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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/10/17 in tutte le aree

  1. Ah ah ah bellissimo, i segni dei massacri ! Questi correttori automatici! tornando a noi, in effetti, almeno per esperienza personale e deformazione professionale, i passaggi in asta forse non sono sufficienti a determinare la rarità dei grossi. Mi spiego, tralasciando quelli effettivamente MOLTO rari, per gli altri l'errore sperimentale potrebbe risultare molto alto per vari motivi: 1- parliamo di "decine" di passaggi in asta contro le "migliaia" di pezzi esistenti, se non di più 2- (che vale anche per i dogi rari) lo stesso pezzo può passare in asta anche più volte 3- le aste credo rappresentino solo una piccola parte dei grossi esistenti 4- non sono infrequenti i casi in cui vengono rinvenuti tesoretti che ribaltano la situazione della rarita 5- se si vuole fare uno studio sui passaggi in asta, allora non credo siano sufficienti solo le aste degli ultimi anni Detto questo, comunque, ritengo che lo studio di @pinky sia un ottimo punto di partenza, ma che allo stato attuale non possa ancora permettere di discernere un C, NC, R, R2, ma se ci si lavora e si ha pazienza aumentando il campionamento potrà sicuramente dare buoni frutti.
    4 punti
  2. Ciao, secondo me non si tratta di Filippo l'Arabo, ma potrebbe essere un sesterzio di Traiano Decio, con la Dacia al rovescio: Un esmpio di sesterzio della stessa tipologia. Trajan Decius (249-251), Sestertius, Rome, AD 249-251, AE (g 17,68 mm 30 h 2), IMP C M Q TRAIANVS DECIVS AVG, laureate, draped and cuirassed bust r., Rv. DACIA, Dacia standing l., holding staff with ass’s head in field, S - C. RIC 112b C 18 Saluti Enrico
    3 punti
  3. Aspetta però, non giungiamo subito ad affrettate conclusioni. Servono delle belle immagini del pezzo in discussione. I falsari calcano pezzi originali, pertanto direi di concentrarsi più sul pezzo in discussione che su altri, almeno per momento. Relativamente alla presenza di falsi nei musei, penso Possa essere proporzionale a quanti sono presenti nelle "serie" collezioni private. Una cosa è certa, la monetazione antica è inquinata, resta a noi il divertimento di discuterne.. Skuby
    3 punti
  4. Con piacere vi presento uno dei 5453 ragazzi del Pamphill hoard Victorinus Antoninianus, struck 270/271 AD at mint I. Obv: IMP C VICTORINVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. Rev: SALVS AVG, Salus standing left, holding patera and sceptre, small altar at feet, entwined by a snake. 2,14 g, 19 mm. RIC 71; Elmer 697; AGK (corr.) 20; È da un po' che gli facevo la posta speriamo che si trovi bene con gli altri gallici!
    3 punti
  5. A ore quattro ci sono tracce residue dell'impronta che c'era sul tondello riutilizzato, quindi è più che probabile che abbia ragione babelone e che sia un tondello antico, di peso coerente con la tipologia, sottoposto a riconiazione previo rinvenimento termico. Anche la crepa a ore 11/12 è li a testimoniarlo con la sua incongrua ampiezza. Per quanto riguarda la morfologia del disegno è totalmente incompatibile con quanto osservabile su monete di provenienza più certa e aspetto congruo.
