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  1. dabbene

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/04/17 in tutte le aree

  1. E qui a Parma invece premiamo, premiamo perché è giusto premiare il volontariato e chi è si impegnato a vario titolo per un evento come quello della Numismatica e i giovani, un premio simbolico, ma come si dice quello conta è l'atto di stima e di ringraziamento. E allora vediamola in anteprima questa Targa Ricordo alla Giornata che verrà data ai tre Organizzatori Matteo Barbieri, Massimo Bertozzi, Magdi Nassar oltre ovviamente ai 5 ragazzi relatori ....
    5 punti
  2. Io lo continuo a ripetere. La soluzione é FAR PAGARE l'INGRESSO AI VISITATORI, con gli indubbi vantaggi di: 1 - Avere ulteriori fondi per fornire un servizio adeguato ai partecipanti sia al di qua che al di la del banco, come le luci di cui Marco sopra per esempio il quale é un problema presente praticamente in TUTTE le manifestazioni. 2 - Sapere CHI é presente, e magari far rimbalzare gli "indesiderati", per buona sicurezza di espositori e visitatori 3 - Tagliar fuori tutte quelle persone per il quale il solo costo dell'ingresso sarebbe un problema, figuriamoci il resto (per giovani e studenti si possono facilmente trovare soluzioni sicuramente benvolute da tutti) 4 - Farebbe da "vincolo" anche agli organizzatori e agli espositori ad organizzare e fornire il "servizio" per cui i visitatori pagano! E se facendo pagare l'ingresso, unitamente alle quote versate dagli espositori, i "numeri" non fossero sufficienti per sostenere la manifestazione così strutturata, significa semplicemente che in Italia convegni degni di tal nome NON SI POSSONO FARE, e quindi sarebbe giusto NON FARLI. D'altra parte se il "grosso" del mercato ITALIANO chiede capannone, bancarella e don ciccio salciccio che vende tondelli di qualsiasi sorta, che se lo goda!
    4 punti
  3. Vorrei dire due parole dal punto di vista di un organizzatore di convegni, ed esattamente di quello di Bergamo organizzato dal Circolo numismatico bergamasco: - giorni e orari: mi sono sempre sentito in grande imbarazzo nei confronti dei visitatori quando le sale del Convegni si presentavano mezze vuote. In anni passati il convegno si organizzava al sabato e alla domenica, ma a un certo punto la domenica pomeriggio non c'erano più commercianti; abbiamo ridotto l'orario fino alle 14, ma molti se ne andavano al sabato sera perché la mezza giornata alla domenica non giustificava i costi di alloggio sabato notte. Abbiamo quindi provato ad aprire solo al sabato, adesso facciamo venerdì pomeriggio e sabato tutto il giorno: sembra la soluzione più gradita, ma diversi commercianti al venerdì non vengono e molti altri se ne vanno nel primo pomeriggio di sabato per motivi di sicurezza se devono affrontare viaggi lunghi, e inoltre alcuni non partecipano più al convegno perché non spostano il materiale per un solo giorno e mezzo. Dico tutto ciò non per criticare il comportamento dei commercianti, che possono avere le loro buone ragioni, ma per sottolineare che una soluzione condivisa non c'è - convegno riservato ai soli commercianti ufficiali e introduzione del biglietto: l'abbiamo sperimentato una volta diversi anni fa dopo consultazioni e accordi con la NIP, ma all'ultimo momento abbiamo dovuto contattare altri espositori per mancanza di un numero sufficiente a non fare un bagno di sangue con le spese. Circa il biglietto, un disastro: critiche e contestazioni da parte di molti visitatori perché così non si propaganda la numismatica, perché perché perché .... - guadagni: parlo ovviamente per il nostro Circolo, non so e non voglio fare conti in casa d'altri. Abbiamo dovuto cambiare sede nel corso degli anni (quest'anno organizziamo la 50a edizione) perché ci risultava impossibile coprire i costi. Siamo un Circolo privato con una sessantina di Soci, ci paghiamo una sede decorosa in centro città e non abbiamo sovvenzioni. L' affitto della sala per il Convegno, che abbiamo cercato di mantenere sempre di una certa eleganza e confort, costa non poco; il servizio di vigilanza con guardie armate, ininterrotta dall'orario di apertura ai commercianti a quello di partenza, notte compresa, pure. In pratica, se tutti i commercianti previsti partecipano abbiamo un guadagno trascurabile, se uno o due, per motivi imprevisti, è assente andiamo in perdita. E non calcoliamo i costi "organizzativi" sostenuti personalmente dagli organizzatori. - sicurezza: come detto, abbiamo guardie giorno e notte. Noi organizzatori, io stesso personalmente, passiamo buona parte del Convegno a "passeggiare" tra i tavoli con l'intenzione di dare un occhio alle monete di interesse e un altro a potenziali "clienti indesiderati". Lo scarico e il carico del materiale degli espositori avviene attraverso un garage dell'hotel adiacente la sala di esposizione. Dico ciò a difesa dell'operato di organizzatori - certo non solo quelli del Circolo di Bergamo - che fanno il possibile, e devo dire proprio solo per passione. E' evidente che garanzie sulla sicurezza, al di là di quanto previsto, non ne possiamo dare.
