mostrino che già 1000 anni fa il mondo era globalizzato come oggi3 punti
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Volevo segnalare la presenza su Facebook ( NUMISMATICA ITALIANA MONETE ITALIANE DA COLLEZIONE ITALIAN COINS)di un pseudo venditore ungherese, che cerca il "pollo da spennare" proponendo questo denaro della zecca veronese a nome di Lotario II. Il venditore dichiara 30 mm 1,23g. La fattura e lo stile delle lettere, una certa porosità del tondello non lasciano molte illusioni. Attenzione anche in altre piattaforme.2 punti
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Due didrammi , non comuni , della serie "Oikistes" di Taranto , 440-425 AC , entrambi dalla vendita NGSA 7 nn. 2 e 3 ( F. B. 256a e F. B. 261b ) . Ai rovesci una rappresentazione quasi domestica : l'ecista di Taranto , seduto su uno scranno , riposa giocando con un gatto . Un dettaglio al diritto del primo esemplare ( F. B. 256a ) , sotto al delfino nuota un pesce , abbastanza dettagliato , che i compilatori del catalogo definiscono un tonno : la raffigurazione , tuttavia , potrebbe ricordare un altro pesce , ben sviscerato in altra discussione di questi giorni ( polyprium cernium )2 punti
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Ciao a tutti, per gli amanti della monetazione del Vicereale, segnalo la presenza, in un'asta corrente, di una moneta che in molti anelano in quanto decisamente rara-- Carlino dI Filippo III, con aquila coronata e legenda del rovescio, EGO IN FIDE, tra due cornucopie, MIR 209 Saluti Eliodoro2 punti
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Anche per me la sentenza è negativa Già il doppio bordo e la M della data tagliata dal bordo non dovrebbero lasciare scampo...senza la necessita di guardare oltre.. Saluti. Leonardo2 punti
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None... Un pò di esempi pratici sennò pare che non se ne esce da sta cosa... 1) Plico di corrispondenza e relative buste TRA Bis-Bis-Bisnonno Giuseppe E Bis-Bis-Bisnonna Maria che si scambiavano lettere ai rispettivi indirizzi (ammettendo sapessero leggere e scrivere) -----> Non vi scoccia nessuno 2) Plico di corrispondenza e relative buste DAL Comune di Roccacannuccia A Bis-Bis-Bis-Bisnonno Giuseppe per il pascolo,la licenza al commercio etc etc... ----> Non vi scoccia nessuno 3) Plico di corrispondenza e relative buste DA Bis-Bis-BisNonno Giuseppe AL Comune di Roccacannuccia ---> PROBLEMI STATO: Mi dici come fai ad averli? Quando invece dovevano stare in archivio in Comune? PRIVATO: - Mio Bis-Bis-BisNonno aveva amico al Comune e gli regalava le buste perchè sapeva che era filatelico - MALE (come me lo dimostri?) - L'ho comprati al mercatino da Mario er Francobollaro - MALISSIMO! - L'ho comprati alla lotteria della Croce Rossa o altro ente caritatevole a cui sono stati donati dal Comune questa è la ricevuta --> OK, VA BENE - L'ho comprati all'asta o al commerciante Tizio questa è la ricevuta --> UHM OK, PER ORA VA BENE MA POI CONTROLLIAMO A LORO VOLTA DOVE L'HANNO PRESI LORO. Schematico ma questi sono i casi possibili. Saluti Simone2 punti
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Fatto. In realtà le prime righe sono già il riassunto di tutto. Il sistema di gestione si è aggrovigliato creando figure sempre più complesse di soggetti preposti alla verifica qualitativa del documento d'archivio, ma la realtà di fondo non è mai cambiata dal 1875. Regio Decreto 27 maggio 1875 n. 2552 "Ordinamento organico degli Archivi di Stato", all'art. 15 prevede che "annualmente possono essere venduti o distrutti" tutti "gli stampati, i duplicati e quelli che non hanno carattere ufficiale" D.P.R. 8 gennaio 2001 n. 37, all’art. 6 c. 2 in merito alla documentazione proposta per lo scarto stabilisce che “i documenti da scartare debbano essere bruciati, macerati o ceduti in libero uso”. Peraltro mi preme sottolineare un bel passaggio della relazione allegata al progetto di legge del D.P.R. 30 settembre 1963 n. 1409 nella quale si evidenzia che i documenti, prodotti in sempre maggior numero dagli uffici contemporanei, nascano fin dall’inizio preordinati “in maniera utile” al modo in cui dovranno