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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/21/17 in tutte le aree
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Carissimi, intervengo per cercare di dare una differente visione di questa moneta, che a mio avviso è assolutamente falsa. Vi posto la moneta che ha fatto da capostipite ( l'host, foto 1 in basso, da Lanz 2005, e confronto con oggetto della discussione in alto, ex Kuenker 2015) per ottenere il conio moderno da cui sono stati ottenuti numerosi esemplari, di cui molti poi non aggiudicati e/o ritirati dalle varie case d'asta. (Nel titolo di ogni foto vedrete la casa d'aste e la data tutte successive alla Lanz 1) Il semicerchio che si vede nelle monete successive altro non è che il filo del bordo della moneta originaria ed originale, noterete la cesura netta proprio sul collo, lettere etc. nello stesso punto della Lanz. ( credo che Gionnysicily ne avesse intuito la incongruità almeno in parte). Se avrete pazienza potrete confrontare numerosi altri punti che confermano la falsità di tutti gli altri esemplari , in particolare e a dispetto di diverse centrature non avrete mai un pezzettino in più di legenda sia del diritto che del rovescio rispetto alla Numero Uno Oltre alla già accennata tagliatura sotto la testa di M. Antonio, la tagliatura delle legenda sopra la testa di Cleopatra ....anche altre mille dettagli, non lasciano scampo, a voi il sottile piacere intellettuale di scoprirli... Penso che sia importante studiare a fondo questa serie qui presentata, anche per capire i metodi usati e i limiti ( per ora ) di certa produzione. Un cordiale saluto, Enrico P.S. Che siamo impestati di falsi si sapeva, ma che fosse così chiaro come dopo questa serie... tra l'altro parlando proprio del denario di Marc'Antonio e Cleopatra non è l'unico falso ingannevole che esiste, ma questa è un'altra storia... P-P-S- In totale un originale ( speriamo !) e 8 falsi, e chissà quanti altri in giro nelle collezioni !4 punti
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Vorrei colmare questa lacuna iniziando a postare qui i gettoni, marche, tessere etc., napoletani e della campania presenti nella mia collezione, mi auguro di vederne anche altri in possesso di altri iscritti nel forum. ? Un gettone che nella sua semplicità e col suo nome racconta molto della città di Napoli e dei suoi caffè storici di fine 800. "Mariano Vacca - 25" [...]"Roberto e Mariano Vacca, imprenditori lungimiranti col ‘pallino’ degli affari e dei Caffè hanno legato i loro nomi a locali prestigiosi, che aprirono i battenti a Napoli tra gli ultimi due decenni dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Portano la loro firma imprenditoriale il Caffè d’Italia e il Gambrinus, ma anche un punto di ristoro creato nella Villa Comunale, che, a quei tempi, era la Villa Reale. Si trattava del Caffè Vacca, aperto a fine Ottocento. Non era il classico caffè letterario nè tantomeno un Caffè Chantant. La sua attività era abbastanza simile a quella che, ancora oggi, svolgono gli Chalet della Villa."[...] (link: https://puntadellest.wordpress.com/…/famiglia-vacca-e-i-ca…/)2 punti
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Roma antica tra le tante meraviglie di ogni genere ospitava anche diversi Archi trionfali dedicati dal Senato e dal Popolo Romano alle vittorie degli Imperatori contro i popoli stranieri e i barbari del nord est dell’ Europa . Nel trascorrere inesorabile dei secoli molti di questi Archi , la cui esistenza e’ anche documentata sui testi antichi ma dalle scarsissime reliquie , rintracciate grazie al merito delle ricerche archeologiche , sono scomparsi , pochi sono sopravvissuti quasi integri ; di un’ Arco in particolare si sono salvati forse dei pannelli scultorei che dovrebbero essere appartenuti ad un Arco pero' non piu' rintracciabile , l’ Arco di Marco Aurelio eretto a ricordo del trionfo sui Marcomanni , Quadi e Sarmati . Il problema di quest’ Arco e’ che la sua esistenza non viene citata in nessuna fonte antica di cui disponiamo e se ne deduce l’ esistenza solo in base ad alcuni pannelli sopravvissuti che ritraggono il Trionfo di Marco Aurelio contro i popoli germanici , pannelli che forse sono appartenuti a questo Arco . L' Arco di Marco Aurelio si presume quindi essere stato un Arco trionfale ubicato a Roma di cui non e’ conosciuta