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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/25/17 in tutte le aree

  1. Ho fatto il possibile per completare il medioevo della monetazione di Venezia. Come giustamente già detto da ak72 è un lavoro che richiede tempo e disponibilità. Non sempre è possibile averli. Arka
    5 punti
  2. Nell'immagine: Denari veronesi scoperti a Bovolone prima del restauro. Per tornare alla tua domanda poco dopo il 1200 con 5 0 6 denari (crociati) veronesi si acquistava una gallina. (PIGOZZO @mfalier)
    4 punti
  3. Da un'immagine riportata su di una banconota: Si cerca nel web possibilmente quella più somigliante come inquadratura: Si ritaglia una porzione..... ...e si incolla avendo cura (più o meno) di far combaciare la porzione all'immagine esistente sulla banconota: E' possibile anche con il semplice Paint, un bell'effetto non trovate? E con l'occasione, una volta che si deve cercare nel web un paesaggio, un monumento o quant'altro, si conosceranno tanti luoghi
    3 punti
  4. Gentile Giampaolo, per un'epoca così antica è difficile trovare notizie sul potere d'acquisto di piccole somme di denaro. La maggior parte delle vendite si concludevano con una stretta di mano o con un patto davanti a testimoni, mentre i costosi notai e le loro pergamene entravano in gioco solo con i contratti importanti. Così la maggior parte dei documenti dell'epoca parlano di case e di campi, del valore di decine o centinaia di lire. Il tesoretto in questione, con le sue 129 monete corrisponde a poco più di mezza lira (1 lira = 240 denari) oppure a 10 soldi e 3/4 (1 soldo = 12 denari). La prima cosa che mi capita in mano per rendere l'idea del potere d'acquisto di questa somma sono due documenti del 1179 e 1187 nei quali 10 soldi di denari veronesi corrispondono a 2 orne di vino (due botticelle da 100 litri ciascuna).
    3 punti
  5. Do anch'io il mio contributo ?
    3 punti
  6. Chi vuole partecipare può farlo liberamente, si sono centinaia di possibilità
    3 punti
  7. Salve a tutti, cosa ve ne pare di questo Francescone? Conservazione, valore e reale rarità Grazie.
    2 punti
  8. Il XXII Reparto d'Assalto venne formato il 1° settembre 1917 con la denominazione di "II Reparto d'Assalto" (diverrà XXII il 20 maggio 1918) ed ebbe il battesimo del fuoco il 29 dello stesso mese sulla Bainsizza. La I Compagnia, "con superbo valore", conquistò la quota 800 presso Madoni, con altre quote minori, prendendo al nemico circa 1.400 prigionieri, 20 mitragliatrici, armi, munizioni e materiali vari. L'8 ottobre la II Compagnia espugnava d'impulso il munitissimo caposaldo di Vhr-Scutz (quota 814 di Kal), prendendovi circa 200 prigionieri, 2 cannoncini ed una decina di mitragliatrici; raggiunto un attendamento nemico, gli Arditi fecero strage di quanti tentarono di opporre resistenza. Il 13 ottobre fu la volta della III Compagnia che irruppe "con magnifico slancio", nelle trincee alle falde del monte Rombon (Conca di plezzo) catturando o annientando l'intero presidio nemico. L'inno "Giovinezza" - rivisitato nel testo - accompagnò l'intero Reparto fin dalla partenza per la Bainsizza da Sdricca di Manzano il 28 settembre 1917. Qui il testo riportato dal comandante della III Compagnia...