    3 punti
  6. Il soldo di lira dalmata è effettivamente una moneta molto rara. Nel 2008 ho avuto occasione di studiarla insieme a Andrea Paolucci. Da questa collaborazione è nato un articolo pubblicato su Cronaca Numismatica n. 212 (novembre 2008) p. 48-51, successivamente ripreso anche sulla Rivista Dalmata: Artur Zub e Andrea Paolucci, Il soldo di lira dalmata. La principale novità di questa pubblicazione è che le tipologie del soldo sono in realtà sette. Arka
    3 punti
  7. Ciao! In effetti ognuno dice la sua e -salvo per quei grossi assolutamente rari come quello di Enrico Dandolo- gli altri vengono considerati diversamente tra i vari cataloghi e listini. Il più delle volte sono solo "sfumature" tra alcuni cataloghi; lo stesso grosso viene considerato R ed altre volte C o NC. Correttamente si può dire che a parità di condizioni, è il prezzo il vero indicatore della rarità (togliendo ovviamente quei prezzi esagerati che qualcuno mette sui suoi grossi in vendita). Le aste in genere sono più attendibili; se il prezzo è esagerato, non lo vendono! Dal catalogo Zub - Luciani, ti do le relative valutazioni: G. Gradenigo R5 Michele Morosini R4 C. Moro, P. Malipiero, M. Zorzi R3 E. Dandolo R2 Marino Morosini, F. Dandolo, B. Gradenigo, A. Dandolo, A. Contarini, T. Mocenigo R Tutti gli altri C saluti luciano
    3 punti
  8. allora, nell'ordine: - il like per i massacri l'avrei messo volentierissimo ma avevo già raggiunto il massimo giornaliero. - la statistica, che utilizzo (per tutt'altri motivi) sul lavoro, ha delle regole ben precise, ma che possono essere utilizzate anche in numismatica, che è pur sempre una scienza. il problema è che la numismatica non è una "scienza esatta", e quindi l'argomento può diventare scivoloso. faccio un esempio: se faccio una trattazione statistica su un dato numericamente solido, per esempio il peso o il diametro o l'orientamento dei conii, posso creare una statistica che ovviamente via via cresce a seconda del numero di esemplari censiti. Per argomenti come la rarità, siamo invece in acque oscure: se censisco i pezzi in base al periodo di emissione (vedasi nome del doge), la variabilità ci sfugge di mano. Fermo restando che più o meno il numero dei grossi annuali era più o meno costante - cosa che comunque non è affatto provata - il passaggio in asta non può ritenersi come dato oggettivo. - paradossalmente, se esistesse un solo esemplare di un doge immaginario, che ne so, Giovanni Falier (!), ma che passa in asta dieci volte, sembrerebbe meno raro di un grosso di un altro doge immaginario Michele Dandolo, di cui esistono dieci esemplari, ma che non è mai passato in asta. Credo che si capisca il sofismo. - analogamente cito il caso del denaro aquileiese di Volchero: fino al 1967 se ne conoscevano pochissimi esemplari. In quell'anno presso Aquileia fu ritrovato un tesoretto con quasi 400 esemplari, con la conseguenza che negli anni successivi questo pezzo da R5 diventò R2. Certo, caso limite, ma che descrive benissimo a mio avviso l'alta aleatorietà di alcune emissioni. - ora non dico che per i grossi estremamente rari ci potrà essere in futuro una rivoluzione nel grado di rarità (anche se non si può mai dire), ma per quelli "mediamente rari" non credo che i soli passaggi in asta siano sufficienti a determinarne l'effettiva rarità. certo i testi fondamentali possono essere rivisti, e magari! però la statistica non può tenere conto solo dei grossi in asta, che se anche sommati rappresentano solo una minima percentuale di tutti quelli presenti in ogni dove.
    2 punti
  9. No, se si naviga con vento di traverso, ovvero, per usare un termine marinaro "a bolina" E' spiegato tutto qui http://www.quattrobaj.com/art_visualizza.asp?ID=5 petronius
    2 punti
  10. Maldives - 5-10-20 Rufiyaa Tanzania - 200 Shilingi
    2 punti
  11. Uhm... andrò controcorrente, ma magari è solo la mia impostazione economica a parlare... la moneta è nata come strumento di pagamento; io colleziono un pezzo di storia. Quello che si vede ad occhio nudo (va beh, con gli occhiali...) è quello che la moneta realmente è, in questo momento. Per un collezionista potrebbe bastare, ma per ammirarla al meglio o per studiarla serve una buona lente di ingrandimento. Il microscopio lo vedo come uno strumento di lavoro che può essere utilizzato da periti e commercianti, ma a questo punto avranno bisogno di qualcosa di davvero valido.