la posizione , probabilmente era ubicato in Campo Marzio nei pressi della sua Colonna coclite nell' attuale Piazza Colonna . L' Arco fu dedicato come di norma dal Senato e dal Popolo Romano all’ Imperatore Marco Aurelio ed è noto grazie anche ad una iscrizione . Fu inaugurato durante la prima fase delle guerre marcomanniche forse tra il 173 ed il 176 che si conclusero con il trionfo dell’ Imperatore , insieme al figlio Commodo , sulle genti germaniche e sarmatiche alla fine del 176 . Una testimonianza di chi vide i probabili pannelli in marmo che rivestivano l’ Arco , e’ dello storico Ernest Renan , autore di un libro , tra altri suoi libri a carattere religioso , su Marco Aurelio , dal titolo : “Marco Aurelio e la fine del mondo antico” , che cosi’ descrive quanto rimane dell’ Arco , a suo parere con figure poco marziali : “Cio’ che resta del suo Arco di trionfo ha un aspetto assai molle , tutti , perfino i barbari hanno un’ aria d’ eccellenza , persino i cavalli hanno uno sguardo tenero e filantropico” L' esistenza di questo Arco dedicato all' Imperatore Marco Aurelio è ipotizzata in base al ritrovamento di dodici pannelli , di cui otto pare fossero utilizzati per l’ Arco di Costantino , tre sono conservati nel Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini e un ultimo , di cui resta pero' solo un frammento , si trova oggi a Copenaghen . I rilievi , scolpiti in due riprese , nel 173 e nel 176 erano stati attribuiti ad un Arcus aureus o Arcus Panis Aurei in Capitolio citato dalle fonti medioevali e che sorgeva sulle pendici del Campidoglio all' incrocio tra la Via Lata e il Clivus Argentarius , non lontano dalla Chiesa dei Santi Luca e Martina , dove i tre rilievi dei Musei Capitolini erano stati riutilizzati . Un altro possibile sito dove potrebbe essere sorto quest' Arco è nei pressi della Colonna di Marco Aurelio in funzione di entrata monumentale al porticato che circondava la Colonna e al Tempio dedicato a lui ed alla moglie Faustina minore . In foto i tre supposti pannelli appartenuti all' Arco conservati nei Musei Capitolini2 punti
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Non è la mia monetazione ma siete sicuri che la moneta in questione non sia un denaro d'Auvergne, vescovado del Puy http://www.ebay.fr/itm/L344-Auvergne-Eveche-du-Puy-Denier-Trouvaille-DArgentat-Argent-Silver-2-/252748557350?hash=item3ad8fcec26:g:sEgAAOSw~gRV5KQC un saluto Mario2 punti
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Arrivo tardi nella lettura di questa bella discussione ma aggiungo ugualmente il mio apporto perchè ho degli elementi in piu', che anche se non aggiungono molto alla questione danno un po' di colore. Conosco questa moneta e la sua "serie" perchè me la fece vedere il buon Lanz (con cui mi piace sempre fermarmi a fare due chiacchiere) l'anno scorso a Monaco alla fiera Numismata. Era la moneta Kuenker che sarebbe dovuta andare in asta da lì a una settimana (la fiera era una settimana prima dell'asta) ma che era di fatto già stata ritirata dall'asta perchè si erano resi conto della sua falsità. Non so perchè poi da Kuenker nei risultati l'abbiano fatta figurare come semplice invenduto, credo perchè c'era ancora aperto il contenzioso sul rimborso della cifra pagata in origine dal conferente Kuenker, che l'aveva acquistata da Lanz parecchi anni prima. Ecco perchè la moneta era già tornata in mano al vecchio Lanz una settimana prima dell'asta Kuenker. Lanz era parecchio "alterato" per la questione, perchè si trovava nella posizione di dover rimborsare il conferente Kuenker che l'aveva acquistata da lui anni prima (e si parlava di una bella cifra, non ricordo se 10.000 marchi o addirittura euro). Mi disse che l'avrebbe ovviamente rimborsato ma sperava di riuscire a rivalersi ancora sul suo conferente originale della moneta falsa, che contava ancora di riuscire a rintracciare. Non so se in casi come questo dopo diversi anni le case d'asta riescano a rientrare facilmente delle perdite rivalendosi ancora sui vecchi conferenti, credo che in caso di mancato accordo siano costrette ad andare per vie legali (non so con quali esiti in quanto il conferente puo' sempre affermare di essere stato all'oscuro del problema di autenticità e che comunque la moneta era stata giudicata autentica da parte degli esperti numismatici delle casa d'aste). ps. Non credo che la moneta Felsinea pagata quasi 1500 euro ed acquistata come falso tornerà ora nuovamente in asta all'estero, molto piu' facilmente verrà ceduta alla spicciolata in qualche convegno nostrano, anche perchè in mano è una moneta che dà buone sensazioni e senza l'ausilio di immagini di confronto con gli altri esemplari è molto difficile accorgersi dell'insidia.2 punti