    2 punti
  9. Buonasera, sono nuovo del forum e per nulla esperto in numismatica. Nel 2005 è stato rinvenuto un "tesoretto" di 129 denari enriciani - battuti dalla zecca di Verona - all'interno del battistero di S.Giovanni in campagna a Bovolone. Mi sarebbe molto utile sapere che tipo di valore poteva avere il " tesoretto" nel 1185, anno in cui si pensa sia stato interrato. Grazie
    2 punti
  10. buonasera, proporrei leoni A-STYLE (vedi logo nota azienda di abbigliamento) . saluti Michele
    2 punti
  11. Hai deciso per l'immagine intera, io avrei optato per la porzione, fa più effetto
    2 punti
  12. 1 Lira Impero Soltanto con questo gioco mi sono accorto che è stata modificata la mano della statua dell'imperatore Augusto per farla stare dentro al riquadro
    2 punti
  13. Dopo i monumenti sono passate alle statue
    2 punti
  14. Effettivamente è una bella idea...e mi sta prendendo tanto! Grande @nikita_ Io continuo con le banconote italiane
    2 punti
  15. Ti aspettiamo dai ci sono migliaia di banconote su cui fare prove, tra l'altro, se non combaciano perfettamente, non fa nulla.
    2 punti
  16. Ottimo innesto @robindan77 continuo con le estere:
    2 punti
  17. Moneta del giorno...Ferdinando I, 60 Grana 1818- testa piccola. Saluti, Rocco.
    2 punti
  18. Sabato a Nepi sono venuti fuori 2 quesiti numismatici,uno sui ritrovamenti in Corsica di denari di Lucca che nell'apposita sezione è stato trattato e che potete leggere,l'altro è ma con questi denari di Lucca o Pisa dei quali parlate tanto ,avendone un tot all'epoca cosa si poteva comprare;interessante argomento per capire il valore di queste monete e il valore delle merci in quell'epoca. I denari di Lucca e Pisa erano monete spicciole,di poco conto per transazioni veramente minori,ma vediamo di capire meglio cosa valevano. Ho trovato un interessante documento tratto da dal Liber Censuum Communis Pistorii di Guido Santoli di Pistoia riferito al periodo storico dal 1220 al 1270 e riferito al comprensorio di Pistoia e Pisa;qui si utilizzavano i denari di Pisa,siamo dopo la convenzione monetaria tra Lucca e Pisa e Pisa coniava i suoi denari anche se simili a quelli di Lucca con la F di Federico. Abbiamo e qui ne riporto alcuni di valori di merci dell'epoca,alcune singolari e divertenti,con il corrispondente valore in denari pisani: 1 cotta e 1 camicia = 240 denari pisani 1 camicia e 1 serrabulis con laccetti =96 denari filato di lana e lana=1200 denari tovaglia da altare=672 denari suole e calzari=360 denari 1 cappa=1200 denari 1 pelle volpina coperta di bavetta=960 denari 1 coltre(asciugamano)=480 denari 1 cavallo completo di 2 selle e 2 freni=13200 denari 1 branco di porci=9600 denari due anni di raccolto di vino=960 denari 1 asino e 1 asina=1920 denari due anni di raccolto di castagne=2400 denari due anni di raccolto di ortaggi=4800 denari 1 campana per la chiesa=12000 denari 1 azarium(tavolo)=48 denari 1 coltello=84 denari 1 libro=120 denari 1 vanga=24 denari 1 casa con oggetti=19200 denari falce,pietre,martello e incudine=660 denari A questo punto si aprono interessanti riflessioni su cosa valevano le merci nel 1200 nel Centro Italia rispetto per esempio a oggi e sul valore del denaro pisano all'epoca. Per esempio mi balza subito all'occhio il forte valore di un cavallo rispetto a quello di una casa e così via ......
    1 punto
  19. Vi segnalo l'imminentissima uscita del volume Le Piastre da 120 Grana di Ferdinando II di Borbone - Studio sulle varianti e sugli errori di punzonatura di Mario PIN per la D'Amico Editore di Salerno. E' opera di un collezionista preparato e appassionato, per questo motivo il prezzo è puramente simbolico e molto basso vista la mole di studio. 22 euro prenotabile da subito presso l'autore all'indirizzo email [email protected]
    1 punto
  20. "die" è la matrice di punzonatura ... per cui sia punzone che conio potrebbero essere tradotti con "die" ... e se provassimo con "mint die" ovvero punzone per conio ?