    2 punti
  12. Io ho preso non da molto tempo un microscopio stereoscopio,prima ne avevo uno usb,ma stiamo su un altro pianeta,comunque come ingrandimenti io ho un 7x-45x,presi l'optika szm-1,ti consiglio di prenderne uno buono almeno gli occhi ringrazieranno?
    2 punti
  13. Semplice, digitando su google la descrizione messa da ambrogino, esce quella...difficile ci siano altre aste in corso in cui il lotto 23 corrisponde a un quadrigato del III secolo, e in più con un errore nella descrizione, "monete" invece di "moneta" petronius
    2 punti
  14. Credo che ci troviamo di fronte ad un riconio su tondello antico, come si può notare sul bordo ad ore quattro,in altri punti ed anche dalla cristallizzazione del metallo nella frattura. Non entro nel merito dei canoni stilistici in quanto non esperto ma, il tondello è quasi sicuramente antico. Quando sia stata coniata credo che nessuno sia in grado di poterlo stabilire, gli esperti di questo periodo, studiando lo stile, sicuramente ne potranno trarre le giuste conclusioni e capire se sia un falso moderno o una moneta da approfondire......
    2 punti
  15. @Rigamondis Benvenuto anche da parte mia. Ti ha già detto tutto l'ottimo @anto R. La tua moneta , grazie per averla caricata nel nostro catalogo, è una variante rara e il fatto che non sia censita nel CNI lo dimostra. Il compilatore del catalogo, che sarei io, ha scritto la nota non avendo mai visionato direttamente un esemplare simile. Il fatto è che molto probabilmente (sembra strano ma è già successo con i denari di Lucca) la nostra discussione ha risvegliato l'interesse di molti e negli ultimi anni le immagini di provisini in rete si sono moltiplicate mettendo in luce anche esemplari rari come il tuo o addirittura estremamente rari. La nota in catalogo va corretta e presto sarà fatto. Grazie e saluti a tutti
    2 punti
  16. Anche a me ha destato qualche sospetto: lo stile mi sembra diverso dagli esemplari che spesso si vedono in asta...dal punto di vista tecnico si nota qualcosa di strano? ps: L'esemplare condiviso da @King John in realtà appartiene a un'emissione diversa e precedente a quella oggetto del post. Peraltro la ritengo anche più interessante Sono infatti presenti due leoni affrontati (si può scorgere il muso del secondo leone vicino al bordo...) divisi dalla scritta "valvel", uno dei primi esempi di legenda a comparire sulle monete
    2 punti
  17. In genere chi chiede ( mi riferisco a neofiti) un parere su di una moneta, nella stragrande maggioranza, ne ricevono in abbondanza, però non si fanno più vivi...... scompariranno? TIBERIVS
    2 punti
  18. Certo Parma e' qualcosa in più di un convegno commerciale, e' un evento organizzato da questo network con finalità specifiche di coinvolgere più utenti possibili a partecipare e condividere realmente la passione in questa occasione speciale, ma e' anche lo stimolo e lo strumento per dare Voce a altri cinque bravi giovani del forum. E' uno sforzo organizzativo notevole che si sta facendo da mesi per questa giornata, spero in una condivisione reale o anche solo di vicinanza verso questi giovani che rappresentano anche Lamoneta e la nostra numismatica. E i giovani vanno poi anche sostenuti ma come ? Scegliete voi, rappresentano cinque aree geografiche diverse, o venendo a tifare per loro, o mandando messaggi qui in discussione di appoggio o venendo al pranzo di Lamoneta. A volte bastano anche due parole ma possono dire molto, inviterei in tal senso a intervenire chi ha responsabilità sul forum ,essendo tra l'altro un evento Lamoneta, chi e' un utente storico o nuovo, chi ha cuore e ripone speranze nel futuro della nostra numismatica, chi e' autore e quindi sa, chi fa parte di Circoli, Associazioni, chi e' nel mondo commerciale numismatico a vario titolo a dare un assenso, un ci sono, ci siamo anche noi, se non lo diamo un questi casi quando dovremmo mai darlo e poi magari dire mancano i giovani, i giovani non si avvicinano, non leggono, non comprano, forza !