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Scusate ma dove sta scritto che non si possano collezionare bullion? Complimenti a me piacciono molto.2 punti
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Segnalo 2° convegno solo Numismatico a Bologna organizzato da : Gruppo GTM. Allego locandina.1 punto
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Amici del forum, ho acquistato "al buio" questa piastra del 1825 per 40 €. La casa d'aste la dava per BB/BB+, voi che ne dite? a me sembra una valutazione di conservazione forse esagarata. Aspetto le vostre opinioni! grazie galaad1 punto
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Cerere, la Dea che presiede ai frutti della terra ed ai raccolti, ha il volto di una matrona con il capo circondato da una corona di spighe di grano : penso sia lei la figura ritratta nella medaglia. Come la si possa scambiare per il "maschio" volto del duce, francamente non lo so, mi stupisce veramente. Concordo con Palpi che la Commissione ascolana si sia avvalsa di una medaglia /omnibus, altrimenti la scritta sarebbe stampata a rilievo. Medaglie e menzioni furono distribuite in tutto il Paese da organismi locali : servirsi di medaglie già predisposte era meno costoso, più conveniente. @uzifox1 punto
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Purtroppo foto più ingrandite la mia kodak non se la sente di farle. Comunque anche ingrandendola non credo si veda molto per via dell'eccessiva consunzione.1 punto
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Ciao, non penso ci sia molto, comunque sarò ' anche io in zona e ti scriverò se so' qualcosa. Ti consiglio il museo di Finalborgo perché merita proprio. Ad Albenga, museo archeologico e mercatino antiquariato il 16/04/17. Roberto1 punto
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è una riproduzione moderna che si ispira ad una emissione di Alessandro Magno e success. tetradramma tipo questa D Regno di Macedonia, ALESSANDRO III, 336-323 a.C., TETRADRAMMA, Emissione: 330-320 a.C. circa, D/ Testa di Eracle con leontè a d., R/ Zeus seduto in trono a s. con aquila e scettro,1 punto
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E per finire questa, che mi mancava... Taglio: 2 euro cc Nazione: Slovenia Anno: 2015 Tiratura: 1.000.000 Conservazione: qFDC Località: Castelletto Cervo (BI)1 punto
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è una riproduzione moderna ispirata ad un medaglione di Cavino.. qui uno come il tuo http://www.decorarconarte.com/epages/61552482.sf/it_IT/?ObjectPath=/Shops/61552482/Products/moneda-romana-lucio-vero-23 https://www.vcoins.com/en/stores/ancient_imports/8/product/modern_museum_copy_of_medallion_of_lucius_verus/21008/Default.aspx1 punto
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5€ - lungo S030... corto J002I3 V.F Spendila 10€ -lungo S012... corto J001E2 13 euro potresti anche tenerla, sempre se è un vero SPL 10€ - lungo X270... corto P00E4 Qui non si conosce bene il codice corto 10€ - lungo Y005... corto N001C3 13 euro potresti anche tenerla, sempre se è un vero SPL 20€ - lungo S045... corto J003E3 24 euro potresti anche tenerla, sempre se è un vero SPL 50€ - lungo S0001... corto J001F3 100 euro Tienila1 punto
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Ciao a tutti. Premetto: non mi piace il computer e ancora meno internet, 30 anni di computer mi sono bastati. Ma la questione moneta a medaglia mai vista e di cui mai nulla si è letto, mi ha costretto, mio mal grado, ad accendere il bussolotto e a cercare. Mi sono fermato quasi subito, per fortuna, trovando ciò che cercavo, facendo, come spero, cosa gradita a qualcuno a cui interessa la questione. Cerco in Wikipédia e incredibilmente trovo: Annata 1960; stampa (coniatura) 406375000; esiste con bordo liscio, esiste scioperi medaglia. Wikipédia è quello che è: ci scrivono tutti (faccio finta che sia poco attendibile) ma so che non è sbagliato quanto scritto: cerco ancora. Di seguito indirizzo