essere conservati in futuro negli Archivi di Stato e al fatto che tale indefinita conservazione riguarderà solo parte di essi. Questo passaggio, a mio avviso, ci lascia comprendere come già, fin dalla nascita, vi sia una differenza sostanziale tra documento e documento. Passaggio che, pertanto, non dovrebbe portarci ad accomunare la semplice corrispondenza ad un atto necessariamente da conservare per la salvaguardia della storia di un archivio. Chi ha avuto per le mani una prefilatelica (le lettere che venivano spedite prima dell’introduzione del francobollo) avrà avuto modo di verificare come il contenuto sia davvero semplice e di scarsa importanza (“ho provveduto in data x ad inviare il Bando y”, “è stato ritrovato un mulo disperso” ecc ecc), motivo per cui un passaggio mentale come quello compiuto dal Giudice di Torino, che peraltro disattende in valore assoluto l’interpretazione che potremmo definire autentica fornita dalla Direzione Generale degli Archivi con questa Circolare del 2013 che non ho ancora avuto il piacere di leggere, non soltanto si pone in netto contrasto con quella che è la prassi della selezione archivistica degli ultimi decenni, ma fornisce un pericoloso assioma fra corrispondenza inutile e documenti importanti sottratti in modo illecito (penso proprio ai furti avvenuti negli archivi di Stato). Peraltro, come se non bastasse l’esempio della citata norma del 1875, lo scritto che ci hai sottoposto, @bizerba62,ce ne fornisce un’ulteriore. L’applicazione del decreto luogotenenziale 30 gennaio 1916, n.219, prevedeva “l’alienazione delle carte fuori uso delle Amministrazioni dello Stato e la semplificazione del provvedimento per lo scarto”: “durante lo stato di guerra” le carte “delle quali sia stata legalmente riconosciuta inutile l’ulteriore conservazione, sia agli effetti amministrativi, sia per scopo di studio” si devono cedere al “Comitato nazionale per la raccolta dei rifiuti di archivio”. Allora alla fine di questa disamina la domanda che mi pongo è la seguente: come posso riconoscere un atto illecitamente sottratto da un Archivio di Stato da un atto regolarmente alienato nel 1875 o nel 1916 o ancora dopo? Posso lasciare che sia il solo mittente o il destinatario della missiva dell’epoca a guidarmi, non solo sulla sua natura e valenza archivistica, ma soprattutto sulla sua liceità o meno? Di sicuro muoio dalla voglia di leggere le motivazioni di questa sentenza per comprendere, soprattutto di cosa stiamo realmente parlando.2 punti
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Grazie a voi tutti per i messaggi positivi. L'anno prossimo mi impegnerò per preparare l'evento per tempo, serviva intanto un riscontro incoraggiante, sia sul fronte dei commercianti che di quello degli appassionati; e questo c'è stato. Nel Veneto orientale e nel Friuli Venezia Giulia da parecchi anni non ci sono eventi numismatici significativi. In questi due giorni vi è stato un continuo amarcord dei convegni che si tenevano all'Hotel Sirio a Mestre, di cui i presenti di allora si ricordano con nostalgia. Cerchiamo di rinverdirne se non di accrescerne i fasti; di idee ne sono venute fuori tante, anche fantasiose e suggestive. Ma questo è positivo, vuol dire che vi è interesse. Del resto Venezia fa volare la fantasia. Per adesso cerchiamo di mantenere i piedi saldi per terra e guardiamo intanto i riscontri di questa manifestazione. Poi i circoli numismatici della zona sono stati posti a conoscenza della manifestazione in maniera parziale, nonostante una mail di comunicazione da parte mia. E questo sarà un punto di miglioramento per il 2018. Sempre e comunque .... ad maiora!! Stefano Palma2 punti
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Convegno ben organizzato, luogo facilmente raggiungibile, per essere la prima manifestazione buona presenza di pubblico... Per la prossima volta mi sono già prenotato. Arka2 punti
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Ieri sera BORGOBAFFO mi ha detto che riuscira' ad essere idei "nostri".....?2 punti