    2 punti
  19. Non credo che possa considerarsi un R2; è una moneta che in condizioni BB si trova a €. 200,00/250,00 - prezzo praticamente uguale a quello che viene richiesto per il grosso di Antonio Venier del II tipo, sempre in condizioni BB. Fare una statistica per determinare se una moneta è da considerarsi C o R ed anche più, è sempre un esercizio empirico, a mio parere. Ci sono monete che trovi tranquillamente in condizioni MB e possono considerarsi comuni e le stesse monete in condizioni Spl si fatica a trovarle ... lo stesso vale per alcune varianti (come ad esempio quelle differiscono dai segni o dalle iniziali del massaro). Personalmente comincerei a considerare R2 una moneta che, anche in condizioni MB, non la trovi a meno di €. 200,00/250,00
    2 punti
  20. Buongiorno a tutti, vorrei un vostro parere su questo denarino della Repubblica Fiorentina, la tipologia non è indicata sul MIR e sul Bernocchi, che ne pensate? Diametro 14mm peso 0,34 g Saluti Marfir
    1 punto
  21. Cavallo di Federico III, zecca di Napoli
    1 punto
  22. Belle e variopinte le mie sono un po' vecchiotte... Stati Uniti - Ohio 1 dollaro monofacciale del 1867
    1 punto
  23. che ne dite di questa? vale? ? ?
    1 punto
  24. L'esemplare Bertolami richiama al diritto un ibrido tra i precursori dei "Taras Oikistes" ( discussione Taras Oikistes , 25-05-2015 ) con la cornice di puntini tra due linee continue , dei Vlasto 162 in calce , e la conchiglia piccola ed un solo piede di Taras in vista dei Vlasto 186 ; le tracce tra ore 9 e 11 sono probabilmente dell'etnico "TARAS" retrogrado . Nel rovescio del Bertolami , oltre la testa ed il busto già commentati , incuriosisce l'etnico "TARAS" anch'esso retrogrado .
    1 punto
  25. Come misura gli consiglierei di partire piu basso del 20x,nel senso che se collezioni sesterzi e vuoi vederlo completo dovresti scendere sui 7x,meglio 5x perche' io avendo un 7x alcuni sesterzi grossi non riesco a vederli interi
    1 punto
  26. Ciao! Non me lo ricordo l'articolo, però dovrei avere Cronaca Numismatica 212 .... in cantina!!! Artur, se ce l'hai sotto mano, mi accodo a Luigi nella richiesta e mi eviti di spostare qualche quintale di masserizie accumulatesi .... luciano
    1 punto
  27. Salve! Leggendo questa discussione, e possedendo più libri che monete, anche a me é venuta voglia di creare un ex libris... Vi posto il prototipo fatto di getto... Quindi migliorabile per sentire i vostri pareri... Pensavo poi di stamparli su etichette adesive ed attaccarle sui libri... (anche se non credo che avrò il coraggio di attaccarli sui vari Pannuti-Riccio, Bovi e Cagiati...) Saluti!
    1 punto
  28. Ciao @Matteo91, i corpus dei conii, per questo tipo di monetazioni, credo che non ci siano proprio per l'enorme abbondanza di esemplari. Avevo fatto ad esempio delle ricerche per alcuni esemplari di tetradrammi di Atene, e ricordo di aver passato un intero pomeriggio solo per trovare fra centinaia di monete i conii corrispondenti. E non sempre ci ero riuscito. Del resto i tetradrammi di Atene sono stati coniati in enormi quantità per finanziare lo sviluppo di Atene e l'iconografia è variata molto lentamente. Credo ciò sia avvenuto di proposito, per garantirne l'accettazione e riconoscibilità dell'ottimo argento del Laurion. Sull'esemplare sopra, la linea retta cui ti riferisci insospettisce anche me. Più in generale non mi piace come si raccordano bordo e le due facce. ES