    3 punti
  4. Si, è una oncia della serie ruota/cratere. Abbastanza rara come tipologia. Essendo ottenuta per fusione, le bolle sono la norma. Non è neanche male come conservazione, i nominali piccoli ,derivanti da fusione, sono difficili da trovare in buone condizioni di esecuzione per i problemi tecnici legati al processo di produzione.
    3 punti
  5. È con molto piacere che annuncio l'uscita di un libro del nostro Bernardino Mirra. Bibliografia Numismatica Italiana (secc. V-XIX) aggiornamento 2009-2015 L'aggiornamento 2009-2015 della Bibliografia Numismatica Italiana raccoglie tutti i riferimenti agli articoli, libri e saggi inerenti la numismatica e usciti nel periodo 2009-2015. Sono state introdotte anche delle nuove zecche sulle quali sono emerse delle novità negli ultimi anni. Il volume è inoltre corredato da indice analitico degli autori e delle zecche. Aggiungo solo che contiene i riferimenti a piú di 1600 articoli e libri. Per chi lo vuole il volume è su Amazon ad un prezzo decisamente conveniente (sono 150 pagine nel formato classico dei quaderni di laMoneta). https://www.amazon.it/Bibliografia-Numismatica-Italiana-secc-V-XIX/dp/1544167237
    2 punti
  6. Credo di amare in fondo Maria Teresa, un amore numismatico ovviamente, ma lo devo ammettere è così... Figura centrale nella monetazione milanese, Maria Teresa abbina tante componenti che la rendono diversa, insolita, intrigante nelle sue monete, sarà per la sua doppia raffigurazione, prima giovanile drappeggiata e diademata e poi dopo la vedovanza con velo, sarà perché nel suo periodo la monetazione cambia passando dalle affascinanti monete a martello a quella precise a macchina, sarà per la sua riforma monetaria che cercò di porre ordine alla monetazione, sarà per la nuova zecca, sarà perché in fondo dopo anni di dibattiti si decise di continuare comunque a coniare a Milano monete col MEDIOLANI, sarà perché donna e di monete a Milano con regnanti donne ne abbiamo poche, sarà...sarà che le monete di Maria Teresa prendono il sopravvento in me... E se c'è una moneta per la quale farei una follia questa è il filippo della vecchia monetazione, moneta a martello, col busto ancora giovanile, estremamente rare, e purtroppo anche estremamente care, ma se sono difficili, come sappiamo, l'attrazione inevitabilmente aumenta... Moneta che in fondo segue il tipo busto/stemma degli spagnoli, ma qui abbiamo lei con i suoi boccoli e suoi diademi...e dopo i vari regnanti spagnoli il cambiamento iconografico si vede e si avverte.... Mi piacerebbe vederne insieme a voi alcune di queste affascinanti e rarissime monete, non sarà impossibile trovarle dalle aste, sarà comunque assolutamente un gran bel vedere, spero che la tematica possa stimolarvi a riflettere o a vedere altre di queste monete su cui si può certamente dire altro... Inizio con un esempio del primo anno di monetazione del filippo, un Crippa 2/A, anno 1741, Asta Nac 68, la forma è decisamente sullo squadrato.