wikipédia. https://fr.wikipedia.org/wiki/Pièce_de_1_franc_Semeuse_(1960)#Articles_connexes Cerco ancora e trovo un sito di numismatica francese molto importante v35_0878 - 1 franc Semeuse, nickel, frappe médaille 1960 Paris F.226/4 var. TTB. Traduco: v35_0878 – franco Semeuse, nichel, coniato (battuto) medaglia 1960 Parigi F.226/4 var. http://www.cgb.fr/1-franc-semeuse-nickel-frappe-medaille-1960-paris-f-226-4-var-ttb,v35_0878,a.html MONNAIES 35 (2008) Prix de départ : 300.00 € Estimation : 700.00 € Prix réalisé : 810.00 € Nombres d'offres : 2 Offre maximum : 1 650.00 € Traduco: VALUTE 35 prezzo (2008) di partenza: 300,00 € Stima: € 700,00 prezzo realizzato: 810,00 € Numero di offerte: 2 Offerta massima: 1 € 650,00. 1 FRANCO 1960 MEDAGLIA.doc1 FRANCO 1960 MEDAGLIA.doc1 FRANCO 1960 MEDAGLIA.doc1 FRANCO 1960 MEDAGLIA.doc Sempre lo stesso sito indica la moneta di rarità R2. Se la moneta TB 35 corrisponde a un MB l’unica questione ancora irrisolta è sapere come viene giudicata, dal punto di vista della conservazione, la moneta da me postata. Attendo fiducioso il parere di qualche esperto. Cordialmente Digital1 punto
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Ciao, io faccio riferimento al catalogo online lefranc.net che ritengo completo almeno per quanto riguarda la catalogazione di tutte le monete francesi, varianti comprese; sono indicati anche i prezzi che, come tutti i cataloghi vanno sempre presi con le pinze. Ti allego il link diretto della moneta da 1 franc semeuse: http://www.lefranc.net/monnaie,1-franc-semeuse-nickel,226.html La variante a cui ti riferisci esiste ed è la F226/4 (la cosidetta variante "frappe médaille", con assi alla tedesca), di cui ti allego il link di una vendita: http://www.cgb.fr/1-franc-semeuse-nickel-frappe-medaille-1960-paris-f-226-4-var-ttb,v35_0878,a.html Come puoi vedere è considerata R2!! ?1 punto
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solo per precisare a scanso di equivoci... la lega delle 5 lire in questione che sicuramente per un refuso è stata chiamata Acmonital(acciaio monetale Italiano) in realtà è Italma,una lega a base principalmente di alluminio,come giustamente detto, particolarmente duttile,che si presta bene a falsificazioni.1 punto
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propongo che questa discussione venga salvata tra quelle importanti come è stato fatto per EID MAR, in modo da poter facilmente confrontare e aggiungere altri esemplari che dovessero uscire. siete d'accordo ?1 punto
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Cari Lamonetiani, come promesso, in occasione del cinquantenario della mia collezione, voglio condividere con Voi la gioia di un altro bel "rametto" in buona conservazione. Spero possa trovare lo stesso apprezzamento del 4 bese del 1909 postato qualche giorno fa.1 punto
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Una iniziativa chiama l'altra, poi spesso sono strettamente connesse, e' il caso del Gazzettino di Quelli del Cordusio che permette a un giovane come Davide di esprimersi per la prima volta e ora a Parma subito dopo ha un'altra opportunità di raccontare monete, farà bene ne sono sicuro come anche gli altri quattro, ha poco tempo e dovrà un po' correre, e dovremo tenerne conto, di certo saremo lì tutti a tifare per loro , per la nuova cinquina dei giovani del 2017 di Lamoneta...1 punto
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Non posso... Diamo a cesare... Bel tondello degno di nota, sempre difficilissimo da reperire, manca in molte collezioni.. Eros1 punto
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Colgo l'occasione nuovamente per ringraziare in particolar modo, ( come già fatto in altre circostanze ) @dabbene per la stima e la fiducia datami, e non solo in quest' ultimo periodo. Ritengo siano necessarie due parole per evidenziare il motivo per il quale ho deciso di partecipare come relatore al prossimo convegno di Parma. La numismatica è la mia passione, l' interesse ove io coltivo le mie conoscienze e dove ho appreso quanto affascinante può essere lo studio della moneta, per mezzo della simbologia e dell' iconografia. Se c'è un periodo storico che adoro studiare attraverso le monete, nonchè quello alla quale ho deciso di dedicarmi maggiormente, è il periodo della dominazione spagnola in Milano. Fondamentalmente è questo il motivo per il quale, appresa la rinuncia della