    1 punto
  29. Grazie veramente gentile.
    1 punto
  30. Microscopi per numismatica non necessitano di alti ingrandimenti , leggo addirittura 500 , anche 1000 ingrandimenti , ma questi sono ingrandimenti per Biologia ! Per i nostri usi va benissimo un microscopio stereoscopico , tipo quello per minerali , che arrivi al massimo a 30 / 40 ingrandimenti e sono gia' tanti per numismatica , non serve di piu' . Invece importante e' spendere una cifra adeguata , che nei modelli piu' economici puo' arrivare a 150 / 200 euro , per avere una buona visione stereoscopica e nitida , con le cifre che ho letto di 15 / 20 euro , compri la plastica ! e l' immagine e' scarsamente , per non dire nulla , osservabile a causa del cromatismo e dell' immagine poco nitida . Naturalmente tutto dipende da quanto uno si aspetta di vedere da un microscopio , per cui puo' andare bene anche un modello USB economico .
    1 punto
  31. Elementare, Watson, elementare...
    1 punto
  32. A me prima non piaceva, poi confrontandola con quella postata da king devo ammettere che mi piace ancora meno.
    1 punto
  33. SEAR 10295 l'immagine nel link Chijanofuji è diversa dalla tua moneta....( guarda la gamba destra ) .. e quella di nomisma idem per altri motivi La tua moneta corrisponde a quella su Wildwinds che ti ho messo
    1 punto
  34. Buon giorno cari grossofili/e, ottima idea, la prima cosa che mi è venuta in mente sono i segni dei massacri come elemento condizionante la rarità! Infatti non è tanto rilevante il numero di esemplari prodotti quanto quello delle monete in circolazione e guardando i segni dei massari potremmo avere delle inaspettate sorprese! Considerare però i segni dei Massari aggiungerebbe una notevole complessità a tutto il lavoro di catalogazione. che ne pensate? saluti a.
    1 punto
  35. Confermo Gigetto13 ? sono tutt'e due monete da 1 tanghero, di quelle che periodicamente si coniano in certi Paesi aderenti alla lega Mongolica
    1 punto
  36. ...lo temevo... ...vedremo... Per adesso in Francia non sto trovando nulla di utile. E purtroppo il concetto di "Sedes Sapientiæ" è trasversale e diffusissimo... ...ti risulta se a Piacenza ci sia (o ci sia stato) un collegio, una scuola o qualcosa del genere avente questa dedicazione?
    1 punto
  37. off topic--- oggi ho usato di nuovo il mio mitico microscopico USB per lavoro. vi propongo delle immagini dei cristalli (1 a 500 come ingrandimento) di una struttura nanomolecolare di cui per evidenti motivi non vi posso rivelare il nome per segreto professionale, ma che verrà presto pubblicata su una rivista internazionale di chimica... solo per mostrarvi quanto una cineseria da poche decine di euro possa oggi essere utilissima e soprattutto per meravigliarsi delle opportunità del mondo di oggi. Anche dal punto di vista meramente artistico.
    1 punto
  38. 1 punto
  39. Tailandia - Benchamabophitr Il Tempio di marmo
    1 punto
  40. Il realizzo ha superato la quotazione del gigante che sappiamo essere già generoso....la moneta era rara ma non introvabile. Anche per me le possibilità si assottigliano viaggiando così alti. Devo dire che le monete belle si pagano ma andare oltre le quotazioni mi lascia contento a metà dell'acquisto. Lo dico perché in passato pur di avere dei bei pezzi ho pagato di più ma col passare del tempo si cresce e si matura. Beato chi può sperperare.....?