    1 punto
  21. Conio di incudine = lower die oppure anvil die Conio di martello = upper die oppure hammer die
    1 punto
  22. Ciao, il wordreference per punzone riporta "stamp" oltre che "die" Per cavallo, dunque per estensione anche leone, il termine indicato è "unbridled" ossia senza briglie o "senza freni" cit. wordreference... Gonfaloniere potrebbe magari tradursi con il termine "banner man"?... Saluti e buon lavoro!
    1 punto
  23. Non poteva mancare le 1.000 lire "L'ornata di perle" dato che è il mio avatar. Tratto da un volto delle tre Grazie della Primavera di Botticelli, ho dovuto specchiare l'immagine e ruotarla di alcuni gradi dato che nel dipinto il viso è rivolta verso l'alto. Un'altra delle Grazie è utilizzata per la banconota 100.000 Botticelli.
    1 punto
  24. Qui ti sei superato!!!!! Secondo me se eri in vita sotto l'impero e gli presentavi questa "variazione sul tema" buttavano fuori il disegnatore e assumevano te...
    1 punto
  25. 100.000 lire Caravaggio 1° tipo Dipinto "Canestra di frutta" + un particolare del dipinto "Il sacrificio di Isacco"
    1 punto
  26. Come suggerito da @nikita_ riposto le banconote con porzioni di foto. 2 lire Impero
    1 punto
  27. ZECCHE ITALIANE - FIRENZE - Ferdinando III di Lorena (primo periodo, 1790-1801) - Francescone 1795 CNI 24; Mont. 133 R AG Stima: € 150 Questa era all'ultima Inasta (63 di marzo), segnata BB+, non aggiudicata Ciao galaad
    1 punto
  28. Salve a tutti, volevo condividere con voi questa divisionale del 2003. Che ve ne pare? Grazie.
    1 punto
  29. La risposta è perché i dollari liberiani non interessano ai collezionisti .
    1 punto
  30. Rara non è sinonimo di "di valore". Parlando con franchezza: una moneta ha valore quando interessa a qualcuno. Queste non sono vere monete ma delle specie di medaglie, senza alcun valore numismatico o significato storico. Perché mai qualcuno dovrebbe pagarle più dell'oro che contengono?
    1 punto
  31. Troppo buono, addirittura Santo ?? .................. ....................chiaramente scherzo
    1 punto
  32. Conviene fare foto singole per ogni moneta.
    1 punto
  33. Penso sia una valida ipotesi. Posto la foto dello stemma di una famiglia con nome simile.
    1 punto
  34. Buona serata Fabio. Hai ragione! Che dire di più? Immagini bene, le monete sono inserite nel catalogo da utenti che, volontariamente, lo desiderano implementare. Lavoro aperto a tutti. Non ti so dire se nell'ultimo anno non è stata inserita alcuna nuova immagine nel catalogo; vedo che sei sul forum da anni e certamente avrai monitorato la cosa; mi fido quindi di quello che hai scritto; aggiungo solo che le ragioni possono essere tante. Per quanto mi riguarda posso dirti che non ho mai inserito alcuna moneta in catalogo; sarà dovuto alla mia incapacità nel "gestire" la tecnologia informatica? Credo di si. Forse anche perché non dipongo di una macchina fotografica che mi consenta di fare delle fotografie accettabili? Anche .... potrei usare lo scanner, è vero, ma non credo che il risultato sarebbe "accettabile". Poi ci vuole la materia prima, salvo recuperare le monete da internet, dai cataloghi d'asta, dai listini, ecc. ecc. .... e io ricadrei nelle problematiche sopra accennate. In generale direi anche che Venezia significa - in quasi un millennio di monetazione - una coniazione di ca. 1.800 tipi differenti solo per la monetazione ordinaria, ai quali si aggiungono le monete dei possedimenti, le oselle, le varianti che, ancora oggi, ci regalano sorprese ...... credo di poter ipotizzare che il numero totale di monete possa essere anche il doppio. Numero che si raddoppia ulteriormente se si considera che di una moneta c'è il dritto ed il rovescio da fotografare. Anche inserendo nel catalogo una moneta al giorno, compresi festivi, ci vorrebbero dieci anni per completarlo ..... Numeri da far tremare i polsi ..... in ogni caso, "l'unione fa la forza" e approfitto per ringraziare tutti coloro che ci hanno lavorato e che ci lavoreranno. Fabio, sei anche tu dei "nostri"? Intendo appassionato della monetazione veneziana? saluti luciano