    2 punti
  7. Sesterzio di ottima qualità. Peccato per il modulo piccolo e irregolare (classico sesterzio di barra).
    2 punti
  8. Salute quest'oggi voglio arricchire questa discussione con una bella moneta d'oro 30 Ducati:Ferdinando II di Borbone (1830-1859) Zecca di Napoli D/ effigie del Re volta a destra;scritta periferica:FERDINANDVS II DEI GRATIA REX R/il Genio alato stante a sinistra poggia la mano destra su un troncone di colonna coronato e tiene con la sinistra uno scudo ovale con i gigli di Borbone;scritta periferica :REGNI VTR. SIC.ET HIER. Riferimenti :Pannuti e Riccio 12;Pagani 142;MIR 487/1 La foto della moneta riguarda il lotto n°687 messo in vendita all'asta n°29 di Bolaffi Non c'è che dire:per quanto riguarda i 30 Ducati di Ferdinando II,qualsiasi effige del sovrano sia presente sulla moneta è sempre bella.Lo stupendo capolavoro d'arte presente al rovescio rende queste emissioni fra le più belle al mondo del periodo La moneta in questione aveva una base d'asta di € 2000 ed è stata aggiudicata ad € 5000 + diritti Salutoni odjob Se ne avete possibilità ,postate, in questa discussione,altre monete coniate dalla Zecca di Napoli
    2 punti
  9. ti direi che è sono una questione di abitudine... allenando l'occhio, puoi trovare i piccoli segnali che ti servono.... soprattutto se conosci bene i monogrammi ... prendiamo il caso da te proposto è una moneta molto ben leggibile, il monogramma al retro è capovolto, si vede la Z al centro... è Zenone... in un caso come questo, avrei detto Zenone al 90% anche solo guardando il disegno del volto....ma questa è proprio solo abitudine .... nel mio database fotografico ne avrò più di 1000... e per le mani non saprei dire quanti ne ho visti... come in ogni campo della numismatica, l'esperienza è tutto... saluti Alain
    2 punti
  10. Come detto, è giusto premiare per il lavoro svolto, in primis gli organizzatori dell' evento e successivamente i relatori. Una targhetta che ricorderà quale sia stata la giornata di divulgazione in Parma, una targhetta che segnerà, si spera, una lunga serie di personali successi, non solo di carattere numismatico.
    2 punti
  11. Complimenti a @Liutprand per aver portato avanti l'impegno e per aver realizzato l'aggiornamento della sua meritoria e preziosa opera. ? Mario, lassù, starà gongolando. Ne ho appena ordinate due copie. Una per me, l'altra da donare alla Biblioteca dell'Università, che già possiede il volume del 2009.
    2 punti
  12. sixbid è solo un tramite ... sta poi all'onestà delle singole case d'aste limitarsi a correggere la tua offerta o a rilanciarsi sopra... fossi in te manderei una mail alla casa stessa
    2 punti
  13. Vi ringrazio per il vs. intervento. In realtà, quella della debolezza di conio era anche la mia ipotesi come causa della mancanza del globetto. Resta il fatto che, avendo la monetina in mano, pur avendola analizzata con forti ingrandimenti, mentre della stellina nel 2° campo del R/ ci sono evidenti tracce del globetto sul D/ neanche l'ombra. Esaminando ulteriormente la monetina debbo dire che la debolezza del D/ si sovrappone con la debolezza del R/ , per cui si può supporre che in fase di battitura sia avvenuta anche una minore pressione su quella zona del tondello.