candidatura di titta99, e conosciuto il tema della discussione che sarà da farsi, ho accolto l'invito,mettendomi a disposizione, col massimo impegno, nel voler discutere sulla iconografia e sulla simbologia nella monetazione di Carlo V e del suo successore. Da milanese, studioso di tale monetazione, ho sentito il dovere civile di rappresentare in trasferta, la mia città. Ritengo che, mai come in questo momento, la numismatica necessiti di nuovi giovani, capaci di darle una mano. Affinchè questo avvenga, è necessario che, iniziative come questa, proseguino nel tempo, e che altrettanti iniziative, come il gazzettino di “ Quelli del Cordusio “, alla quale ho partecipato come autore, proseguano ed attraggano a sé, nuovi giovani. Che io sia la persona giusta, questo non lo so, altresì son certo che, vista la mia giovane età, e gli incoraggiamenti ricevuti, è categorica la mia partecipazione. Davide.1 punto
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Sicuramente la moneta vecchia scacciava quella buona, ciò avveniva fino a pochissimi anni fa anche da noi. I ripostigli che ho portato a esempio sono proprio indicativi del differente approccio alla tesaurizzazione da parte dei diversi ceti sociali. In ripostigli come quello della Sardegna interrato nel 316 e composto da 80 monete (il più piccolo preso in considerazione e probabilmente di un piccolo risparmiatore) il 67% delle monete sono Massenziane. Delos, interrato nello stesso anno e composto da 3800 monete ha il 6% delle monete di Massenzio. Se saliamo come quantitativo arriviamo a Dalheim interrato nel 317 e qui circa il 3% delle monete era di Massenzio su 15000 pezzi. Sicuramente il piccolo risparmiatore era più attento al tipo di moneta da tesaurizzare prestando ovviamente molta attenzione non solo al modulo ma anche allo stato di conservazione del tondello in quanto migliore stato di conservazione era uguale a maggiore quantità di fino. È difficile parlare di damnatio memoriae in relazione ai bronzi perché quest'ultimi non venivano tesaurizzati a differenza di ori e argenti. Possiamo però partire da una considerazione sul ripostiglio del termopolio (Pompei quindi 79d.C.) che congela la monetazione circolante in una bottega e dove delle 1600 monete bronzee ritrovate diverse decine erano di Caligola e Nerone, entrambi colpiti da Damnatio.1 punto
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In tv in prima serata stasera (20/2/17) hanno proposto un denario di Antonia Augusta (RIC 68) a 9.145 Euro, la medesima moneta venduta a Heritage #3051, lotto 30190, pochissimi giorni prima a 1.400 USD. Tra l'altro ci fu un solo offerente. Non molto diversamente andò nell'Aprile del 2016 quando la stessa passò di mano, al quarto rilancio, in un'asta della stessa casa (# 3046) per un centinaio di dollari in più. Al netto delle commissioni di acquisto fanno 6,9 volte il prezzo pagato 6 settimane prima. (5,9 volte incluso il buyer's premium). E si rivolgevano ai collezionisti più attenti... Bolaffi è un po' come Sanremo, sempre la stessa, ma qualcosa stupisce ancora... Pure a mio parere lascerei la discussione aperta per aggiornamenti o feedback di clienti. D'altra parte stiamo facendo informazione. Scoprii io stesso il nostro bellissimo e utilissimo forum numismatico cercando aiuto, su come comportarmi dopo aver visto in tv una proposta di B.1 punto
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Stasera posto pure io... Una vera rarità, un mezzo tari di Filippo II, conservazione esagerata per la tipologia.1 punto
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Questa è la scansione del volume di CASOLARI 25 ANNI DI STORIA, manca la foto della medaglia Comunque anche il ritratto femminile è cinta di spighe di grano1 punto
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Chi son essi? Alle belle contrade Qual ne venne straniero a far guerra Qual è quei che ha giurato la terra Dove nacque far salva, o morir? – D'una terra son tutti: un linguaggio Parlan tutti: fratelli li dice Lo straniero: il comune lignaggio A ognun d'essi dal volto traspar. Questa terra fu a tutti nudrice, Questa terra di sangue ora intrisa, Che natura dall'altre ha divisa, E ricinta con l'alpe e col mar.1 punto
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Buongiorno, certo che dal progetto alla realizzazione non sono passati nemmeno 2 mesi, dunque complimenti a chi ha avuto questa idea e l'ha realizzata. Ora mi leggo la mia copia.?1 punto