    1 punto
  41. Ho sempre pensato che questo Gazzettino potesse avere più funzioni, sicuramente divulgativa e che potesse raggiungere tanti, sicuramente di creare le condizioni ideali perché chi non si fosse ancora espresso ,e lo avesse voluto fare, di poterlo fare con semplicità , giovane o non giovane che fosse, ma soprattutto quella di far uscire nuove condivisioni reali di questa passione. E così e' stato finora, decisamente di più delle migliori aspettative, una onda lunga in movimento, spesso si dice non partecipano, non si conoscono, non si sa se ci sono, ecco il Gazzettino ha mosso una potenziale e reale presenza di appassionati che rimaneva nell'ombra ma c'era e che sta uscendo. Sta uscendo venendo a ritirarlo di persona la domenica al Cordusio e quindi presentandosi, sta uscendo con le email in Redazione, sta uscendo dai Circoli, dalle Associazioni, dalla società civile, ecco credo che la grande funzione del Gazzettino sia quella di stare vicini alla gente, di farli parlare, partecipare, di fare gruppo, gruppo che a volte manca nella nostra numismatica ma che in questo si caso si sta formando. Gruppo chiama gruppo per una numismatica di tanti e per tutti e di condivisione .
    1 punto
  42. Ciao! Certo Graziano, quello di Parma è l'incontro delle 3C maiuscole ...... (Convegno, Cultura e Culatello)
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  43. .....e questo fu il risultato finale al netto delle commissioni
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  44. io compro a prescindere dal cliente. forse sbaglio?
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  45. Behh... ufficialmente ancora non si conoscono valutazioni da catalogo, ma naturalmente gli amanti di queste particolarità non mancano.
    1 punto
  46. Ciao Eros, Negli anni Settanta il primo premio nei tornei al Circolo di Pavia in via Varese era la sterlina, il secondo l’8 fiorini, il terzo il 4 fiorini, ecc. All’epoca partecipavo anche a qualche torneo di Milano con Gianarrigo Rona, attuale presidente della WBF e figlio dello storico presidente della FIB Lino Rona, dove incontravamo con molta deferenza i giocatori più anziani e rappresentativi Spiegel, Bilucaglia, Jabès, Barbarisi, Bellentani, ecc. e i più giovani Beretta, Levi, ecc. Sì, gioco ancora (sono campione italiano senior a coppie in carica) e la miglior performance in campo internazionale più recente risale al 2012, come puoi vedere qui http://www.lamoneta.it/topic/123056-%E2%80%9Cmedaglia-al-valore-atletico%E2%80%9D-di-bronzo/#comment-1399262 Cordialmente, Giampiero
    1 punto
  47. Spero che nessuno me ne voglia, visto che il Sig. Tevere è considerato il riferimento per la monetazione decimale.... ma anch'io ho scelto l'ultima moneta che ho preso da lui, quest'estate, e non è una moneta decimale, ma un'oncia da 30 tarì del 1793 ... Lui stesso mi ha confidato che per le monete di grande diametro aveva un debole particolare ...
    1 punto
  48. @@zecche del sud @@fedafa Ho ricevuto il libro da qualche giorno e l'ho letto con grande interesse. Pur non essendo molto esperto della monetazione in oggetto sono rimasto colpito dalla fluidità della scrittura, chiara e mai banale, e dalla grande massa di informazioni tutte corredate da ragionevolissime considerazioni. Le documentazioni inserite nel contributo sono di grande importanza e basilari per il proseguimento dello studio di una monetazione bisognosa di approfondimenti. Inoltre ho trovato notizie indirette riguardo la zecca di Roma che potranno essermi utili per alcuni studi di cui mi sto occupando. Sono grato agli Autori per lo splendido contributo. Grazie! Saluti a tutti
    1 punto
  49. Guardando la copertina, mi sarei fermato di più sullo stemma di Carlo III di Durazzo e alla possibilità di ammirarlo dal vivo, insieme ad altre splendide miniature, nel Codice di Santa Marta. Che peccato, ancora una volta si è persa l'occasione di fare cultura attraverso il Forum.
    1 punto
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