    2 punti
  14. E' pericoloso generalizzare sul fatto che sul mercato sia comparso un certo numero di frazionali inediti. Sicuramente è un campanello di allarme, ma bisogna anche considerare che solo grazie a più raffinate ricerche col metaldetector si riesce da relativamente pochi anni a trovare nel terreno anche piccole monete, previa setacciatura del terreno che ha dato segnali positivi. In passato era più difficile trovare piccole monete d'argento, come anche era minore l'interesse verso le litre e gli oboli. Molto rumore fece un articolo del compianto prof. Manganaro sui frazionali d'argento della Sicilia, pubblicato nel 1984. Lui cercava più specificatamente queste monetine, sia come collezionista sia come studioso, e molti esemplari erano allora inediti o sconosciuti. E ogni tanto salta fuori ancora qualche inedito, anche se purtroppo anche in questo settore i falsari si sono dati da fare.... L'attenzione deve rimanere alta, ma la comparsa di un frazionale d'argento inedito non deve automaticamente significare che sia per forza un falso....!
    2 punti
  15. mah... in queste discussioni alla fine ognuno in trincea sulle proprie posizioni e mai un po di autocritica. a parte interventi inappropriati da cui mi dissocio completamente corre un po di rispetto verso noi collezionisti...semplici collezionisti. punto primo se si scrive che il convegno dura dalle 9 alle 18,per rispetto verso chi viene a trovarvi dovete restare tutti fino alle 18...altrimenti non scrivetelo sulla locandina..o scrivete 9-14. punto secondo ...la luce...la luce e ancora la luce...ma è possibile che io debba immaginarmele le monete? con banchi in controluce o in piena ombra... insomma il rispetto verso chi organizza da parte mia c'è sempre ma vorrei che anche voi rispettaste noi....sia che io abbia un budget da 100€ che da 10000€. alla prima occasione comunque mi presenterò al signor Palma per chiarire almeno i miei intenti. saluti marco
    2 punti
  16. Grazie dei complimenti intanto che fanno indubbiamente piacere, sui mercatini e quanto connesso ne avevamo parlato molto in questa discussione sul forum che riporta lo stato delle cose che ti allego Il Gazzettino però non rappresenta e non è portavoce dell'Associazione del Cordusio che c'è ma è altro, noi frequentiamo e ci troviamo realmente al Cordusio e in forma digitale qui nel nostro forum specifico. Siamo collezionisti, studiosi, appassionati...con l'unico scopo quello di divulgare a più persone possibili la nostra comune passione.
    2 punti
  17. @Vigno "si, li comprendo i meccanismi che stan dietro un convegno del genere : prosciugare i pensionati, e giovani sgraditi tanto non si fan spennare" Dubito che i pensionati si facciano spennare solo grazie ad una location più decorosa della solita palestra puzzolente o del capannone ex stalla. Sono pensionati, non rimbambiti. "andrebbe fatto un elenco dei partecipanti qualche giorno prima, sarebbe più corretto" Non mi risulta che normalmente venga pubblicato un elenco degli espositori; poi il numero dei tavoli è solo uno dei parametri per giudicare la "bontà" del convegno ma mi dice poco. Vedo più monete con 10 espositori che hanno 3 metri di tavolo ciascuno o con 20 espositori con 1 metro di tavolo a testa ? Ed anche la quantità di monete è solo uno dei parametri.... "semplice deduzione che si tratti di tentata concorrenza con scarse possibilità di riuscita" più che tentata concorrenza ritengo che gli organizzatori abbiano visto in Bologna un luogo interessante dove organizzare un convegno. Nessuno ha il monopolio ed il fatto che già vi sia una manifestazione analoga non vieta ad altri di provare a creare qualcosa di meglio. Quanto alle scarse possibilità di riuscita credo che solo il tempo potrà dire chi ha ragione. Certo è che se il pensiero comune dovesse essere sulla stessa linea del suo "un capannone da fiera è palesemente luogo ideale per un convegno", allora spero che i convegni cessino presto di esistere (ed io sono un fautore dei convegni, sia chiaro). Infine, che le garanzie fornite da un commerciante professionista ed uno improvvisato (o i bulgari, notoriamente pieni di riproduzioni) siano le stesse mi lascia giusto QUALCHE dubbio. Per garanzia non intendo solo l'autenticità del pezzo, ma anche la lecita provenienza dello stesso e solo un acquisto con regolare fattura mi pone il c...o al riparo da spiacevoli situazioni (basta leggere la sezione legale del forum per comprendere quanto possa costare, sotto tanti punti di vista, il voler risparmiare a tutti i costi) Dimenticavo.....il commerciante professionista, quando compila quel foglio che si chiama "fattura", versa immediatamente il 22% di IVA allo Stato italiano ed un altro 30-40% successivamente come tasse. Forse anche questo piccolo dettaglio contribuisce al divario di prezzo tra professionista e bulgaro