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Inserisco intanto anche la locandina col programma aggiornato con l'inserimento dell'intervento di @Dave95, partirebbe quindi per primo @Caio Ottavio1 punto
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Queste immagini sono più eloquenti di qualsiasi elaborazione grafica... ma che roba è?! Possiamo sempre considerarlo quel che resta di un doppio denaro, inedito, unicum (scherzo ovviamente). Un caro saluto a tutti, Antonio1 punto
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Sono tutti prodotti ottenuti tramite i servizi di print on demand. Questi usano tipicamente formati di carta USA (lulu anche quelli standard). Per cui quel 21,5x28 cm va visto come 8,5x11 pollici (formato "letter"); mentra l'altro è 5,5x8,5 (metà foglio insomma). Domanda per i giuristi ma il CNI è liberamente ristampabile? Perché se così fosse ne facciamo una edizione lamoneta1 punto
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Tra dubitare ed essere pessimisti , per me ne passa. Non credo che le monete d'oro son tutte fior di conio e pensare che siano tutte false, c'è un mare di BB o quasi. Sicuramente ci sono anche i falsi. Bisogna difendersi e oggi è possibile meglio che in passato. Acquistare sempre in ditte serie che garantiscono senza limiti di tempo e consigliarsi prima di acquistare con due o tre competenti.1 punto
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Complimenti @El Chupacabra, questa è l'ultima moneta che mi è rimasta per completare il rame di VEIII, colonie escluse. Ottimo esemplare davvero. Saluti Marfir.1 punto
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se si analizzano i ripostigli e cito solo a esempio Wettolsheim (chiuso nel 313), Delos (316) e Sardegna (317) la quantità di monete non fa pensare a un ritiro. Monete di Massenzio fanno inoltre parte di ripostigli trovati oltralpe come Saint Vincent de Mercuze (313), Dalheim (317), Saint Colombier (318) quindi ben successivamente alla disfatta di Massenzio. Una precisione doverosa è che monete di Aquileia e Ticinum sembravano destinate solo al nord-nord est.1 punto
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Ciao Alessio, ho aperto una discussione su questo. Arrivi in ritardo E sì se ne vedono proprio pochi.1 punto
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Behh... anche questa non è da meno. I miei complimenti per quest'altra chicca.1 punto
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Ciao @Garbo92 , complimenti per il Sesterzio che non e' affatto comune con questo rovescio , anni fa era classificato genericamente come RARO , oggi credo che sia tra N.C. e R1. Il tuo esemplare e' inoltre molto bello , come valore aggiunto , per la patina verde originale , per le tracce di malachite e per il bel ritratto di Volusiano . Per quanto riguarda il Tempio , @Poemenius, quelle che chiami "colonne a palme" in realta' sono capitelli corinzi , i quali hanno in alto quelle volute che sembrano delle foglie .1 punto
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Buongiorno, sto preparando degli altri approfondimenti sulla zecca di Messina, nel frattempo vi regalo questa immagine riassuntiva del periodo di Carlo V.1 punto
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Vabbe'.....non resisto! ...ancora una, per una buona notte! (Tanto prima o poi...finiranno). Ferdinando IV, Piastra 1802. Aspetto sempre I vostri pareri su conservazione e rarita'....ci tengo!1 punto
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@Emilio Siculo Ciao, ti posto il particolare del bordo che fa pendere la bilancia verso l'autenticità, puoi confrontarlo con la prima moneta postata da te. Con la freccia ho evidenziato anche i lucidi del colpo di conio, che sono molto particolari nell' argento antico proprio per la sua morbidezza e plasticità,sono voluto intervenire perchè chiamato in causa immotivatamente e ci tengo a precisare che il mio giudizio è assolutamente imparziale come ho fatto tutte le volte nei miei interventi. Giudico personalmente la moneta autentica anche da altri particolari che sono evidenti, mi auguro che mi ha chiamato in causa possa motivare anche lui con dati di fatto quello che sostiene1 punto
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