    1 punto
  35. Non é un problema di "rottura" di conio, dove il problema nel caso sarebbe inverso, ovvero non mancanza di rilievo, ma presenza di rilievo dove non dovrebbe. E' un problema di "sporcizia" (o deposito) nel conio che "ottura" alcune parti del suo incuso, in genere quelle più piccole per ovvie ragioni meccaniche. Da cui poi le famose spazzolature di conio che venivano effettuate per "pulire". Da cui ancora le famose "righine" in rilievo sulle monete, appunto perlopiù presenti nelle legende delle monete o nelle intersezioni alla base dei rilievi, le quali spesso vengono confuse dai meno preparati per graffi sulla moneta: sono invece solitamente sinonimo di altissima conservazione.
    1 punto
  36. Grazie miza, sono un semplice compagno di viaggio in questa passione, e come tutti, sto ancora imparando. Più occhi con più teste messe insieme, possiamo essere utili gli uni agli altri
    1 punto
  37. Se i falsi ( per fortuna e speriamo non solo per adesso) si limitano a questi pezzi, possiamo stare tranquilli.... saluti TIBERIVS
    1 punto
  38. Ciao a tutti, Come avete avuto modo di vedere, il tipo di luce e la sua inclinazione (cioè, come colpisce il metallo in base all'inclinazione della moneta) è praticamente il momento clou nello scatto numismatico. La luce è tutto, tanto nella foto, quanto nella realtà. Nella realtà, pensiamo alle volte che abbiamo cercato una luce "migliore" per vedere bene alcuni riflessi del metallo o la sua brillantezza. Se siamo in penombra ma all'aperto, vedremo un certo risultato. In una stanza con luce naturale ma filtrata da dei tendaggi in un altro, sotto al sole cocente d'estate in un altro ancora e così via... Ecco perchè ai convegni cercando di sopperire a questo bisogno con una fonte luminosa, che molte volte ancora non basta: Infatti li si vedono in un modo, poi magari si torna a casa e si vede un altro risultato... ecco perchè alcuni periti a volte non periziare in quelle circostanze determinati tipi di monete. Stessa cosa nella macrofotografia ma elevato all'ennesima potenza proprio perchè ci concentriamo su di un oggetto molto piccolo, quindi anche lievissime variazioni (di luce o di inclinazione), hanno un'importanza fondamentale. Questo fattore è il classico "collo di bottiglia" che fa dire, anzi scrivere, "le monete van sempre viste in mano". Nell'ultima foto, secondo me ovviamente, la luce mette in evidenza un leggerissimo velo di "passaggio di mano" (passatemi il termine) nella zona del colletto-collo-parte bassa della guancia. Nella prima foto, (analizzerò per praticità solo il dritto della moneta) con luce molto diffusa, si perdono i dettagli che potrebbero venir fuori da una luce più "mirata" (tipo spot, o faretto, per rendere l'idea). Nella seconda, la bruciatura di luce non permette di cogliere la brillantezza della zona colpita, ma sembrerebbe mostrare una moneta in uno stato di conservazione almeno qFdC. La terza, come già detto, e sempre secondo il mio soggettivo parere, avendo una luce più circoscritta (ma sottoesposta), sembrerebbe darmi l'impressione sopra evidenziata. Ho provato a replicare le condizioni di luce sopra adoperate in un montaggio fotografico approntato in quattro e quattr'otto con il cellulare. Luce diffusa tipo naturale all'aperto quella più a dx, più circoscritta e ricercata per la brillantezza del metallo le altre due. Purtroppo tra la stanchezza, il cellulare e la mano tremante, quella al centro è venuta mossa... chiedo venia... Volevo cercare di mostrare il dettaglio del collo-colletto ma non ci sono riuscito. Se notate, si vede un riflesso più accentuato di brillantezza. Ecco, quello è il dettaglio su cui volevo soffermare la vostra attenzione. Quello che fa davvero la differenza per il dritto delle quadrighe, è la brillantezza omogenea del metallo sui rilievi del ritratto. Ottimo l'esempio di @Ronca. Guardate com'è omogenea ed intatta la brillantezza del metallo nella zona tra guancia-collo-colletto. Ho provato anche a far un video con la stessa moneta che ho sottomano. Spero aiuti. Un saluto a tutti luce-lustro.mp4