    2 punti
  18. Salve a tutti. È con autentico piacere che mi accingo a presentare, con quest’apposita discussione, qui sul nostro Forum il mio ultimo libro. Si intitola: La zecca medievale di Salerno nella collezione numismatica del Museo Diocesano «San Matteo» di Salerno. Di cosa tratta? Com’è facilmente intuibile dal titolo, il compito principale di questo testo è quello di presentare per la prima volta in modo scientifico una collezione numismatica pubblica mai attenzionata in tal modo prima d’ora, quella del Museo Diocesano di Salerno, appunto. La parte principale del volume è occupata quindi dal catalogo che descrive le monete medievali salernitane componenti la detta raccolta: i pezzi, tutti in rame, partono dal periodo longobardo con le coniazioni di Gisulfo II (1052-1077) e terminano con l’occupazione sveva del Regno di Sicilia da parte di Enrico VI (1194-1197) e Costanza d’Altavilla. Da questo punto di vista, la collezione di monete salernitane del Museo Diocesano di Salerno copre quasi per intero un arco temporale vastissimo, dove troviamo ben rappresentate tutte le principali autorità politiche che hanno battuto moneta nella zecca di Salerno, prima con i Longobardi e poi con i Normanni, oltre a monete che sono state inserite nel percorso museale nonostante la loro completa estraneità alla zecca salernitana (troviamo pochi esemplari napoletani o siciliani). Si segnalano dei pezzi di estrema rarità che difficilmente si riescono a vedere altrove. La classificazione delle monete (che in alcuni casi ha portato anche a sottolineare delle novità iconografiche) è avvenuta nel modo più preciso possibile: dopo aver descritto i pezzi ed averli ricondotti ai principali repertori di riferimento per questo settore, si è avuta la premura di fornire per ogni singolo esemplare i relativi dati ponderali (peso e diametro). Ogni moneta è stata fotografata e le immagini (a colori) così ottenute sono state sistemate nelle apposite tavole fotografiche a fine volume. Non mancano le tavole di concordanza con gli altri fondamentali testi di riferimento per la monetazione salernitana, oltre che una tabella che illustra i gradi di rarità per ogni moneta riportata nel catalogo descrittivo e illustra la relazione che intercorre tra la numerazione adoperata nel catalogo e quella prospettata per l’esposizione museale. Il tutto è preceduto da una corposa introduzione, in cui sono racchiuse delle interessanti novità per quel che riguarda la storia della zecca salernitana. Infatti, questo libro non vuole ridursi ad un semplice catalogo di una collezione museale che comunque prima di oggi non ha mai ricevuto le attenzioni che meritava da parte degli studiosi (e già questa caratteristica, da sola, basterebbe a rendere il volume degno di nota), ma si è deciso anche di inserire nella parte introduttiva dei piccoli saggi di numismatica salernitana che vorrebbero gettare nuova luce o riprendere argomenti che, in questo settore, avevano bisogno di essere puntualizzati meglio. Ad esempio, particolarmente importante è il capitolo II che tratta dell’ubicazione della zecca salernitana, o il capitolo IV che riprende l’annosa questione sulla particolare serie di follari emessi a nome di un certo Manso Vicedux. Dall’indice generale: Il primo capitolo, Cenni storici riguardanti la raccolta numismatica del Museo Diocesano di Salerno, ha il compito di mettere insieme le scarsissime notizie storiche che hanno portato alla nascita di questa poco nota raccolta museale. Il secondo capitolo, Origine ed ubicazione della zecca di Salerno, contiene delle interessanti novità riguardo la storia della zecca salernitana in epoca