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Leggo in ritardo ma comunque ti ringrazio. Faccio parte della seconda categoria, cioè ho perso mio padre, è vero, e la cosa alla mia età (68 anni) potrebbe essere normale. Solo che tutto è successo 65 anni fa. Accetto perciò gli auguri al pensiero di quanto possiamo essere fortunati a vivere giorni normali e giorni di festa, compleanni in primis, rispetto a chi senza colpa ha vissuto una vita più breve della nostra. Una consapevolezza che dovrebbe consentirci di accettare e affrontare diversamente molte difficoltà. Auguri del giorno dopo a te e a tutti, un pensiero speciale a Liamred00 Arcangelo2 punti
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Armellino di Urbino per Guido Ubaldo II della Rovere; il santo è San Crescentino che uccide il drago....(sti santi hanno provocato l'estinzione dei poveri draghi) http://www.astanumismatica.it/it/asta_numismatica_ranieri_n_2/monete_italiane_regionali_6/armellino__563_.aspx ciao Mario2 punti
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Buongiorno, Mi chiedo se non possa essere credibile ipotizzare anche una eventuale "pista siciliana" nell'identificare questo bronzo, che mi ricorda oltre alle emissioni delle aree già citate i bronzi siracusani di Ierone II (toro sormontato da clava al rovescio), posto due link per essere più chiaro. Purtroppo le condizioni dell'esemplare lasciano spazio ad altre ipotesi identificative differenti, ed io non conosco approfonditamente queste emissioni, attendiamo altri pareri qualificati. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2050&category=41752&lot=1763407 https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2041&category=41693&lot=17566232 punti
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Questa é una monetazione ampiamente falsificata, e facile da falsificare stanti le sue caratteristiche intrinseche. Consiglierei di studiarla a fondo prima di accostarvisi. O, se non si ha la voglia o la possibilità di studiarle, di starne alla larga. Nonostante tutto continua a mietere vittime.2 punti
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Salve a tutti. Come anticipato un po' di tempo fa in un mio precedente messaggio, ritorno a scrivere perché volevo mettervi a conoscenza di qualche dettaglio riguardo la relazione che terrò durante l'edizione di quest'anno. Devo premettere che sono stato molto preso dalla realizzazione di questo mio intervento, perché non solo è un argomento che mi piace particolarmente, ma si adatta perfettamente alla tematica centrale del Convegno: Casi monetari da riflessione. Proprio partendo dal tema centrale devo notare come sia stata così proposta una ghiotta occasione per parlare di argomenti numismatici degni di nota o da "riscoprire", su cui c'è ancora tanto da dire. Un tale filone tematico non poteva non suscitare in me una forte curiosità per le monetazioni del periodo alto-medievale delle città della fascia costiera della Campania, che meritano sicuramente di essere approfondite. La mia relazione, dal titolo abbastanza eloquente "La produzione monetale enea della zecca di Amalfi nel secolo XI: il caso di Marino Sébastos e l'opposizione al Ducato normanno di Puglia", vuole focalizzare l'attenzione su di una particolare serie monetale in bronzo (follari), dagli studiosi dei secoli scorsi attribuita a Gaeta, che riserva ancora degli interrogativi su chi ne ordinò la coniazione e quale zecca se ne occupò. Recentemente, a partire dalla seconda metà del secolo scorso, studiosi come Philip Grierson, seguito a ruota dalla prof.ssa Lucia Travaini, hanno aperto nuovi spiragli sull'attribuzione di questi follari e sull'epoca storica in cui essi furono realizzati. Obiettivo del mio intervento sarà dunque quello di condensare tutte le conclusioni degli studi numismatici finora noti e collocare storicamente i follari di Marino, ricondotti questa volta ad Amalfi e non a Gaeta, in un panorama storico tutt'altro che tranquillo e facile da ricostruire. Spero quindi di riuscire nello scopo che mi sono prefissato. Vi ringrazio per l'attenzione.2 punti