    1 punto
  39. Cavolo...queste si...... @Rocco68...vediamo anche i dritti.
    1 punto
  40. Oggi nella splendida cornice della Sala Nobile del Palazzo Comunale di Nepi è stato presentato il Quaderno di Numismatica 2017 "Appunti di Numismatica" del Circolo Numismatico Romano Laziale. questi i contributi presenti nel volume di 240 pp. DI MONTE PATRIZIA – Presentazione pag. 7 MIRRA BERNARDINO - "Numismatica al…femminile" pag. 11 FABRIZI DAVIDE E VAGLIVIELLO ELIODORO -“Abbondandis in adbondandum” - Uno sconosciuto “minimo” argenteo di Filippo II battuto nella zecca di Napoli. pag. 15 D'ARCANGELI ALBERTO E STEFANO - "Il Governo di Vichy" pag. 29 CAPITINI CLAUDIO – "Analisi monetale al microscopio" pag. 39 GIOVINALE ANTONIO - “Firmata Securitas” - Piastra da 120 grana del II tipo pag. 53 DI PAOLO MICHELE – "Il sampietrino di Civitavecchia" - (Che sarebbe dovuto esser ridotto ma ridotto non è) pag. 67 SIDERI RICCARDO - “Problematiche sul possesso di monete” - La normativa italiana di riferimento pag. 75 LOTETA ANTONIO - "Destini incrociati di due monete siciliane da un tarì" - Una del 1636 (anno inedito) e l’altra del 1678, entrambe contromarcate pag. 87 MARTINA RICCARDO – "La monetazione italiana coloniale" - Dal 1890 al 1925 fallirono i tentativi del governo di imporre la valuta italiana nelle colonie pag. 95 ANGIOLILLO VALERIO - "Il porto di Anzio" su una piastra di Innocenzo XII pag. 129 ARPAIA FABRIZIO - "L'enigmatica figura del divus Sebeto" pag. 141 MORETTI DOMENICO L. - "Manfredi" - le sue monete e la Zecca di Manfredonia pag. 153 CAPITELLI SARA - "Il fascino delle monete" - consigli per neofiti pag. 219
    1 punto
  41. ...macchè! ? Le numerose fonti che raccolgono stemmi delle famiglie calabresi concordano nell'assegnare ai Migliarese di Cosenza uno stemma ben diverso e senza spighe. Al che, rimane ben poco da aggiungere. ? Se non un paio di considerazioni o (se preferisci) di ipotesi: - lo stemma può non appartenere a nessuno dei personaggi sopra identificati: in questo caso ci si pone il problema di capire chi, dopo il 1634, possa aver avuto motivo di farlo realizzare (un altro benefattore? un successivo restauratore? o chi altro ancora?); - lo stemma può essere una variante "rovitese" dello stemma Migliarese, ignota alle fonti che ho consultato (e la semplice evidenza delle figure parlanti è coerente con l'ideazione di uno stemma "facile" per un ramo ultrogenito o locale della famiglia ---> ma ci occorrerebbe una ricerca genealogica per sapere se Scipione e Andrea facevano parte di un simile ramo dei Migliarese). Insomma, gira e gira non ne siamo ancora venuti a capo in maniera certa... ...sorry! ?