medievale, soprattutto longobarda, che si focalizzano in particolare sul luogo dove sarebbe sorta la zecca delle monete. Il terzo capitolo indaga invece la complessa storia monetaria che si registrò a Salerno tra la fine del Principato longobardo con Gisulfo II e l’annessione della città al Ducato di Puglia con l’avvento dei Normanni di Roberto il Guiscardo. Il quarto capitolo ci riporta tra le monete della serie di Manso Vicedux, un argomento ancora spinoso e molto discusso. Il quinto ed il sesto capitolo si occupano delle vicende storico-numismatiche che Salerno visse con la dominazione normanna e la creazione del Regno di Sicilia (1130), fino al tramonto e alla chiusura della zecca. Chiude l’introduzione il settimo capitolo che offre uno spaccato generale sui tarì d’oro prodotti a Salerno. Non vorrei essere troppo prolisso (anche perché vorrei lasciare il piacere di “scoprire” questo testo ai lettori che lo desiderano), quindi mi fermo qui, fornendo qualche caratteristica tecnica: il volume consta di ben 192 pagine di grande formato (22x30 cm), tutte stampate su carta pesante da 150 grammi; contiene circa 867 fotografie, di cui 858 sono a colori e sistemate in 38 tavole illustrate, il tutto è rilegato in brossura editoriale con cartoncino martellato a mano. Particolare attenzione è stata riservata, quindi, anche alla veste grafica dell’edizione. Spero che anche questa mia nuova “fatica” incontri il vostro gradimento: per ogni tipo di informazione sarò lieto di seguirvi in questa discussione, mentre per chi fosse interessato a reperire il volume può scrivermi un messaggio privato in qualsiasi momento. Grazie a tutti per l’attenzione.
    1 punto
  19. Ciao Luigi. Un’applicazione ‘numismatica’ della microscopia elettronica a scansione accoppiata alla spettroscopia a dispersione di energia la puoi trovare sul mio articolo del mese scorso ‘Storia, poesia, chimica e mitologia in una medaglia di beneficenza di Firenze ai Pisani’ in Panorama Numismatico 325 (2017) 43-46.
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  20. salve,allego una variante di Emanuele Filiberto ,forse può servire da studio
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  21. Ciao a tutti, in un'asta in corso è esitato questo bellissimo solido di Tiberio III°..chiedevo agli esperti, visto che il Sear lo dà col punto interrogativo, quali elementi portano ad identificare la zecca di emissione Napoli? Grazie a chi interverrà..Saluti Eliodoro
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  22. A parte il peso ridotto, il ritratto e' veramente molto bello..complimenti!!
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  23. @claudioc47, da come ho letto descrivere la meravigliosa medaglia dello scambio...sono contento per te. Anche a me piace questo grande capolavoro di incisione. Cordiali saluti, Rocco.
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  24. Credo personalmente che in realtà non sia chiaro a nessuno, il modulo leggermente più piccolo rispetto agli antoniniani e la Q all'esergo lo portano a essere catalogato come quinario. Di contro sappiamo che i romani non utilizzavano la Q e che Alletto è rappresentato con una corona radiata.
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  25. L'unico consiglio che posso dare è studiare studiare e studiare la materia, oggi vedo troppi affaristi, troppi tuttologi, troppi collezionisti della domenica.....purtroppo il nostro è un settore particolare....collezionare francobolli, cartoline è molto più facile che collezionare monete....se non scatta la Passione è meglio lasciar perdere.....? Saluti
    1 punto
  26. 10 euro era il costo del biglietto per visitare il Mineral Show..... Ma si potrebbe pensare ad un costo anche inferiore....ad esempio 5 euro....... o 10 euro per più ingressi al Convegno. Insomma, perché ai grandi Convegni esteri i visitatori pagano un ticket e, per contro, nessuno degli Espositori può lasciare il Convegno anzitempo, pena la perdita del tavolo alla successiva edizione? La nostra "anarchia" è abbastanza incomprensibile per chi si reca al Convegno la domenica, trovando la desolazione fra i tavoli vuoti e chiedendosi come mai, sulla carta (ma solo "sulla carta"), il Convegno dovrebbe essere ancora in corso. M.