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Pronti per l'ultimo rush finale. Prevista affluenza di persone su appuntamento, il resto si vedrà. Ad ogni buon conto anche l'asta di Negrini, oltre a Milanophil, ha sottratto presenze di commercianti. Comunque sono assolutamente stimolato dai riscontri non solo su Lamoneta.it, ma anche da quelli in loco. L'anno prossimo puntiamo ad incrementare il numero degli espositori, lavorando a livello di informazione preventiva per evitare sovrapposizioni, e ad incrementare la presenza di partecipanti, aumentando l'informazione a livello locale e di settore, che comunque c'è stata, anche se non a livello massivo. Grazie di cuore per l'incoraggiamento. Stefano Palma2 punti
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posto l'immagine di questa moneta di Genova, sperando di fare cosa gradita e ricevere dei commenti un due scudi del 1631 pesa gr.76,5 e un diametro di mm.601 punto
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se era Roma era un poco più rara, comunque per 10 € ne valeva la pena (il costo di una pizza margherita con birra piccola...)1 punto
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Chiaramente non tutte a questo livello, anzi, però ci sono un sacco di varianti, almeno credo.1 punto
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Salve a tutti, Dato che alla domanda di @Rigamondis sono state già date diverse risposte,intervengo solo per ringraziare @martin_zilli per aver pubblicato questa immagine del catalogo.. E per condividere con voi il mio malessere (risata isterica). Non sapevo che la variante N di BN girata fosse una variante riconosciuta ed addirittura r5... I cataloghi che ho a casa nemmeno la mensionano!! Mi chiedo come mai.. Qualche mese fa spulciando la baia mi sono imbattuto inconsapevolmente in questa moneta..(credo).. Era in vendita con modalità"compralo subito" a 15 dollari più spedizione.. Nonostante la bassa conservazione avevo deciso di acquistarla perchè mi incuriosiva questo dettaglio,anche se le foto erano poco chiare..e mi piaceva l'idea di riportarla in patria direttamente dalla pannysilvania... Pultroppo la moneta non mi è mai arrivata!! Da qui il motivo del malessere Infatti circa 2 mesi dopo l'acquisto ho contattato il venditore che mi ha restituito la cifra.. Conservo ancora la foto del R/ perchè l'avevo salvata per ingrandire il dettaglio.. La posto se vi può interessare.. Scusate se sono andato off topic. Saluti Leonardo1 punto
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Considerato il tipo del rovescio della moneta postata da @vannirizzi, nell'ipotesi si tratti della zecca di Siracusa, al dritto dovrebbe esserci un volto di profilo ( rivolto a sinistra (?) )? Al centro del particolare che posto di seguito potrebbe trovarsi la zona concava davanti ed intorno all'occhio in questo caso? Che la macchietta biancastra a destra nel particolare sia segno del temuto "cancro" del bronzo? Ho anche provato a ruotare il dritto di 180 gradi: ..mi sono allenato con la Sfinge?1 punto
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Nelle papali 1500/1800 il 70% sono appiccagnolata,ora dipende da come viene tolto e l'usura riportata. Spesso si nota un usura identica omogenea su tutta la faccia,spesso più su di una e meno sull'altra, della moneta e no solo in alcuni punti come da circolazione, per via dello sfregamento sui vestiti. Mi capitò con un Dena,una volta arrivato si notava benissimo la rimozione dal contorno e non era riportato nella descrizione . La casa d'asta per fortuna lo riprese indietro. Più spesso capita che monete classificate in una conservazione e in foto sembrano cosi una volta in mano sono almeno mezzo punto sotto. In compenso alcuni tondelli sono risultati migliori di quello che sembravano.1 punto