    1 punto
  42. Buona Domenica ... questo è un dispetto al nostro falsario @fabry61 saluti luciano
    1 punto
  43. Carissimi, intervengo per cercare di dare una differente visione di questa moneta, che a mio avviso è assolutamente falsa. Vi posto la moneta che ha fatto da capostipite ( l'host, foto 1 in basso, da Lanz 2005, e confronto con oggetto della discussione in alto, ex Kuenker 2015) per ottenere il conio moderno da cui sono stati ottenuti numerosi esemplari, di cui molti poi non aggiudicati e/o ritirati dalle varie case d'asta. (Nel titolo di ogni foto vedrete la casa d'aste e la data tutte successive alla Lanz 1) Il semicerchio che si vede nelle monete successive altro non è che il filo del bordo della moneta originaria ed originale, noterete la cesura netta proprio sul collo, lettere etc. nello stesso punto della Lanz. ( credo che Gionnysicily ne avesse intuito la incongruità almeno in parte). Se avrete pazienza potrete confrontare numerosi altri punti che confermano la falsità di tutti gli altri esemplari , in particolare e a dispetto di diverse centrature non avrete mai un pezzettino in più di legenda sia del diritto che del rovescio rispetto alla Numero Uno Oltre alla già accennata tagliatura sotto la testa di M. Antonio, la tagliatura delle legenda sopra la testa di Cleopatra ....anche altre mille dettagli, non lasciano scampo, a voi il sottile piacere intellettuale di scoprirli... Penso che sia importante studiare a fondo questa serie qui presentata, anche per capire i metodi usati e i limiti ( per ora ) di certa produzione. Un cordiale saluto, Enrico P.S. Che siamo impestati di falsi si sapeva, ma che fosse così chiaro come dopo questa serie... tra l'altro parlando proprio del denario di Marc'Antonio e Cleopatra non è l'unico falso ingannevole che esiste, ma questa è un'altra storia... P-P-S- In totale un originale ( speriamo !) e 8 falsi, e chissà quanti altri in giro nelle collezioni !
    1 punto
  44. Ne ho trovato uno autentico del 1707 (almeno credo).
    1 punto
  45. Da quel che vedo andiamo sull'italico qui, con stampo largo e direi che ci portiamo su Milano o Pavia .... Direi anche io Pavia, anche vedendo le legende con Guido di Spoleto, a meno che non ci sia qualche trappolone nascosto... Croce direi compatibile A non barrata Al rovescio vedo due I I invece della S La R e la E direi compatibili con la E con le stanghette evidenti Si potrebbero controllare il peso e il diametro del cerchio interno e quello esterno che hanno minimi variazioni e poi sentire ovviamente qualche altro parere....
    1 punto
  46. Confermiamo Dax allora , sud Francia verso la Spagna, beh sto imparando qualcosa ? forse....
    1 punto
  47. Nulla di speciale,come taglio ma nell'insieme un tondello pieno di "sentimento". 5 Franchi 1805 Sorella e Cognato di Napoleone I >FOGLIE IN RILIEVO<
    1 punto
  48. Accettata offerta di 1000 euro... Tra spese di ebay e tutto puliti sui 900.... Molto contento..
    1 punto
  49. I multipli del denaro c'erano nel documento,ho rapportato tutto volutamente io al denaro,perchè la discussione era cosa comprare coi denari; 1 SOLDO=12 DENARI;per le transazioni maggiori c'erano i grossi. sul libro anch'io sono rimasto un pò stupito,ma tant'è risulta 1 libro=10 soldi=120 denari,un saluto Mario
    1 punto
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