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  27. Avresti dovuto invertire le cifre della tua frase d'esordio e dire: "Ciao,mi consigliate delle monete romane dell' impero di Giulio Cesare, il massimo budget è 1000 euro. Grazie 30".
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  28. è un approccio che per la monetazione del tardo-antico risulta un po' eccessivo a mio avviso... con questo tipo di approccio il 90% dei solidi del VI-VIII secolo sarebbero di zecca incerta.... per non parlare delle altre ... senza lanciarsi in voli "pindarici" , credo che l'approccio al tardoantico dovrebbe essere più rivolto a ritrovamenti e stile generale...quantomeno è vero che il luogo di ritrovamento NON coincide per forza con il luogo d'emissione, ma è pur vero che dall'insieme del ritrovamenti si possono trarre delle conclusioni "plausibili" .... personalmente metto un ( ? ) alle attribuzioni napoletane in oro di Costante II, che in questo caso non metterei... ma sono solo "sensibilità leggermente diverse" a un medesimo problema...
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  29. follis di Costantino I 336 -337 D.C. al R SOLO INVICTO COMITI
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  30. Ora ho capito. Le 50 lire R3 con seriale da 1191 a 1290 cod.Gigante BI 11C. Giusto?
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  31. 1 punto
  32. su questa TIBERIO III, 698-705 d.C., SEMISSE, Emissione: 698-705 d.C., Zecca di Siracusa ma ha qualche graffio sul retro...quindi non so
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  33. Roma, cinquina del senato romano, mistura, XIII-XIV sec. , D/ croce patente con stellina in un quarto, + SENAT P Q R R/ leone verso sx, + ROMA CAP M Muntoni n. 79
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  34. Intanto un risultato lo abbiamo: l'etnico è scritto giusto, la "L" andava bene anche rovesciata...
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  35. Il contenitore conservato al Science Museum di Londra è di peltro. Il coperchio è applicato a pressione e non dev'essere ritagliato come dai bossoletti di piombo dove è sigillato.
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  36. Se pensi di poter comprare a 2000€ una moneta che oggi si vende senza particolari problemi a 12000, forse il "pacco" ti meriteresti di prenderlo. La lezione la si impara molto velocemente in quel caso. E scusa un po' la schiettezza, ma é un discorso generale che vale un po' per tutto, e non solo per le monete. I truffatori in genere prendono nella loro rete quelli che pensano di essere più furbi degli altri. Tu hai avuo il buon senso di chiedere, ed é già molto. Spero si sia capito il senso
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  37. ciao @Eliodoro bellissima moneta! al volo ti dico subito che ci sono 2 particolari "napoletani" molto evidenti 1 - il rombetto a pallini 2 - lo stile generale delle lettere del retro soprattutto (e ovviamente anche lo stile del dritto, ma "per me" in modo minore rispetto al retro) 3 - questo è un punto meno "scientifico" e più personale.... nota il generale "schiacciamento" di alcune parti del retro... capita spessissimo nelle emissioni napoletane... allego un Leo III Napoli per farti vedere... ps questo Tiberio ha girato come una trottola negli ultimi 10 anni ... io l'ho visto in almeno 3 aste... forse 4...
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  38. Un lodevolissimo impegno quello di pubblicare le ( tante) raccolte nei musei pubblici e privati che ancora non sono conosciute o lo sono in modo parziale. Uno strumento utilissimo già' come repertorio, tanto meglio se integrato, come in questo caso, di un apparato di ricerca che affronta alcune delle numerose questioni ancora aperte della numismatica salernitana. Bravo e grazie a Caio Ottavio..
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  39. bravo, complimenti per il tuo impegno, anche se immagino sia stato anche un divertimento analizzare quelle monete.
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  40. A oh .... ma ce ditu ? ?