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Ecco una moneta del Guatemala che non compare nel mio quartiere troppo spesso. Di rame, 24,5 mm di diametro, con un peso di 2,9 grammi. Basso valore della serie provvisorio del 1915 era questo "bit", un pezzo di 12½-centavo che era il proseguimento per le monete di rame-nichel 1-real che sono state prodotte attraverso 1912. Quindi non solo è stato questo un pezzo provvisorio, parte di una serie che ha tenuto il forte mentre questioni monetarie del Guatemala potrebbero essere elaborati in modo più permanente, è stato anche un pezzo transitorio che convertito il vecchio spagnolo-discese 1-real nel suo equivalente in decimale centavos. v. ------------------------------------------------------------- Here’s a Guatemalan coin that doesn’t show up in my neighborhood too often. Of copper, 24.5mm in diameter, with a weight of 2.9 grams. Low-value in the Provisional series of 1915 was this “bit,” a 12½-centavo piece that was the follow-on to the copper-nickel 1-real coins that were produced through 1912. So not only was this a provisional piece, part of a series that held the fort while Guatemala’s currency issues could be worked out in more permanent fashion, it was also a transitional piece that converted the old Spanish-descended 1-real into its equivalent in decimal centavos. v.1 punto
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Qualcosa del genere??? SELEUKID KINGS OF SYRIA. Antiochos IV Epiphanes (175-164 BC). Ae. Antioch on Kallirhoe (Edessa).Obv: Radiate and diademed head right.Rev: ANTIOXEΩN TΩN EΠI KAΛΛIPOHI. Zeus standing left, holding eagle and sceptre. Control: monogram.SC 1499a.Condition: Near extremely fine.Weight: 5.02 g.Diameter: 18 mm.1 punto
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La mia prima moneta del 2017 ??? Taglio: 2€ ccNazione: Germania - Zecca DAnno: 2017Tiratura: 6.300.000 (Totale: 30.000.000)Conservazione: SPLCittà: MilanoNote: NEWS! ?1 punto
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Questo pomeriggio mi sono messo in contatto con il venditore tedesco di Ebay tramite email. Il venditore è in realà un collezionista di Berlino, che mi ha raccontato di avere acquistato la moneta di Piakos da un altro collezionista privato alla "Numismata Munich" nel 2013 come "uncertain Asia minor"; infatti mi ha spiegato che lui raccoglie solo frazioni delle zecche greche orientali, che qualche volta rivende su Ebay. Solo succesivamente, dopo essersi documentato si è reso conto che la moneta apparteneva ad una zecca siceliota. Inoltre ha aggiunto che non può fornire nessun certificato di garanzia sulla autenticità della moneta, ma se qualcuno dovesse acquistarla e avesse dei dubbi sulla sua genuinità, lui sarebbe disposto a restituire tutta la cifra. Mi ha inviato anche delle altre immagini che non sono migliori rispetto alle precedenti, spiegandomi che al momento ha solo il suo iphone per foto ad alta risoluzione:1 punto
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Ottimo pezzo, complimenti, e secondo me il taglio/frattura non è neppure così deturpante ( un paio di millimetri, a occhio, dato che la foto è molto ingrandita). Una volta che si entra nel turbine delle levantine è difficile uscirne! Ora dovresti trovare un soldo, ben più difficile da trovare eh eh1 punto
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RIC 77a (VI, Roma) Antoninianus Obv: IMPCCVALDIOCLETIANVSPFAVG - Radiate, draped and cuirassed bust right. Rev: No leged Exe: Δ - Wreath, VOT/XX within. 297-298 (Rome).1 punto
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Caro Matteo hai sbagliato utente non parlavo io di importanza di post scritti ma gigetto , certamente il numero di post non determina nulla , nel contempo bisogna dire che siamo all'interno di una manifestazione per i giovani fatta da Lamoneta, questo e' innegabile ...e tu sei anche un curatore dello stesso o sbaglio ?1 punto
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"Il gran problema delle collezioni filateliche discende da un Decreto legislativo del 2004, che ha stabilito il principio che i documenti indirizzati a un ente pubblico - Stato, regioni, enti territoriali, enti o istituti pubblici, persone giuridiche private senza fine di lucro, enti ecclesiastici, compresi Stati ed enti dell’Italia preunitaria - sono «beni culturali inalienabili»." Vorrei capire: il decreto è del 2004; in teoria non dovrebbe essere retroattivo (ma ormai questo principio è calpestato). Quindi se possiedo questi documenti da prima del 2004 il decreto non dovrebbe riguardarmi? "Il tribunale di Torino ha rovesciato il ragionamento: tutti questi documenti appartenevano a un ente pubblico, perciò se sono sul mercato privato occorre una pezza d’appoggio, ossia il documento di «spoglio» che certifica il non-trafugamento." Ancora una volta si inverte l'onere della prova. Se ho acquistato l'oggetto del contendere prima del 2004 e ne conservo la ricevuta "forse" son tranquillo. Se la mia famiglia possiede il documento da sempre non lo sono, non ho ricevute. Anzi dovrei dimostrare di non essere entrato "personalmente" in un archivio ed averlo trafugato. Io dico che fra molti anni, sempre che il commerciante abbia la forza economica e la perseveranza di percorrere i vari gradi del giudizio, questa sentenza cadrà. Anzi lo spero. Questo clima da "colpevole fino a prova contraria" denuncia solo il tentativo della magistratura di esercitare il potere loro assegnato anche quando la capacità investigativa è inadeguata. Buona domenica.1 punto
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eracle62, come ben sai la numismatica dopo anni ti entra nel "sangue" e quindi quando ti capitano sotto osservazione e dopo trattative estenuanti delle monete come questa e (quella moneta porta documenti che ti farò vedere anzi guarda l'ultima foto coi ritratti), cerchi di non fartele scappare e di godertele con amici che le sanno apprezzare, certo che i pesi li "accumulo ancora" a Eboli non li ho mai portati hihihih, spero di vederti presto in quel del Cordusio per farti partecipe alle cose belle che la numismatica ci offre tanti saluti ambidestro1 punto
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Buongiorno, vi assicuro che: la "monetona" è di gran lunga più bella dal vivo... ho avuto il piacere di tenerla in mano, una bella sensazione.1 punto
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Da me si dice: "a' i gh'a prope bu' tep": "hanno proprio buon tempo", ossia non hanno un c...avolo di importante cui pensare, a quanto pare, i geniali ideatori di questa sentenza.1 punto
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Recentemente è stato pubblicato questo articolo su queste prime legende: WALWET_and_KUKALIM_Lydian_coin_legends_d.pdf Sembra essere interessante, ma non ho ancora avuto tempo di studiarlo approfonditamente. Tuttavia, non mi pare faccia alcun cenno alla moneta oggetto della discussione.1 punto
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potrebbe essere un Liard du Dauphinè à la croisette di Henri II http://www.cgb.fr/henri-ii-liard-du-dauphine-a-la-croisette-n-d-romans,bry_137783,a.html1 punto
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Ciao Magdi , quindí correggimi se sbaglio te intendi casi del genere ? ( ovviamente qui siamo in tutt'altro periodo ma, è per rendere l'idea )1 punto
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Carissimo @@claudioc47 , finalmente! Sono anni che cercavo di interagire con un appassionato di medaglie rinascimentali. Grazie innanzitutto per il tuo interessamento. Spiegare in questa sede le procedure precise riguardanti la fusione a cera persa significherebbe spianare la strada ai falsari. Mi spiego meglio e con dati di fatto alla mano: se osservi bene tutte le medaglie fuse false in questa lunga discussione noterai alcune differenze sostanziali con le fusioni originali (vedi ad esempio medaglia del duca di Ossuna del 1618. Le fusioni di epoca rinascimentale e del periodo barocco erano frutto dell'originalità degli artisti ed hanno alcune caratteristiche inconfondibili (oltre ad avere una patinatura artificiale prodotta con le tecniche di allora), i falsi moderni invece altro non sono che goffi tentativi scaturiti dal desiderio di truffare ed emulare i grandi artisti del passato. I falsari di oggi non commettono errori nel copiare le fusioni antiche ma commettono errori proprio nel processo produttivo di queste medaglie e il risultato si vede ......... :rofl: Ti ripeto: se adesso dovessi spiegare in questa sede qual è l'errore rischieremo di trovarci sul mercato dei falsi perfetti e i relativi problemi ad essi legati, qualche mio suggerimento potrebbe accendere la lampadina nelle menti degli stolti. N.B Questo mio commento è rivolto alle medaglie di antica fusione e non di medaglie o monete coniate.1 punto
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