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  41. Complimenti anche da parte mia!!!! Ciao
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  42. ovviamente considerando lo stato pietoso del bronzetto, posso solamente dare una mia opinione personale. dovrebbe trattarsi di Constantius con al R/ Fel temp reparatio tipo questa
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  43. Ciao Sandokan, penso che tu abbia ragione, se fosse in oro sarebbe un'oggettino da prendere, sicuramente ha 200 anni è di ottima fattura ed è firmato. Credo che un centinaio di euro li valga, quasi quasi me lo faccio portare e ci faccio un pensierino.
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  44. Nel cuore della Passione (editoriale, Eros Guglielmo) p. 1 Come nacque il gruppo "Quelli del Cordusio" (Mario Limido) p. 3 Gli albori del mercatino del Cordusio (Eros Guglielmo) p. 5 Il denaro provisino di Bonifacio IX: quando la novità incontra la tradizione (Antonio Rimoldi) p. 9 Il burigozzo: fascino, prestigio e milanesità... (Mario Limido) p. 14 L'influenza dei Consoli Fiorentini nei conclave del XVI secolo (Daniele Mosti) p. 19 Dal classicismo all'immobilizzazione tipologica nel mezzo scudo della Milano spagnola (Davide Luigi Testa) p. 23 Un inedito Velasquez che omaggia la monetazione di Filippo III e quella di Filippo IV (Eros Guglielmo) p. 26 Il quattrino tipo "Armi di Milano" di Filippo IV (Tiziano F. Caronni) p. 30 L'enigma del "1 QVATRINO DI BECCARIA" (Mario Limido) p. 34 Milano Numismatica (recensione evento, Mario Limido) p. 39 La Revue belge de Numismatique et de Sigillographie (riviste in rete, Matteo Rongo) p. 45 La Numismatica, che Avventura (recensione bibliografica, Alessandro Paolino) p. 46 Milano raccontata dalle sue monete e medaglie (recensione bibliografica, Davide Luigi Testa) p. 48 Dieci anni di attività del Circolo Giovani Numismatici (news dai circoli, Magdi A. M. Nassar)
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  45. Gambia 1 Dalasi 1998 Rame/nickel € 2,00 note: 1 Dalasi = 100 Bututs Il 1971 Gambia abbandona il sistema monetario inglese per la nuova valuta con un cambio di 1 Pound = 5 Dalasi.
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  46. Freschi di questi giorni, sono in viaggio dall'Inghilterra due antoniniani di Carausio che, per tipo e conservazione, non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli nell'asta qui discussa! Comunque, essendo questa una discussione di natura Carausiana... posto qui per animare un po' Il primo pezzo è un semplicissimo antoniniano che presenta una doppia battitura, quindi un prodotto frettoloso uscito dalla zecca mal fatto e su cui ho il dubbio (chiaribile a moneta in mano) che possa trattarsi di un antoniniano di riuso: E' una PAX AVGG - F|O/ML (Londinium). Le foto non sono il massimo ma per il momento sono le sole che ho. Mi ha colpito molto il bel faccione di Carausio, molto cartoon/fumetto alla Asterix. Il secondo invece è un pezzo ben più intrigante nonostante la sua pessima conservazione: al rovescio c'è una figura togata in movimento verso destra ma con la testa girata a sinistra. Il braccio destro alzato e nel sinistro un globo? e forse uno scettro/lancia di traverso. Qui chiedo il vostro aiuto circa una possibile attribuzione. Personalmente, cercando e ricercando, il soggetto più simile che ho trovato è questo: Carausius 287-93AD AE Antoninianus Obv: "IMP CARAVSIVS P AVG" Radiate, draped and cuirassed bust right Rev: "OPIES . X [.....]X" Sol standing left raising arm and holding globe London mint (?) */-//RSR RIC - Ma non ne sono convinto al 100%...
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  47. Buonasera! Vi aggiorno, visto che avete gentilmente risposto in tanti! 100 lire aquila sabauda acquistato, più precisamente il millesimo 1905! Conservazione qFdc! Ma con segnetti sui campi... Purtroppo non riesco a caricare le foto, appena mi districo inseriró le immagini! Grazie!
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